Oubliette |
Written by: Charles Grant Craig Directed by: Kim Manners È il giorno delle foto ricordo in un liceo. L'aiutante fotografo sovrappone la propria immagine alla foto di una ragazza, Amy. La notte l'uomo entra nella camera della ragazza e la rapisce. Nel frattempo, altrove, una cameriera, Lucy, perde sangue dal naso e cade a terra ripetendo le esatte parole del rapitore. Mulder si reca a casa della ragazza rapita e esprime alla madre la sua compassione. Confessa inoltre che il motivo del suo interesse al caso è Lucy, che è svenuta nello stesso momento in cui il rapitore portava via Amy, ripetendo le stesse sue parole. Mulder spiega che Lucy è stata rapita a otto anni ed è riuscita a fuggire cinque anni dopo: il rapitore non è stato mai trovato. Lucy dichiara di non sapere nulla del rapimento di Amy, ma sulla sua divisa sono stati ritrovati sia il proprio sangue, sia quello della ragazza. Intanto, il sequestratore, Carl Wade, allontana bruscamente l'autista del carro attrezzi che gli aveva offerto i suo aiuto per riparare la gomma a terra: Wade ha Amy nel bagagliaio. Gli ispettori cominciano a sospettare di Lucy, ma Mulder è convinto che lei sia una vittima, non un'indiziata. Condotta in un centro di riabilitazione, Lucy ha una nuova crisi e sul suo volto appaiono graffi identici a quelli di Amy. Mulder porta Lucy a pranzo e le chiede come stia Amy, esponendo la sua teoria, secondo la quale lei riesce a vedere ciò che vede Amy e quindi può ritrovare la ragazza. Intanto Wade continua a fotografare Amy, terrorizzata. Si scopre che le foto scolastiche di Amy sono sparite e che l'assistente fotografo è stato licenziato. Mulder porta le foto di Wade a Lucy, che lo identifica come il proprio rapitore. Amy riesce a fuggire nel bosco che circonda la casa, ma Wade la raggiunge. Lucy si mette a correre come Amy, e come lei cade ferendosi un braccio. Lucy non capisce cosa le stia succedendo, ma dice di avere l'impressione che tutto stia accadendo di nuovo. Scully e due agenti arrivano per arrestare Lucy in quanto il sangue sui suoi vestiti combacia con quello di Amy. Mulder pensa invece che si possa trattare di "trasfert empatico". Scully si convince sempre di più che l'interesse di Mulder sia dovuto al fatto che la donna sia una vittima, come la sorella dell'agente. Intanto, la presenza di Wade viene segnalata nei pressi del luogo dove era stata ritrovata Lucy 17 anni prima. Gliagenti ottengono l'indirizzo dell'uomo da un negozio di articoli fotografici del luogo, ma a casa trovano solo Lucy, rannicchiata in un angolo, la quale non sa spiegare come sia arrivata in quel luogo, ma riferisce che si tratta dello stesso luogo dove Wade l'aveva tenuta prigioniera. Lucy avverte un senso di freddo e umido, e Mulder capisce che Wade sta trascinando Amy nel fiume. Mentre l'uomo spinge Amy sott'acqua, Lucy annaspa e sviene nell'auto degli agenti. Mulder uccide Wade e recupera Amy, tenta di rianimarla, ma è tutto inutile. Improvvisamente la ragazza si riprende, mentre è Lucy a morire per annegamento, come si saprà in seguito. Mulder si ferma a piangere sul corpo senza vita della donna. Retroscena: "Oubliette" (termine che deriva dal verbo francese oublier, dimenticare, e che è usato per indicare un posto nascosto che ha una botola nel soffitto) è l'episodio della terza serie preferito da Duchovny. Le riprese sono state molto difficoltose, soprattutto a causa del maltempo che ha fatto gonfiare il fiume, rallentando la produzione di oltre una settimana. L'ufficio standard etici della Fox ha avuto molto da ridire sull'episodio, che all'inizio prevedeva il rapimento di una dodicenne, in quanto potevano esserci troppe similitudini con un caso realmente accaduto; inoltre, la Fox ha preteso che la ragazza non fosse mostrata troppo terrorizzata. L'attrice che ha interpretato Amy, Jewel Staite, aveva 13 anni, ma ne dimostra, anche grazie al trucco, diversi di più. Con questo episodio, Bonnie Hay compare per la quarta volta in X-Files: aveva interpretato una dottoressa in "Colony" e "End Game" e un infermiera in "DPO", è inoltre la controfigura di Gillian Anderson. Il brano musicale che si sente nella sequenza di chiusura è tratto dal Kyrie Eleison, inno liturgico dedicato ai defunti. |