Revelations

Written by: Kim Newton

Directed by: David Nutter


Un predicatore arringa un gruppo di fedeli, mentre le sue mani cominciano a sanguinare. Dopo il sermone, una fedele entra nel camerino del reverendo, lo scaraventa contro il muro e lo afferra alla gola, da dove escono sbuffi di fumo. Esaminando il cadavere, Mulder chiarisce che le stigmate erano fasulle e che si tratta dell'undicesimo caso di impostore ucciso in tre anni.

Intanto, in una scuola elementare, Kevin Kryden comincia a sanguinare da entrambe le mani. Gli agenti vengono convocati dalla sua assistente sociale, che spiega loro che Kevin ha già sanguinato viarie volte e che suo padre si trova in un istituto psichiatrico. Il padre, interrogato dagli agenti, dice che il ragazzo è stato prescelto e che le forze del male verranno a ucciderlo sotto forma di un uomo potente; spiega inoltre a Scully che dovrà tornare al punto di partenza per trovare la verità, ma l'agente non capisce.

Kevin viene rapito da uno strano uomo mentre sta raccontando una storia del terrore agli altri bambini. La madre riconosce l'uomo dall'identikit basato sulle descrizioni dei bambini: è Owen Jarvis. Mulder e Scully fanno irruzione a casa di Owen, ma non trovano il bambino. L'uomo dice di voler proteggere Kevin, poi si getta da una finestra e, illeso, fugge.

A casa, Kevin viene trovato dall'uomo che aveva ucciso il predicatore, ma interviene Owen, il quale però viene ucciso. Il suo cadavere non si decompone in modo normale e ricorda a Scully le nozioni del catechismo sull'esistenza di persone i cui corpi non si decomporrebbero. Le impronte sul collo di Owen appartengono a Simon Gates, capo di una grande industria.

Kevin è in auto con la madre quando sopraggiunge Gates. L'uomo ferisce la donna e insegue il bambino nel bosco. Inspiegabilmente Kevin riappare in auto con la madre, che investe l'assassino prima di finire in un fosso. Ora che la madre di Kevin è morta, Scully giura di proteggerlo. Mulder la informa che Gates ha noleggiato un auto con il nome Forau, uno dei discepoli del diavolo.

Mentre Kevin sta facendo il bagno, gli agenti sentono dei rumori, sfondano la porta e scoprono che il bambino è scomparso, mentre le sbarre della finestra sono curvate e roventi. Scully si reca dal padre del bambino, il quale però è sotto sedativi e incapace di concentrarsi. Uscendo, vede il simbolo del riciclaggio: è quello il "punto di partenza". Gates ha infatti portato Kevin al suo impianto di riciclaggio a Jerusalem, nell'Ohio. Mulder è scettico e preferisce seguire la pista secondo cui Gates è all'aeroporto. Gates tenta di gettare Kevin in una trituratrice, ma interviene Scully. Gates e Kevin cadono verso le lame, ma il bambino riesce a aggrapparsi al bordo, mentre l'uomo viene stritolato. Due giorni dopo, Kevin è guarito e dice a Scully che si rivedranno. Scully va a confessarsi per la prima volta dopo 6 anni, è dubbiosa perché il collega non ha visto i segni visti da lei. Il prete risponde che forse non erano destinati a lui, aggiungendo che bisogna ritornare al punto di partenza per trovare la verità.

Retroscena: l'episodio costituisce un caso unico di inversione di ruoli tra Mulder e Scully. Il tema della fede ha consentito di scavare più a fondo nel personaggio di Scully trovando nuove dimensioni. Inoltre, il tema della fede riceve scarsa attenzione dalle reti televisive in quanto c'è il timore di poter offendere parte del pubblico; tuttavia l'episodio ha il merito di aver indagato la Fede, non la Religione, usando uno sfondo paranormale.

Un'altra star di Twin Peaks prende parte a questo episodio: Kenneth Welsh (Wyndham Earle di Twin Peaks) interpreta Simon Gates. Nella versione finale dell'episodio è stata tagliata la scena della conversazione tra Scully il padre di Kevin, dove questo comincia a parlare strane lingue, venendo perfettamente compreso da Scully, ma non da Mulder.

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