© Giuseppe Raimondi

Prospettive: punti di osservazione, ma anche, punti di vista, e quindi modalità di percepire e restituire la realtà che ci circonda.
Questa galleria riporta una selezione di foto che fanno parte di una mostra fotografica digitale (circa 150 foto) che è stata presentata in varie gallerie e circoli fotografici.

Il vissuto quotidiano viene interpretato secondo tre chiavi di lettura: la percezione del movimento, la rappresentazione del colore e l'adozione di punti di osservazione diversi dalla classica inquadratura frontale.
Il movimento è la prima cosa che percepiamo grazie ad una capacità innata, legata allo spirito di sopravvivenza.
In fotografia, il movimento può essere rappresentato con varie tecniche:
a) Il blocco di una situazione che contrasta con le leggi di gravità, e che quindi presuppone sia una fase di movimento precedente che una successiva per il ritorno alla staticità.
b) L'inseguimento del soggetto (panning) che lo restituisce immobile con un sfondo che sembra sfuggire, e che richiama l'idea del movimento secondo un linguaggio grafico diffuso e condiviso - si pensi alle righe che vengono disegnate nei fumetti dietro agli oggetti in movimento.
c) Il mosso controllato, che si può usare anche su soggetti statici, per suggerire una lettura dinamica che rimanda ad un concetto di movimento, non necessariamente fisico.

Più semplice la rappresentazione del colore, elemento costitutivo della stessa fotografia intesa come rappresentazione e lettura della realtà che ci circonda.
Con un adeguato controllo dell'esposizione, possiamo agire sulla saturazione, creando immagini suggestive. Talvolta, però, la presenza di molti colori costituisce quasi un disturbo; la loro riduzione (come nella fotografia in bianco e nero) produce una comunicazione fotografica essenziale; spesso più incisiva.

La ricerca del punto di osservazione più appropriato per rappresentare una determinata situazione è un altro dei punti chiave della fotografia, intesa come interpretazione creativa della realtà.
La fotografia digitale ci offre un ulteriore aiuto, permettendoci di comunicare sensazioni, di visualizzare situazioni immaginarie non presenti nella realtà; o comunque non immediatamente percepibili dall'osservatore troppo razionale.

Un esempio è fornito dall'ultima foto di questa galleria: ero andato con mio figlio Andrea (tre anni) in un self service, dove un simpatico pagliaccio regalava palloncini a tutti i bambini presenti. Questo lo aveva molto impressionato, e mi aveva chiesto di fargli varie fotografie. Nel pomeriggio, durante una passeggiata in un parco, Andrea si ferma davanti ad una vasca e mi chiama: è euforico perché ha visto il riflesso del pagliaccio. Mi chiede se riesco a vederlo; dopo un attimo di perplessità, rifletto, e rispondo di sì... Ma non sono troppo convincente.
Fotografo anche la vasca; poi, a casa, eseguo un semplice fotomontaggio.
Non potrò mai dimenticare l'espressione di Andrea e la gioia nei suoi occhi mentre mostrava orgoglioso la foto: - Hai visto mamma? Te l'avevo detto che c'era!

Galleria: Prospettive - foto realizzate con Leica minilux e Nikon Coolpix 950.