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Forte Belvedere

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Tutte le novità del 2008 del forte

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Novità per il 2008

Dal 24 MAGGIO 2008 il Forte Belvedere si arrichisce di nuovi percorsi Muneali.
In particolare sarà arricchito con un percorso d'INSTALLAZIONI MULTIMEDIALIche attraverso suoni, immagini e proiezioni faranno rivivere ai visitatori la quotidianità del FORTEnel 1915 e ne spiegheranno la storia.

DAL 26 LUGLIO 2008
Nuove istallazioni multimediali "LE SENTINELLE DELLA FORTEZZA", "OBICI E SUONI" e "PLASTICO ANIMATO".

ex Forte Belvedere - Gschwent - a Lavarone (Trento)
Forte Belvedere - Gschwent - Forte Belvedere (Sperre Lavarone) costruito tra il 1908 ed il 1914 a quota m.1155 in località Lavarone-Oseli

Ultima tipologia costruttiva fortificatoria austriaca, aveva tre obici da 100/9 sotto cupola e numeroso armamento secondario. Fu il primo a rispondere al fuoco italiano del Verena, venne preso di mira da una serie di cannoneggiamenti nei quali incassò solamente un colpo grave, che distrusse una cupola.A differenza delle fortezze italiane, le "Sentinelle del Regno", costruite in calcestruzzo senza armature in ferro, le "Fortezze dell'Imperatore" furono progettate da tecnici di lunga esperienza maturata per tutto l'800, nonché da maggior disponibilità finanziaria.Le fortezze Austro-Ungariche erano costruite impiegando largamente armature di ferro annegate in grossi spessori di calcestruzzo di cemento e ghiaia grossolana. Erano pensate per resistere a proiettili di medio calibro e generalmente erano armate con cannoni da 100 mm., non potentissimi, ma molto precisi ed efficenti. Il loro scopo era esclusivamente la difesa a media e breve distanza e l'arrestare il dilagare di truppe verso il solco vallivo di Trento.Gli italiani contrapponevano opere molto più fragili, armate con cannoni più potenti, ma alcuni di ghisa, posizionate in luoghi più elevati.La progettazione di tutte le opere della cintura fortificata di Trento fu portata avanti con molta cura, tutte le fortezze erano perfettamente collegate e funzionali l'una con l'altra ed integrate con altre strutture di supporto come il centro 'ottico' di Monte Rust (sopra il lago di Lavarone). Esse rappresentano il massimo valore tecnico e tattico raggiunto dagli imperiali nelle opere belliche fisse. Nonostante ciò, fin dai primi colpi di cannone, fu chiaro che queste opere erano già superate ancor prima di diventare pienamente operative. Subito si capì che l'unico riparo dagli spaventosi colpi di mortaio di grossissimo calibro, di oltre 300 mm., erano le caverne profondamente scavate nella montagna."Per Trento basto io!" era il motto di cui si fregiava il forte Belvedere. Per dissuadere qualsiasi velleità di intervento italiano in questo imperdibile settore, gli imperiali contavano moltissimo sulla cintura fortificata di Trento, prevedendo solamente un ridottissimo utilizzo di uomini altamente specializzati in modo da poter sfruttare il grosso delle truppe di fanteria in altri fronti.Sotto questo aspetto la cintura fortificata degli altipiani svolse, nonostante tutto molto dignitosamente, in pieno il suo ruolo durante la prima fase detta della 'guerra dei forti' e fino al maggio 1916 quando alcuni forti furono, nonostante le gravi distruzioni subite ma prontamente riparate, di qualche appoggio all'offensiva di maggio, la Strafexpediton. Dopo di che su tutte le opere fortificate, compresi gli ormai ruderi italiani, calò il totale oblio.Tutte le fortezze austriache, tranne Forte Belvedere, proprio per la loro tipologia costruttiva 'moderna', furono totalmente sventrate durante gli anni '30 dai recuperanti, visti con favore dall'autarchia fascista, proprio per recuperare il prezioso acciaio. Il Belvedere si salva perché fortunosamente acquistato da un privato del luogo che pensava di trasformarlo in una bella stalla per il bestiame e le pecore. Il primo proprietario, e successivamente gli eredi, si appassionarono fin da subito alla storia della costruzione e pian piano, già fin dal secondo dopoguerra, lo trasformarono in un decoroso museo arrichito da numerosi reperti trovati nei pressi.Da qualche anno l'opera è di proprietà del Comune di Lavarone e si è provveduto ad un accurato restauro per la messa in sicurezza, nonché la progettazione di un validissimo percorso museale, per il notevole afflusso di visitatori.Il forte ci è restituito pressoché intatto ed è museo della guerra e museo di sè stesso. La visita è notevolissima ed irrinunciabile in quanto è l'unico manufatto che può rendere l'idea precisa, nonché l'atmosfera, di questo genere di costruzioni.E' una visita raccomandabile a tutti, non solo per l'alto valore di documento storico, senza il quale parlare della prima guerra mondiale diviene cosa spesso solamente 'virtuale', ma anche per l'aspetto prettamente paesaggistico. Tutte le fortezze, sia italiane che austriache, si trovano in posizioni altamente panoramiche e la loro visita può essere il filo conduttore per 'vedere' tutto il vasto ed interessantissimo settore allora confine tra l'ancor giovane Italia ed il maturo impero Austro-Ungarico.


Come arrivare al forte BELVEDERE
Partendo dalla piazza di frazione Cappella la fortezza è facilmente raggiungibile percorrendo la strada che porta a frazione Oseli.Dopo circa un chilometro, una stradina asfaltata si stacca sulla sinistra (segnaletica) e conduce in breve fin davanti al forte.Da Folgaria si arriva allo stesso punto seguendo l'itinerario: San Sebastiano - Carbonare - Nosellari - Dazio - Masi di sotto - strada per il forte (sulla destra), dopo il campeggio.


Informazioni personali
Il giorno che sono andato a visitare il FORTE BELVEDERE, all'esterno c'era una temperatura di circa 22° centrigadi.
Appena entrati la temperatura variava gia di parecchi gradi però sopportabile.
Nel passare da una galleria a l'altra, oppure quelle che andavano verso il centro del monte,
la temperatura si abbassava notevolmente, per poi risalire quando si ritornava su.
Si consiglia di portarsi un giubbotto.

Scheda Museo
Lavarone (TN) Cap. 38040
Tipologia: Museo Storico della Grande Guerra 1914-18
Località Oseli
Cap. 38040
Tel. 0464.780005 – 347.2401650
Fax 0464.780005
e-mail: fortebelvedere@libero.it
Sito web: www.fortebelvedere.org
Orari di visita:
Aprile, Maggio, Giugno, Settembre, Ottobre
aperto dal martedì alla domenica
orario: 10.00 – 12.00 14.30 – 18.00
Luglio e Agosto
tutti i giorni
orario: 10.00 – 18.00
dal 01.09.2008 al 1.11.2008
aperto dal martedì alla domenica
orario: 10.00 – 12.00 14.30 – 18.00
Sempre aperto su prenotazione per gruppi in visita guidata
Condizioni di visita:
Ingresso a pagamento: Intero Euro 4,00; Ridotto Euro 3,00
Servizi offerti: Accesso facilitato per persone in carrozzella, Attività didattica, Caffetteria, Libreria, Pubblicazioni del museo, Shop, su prenotazione visita guidata.
Natura giuridica museo: fondazione internazionale
Proprietà: Pubblica - Comune di Lavarone
Numero visitatori (anno 2004): 35.000




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