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MUSO SHINDEN È UN KO-RYU
il termine ko-ryu viene normalmente tradotto come "antica scuola", nel nostro caso di spada,
ma "ko" si può tradurre con vecchio,
"ryu" con drago,
per cui Muso Shinden è un Vecchio Drago,
definizione, sicuramente, molto più affascinante.
Prefazione
Questo è un breve saggio su Muso Shinden Ryu, frutto di una ricerca, effettuata sia su testi cartacei che in rete, volta a scoprire le origini di questo ko-ryu.
Il materiale accumulato e selezionato è stato sufficiente per creare una traccia cronologica sia dello sviluppo delle scuole antiche dalle quali ebbe origine e le sue caratteristiche salienti, sia della vita di Nakayama Hakudo, il suo "fondatore" ed è proprio su queste direttrici che ho sviluppato il presente saggio.
Se riscontrate imprecisioni od omissioni vi prego di segnalarmelo in modo che possa porvi rimedio, grazie.
LE ORIGINI DELLA SCUOLA
Muso Shinden Ryu è uno stile di iaido messo a punto nella prima metà del '900 da Nakayama Hakudo (1869-1958).
Di fatto più che di uno stile, si tratta di una vera e propria scuola di spada, un ko-ryu o scuola antica, che Nakayama Hakudo sviluppò dall'ancora più antica Hasegawa Eishin Ryu e dagli stili che ne derivarono.
La scuola affonda però le sue radici ben più lontano nel tempo.
Occorre risalire ad Hayashizaki Jinsuke Minamoto no Shigenobu (1546-1621) che partendo da ancor più antiche scuole di kenjutsu, elaborò tecniche di spada che permettessero di rendere unico il movimento di estrazione della spada e taglio, cosa che rende Hayashizaki il capostipite dello iaido.
Hayashizaki sviluppò queste sue tecniche elaborando un proprio stile ed una propria scuola che chiamò Shinmei Muso Ryu.
Tramandandosi da maestro in maestro, o meglio da Soke, caposcuola, in Soke, lo stile subi varie influenze e modifiche.
Il settimo Soke della Shinmei Muso Ryu, attorno alla fine del XVII secolo, fu Hasegawa Chikaranosuke Hidenobu (che prese poi il nome di Eishin).
Egli, assieme a Omori Rokusaemon e Hayashi Rokudayu Morimasa, influenzò molto la scuola ed in particolare adattò le tecniche originariamente sviluppate per l'uso del tachi all'allora più contemporanea katana.
Egli ideò molte nuove tecniche e spesso queste partivano dalla posizione tatehiza.
I rinnovamenti cosi introdotti portarono ad un cambio del nome della scuola che divenne Hasegawa Eishin Ryu.
La scuola, nel succedersi dei Soke, subi nuove modifiche ed essendo praticata soprattutto nella Provincia di Tosa, nel XVIII secolo fu chiamata Muso Jinsuke Eishin Ryu nota anche e forse ancor più, come Tosa Iai o Tosa Ryu.
L'undicesimo Soke della Tosa Ryu, decimo dopo Hasegawa, fu Oguro Motoemon Kiyokatsu, alla sua morte, nel XIX secolo, si crearono due rami.
Il primo prese il nome del 14.mo Soke Shimomura Moichi Yoshimasa ovvero Shimomura-ha. Da questa scuola deriverà in seguito Muso Shinden Ryu.
Il secondo ramo il Tanimura-ha prenderà poi il nome dal 15.mo Soke Tanimura Kame No Jo Yorikatsu. Da essa derivera la Muso Jikiden Eishin Ryu.
Hosokawa Yoshimasa, ribattezzerà la scuola Shimomura-ha col nome di Muso Shinden Eishin Ryu. Uno dei suoi allievi fu Nakayama Hakudo che nel 1932 elaborò una propria scuola battezzandola Muso Shinden Ryu.
La scuola Tanimura-ha fu rinominata invece Muso Jikiden Eishin ryu durante l'era Taisho (1912-1926), dal diciassettesimo Soke Oe Masamichi.
Masamichi, non solo sviluppò nuove tecniche nella sua scuola, ma ve ne inseri diverse derivanti dalla Shimomura-ha.
Forse per questo ancora oggi i praticanti di Shinden e Jikiden condividono non solo alcune tecniche, ma anche molti principi e basi, kihon, sui quali si fondano i kata delle due scuole.
Nakayama Hakudo fu l'ultimo Soke del ramo Shimomura.
Le linee Shimomura e Tanimura rimasero quindi permeabili tra loro e crebbero nella provincia di Tosa, in particolare nella capitale Koishi. Tutti i praticanti avevano il divieto di portare fuori dalla provincia le tecniche delle loro scuole che dovevano essere considerate segrete.
Nakayama Hakudo (1869 - 1958), sedicesimo ed ultimo Soke della Shimomura-ha, si baserà anche sugli insegnamenti di Oe Masamichi per sviluppare il suo stile Muso Shinden Ryu.
Dopo Hakudo la scuola non ebbe più alcun Soke. Oggi ogni maestro che si è dedicato allo studio di Muso Shinden, ha avuto facoltà di rielaborare lo stile in base al proprio pensiero ed interpretazione dei singoli kata, per cui non è difficile notare piccole differenze nelle esecuzioni del medesimo kata. Ogni studente s'impegna perciò ad assimilare lo stile specifico del proprio Maestro rendendone riconoscibile la fonte, ovvero rendendo riconoscibile il maestro di riferimento.
IL NOME
"Muso Shinden" significa "Trasmissione della Visione Divina" dove il termine trasmissione (-den) è da intendersi col significato d'insegnamento. Dobbiamo però evitare di prendere troppo alla lettera la traduzione.
I termini "muso" e "shin" sono spesso ricorrenti nella storia delle scuole di spada, ma non sono sempre rappresentati con gli stessi kanji.
Occorrerebbe scavare nella stratificazione dei significati racchiusi in quei due kanji e vi troveremmo associati anche tradizionali concetti estetici e spirituali.
Per esempio, il kanji di "shin" si può anche leggere come "kami", tradotto come "Dio", ma con un concetto del termine completamente diverso da quello occidentale del divino.
La "visione divina" può riferirsi quindi alla visione di Hayashizaki dell'arte della spada o potrebbe riferirsi a qualcos'altro.
Pertanto, è difficile capire questo tipo di denominazione immaginifica senza conoscere il linguaggio giapponese e la sua tradizione culturale.
NAKAYAMA OTSUYOSHI
Pochi marzialisti, nella storia, sono stati capaci come lui di influenzare generazioni di praticanti, militari, politici, poliziotti, educatori e gente comune. Quelli che sono stati suoi studenti, alcuni anche per un solo giorno, a sessant'anni dalla sua morte, parlano ancora dettagliatamente della loro esperienza. Nakayama Hakudo fu il primo San Do no Hanshi (grande maestro in tre Vie - kendo, iaido e jodo) della storia entrando con ciò nell'olimpo della spada, kendo no kami.
Nakayama Otsuyoshi che in seguito cambierà il suo nome in Hakudo, fu innegabilmente il più influente marzialista della storia moderna. Molti istruttori e studenti in giro per il mondo dichiarano di avere alcuni collegamenti con lui, avendo praticato alcuni kata del "suo" iaido. Per altro, queste stesse persone, in Giappone ed all'estero, conoscono poco più del suo nome. Solo considerando le sue umili origini, ambizioni, realizzazioni e aspettative, possiamo avvicinarci alla comprensione dell'uomo e dei suoi stili nelle tre Vie.
1873
Nakayama Otsuyoshi nacque in Imae, nella città di Komatsu, Prefettura di Ishikawa nel 1873, da un ex appartenente al clan Maeda, Nakayama Gennosho.
All'età di cinque anni la famiglia si trasferisce a Nakacho in Toyama dove, nel viale del mercato nella zona est del quartiere di Sogawa, aprono un piccolo ristorante di yakitori (spiedini grigliati).
1880
Otsuyoshi è il più giovane degli studenti della scuola di Go di Toyama.
1881
All'età di otto anni Otsuyoshi va a lavorare in un ryokan (locanda tradizionale giapponese) chiamato semplicemente Toyama Hall, che si trovava a due sole strade di distanza dal ristorante di famiglia.
Nella locanda lavorò in cucina. La sua fortuna fu l'incontro col direttore della locanda, tale Takazawa Toyoshi (1) un uomo amabile e gentile che incoraggiò il giovane Otsuyoshi, dopo averlo visto maneggiare per gioco un bokuto, ricavato da un ramo d'albero, ad intraprendere lo studio della spada.
1884
All'età di undici anni si guadagnò l'accesso al dojo di Saito Michinori (2) della Yamaguchi-ha Itto Ryu, scuola di spada nel quartiere Hoshiicho sul viale Sogawa.
Il giovane Otsuyoshi aveva giornate piene. Alla mattina viaggiava per andare a studiare alla Nishi-jubucho dove imparava a leggere e scrivere ed a esercitarsi alla Ada Kanji Academy, nel pomeriggio dopo la scuola si recava al dojo da Michinori dove si allenava seguendo i programmi della Yamaguchi Ha Itto Ryu. Infine dal dojo tornava a lavorare alla Toyama Hall.
Otsuyoshi progredì sotto vari maestri finchè un viaggiatore proveniente da Tokyo, cambiò per sempre la sua vita.
Un uomo di spada, particolarmente abile, di nome Hosoday Kenzo (3) prese alloggio alla Toyama Hall. Kenzo era un insegnante che il Ministero dell'Educazione aveva appena trasferito a Toyama. Egli era un praticante dello Yushinkan Dojo, scuola della Shindo Munen Ryu guidata da Negishi Shingoro (4).
Otsuyoshi fu molto influenzato dai colloqui di ore che intrattenne con Kenzo, le cui storie relative alla Via della spada avevano impressionato molto il ragazzo, condizionando definitivamente la sua vita.
1890
Nel 1890 Kenzo rassegnò le sue dimissioni dalla scuola distrettuale di Toyama e rientrò a Tokyo. La sua partenza lasciò Otsuyoshi con molte domande ancora aperte. Egli sentì che era giunto il tempo d'intraprendere una sua strada e, col permesso della famiglia, si recò a Tokyo in cerca di lavoro, per proseguire i suoi studi di kenjutsu.
Takazawa fu gentile abbastanza da accompagnare Otsuyoshi ad Iwasehama, un piccolo porto della Prefettura di Toyama. Qui Otsuyoshi s'imbarcò per Naoetsu, nella Prefettura di Niigata. Da qui proseguì con un'altra nave diretta a Tokyo. Fu qui, nel mare del Giappone che Otsuyoshi, con la fredda aria di mare in faccia, ricordò le parole di Takazawa: "Otsuyoshi, sei un uomo che ne affascinerà molti altri". Proprio queste parole lo traghettarono nel mondo degli adulti.
NAKAYAMA HAKUDO
1891
Otsuyoshi arrivò a Tokyo nel 1891 (alcune fonti sostengono che si trasferì a Tokyo nel 1888, ma sembrerebbero poco attendibili).
Qui, all'età di diciotto anni, armato di una lettera di presentazione di Kenzo, fu ammesso allo Yushinkan di Shingoro.
Otsuyoshi si allenava duramente ed all'età di diciannove anni cambiò il suo nome in Hakudo. Shingoro lo incoraggiò nello studio e nella pratica di altri stili. Egli provò varie scuole, dormendo solo quattro ore al giorno in modo da praticare cinque o sei discipline al giorno.
Hakudo non era perfetto, a volte prendeva cattive abitudini che dovevano essere superate. Nello shiaigeiko le anche di Hakudo si muovevano tutte le volte prima di attaccare, telegrafando così le sue intenzioni all'avversario. Al fine di correggere questo errore, Hakudo fu obbligato a legare delle pietre intorno alla vita per accentuare la percezione del suo centro di gravità. Per imparare ad eseguire suriashi in modo più efficace, ad Hakudo fu imposto d'indossare dei geta (tradizionali sandali di legno) in allenamento. Questo lo portò a sviluppare una forma di suri-ashi raschiante, che faceva apparire rigido il suo movimento. L'intenso impegno ripagò Hakudo con una rapida progressione nei gradi.
1895
A 23 anni ricevette da Shingoro il Mokuroku (5), un primo riconoscimento che la scuola rilasciava.
1899
A 27 anni riceve il Jun-Menkio (6), secondo attestato della Shindo Munen Ryu.
1900
A 28 anni fu nominato Daihan, Direttore Responsabile del Dojo e sposò la sorella di Shingoro. Con ciò fu adottato dalla famiglia Negishi e divenne Negishi Hakudo.
1903
A 31 anni (alcune fonti però citano la data del 1904, quindi a 32 anni) egli riceve la qualifica di Menkyo (7) della Shindo Munen Ryu, da Negishi Sensei, il massimo attestato previsto dalla scuola.
1905
A 33 anni riceve il Menkyo Kaiden (8) ed il Menkyo-Jyo, un certificato che lo nomina 7.mo Soke (9) della Shindo Munen Ryu ed eredita lo Yushinkan Dojo che trasferirà prima nel quartiere di Koraku e poi a Yutenji.
Nello stesso anno, sotto la guida di Terai Ichitaro, si applica allo studio della Yamaguchi Itto Ryu.
1906
Nel 1906 combattè in incontri che consacrarono la sua rapida carriera di spadaccino. Al Dai Nippon Butokusai Embu Taikai sconfisse Ozawa Jiro e Takano Shigeyoshi della Hokushin Itto Ryu, Koseki Kiyomasa della Muhen Ryu e Sasaki Masanobu della Suifu Ryu.
1907
A 35 anni Hakudo inizia la sua carriera d'insegnante di kendo presso la scuola media Shimotsuma, incarico che manterrà fino al 1931.
1909
nel 1909 fu invitato da Itagaki Taisuke (alto funzionario dello stato) a studiare gli stili praticati a Tosa (Tosa Ryu). Hakudo accettò l'invito, recandosi a Tosa a studiare Omori Ryu, Muraku Ryu, Eishin Ryu, sotto la guida di Yukimure Sadayoshi.
Il suo successivo insegnante di iai fu Moritomo Hokushin Tokumi della Tanimura-ha. I suoi studi proseguirono per sedici mesi, poi tornò a Tokyo.
1912
Nel 1912 Shingoro designò Hakudo al suo posto nel comitato responsabile della creazione del Dai Nippon Teikoku Kendo Kata (l'antenato del Kendo No Kata). Hakudo aprì il suo dojo a Masagocho, nel quartiere Hongo (oggi Bunkyo) e gli fu dato il permesso di usare il nome Yushinkan.
Hakudo era conosciuto in tutto il Giappone per la sua abilità, ma questo non era sufficiente per lui. Viaggiò per tutto il Giappone studiando in varie scuole: Itto Shoden Muto Ryu, Ono ha Itto Ryu, Hokushin Itto Ryu, (Toda) Buko Ryu, Nen Ryu, Shinkage Ryu, Musashi Enmei Ryu, Jigen Ryu, Ichiden Ryu e Ooki-Isshin Ryu. Nella sua ricerca trovò due scuole che effettivamente cambieranno la sua vita per sempre Shinto Muso Ryu e Muso Shinden Eishin Ryu.
Sempre nel 1912 Hakudo iniziò a studiare l'uso del jo, nella scuola Shinto Muso Ryu Jojutsu, e shodo, calligrafia, con Uchida Ryogoro allo Shiba Park di Tokyo e con Takeda Kohachi nella sua residenza a Kyobashi, Tokyo. Si allenò molto duramente, valutando lo studio del jo tra i più preziosi insegnamenti ricevuti.
Hakudo scrisse:
"Da giovane ho imparato Shinto Muso Ryu col maestro Uchida Ryogoro. Fu con questo studio che cominciai a capire il metodo Ura o metodo interno del kendo. Imparai i metodi interni ed esterni di maneggiare il jo, l'uso dei piedi, la meccanica del corpo ed altri fondamentali. Anche nalla pratica del kendo sono stato in grado di utilizzare e coltivare queste tecniche di jo. Grazie a questa pratica integrata imparai molto. Nel mondo delle ari marziali non ci sono kata così complessi come quelli sviluppati dal jojutsu della Shinto Muso Ryu. Io credo che Shinto Muso Ryu sia un tesoro nazionale."
1916
Nel 1916 Hakudo fu presentato presso la Toda Eishin Ryu da Itagaki Taisuke, funzionario del governo Meiji e studente di Oe Masamichi (10). Hakudo aveva già studiato iai nella Shindo Munen Ryu, ma sentiva che qualcosa mancava. Per allenarsi, inizialmente, avvicinò Oe Masamichi, ma fu rifiutato. Taisuke, vista la volontà di Hakudo d'imparare lo stile, lo presentò sia ad Hosokawa Yoshimasa (11) della Muso Shinden Einshin Ryu (ramo Shimomura della Hasegawa Eishin Ryu) che a Moritomo Tokumi della Goto Ha Muso Jikiden Eishin Ryu (ramo Tanimura della Hasegawa Eishin Ryu). Hakudo fu accettato da entrambi i maestri, diventando il primo praticante della storia ad imparare lo stile della Tosa Einshin Ryu in entrambe le versioni Shimomura e Tanimura.
1920
Hakudo praticava con ardore e nel 1920 la Nippon Butokukai gli conferì il titolo di Hanshi sia in kendo che in iaido. Nello stesso periodo Hakudo disse di aver ricevuto il titolo di Menkyo Kaiden in jojutsu da Uchida Ryogoro prima che egli morisse nel 1921 (questo aspetto è stato molto discusso). Dopo aver ricevuto tale certificazione Hakudo fece qualcosa di inaspettato: egli disse di aver studiato e creato una sua versione della Shinto Muso Ryu, comunemente nota come Nakayama no Jo, basata su un set di cinque tecniche (kata). Alcuni anni dopo, Shimizu Takaji disse di aver successivamente incorporato le cinque tecniche di Hakudo nelle sue dodici forme.
1922
Nel 1922, a 49 anni, Hakudo fu nominato da Tokumi, Menkyo Kaiden della Goto Ha Muso Jikiden Eishin Ryu e Menkyo da Yoshimasa della Muso Shinden Eishin Ryu. Contrariamente a quanto creduto, forse Hakudo non ricevette il Menkyo Kaiden da Yoshimasa. Hakudo continuò a visitare sia Yoshimasa che Tokumi in Kochi. In quei tempi Hakudo continuò a praticare con Yoshimasa nella sua casa. Egli mantenne con lui un ottimo rapporto fino alla sua morte nel 1923.
Nello stesso anno fu nominato 16.mo Maestro della Shimomura-ha.
1924
A 51 anni scrisse il libro Kendo Tekibiso.
1925
Nel 1925 il capo istruttore di spada della Rikugun Toyama Academy (un'accademia militare) chiese ad Hakudo di aiutarlo a creare le tecniche di maneggio delle spade militari, Gunto Soho o "Metodo per maneggiare le spade militari".
Partendo da questa ricerca Hakudo sviluppa cinque kata di iai in piedi che rappresenteranno i fondamenti della Toyama Ryu Guntojutsu.
Nello stesso anno Hakudo aiutò Noma Seiji nello sviluppo del rinomato Noma dojo. Noma dojo diverrà un vessillo per uomini e donne provenienti da varie scuole dove testare le proprie abilità ed aprire la propria mente verso i praticanti di altri stili.
1927
A 55 anni ricevette l'hanshi di Jodo dalla Nippon Butokukai.
Hakudo offrì visibilità nel proprio dojo a Gichin Funakoshi per una classe di karate.
1930
Nel 1930 Hakudo fu chiamato dal Butokukai ad eseguire, per la prima volta nella storia, un embu pubblico di Muso Shinden Eishin Ryu, fuori da Kochi. Però Hakudo ebbe un problema: non aveva mai ricevuto il Menkyo Kaiden in quello stile. Così, durante la dimostrazione, presentò la sua arte come "Muso Shinden Ryu Battojutsu". Questo impedì ogni contestazione che sarebbe potuta scaturire se avesse usato il nome della scuola.
1932
Hakudo inizia ad usare il termine "iaido" al posto di "battojutsu".
1933
Nel 1933 Hakudo riordina quanto appreso a Kochi sulla Muso Shinden Ryu che letta con l'interpretazione cinese diviene "sogno" o "visione". Egli presentò il suo stile al Kyoto Taikai.
Lo Yushinkan, un tempo destinato, sotto la guida di Negishi Shingoro, esclusivamente alla pratica dello Shindo Munen Ryu e Gekiken; divenne un dojo per la pratica di diverse arti marziali. Sotto la guida di Hakudo, gli studenti dello Yushinkan, venivano selezionati per imparare specifici stili. Uomini come Nakayama Zendo e Hashimoto Toyo studiavano ogni disciplina mentre altri come Nakakura Kiyoshi, Danzaki Tomoaki (12) e Nakajima Gozoro studiavano solo Muso Shinden Ryu Iaido e Kendo.
1934
Nel suo tempo Hakudo assistette all'estinguersi dello stile Gekiken ed alla nascita del kendo moderno. Nel 1934 egli ed il suo contemporaneo Takano Sasaburo (13) dimostrarono il Dai Nippon Teikoku Kendo Kata al Tenranjiai alla presenza dell'Imperatore Hirohito. Entrambi furono molto apprezzati per la loro prestazione.
Il kendo guadagnò molta popolarità e sia Hakudo che Takano Sasaburo divennero i maestri più richiesti del Giappone. Essi viaggiarono nel paese insegnando nelle Università, nelle stazioni di polizia, presso uffici governativi e perfino presso il Palazzo Imperiale. Gli studenti di Hakudo passarono da poche decine a centinaia. Infatti oltre i due terzi di coloro che conseguirono il rango di kyoshi della Nippon Butokukai studiarono sotto la guida di Hakudo.
LA GUERRA
1940
Hakudo esegue un embu di iaido (Hasegawa Eishin Ryu Kata) di fronte all'Imperatore.
Diverrà maestro di spada della Guardia Imperiale e lo resterà fino alla fine della seconda guerra mondiale.
1945
La seconda guerra mondiale portò la disperazione in Giappone. L'orgoglio militare fu annientato dalle forze alleate. Il Giappone divenne un bersaglio dei bombardieri americani. Gli edifici, largamente costruiti in legno ed attaccati l'uno all'altro facevano da facile esca per le bombe alleate. Tokyo ed altre città furono distrutte e questo, assieme all'annientamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, il due settembre del 1945, portò il Giappone alla resa.
Hakudo fu rapido nell'usare la sua influenza, applicando il detto giapponese "un samurai non parla di ciò che è già finito", e chiese alla gente di accogliere gli americani con dignità.
"Nella scherma chiamiamo ohen lo spirito, la capacità di adattarsi al cambiamento. Ciò significa che dopo aver capito e riconosciuto la valanga di eventi accaduti, tutte le passate ambizioni e gli obiettivi devono essere rivisti. Nel fare questo si può anche raggiungere uno stato di vuoto mentale. Questo richiede un cuore nobile. Il vuoto è il più alto obiettivo della scherma. Ieri erano nostri nemici, oggi non più. Se falliamo e continuiamo a pensarli come nemici, allora non potremmo sostenere di aver capito lo spirito del bushido. Se rimane anche il più piccolo sentimento di malessere nei nostri cuori, se non siamo capaci di avere una visione più ampia, ciò si farà vedere nei nostri volti ed atteggiamenti, dando loro motivo di pensarci come dei vigliacchi. Io sono della convinzione personale che la grandezza di una nazione sta nella sua apertura mentale."
La fine della guerra portò grosse difficoltà. Nello sforzo di pacificare il paese, le arti marziali furono bandite. Questo portò Hakudo a cooperare coi suoi compatrioti a lottare per il diritto di praticare le arti marziali.
1956
Con l'intervento di riconosciuti maestri come: Sasamori Junzo, Kuroda Yasuji e Kunii Zenya, il divieto di praticare le arti marziali fu ritirato. I giapponesi potevano di nuovo frequentare i loro dojo.
La vittoria di Hakudo portò però a realtà scomode. Molti dei suoi studenti più devoti erano morti in guerra, e solo pochi dei sopravvissuti ripresero ad allenarsi. Il Budo cadde in declino. Hakudo comprese che un cambiamento era necessario. Hakudo riorganizzò Muso Shinden Ryu per la comprensione popolare. Egli tentò di ridurre la natura aggressiva dei kata enfatizzando il lato spirituale della scuola. Certi aspetti del kata mutarono in funzione di ciò. Ad esempio, Gyakuto della scuola Omori, Todome in Muso Jikiden Eishin Ryu, prima della guerra si concludeva con il pugnalamento della nuca dell'avversario. Hakudo più tardi, cambiò la pugnalata in un più pietoso colpo di grazia.
In una nota, Jeffrey Karinja, studioso della storia del ko-ryu e di Nakayama Hakudo, così si esprime:
"Gyakuto Todome di prima della guerra era molto differente da ciò che molti iaidoka fanno oggi. La spada era brandita sopra la testa ed il mune della lama era tenuto dal dito medio. Poi, dopo aver posato il palmo della mano sul dorso della lama, si andava a colpire la parte posteriore della testa dove la colonna vertebrale s'unisce al cranio. Yushinkan preserva ancora questo metodo."
Hakudo ebbe molti rimpianti. Nel suo Kendo Koshutsujyu o collezione di tradizioni orali del kendo, parla del suo rammarico nel non aver trasmesso ai suoi allievi uno stile che riteneva importante, quello della scuola di Hayashizaki Jinsuke Minamoto no Shigenobu.
Solo quegli studenti che perseverarono e progredirono in tutte le discipline di Hakudo ebbero accesso a quello che egli chiamava Hayashizaki Hon Ryu, o il vero insegnamento di Hayashizaki Jinsuke Shigenobu.
Secondo Hakudo, solo nove persone compresero il primo livello dell'insegnamento interno della scuola, essi erano:
- Otuska Iwao (Menkyo)
- Hasegawa Minoshiro (Menkyo)
- Ohayashi Jungo (Menkyo)
- Sakonji Tadaichi (Menkyo)
- Nakayama Zendo (Menkyo)
- Aoki Eizou (Menkyo)
- Hashimoto Toyo (Menkyo)
- Mukuta Kozou (Menkyo)
- Suhara Sugematsu (Menkyo)
Hakudo aggiunse poi quattro persone che superarono i nove imparando tutti i kata ricevendo il Menkyo Kaiden, essi erano:
- Nakayama Zendo (Menkyo Kaiden)
- Hashimoto Toyo (Menkyo Kaiden)
- Mukuta Kozou (Menkyo Kaiden)
- Sakonji Tadaichi (Menkyo Kaiden)
Hakudo disse che avrebbe voluto insegnare molto di più nella Hayashizaki Hon Ryu, ma alla fine della guerra mancavano sia i candidati sia il tempo per farlo. Questo non significa che Hakudo non insegnasse agli altri suoi studenti.
Solo una manciata di studenti ricevette da Hakudo il tradizionale riconoscimento di Densho. I più noti di essi, furono forse Matsuo Kenpu e Kimura Eijyu, che ricevettero il Menkyo Kaiden in Muso Shinden Ryu Iaido.
1958
L'uomo chiamato "L'ultimo vero marzialista" morì nel 1958 all'età di 85 anni. Ad Hakudo successe il figlio Nakayama Zendo cui aveva passato tutte le sue conoscenze.
I KATA
I kata della scuola sono suddivisi in tre serie denominate: shoden o Omori Ryu, chuden o Hasegawa Eishin Ryu ed okuden.
La prima serie, shoden, è adatta alla pratica dei principianti, ed è volta ad insegnare il movimento corretto del corpo.
La seconda, chuden, da affrontare quando la prima serie è almeno in parte consolidata, è per praticanti a cavallo del terzo dan. Insegna a prendere la giusta distanza dall'avversario.
La terza, okuden, è per praticanti più esperti e porta a sviluppare fluidità e ritmo in linea col rihai del kata.
Prima serie SHODEN
La parola Shoden, può essere tradotta con "prima trasmissione" da intendere come primo insegnamento.
La serie si compone di kata derivanti dalla scuola di iaijutsu Omori-ryu più un kata esclusivo di Muso Shinden-ryu strutturato da Nakayama Hakudo.
Tutti i kata, con esclusione del decimo, koranto, partono dalla posizione seduta, seiza.
I critici dello iaido sostengono che sarebbe impossibile gestire una spada lunga, in un reale combattimento, partendo dalla posizione di seiza.
Molto probabilmente, se uno fosse seduto in questo modo, sarebbe in casa e quindi non porterebbe al fianco una katana, ma più probabilmente un wakizashi o un tanto.
Taylor e Ohmi, esperti praticanti, scrissero in un articolo del "Journal of Asian Martial Arts" che seiza è una postura utile per allenare il quadricipite, i glutei e tutta la muscolatura che ruota attorno al bacino, per cui muoversi partendo da seiza consente al praticante d'imparare a muoversi ed a gestire una spada lunga, allenando la muscolatura.
Si tenga anche presente che la posizione seiza praticata nella omori ryu, come pure in seitei, non presuppone di adagiarsi sui talloni, bensì di mantenere una leggera tensione nelle cosce che consenta una pronta reattività e capacità di sollevarsi immediatamente.
Tuttavia seiza è anche una posizione "formale" utilizzata in tutte le arti, incluse quelle non di combattimento come sado (cerimonia del té) o kado (arte di disporre i fiori), e presuppone una postura che è alla base di reiho e che quindi va insegnata ai praticanti e "insegnare le basi" è una delle caratteristiche specifiche della serie Shoden.
Questa serie di kata divenne la prima ad essere insegnata quando il diciassettesimo soke del ramo Tanimura, Oe Masamichi, riorganizzò e razionalizzò il curriculum di Hasegawa Eishin-ryu all'inizio del XX secolo.
ll sesto kata ryuto, che prevede l'uso della tecnica ukenagashi, è spesso considerato come il più difficile kata della serie Omori. Il settimo kata, junto è stato creato per addestrare i samurai a servire come kaishakunin.
Secondo le sue stesse memorie, Nakayama Hakudo inventò l'undicesimo kata inyoshintai kaewaza come variazione del quinto inyoshintai.
A proposito di inyoshintai kaewaza, secondo alcuni maestri è considerato il dodicesimo della serie per altri l'undicesimo prima di batto.
Questo l'ordine dei kata nella nostra scuola che fa capo al Maestro Ishido Shizufumi, hanshi 8.vo dan:
- 01. shohatto (la spada davanti)
- 02. sato (la spada a sinistra)
- 03. uto (la spada a destra)
- 04. atarito (la spada dietro)
- 05. inyoshintai (attacco e ritirata)
- 06. ryuto (la spada fluida)
- 07. junto (la spada del secondo)
- 08. gyakuto (la spada rovesciata)
- 09. seichuto (la spada nel centro)
- 10. koranto (la spada della tigre)
- 11. inyoshintai kaewaza (attacco e ritirata, variante) chiamato anche giakute inyoshintai (mano rovesciata in attacco e ritirata)
- 12. batto (estrazione improvvisa)
Seconda serie CHUDEN
La parola Chuden può essere tradotta come "trasmissione di mezzo" o meglio come "insegnamento di mezzo" costituito da dieci tecniche derivanti della Hasegawa Eishin-ryu.
Questa serie di kata si esegue partendo dalla posizione seduta tatehiza.
In contrasto con la prima serie Shoden, il nemico è considerato seduto molto vicino e per ciò il primo obiettivo delle tecniche Chuden è di creare un'appropriata distanza di taglio (kiri maai) spostandosi all'indietro o lateralmente o in avanti.
Ad Oe Masamichi viene riconosciuto di aver sviluppato esercizi per l'estrazione veloce (hayanuki). In questo stile di allenamento il praticante esegue tutti e dieci i katà uno di seguito all'altro come fosse un unico kata.
Esistono due versioni dell'hayanuki. In una si usano entrambe le mani per l'esecuzione dei kata, come nella normale pratica.
La seconda versione comporta l'uso, anche per l'estrazione, della sola mano destra, come se si fosse a cavallo. Questa seconda versione non è esibita in occasione di embu formali.
Questo l'ordine dei kata:
- 01. yokogumo (nuvole piatte)
- 02. toraissoku (la zampata della tigre)
- 03. inazuma (la saetta)
- 04. ukigumo (nuvole galleggianti)
- 05. yamaoroshi (tempesta dalla montagna)
- 06. iwanami (scoglio tra le onde)
- 07. urokogaeshi (taglio di risposta)
- 08. namigaeshi (onda di risposta)
- 09. takiotoshi (cascata)
- 10. nukiuchi (estrazione a sorpresa)
Terza serie OKUDEN
Il termine Okuden può essere tradotto con "trasmissione interna" dell'insegnamento.
Oku-iai, come è anche chiamata la terza serie, si divide in due parti: suwari-waza, tecniche da seduti e tachi-waza, tecniche in piedi.
Come per chuden le tecniche da seduti sono eseguite partendo da tatehiza.
Suwari-waza
- 01. kasumi (nebbia)
- 02. sunegakoi (protezione dello stinco)
- 03. shihogiri (tagliare quattro angoli)
- 04. tozume (attraverso la porta)
- 05. towaki (lungo le porte)
- 06. tanashita (sotto la pedana)
- 07. ryozume (ostacoli su entrambi i lati)
- 08. torabashiiri (corsa della tigre)
Tachi-waza
- 01. yukitsure (scorta)
- 02. rentatsu o tsuredachi (scorta)
- 03. somakuri (tagliare gli avversari)
- 04. sodome (taglio a una mano)
- 05. shinobu (invisibile)
- 06. yukichigai (passando attraverso)
- 07. sodesurigaeshi (spostando le maniche)
- 08. moniri (entrando nel cancello)
- 09. kabezoi (lungo le mura)
- 10. ukenagashi (blocco e deviazione)
- 11. itomagoi / Ipponme, Nihonme, Sanbonme (Un momento di distrazione / tre versioni)
KUMITACHI
Le tecniche di Kumitachi, effettuate da due praticanti col bokuto, ovvero la parte kenjutsu del curriculum di shinden, sono raramente insegnate oggi. Tachi Uchi no Kurai e Tsumeai no Kurai sono le serie più frequentemente insegnate, nella nostra scuola, in genere, a partire dal 5.to dan.
GENEALOGIA DEL VECCHIO DRAGO
Shinmei Muso Ryu, forse la prima scuola di iaido fondata da Hayashizaki Jinsuke Minamoto no Shigenobu (1546-1621); da essa derivò:
Hasegawa Eishin Ryu, scuola fondata attorno alla fine del XVII secolo da Hasegawa Chikaranosuke Hidenobu (che prese poi il nome di Eishin); da essa derivò:
Muso Jinsuke Eishin Ryu, nota anche come Tosa Iai o Tosa Ryu, rappresenta l'evoluzione della precedente nel XVIII secolo. Nel XIX secolo la scuola si divise in:
Shimomura-ha, guidata da Shimomura Moichi Yoshimasa, da cui deriverà Muso Shinden eishin Ryu, e Tanimura-ha, guidata da Tanimura Kame No Jo Yorikatsu (da questa deriverà la Muso Jikiden Eishin Ryu).
Muso Shinden Eishin Ryu è il nome assegnato alla Shinomura-ha da Hosokawa Yoshimasa, sempre nel XIX secolo; da essa derivò:
Muso Shinden Ryu, fondata da Nakayama Hakudo nel 1932.
GLOSSARIO
Chiburi - è il movimento che si fa con la spada per ripulire la lama sgrondando il sangue.
Embu - presentazione di kata, manifestazione in pubblico.
Furikaburi (anche furikamuri) - è l'azione di caricamento della spada sopra la testa, prima di tagliare.
Hayanuki - esercizi per l'estrazione rapida della spada dalla saya praticati nella serie Chuden.
Kaewaza - variante di una tecnica, di un kata.
Kaishaku, kaishakunin - attendente che assisteva chi praticava seppuku tagliando la testa dello sventurato e ponendo termine alle sue sofferenze.
Kanji - ideogramma della lingua sino-nipponica.
Kata - forma, è costituito da una serie di movimenti e tecniche di combattimento eseguite contro un avversario immaginario.
Katana - spada giapponese indossata dai samurai nell'obi (cintura) col tagliente rivolto in alto.
Kirima - distanza utile per tagliare con la spada.
Koiguchi - apertura d'ingresso della saya.
Ko-ryu - scuola antica o anche antica tradizione, è un termine che si riferisce a scuole e stili di arti classiche giapponesi, incluse quelle marziali, risalenti o precedenti alla restaurazione Meiji (1866-1869).
Kihon - tecniche di base, rappresentano i fondamentali di una disciplina marziale.
Iaigoshi - posizione base praticata nello iaido con la gamba anteriore col ginocchio puntato in avanti, un'ampia falcata ed il peso centrato tra i due piedi.
Makidome - i nodi dello tsukahito in fondo alla tsuka.
Noto - è l'azione di rinfoderamento della spada.
Nukitsuke - sfoderare e tagliare con un unico movimento.
Oku-iai - serie okuden di Muso Shinden.
Rihai - realismo nell'esecuzione del kata.
Ryu - scuola o anche stile, di arti marziali.
Saya - fodero della spada.
Sayaguchi - vedi koiguchi.
Seiza - posizione in ginocchio col sedere appoggiato sui talloni, è considerata come normale posizione seduta.
Shoden - prima serie di kata di Muso Shinden-ryu derivata dalla scuola Omori-ryu.
Soke - caposcuola.
Suwari-waza - tecniche dalla posizione seduta.
Tachi - spada giapponese indossata dai samurai sopra l'armatura, appesa alla cintura, col tagliente rivolto in basso.
Tachi-waza - tecniche dalla posizione in piedi.
Tachihiza - posizione seduta come tatehiza.
Tatehiza - posizione seduta mantenendo a terra la gamba sinistra ed il piede destro. Il sedere appoggia sul tallone sinistro.
Tsuka - impugnatura della spada.
Tsukahito - nastro, laccio che avvolge la tsuka.
Ukenagashi - tecnica che consente di intercettare e deviare un fendente portato dall'alto dall'avversario.
Waza - tecnica.
NOTE
(1) Takazawa Toyoshi: Direttore della locanda Toyama Inn e istruttore degli studenti della Shin-Shintakuma Ryu Jujutsu. Fu una figura paterna per Hakudo.
(2) Saito Michinori: ultimo Shian conosciuto della Yamaguchi Ha Itto Ryu; fu il primo istruttore di spada di Hakudo. Sfortunatamente poche informazioni gli sono sopravvissute.
(3) Hosoda Kenzo: Educatore ed influente Sempai di Hakudo. Era Menkyo della Shindo Munen Ryu Kenjutsu sotto il maestro Negishi Shingoro.
(4) Negishi Shingoro: Sesto Shihan della Shindo Munen Ryu Kenjutsu e il più influente maestro di Hakudo.
(5) Mokuroku: letteralmente significa Catalogo, è un documento che premia gli studenti dopo vari anni di pratica. I dettagli variano da scuola a scuola, ma un mokuroku riporta i kata, le strategie di combattimento e militari, gli insegnamenti esoterici, religiosi o filosofici seguiti con profitto dallo studente.
(6) Jun-Menkyo: letteralmente: licenza ordinaria; è un documento utilizzato in varie scuole che generalmente precede il Menkyo ed attesta un buon livello raggiunto dallo studente.
(7) Menkyo: letteralmente: Licenza/Permesso; differisce da scuola a scuola, di massime è un documento rilasciato a chi ha raggiunto un'alta capacità e comprensione della disciplina praticata nel proprio ryu.
(8) Menkyo Kaiden: letteralmente: Certificato di Completa Trasmissione; documento rilasciato dal maesto a chi ha raggiunto la piena padronanza della disciplina praticata nel proprio ryu.
(9) Soke: caposcuola. Letteralmente "capofamiglia"; Soke o Patriarca è il capo di una famiglia tradizionale. Le famiglie giapponesi tradizionali erano particolarmente gerarchizzate. Le famiglie seguivano la dottrina Confuciana che basava sull'età la gerarchia tra i suoi stessi membri. Il Patriarca aveva il potere di assumere la decisione finale sui problemi di tutta la famiglia, poteva offrire o tagliare finanziamenti e risorse e in alcuni casi di bandire dei membri dalla famiglia. Una posizione di reale potere. Il modello "famiglia" da sempre si applicò alle scuole di arti marziali. Anche se i principi marziali applicati nella famiglia tradizionale furono più o meno travisati e forzati nel loro significato tra il 20.mo e 21.mo secolo, ma divenne un modo per gli Shihan di consolidare quel potere che gli consentiva di preservare l'integrità della loro arte.
(10) Oe Masamichi: maestro della Muso Jikiden Eishin Ryu e della Muso Shinden Eishin Ryu, formò samurai del Tosa/Yamaguchi clan.
(11) Hosokawa Yoshimasa: preparatore di samurai del clan Yamaguchi. Fu Shihan della Muso Shinden Eishin Ryu e maestro di Hakudo.
(12) Danzaki Tomoaki, classe 1906, è stato l'ultimo allievo diretto vivente di Nakayama Hakudo ed è deceduto il 24 ottobre del 2003. 9.no dan di iaido e 7.mo di kendo e di jodo, fu uno dei fondatori della zenkenren, nel dopoguerra è stato considerato come uno dei più grandi maestri di iaido della muso shinden ryu.
Danzaki Tomoaki è stato il maestro di Ishido Sadataro, padre e a sua volta maestro di Ishido Shizufumi.
(13) Takano Sasaburo: Menkyo Kaiden della Ono Ha Itto Ryu Kenjutsu, e Hanshi in Kendo, fu un grande Sempai, amico e confidente di Hakudo.
FONTI PRINCIPALI
Draeger, Donn F.; Gordon Warner (1991) [1982]. Japanese Swordsmanship : Technique and Practice. New York: Weatherhill. ISBN 978-0-8348-0236-0.
Yamatsuta, Shigeyoshi (2005). Iaido Hongi (in giapponese con traduzione in inglese). Tokyo: Airyudo. ISBN 4-7502-0272-X.
Fujita, Tadashi (2000). Muso Shinden Ryu Kuden. Tokyo: Tadashi Fujita - Tokyo Binding-Printing Co, Ltd.
Karinja, Jeff (14 February 2011). "A lineage all but forgotten: The Yushinkan (Nakayama Hakudo)". kenshi247.net. Estratto 5 agosto 2011.
"Kan ou-kan: Muso Shinden Eishin-ryu Iai Heiho". Estratto 14 maggio 2013.
Deborah Klens-Bigman, Omori Ryu: The Foundation of Muso Shinden Ryu Iaido.
Taylor, Kimberley and Ohmi Goyo 1997: "The Omori ryu: a history and explanation" Journal of Asian Martial Arts Vol. 6.
Chris Mansfield, 2014, "Muso Shinden Ryu Iaido" 3 volumi.
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