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Musestre, il fiume dei ricordi
Guardo questo "mio" fiume
E i ricordi sbiaditi tra i rifiuti
Si fanno vivi come una piccola
fiaccola.
Le mamme sul tuo letto
lavano i loro preziosi
cenci, ridono e il loro
chiacchierio forte e confuso
le distrae, l’acqua svelta e
silenziosa ne approfitta e
porta con se il piccolo cesto e
il pianto di un bimbo.
Fiume "mio" che trascorri e
accompagni la vita delle nostre
anime, sei sempre lì,
ora più triste perché
l’acqua melmosa e putrida ne
allontana lo sguardo e la tua vita.
Sei un serpente che
scorre tra i nostri prati,
sei la storia dei nostri padri,
sei ieri e domani,
sei tu piccolo fiume che
animi questi luoghi.
Ascolti i nostri rumori,
accogli le nostre miserie,
vivi le nostre inquietudini,
tra la malva e i fiori di papavero
il respiro si fa più quieto,
gli occhi stupiti, inghiottiti
dal fluido strisciare del tuo
andare muto tra i campi.