Resoconto del 2000 - 79 attacchi di squalo
Nel 2000 si sono verificati 79 attacchi di squali; il più alto numero di attacchi da quando (1958) l'International Shark Attack File ha iniziato a catalogarli. Comunque, malgrado l'incremento delle aggressioni, il numero degli attacchi mortali è al di sotto della media dell'ultimo decennio, 10 nel 2000, 12,7 la media degli ultimi dieci anni.
Tre persone sono decedute in Australia, Black Point (settembre), Cactus Beach (settembre) e Cottesloe Beach (novembre), due in Tanzania (cronache locali parlano di 5 !!!) a Coco Beach (settembre !!), una rispettivamente in Nuova Caledonia , Giappone a Miyako Island (settembre), Fiji a Taveuni (dicembre), Papua Nuova Guinea vicino Madang (maggio), Stati Uniti a St. Pete Beach (agosto).
I ricercatori attribuiscono l'incremento degli attacchi al boom delle vacanze in località esotiche come Fiji, Galapagos, Reunion Island, Nuova Caledonia, Papua Nuova Guinea etc. etc. concludendo che il numero degli incontri uomo-squalo è direttamente proporzionale al numero degli uomini che entrano in acqua. I turisti sembrano i più vulnerabili per la scarsa conoscenza delle zone balneari più rischiose per la presenza di squali.
Su l'incremento degli attacchi catalogati potrebbe anche aver contribuito l'attuale facilità di diffusione della comunicazione via internet che ha permesso la divulgazione quasi in tempo reale di avvenimenti che negli anni precedenti rimanevano spesso sepolti nelle cronache locali.
L'ISAF nel 2000 ha catalogato 51 attacchi negli Stati Uniti (37 nel 1999), dei quali 34 concentrati nella Florida (25 nel 1999); 7 attacchi in Australia, 5 in Sud Africa, 4 alle Bahamas, Reunion Island , Papua Nuova Guinea e Tanzania 2, Fiji, Galapagos, Giappone, Kiribati, Nuova Caledonia e Tonga 1.