23 marzo 2002: visita all'Acquario di Genova.
Sembra impossibile, ma non avevo mai visitato l'Acquario di Genova.
E' difficile descrivere le sensazioni e le emozioni che si provano, trovandosi improvvisamente immersi in un ambiente così diverso ed insolito... Ma
anche così "familiare"...
I bambini si entusiasmano, gridano, corrono: nella vasca delle razze, mettono le mani nell'acqua, e le razze si avvicinano per farsi
accarezzare.
L'organizzazione è perfetta: la visita segue un percorso logico; numerosi pannelli informativi spiegano in modo chiaro ed esaustivo le singole specie e le caratteristiche del
loro habitat.
Una buona occasione educativa e di crescita, anche per i più grandi: un modo diverso di vedere un ambiente "a rischio" che
oggi, più che mai, ha bisogno di essere rispettato.
Nota sulle fotografie: il regolamento permette di fare foto; l'uso del flash è proibito.
Purtroppo, ho visto molte "persone" che usavano il flash con grande ignoranza e stupidità: infatti, se da una parte questa
luce improvvisa e violenta arreca danni fisici a queste creature abituate a vivere nella semioscurità dei fondali marini, dall'altra, il riflesso
del flash sul vetro rende la foto illeggibile... Solo uno spreco di tempo e denaro.
Per fare foto "accettabili", consiglio di usare un obiettivo luminoso (f 2 - 2.8) e, possibilmente, uno stativo.
Personalmente, ho usato un 50 f/1.4 e un 24-85 f/2.8-4.
Non ho usato lo stativo, perché ero lì con mio figlio per vedere e "vivere" l'atmosfera dell'Acquario; non certo per fare un servizio fotografico!
I lettori mi perdoneranno se, anche in questa circostanza, ho interpretato la situazione seguendo la mia naturale ottica di "reportage".
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