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ESPERIENZE
ED ANALISI IN ITALIA
TORNARE A SCUOLA DA GRANDI. Educazione degli adulti e
rientri
scolastici: guida per gli insegnanti
di Ludovico Albert, Vittoria Gallina, Maurizio Lichtner
Milano, Franco Angeli, 1998
SCHEDA DI LETTURA DI STEFANO ZAMPIERI
Gli AA partono dallo schema base dell'andragogia di
Knowles:
Raffronto
tra i
progetti della pedagogia e dell'andragogia:
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PEDAGOGIA |
ANDRAGOGIA |
Clima |
Formale Orientato verso l'autorità
Competitivo |
Informale Reciprocità
Rispetto
Collaborazione |
Pianificazione |
Da parte del docente |
Meccanismo di pianificazione comune |
Diagnosi dei bisogni |
Da parte del docente |
Auto-diagnosi reciproca |
Formulazione degli obiettivi |
Da parte del docente |
Negoziazione comune |
Progetto |
Logica delle materie Unità di contenuto |
Sequenze, secondo la disponibilità ad
apprendere Unità di problemi |
Attività |
Tecniche di trasmissione dei contenuti |
Tecniche basate sull'esperienza (ricerca) |
Valutazione |
Da parte del docente |
Re-diagnosi comune dei bisogni Valutazione comune
del
programma |
Posto che, in ogni caso, gli obiettivi indicati
dall'andragogia vanno assunti come punto d'arrivo di un percorso non
certo come la sua realtà immediata (che è sempre
molto più contraddittoria e complessa), gli AA sottolineano
comunque i tre elementi di partenza del lavoro educativo con l'adulto:
- a) ogni adulto è portatore di esperienze
consolidate, è da esse che bisogna partire per innestare le
nuove conoscenze
- b) l'apprendimento avviene per modifica degli schemi
già posseduti non per aggiunta di nuove conoscenze
- c) il formatore deve sempre confrontarsi con le
problematiche cognitive ed affettive dell'"essere adulto".
I GIOVANI ADULTI SONO DISPONIBILI AL RIENTRO SE I
CORSI:
- 1. CONSENTONO USCITE DIRETTE VERSO IL LAVORO
collaborazione col sistema della formazione professionale e delle
imprese (stages…)
orientamento all'occupazione
- 2. NON OBBLIGANO A RIPETERE COSE GIA' IMPARATE (A
SCUOLA,
SUL LAVORO…)
crediti formativi
didattica differenziata per livelli
sbocchi intermedi certificati (qualifica ecc.)
- 3. RESTITUISCONO AGLI ALLIEVI IL SENSO DEGLI
ITINERARI
PERCORSI
stages, laboratorio, apprendimenti attivi e individualizzati
- 4. CONSENTONO TEMPO LIBERO PER IL LAVORO E PER
IMPEGNI
DELLA VITA ADULTA
poco lavoro a casa; orario settimanale ridotto
contrattazione della frequenza
- 5. TENGONO CONTO DEI "SEGNI" DEL RAPPORTO FALLITO CON
LA
SCUOLA
attenzione al rapporto personale, didattiche individualizzate,
disponibilità dei docenti.
buona parte del successo dell'azione formativa si gioca sul terreno
relazionale
L'ACCOGLIENZA
Non è un atto di diagnosi cui segua una
terapia, ma
è di già un momento del percorso formativo.
Scopo: trasformare in motivazione l'atto burocratico di
iscrizione.
Come? Mettendo in atto "procedure ed azioni che permettano
all'adulto di operare riconoscimenti e di riscoprire un valore di
sé entro la nuova prospettiva di studio e di formazione"
[78].
Metodi:
Approccio biografico: storia di vita = dal bilancio di
competenze alla scoperta delle potenzialità future.
ESEMPIO
- 1. lo staff discute in gruppo i dati complessivi
comunicati
dai corsisti nel primissimo questionario di contatto
- età
- scolarità precedente
- stato civile
- formazione extra-scolastica
- esperienze di lavoro
- giudizio sulla scolarità precedente
- importanza delle esperienze precedenti sul rientro
- 2. discussione guidata
- tempo dedicato alla formazione fino al momento attuale
- utilità / inutilità per la vita normale di
quello che è stato appreso a scuola (chiedere esempi)
- ragione dell'abbandono degli studi (sollecitare racconti)
- 3. schematizzazione in progress sulla lavagna di
carta da
parte dell'insegnante (conservare il risultato)
- 4. si passa alle interviste individuali, nelle quali
l'intervistatore (parte attiva, non semplice ascoltatore) sollecita
alcuni punti problematici:
- qual è l'immagine della "persona colta" che ha il
corsista? (chiedere esempi)
- come si assolve "intellettualmente" un compito? Esempio: progettare
un viaggio, argomentare una discussione, raccogliere informazioni ecc.
- L'utilità/inutilità della scuola. Quali sono le
persone importanti della precedente esperienza scolastica? Quali sono
le esperienze extra-scolastiche che ti hanno insegnato qualcosa?
- quali modalità di lavoro scolastico ha sperimentato? temi,
riassunti, ricerche, studio mnemonico, in quali aveva più
difficoltà, in quali meno?
- Hobby, sport, educare i figli, corsi vari: occasioni di formazione
- In quali occasioni ci si è accorti di avere "imparato
qualcosa"?
- 5. In una fase successiva, l'intervistatore ricava
dall'intervista (tramite la sua analisi degli appunti presi durante lo
svolgimento di essa) una proposta di crediti espliciti ed impliciti,
contratta con l'intervistato tale proposta che verrà poi
esaminata dal consiglio di classe (insieme con l'esito dei test) in
fase di collocazione del corsista al livello.
LA VALUTAZIONE DEI LIVELLI D'INGRESSO
Pur essendo una fase non immediata del rapporto,
è
comunque una fase necessaria. Deve però essere impostata con
particolare cautela:
- partendo da compiti concreti, cioè non
chiedendo all'adulto che rientra di accedere immediatamente
all'astrazione
- valorizzando le conoscenze e le competenze
già
possedute
- partendo dal quotidiano, dall'immediato, dal
già noto
- avvicinandosi lentamente all'astrazione, alla
concettualizzazione
Utile in questo senso sono anche le prove guidate in cui
l'insegnante guida il corsista nella soluzione (anche un test a
risposte chiuse può essere utilizzato attraverso la guida
dell'insegnante).
LA MESSA A LIVELLO
1. SVILUPPO DI CAPACITA' METACOGNITIVE
Va intesa prima di tutto come acquisizione di una adeguata
capacità di studio. Ovvero sviluppo di metacognizioni
(sapere come si fa ad apprendere, saper controllare il proprio
apprendimento).
Esercizio 1:
- scrivere sulla lavagna due elenchi: cosa mi crea problemi con lo
studio / cosa mi aiuta a studiare
- Discussione dei risultati
Esercizio 2:
- dato un compito discutere le difficoltà incontrate dal
gruppo nello svolgerlo
Esercizio 3:
- metodo del "ragionamento ad alta voce" [cfr. Feuerstin]
2. SVILUPPO DI SPECIFICHE ABILITA' DI STUDIO (study
skills)
a) RICORDARE
= selezionare il materiale da ricordare
= servirsi di "memorie esterne" (note, appunti, schemi, archivi, ecc.)
= ripetere
b) LEGGERE
= lettura attiva VS lettura passiva:
lettura preliminare di indici, paragrafi ecc.
avere un piano preciso di lettura (cosa mi serve?)
essere selettivi
formulare ipotesi durante la lettura
trovare la giusta velocità di lettura
sottolineare accortamente
c) PRENDERE APPUNTI
= quando prendere appunti
= come prendere appunti
- tecniche
- abbreviazioni
- simbologia.
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