LA PRIMA PUNTATA - L'ARRIVO!
Mi stavo avventurando nella hall del Garden.Era stato un giorno sereno,quindi il cielo era rosato e lo si poteva notare dalla cupola trasparente che faceva da tetto all'edificio. era un certo via vai di studenti,e io mi sentivo spaesata e non sapevo che fare. Tra il resto,il mio bagaglio a mano pesava notevolmente e io l'avevo appoggiato sulla panchina di fronte alla biblioteca.Invidiavo chi aveva già nuove amicizie,e passava allegramente in gruppo davanti a me.Mi era trasferita da Galbadia e,per quanto fosse vicina,mi mancava moltissimo.Del resto,anche la mia famiglia abitava lì. O meglio,mio padre,perché mia madre era morta per un incidente automobilistico e mia sorella si era trasferita da poco.Con il suo ragazzo.Tutti dicevano che era meraviglioso,ma io non lo avevo mai visto e avevo una certa curiosità di conoscerlo. Avevo 16 anni ma ero in un Garden da almeno quattro o cinque,e la mia arma era uno strange vision,che ora riposava accanto a me nella sua custodia di velluto crema.Mio padre lo sapeva,quanto mi piaceva,e mi aveva procurato tutti i pezzi per crearlo.Il resto lo avevo fatto io giocando a carte in giro per il Mondo. Tra poco avrei rivisto mia sorella. Chissà com'era cambiata! Mi sedetti vicino alla valigia ad aspettare e mi sciolsi i capelli sulle spalle. "Di sicuro quelli di Rinoa sono più belli!" dissi pensando alla mia sorellina. I miei invece erano lunghi fino alle spalle,lucidissimi e di un colore strano.un castano che virava al rosso rame,sottili e che volavano al primo soffio di vento. Improvvisamente notai un ragazzo dal grande cappello nero che mi fissava. I capelli erano lunghi e abbastanza chiari,legati in una coda. "Chissà da quanto non li lava!" pensai allora,che in questa cose ero assai pignola.Distolsi lo sguardo,ma lo osservavo con la coda dell'occhio.Lui mi guardava sfacciatamente,con un viso pensieroso "Sta a vedere che questo qui ci prova!" pensai emozionata.Infatti per ora nessuno mi aveva mai degnata di uno sguardo,mentre mia sorella aveva già corteggiatori anche a 16 anni. E quel tipo mi piaceva. Ad un certo punto Irvine Kinneas (ebbene sì!Di lui si trattava!) si spostò dal muro della biblioteca dove era appoggiato e venne verso di me con passo sicuro e leggermente ondeggiante,con fare conquistatore.Ad ogni passo che lui faceva,io diventavo sempre più rossa e il cuore mi batteva forte. "Che splendidi occhi!Sono di un azzurro intensissimo e molto profondi!!" pensai.Ad un certo punto Irvine arrivò davanti a me. Io lo guardai e lui disse:"Tu sei Melyssa,no?O mi sbaglio?E' che assomigli alla descrizione che mi hanno fatto di te!" "Wow!Chissà chi dal Garden di Galbadia si è disturbato tanto per dirgli che ero in arrivo!E magari gli hanno detto che ero molto carina,perché altrimenti un tipo del genere non si sarebbe mai interessato a me!" riflettei emozionata. Ma allora lui disse:"Certo che Rinoa è molto brava a descrivere le persone,eh?" Sospirai profondamente.Allora era stata lei a descrivermi! Niente corteggiatore,né qui né a Galbadia!Mi sembrava troppo bello… Intanto Irvine continuava a parlare con la sua parlantina sciolta.Mi disse che mi avrebbe accompagnata da Rinoa, che mi avrebbe fatto fare un giro e a vedere la camera.Davanti alla porta di Rinoa ci salutammo e Irvine se ne andò. Io lo guardai allontanarsi nel corridoio delle camere con fare sicuro e salutare con un 'ciao bellezze!' delle ragazze che chiacchieravano a voce alta ridacchiando. Sentii una voce dietro di me: "Quello è Irvine.Non ti interessare a lui che è meglio.Voi donne siete tutte uguali! proprio vera quella canzone com'è che faceva?Ah sì: PRENDI UNA DONNA,TRATTALA MALE Il resto non me lo ricordo. Piacere,Zell Dincht.Avrai ancora sentito parlare di me, sono così ammirato!" "Ehm, veramente no!" risposi.Odiavo dire bugie e la verità per me era impossibile da nascondere.Da bambina,quando facevo qualche marachella,ero sempre la prima ad essere interrogata,perché la mia famiglia sapeva che parlavo. Strinsi la mano che Zell mi aveva dato e mi presentai: "Io sono Melyssa,sono appena arrivata dal garden di Galbadia.Tento di diventare una brava professoressa,ma prima un buon SeeD." "Brava!" mi disse solo: "Allora,dove te ne vai di bello?Ormai è tardi e gli edifici come la biblioteca o la mensa chiudono a quest'ora!" aggiunse infine. Mi guardai intorno. Zell aveva proprio ragione.La notte era calata e attorno al Garden ci dovevano essere una marea di grilli,perché frinivano in un modo impressionante. Era uno strano odore nell'aria,forse perché una falena si era avvicinata troppo ad una luce e si era bruciata.Era caduta per terra e le sue ali si muovevano ancora,debolmente,ma poi smisero. E io pensai a quanto fosse breve la vita e ci volesse così poco per sciuparla. E che solo io mi sarei ricordata di quella falena morta,ma tra un po' l'avrei forse dimenticata. Speravo ardentemente che la mia vita non finisse così,che qualcuno si ricordasse di me,anche dopo la mia fine. Gli occhi mi si riempirono di lacrime e mi voltai,in modo che Zell non mi vedesse e non pensasse che ero la solita bambina frignona,e che non sarei mai stata un buon soldato. Non so tutt'ora se Zell capì o no,ma credo di sì,perché mi appoggiò una mano sulla spalla e se ne andò,piano com'era venuto. Bussai allora da Rinoa,e sentii un certo rumore nella stanza,e due persone che ridevano felici,complici di qualcosa.Capii subito che quello era il famigerato fidanzato,Squall. Ribussai,e sentì la voce di mia sorella che mi pregava di aspettare un attimo.Quando uscì mi abbracciò forte e ci guardammo in faccia qualche minuto.Lei non era diversa,ma trovò invece che io ero cresciuta.Il mio viso era più da adulta e i miei modi più da ragazza grande che da bambina. Oltretutto,la superavo di tre dita.Non dite niente a Rinoa,ma per me è molto bassa e non è difficile da superare!!Infatti gli anni successivi la distaccai molto. (continua…) Rinoa mi disse che ero proprio una bella ragazza, e che in questi due anni in cui lei era stata lontana ero cambiata profondamente. All'improvviso la porta di Rinoa si spalancò e lo vidi.Era come lo avevano descritto: aveva i capelli rossi e folti che gli ricadevano sul viso e due occhi molto freddi, azzurrissimi,come quelli dei cani Husky,che si illuminavano appena guardava mia sorella.Aveva una maglietta piuttosto aderente e nera e la giacca sul braccio."Chi è?"chiese a Rinoa. "Puoi anche chiederlo a lei, non ti pare?Mica ti mangia!Quella che ti mangia sono io…di baci!"e gliene schioccò uno sulla guancia.Lui si mise a ridere e finalmente mi chiese: "Allora, si può sapere chi sei?" "Mi chiamo Melyssa Caraway e…" "Non dire altro…sei la sorella di Rinoa!" "Esatto"confermai io. "Benone!"disse lui."Se sei una rompi come Rinoa, vai via!Ne basta una!"E se ne andò via correndo per il primo tratto. Rinoa si finse arrabbiata:"Che hai detto??Beh, cattivo!vedrai che te la faccio pagare!" "Ma dai tesoro!Fammi un sorriso!O non dormo!" "Ok!"rispose Rinoa. Squall si girò e se ne andò, senza voltarsi. A me sembrò una cosa piuttosto strana,perché tutti mi avevano detto che il comandante Squall era molto freddo,ma invece…invece no! "Scusa Rinoa,ma…tutti dicono che Squall è serio e poco amichevole,ma non mi sembra!!" "Vedi,Melyssa, è che Squall in pubblico vuole mantenere un'immagine fredda,perché teme di non essere rispettato. E infatti vedi che quando ti fissava non era molto gentile…e poi, si fida molto di me, quindi mi mostra il lato migliore del suo carattere.Anche con te, però!Si vede che gli ispiri fiducia!" "Fantastico"pensai senza entusiasmo.Poi le dissi: "Sono un po' stanca.Vorrei dormire, il viaggio è stato molto lungo.Mi mostri la mia camera?" "Con piacere!" mi rispose allora. Arrivate davanti alla porta della mia camera, confrontai il numero scritto sulla chiave con quello sopra la porta."E' questa." dissi. "Aspetta ."mia sorella mi fermò per un braccio."Ti spiego una cosa: a Galbadia eri la figlia di Caraway, il colonnello,perciò tutti ti rispettavano,e ti hanno riservato una camera singola che di solito si dà ai SeeD,agli ospiti importanti e alla famiglia dei SeeD. Io, per esempio, ho una camera singola perché sono calcolata come 'ospite importante '. Tu invece sei una studentessa, perciò in camera con te dormirà qualcun altro.Spero per te che sia simpatico o simpatica!Ma credo proprio che finirai in camera con una professoressa." "Come?Una professoressa?Il suo nome è…?" "Quistis Trepe. La sua camera è proprio sopra il centro di addestramento e una ragazza dal nome Sel… vabbé, lasciamo stare, ha lanciato una magia molto potente contro un Grat e le ha distrutto il pavimento. Questa era l'ultima stanza libera ed è stata costretta a venire qua finché la sua camera non sarà ricostruita. Cerca di non darle fastidio…è mia amica, ma è decisamente seria, perciò comportati bene." Benché avessi solo due anni in meno di Rinoa, lei mi trattava come se fosse stata una mamma.Forse perché la nostra era morta quando io avevo tre anni, e lei cinque,quindi sentiva una certa responsabilità verso di me. Entrammo in camera.Era ampia e spaziosa, e aveva una scrivania con due sgabelli,in comune.Era ordinatissima e non c'era neppure un granello di polvere. Un libro era appoggiato, come se qualcuno si dovesse mettere seduto a leggerlo da un momento all'altro. A sinistra vi era una finestra, molto grande,e aperta.Le tende erano bianche e leggerissime, e ad ogni soffio di vento che entrava,si alzavano,mosse come da fantasmi invisibili. E davanti al libro sembrava ci fosse davvero una persona, perché il vento sfogliava le pagine. Da quell' 'anticamera' in comune, si aprivano due porte.Una era già chiusa, mentre l'altra era aperta.Capii che era la mia perché non c'era dentro assolutamente nulla.Per prima cosa misi la valigia sul letto e senza far rumore appoggiai lo strange vision e la sua custodia ai piedi del letto.Poi iniziai a sistemare i miei vestiti nei cassetti. Rinoa nel frattempo appoggiava i miei libri sugli scaffali e guardava i titoli sulla copertina.Erano molto vecchi, ma erano tutti libri che aveva collezionato la mamma,perché gliene regalavano molto spesso.Erano soprattutto sulla musica, o comunque storie che la riguardavano. Sapevo da chi venivano, perché all'interno c'erano le dediche,e conoscevo quasi tutti gli amici di mia madre,tranne un certo 'Laguna'. Rinoa quando vide quella dedica si illuminò e io le chiesi se per caso conosceva Laguna, e lei mi disse: "Laguna è il papà di Squall,e un tempo faceva il filo alla mamma,ma poi se ne dovette andare in guerra e si fermò a Winhill,un piccolo paese.Lì ha conosciuto la madre di Squall,che poi è morta proprio come la nostra, subito dopo la nascita di Squall. E Laguna non c'era,viaggiava per il Mondo per ragioni che non sto a spiegarti.Perciò il mio amore è rimasto orfano ed è stato mandato in un orfanotrofio,tenuto da Edea Kramer. Poi è venuto qui al Garden per diventare SeeD. Irvine,lui,Zell,Quistis e Selphie ,la ragazza che con la magia ha distrutto la camera di Quistis,erano assieme all'orfanotrofio,e poi sono cresciuti assieme."Rinoa chiuse il libro con la dedica di Laguna. "E ora a nanna,perché domani ti aspetta la tua prima lezione e non vorrei che facessi tardi,ok?" "Va bene ."dissi io.In fin dei conti,era quello che volevo:una sana dormita! Ma all'improvviso dalla camera di fianco sentimmo un rumore di qualcosa andato in frantumi,e un grido di una ragazza…poi dei passi che si dirigevano verso si noi. Rinoa prese lo shooting star,e io maneggiai il mio nuchacku . Aspettammo che i passi venissero fino alla mia camera e ci nascondemmo dietro la porta."Vieni pure,chiunque tu sia…"pensai allora. E uno spiraglio della porta si aprì. Rinoa aveva spento la luce in camera nostra per non far notare la nostra presenza,ma il 'visitatore' doveva averla già sentita. Lo spiraglio si apriva sempre di più e iniziammo a vedere la sua ombra…era gigantesca e spaventosa. "Ma cosa sarà?"Rinoa mi chiese con un sussurro.Il suo cuore batteva forte e lo sentivo,perché era appoggiata alla mia schiena."Non so!"dissi io,sempre piano."Ma non deve essere niente di bello…" Non pensate che sia finita qui!Il racconto,ovviamente,continua...fra una settimana!Nel frattempo,avrete tutto il tempo di scrivere e commentare!Grazie per aver letto fino in fondo! 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