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Mi scrive ancora il caro amico Giorgio, spezzando così la
fredda monotonia del mio soggiorno parigino:
Caro Francesco,
ti scrivo dalla calda città eterna per porre a te e ai tuoi affezionati
un quesito:
Si parla tanto di euro, ma nessuno ha pensato al devastante impatto che
questo avrà sulla cultura linguistica capitolina.
Quanto varrà una piotta? Quanto uno scudo, du' sacchi, 'na mezza fella?
Se questi canoni venissero applicati pedissequamente alla nuova moneta,
avremo il valore di un testone pari al debito pubblico del Liechtenstein.
Es:
A: «Agenore, caro... per curiosità quanto
hai pagato questo splendido yacht?»
B: «Du' testoni» (di euro)
A: «Ah! un vero affare!» (pensando alle lire)
B: «Affare un cazzo!»
Ecco esemplificate le spiacevoli conseguenze che questa confusione di
valori può generare. Per non parlare del caso in cui ordiniate al vostro
spacciatore di fiducia du' scudi di fumo. Il tutto vi verrebbe consegnato
con il furgone.
Un mezzo sacco di saluti,
Giorgio
Caro Giorgio,
il freddo paese dove mi ostino a vivere ha già attraversato una rivoluzione
di questo genere negli anni Settanta, col passaggio dai franchi vecchi ai
franchi nuovi, e qui a Parigi non è difficile rintracciare le ostinate
vestigia linguistiche dell'antico corso monetario. Segno che la lingua è
un'istituzione la quale, contrariamente a banche e libretti degli assegni,
non si può cambiare a seconda del capriccio di quattro commissari europei.
Non c'è alcun dubbio, quindi, che l'impatto valutario possa creare
confusione vieppiù sulla lingua italiana, e sull'italiano regionale.
Ancora, nei vecchi mercati parigini, può succedere che ci vengano chiesti
otto-novecento franchi (270.000 lire) per un chilo di zucchine. E nel marasma
di essere stranieri può anche succedere che uno glie li dia, tanto per non
fare una figuraccia da turista.
E a Roma? Si continuerà a ragionare per anni in termini di sacchi, piotte,
testoni, pali, caravaggi, bernini, mezze felle, ecc. Salvo poi convertire,
grazie al pratico convertitore.
Per la serie Mai più senza, il pratico convertitore è offerto
già da mesi in omaggio a: soci Aci, soci Anas, soci Wwf, soci Enpals, soci
Atac, soci Bocciofila Nemorense, soci Fila, soci Fifa, soci Snac, soci Greenpeace,
soci Circolo tennis La palla d'oro, soci Ikea, soci Noi Club, soci
Club del libro, soci Circolo pesca Nomentano, soci Loggia P2, soci
Avventure nel Mondo, Amici di Villa Ada, Amici del cocker, Amici del Mistero,
Amici del fungo, Amici della flora palustre, nuovi abbonati L'Espresso,
Panorama, Avvenimenti, Duepiù, Orologi, Quattroruote, Blitz, Topolino, Rombo,
Lancio story, Web2000, PC Today, Geppo, Pokemon, Penthouse, Fotografare,
Rivista Militare, L'agricoltore, Biplani, 99 idee casa, Rivista del circolo
filologico E. Monaci, Famiglia cristiana, Star bene, Gente viaggi, Grand
Hotel, L'alpino, Linus, Uniformi, Cricket Italia, Altroconsumo, Bell'Italia,
100 piscine, Sogno, Ristorando, Guitar Club, Tam Tam, Vitality, La nuova
polizia.
In alternativa si può acquistare tramite Diabolik, nelle ultime pagine,
a Lit. 13.900 (pari a circa 10.000 euro). O acquistare gli occhiali a raggi
x.
Mi rendo conto di non aver risposto alla domanda, ma solo il tempo darà
una risposta, o il mercato di piazza Gimma, forse.
A presto, e grazie sempre dei tuoi contributi,
F.
Rettifica
Accolgo e pubblico l'osservazione giunta stamattina da parte di Giorgio,
a integrazione dell'elenco di periodici che offrono il mitico convertitore
euro:
Hai dimenticato Rakam [...]: sono sicuro che già lo sai, è una bellissima
rivista di maglia e uncinetto completa di cartamodelli, molto ambita da
mia affezionata zia Adonella. [...] Questo nome ha un suono veramente aggressivo,
potrebbe essere una rivista che tratta di articoli paramilitari prodotti
nell'ex Urss (es: "Su Rakam di questo mese, tutto sulle micidiali camionette
lanciarazzi Katyusha IV"), o un eroe tipo Rambo di serie B ("Rakam
III: lo scortico"), o una potentissima e cromatissima moto da accelerazione
(Suzuki Rakam 2300cc). O meglio ancora un superiore di Fantozzi. |