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Mi scrive Martina in persona, interpellata direttamente nella
mia crociata anticonsumo.
Caro Fz,
comprare un euro di pizza non è cosa difficile: basta andare in pizzeria
e chiedere: «Un euro di pizza, per cortesia».
Probabimente, se sul banco è rimasta una porzione singola di pizza bianca
pari al costo di un euro e 23 centesimi, la cassiera ti dirà: «Le va
bene se è un po' di più?»
A) Risposta degli stracciacaxxi: «No,
le avevo chiesto un euro e quindi per cortesia mi tolga quelle tre briciole
che avanzano»;
B) Risposta degli sbadati romantici che cercano di semplificare la propria
esistenza: «Ma sì, va benissimo. Anzi, mi aggiunge
anche un supplì?»
Come vedi l'euro non è cosa difficile. basta decidere su quali dei due
binari (A o B) si vuole intraprendere l'inizio della propria giornata.
Io vado dove c'è il sole.
Un bacio, Mart
Mi piace questo atteggiamento condiscendente verso i pizzettari ladri, cara
Martina, e condivido con te l'idea che si debba sorridere anche a essi,
e assecondarli nelle loro manovre, nell'ottica più generale di trovare
la propria serenità facendo buon viso a cattivo gioco, senza permettere
insomma che un mondo ostile e rancoroso riesca a intaccare il nostro buonumore.
E ho imparato la lezione, per cui sono andato dal pizzettaro e ho chiesto
un euro di pizza, quello me ne ha cacato un euro e ottantanove e io ho ristposto:
«Ma sì, va benissimo. Anzi mi ci aggiunge anche un supplì?».
«I supplì li vendiamo solo in confezioni da sedici,» ha replicato
l'amico pizzaiolo. «Stupendo: cinque stock,» ho fatto io entusiasta.
«Se ne acquista otto stock c'è un set di arancini da tre in omaggio,»
replica lui. E io sorridendo: «Siete fantastici: non cambierò
mai più pizzeria». Ora, in overdose da colesterolo per aver mangiato
gli otto stock di supplì, dovrei sta' sereno, e invece continuo a
chiedermi per quale ragione non succeda mai il contrario, cioè che
un pizzettaro non si sbagli mai per difetto a dosare i suoi pezzi
di pizza bianca ( «Farebbero 82 centesimi: le va bene se è un
po' di meno?»), e soprattutto perché, perché, non mi dica
mai: «Farebbe un euro e ventitré, caro signore, ma quelle tre
briciole che avanzano gliele regalo». |