Eufrasio Giavidaz
i "perchè" in relazione alle tradizioni..........: lavori domestici e non........
SPARECCHIARE LA TAVOLA: mansione totalmente femminile.
La netta determinazione di questa risposta trova origine in due grandi argomentazioni:
- le tradizioni (vedi "le linee generali")
- fattori genetico-ormonali
Le tradizioni sono tra le poche cose sane che ancor oggi si tramandano da generazione a generazione. E' proprio guardando in esse che si rischia di perdersi indietro nei secoli nel vedere donne che sparecchiano tavole nelle case. Si ha sin dal periodo degli egizi, poi dei romani ecc, la visione di una tavola, con i commensali seduti a gustare l'ultimo bicchiere o magari a parlare fumando sigari o pipa e le donne già in piedi a riordinare ed ha iniziare lo sparecchiamento. Senza tornare così indietro, basta pensare ai nonni o addirittura ai genitori, in cui abbiamo sempre visto la figura della donna che a fine pasto, con grande agilità si alza e porta via quanto avanzato dal pasto appena consumato. Da quando mondo è mondo si è sempre fatto così ed interrompere tale consuetudine è sicuramente un operazione rischiosa che può facilmente rompere gli equilibri (vedi "le linee generali") creatisi nel passare dei secoli. Pensare in modo futuristico non ha mai portato del bene. Anche chi si illude che un modo di agire futuristico possa portare dei vantaggi si sbaglia ! A medio e lungo termine da esso ne trarrà solo disastri.
Come accennato in precedenza vi è un altro grande motivo che porta l'uomo in generale a non dover sparecchiare: i fattori genetico-ormonali. E' infatti risaputo e riscontrato nella medicina moderna, che immediatamente dopo un pasto, specialmente dopo il pranzo, nell'uomo si liberano degli ormoni (tipicamente maschili, secerniti dalle ghiandole surrenali), che vanno ad influenzare in modo deciso il comportamento dello stesso individuo causando: pesantezza di testa, voglia di stare in silenzio, assenza, spossatezza, ecc.... Come può l'uomo in queste condizioni sparecchiare ? Non solo non può sparecchiare ma addirittura, nel cinquanta percento dei casi, è costretto a trasferirsi in un ambiente più congruono alla sua condizione psico-fisica (divano, camera da letto, ecc...) e fare un pisolino che in alcuni paesi è anche chiamato: siesta.
La donna invece, dopo il pasto è sveglia, ha lo sguardo vigile con in alcuni casi un aumento della loquacità. Costringerla a sedere, in silenzio, significherebbe castrarle alcune delle sue caratteristiche innate. E' proprio per questo che si è sempre occupata della fase dello sparecchiamento (anche perchè è effettivamente l'unica a poterlo fare).