Prospettive: punti di osservazione,
ma anche, punti di vista, e quindi modalità di percepire e restituire
la realtà che ci circonda.
Questa galleria riporta una selezione di foto che fanno parte di una mostra fotografica digitale
(circa 150 foto) che è stata presentata in varie gallerie e circoli
fotografici.
Il vissuto quotidiano viene interpretato secondo tre chiavi di lettura: la percezione del
movimento, la rappresentazione del colore e l'adozione di punti di osservazione
diversi dalla classica inquadratura frontale.
Il movimento è
la prima cosa che percepiamo grazie ad una capacità innata, legata allo
spirito di sopravvivenza.
In fotografia, il
movimento può essere rappresentato con varie
tecniche:
a) Il blocco
di una situazione che contrasta con le leggi di gravità, e che quindi
presuppone sia una fase di movimento precedente che una successiva per il
ritorno alla staticità. b) L'inseguimento del
soggetto (panning) che lo restituisce immobile con un sfondo
che sembra sfuggire, e che richiama l'idea del movimento secondo un
linguaggio grafico diffuso e condiviso - si pensi alle righe
che vengono disegnate nei fumetti dietro agli oggetti in
movimento. c) Il mosso controllato, che si
può usare anche su soggetti statici, per suggerire una lettura
dinamica che rimanda ad un concetto di movimento, non necessariamente
fisico.
Più semplice la
rappresentazione del colore, elemento costitutivo
della stessa fotografia intesa come rappresentazione e lettura della
realtà che ci circonda. Con un adeguato controllo
dell'esposizione, possiamo agire sulla saturazione, creando immagini
suggestive. Talvolta, però, la presenza di molti
colori costituisce quasi un disturbo; la loro riduzione (come
nella fotografia in bianco e nero) produce una comunicazione fotografica
essenziale; spesso più incisiva.
La ricerca del punto di osservazione
più appropriato per rappresentare una determinata situazione è un altro dei
punti chiave della fotografia, intesa come interpretazione creativa della
realtà.
La fotografia digitale ci offre
un ulteriore aiuto, permettendoci di comunicare sensazioni, di
visualizzare situazioni immaginarie non presenti nella
realtà; o comunque non immediatamente percepibili dall'osservatore troppo
razionale.
Un esempio è fornito dall'ultima foto di questa galleria: ero andato con
mio figlio Andrea (tre anni) in un self service, dove un simpatico
pagliaccio regalava palloncini a tutti i bambini presenti. Questo lo aveva
molto impressionato, e mi aveva chiesto di fargli varie fotografie. Nel
pomeriggio, durante una passeggiata in un parco, Andrea si ferma davanti
ad una vasca e mi chiama: è euforico perché ha visto il riflesso
del pagliaccio. Mi chiede se riesco a vederlo; dopo un attimo di
perplessità, rifletto, e rispondo di sì... Ma non sono troppo
convincente.
Fotografo anche la vasca; poi, a
casa, eseguo un semplice fotomontaggio. Non potrò mai dimenticare l'espressione di Andrea e
la gioia nei suoi occhi mentre mostrava orgoglioso la foto: - Hai visto mamma? Te l'avevo detto che c'era!
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