PATTO PER LO SVILUPPO E L'OCCUPAZIONE
sottoscritto tra Governo e
parti sociali il 22 dicembre 1998
Istruzione, formazione e ricerca.
6. Formazione
continua ed educazione degli adulti
Il Governo procederà in tempi rapidi alla costituzione del
Fondo interprofessionale per la formazione continua, secondo le
modalità definite dal Regolamento di attuazione della L.
196/97. Il Fondo sosterrà la realizzazione di interventi di
formazione continua, previsti da piani formativi aziendali e
territoriali concordati tra le parti sociali, che saranno rivolti,
oltre che ai lavoratori dipendenti - operai, impiegati, quadri e
dirigenti - e ai soci lavoratori delle imprese cooperative, e - con
risorse specifiche - ai piccoli imprenditori ai titolari soci e
coadiuvanti delle imprese artigiane del commercio e dei servizi.
In questo quadro, il Governo si impegna a valorizzare il ruolo delle
rappresentanze del movimento cooperativo negli organi del Fondo,
nonché a favorire l'individuazione di idonee metodologie
formative per l'imprenditoria diffusa.
Per realizzare gli obiettivi nei settori dell'apprendistato e della
formazione continua, saranno destinati 600 miliardi nel 1999 e 500
miliardi annui nel 2000 e nel 2001, incrementabili in relazione agli
eventuali risparmi derivanti dal riordino del sistema di incentivi. Il
Governo si impegna altresì a trasferire al Fondo
interprofessionale, nei due anni successivi, le restanti risorse
derivanti dallo 0,30% sul monte salari. Lo 0,30% sarà,
successivamente alla sua integrale attribuzione al Fondo
interprofessionale , innalzato allo 0,50%, senza oneri aggiuntivi, ai
fini del finanziamento delle attività formative di cui
all'art. 17 della legge n. 196/97. Contestualmente a tale integrale
attribuzione, le risorse del Fondo per l'Occupazione saranno
opportunamente integrate per il finanziamento dei nuovi compiti del
Fondo di rotazione.
Il Governo si impegna a presentare entro il mese di gennaio 1999,
d'intesa le Regioni e le parti sociali, il piano di ripartizione delle
risorse stanziate nella Finanziaria per la formazione tra gli
interventi di formazione continua, l'apprendistato ed eventuali altri
capitoli della formazione professionale.
Il Fondo per la formazione continua potrà essere integrato,
sulla base di accordi settoriali, anche attraverso
l'apporto di risorse professionali, temporali, logistiche e
organizzative aggiuntive, secondo criteri di quantificazione definiti
dalle parti a livello confederale.
Il Governo provvederà quanto prima alla costituzione del
Fondo per la formazione dei prestatori di lavoro
temporaneo, secondo quanto stabilito dall'art. 5 della L. 196/97 e
relativo decreto attuativo, definendone altresì i raccordi
operativi con la Fondazione per la formazione continua.
Il Governo si impegna altresì a predisporre, nell'ambito
della formazione permanente, un progetto specifico e
risorse aggiuntive mirate alla formazione iniziale e ricorrente
finalizzata alla creazione di lavoro autonomo e cooperativo.
Il Governo si impegna a predisporre un progetto specifico e risorse
mirate per la sperimentazione e la messa a regime di un sistema di
educazione per gli adulti, sul quale avviare il confronto e la
sperimentazione, d'intesa con le forze sociali e con le rappresentanze
delle Regioni e degli Enti locali. Tale progetto, da collocare
nell'ambito della formazione integrata, avrà caratteristiche
di integrazione, modularità, interdisciplinarietà
e flessibilità, per consentire percorsi formativi
personalizzati, e prevederà inoltre una certificazione
integrata e il riconoscimento di crediti, spendibili nei percorsi di
studio e nel mondo del lavoro.
Per rispondere ai fabbisogni formativi dei lavoratori e delle aziende,
messi in evidenza dalle indagini realizzate dagli organismi bilaterali
costituiti tra le parti sociali, Governo e Regioni assicureranno
un'offerta formativa integrata tra Università, scuole e
agenzie di formazione professionale, che potrà trovare un
punto di riferimento nei Centri territoriali per l'educazione degli
adulti, opportunamente integrati dall'apporto delle strutture della
formazione professionale e dell'Università. Tale offerta
formativa sarà organizzata in modo da sostenere
l'inserimento lavorativo delle fasce deboli del mercato del lavoro.
7. Formazione e riduzione di orario
Il Governo intende favorire la ricerca di un accordo tra le parti
sociali volto a sperimentare meccanismi con-trattuali che finalizzino
quote di riduzione di orario alla formazione dei lavoratori, anche
attraverso l'utilizzo delle 150 ore, l'utilizzo delle banche ore
annuali previste dai CCNL e ulteriori strumenti per consentire ai
lavoratori di accedere pienamente alle attività di
formazione continua e di educazione degli adulti.
Il Governo impegnerà una parte delle risorse del Fondo per
la riduzione degli orari per sostenere gli strumenti contrattuali
individuati dalle parti sociali che finalizzino quote di riduzione di
orario alla formazione continua dei lavoratori.