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Ultimo aggiornamento lunedì 2 aprile 2001
Xnews è un newsreader online freeware per Windows in lingua inglese reperibile presso http://xnews.d3news.net, con manuale tradotto in italiano reperibile presso http://www.geocities.com/fashionavenue/1075.
Xnews è multi-identità, multi-server, multi-thread e multi-socket.
La multi-identità implica la possibilità di attivare più di una identità.
Il multi-server implica la possibilità di collegarsi con più newsserver, in remoto o in locale. Ogni server è associabile a un'identità differente.
Per multi-thread comunemente si intende un software capace di invocare più connessioni simultanee da una o più sessioni dello stesso programma, non necessariamente interagenti l'una con l'altra e non necessariamente con lo stesso server.
Per multi-socket si intende invece un software capace di invocare più connessioni simultanee con lo stesso server da una o più sessioni dello stesso programma, non necessariamente interagenti l'una con l'altra, non necessariamente interagenti con altri server.
Il manuale rimane in ogni caso la prima referenza per l'apprendimento di Xnews. La FAQ intende comunque curare alcuni aspetti assenti o non adeguatamente sviluppati nel manuale. Le risposte rinvenibili in questa FAQ rappresentano soluzioni e stratagemmi per gli utenti che hanno già cominciato a usare Xnews e ne vogliono approfondire alcuni aspetti oscuri.
Agent 1.8 corrisponde a una soluzione sicuramente più matura e stabile, ma anche più obsoleta. Se si usa una cache locale (Hamster, Dnews, MyNews, ecc.), Xnews è risposta più adeguata e leggera mentre, per interfacciarsi direttamente alla Rete, Agent risulta più user-friendly. Discorso a parte meriterebbero i binari dove Agent, pur mostrando i segni del tempo, confida ancora in una migliore robustezza. Con l'avvento delle flat e lo sviluppo dei newsserver locali per Windows, il vantaggio competitivo di Agent nei confronti di Xnews è andato colmandosi e diversi utenti hanno cominciato a migrare verso la nuova architettura. Può sembrare pomposo parlare di architettura, ma Xnews in poco più di mezzo megabyte ha racchiuso in sé le più recenti intuizioni sul tema.
Al di là comunque del grado di sviluppo e delle scelte adottate, i due programmi si confrontano su due piani radicalmente diversi. Xnews è e rimane un newsreader online, Agent predilige invece il campo delle funzioni offline.
Questo non intende essere un compendio di suggerimenti sul setup di Xnews. Xnews non si pone come soluzione user-friendly, ma piuttosto come lettore destinato ai power-user. Alla luce di ciò, si sconsiglia lo shock di un passaggio diretto e, prima di farsene un'opinione, resta valido l'invito ad allenarsi per un po' di tempo. La mappatura delle scorciatoie da tastiera (shortcut), lo scorefile, le cartelle queue, i filtri rapidi, ecc. richiedono tempo per la comprensione, tempo ampiamente ripagato quando se ne riuscirà a ottenere pieno controllo. Questa difficoltà intrinseca dipende anche dalla necessità di conoscere almeno a grandi linee il protocollo NNRP. Ad esempio, la funzione Xpat Search (Ctrl+F2) non è presente nei newsreader più noti e, non essendo adeguatamente documentata, richiede un'idea, almeno approssimativa, del funzionamento del comando Xpat (roba favolosa per trovare uno o più articoli in newsgroup affollati dove altrimenti bisognerebbe caricare alcune migliaia di intestazioni).
Ad ogni modo, chiedete su it.comp.software.newsreader
Quando Xnews applica o rimuove filtri per la selezione rapida, riordina l'elenco degli articoli e perde il focus sull'articolo correntemente visualizzato nella finestra di anteprima. In tal caso basta pigiare la lettera "C" che Xnews originariamente associa alla costante acvShowActive presente nel keyboard mapping.
La finestra principale segue le impostazioni memorizzate durante la chiusura precedente. Le finestre interne, invece, si aprono sempre in modalità stile "cascade". Per averle a pieno schermo, bisogna aggiungere l'opzione /m alla linea di comando. Ad esempio:
c:\programmi\xnews\xnews.exe /m
Può dipendere dal fatto che Xnews non appone di default la data di spedizione, lasciando questa incombenza al server. In tal caso, basta inserire questa chiave nella sezione [Compose] di Xnews.ini:
GenerateDateHeader=1
Se Xnews non applica la data al momento della spedizione e il server è mal configurato, quest'ultimo può applicare una data sballata, magari precedente. In tal caso, si incorre nel rischio che lo stesso Xnews escluda l'articolo secondo quanto previsto da Special > Setup Xnews > Storage | Purge After [__] days. Per trovare l'articolo, si può comunque applicare una ricerca per Xpat in base alle generalità usate per spedirlo.
Nella sezione [Compose] di Xnews.ini è possibile aggiungere la chiave FQDN che sostituirà la parte destra dei Message-ID definiti da Xnews. l'FQDN può essere una stringa di fantasia (a patto di rispettare le regole della RFC 822 e 1036). Ad esempio...
FQDN=miodominio.it
Oltre a stringhe di fantasia, è possibile impiegare quattro variabili interne del programma. Queste sono:
%rip - IP del computer remoto, in altri termini il numero IP del newsserver
%rhost - nome del computer remoto
%lip - IP del computer locale
%lhost - nome del computer locale (su Windows 9x è il nome assegnato al computer in Pannello di Controllo > Rete | scheda Identificazione)
Se si vuole addirittura fare a meno del Message-ID (sconsigliato), la soluzione è lasciare in bianco l'ID-Token su Special > Setup Xnews. Come ID-Token, si deve adottare una stringa rappresentativa (ad esempio, l'indirizzo e-mail senza @), ma non eccessivamente lunga.
Nella sezione [Compose] di Xnews.ini è possibile aggiungere
SetReplyToInPost=1
SetReplyToInPost è un campo booleano (0;1) e ha 0 come valore predefinito.
Lo standard nella RFC 1036 prevede che il delimitatore di firma sia formato da "trattino trattino spazio" ("-- "). Xnews in modalità predefinita riconosce solo questo delimitatore. Purtroppo alcuni lettori mal progettati elidono gli spazi a fine riga generando un delimitatore non standard. Xnews può essere personalizzato in modo da riconoscere anche questo delimitatore, tramite la chiave SigDashRegex nella sezione [Misc] di Xnews.ini. Il contenuto di questa chiave è un'espressione regolare
SigDashRegex=^\-\-\s?$
Xnews in modalità predefinita organizza le discussioni fino a un massimo di 20 livelli (Agent, invece è predefinito su 6 e può raggiungere un massimo di 15). Nella sezione [display] di Xnews.ini si può aggiungere la chiave MaxThreadDepth e impostare un numero intero maggiore di zero a piacere.
MaxThreadDepth=20 (default)
I filtri rapidi sono presenti in fondo a groups e articles window. La loro funzione è quella di mostrare solo gruppi o articoli corrispondenti a determinate regole (cercare 'b filter' sul manuale). All'inizio possono sembrare un po' ostici, ma ai fini di una loro comprensione è sufficiente ricordare che:
L'organizzazione dei thread in base all'ordine di discussione può essere demandata a una scorciatoia da tastiera assegnando una combinazione di tasti, o un tasto funzione, a acvFilterBox (Special > Keyboard Mapping).
Il cambiamento di stato del filtro applicabile (lettera 'filtro') può essere demandato a una scorciatoia da tastiera assegnando una combinazione di tasti o un tasto funzione a acvThreaded (Special > Keyboard Mapping).
Indicativamente, a un box è meglio non assegnare una semplice lettera (che finirebbe scritta nella casella), ma un qualcosa di più complesso come ad esempio, Ctrl+F10 o F10.
Nella finestra di composizione messaggi di Xnews, "To:" è il campo per aggiungere l' indirizzo email. Premendo "+" l' email viene memorizzata nell'elenco a discesa, all'interno dello stesso campo. Questo elenco viene memorizzato nel registro di Windows alla chiave:
HKEY_CURRENT_USER\Software\Xnews\coMailTo
Troppo faticoso? Usate "Ctrl+Canc" per cancellare ogni cosa.
Come sottolineato in precedenza (^), Xnews non supporta funzioni di header pre-fetching e pre-threading. In altri termini Xnews, pur godendo della possibilità di fare caching delle intestazioni e dei corpi (storage), non ha la capacità di caricare automaticamente sia intestazioni che corpi da un gruppo. Per fare ciò esiste comunque uno stratagemma ovvero l'archiviazione automatica degli articoli in una cartella "folder" per poterli poi leggere comodamente offline. A tal fine è necessario modificare groups.ini.
Innanzitutto, bisogna inserire un'espressione regolare che identifichi il gruppo. Ad esempio, il gruppo it.discussioni.varie.
[^it\.discussioni\.varie$]
Poi dovremo definire una cartella "folder" per l'archiviazione degli articoli. Il default reperibile su Xnews.ini è Archive=archive. In questo esempio si è scelto di aggiungere "varie" agendo su groups.ini.
Archive=varie
Infine, dovremo aggiungere una stringa in grado di programmare i compiti da svolgere all'atto dell'apertura del gruppo. Sarà necessario associare Onloaded con le costanti necessarie. Una breve descrizione di queste costanti è presente nel keyboard mapping (Alt+K).
OnLoaded=acvShowUnread,acaSelectAll,acaArchive
Bisogna fare due cose. Innanzitutto applicare un filtro nello scorefile che assegni un punteggio maggiore di zero a tutti gli articoli con la parola "barale" (Article > Add to score file) . In secondo luogo, modificare groups.ini come segue:
Inserire un'espressione regolare che identifichi il gruppo. Ad esempio, con un gruppo chiamato it.binari.scanseries avremo...
[^it\.binari\.scanseries$]
Se sul disco si vuole cambiare il nome e il percorso della cartella che serve a decifrare i file, bisogna aggiungere la chiave DecodeDir. Xnews in modalità predefinita salva i binari, decifrandoli in esadecimale, su (root_di_Xnews)\downloads (Special > Setup Xnews > Files oppure sezione [Misc] di Xnews.ini). Nel caso in oggetto, potremmo voler usare, ad esempio, la cartella c:\documenti\immagini.
DecodeDir=c:\documenti\immagini\
Infine, dovremo aggiungere una stringa in grado di programmare i compiti da svolgere all'atto dell'apertura del gruppo. Sarà necessario associare Onloaded con le costanti necessarie. Una breve descrizione di queste costanti è presente nel keyboard mapping (Alt+K).
Onloaded=acvShowThGt0Score,acaSelectAll,acaDecode
Xnews in modalità predefinita ordina gli articoli in base al numero di immatricolazione del newsserver (remoto o locale). E' possibile modificare l'ordine degli articoli manualmente cliccando sulle intestazioni delle colonne (Subject, Queue, Lines, From, Date, Score, No).
Se si vuole cambiare l'ordine precostituito, lo si può fare modificando le voci SortOn e SortOrder nella sezione [Display] di Xnews.ini.
SortOn accoglie i campi from, subject, selection, date, lines, no, group, score e none (default SortOn=No).
SortOrder accoglie i valori 1 e -1 (default SortOrder=1) che misurano rispettivamente l'ordine crescente e decrescente.
Per far sì che un singolo gruppo sia ordinato in senso inverso di data, è necessario modificare groups.ini. Si dovrà:
Inserire un'espressione regolare che identifichi il gruppo. Ad esempio, il gruppo it.discussioni.varie.
[^it\.discussioni\.varie$]
Aggiungere le seguenti istruzioni...
SortOn=Date
SortOrder=-1
Se si vuole anche disattivare il threading per argomento, si potrà aggiungere...
OnOpen=acvThreaded
Gli utenti che operano con grandi cartelle di binari, dovrebbero prestare qualche attenzione in più alla manutenzione degli archivi. Una volta decifrati ed esportati su disco i file in formato esadecimale, è opportuno usare la funzione Group > Purge folder. Non si deve compattare. Non si deve cancellare nulla che potrebbe causare la compattazione automatica dell'archivio. Quando Xnews compatta una cartella, procede a una copia in un file temporaneo, lasciando al di fuori gli articoli cancellati. Al di là della lentezza di quest'operazione, Xnews richiede almeno tanto spazio quanto è grande la vostra cartella (articoli cancellati esclusi, presumo).
Nel caso di computer dotati con poca memoria (hd e ram), i consigli sono:
Le cartelle "folder" di Xnews non possono contenere più di 2 gigabyte di dati (2.147.483.648 di byte). Non sono certamente pochi, ma superare questa soglia comporta il rischio di perderne il contenuto oltre a impedirne la successiva apertura (la finestra apparirà vuota). Per recuperarne il contenuto esistono due soluzioni:
Nelle Impostazioni Internazionali del Pannello di controllo, scheda Ora, usate ":" (due punti) come separatore. Come alternativa si può fare in modo che Xnews non sfrutti il timezone di Windows: in tal caso leggere come funziona la chiave TZ nel manuale di Xnews e fate attenzione all'ora legale :-)
Il MIME (Multipurpose Internet Mail Extension) è un metaformato che permette di allegare diversi tipi di dati (binari, immagini, audio, video, ecc) a un singolo messaggio di posta elettronica. Inoltre permette di definire la tabella dei caratteri (es. iso-8859-1) da usare al fine di interpretare i messaggi a 8 bit. Infatti di 256 caratteri a disposizione, solo i primi 128 (da 0 a 127 corrispondenti alle combinazioni di 7 bit) sono comunemente riconosciuti. In proposito, leggere la faq di it.news.aiuto http://members.tripod.com/~mamo_site/FAQ/html/FAQ-INA.htm.
Xnews non aggiunge automaticamente la codifica per i caratteri internazionali (per la verità non li aggiunge nemmeno Microsoft con Outlook Express, sulla cui presunta "internazionalità" ha costruito un intero paradigma aziendale). Invece Forté Agent, insieme ad altri reader, è in grado di riconoscere nel testo la presenza caratteri internazionali (accentate) e aggiungere le intestazioni MIME necessarie alla codifica.
E' comunque possibile aggiungere queste intestazioni a 8 bit integrandole in modo predefinito tramite extra-header. Su Special > Setup Xnews > Compose | Custom Headers, si potrà così aggiungere...
*Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1
*Content-Transfer-Encoding: 8bit
In alcune versioni Xnews non sembra in grado di risolvere indirizzi sotto forma di numero IP. Se si vuole connettere Xnews in locale si potrà usare localhost in luogo di 127.0.0.1, ma si dovrà ripiegare su una diversa soluzione per gli indirizzi della rete locale o per i newsserver remoti espressi in numerico.
La soluzione consiste nel mappare a livello di sistema operativo gli indirizzi numerici incrociandoli con nomi di dominio a nostro piacere. Ad esempio, In Win9x, nella cartella principale, nel file hosts (c:\windows\hosts) si potrà aggiungere
127.0.0.1 localhost
202.102.3.142 remoteserver1
Il file potrebbe esistere sotto il nome di hosts.sam. L'estensione .sam
identifica un esempio (sample) e dovrà essere elisa. Su Windows
NT (forse anche su Windows 2000), il file hosts si trova sotto
Alla data odierna, no (febbraio 2001). Tuttavia, ricordo che Xnews è stato sviluppato per Delphi (simile al Pascal) e che Borland, proprio in questi giorni, ha annunciato il rilascio di Kylix, l'ambiente di sviluppo visuale per Linux e Windows basato su Delphi e in grado, secondo gli esperti, di erigere un solido ponte fra le due piattaforme.
La versione desktop di Kylix costa 999 U$A, mentre quella enterprise ben 1999 U$A. Per soli 99 U$A è possibile ottenere la versione sotto licenza GPL (non quella a gas) comprensiva di manuali. Il limite della versione con licenza GPL è che tutto ciò che ricade sotto il suo sviluppo deve essere rilasciato con la medesima licenza, in altri termini non basta che il programma sia gratuito (free) perché il codice che lo compone (source) deve essere rilasciato al pubblico. Allo stato attuale non sappiamo se l'autore di Xnews voglia salassarsi per acquistare la versione desktop o sia piuttosto intenzionato a rilasciare il codice sotto licenza GPL.
Ad ogni modo, facendomi indovino, credo che potremo avere una versione di Xnews sotto Linux entro la fine dell'anno, ma non chiedetemi sotto quale licenza (freeware, opensource, shareware, ecc.).
Se cercate ulteriori informazioni sulle licenze software, potete leggere http://www.fsf.org/philosophy/license-list.html in lingua inglese.