LA FOTOGRAFIA DIGITALE

Tutti conosciamo, o comunque, abbiamo avuto a che fare con la fotografia tradizionale, e sappiamo più o meno di cosa si tratta: l'immagine viene "depositata" su una pellicola, e, dopo lo sviluppo, viene stampata: procedimenti, entrambi, non semplici; infatti, la quasi totalità dei fotografi li delega ad un laboratorio (soprattutto per le fotografie a colori).

La fotografia digitale è tutt'altro: l'immagine è un "file", cioè un insieme di informazioni numeriche che possono essere elaborate con un computer, grazie ad appositi programmi di grafica (es. Photoshop, Corel draw, etc.).

© Giuseppe Raimondi

Come evidenziato in questo schema, possiamo ottenere una fotografia digitale in due modi:

a) Partendo dalla fotografia tradizionale: da un negativo o (meglio) da una diapositiva (al limite anche da una stampa);

b) Usando una macchina digitale.

Nel primo caso, dovremo usare uno scanner; nel secondo, possiamo scattare direttamente la nostra foto digitale che sarà poi trasferita nel computer dove potrà essere elaborata e quindi stampata in piena autonomia.

Possiamo visualizzare la foto (dalla macchina fotografica) su uno schermo televisivo e/o registrarla con un qualsiasi videoregistratore.

Esistono, inoltre, stampanti in grado di stampare la foto digitale senza bisogno del computer, ma direttamente dalla fotocamera digitale, o dalla scheda che contiene le foto.

Possiamo, infine, usare la macchina digitale al posto dello scanner, per acquisire materiale fotografico (i risultati migliori si ottengono dalle diapositive); ne parliamo nella scheda "Scanner a confronto".

E' importante fare una precisazione: le macchine fotografiche digitali alle quali faremo riferimento sono le "compatte", il cui costo va dai 500 ai 1.500 euro.
Esistono anche macchine digitali reflex, destinate ad un uso più professionale: il costo del corpo macchina (gli obiettivi si acquistano a parte) va dai 4.000 ai 10.000 euro.
La maggior parte delle reflex consente di montare obiettivi standard (si usano gli stessi delle macchine fotografiche tradizionali), con grande vantaggio per chi già possiede un adeguato corredo.
Alcune compatte consentono di montare degli aggiuntivi per aumentare o diminuire la lunghezza focale (vedi la scheda omonima).
Alcune macchine (ad esempio, le Coolpix della Nikon) prevedono la possibilità di montare anche un fish-eye.