"Che c'è?Non ti sei divertita oggi?" Zell si era accorto della mia aria abbattuta.
"Certo che mi sono divertita!Ma per l'impegno che avevo preso con le ragazze…ora come faccio?"
"Vedrai che la faccenda si risolverà da sé…"
"Sempre ottimista tu! Purtroppo non è così…"
Arrivati al Garden ci separammo e io tornai in camera mia per indossare nuovamente l'uniforme.
"Allora, tutto chiaro?Dobbiamo essere brevi e non aggressivi con lui."
"Non accetterà mai, gallinaccio!"
"Finiscila di chiamarmi così! Lo sto facendo per dare una mano alle ragazze… loro in fin dei conti non mi chiamano gallinaccio!"
"Ah! Ecco perché lo fai! Comunque Selphie ti chiama così tanto quanto me!"
"Allora vuol dire che lo farò per tutte TRANNE CHE per Selphie, va bene ora?"
"Ok, finalmente un po' di coerenza!"
"E metti via 'sto spadone, Seifer!Non dobbiamo minacciare il preside, solo convincerlo a dare alle ragazze questa benedetta autorizzazione per il corso!"
"Ma sì, ho capito!In fin dei conti ho accettato solo perché era il compito di Melyssa… devo aiutarla!Lei è l'unica di voi di cui mi fidi davvero."
"Ti ho chiamato proprio per questo: so che ci tieni a lei…"
"Ehi, calmo, dannazione! Mi sta simpatica, non mi giudica, mi dice quello che pensa. Mi va bene come amica, non come ragazza, ok?"
"Stai buono! Siamo qui davanti alla presidenza, vuoi che Cid ci senta già da dietro la porta?"
"Entriamo e affrontiamolo!"
Seifer aprì la porta con Zell dietro che scuoteva la testa.
Il preside stava prendendo il tè con sua moglie.
"Buongiorno ragazzi!Volete favorire?" il preside con il suo solito sorriso offriva gentilmente una tazza ai due.
"Dai, Cid!Sono giovani, non bevono tè… ragazzi, perché siete qui?"Edea aspettava una risposta.
"Siamo qui per discutere un progetto…" Zell aveva preso la parola, ma Seifer lo interruppe subito.
"Già!Se le ragazze vogliono ballare, perché non possono? Non fanno nulla di male, mi sbaglio?"
"Ho già rifiutato la proposta, prima.E' la stessa che mi ha proposto Melyssa."
Edea pareva interessata:"Melyssa?Non è la sorella di Rinoa? Io non ne so niente, mi spiegate la faccenda?"
Seifer espose brevemente l'idea e la direttrice batté le mani per la contentezza: "Ma è un'idea favolosa!Parteciperò anch'io!Dite alle ragazze di aspettarmi!E anche tu, Cid!"
"O mamma mia…ma tesoro, io non so ballare!"
"Si può sempre imparare!I corsi ci sono per questo!Inoltre alle feste SeeD non balliamo mai, proprio perché tu non sei capace! Certo che è utile…possiamo aver bisogno di un bravo ballerino o una brava ballerina in qualche missione un po' diversa dal solito, no?"
"Sta a vedere che adesso ci tocca diventare tutti come l'agente 007!"disse il preside in un soffio.
Edea rivolse un'occhiataccia al marito: "Ti ho sentito!Il permesso ve lo do io, comunque.Ditelo pure a Melyssa!Stasera ci saremo anche io e Cid."
Il preside si appoggiò allo schienale del divanetto su cui era seduto: "Fate come dice lei.Ecco le chiavi del salone…però poi pulite tutto!"
"Lasci fare a me!" affermò Seifer tutto soddisfatto, prendendo il mazzo di chiavi che il preside porgeva. Zell però fu più lesto e gliele rubò di mano. "Lasci fare a NOI!"
Ed uscirono dalla presidenza.
Cid si faceva aria con un giornale arrotolato e sbuffava.
Edea invece guardava intenerita verso la porta: "Hai visto?"
"A cosa ti riferisci?"
"Solo un anno fa Seifer non avrebbe fatto nulla per aiutare un amico…nulla che gli costasse tempo e voce!Mentre oggi si è precipitato qui, con Zell, per difendere Melyssa.
Quella ragazza deve avere qualcosa di diverso o di speciale, per fargli quell'effetto…o forse il suo cuore si è solo intenerito…è successo anche a Squall in fondo."
Cid appoggiò la tazza sul tavolino, vuota, per riempirla nuovamente: "Anche Zell è cresciuto.Ora lo vedo più maturo.. che sia sempre un effetto portato da quella ragazza?"
"Non saprei… comunque devo dire che le sorelle Caraway influenzano bene i miei orfanelli!"
"Presto però inizieranno la competizione…"
"Lo pensi anche tu?"
"Amore e guerra troppo spesso si somigliano… e a volte dall'amore nasce guerra."
"Troppe volte…"
I due coniugi si trovarono d'accordo su questo punto. Continuarono tranquilli a sorseggiare il loro tè.
"Ragazze, Cid purtroppo non mi ha dato il permesso per il nostro progetto… no, non così! Allora, ragazze, volevo dirvi che la mia missione è fallita, Cid non mi ha dato le chiavi!"
Stavo girando per la camera da circa mezz'ora, cercando di preparare un discorso decente per le ragazze.Sicuramente sarebbero state deluse…ma non era stata colpa mia!Però…le loro facce rattristate…
Quistis entrò di corsa nella stanza: "Melyssa, è qui il phon?"
"Sì… ma ascolta, devo dirti una cosa!"
"Non ora, finisco si prepararmi e poi ne parliamo!"
La presi per un braccio: "No!Ora ascolti!Ho cercato di dirtelo anche prima, quando abbiamo visto Quentin."
Lei si fermò.
"Vedi… subito dopo aver parlato con voi sono andata da Cid, per discutere del progetto, e lui…"
"Sì?"
"E lui… mi ha detto…"
"…che le chiavi te le portava Irvine questa sera perché prima servivano a lui!"
Ci girammo verso la porta, da dove proveniva la voce.
Irvine era lì, si era tolto il cappello e mi porgeva le chiavi. Era stato lui a parlare.
"Perfetto! Grazie Irvine!" Quistis tornò di là in camera sua.
"Come facevi ad averle tu?" bisbigliai all'orecchio del mio amico.
"Me le ha date Zell! Diceva che ti servivano. Lui non poteva consegnartele perché collabora con il corso di Squall!"
"E tu invece?"
"Io no!! Verrò a vedere come ve la cavate!"
"Come se la caverà Selphie, semmai!"
"Mm, sì, un motivo è quello… anzi, il motivo principale!"
"Ah, ecco! Come vanno i preparativi per la tua festa per lei?"
"Sto facendo un po' di fatica ad organizzarla senza farglielo sapere ma comunque procede bene… e poi le femmine di mezzo Garden tentano di bloccarmi!"
"Esagerato! Vai, va! Tra un po' devo essere giù pronta!"
Lui se ne andò, ma prima di uscire dalla porta di girò e disse: "Un uccellino mi ha detto che una volta ti piacevo, è così?"
Lo guardai negli occhi e mi misi a ridere: "Un uccellino molto chiacchierone spesso dice cose non vere…"
"Beh, insomma! Non posso sempre fare colpo! Ci si vede!" si avviò fischiettando con la sua aria un pò strafottente. Lo guardai andarsene e mi dissi: "Che tipo!" Poi tornai dentro e cambiai l'uniforme con il mio vestito azzurro.
"Uno due e treeee… uno duuuue e tre…uuuuuno, due e treeeee, un due e tre! La sequenza è questa! Provate voi!"
Rinoa aveva mostrato alcuni passi di danza ballando con Irvine, che le cadeva addosso come un sacco di patate.
"Sempre appiccicato a qualcuna, tu!" lo rimproverava amabilmente Selphie.
Io e Quistis stavamo ferme in un angolo, sedute su un palco con i piedi penzoloni e ci occupavamo della musica, mentre Rinoa faceva l'insegnante e Selphie aiutava chi aveva bisogno.
I balli erano di coppia, fatti apposta per essere danzati durante le feste più importanti.
C'erano anche Cid e Edea. Lei era una ballerina formidabile, lui era un po' impacciato, ma sembravano divertirsi moltissimo insieme.
Nella pista c'erano già molte coppie e ne arrivavano continuamente altre. Chi conosceva già il ballo che Rinoa insegnava piroettava su una pista separata.
Ogni tanto qualche professore dal cappello ridicolo infilava la testa fra i battenti della porta e scuoteva la testa energicamente, in segno di disapprovazione.
Guardavo tutti ballare ma non avevo voglia di scendere ed imitare la folla. Battevo gli stivali contro il bordo del palchetto su cui ero appoggiata e chiacchieravo con Quistis, quando Quentin si fece avanti.
"Buonasera ragazze!"
"Ciao Quentin!" risposi affabilmente "tu che ci fai qui? Non sei del gruppo di Squall?"
"Squall è infuriatissimo! Tre quarti dei ragazzi del suo corso non seguivano la lezione perché sentivano questa musica! Allora lui ci ha fatti andare via e sta discutendo con Zell, Seifer e altri. Io me la sono squagliata: volevo vedere cosa stavano combinando!Certo che tu, Melyssa, ci sei sempre dentro in queste cose!"
"Ma certo!" esclamai.
Mi schiacciò l'occhiolino e andò da Quistis: "Posso ballare con te?"
"Con piacere!" rispose lei, e si buttarono nella mischia.
"Ma lui non era con la ragazza della biblioteca, quella dalla treccia? Come mai va con Quistis?"
riflettei pensierosa. Bah, non erano affari miei… forse aveva litigato con lei?
Mi annoiavo a morte: adesso che anche Quistis se n'era andata non avevo nessuno con cui parlare e non c'era nessun ragazzo libero con cui fare quattro salti.
Guardavo la porta nella speranza di vedere qualche faccia conosciuta o,almeno, interessante.
C'era Keytel che dava un'occhiata, così la chiamai vicino a me per chiacchierare.
"Ciao Melyssa! Che bella serata!"
"Già… ma io mi sto annoiando un po'… menomale che sei arrivata!"
Lei cercava qualcuno nella pista da ballo con lo sguardo. "Chi stai guardando?"le chiesi.
"Non c'è Zell? Di solito, dove ci siete voi c'è anche lui…"mi domandò un po' delusa.
"No, Zell è al corso di Squall! Ma perché non ci andiamo subito? Così te lo presento!"
"Non serve, te lo assicuro…"disse lei, dubbiosa.
"Dai!Vieni!" la presi per un braccio e la portai nella sala dove si svolgeva il corso di Squall.
C'erano una decina di ragazzi che discutevano animatamente, tutti con un Gunblade tranne Zell.
"Zell!" lo chiamai a gran voce.
Lui mi sentì ed uscì dalla stanza.
"Ciao Melyssa! Ciao Keytel! Come va ragazze?"
Guardai incredula Keytel: "Vi conoscete già?"