Nuovo Ordine Mondiale: i Signori del Mondo
di Giorgio Bongiovanni

                                    Chi controlla il mondo oggi
Sono così venuto a conoscenza di quelle che possono essere definite le forze negative che oggi detengono il potere materiale nel mondo, dei loro pensieri e dei loro programmi.

Gli Illuminati e la Nobiltà Nera

Come dice la parola stessa gli Illuminati sono i portatori di luce, quelli che sanno, ma la loro luce è, apparentemente, Lucifero o Satana. Appartengono a tredici delle più ricche famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente comandano il mondo da dietro le quinte. Vengono anche definiti la Nobiltà Nera, i Decision Makers, chi fa le regole da seguire per Presidenti e Governi. La loro caratteristica è quella di essere nascosti agli occhi del pubblico. Il loro albero genealogico va indietro migliaia di anni e sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla.
Il loro potere risiede nell’occulto e nell’economia, uno dei loro motti è: “il denaro crea potere”. Possiedono tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica e comandano la maggior parte dei governi e degli organi Sovranazionali primi fra tutti l’ONU ed il Fondo Monetario Internazionale.

Qual è l’obiettivo degli Illuminati? Creare un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi per sottomettere il mondo a una nuova schiavitù, non fisica, ma “spirituale” ed affermare il loro credo: l’ideologia Luciferica. Questo obiettivo non può essere conseguito nel periodo di una vita, le sue origini sono antiche e risalgono già al 1700 quando il complotto venne formalizzato, con l’elaborazione di veri e propri documenti programmatici. Nella prima metà del 1700 l’incontro tra il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, porta alla redazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”. In 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto di un sistema economico. Sempre Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt prendendo spunto dai “ Protocolli dei Savi di Sion” elabora all’incirca verso il 1770 “Il Nuovo Testamento di Satana” un piano che dovrà portare, non più gli Ebrei ma un gruppo ristretto di persone (gli Illuminati o Banchieri Internazionali) ad avere il controllo ultimo del mondo intero. La strategia di Weishaupt era basata su principi molto fini e spietati. Bisognava arrivare alla soppressione dei Governi Nazionali e alla concentrazione del potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti dagli Illuminati. Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:

Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia, gli aspetti sociali, la religione, l’etnia etc … Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano.
Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere all’interno di uno stato.
Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.
Avere il controllo delle scuole (licei ed Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto.
Assicurare che le decisioni più importanti in uno stato siano coerenti nel lungo termine all’obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.
Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l’informazione.
Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio.
Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente. Da qui il bisogno di costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un Unico Governo Mondiale . Nel 1871 il piano di Weishaupt viene ulteriormente completato da un suo seguace Americano Albert Pike che elabora un documento per l’istituzione di un Nuovo Ordine Mondiale attraverso tre Guerre Mondiali. Il suo pensiero era che questo programma di guerre avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare alla costituzione di un Unico Governo Mondiale. Non a caso dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa direzione con la formazione dell’ONU, che possiamo definire la polizia del mondo degli Illuminati. Tornando al pensiero di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati, che già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti di America, ad avere anche la guida della Russia. Quest’ultima avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo che doveva portare alla divisione del mondo in due blocchi. La Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania, manipolando le diverse opinioni tra i nazionalisti tedeschi e i sionisti politicamente impegnati. Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina.  La Terza Guerra Mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi, programmando l’estensione del conflitto a livello mondiale.
Col passare degli anni il Quartiere Generale di questo complotto passa dalla Germania (Francoforte), alla Svizzera, poi all’Inghilterra (Londra) ed infine agli Stati Uniti d’America (New York).

 

 

E’ quindi dal 1700 che le famiglie degli Illuminati, generazione dopo generazione, influenzano la storia per raggiungere i propri traguardi. Ecco un elenco dei fatti principali che negli ultimi 3 secoli sono stati architettati, fomentati o finanziati dagli Illuminati: la Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la nascita dell’ideologia Comunista, la I Guerra Mondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita dell’ideologia Nazista, la II Guerra Mondiale, la fondazione dell’ONU, la nascita dello Stato di Israele, la Guerra del Golfo, la nascita dell’Europa Unita…
Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di una “struttura operativa”, composta da organizzazioni o persone che esercitando del potere operino più o meno consapevolmente nella stessa direzione. Come potete constatare gli Illuminati controllano o hanno i loro uomini ovunque, possiamo tranquillamente dire che sono i signori del mondo. La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi: a) la forza del denaro, hanno costituito e controllano il Sistema Bancario Internazionale; b) la disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle Società o Associazioni Segrete (logge massoniche). Queste ultime con i loro diversi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono tutt’ora quell’alone di discretezza necessario al piano degli Illuminati. Gli Illuminati, e chi con loro controlla queste Società, sono Satanisti e praticano la magia nera. Il loro Dio è Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzano le masse. E pensare che la cultura dominante ci dice che la magia non esiste anzi, considera ridicolo chi ci crede. E’ anche da questa scienza di tipo occulto, che gli Illuminati hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse. Per chiarire ecco un esempio: a quanto sembra anche Hollywood, le maggiori Case Cinematografiche e Discografiche internazionali, fanno parte della rete degli Illuminati. Molte volte i loro prodotti sono usati come strumenti di indottrinamento e agiscono in modo “invisibile” sulla psiche. Penso che nessuno possa negare che oggi esistono certi tipi di musica, privi di qualsiasi qualità, il cui unico effetto voluto è quello di provocare nei giovani apatia, robotismo, violenza ed essere uno stimolo all’uso di droghe.
Dicevamo prima, che gli uomini che controllano gli Illuminati fanno parte di tredici delle famiglie più ricche del mondo. I loro nomi sono rimasti segreti negli anni e la leadership famigliare è stata passata da uomo a uomo generazione dopo generazione. Comunque nessun segreto può essere tenuto per sempre e anche in questo caso recentemente sono stati resi noti i loro nomi, grazie a qualcuno che, abbandonando l’ordine, ha deciso di cambiare vita e rivelare le informazioni più importanti. Ecco quindi le tredici famiglie che sembrano avere il compito di gestire il pianeta da dietro le quinte per condurlo al Nuovo Ordine Mondiale:
ASTOR,  BUNDY,  COLLINS,  DUPONT,  FREEMAN,  KENNEDY,  LI, ONASSIS,  ROCKFELLER,  ROTHSCHILD,  RUSSELL,  VAN DUYN, MEROVINGI
(famiglie Reali Europee)
Sono dunque loro il vero governo del mondo o meglio il governo segreto?

                                       

 

                                         Il Gruppo Bilderberg

Il Gruppo Bilderberg, rappresenta uno dei più potenti Gruppi di facciata degli Illuminati. Nasce informalmente nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 quando il 29 maggio viene indetto il primo incontro presso l’Hotel Bilderberg di Oosterbeek in Olanda. Da allora le riunioni sono state ripetute 1 o 2 volte all’anno. All’inizio solo in Paesi Europei, ma dagli inizi degli anni ‘60 anche in Nord America. Tra i promotori del Gruppo bisogna menzionare almeno due personaggi: Sua Maestà il Principe Bernardo de Lippe di Olanda (ex Ufficiale delle SS), che ne è rimasto il presidente fino a quando nel 1976 ha dovuto dare le dimissioni per lo scandalo “Lockheed” e Joseph Retinger un “faccendiere” Polacco che si era costruito una fitta rete di relazioni tra personaggi della Politica e dell’Esercito a livello Mondiale. Retinger viene descritto come l’istigatore del gruppo, la sua visione era costruire un’ Europa unita per arrivare ad un Mondo unito in pace, dove potenti Organizzazioni Sovranazionali avrebbero garantito con l’applicazione delle loro ideologie, più stabilità dei singoli governi nazionali.
Fin dalla prima riunione furono invitati banchieri, politici, universitari, funzionari internazionali degli Stati Uniti e dei paesi dell’Europa Occidentale per un totale all’incirca di un centinaio di personaggi, tra questi, sembra anche Alcide De Gasperi.
Ai tempi della costituzione l’obiettivo dichiarato ufficialmente, era quello di creare l’unità Occidentale per contrastare l’espansione Sovietica.
In realtà malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo era quello di formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire ai disegni degli Illuminati: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo Mondiale entro il 2012.

La Strategia


William Cooper un anziano Sotto Ufficiale dei Servizi Segreti della Marina Statunitense, include nel suo libro “Behold a pale horse” (Light Technology 1991) del materiale top secret nel quale è illustrato il pensiero e la strategia adottati dal comitato politico del Gruppo Bilderberg. Questo documento programmatico ha un titolo quanto mai significativo “Armi Silenziose per delle guerre tranquille”. Il documento riporta la data del maggio 1979, ma fu ritrovato solo nel 1986. Cooper spiega “ Ho letto dei documenti top secret che spiegano che “Armi Silenziose per delle guerre silenziose” è una dottrina adottata dal comitato politico del Gruppo Bilderberg durante il suo primo meeting nel 1954. Una copia trovata nel 1969 era in possesso dei Servizi di Informazione della Marina Statunitense”.
L’assunto principale del documento è che chiunque voglia assumere una posizione di potere all’interno di una comunità è come se “simbolicamente” dichiarasse guerra alle persone che la compongono. La guerra che però deve essere intrapresa non è su un piano fisico/materiale e le armi utilizzate sono silenziose munizioni invisibili.
Il documento spiega la filosofia, le origini operative (che sembrano essere legate ai famosi documenti scritti tra il 1700 ed il 1800 e finanziati da Mayer Amschel Rothschild), i principi raffinati, le linee guida e gli strumenti di questa dottrina dalle “armi silenziose”. Un vero manuale per l’uso, per professare una scienza che attraverso il controllo dell’economia vuole soggiogare il mondo intero. Vista l’importanza e la complessità del documento sarebbe necessario dedicargli un approfondimento specifico. In questa sede è sufficiente accennare alle principali aree in cui si articola questo programma:
Perché serve un sistema economico per controllare le masse.
Come controllare l’economia mondiale attraverso l’istituzione di un modello economico che sia manipolabile e prevedibile.
Come addormentare le masse che subiscono l’attacco.
Grazie alla segretezza con cui si muovono, ma soprattutto grazie al potere che esercitano sugli organi di informazione i Bilderbergers sono riusciti a controllare la pubblicità sulle loro riunioni e sui temi discussi. Negli anni però qualche notizia è riuscita a trapelare sui principali temi trattati durante le loro delibere segrete:
i problemi finanziari internazionali;
la libertà di emigrazione e immigrazione;
la libera circolazione dei prodotti senza dogane;
l’unione economica internazionale;
la costituzione di una forza internazionale con la soppressione degli eserciti nazionali;
la creazione di un parlamento internazionale;
la limitazione della sovranità degli stati delegati all’ONU o a tutti gli altri governi sovranazionali.
Temi che fanno capire il potere che questo Gruppo è in grado di esercitare. Sembra che tutte le decisioni più importanti a livello politico, sociale, economico/finanziario per il mondo occidentale vengano in qualche modo ratificate dai Bilderbergers. D’altronde scorrendo i loro biglietti da visita una cosa è certa: hanno le “leve” per fare qualsiasi cosa.
Accennavamo prima alla segretezza, questo è sicuramente un aspetto centrale per la strategia del Gruppo. Le riunioni sono tenute in forma non pubblica e solo i giornalisti ufficialmente invitati possono essere ammessi. Al termine delle conferenze annuali (normalmente durano un paio di giorni) viene redatto un semplice comunicato stampa di un paio di pagine; ovviamente non viene tenuta nessuna conferenza stampa. I vari partecipanti interrogati al riguardo di queste riunioni sono sempre molto evasivi e se possono non rispondono. Gli organi di informazione di massa non danno nessuna notizia su queste conferenze o se lo fanno, lo fanno con un peso assolutamente insignificante non adeguato all’evento. Chi osserva e conosce i Bilderbergers da parecchi anni afferma che anche la preparazione delle riunioni segue un rituale “curioso” mirato a tutelare questo ambito di segretezza. L’Hotel selezionato viene occupato con qualche giorno di anticipo. Parte del normale personale viene sostituito con personale di fiducia.
La domanda da porsi è perché tutto questo? Perché personaggi pubblici che discutono temi di interesse pubblico non vogliono rendere note le loro decisioni? Questa è forse la prova più grossa sulla natura e sulle vere finalità di questa organizzazione.

L’Organizzazione

Il Gruppo dei Bilderberg recluta Politici, Ministri, Finanzieri, Presidenti di multinazionali, magnati dell’informazione, Reali, Professori Universitari, uomini di vari campi che con le loro decisioni possono influenzare il mondo. Tutti i membri aderiscono alle idee precedenti, ma non tutti sono al corrente della profonda verità ideologica di alcuni dei membri principali, i quali sono i veri istigatori e fanno parte anche di altre organizzazioni degli Illuminati dal nome: Trilaterale (riunisce industriali e businessman dei tre blocchi continentali USA, Europa, Giappone/Asia) e Commission of Foreign Relationship (3D CFR che ormai dal 1921 riunisce tutti i personaggi che gestiscono gli USA ). Questi membri particolari sono i più potenti e fanno parte di quello che viene definito il “cerchio interiore. Il “cerchio esteriore” è invece l’insieme degli uomini della finanza, della politica ed altro, che sono sedotti dalle idee di instaurare un governo mondiale che regolerà tutto a livello politico ed economico. Il “cerchio esteriore” è composto da quelli che vengono definiti “le marionette” che sono utilizzati dal “cerchio interiore” perché i loro membri sanno che non possono cambiare il mondo da soli ed hanno bisogno di collaboratori motivati. Quindi il “cerchio interiore” ed il “cerchio esteriore” agiscono di concerto ma non con le stesse motivazioni. “Le marionette” dei vari “cerchi esteriori” sono spinte dal desiderio di arricchirsi, di avere potere o/e sono convinti che un governo unico mondiale sia la soluzione di tutti i problemi e che apporterà più pace e coesione di una moltitudine di piccoli paesi. Dal canto loro le persone del “cerchio interiore” sono già ricche e potenti, la loro consapevolezza è ad un gradino superiore, le loro motivazioni sono solo ideologiche, per intenderci dovrebbero essere quelle espresse nel piano degli Illuminati.
Il primo cerchio esteriore è composto da chi solo partecipa alle conferenze annuali senza essere affiliato al Gruppo. Possono essere personaggi di cui si vuole valutare il reclutamento oppure invitati per discutere specifici argomenti. Gli affiliati del gruppo possono anche non essere presenti alle conferenze annuali, i contatti vengono tenuti attraverso altri canali. Il primo Cerchio interiore è composto solo da Bilderbergers, membri del Gruppo e rappresenta il Comitato di Direzione (Steering Committee). Vi risiedono europei ed americani (tutti parte del CFR). Alcuni di questi membri fanno parte di un secondo cerchio interiore ancora più chiuso e formano il Comitato Consultativo (Advisory Committee) del Gruppo. L”Advisory Committee” dovrebbe essere composto da 9 persone tra i quali spiccano i nomi di Giovanni Agnelli e David Rockfeller. Nello Steering Committee, composto da circa una trentina di persone, sono citati come rappresentati nazionali per l’Italia: Mario Monti (attualmente ex Commissario della Comunità Europea) e Renato Ruggiero (ex Direttore Generale del WTO World Trade Organization, attualmente Presidente dell’ENI).


 

 

Gli Italiani del gruppo

L’Italia sembra giocare il suo ruolo nell’organizzazione, se non altro perché Giovanni Agnelli è uno dei membri dell’Advisory Committee e perché come Francia, Germania ed Inghilterra ha 2 nomi nello Steering Committee. In Italia sono state tenute 3 delle conferenze fatte nel periodo 1954-1999: nel 1957 a Fiuggi, nel 1965 e nel 1987 a Villa d’Este.
Ecco i nomi degli Italiani che sembrano aver partecipato alle ultime riunioni annuali:
> 1995        Giovanni ed Umberto Agnelli, Mario Draghi, Renato Ruggiero
> 1996        Giovanni Agnelli, Franco Bernabè, Mario Monti, Renato Ruggiero, Walter Veltroni
> 1997        Giovanni ed Umberto Agnelli, Carlo Rossella, Stefano Silvestri
> 1998        Giovanni Agnelli, Franco Bernabè, Emma Bonino, Luigi Cavalchini, Rainer Masera, Tommaso Padoa-Schioppa, Domenico Siniscalco
> 1999        Umberto Agnelli, Franco Bernabè, Paolo Fresco, Francesco Giavazzi, Mario Monti, Tommaso Padoa-Schioppa, Alessandro Profumo.
La presenza della Bonino alla riunione del 1998, serve a spiegare il perché dei suoi exploit del 1999, oppure è solo una coincidenza? Ha forse trovato qualche gruppo di potere pronto a finanziarla? In cambio di che cosa? Non lo sapremo mai, però il dubbio rimane.

L’ultimo incontro

L’ultimo incontro del Gruppo si è tenuto in Portogallo dal 3 al 6 giugno. Un settimanale Portoghese dal nome “The News” è stato il primo ad annunciare la notizia della riunione annuale con l’edizione del primo maggio e da allora ha seguito l’escalation della preparazione dell’incontro fino ad arrivare a pubblicare la lista dei partecipanti. Sembra che il Governo portoghese abbia ricevuto migliaia di dollari dai Bilderbergers per organizzare un servizio militare compreso di elicotteri che si occupasse di garantire la loro privacy e sicurezza.  Le informazioni che sono trapelate, hanno permesso la stesura di una possibile agenda dei temi trattati:
1) Governo Globale: stato di avanzamento della formazione di un blocco Asiatico sotto la leadership del Giappone. Libero mercato, moneta unica e unione politica sono gli obiettivi da raggiungere nella regione. Il modello Europeo è anche il punto di riferimento per la costituzione dell’Unione Americana tra USA e Canada.
2) Guerra in Kosovo: formazione di un Grande Stato d’Albania a seguito della dichiarazione d’indipendenza del Kosovo. Ridisegno dei confini della regione con il continuo smembramento della Yugoslavia attraverso il ritorno all’Ungheria della provincia del nord composta da 350.000 persone di etnia ungherese. Proseguimento dello stato di instabilità e di conflitto della regione. Pianificazione della ricostruzione delle infrastrutture della regione a spesa dei contribuenti occidentali.
3) Esercito dell’Europa Unita: attuare al più presto la sostituzione delle Forze Armate della NATO con l’istituzione di Forze Militari dell’Europa Unita. L’immagine negativa che la NATO si è costruita durante il conflitto mette a rischio le sue operazioni. L’idea è che nella fase di avviamento l’Esercito Statunitense sia da supporto a quello Europeo.
4) Anno 00: i Bilderbergers sono preoccupati dall’impatto del Millenium Bug, secondo le loro previsioni sarà molto peggiore di quanto ci si possa aspettare. Un possibile progetto da intraprendere potrebbe essere quello di nominare un personaggio di fama internazionale per aiutare l’opera di sensibilizzazione necessaria.
5) Medio Oriente: preparazione di un accordo di pace nella regione, con la dichiarazione dello Stato di Palestina. Apparentemente le condizioni di pace non saranno così gradite da Israele e quindi potrebbero rappresentare il pretesto per futuri conflitti e tensione nella regione.
6) Tassazione Globale a supporto dell’ONU: l’obiettivo è finanziare il centro operativo del Governo Mondiale, con l’introduzione di una tassa sul commercio via Internet. Questa tassa sarà sostituita in futuro da una tassa diretta individuale che sarà raccolta in nome dell’ONU, direttamente da ogni singolo stato.
I fatti degli ultimi tre mesi, sembrano dimostrare che la maggior parte dei punti di questa agenda sono in fase di attuazione.

"Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fanno produrre gli avvenimenti; un gruppo un po’ più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto.
Così si espresse Nicholas Murray Butler. Giova ricordare chi era questo personaggio. Il Dr. Nicholas Murray Butler è stato presidente dell’
Università di Columbia, presidente della Carnegie Endwment for International Peace, membro fondatore, presidente della Pilgrims Society e membro del Council on Foreign Relations (CFR) e capo del British Israel.

Taluni autori denunciano, sempre con maggiore insistenza, che è in atto una cospirazione superpolitica, "religiosa" o satanica che coinvolge l’alta finanza, le massonerie e lintegralismo islamico. I fili della storia, asseriscono questi studiosi, si tirano proprio nelle logge massoniche e nei consigli di amministrazione delle multinazionali e delle grandi banche. La Rivoluzione francese fu una congiura massonica, preparata da "società di pensiero" uguali a quelle studiate da Augustin Cochin (1876-1916) e da altri gruppi di pressione. La Rivoluzione bolscevica fu una congiura giudaico-massonica. Diversi storici sono convinti di questo. Lo stesso "Times" (10 marzo 1920) confermò il complotto: "Si può considerare ormai come accettato che la rivoluzione bolscevica del 1917 è stata finanziata e sostenuta principalmente dallalta finanza ebraica attraverso la Svezia: ciò non è che un aspetto della messa in atto del complotto del 1773".
Estrema importanza assume, sempre al riguardo della rivoluzione russa del febbraio del 1917, il fatto che, non affatto casualmente, il governo fosse costituito principalmente da massoni, tra questi risaltava Kerensky. E
anche rivelatore il libro "Rossija nakanune revoljucii" di Grigorij Aronson, che fu pubblicato nel 1962 a New York e che riporta delle missive di E. D. Kuskova, moglie del massone Prokopovic, legato da grande amicizia al confratello Kerensky. In una di queste lettere, datata 15 novembre 1955, si legge: "Avevamo la nostra gente dappertutto.Fino a questo momento il segreto di questa organizzazione non è stato mai divulgato, eppure lorganizzazione era enorme. Al tempo della rivoluzione di febbraio tutta la Russia era coperta da una rete di logge".

L’iniziato Jean Marques-Rivière scrisse: "Lesoterismo, con la sua forza sul piano ideologico, guida il mondo". Non bisogna stupirsene. E innegabile il diffondersi, nelle maglie della nostra società, di una subdola propagazione di idee, combattute con inflessibilità dalla Chiesa, ma non estirpate del tutto, che ora godono di un pericoloso risveglio e diffusione.

Il lato occulto della storia contemporanea è complesso e, oltremodo, variegato. Insospettabili VIP. del mondo che conta sono affiliati ad oscuri ordini esoterici. L’ex presidente americano George Bush è un 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della Massoneria italiana, al quotidiano "La Stampa" (23 marzo 1990). Bush sarebbe stato iniziato, nel 1943, alla setta "Skull and Bones" (Teschio e Ossa) dellUniversità di Yale, fondata nel 1832. George Bush ha diretto anche la Cia. La Skull and Bones assieme a società come il Rhodes Trust, secondo lautorevole rivista inglese "Economist" (25 dicembre 1992), sono la moderna risorgenza degli "Illuminati di Baviera" di Jean Adam Weisshaupt (1748-1830).
Anche suo padre Prescott sarebbe stato membro della setta "Skull and Bones". Di essa farebbero parte le più potenti famiglie degli Stati Uniti (1). Tra queste vale la pena di menzionare "la famiglia Harriman, della Morgan Guaranty Trust, è Skull and Bones da generazioni. Petrolio: ci sono i Rockefeller, fra gli iniziati. Studi legali di grido. Poltrone alte della Cia. Vicepresidenza degli Stati Uniti".

E’ anche molto interessante venire a sapere che, secondo quanto scrive lo storico Antony C. Sutton in "Americas Secret Establishment" (liberty House Press. Bilings 1986,), la "Skull and Bones" è collegata al movimento New Age e ad essa, asserisce ancora Sutton, non sono estranei aspetti satanisti. Marylin Ferguson nel suo libro "The Aquarian Conspiracy", una vera e propria Bibbia del movimento New Age, mette assieme Huxley con Teilhard de Chardin, Carl Gustav Jung, Maslow, Carl Rogers, Roberto Assagioli, Krishnamurti, ecc. tra i personaggi, che sono da considerare come padri spirituali del New Age. Aldous Huxley e suo fratello Julian, questultimo fu il primo dirigente dellU.N.E.S.C.O., erano anche membri di importanti affiliazioni mondialiste, tra queste ricordo langlosassone Fabian Society.

Sui vertici del mondialismo, René Guenon, che era un 33° grado del Rito Scozzese Antico Accettato e un 90° del Rito Egiziano di Memphis-Misraim, ebbe ad affermare: "ma dietro tutti questi movimenti non potrebbe esserci qualcosa di altrimenti temibile, che forse neanche i loro stessi capi conoscono, e di cui essi a loro volta quindi, non sono che dei semplici strumenti? Noi ci accontenteremo di porre questa domanda senza cercare di risolverla qui! Ritornando alla "Skull and Bones" la sua importanza può essere ben compresa se si riflette che, nel 1917, essa diresse, tra l’altro, quel centro finanziario denominato "120 Brodway", finanziatore del bolscevismo in Russia e del nazismo in Germania che, tra laltro, portò al potere. Non ci si meravigli se, a questi livelli, parole come "destra e sinistra" non hanno più significato, più esattamente, non si bada a razze, religioni o ideologie: questi sono solo mezzi da utilizzare per raggiungere il fine ultimo, su scala mondiale, con lantica strategia del "divide…et…impera".
E, a questo punto, non meraviglia venire a conoscenza delle trattative segrete intercorse tra George Bush ed alte personalità del governo dell
Iran, che poi hanno portato allo scandalo dellIrangate. Gli accordi furono resi possibili da Khomeini e dal suo entourage, comprendente buona parte dei suoi ministri, il capo della polizia, il comandante dellesercito, il procuratore generale del tribunale islamico, il capo della polizia segreta, ecc., sono, o sono stati, affiliati alla Grande Loggia dellIran, che è sottoposta alla dipendenza della Gran Loggia dInghilterra.
E
poi noto che lex presidente George Bush è esponente di rilievo della sinarchia internazionale, figura di spicco del C.F.R, della Trilaterale, della potente Pilgrims Society oltre che della Skull and Bones. E anche interessante accennare ad un articolo, firmato M. Dornbierer, apparso, il 29 gennaio 1991, sul giornale messicano "Excelsior" che spiegava lo "smisurato sionismo" di Bush documentando la sua origine ebraica secondo quanto indicato nellEnciclopedia ebraica castigliana. Bush è inoltre un W.A.S.P. (White Anglo-Saxon Protestant), ovvero un americano convinto che la sua origine razziale e le sue convinzioni religiose lo pongano al di sopra degli altri uomini.

Scrive Blondet che "secondo Sutton, lo storico della Skull and Bones, la stessa locuzione ‘Nuovo Ordine Mondiale descrive il fine ultimo che gli affiliati alla società segreta di Yale simpegnano a perseguire... A questo i membri dellOrdine simpegnerebbero a giungere attraverso la gestione di conflitti artificialmente generati, come quello tra nazismo e comunismo.... Per Sutton, questa filosofia segreta dellOrdine rivelerebbe la sua origine tedesca (che Sutton ritiene di poter provare): gli iniziati sarebbero dei tardi seguaci di Hegel, votati a far progredire il mondo attraverso opposizioni, tesi e antitesi, per poi comporle in una sintesi superiore. Lipotesi, affascinante, può essere superflua. A noi sembra sufficiente evocare uno dei motti, delle insegne della Massoneria, che suona: Ordo ab Chao, lOrdine (nasce) dal Caos".

L’idea del "Nuovo Ordine del Mondo" è perseguita con accanimento. Del presidente Bill Clinton, scrive Epiphanius: "la sua educazione lha ricevuta nella britannica Oxford, dove venne ammesso nel super elitario Rhodes Group, una società superiore dellarea del POTERE affine alla Skull and Bones", come scrisse l’’Economist inglese nel suo numero del 25 dicembre 1992. L’’Economist elencava una decina delle maggiori società dinfluenza del mondo occidentale rivelando la loro comune derivazione dallOrdine degli Illuminati di Weisshaupt fondato nel 1776. Clinton appartiene anche al C.F.R., alla Commissione Trilaterale e al Bilderberg". Clinton ha portato con sé Les Aspin (CFR) che, tra laltro, ha firmato la "Dichiarazione di Interdipendenza", che è, in sostanza, - una mozione del Congresso che nel 1962, proponeva di cancellare dalla Costituzione ogni dichiarazione di sovranità nazionale, in quanto ostacolo allinstaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale".

"Il Rhodes Group – ci fa sapere ancora Epiphanius, nel suo libro "Massoneria e sette segrete" nacque nel 1891 per iniziativa di Lord Cecil Rhodes, ricchissimo personaggio legato ai Rothschild, assieme a Lord Milner, Lord Isher, Lord Balfour e un Rothschild, intorno allidea-guida di organizzare una federazione mondiale di cui U.S.A. e Impero britannico sarebbero stati il centro propulsore. Il mezzo per attuarla consisteva in una selezione elitaria dei quadri protagonisti degli ambienti universitari, politici, finanziari. Attorno a questo nucleo iniziale permeato delle idee mondialiste e socialiste della Fabian Society, sorsero i gruppi della Round Table che a loro volta, nel 1919, diedero vita ai due odierni pilastri del potere mondialista, cioè gli Istituti Affari Internazionali britannico (R.I.I.A.) e americano (C.F.R.). Il Rhodes Group, al pari della Skull and Bones, controlla il C.F.R., (che a sua volta controlla la Trilaterale), il governo-ombra americano il cui comitato direttivo annovera personaggi in grado di gestire bilanci superiori a quello annuale lordo americano". Pochissimi, forse, sanno che "Il fascismo non è nato in Italia e in Germania. Ebbe la sua prima manifestazione in Russia, col movimento dei ‘Cento Neri, completo già allinizio del 900 nelle sue azioni e nei suoi simboli: la violenza politica, lantisemitismo feroce, i neri stendardi col teschio".

Ritornando al progetto del Nuovo Ordine Mondiale, già il 17 febbraio del 1950 il banchiere James Warburg, alla Commissione Esteri del Senato, era stato fin troppo chiaro quando aveva affermato: "Che vi piaccia o no, avremo un governo mondiale, o col consenso o con la forza". Anche con le stragi.

                                      

 

 

 

 

 

 

 

 

                                       Chi tira i fili della storia?

Ricercare certe dinamiche è cosa ardua specie quando riguarda la sfera politica e ciò che sembra del tutto casuale, in molti casi, è stato attentamente preparato. Franklin Delano Roosvelt, presidente americano e 33° del Rito Scozzese, nonché appartenente alla Pilgrim Society e al C.F.R., il governo-ombra americano, affermò: "In politica nulla accade a caso. Ogni qualvolta sopravviene un avvenimento si può star certi che esso era stato previsto per svolgersi in quel modo". Quindi una oscura oligarchia, tira le fila di fantocci, solo apparentemente, alla ribalta della scena politica. Aveva ragione Benjiamin Disraeli, statista inglese del secolo scorso, quando disse: "Il mondo è governato da personaggi ben diversi da quelli creduti da coloro i quali non sanno guardare dietro le quinte". Neppure i partiti contano poi molto. Essi stessi sono a loro volta manovrati, usati, in relazione a degli scopi precisi.

René Guenon ci informa, nel suo articolo "Réflexions à popos du pouvoir occulte" pubblicato, con lo pseudonimo di Le Sphinx, sul numero dell11 giugno 1914, pag. 277, della rivista cattolica "France Antimaconnique", che "Un potere occulto di ordine politico e finanziario non dovrà essere confuso con un potere occulto di ordine puramente iniziatico Un altro punto da tenere presente è che i Superiori Incogniti, di qualunque ordine siano e qualunque sia il campo in cui vogliono agire, non cercano mai di creare dei movimenti. Essi creano solo degli stati danimo (état desprit), ciò che è molto più efficace, ma, forse, un poco meno alla portata di chiunque. E incontestabile che la mentalità degli individui e delle collettività può essere modificata da un insieme sistematico di suggestioni appropriate; in fondo, leducazione stessa non è altro che questo, e non cè qui nessun occultismo. Uno stato danimo determinato richiede, per stabilirsi, condizioni favorevoli, e occorre o approfittare di queste condizioni se esistono, o provocarne la realizzazione".

Al riguardo dei movimenti rivoluzionari sempre il Guénon, nel suo libro "L’Esoterismo di Dante" (Ediz, Atanòr, Roma 1971), spiega: "...tali movimenti sono talvolta suscitati o guidati, invisibilmente, da potenti organizzazioni iniziatiche, possiamo dire che queste li dominano senza mescolarvisi, in modo da esercitare la loro influenza, egualmente, su ciascuno dei partiti contrari". Sul fenomeno del terrorismo delle Brigate Rosse e su quello di estrema destra, il giudice Pietro Calogero, uno dei magistrati che più ha studiato il problema, ammetteva lesistenza di: "una rete di collegamenti che si raccoglie intorno a un centro di interesse unitario, che permette ai due terrorismi di procedere insieme nellassalto dello Stato".

 

 

 

Quali misteriosi personaggi si celano dietro le quinte dei vari governi?

Serge Hutin racconta, a tal proposito, quanto accadde ad uno scrittore inglese che sotto lo pseudonimo di Robert Payne pubblicò a Londra, nel 1951, unopera intitolata "Zero. The story of terrorism". Payne cercò di dimostrare che la strategia del terrore ha abili registi dietro le quinte dei governi apparenti. Alluscita della pubblicazione si verificarono tutta una serie di "coincidenze" molto strane. Tutte la copie del libro furono acquistate da misteriosi personaggi prima ancora che venisse messo in vendita. I giornali ignorarono lopera nonostante il carattere sensazionale delle rivelazioni in essa contenute. La casa editrice Wingate, una delle più importanti di Londra fallì improvvisamente. Robert Payne morì qualche mese dopo in circostanze a dir poco misteriose. Hutin osserva "La sola spiegazione possibile era che lautore avesse scoperto lesistenza, a livello mondiale, di governanti occulti...".

La domanda che ora si pone è: come si procederà alla frantumazione degli Stati per la realizzazione del Governo Mondiale?

Scrive Blondet: "Michel Albert è un grand commis della politica sovrannazionale... oggi presidente delle Assurances Générales de France, una delle grandi entità finanziarie che hanno promosso il Mercato Unico Europeo. Nel 1989, Albert ha pubblicato un saggio, subito tradotto in Italia dall’editrice il Mulino con il titolo: Crisi, Disastro, Miracolo. Il libro contiene una prognosi sulla fine degli Stati nazionali che rivela unanalisi sicuramente elaborata negli uffici-studi della Trilaterale, e un progetto di ingegneria sociale. "LEuropa 92 lancia il Mercato Unico allassalto degli Stati nazionali. Li smantellerà". Come? Con "lanarchia che risulterà" da "un mercato libero e senza frontiere in una società plurinazionale che non riesce a prendere decisioni comuni". A questo "disastro" pianificato, loligarchia spera seguirà il "miracolo": gli Stati nazionali devastati invocheranno "una moneta comune, una Banca centrale europea e un bilancio comunitario". Il programma, tuttavia, era già chiaro nel lontano 1957: "Creare un mercato monetario e finanziario europeo, con una Banca europea, il libero flusso dei capitali tra i paesi membri e, infine, una politica finanziaria centralizzata".

L’attuazione del programma per insediare un "Nuovo Ordine Mondiale" collegato al movimento "New Age"  o chiamata anche "Nuova Era", "Età dellAquario" o Era del "Condor", come dicono gli studiosi delle civiltà pre-colombiane, si articola in più strategie per realizzare questa grande utopia della parodia del Romanum Imperium.

 

 

Fantapolitica e tendenza al complottismo? Tutt’altro. Ecco due esempi italiani. Leggete cosa la rivista americana "Eir" scriveva: "Il 2 aprile 1993... il capogruppo Dc alla Camera, Gerardo Bianco, e il suo collega al Senato, Gabriele De Rosa, presentano un esposto alla procura di Roma, chiedendo di appurare se cè una cospirazione politica per distruggere lordine costituzionale italiano (...) Gli scandali rappresentano un tentativo da parte delle forze Anglo-Americane, segnatamente la Fra Massoneria, di orchestrare una generale destabilizzazione della nazione italiana per distruggere il sistema politico esistente e insediare un nuovo ordine, a loro più gradito".

Ai cronisti, che chiedevano a Mancino cosa c’è dietro le stragi italiane, lui rispose: "Non escludo un ruolo della finanza internazionale". Strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale. David Rockefeller "credendo di parlare a orecchie fidate, nel 91... ha ammesso: 1) che una cospirazione esiste da quaranta anni; 2) che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto un governo mondiale e la sovranità nazionale dei banchieri; 3) che il nemico dei cospiratori è lautodeterminazione nazionale".

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                   Alcune delle organizzazioni che controllano il mondo
 tratto da Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo                             di Jan van Helsing

- Consiglio dei Trentatré
- Comitato dei Trecento
- CFR
- Teschio e Tibie
- Tavola Rotonda
- Bilderberger
- Commissione Trilaterale
- Il Club di Roma
- ONU

- Il Consiglio dei Trentatré:
Vi si trovano i più importanti frammassoni del mondo politico, economico e religioso.

- Il Comitato dei Trecento:
Fu fondato dalla Nobiltà Nera nel 1729 per occuparsi dell'attività bancaria internazionale, dei problemi legati al commercio e per sostenere il traffico dell'oppio. E' controllato dalla Corona britannica. Comprende l'intero sistema bancario mondiale e i più importanti rappresentanti delle nazioni occidentali. Tutte le banche sono collegate ai Rothschild attraverso il Comitato dei Trecento.
Il dott. Coleman pubblicò i nomi di 209 organizzazioni, 125 banche e 341 membri passati e presenti del comitato dei quali ve ne elencherò soltanto alcuni:
Balfour Arthur, Brandt Willy, Bulwer-Lytton Edward, Bundy McGeorge, Bush George, Carrington Lord, Chamberlain Huston Stewart, Constanti, Casa di Orange, Delano  Famiglia, Drake Sir Francis, Du Pont Famiglia, Forbes John M., Federico IX, re di Danimarca, George Lloyd, Grey Sir Edward, Haig Sir Douglas, Harriman Averill, Hohenzollern Casa di House, Inchcape Lord, Kissinger Henry, Lever Sir Harold, Lippmann Walter, Lockhart Bruce, Loudon Sir John, Mazzini Giuseppe, Mellon Andrew, Milner Lord Alfred, Mitterand Francois, Morgan J.P., Norman Montague, 
Oppenheimer Sir Henry, Palme Olof, Principessa Beatrix, Regina Elisabetta II, Regina Giuliana, Rainier Principe, Retinger Joseph, Rhodes Cecil, 
Rockefeller David,
Rothmere Lord, Rothschild Edmond, Shultz George, Spellman il cardinale, Thyssen-Bornemisza il barone, Vanderbit, Famiglia
von Finck, il barone, von Habsburg Otto, von Thurn und Taxis Max, Warbug S.G., Warren Earl, Young Owen

- CFR: Council on Foreign Relations
Fu costituito nel 1921 dal gruppo "Round Table" (Tavola Rotonda) ed è anche conosciuto come "l'establishment", "il governo invisibile" o "il ministero degli esteri dei Rockefeller". Oggi questa organizzazione semisegreta è una delle associazioni più influenti negli USA e tutti i suoi soci sono cittadini statunitensi senza eccezioni. Oggi il CFR esercita la propria autorità ferrea sulle nazioni del mondo occidentale, sia direttamente attraverso rapporti con organizzazioni similari, sia attraverso istituzioni come la Banca Mondiale di cui assume la presidenza. Dalla fondazione del CFR, tutti i presidenti americani eccetto Ronald Reagan ne erano stati membri prima della loro elezione. Il vice presidente di Reagan, George Bush ne era membro. Nel 1977 Bush era addirittura direttore del CFR. Il CFR è controllato dal gruppo Rockefeller e vuole attuare l'obiettivo di quest'ultimo, un unico governo mondiale.

- Teschio e Tibie:
E' la cerchia più segreta del CFR. I suoi membri lo chiamano semplicemente "l'ordine". Alcuni lo identificano per più di 150 anni come il Locale 322 di una società segreta tedesca. Altri lo chiamano la "fratellanza della morte". L'ordine segreto del Teschio e Tibie fu introdotto all'università di Yale nel 1833 da William Huntington Russel e Alfonso Taft. Russel l'aveva portato a Yale dal suo soggiorno studentesco in Germani nel 1832. Nel 1856 l'ordine fu incorporato nel Russel Trust. Tra l'altro l'ordine costituisce la cerchia ristretta, l'élite, del CFR.
Dal 1833 Teschio e Tibie è stato dominato dai seguenti imperi di famiglia:
Rockefeller (Standard Oil)
Harriman (Ferrovie)
Weyerhaeuser (Legname)
Sloane (Commercio al dettaglio)
Pillsbury (Mulini da grano)
Davison (J.P.Morgan)
Payne (Standard Oil)

- Tavola Rotonda:
Cecil Rhodes, membro del Comitato dei 300, fondò la "Tavola Rotonda" in Inghilterra il 5 febbraio 1891. Tra i cosi fondatori si furono Stead, Lord Esher, Lord Alfred Milner, Lord Rothschild e Lord Arthur Balfour. L'assetto del gruppo fu -come l'SS di Hitler- copiato dalla Società di Gesù, l'ordine gesuita.
Il principale obiettivo di questo gruppo fu l'espansione dell'impero britannico nel mondo con l'inglese come lingua universale. In realtà, Rhodes si sforzò di costruire un governo mondiale per il bene dell'umanità, ma il gruppo fu poi infiltrato dagli agenti degli Illuminati. 

- Bilderberger:
Questa organizzazione segreta fu costituita nel maggio 1954 all' Hotel de Bilderberger a Oosterbeek in Olanda dal Comitato dei Trecento. I Bilderberger sono un gruppo di circa 120 persone dell'alta finanza dell'Europa occidentale, degli USA e del Canada. I loro principali obiettivi sono un governo mondiale per l'anno 2000 e un esercito mondiale sotto l'egemonia dell'ONU. Il gruppo è anche chiamato il "governo mondiale invisibile".
Un gruppo di consiglieri composto da un comitato di direzione (24 europei e 15 americani) decide chi sarà invitato alle riunioni. Però non tutti i partecipanti sono degli "iniziati". Possono solo rappresentare dei gruppi d'interesse o altre personalità.
Alcuni dei più importanti rappresentanti internazionali sono o erano:
Agnelli Giovanni
Brezinski Zbigniew
Bush George
Carrington Lord
Dulles Allen
Clinton Bill
Ford Henry II
Gonzales Felipe
Jankowitsch Peter
Kennedy David
Kissinger Henry
Luns Joseph
Lord Roll of Ipsden
McNamara Robert
Martens Wilfried
Palme Olof
Reuther Walter P.
Rockefeller David
Rockefeller John D.
Rockefeller Nelson
Rothschild Edmund de Tindemanns

Warbug Eric D.
Warbug Siegmund
Worner Manfred

- Commissione Trilaterale:
Questa organizzazione segreta fu fondata nel giugno 1973 da David Rockefeller e Zbigniew Brezinski per il Comitato dei Trecento, e si mise al lavoro perché le organizzazioni esistenti come l'ONU non portavano avanti la costituzione di un governo mondiale unico in modo abbastanza celere. Ci voleva una spinta. Questa organizzazione elitaria mira a riunire i massimi dirigenti dei giganti industriali e commerciali, cioè delle nazioni trilaterali - gli USA, il Giappone e l'Europa occidentale - per imporre un "Nuovo Ordine Mondiale".  L'organizzazione ha circa 200 membri che, al contrario dei Bilderberger, lo sono a vita.
La Commissione Trilaterale controlla tramite i membri del CFR, l'intera economia degli USA con le lobby per la politica, i militari, il petrolio, l'energia e i media. I membri sono direttori d'azienda, banchieri, agenti immobiliari, economisti, esperti di scienze politiche, avvocati, editori, politici, dirigenti sindacali, presidenti di fondazioni e giornalisti. 
I più importanti:
Brezinski Zbigniew, Bush George, Clinton Bill, Kissinger Henry
McNamare Robert,
Rockefeller David, Rockefeller John D., Rothschild Edmund.

 

 

Il Club di Roma:
E' un gruppo di membri internazionali dell'establishment provenienti da circa 25 paesi (circa 50 persone). Fu fondato ed è finanziato dal clan di Rockefeller dal loro podere a Bellago, in Italia. Ancora una volta il principale obiettivo è un governo mondiale sotto il controllo dell'élite. Il Club di Roma aveva anche elaborato una religione mondiale e adottò l'opinione sbagliata di una crisi energetica e di una sovrappopolazione sulla Terra diffusa dai media. Secondo William Cooper, a quanto pare svilupparono anche il virus dell'AIDS e lo fecero diffondere allo scopo di iniziare il programma di una grande pulizia razziale per il governo mondiale.

- Le Nazioni Unite: ONU
Gli orientamenti per la Lega delle Nazioni furono accettati e approvati al congresso dei frammassoni a Parigi il 29/30 giugno 1917. Fu l'inizio della Lega delle Nazioni costituita a Ginevra nel 1919. L'Organizzazione delle Nazioni Unite nacque nel 1945 a San Francisco su quei principi. E' un'istituzione modellata dagli Illuminati, la più grande loggia massonica del mondo, nella quale tutte le nazioni del mondo si uniranno. L'ironia è che, secondo il riassunto delle regole del machiavellismo, punto quattro, nella prefazione, la gente di tutte le nazioni presenti nelle Nazioni Unite chiede ora che questa istituzione risolva tutti i suoi problemi, e che intervenga per far cessare le guerre; benché gli uomini che idearono quell'istituzione siano gli stessi che fomentarono tutte le guerre degli ultimi due secoli.
In pubblico l'ONU sembra essere un buon amico di tutti quanti che "si occuperà di tutti i problemi". Almeno 47 membri del CFR erano tra i delegati americani fondatori compreso David Rockefeller. L'emblema dell'ONU è chiaramente un simbolo massonico.
I campi a trentatré gradi del globo dell'ONU rappresentano i trentatré gradi del Rito scozzese della massoneria. Le pannocchie di granturco con tredici chicchi ciascuna su entrambi i lati del globo simboleggiano i tredici gradi della gerarchia degli Illuminati e si riferiscono al numero tredici, che per gli ebrei è il numero che porta fortuna. Il numero tredici è il più importante numero nella frammassoneria e ha vari significati. Gesù ebbe dodici discepoli e lui stesso fu il tredicesimo. Nella Cabala, nella numerologia e con la tredicesima carta dei tarocchi, "la Morte", il tredici significa la trasformazione, l'alchimia, la rinascita, la fenice che risorge dalle ceneri, la consapevolezza dei segreti e perciò la capacità di materializzarsi e di smaterializzarsi, la capacità di creare dall'etere.

 

 

 

 

I predatori dell'Ordine Mondiale
di Stefano Liberti 

«Il potere mondiale è nelle mani delle grandi multinazionali e di alcuni governi nazionali, come quello degli Stati uniti». Intervista a John Pilger, autore del volume «I nuovi padroni del mondo» 

Inviato di guerra in Vietnam, Cambogia, Egitto, India e Palestina, sempre in prima linea a svelare le verità omesse dai grandi circuiti mediatici internazionali, John Pilger è un reporter di razza. I suoi articoli, i suoi numerosi libri, i suoi documentari sono altrettanti atti di accusa nei confronti di quei potenti del mondo che, controllando anche i grandi circuiti dell'informazione, possono portare avanti le loro ciniche politiche in perfetta impunità. Un attivismo rigoroso che Pilger conferma anche nel suo ultimo libro appena pubblicato in Italia, in cui fin dal titolo si scaglia contro quelli che definisce «i nuovi padroni del mondo».

                          Chi sono i nuovi padroni del mondo?

I nuovi padroni del mondo sono una conventicola di affaristi e strateghi che, oggi come oggi, reggono e definiscono le sorti del pianeta. Detto in parole semplici, questi nuovi padroni sono il frutto dell'unione tra le grandi multinazionali e i governi dei paesi dominanti. Tuttavia, io non condivido l'idea di molti attivisti del movimento contro la globalizzazione neo-liberista, secondo cui lo stato è ormai svanito e ha delegato i suoi poteri alle grandi corporation. Il nuovo grande sistema di dominio nasce proprio dalla commistione e dalla compenetrazione tra questi due attori.

L'alleanza tra grandi corporation e poteri statuali non è però un elemento strutturale del capitalismo fin dai suoi esordi? Qual è l'elemento di novità?

E' vero che le grandi società si sono sempre appoggiate ai governi per esercitare il proprio potere. Ma è pur vero che la crescita sempre più marcata, a partire dagli anni Settanta, delle grandi multinazionali rappresenta indubbiamente un fenomeno di tipo nuovo. Per riassumere in poche parole questo concetto, possiamo dire che oggi assistiamo alla rigenerazione in una forma nuova e più violenta di un sistema di vecchio tipo.

La guerra al terrorismo non sarebbe quindi altro che una riedizione delle classiche guerre imperialiste del XIX secolo?

Per quanto riguarda gli obiettivi che si prefigge, ossia il controllo delle riserve strategiche del pianeta, sicuramente sì. Quello che cambia, tuttavia, sono i termini in cui si estrinseca il nuovo apparato della propaganda. Oggi, dopo l'11 settembre, il nuovo grande nemico è il terrorismo non statuale. Il che spinge a passare completamente sotto silenzio un altro tipo di terrorismo, ugualmente se non più nocivo: quello perpetrato dagli stati. Dalla seconda guerra mondiale in poi la politica estera degli Stati uniti è costellata di atti di terrorismo puro contro le popolazioni civili dei paesi non allineati ai loro interessi: il barbaro bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki ha inaugurato una lunga scia di sangue e di violenze.

Gli attori internazionali sono ormai definiti «terroristi» sulla base del loro livello di adesione agli interessi strategici degli Stati uniti o delle potenze dominanti. La cosa interessante è che la parola è stata per la prima volta utilizzata dagli inglesi negli anni Quaranta per descrivere le azioni delle organizzazioni clandestine sioniste nella Palestina sotto mandato britannico. Ora, come per magia, la situazione si è rovesciata: Israele - che viola diverse risoluzioni internazionali, si macchia impunemente di esecuzioni extra-giudiziarie e continua a portare avanti un'occupazione omicida - non è terrorista, mentre i palestinesi sono sempre e comunque terroristi. La propaganda si basa proprio su questo: sulla demonizzazione del nemico o del dissidente.

Che ruolo hanno i media nel diffondere tale propaganda?

I media sono parte integrante di quelli che ho definito i «nuovi padroni del mondo». Il loro potere è effettivamente di tipo nuovo, viste le capacità tecnologiche e la possibilità di influenzare l'opinione pubblica che hanno acquisito negli ultimi anni. Basti pensare al tentato putsch in Venezuela contro Hugo Chavez dell'aprile scorso: è stato orchestrato e organizzato prevalentemente dai media, che hanno scatenato una furiosa campagna di diffamazione contro il presidente. O, per rimanere in Italia, basti pensare a Silvio Berlusconi, che controlla direttamente i media privati e influenza la programmazione di quelli pubblici. Gli stessi Stati uniti, che tanto si vantano della loro «informazione libera», hanno forse il sistema mediatico più chiuso del mondo. I media sono ormai totalmente controllati dal capitale e rappresentano un vero e proprio potere politico. La loro capacità di penetrale nella società civile è un elemento nuovo e estremamente pericoloso.

Nel suo libro insiste nel sottolineare come il sistema politico americano sia bloccato in una sorta di competizione fittizia tra democratici e repubblicani. Davvero crede che non ci sia alcuna differenza tra i due schieramenti?

Il grande errore in cui incorrono anche i pensatori più progressisti sta nel cercare di fare distinzioni tra le diverse amministrazioni americane. Io sono pronto a scommettere che, se l'11 settembre al potere ci fosse stato Bill Clinton, avrebbe seguito più o meno la stessa politica di Bush. Basta guardare il bilancio della sua amministrazione, che è costellato di violenze, intimidazioni e attacchi unilaterali nei confronti di paesi terzi. E' stato Clinton ad aver avviato lo spaventoso incremento del budget militare. E' stato sempre lui ad aver completato l'opera di smantellamento dello stato sociale avviata durante la presidenza di Ronald Reagan. Madeleine Albright è stata probabilmente il segretario di stato più unilateralista che abbiano avuto gli Stati uniti negli ultimi decenni, e si colloca decisamente più a destra di Colin Powell. Anche il bilancio dell'ex presidente Jimmy Carter, che ha appena ricevuto il premio Nobel per la pace, è tutt'altro che roseo da questo punto di vista: tra le altre cose è stato lui a chiamare come consigliere alla sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski, un fiero sostenitore dell'egemonia imperiale Usa molto apprezzato oggi dall'amministrazione Bush. Lo stesso discorso vale per la Gran Bretagna: la distinzione tra i governi Tory e l'attuale governo Labour è assolutamente fuorviante. Per molti aspetti, Tony Blair è molto più estremista di Margaret Thatcher.

Questa distinzione fa parte di una precisa ideologia di stato, basata su una falsa competizione tra due fazioni, che in realtà non sono altro che due facce della stessa medaglia. L'idea secondo cui esistono differenze tra democratici e repubblicani o tra conservatori e laburisti è un'idea romantica.

Eppure, è innegabile che l'amministrazione Bush ha impresso una notevole accelerazione sulla questione irachena...

La nuova amministrazione è dominata da persone legate a grandi compagnie petrolifere, interessate per lo più ad accaparrarsi il petrolio iracheno, che rappresenta la seconda più importante riserva per quantità e la prima per qualità del greggio. Ma Washington ha sempre voluto controllare l'Iraq. Fino al 1991 Saddam Hussein ha svolto egregiamente il compito per cui era stato messo a quel posto dalla Cia: evitare la disgregazione del paese e dare facile accesso alle riserve petrolifere. Oggi, gli Stati uniti stanno semplicemente cercando un nuovo Saddam, ed è grottesco il balletto di candidati che vanno e vengono da Washington e Londra per essere assunti a coprire tale incarico: ex generali, affaristi, traffichini di ogni sorta, come i membri dell'Iraqi National Congress di Ahmed Chalabi. Al di là di questo, gli obiettivi della politica Usa nei confronti dell'Iraq sono sempre gli stessi: evitare la formazione di uno stato kurdo nel nord e di un'entità sciita al sud che potrebbe unirsi all'Iran. E, al contempo, assicurarsi il pieno e totale controllo delle riserve petrolifere del Medioriente.

Che ruolo ha Israele in questo disegno strategico?

Israele ha un ruolo ben preciso, che è quello di fedele alleato di Washington nella regione. Lo stato israeliano rappresenta una costante minaccia e un elemento di permanente e continua intimidazione per tutti i paesi circostanti: l'Egitto, la Siria, la Giordania. E non per altro gli Stati uniti appoggiano incondizionatamente i governi israeliani, siano essi del Likud o dei laburisti, che ancora una volta - come nel caso degli Stati uniti e del Regno unito di cui abbiamo parlato prima - non sono altro che due facce di un'identica medaglia. Quanto ai palestinesi, non hanno petrolio e sono quindi per l'amministrazione statunitense privi di qualsiasi interesse.

 

Il progetto per un Governo Mondiale
Tratto da: Le Società Segrete e il loro potere nel Ventesimo Secolo, di Jan van Helsing
Società Editrice Andromeda

Weishaupt (fondatore dell'Ordine Segreto degli Illuminati Bavaresi) morì nel 1830 all'età di 82 anni. Nel 1834, Giuseppe Mazzini assunse la guida degli Illuminati bavaresi, e la mantenne fino alla sua morte nel 1872.
Mentre dirigeva l'ordine degli Illuminati bavaresi, Mazzini corrispondeva col satanista Albert Pike, il Gran Comandante Sovrano della Massoneria dell'Antico ed Accettato Rito Scozzese, della giurisdizione del sud degli Stati uniti, che fondò, più tardi il Klu Klux Klan.
Mazzini aveva nominato Pike capo delle operazioni degli Illuminati bavaresi negli USA. I due massimi illuministi lavorarono insieme. Pike si occupò degli aspetti teosofici delle loro operazioni, Mazzini di quelli politici. Quando le Logge Massoniche del Gran Oriente sono cadute in discredito a causa delle attività rivoluzionarie di Mazzini, quest'ultimo diede a Pike un progetto geniale.
In una lettera a Pike, datata 22 gennaio 1870, Mazzini scrive:
"Dobbiamo permettere a tutte le federazioni di continuare come stanno facendo attualmente, con i loro sistemi, le loro autorità centrali, i diversi modi di corrispondenza tra gli alti gradi dello stesso rito, e di organizzarsi come al presente. Però, dobbiamo creare un super-rito, che rimarrà sconosciuto, al quale chiameremo quei massoni di un più alto grado che sceglieremo. Riguardo ai nostri fratelli nella massoneria, questi uomini si devono impegnare alla massima segretezza. Per via di questo rito supremo, che diventerà l'unico centro internazionale, il più potente, perché la sua finalità rimarrà sconosciuta".
Pare che questo sia l'elite del 33° grado del Rito Scozzese.
In una lettera del 15 agosto 1871, Pike spiegò in un abbozzo al leader degli Illuminati Mazzini, il modo per conquistare il mondo con tre guerre mondiali ed instaurare il NUOVO ORDINE MONDIALE.
La Prima Guerra Mondiale avrebbe dovuto essere pianificata per portare la Russia sotto il dominio degli Illuminati bavaresi. La Russia avrebbe dovuto poi essere adoperata come uno spauracchio per favorire i piani degli Illuminati bavaresi in tutto il mondo.
La Seconda Guerra Mondiale dovrebbe poi iniziare con una manipolazione delle differenze tra nazionalisti tedeschi ed i sionisti politici. Questo dovrà sfociare in un'espansione dell'influenza russa e nella costituzione dello stato di Israele in Palestina.
La Terza Guerra Mondiale era pianificata come risultato delle differenze, fomentate dagli agenti degli Illuminati, tra i sionisti e gli arabi. Il conflitto doveva stendersi attraverso il mondo.
Fa parte della Terza Guerra Mondiale, anche la lotta tra i nichilisti ed gli atei per provocare un capovolgimento sociale di una ferocia e dia una brutalità mai conosciuti prima.
Dopo la distruzione del Cristianesimo e dell'Ateismo, si mostrerebbe agli uomini la vera Dottrina Luciferiana e in tal modo si prenderebbero due piccioni con una fava.

Alcuni commenti sulla situazione odierna:
Con la Russia come spauracchio (il concetto del nemico), le nazioni occidentali dovrebbero essere spinte in alleanze sovranazionali in cui non sarebbero entrate per conto proprio (NATO, ONU). In più, avere l'impero russo come nemico del mondo aiutò enormemente il traffico di armi internazionale, di cui i banchieri internazionali approfittano di nuovo.
Questo ci dimostra che dietro la Seconda Guerra Mondiale, c'è uno scenario ben diverso di quanto ci dicono i libri.Il libro è del 1995 quindi mancano gli avvenimenti politico-militari degli ultimi anni, soprattutto quelli del 2001.
Nell'ottica però del Governo Mondiale, l'attuale guerra al terrorismo "voluta" dagli americani può essere vista come un meccanismo per unificare tutte le nazioni sotto una unica bandiera.

USA e il progetto per sottomettere l'umanità
di Miguel Martinez

Il settimanale scozzese, Sunday Herald, ha pubblicato il 15 settembre scorso il sunto di un documento redatto due anni fa per conto di alcuni dei principali esponenti dell'attuale governo statunitense, che descrive in dettaglio un progetto per la sottomissione militare del pianeta al dominio statunitense. Un progetto che - tra molte altre cose - descrive con apparente favore la possibilità di creare armi biologiche capaci di sterminare "specifici genotipi".
Il documento, intitolato Rebuilding America's Defences: Strategies, Forces And Resources for a New Century, fu scritto nel settembre del 2000 - quando Bush non era ancora presidente - dal Project for the New American Century (PNAC), uno dei numerosi think-tank della destra statunitense. Il testo fu redatto per un gruppo specifico di persone, che oggi ricoprono incarichi non indifferenti: Dick Cheney, attuale vicepresidente degli Stati Uniti; Donald Rumsfeld, attuale segretario alla difesa; Paul Wolfowitz, attuale vicesegretario alla difesa; Jeb Bush, fratello del presidente; e Lewis Libby, capo dello staff di Cheney.
Di seguito, troverete la traduzione integrale dell'articolo del Sunday Herald. Legandosi all'attualità, il giornalista scozzese ha insistito su un dettaglio, il progetto per rovesciare il governo iracheno. Ma il documento va visto in un contesto molto più ampio.
Già alla fine degli anni Cinquanta, un vecchio conservatore, il presidente Eisenhower, metteva in guardia contro la struttura mostruosa che cominciava a dominare il suo paese: una coalizione sempre più stretta tra immense
imprese legate alle commesse militari, uno Stato che aveva come funzione principale la conduzione della guerra e una sterminata catena di laboratori dove scienziati, sociologi, tecnici di ogni sorta lavoravano anno dopo anno
per affinare gli strumenti del dominio, a prescindere completamente dalla pur vivace società civile del paese. Il testo che leggerete è un esempio, nemmeno tanto insolito, di ciò che si produce in questi laboratori.
Questa simbiosi, in nome della "guerra duratura", tra alcune gigantesche corporations, lo Stato e la ricerca sembra una riedizione di un aspetto fondamentale del nazionalsocialismo dell'epoca dei Krupp e di Peenemünde.
Il parallelo è ovviamente tecnico e non demonizzante: è inutile elencare le profonde differenze tra il sistema statunitense e quello della Germania degli anni Trenta. Ma è inevitabile che una struttura di questo tipo porti
non solo a uno stato di Enduring War, ma anche - come è successo con il Patriot Act - all'abolizione di alcuni elementi fondamentali di democrazia.
La sede del "progetto per un nuovo secolo americano" (un nome, un programma) coincide con quella di un giornale di proprietà del miliardario dei media, Murdoch, cosa che può indurre a utili riflessioni sulla libertà di stampa. Il direttore del PNAC, William Kristol, è il figlio di Irving Kristol, il principale ideologo della nuova destra americana, che è riuscito a prendere in mano le redini di alcune ricchissime fondazioni americane, tra cui spicca la Olin Foundation, creata dalla principale impresa di armi da fuoco degli Stati Uniti. Queste fondazioni hanno versato milioni di dollari per trasformare anche la produzione di idee in un annesso dell'industria bellica.
Grazie a Irving Kristol, ad esempio, Samuel Huntington ha potuto incassare finora ben cinque milioni di dollari da varie fondazioni come premio per aver creato la famosa nozione di "scontro di civiltà". Che prima ancora di
essere un libro è uno slogan, ormai noto anche ai meno colti.


Neil Mackay:

"Bush aveva pianificato il 'cambio di regime' in Iraq prima ancora di diventare presidente"
Sunday Herald - Scozia - 15 settembre 2002
Un progetto segreto per il dominio globale statunitense rivela che il Presidente Bush e il suo governo avevano pianificato un attacco premeditato contro l'Iraq per imporvi un "cambio di regime" addirittura prima del suo
ingresso alla presidenza nel gennaio del 2001.

Il progetto - scoperto dal Sunday Herald - per la creazione di una "Pax Americana globale" è stato redatto per Dick Cheney (attualmente vicepresidente), Donald Rumsfeld (segretario alla difesa), Paul Wolfowitz (il vice di Rumsfeld), il fratello minore di George W. Bush, Jeb e per Lewis Libby (il capo dello staff di Cheney). Il documento, dal titolo "Rebuilding America's Defences: Strategies, Forces And Resources For A New Century"
("ricostruire le difese dell'America: strategie, forze e risorse per un nuovo secolo"), è stato redatto nel settembre del 2000 dal think-tank di destra [neo-conservative], il Project for the New American Century (PNAC)
["progetto per un nuovo secolo americano"].
Il piano mostra che il governo Bush intendeva assumere il controllo militare del Golfo a prescindere se Saddam Hussein fosse o no al potere. Il testo dice 'gli Stati Uniti hanno cercato da decenni di svolgere un ruolo più permanente nella sicurezza regionale del Golfo. Mentre il conflitto irrisolto con l'Iraq fornisce una giustificazione immediata, l'esigenza di avere una sostanziosa presenza delle forze americane nel Golfo va oltre la questione del regime di Saddam Hussein.'
Il documento del PNAC presenta 'un progetto per conservare la preminenza globale degli Stati Uniti, impedendo il sorgere di ogni grande potenza rivale, e modellando l'ordine della sicurezza internazionale in modo da allinearlo ai principi e agli interessi americani'.
Questa 'grande strategia americana' deve essere indirizzata 'il più lontano possibile verso il futuro', dice il rapporto. Che invita poi gli Stati Uniti a 'combattere e vincere in maniera decisiva in teatri di guerra molteplici e contemporanei', come una 'missione cruciale' [core mission].
Il rapporto descrive le forze armate statunitensi all'estero come la 'cavalleria lungo la nuova frontiera americana'. Il progetto del PNAC dichiara il proprio sostegno a un documento scritto in precedenza da Wolfowitz e Libby, in cui si affermava che gli Stati Uniti dovrebbero 'dissuadere le nazioni industriali avanzate dallo sfidare la nostra
egemonia (leadership) o anche dall'aspirare a svolgere un ruolo regionale o globale maggiore'.
Il rapporto del PNAC inoltre:
- descrive gli alleati chiave, tra cui il Regno Unito, come 'il mezzo più efficace per esercitare un'egemonia globale americana';
- afferma che le missioni militari per garantire la pace 'richiedono un'egemonia politica americana e non quella delle Nazioni Unite';
- rivela l'esistenza di preoccupazioni nell'amministrazione americana a proposito della possibilità che l'Europa possa diventare un rivale degli USA;
- dice che 'anche se Saddam dovesse uscire di scena', le basi nell'Arabia Saudita e nel Kuwait dovranno restare in maniera permanente - nonostante l'opposizione locale tra i regimi dei paesi del Golfo alla presenza di soldati americani - perché 'anche l'Iran potrà dimostrarsi una minaccia pari all'Iraq agli interessi statunitensi';
- mette la Cina sotto i riflettori per un 'cambio di regime', dicendo che 'è arrivata l'ora di aumentare la presenza delle forze armate americane nell'Asia sudorientale'. Ciò potrebbe portare a una situazione in cui 'le
forze americane e alleate forniscano la spinta al processo di democratizzazione in Cina';
- invita a creare le 'US Space Forces' ("forze spaziali statunitensi") per dominare lo spazio, e ad assumere il controllo totale del ciberspazio in modo da impedire che i 'nemici' usino internet contro gli Stati Uniti;
- anche se gli Stati Uniti minacciano la guerra contro l'Iraq per aver sviluppato armi di distruzione di massa, gli USA potrebbero prendere in considerazione, nei prossimi decenni, lo sviluppo di armi biologiche - che pure sono state messe al bando. Il testo dice: 'nuovi metodi di attacco - elettronici, 'non letali', biologici - diventeranno sempre più possibili. 
.. il combattimento si svolgerà in nuove dimensioni, nello spazio, nel ciberspazio, forse nel mondo dei microbi... forme avanzate di guerra biologica in grado di prendere di mira genotipi specifici potranno trasformare la guerra biologica dal mondo del terrorismo in un'arma politicamente utile';
- il testo prende di mira la Corea del Nord, la Libia, la Siria e l'Iran come regimi pericolosi, e sostiene che la loro esistenza giustifica la creazione di un 'sistema mondiale di comando e di controllo'.
Tam Dalyell, deputato laburista [nel parlamento di Londra] e una delle principali voci di ribellione contro la guerra all'Iraq, ha dichiarato: 'si tratta di immondizia proveniente da think tank di destra pieni di falchi-coniglio - gente che non ha mai visto gli orrori della guerra, ma è innamorata dell'idea della guerra. Gente come Cheney, che è riuscita a sfuggire al servizio militare ai tempi della guerra del Vietnam.Si tratta di un progetto per il dominio mondiale statunitense - un nuovo ordine mondiale creato da loro. Questi sono i processi mentali di americani fantasticanti, che desiderano controllare il mondo. Sono sconvolto dal fatto che un primo ministro laburista inglese vada a letto con una banda di gente di una tale bassezza morale.'

                                       IL CONTROLLO DEL MONDO

Nell’ultimo scorcio di questo fine secolo, denso di inquietanti fantasmi, è ritornata alla ribalta la paura di una grande congiura ordita contro il mondo, l’antica cospirazione sinarchica, riciclata in versione moderna, che ha come fine quello di impadronirsi del governo del mondo. Vediamo quali scenari si prospettano per l’umanità secondo i piani dei cospiratori.

In fatto di cospirazioni il documento noto come I Protocoles des sages de Sion, è il più inquietante. Pubblicato e diffuso in Occidente nel 1920, si disse già nell’anno seguente alla sua pubblicazione che era un falso, anche se molti credono il contrario. Ma cosa dicono i ventiquattro capitoli de: I Protocolli dei Savi Anziani di Sion?

Ciò che segue è il tenore del documento, tanto per farsene un’idea, sintetizzato da un esperto del calibro di James Webb: <<C’è un complotto segreto per conquistare il mondo. Viene ordito da un sindacato internazionale di ebrei, votati a fomentare le lotte di parte, a pervertire l’ordine sociale costituito, a promuovere i conflitti internazionali. Questi uomini sono chiamati gli Anziani di Sion e godono della distruzione della moralità convenzionale e dei conforti della religione. I loro agenti speciali sono i massoni, ma esistono anche altre società segrete che portano avanti la loro missione di sovversione>>.

IL RAPPORTO CHAVIN 

Altre strane somiglianze emergono tra il Patto sinarchico e i Protocoles des sages de Sion. Ci informa ancora Hutin che un documento riservato, il Rapporto Chavin, cercò dopo la liberazione, di far luce sulle correnti sotterranee che avevano portato al potere gli uomini di Vichy con l’intento di servirsi di loro come dei semplici strumenti. Quel rapporto aveva perfettamente individuato la tattica dei sinarchi di ogni Paese: <<Il mezzo previsto consiste, in linea generale, nel dare a ciascun Paese una costituzione politica ed un’economia nazionale la cui particolare struttura renda possibili i seguenti punti:

1. Mettere il potere politico nelle mani dei mandatari dei gruppi interessati (banchieri e capitalisti);

2. Realizzare la massima concentrazione in ogni ramo dell’industria, allo scopo di eliminare qualsiasi concorrenza;

3. Avere l’assoluto controllo dei prezzi di qualsiasi prodotto;

4. Inquadrare gli operai in un organico giuridico e sociale che non permetta più nessuna azione rivendicatrice da parte sua.

E quest’ultimo punto era anche uno dei fini indicati dai Protocolli>>.

Sotto questa ottica di controllo delle masse e di dominio del mondo, degni di interesse sono i fatti che seguono. Il primo riguarda una certa C. M. Stoddart. Scrive Webb: <<Per diversi anni questa donna fu una dei tre capi dirigenti del tempio magico inglese conosciuto come Stella Matutina. Poi, improvvisamente, capovolse i suoi valori e scrisse una serie di articoli antisemiti, pubblicati poi nel 1930 in un volume dal titolo Portatori di Luce dell’Oscurità. Tutti i gruppi esoterici, sosteneva, erano "consapevolmente o inconsapevolmente collegati al Gruppo centrale che agisce dietro la Terza Internazionale di Mosca">>. E affermava, inoltre, che: <<Per conseguire l’unità dell’umanità, asservita dalla catena magnetica alla Repubblica universale della Massoneria ebraica del Grande Oriente, è necessaria una coscienza sessuale pervertita con ogni mezzo possibile, come l’illuminismo, l’euritmia, e così via: e forse, in alcuni gruppi la psicanalisi>>. Altri studiosi includono in questo grande piano di sovvertimento del mondo, con lo scopo finale di asservirlo, numerose sette che sotterraneamente preparano una sorta di "rivoluzione mondiale".

LE TAPPE FONDAMENTALI DEI PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION PER LA DISTRUZIONE DELLA CIVILTA’ CRISTIANA  

  L'8 maggio 1920, il Times di Londra  pubblicò un articolo in cui dava un ampio resoconto del contenuto dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion, annunciando che questi erano stati pubblicati a Tsarkoye Selo, in Russia, nel 1905 dal Prof. Serghei Alexandrovich Nylus e che la biblioteca del British Museum ne possedeva una copia con il timbro di entrata del 10 agosto 1906, nº 3926/D/17. Stando alla prefazione dell'edizione del 1905 del Prof. Nylus, si tratta di note che furono sottratte clandestinamente da un grande libro di appunti per conferenze trovato nella cassaforte del quartier generale della Società di Sion. Ma cosa sono esattamente questi Protocolli? Si tratta di un libello anonimo, articolato in 24 Protocolli, attribuito ad un'élite ebraica composta da 72 «Savi», decisa ad impadronirsi del mondo con un piano ultra-macchiavellico fondato sulla violenza e sull'inganno. Ciò che tuttavia è importante, e che ci interessa provare non è tanto la loro autenticità, quanto la loro veridicità. Ci troviamo infatti di fronte ad un rapporto dal contenuto profetico e troppo puntualmente scandito dagli eventi storici anche attuali per poter essere ignorato. René Guénon (1886-1951), antropologo francese, padre dello gnosticismo moderno, 33º gr. del Rito Scozzese, 90º di quello di Menphis-Misraim e vescovo della chiesa gnostica, e quindi personaggio certamente aldisopra di ogni sospetto di filo-cattolicesimo, affermava che, aldilà del problema dell'autenticità «l'essenziale è l'affermazione che tutto l'orientamento del mondo moderno corrisponde ad un piano «stabilito» e imposto da qualche misteriosa organizzazione» 1. Lo storico massone Serge Hutin, trattando dei Protocolli ha scritto: «Non possiamo che constatare il carattere profetico di questo documento. è come se il redattore dei Protocolli avesse, metodicamente e con allucinante precisione, prefigurato agli inizi del XX secolo il processo che portò alla riuscita i totalitarismi contemporanei.. Un tale documento costituisce l'apice del moderno macchiavellismo politico, la cui ambizione non si limita più ad un Paese, ma a tutta la Terra» 3. E concludiamo citando per ultimo un testimone d'eccezione: San Massimiliano Kolbe, strenuo nemico della Massoneria e dell'ebraismo in chiave anti-cattolica. Secondo questo Santo, i massoni sono « una cricca organizzata di ebrei fanatici, i quali mirano, in modo irragionevole, a distruggere la Chiesa cattolica, alla quale lo stesso Uomo-Dio ha assicurato che le porte degli inferi non la potranno sopraffare» 4. Ebbene, San Massimiliano non esitava a dare come autentici questi scritti.

 

 

SOGNO  ANTICO

 

  Gli ebrei hanno la certezza assoluta del loro destino di dominare tutta la Terra, assicurato loro dai profeti. Questo piano, contenuto ne «I protocolli dei savi ANZIANI di Sion», accuratamente elaborato da almeno 300 anni da un'équipe segreta di ebrei intelligentissimi, e di anno in anno riveduto e aggiornato, è quello che guida da alcuni secoli tutti gli avvenimenti internazionali ed ha portato gli ebrei ormai sul punto di realizzare a breve scadenza il loro sogno antico di dominio universale sulla Terra. è evidente che tale piano non è opera del popolo ebraico, ma soltanto di un ristretto numero di ebrei che formano una intellighen- tia, una specie di Stato Maggiore. Vediamo per sommi capi tale piano:

 

   I

COSCIENZA  DELLA  LORO  VOCAZIONE

MESSIANICO-POLITICA

    

  Il rabbino Eugenio Zolli, divenuto cattolico, diceva giustamente: «L’opposizione tra ebrei e cristiani si riduce ad una diversa interpretazione della Bibbia». Satana, ispirando loro un'interpretazione materialistica dei profeti, è riuscito a fare del popolo eletto per dare al mondo Cristo, il più grande nemico di Cristo e della Sua opera, la Chiesa. Nei PROTOCOLLI gli ebrei dicono: «Siamo destinati a governare il mondo. I nostri profeti ci hanno detto che noi siamo stati eletti da Dio stesso per governare tutto il mondo. Dio stesso ci ha dato la capacità perché arriviamo a risolvere questo problema» 11. «La nostra razza ha una superiorità universale su tutte le altre razze» 12. «La mentalità dei cristiani è istintiva, irragionevole, come quella degli animali» 13. «I cristiani sono come un gregge di pecore» 14. «Al posto dei governi attuali, noi metteremo un colosso che si chiamerà Amministrazione del Governo Supremo» 15. Queste idee sono particolarmente penetrate nella mentalità dei giovani d'oggi d’Israele. Tra di essi, a Gerusalemme, circola lo slogan: «Servi di nessuno, possibilmente padroni di tutti».

   

II

éQUIPE  SEGRETA  EBRAICA  PILOTA

 

  Un gruppo di ebrei illuminati deve formare l’intellighentia che segga in permanenza nel segreto più assoluto, discuta, progetti, disponga col dispotismo più assoluto quello che si deve fare nel mondo, e così guidi gli avvenimenti. «Nulla può rovesciare una potenza segreta. Questo è il nostro governo. La Massoneria non serve che a coprire i nostri disegni. Il piano d'azione della nostra potenza, come pure il quartier generale del nostro governo, resteranno sempre sconosciuti al mondo» 16. Questa intellighentia ha il quadro perfetto della dislocazione degli ebrei, soprattutto di quelli che emergono per ricchezza o per politica o scienza o per abilità, e li tiene tutti collegati e uniti; e tutte le volte che ha un qualche obiettivo generale o particolare da raggiungere, mobilita quelli che occorrono. Praticamente, gli ebrei hanno quell’unità che noi cristiani non abbiamo finora saputo raggiungere. Un diavolo non si mette contro un altro diavolo, perché ogni regno diviso viene distrutto 17. Per suscitare simpatie verso gli ebrei e verso il loro governo, bisognerà organizzare, quando occorre, manifestazioni antisemite 18. Tale intellighentia ebraica, che in effetti dirige tutto, dovrà curare di mettere nei posti di comando e nei posti di fiducia, nella direzione dei giornali e nelle alte sfere dello spionaggio soltanto persone che abbiano nella loro vita passata qualche azione troppo vergognosa, in maniera da poterli manovrare come essa vuole e da averli sempre docili esecutori e servitori per tema di venir ricattati. «La paura di rivelazioni, il desiderio che ha ciascun uomo arrivato al potere di conservarlo con i privilegi, i vantaggi e gli onori ad esso legati, faranno dei fedeli esecutori dei nostri piani» 19.

 

III   

DISTRUGGERE  L’ARISTOCRAZIA

 

  «Spetta a noi il primato d’aver lanciato al popolo, nel passato, le parole d’ordine: «Libertà, Uguaglianza e Fraternità»; parole ripetute in seguito tante volte da pappagalli incoscienti, che attratti da ogni parte da questa esca, ne hanno fatto uso solo per distruggere la prosperità nel mondo e la vera libertà individuale, una volta così ben protetta e garantita contro il pericolo di soffocamento da parte della plebaglia. I Gentili, che si credevano intelligenti, non hanno saputo scoprire il senso nascosto di queste parole e non ne hanno capito le contraddizioni; non hanno visto che non c’è uguaglianza nella natura, che non può esservi libertà nella natura e che la natura stessa ha stabilito l’ineguaglianza degli animali, dei caratteri e delle intelligenze. Le parole d’ordine Libertà, Uguaglianza e Fraternità, tramite nostri agenti inconsci, immisero nelle nostre file legioni intere di uomini che portarono con entusiasmo i nostri stendardi. Queste parole erano dei vermi che rodevano la prosperità dei Gentili, distruggendo ovunque la pace, la tranquillità e la solidarietà, e scalzando i loro Stati fin dalle fondamenta. Vedrete in seguito come questo servì al nostro trionfo; ci diede, fra l’altro, la possibilità di ottenere il risultato più importante, ossia, di abolire i privilegi dell’aristocrazia dei cristiani, l’unico mezzo di difesa che avevano i popoli e le Nazioni contro di noi. Sulle rovine dell’aristocrazia naturale ed ereditaria, abbiamo elevato la nostra aristocrazia dell’intelligenza e della finanza. Abbiamo preso come criterio di questa nuova aristocrazia la ricchezza, che dipende da noi, e la scienza, che è diretta da nostri dotti» 20. «Al suono di quelle fatidiche parole, le folle inferocite scatenarono la Rivoluzione Francese che distrusse l'aristocrazia francese e preparò il tramonto dell'aristocrazia delle altre nazioni cristiane. Ricordatevi della Rivoluzione Francese, che noi abbiamo denominato la «Grande». I segreti della sua preparazione ci sono ben noti: essa fu interamente opera delle nostre mani. Da allora in poi, noi guidiamo il popolo da una delusione all’altra, affinché rinneghi perfino anche noi a favore del Re Despota del sangue di Sion che noi prepareremo per il mondo» 21. «Al posto dei governi attuali, noi metteremo un colosso che si chiamerà «Amministrazione del Governo Supremo». Le sue mani si stenderanno da ogni parte come delle immense tenaglie, e la sua organizzazione sarà così colossale che tutti i popoli non potranno sfuggire al suo dominio» 22. «Tutte le ruote del meccanismo statale dipendono da un motore che è nelle nostre mani, e questo motore è l’oro. La scienza dell’economia politica, inventata dai nostri Saggi, dimostra ancora oggi a tutti il prestigio reale dell’oro. Il capitale, per avere le mani libere, deve raggiungere il monopolio dell’industria e del commercio: ciò che già sta per realizzare la nostra mano invisibile in tutte le parte del mondo. Questa libertà darà la forza politica agli industriali, ed il popolo sarà loro sottomesso» 23. Non è un mistero che le maggiori banche mondiali sono di proprietà di ebrei o controllate da ebrei, come del resto lo sono anche i maggiori monopoli di commercio, le maggiori case cinematografiche 24, ecc... Né è un mistero che i vari governi americani devono fare i conti con gli ebrei perché questi controllano la maggior parte delle finanze americane e dei giornali americani. E tutti sappiamo com'è finita ai Kennedy (John e Robert) perché erano cattolici praticanti e indipendenti economicamente, avendo banche proprie.

 

IV

FORMARE  LA  MASSONERIA

   

  L’Alleanza Israelitica Universale, al Congresso di Losanna del 1875, dove si ebbe ufficialmente la fusione tra ebraismo e Massoneria, dichiarò: «L’ebraismo ha riconosciuto nella Massoneria uno degli strumenti essenziali per la realizzazione del suo sogno di dominio universale» 25. Dicono i Protocolli: «Dobbiamo mettere a nostro servizio gli uomini più capaci del mondo. Il nostro governo deve attirare a sé i pubblicisti, i massimi giuristi, i tecnici, i diplomatici, e infine gli uomini preparati in scuole speciali con un'educazione superiore» 26. «A tale scopo, ci serviremo della Massoneria. Quelli che entrano nelle società segrete, sono ordinariamente degli ambiziosi, degli avventurieri e, in generale, uomini per la maggior parte leggeri, con i quali non avremo difficoltà ad accordarci per compiere i nostri progetti. Se avverranno dei disordini, ciò significherà che noi abbiamo avuto bisogno di provocarli per abbattere una potenza troppo solida. Se si ordina un complotto nel suo seno, il suo organizzatore altri non sarà che uno dei nostri fedeli agenti. è naturale che siamo noi, all’infuori di qualsiasi altra persona, gli unici a dirigere gli affari della Massoneria. Noi soltanto sappiamo condurla. Noi soltanto conosciamo lo scopo finale di tutta la nostra azione, mentre i cristiani non conoscono nemmeno lo scopo immediato delle loro azioni. Ordinariamente, essi vanno orgogliosi per il loro momentaneo successo, del loro personale orgoglio nell'esecuzione del loro disegno, senza nemmeno accorgersi che l’idea non era loro, ma nostra. I cristiani frequentano le Logge massoniche per pura curiosità o nella speranza di ricevere parte della pubblica mangiatoia, con l’appoggio delle stesse Logge. Ve ne sono perfino di quelli che aderiscono alla Massoneria per poter discutere le loro idee davanti ad un qualunque pubblico; sentono la necessità del successo e degli applausi, e di questi noi non siamo mai avari. Noi regaliamo ai cristiani simili successi allo scopo di volgere a  nostro vantaggio gli uomini che si credono di valere qualcosa; così, accettano senza accorgersene le nostre idee, e senza mettersi in guardia, fiduciosi di essere infallibili, e convinti di essere totalmente indipendenti e liberi nelle loro idee» 27. «La Massoneria servirà a coprire i nostri disegni. Il piano d'azione della nostra potenza, come pure il quartiere generale del nostro governo, resteranno per sempre sconosciuti al mondo» 28. Con quale risultato? «Abbiamo al nostro servizio uomini di ogni opinione, che professano le più diverse dottrine, uomini che vogliono ristabilire le monarchie, capi-popolo, socialisti, comunisti e gente che aderisce ad ogni sorta di utopie; abbiamo soggiogato tutti al nostro carro. Ciascuno di essi mira, da parte sua, a distruggere i residui del potere, cercando di distruggere le leggi ancora esistenti» 29. Quando poi un massone dovesse ostacolare i piani ebraici, la sua fine è segnata. «Il fatto di averli potuti condurre a questa fede cieca non è forse prova certa che il loro spirito è poco sviluppato di fronte al nostro? Abbiamo dato al nostro popolo un potere che non avrebbe mai osato sperare. La morte è la fine inevitabile di ciascuno; meglio accelerare la fine di coloro che mettono ostacolo alla nostra opera, piuttosto che essere sacrificati noi che abbiamo creato quest’opera [...]. Noi mettiamo a morte i massoni in modo che nessuno, nemmeno le vittime, sospettino la nostra condanna; muoiono tutti quando è necessario, come di malattia normale. E pur sapendo questi fatti, gli iniziati stessi non hanno il coraggio di protestare. Con questi mezzi abbiamo sradicato ogni iniziativa di protesta in seno alla Massoneria» 30. La morte del banchiere massone Roberto Calvi insegna.

 

V

RENDERE  IMPOSSIBILE  LA  VITA  SOCIALE

 

  «Arriveremo così, insensibilmente, alla soppressione delle varie costituzioni quando verrà il tempo di riunire tutti i governi sotto la nostra autocrazia. Il riconoscimento del nostro autocrate può avvenire prima della soppressione delle costituzioni, se il popolo, stanco per i disordini e per l’incapacità dei suoi governanti, griderà: «Destituiteli e dateci un re universale che possa riunirci e distruggere le cause delle nostre discordie: le frontiere fra Stato e Stato, le religioni e i lavorii segreti degli Stati; dateci un re che ci doni quella pace e quel riposo, che noi non possiamo ottenere con i nostri governi e con i nostri deputati» 31.

 

VI

CONFONDERE  L’OPINIONE  PUBBLICA

 

  «Per ottenere tutto questo, bisogna turbare costantemente, in tutto il mondo, i rapporti fra i popoli ed i governi, allo scopo preciso di stancare tutti con la discordia, l'inimicizia, l'odio, la fame, lo stesso martirio, la diffusione delle malattie e la miseria, affinché i cristiani non vedano altra via di salvezza che un ricorso alla nostra piena e totale sovranità. Ma se daremo ai popoli il tempo di respirare, il momento favorevole per noi forse non arriverà mai» 32.

 

VII

SAPERE  TUTTO  E  DIRIGERE  TUTTO

  

  Per riuscire a ciò si dovrà:

 

  1) Adoperare astuzia e ipocrisia. «La nostra parola d’ordine è: forza e ipocrisia. Solo la forza può trionfare in politica, soprattutto se è simulata nel talento indispensabile agli uomini di Stato. La violenza dev’essere il principio; l’astuzia e l’ipocrisia devono essere la regola per i governi che non vogliono che la loro corona passi nelle mani di agenti di una nuova forza. Il male è l’unico mezzo per arrivare al bene. Ecco perché non dobbiamo indietreggiare davanti alla corruzione, all’inganno e al tradimento, ogni qualvolta possono servire a raggiungere il nostro scopo» 33.

 

  2) Assoldare numerosi abili agenti. «Ci è necessario prima di tutto procurarci agenti audaci, temerari e di tale prontezza di spirito da essere in grado di rovesciare qualunque ostacolo si presenti nel nostro avanzare» 34. «I nostri agenti verranno scelti sia nell’alta società che nel basso ceto, fra la classe amministrativa che si diverte, fra gli editori, fra i tipografi, fra i librai, fra i commessi, fra gli operai, fra i cocchieri, fra i lacchè, ecc...» 35.

  3) Penetrare ovunque. «Noi dovremmo saper tutto per dirigere e convogliare tutto ai nostri obiettivi» 36. A tale scopo, gli ebrei, o direttamente o con l’opera della Massoneria coadiuvata da tali agenti, sono già penetrati dappertutto, particolarmente nei gangli direttivi della società: nei Parlamenti, nei Governi, nei Partiti, nella Democrazia Cristiana, nell’esercito, nei tribunali e soprattutto nel Vaticano 37.

 

 VIII

IMPADRONIRSI  DELLA  STAMPA

   

  «Per dirigere l’opinione pubblica dobbiamo impadronirci della stampa. A tale scopo, bisogna penetrare nelle direzioni e nelle redazioni dei vari giornali, fare giornali propri e creare agenzie di stampa. Queste agenzie, allora, saranno interamente nelle nostre mani e non pubblicheranno se non quello che noi loro prescriveremo. Se già ora noi abbiamo il controllo della mente delle nazioni cristiane, a tal punto che quasi tutti giudicano gli avvenimenti mondiali attraverso le lenti colorate degli occhiali che noi mettiamo sui loro occhi; se già da ora nulla ci impedisce di conoscere i segreti di Stato, come stupidamente li chiamano i cristiani, che cosa sarà quando noi saremo i padroni riconosciuti dell’Universo nella persona del nostro Re Universale? Tutti i giornali pubblicati da noi avranno, solo in apparenza, tendenze e opinioni fra loro opposte fino all’estremo: questo ispirerà fiducia e attirerà ad essi i nostri avversari senza alcun loro sospetto: essi cadranno nella trappola e saranno resi inoffensivi. I nostri giornali dovranno essere di ogni tendenza: aristocratici, repubblicani, rivoluzionari e anarchici; naturalmente, tutto questo finché ci saranno le varie costituzioni. Essi avranno come il dio indiano Visnù centinaia di mani, ciascuna delle quali accelererà il cambiamento della società. Queste mani condurranno l’opinione pubblica nel senso da noi voluto, perché un uomo troppo agitato perde la facoltà di ragionare e cede facilmente alla suggestione. Gli ignoranti che crederanno di ripetere l’opinione del giornale del loro partito, ripeteranno invece e faranno propria la nostra opinione oppure quella che ci piacerà che sia creduta. Così potremo calmare o eccitare le menti nelle questioni politiche, persuaderle o confonderle stampando tanto notizie vere quanto notizie false, confermando i fatti o smentendoli, secondo l’impressione che fanno sul pubblico. Esploreremo sempre bene il terreno prima di metterci il piede sopra» 38.

 

IX

FARE  IL  COMUNISMO

 

  Per rovinare la società capitalista e tutta l’economia dei paesi cristiani era necessario il comunismo. A questo ci pensò l’ebreo Carlo Marx (il cui vero nome  era Mordekkai Levi; 1818-1883). I «Savi» di Sion tracciano la strada per realizzarlo. Dicono i PROTOCOLLI: «Non si può avere l’uguaglianza a causa delle diverse attività a cui ciascuno è chiamato. Se essi studiassero questa scienza, i popoli obbedirebbero volentieri ai poteri governativi e all’ordine sociale stabilito a loro vantaggio dallo Stato. Al contrario, nel presente stadio della scienza, quale noi l’abbiamo tracciata, il popolo crede ciecamente alla parola stampata e si alimenta, in conseguenza degli errori che gli sono stati insinuati nella sua ignoranza, di un vero odio contro tutte le classi sociali che crede più elevate della sua. Il popolo non comprende l’importanza di ciascuna categoria sociale. Questo odio crescerà ancora di più quando ci sarà la crisi economica che finirà con l’arrestare i mercati, le borse, e la macchina dell’industria. Quando noi riusciremo a creare, con tutti i mezzi clandestini possibili e con l’aiuto dell'oro, che è tutto nelle nostre mani, una crisi economica generale, noi getteremo sul lastrico folle immense di operai in tutta l’Europa. Queste masse allora si getteranno, con voluttà, a trucidare coloro che esse invidiano fin dall’infanzia e ne distruggeranno i beni. Le masse inferocite non toccheranno i nostri beni, perché il momento dell’attacco ci sarà ben noto e noi potremo prendere tutte le misure necessarie per proteggere i nostri beni» 39. A fare la Rivoluzione comunista ci pensarono un grosso gruppo di ebrei che costituirono la maggioranza dei 21 membri del Comitato Rivoluzionario capitanato da Lenin (1870-1924). Tra i membri più noti di tale Comitato, ci furono gli ebrei Zinowiew (1883-1936) e Trotskij (1879-1940) 40, capo dell’Armata Rossa. Il Times, del 10-5-1920, documentava che su 556 principali funzionari della Russia «attuale», 17 erano russi e 541 erano ebrei. D’altro lato, non è un mistero che è stata la Massoneria americana ad impedire la distruzione del comunismo sovietico. Quando alla morte di Hitler, il capo dell’esercito tedesco chiese all’America e all’Inghilterra una pace separata per poter distruggere il comunismo sovietico, mentre Winston Churchill (1864-1965) non solo acconsentiva, ma sollecitava Roosevelt ad accettarla, il massone Roosevelt 41 rispose: «Non farò mai questo a Stalin». L’U.R.R.S., dal canto suo, scoperta una sua vocazione messianica, persegue un proprio piano per raggiungere il dominio mondiale, piano basato su queste direttive:

 

  a) Formare nel popolo una mentalità marxista mediante la stampa, con le riunioni di cellula e con i comizi. Annualmente, i comunisti stampano molte centinaia di milioni di copie di libri, di riviste e di giornali;

  b) Rovinare l'economia capitalista e giungere all’inflazione mediante gli scioperi ed i continui aumenti salariali;

  c) Infiltrarsi dappertutto per conquistare tutto, costituendovi delle cellule di attivisti: nelle fabbriche, nei quartieri, nelle università, ecc... Un universitario mi diceva: «La mia facoltà è completamente nelle mani dei comunisti; è riuscito in questo un piccolo gruppo di universitari comunisti, che al massimo potranno essere una dozzina».

  d) Raggiungere il potere con colpi di Stato ovunque dove esiste la possibilità, perché con le elezioni troppo difficilmente lo raggiungeranno. Con tale sistema, il comunismo ha raggiunto il potere in Cina, Vietnam, Cuba, Stati Africani, ecc...

  e) Corrompere i popoli con l’immoralità per poterli conquistare. Diceva Lenin: «Se intendiamo distruggere una Nazione, dobbiamo, in primo luogo, distruggerne la morale. Allora la Nazione cadrà nelle nostre mani come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra». La prima ambasciatrice russa in Scandinavia, la Sig.a Aleksandra Michajlovna Kollontaj (1872-1952), nota in Russia per aver cercato di conciliare le istanze dei nascenti movimenti femministi con i principi socialisti, aveva la consegna di non parlare di comunismo, ma di propagare, in un crescendo l'amore libero tra la gioventù accademica. Un comunista americano ha confessato, ultimamente, di avere diffuso la letteratura pornografica, per 27 anni, al fine di corrompere la gioventù americana 42. Scriveva Arthur Landsberg nel suo libro Asiatici, scritto nel 1925: «Un Paese non è altro che un corpo gigantesco. Chi regola le sue funzioni genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si conquista il Paese mediante il suo istinto più sviluppato; allora, quella generazione senza più ritegno, perderà le sue forze, in preda ad un’ebbrezza di cui noi potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimolanti, sapremo renderla permanente e fare del Paese un’isola di ossessi» 43. La totale spregiudicatezza sessuale della classe lavoratrice, come presupposto della Rivoluzione comunista, costituiva, già negli anni venti, il programma del membro del partito comunista tedesco Wilhelm Reich (1897-1957) 44, ebreo, discepolo di Freud, fondatore a Berlino dei cosiddetti «Gruppi Sexpol». Oggi egli è il «profeta degli studenti dell’estrema sinistra. Ecco una delle istruzioni diramate dal Partito Comunista della Florida nel 1970: «Corrompi la gioventù; allontanala dalla religione; desta l’interesse per il sesso; rendila superficiale; distruggi il suo slancio giovanile; soffoca il suo interesse per lo Stato, distraendola con lo sport, con il sesso e con qualsiasi trivialità! Spingila con ogni mezzo a perdere tutte le virtù morali, l’onestà, il pudore, la moderazione e la fede alla parola data»! Diceva Mao Tse-tung (1893-1976): «Faremo penetrare la nostra ideologia attraverso le debolezze morali dei nostri avversari». Da un'istruzione interna del Partito Comunista Italiano del 1970: «Perché dovremo opporci, in nome della morale, alla crescente corruzione della borghesia? Il nostro compito sta nel dare l’appoggio tattico a questo irresponsabile affare pornografico e nel dichiarare, come altissimo fine, l’assoluta libertà artistica. In tal modo, acceleriamo effettivamente la decomposizione della borghesia». Su Il Tempo, del 3 giugno 1984, si poteva leggere: «Un incredibile progetto finanziato dal Comune. Quest'estate avremo pure un posto per «imparare» a fare l’amore, ossia una «Love city». Era il progetto dell’A.R.C.I., l’organizzazione paracomunista di ricreazione per animare la seconda metà di luglio nel quadro dell’Estate Romana, patrocinata dall’assessore alla Cultura, l’on. comunista Renato Nicolini. La «Love city» fu organizzata in un’area di accesso, in un punto «test» incentrato sul «Dimmi come ami e ti dirò chi sei», in una mostra «photo love», una discoteca, uno spazio di conversazione, un «single bar» e naturalmente un «post love». Fu fatta «una gara del bacio più sensuale e travolgente con assegnazione di premi» e anche «una dimostrazione di tecniche di seduzione». La «città dell’amore» si concludeva con «uno spazio per parlare d’amore» e da un «single bar», inteso come «il luogo dell’approccio vero e proprio» dove «trovare un possibile partner». La «Love City» era ambientata, in modo di galvanizzare i partecipanti, tra i nudi monumentali del Foro Italico e costò la somma di 95 milioni, contro i 40 di probabili entrate. La differenza per cinquanta milioni fu coperta dal Comune. A tal fine, i vari partiti in combutta con gli altri laicisti hanno prodotto quell’oceano di pornofilms e di riviste pornografiche che hanno infradicito il mondo occidentale con utili astronomici di migliaia di miliardi di lire. Solo in Italia si stampano ogni settimana 8 milioni di copie di riveste pornografiche. «Corrompere, corrompere, corrompere»! è il motto di Underground, un foglio tedesco porno-politico diffuso fra gli studenti 45. Ecco quanto affermava l’ex-presidente federale del S.D.S.: «I problemi della sessualità sono stati la nostra via per politicizzare la scolaresca». Così il Segretario del Partito Comunista di Hong-Kong: «Pechino ha investito circa un miliardo di dollari nell’esportazione clandestina della droga nell’Europa. In questo modo, spera di liquidare l’Europa entro una quindicina di anni» 46. Questa è la tesi sostenuta nel film di Jens Jôrge Thorsen Giornate calme a Clichy, (dove ci si burla di Cristo dal lato sessuale): «La gente deve vivere senza Dio e senza patria. Allora, tutto andrà meglio

 

X

DIVIDERE  I  CRISTIANI

 

  a) Dividerli all’esterno

  «Un’alleanza universale dei cristiani potrebbe dominarci per qualche tempo; ma noi siamo garantiti da questo pericolo dalle profonde discordie che li dividono e che non si possono estirpare dai loro cuori. Noi abbiamo opposto gli uni agli altri tutti i progetti e gli interessi individuali e nazionali dei cristiani, i loro odi religiosi e razziali che noi per venti secoli abbiamo coltivato. è per questo che nessun governo troverebbe appoggio contro di noi; ciascuno giudicherà un'alleanza contro di noi sfavorevolmente ai propri interessi. Noi siamo troppo potenti. Tutti devono fare i conti con noi. Le più grandi potenze non possono concludere il più piccolo trattato, senza che noi già fin d’ora non vi prendiamo parte» 49.

 

  b) Dividerli all'interno

  «La divisione del popolo in partiti li ha messi tutti nelle nostre mani, perché per condurre una lotta di opposizione è essenziale avere denaro, e questo lo controlliamo noi. Temevamo l’alleanza della potenza illuminata dei sovrani con la forza cieca del popolo; ma noi abbiamo preso tutte le misure possibili contro questa eventualità. Tra queste due forze noi abbiamo innalzato il muro del reciproco terrore. In tal modo la forza bruta del popolo è diventata il nostro appoggio e saremo soli a guidarla: sapremo dirigerla e manovrarla con sicurezza al nostro scopo» 50.

 

XI

TURBARE  ED  INEBETIRE  I  CRISTIANI

 

  «Per raggiungere il dominio universale dobbiamo turbare la mente degli uomini e inebetirli in maniera da paralizzare in loro lo spirito critico e far fare loro quanto noi andremo stabilendo.

Per riuscire in questo:

 

  a) Il problema più importante di questo governo è di indebolire la mente del popolo con la critica.

  «Noi ci approprieremo della fisionomia di tutti i partiti e di tutte le varie correnti politiche e comunicheremo questo indirizzo a tutti i nostri oratori, che ne parleranno tanto, che tutti saranno stanchi di sentirli. Per impadronirci dell'opinione pubblica è necessario confonderla al massimo, esprimendo da diverse parti e a lungo, il più gran numero di opinioni contraddittorie, affinché i cristiani si perdano in un simile labirinto di idee e si convincano che è meglio non avere nessuna opinione politica» 51. Sta di fatto che ebrei e massoni si sono infiltrati in tutti i partiti e che parecchi di questi sono diretti da essi. Proseguono ancora i Protocolli: «Il segreto necessario per governare con successo, sta nel moltiplicare al massimo gli errori, i vizi, le passioni e le leggi, in modo che, in questo caos, nessuno possa vederci chiaro. Gli uomini non arriveranno più a comprendersi a vicenda. Questa tattica avrà ancora l’effetto di gettare la discordia in tutti i partiti, di dissolvere tutte le forze collettive che ancora non vogliono sottomettersi a noi. Questa politica scoraggerà ogni iniziativa personale, per quanto geniale, e sarà più potente di milioni di uomini tra i quali noi abbiamo seminato la discordia» 52.

  b) Si devono sviluppare i mezzi visivi.

  «II metodo per sopprimere il ragionamento è già in vigore nel sistema educativo detto «insegnamento visivo», che trasformerà i cristiani in automi che non pensano e che attenderanno le immagini dei fatti per capirli. Uno dei nostri migliori agenti in Francia vi ha già introdotto il  nuovo metodo di insegnamento dimostrativo» 53. Non è un mistero che gli ebrei, mediante le loro case cinematografiche, mediante la Massoneria e mediante il comunismo, posseggono o controllano la maggior parte della produzione cinematografica e televisiva del mondo.

 

XII

DISTRUGGERE  LA  FEDE  CRISTIANA

 

  «I nostri filosofi discuteranno tutti i difetti delle credenze cristiane, ma nessuno discuterà la nostra religione dal suo vero punto di vista, perché nessuno la conoscerà a fondo se non i «nostri» che non oseranno mai tradire i suoi segreti [...]. Nei paesi che si chiamano «progrediti», noi abbiamo creato una letteratura folle, sporca e abominevole. La simuleremo un poco dopo il nostro arrivo al potere per sottolineare il contrasto dei nostri discorsi e dei nostri programmi con queste turpitudini. I nostri Savi, allevati per dirigere i cristiani, comporranno discorsi, progetti, memorie e articoli che si accorderanno d’influenzare gli animi e permetteranno di dirigerli verso le idee e le conoscenze che vorremo loro imporre» 54.

 

  A tale scopo si dovrà:

 

  a) Se è utile, diffondere l’ateismo

  «Questa degradazione transitoria non impedirà l’esecuzione dei nostri piani, ma servirà d'esempio alle future generazioni che intenderanno la nostra spiegazione sulla dottrina di Mosè, il cui sistema stoico e ben concepito avrà portato alla conquista di tutti i popoli» 55.

  b) Screditare il clero

  Il periodico francese Vers Demain, pubblicò il piano elaborato verso 1860 dal massone spretato Paul Roca 56: «Soppressione della veste talare, matrimonio dei preti, revisione dei dogmi in funzione del progresso universale, sconvolgimento della liturgia, l’Eucarestia ridotta a un semplice simbolo della comunione universale ed il vecchio Papato ed il vecchio sacerdozio abdicanti di fronte ai preti dell’avvenire» 57. «Mediante la nostra opera, dei nostri agenti e di tutte le forze laiciste da noi ispirate, abbiamo provveduto già a screditare la classe dei preti e a disorganizzare la loro missione che attualmente ci potrebbe dar noia. La loro influenza sul popolo diminuisce ogni giorno. La libertà di coscienza è ormai proclamata ovunque. Di conseguenza, pochi anni ci separano dalla rovina completa della religione cristiana. Metteremo clericalismo e clericali in un quadro così ristretto che la loro influenza sarà nulla in confronto a quella di un tempo. Quando verrà il momento di distruggere definitivamente la corte papale, il dito di una mano invisibile mostrerà al popolo questa corte. Ma quando i popoli l’assaliranno, noi appariremo come i suoi difensori  per non permettere l’effusione del sangue. Con questa diversione noi penetreremo all’interno e non ne usciremo finché non l’avremo completamente rovinata. Il Re dei Giudei sarà il vero papa dell’universo, il patriarca della chiesa universale. Ma fintantoché noi non avremo allevato la gioventù nelle nostre credenze di transizione, poi nelle nostre, non colpiremo apertamente le chiese esistenti, ma le combatteremo con la critica e con la dissenzione. In generale, la nostra stampa contemporanea svelerà gli affari di Stato, le religioni e l’incapacità dei cristiani, e tutto questo nei termini più disonesti, onde denigrarli in ogni maniera come solo può farlo il genio della nostra razza» 58. E George Panetton, in un documento interessante scrive: «Nel 1938, un altro esponente della setta massonica aveva confessato: «Abbiamo intrapreso la corruzione in grande stile; la corruzione del popolo attraverso il clero e la corruzione del clero per mezzo nostro, allo scopo di seppellire la Chiesa».

 

XIII

DISTRUGGERE  I  GOVERNI

 

  «Per non distruggere avanti tempo le istituzioni dei cristiani, noi vi abbiamo già posto sopra le nostre mani esperte, e già abbiamo in nostro possesso tutti i comandi del loro meccanismo. Queste direzioni erano regolate severamente e giustamente; noi vi abbiamo sostituito amministrazioni arbitrarie e disordinate. Abbiamo sotto il nostro controllo la giurisdizione, le elezioni, la stampa, la libertà individuale, e, soprattutto, l’istruzione e l’educazione che sono le pietre angolari della libertà. Noi abbiamo ingannato, inebetito e corrotto la gioventù cristiana con una educazione fondata sopra principi e teorie che noi riconosciamo falsi, ma che noi abbiamo inculcato a nostro interesse» 59. Basta pensare all’ebreo Freud 60. «Per ottenere questo è urgente indurre tutti al suffragio universale, senza distinzione di classi o di clan elettorali, allo scopo di raggiungere la maggioranza assoluta, che non si potrebbe ottenere per mezzo delle sole classi educate, colte e ricche. Avendo inculcato in ogni uomo l’idea della sua importanza, noi distruggeremo l'efficacia dell'educazione cristiana nelle famiglie, impediremo agli uomini capaci di farsi avanti e la massa, guidata da noi, non permetterà loro neppure di parlare. La folla è abituata a sentire solo noi che le paghiamo l’obbedienza e l’ascolto. Con tutto questo noi faremo del popolo una forza così cieca, che non sarà più capace di muoversi senza i nostri agenti, che noi avremo stabiliti al posto dei suoi capi» 61. «Quando abbiamo introdotto nell'organismo dello Stato il veleno del liberalismo, tutta la sua costituzione politica è stata cambiata. Gli Stati sono caduti malati da un'infezione mortale: la decomposizione del sangue. Non ci resta che attendere la fine della loro agonia. Dal liberalismo sono nati i governi costituzionali, che hanno sostituito presso i popoli cristiani i governi autocrati. I governi costituzionali, come ben sapete, non sono altro che una scuola di discordie, disaccordi, contese e inutili agitazioni di partiti; in una sola parola, essi sono la scuola di tutto ciò che fa perdere ad uno Stato la sua individualità e la sua personalità. La tribuna, così come la stampa, ha condannato i governanti all'inazione e alla debolezza; li ha resi inutili e per questo si spiega perché sono stati rovesciati» 62. Infine, dopo aver precedentemente dettato come far giungere i governi cristiani all’inflazione facendo domandare a tutte le categorie di lavoratori continui aumenti salariali, i Protocolli, dispongono 63 come farli crollare mediante sempre nuovi prestiti, che essi non saranno mai in condizione di estinguere.

 

XIV

INTRONIZZARE  IL  SOVRANO

UNIVERSALE  EBREO

 

  «Lo intronizzeremo con un colpo di Stato preparato meticolosamente, che dovrà scattare contemporaneamente in tutte le nazioni e deporre contemporaneamente tutti i governi o facendoci apparire come i salvatori dell’umanità. A tal fine, dobbiamo far dare da parte dei Presidenti delle repubbliche disposizioni impopolari, e altre peggiori e in contrasto, dai loro ministri, così da screditare non una persona sola, ma tutto il governo» 64.

 

XV

COME  DEV'ESSERE  QUESTO  GOVERNO

 

  a) Dispotico.

  «Il nostro governo dev'essere dispotico, altrimenti non può raggiungere gli scopi che si prefigge. Appena la folla s’impossessa della libertà, la trasforma subito in anarchia, che è il grado massimo della barbarie» 65. «Noi aboliremo ogni libertà politica «di insegnamento e di coscienza» 67. «L’ordine sarà ristabilito, con un certo ricorso anche alla violenza, ma l’ordine sarà ristabilito veramente. Dimostreremo di essere i benefattori che hanno restituito la libertà e la pace al mondo torturato. Ognuno potrà godere della tranquillità della pace, dell’ordine nei rapporti sociali, ma a condizione che tutti osservino le nostre leggi. Dimostreremo che né la posizione sociale, né il potere danno ad un uomo il diritto di propugnare principi contestatori e distruttivi, quali la libertà di coscienza, la uguaglianza, ed altre cose simili» 68.

  b) Socialista

  «Un popolo con piccole industrie non conosce lo sciopero, segue l’ordine usuale esistente e di conseguenza dipende dalle forze del potere. Lo sciopero è la cosa più pericolosa per il governo» 69. «Le tasse saranno pagate senza l’oppressione e senza la rovina del popolo, in proporzione del valore di ciascuna proprietà individuale. I ricchi dovranno comprendere che è loro dovere dare una parte della loro soverchia ricchezza al governo, perché questo garantisce loro il possesso sicuro del rimanente e inoltre dà loro il diritto di guadagnare onestamente; dico onestamente, perché il controllo della proprietà impedirà ogni furto sul terreno legale. Questa riforma sociale deve venire subito, perché il suo tempo è venuto: essa è necessaria come garanzia di pace. La tassazione dei poveri è l’origine delle rivoluzioni ed è sempre di grave danno allo Stato che, sforzandosi di tassare i piccoli profitti, perde i grossi vantaggi della tassazione dei ricchi. La tassazione dei capitali poi, indipendentemente da quanto farà diminuire le ricchezze dei privati, nelle cui mani le abbiamo lasciate accumulare sino ad ora, di proposito, per controbilanciare la forza dei governi dei cristiani ed il loro denaro. La tassazione progressiva, applicata proporzionalmente alle fortune individuali, renderà più che non il sistema attuale di tassare ugualmente, che a noi è utile perché è causa di agitazione e malcontento fra i cristiani. Questa misura metterà fine all’odio delle classi povere contro i ricchi, perché essi vedranno allora in essi un sostegno finanziario allo Stato, e i sostenitori della pace e della prosperità. Le classi povere vedranno che sono i ricchi che forniscono i mezzi necessari per ottenere i grandi benefici della stabilità dello Stato, dell'ordine, del progresso e della pace» 70. In fondo, il fine che si apparentemente sembrano proporsi gli ebrei non è cattivo, ma anzi, è bene cercare di edificare una città terrena felice 71. Addirittura, noi cattolici potremmo collaborare se questo non mirasse a stabilire l'egemonia della loro razza sul mondo, se non si servisse di mezzi illeciti, e se rispettasse la libertà individuale. Ma il proposito finale di distruggere la Chiesa cattolica fa dell’ebraismo il più grande nemico e spiana la strada alla venuta dell’Anticristo.

 

XVI

QUANDO  LO  PREVEDONO  I  PROTOCOLLI

 

        «Prevediamo l'intronizzazione del nostro Sovrano Universale fra un secolo» 72. Le varie tappe preparatorie a tale avvenimento sono state raggiunte. L'esperimento comunista, che nel frattempo è servito a screditare il capitalismo, è fallito universalmente, e i popoli soggiogati dalla dittatura comunista aspettano il momento propizio per abbatterla, come già hanno fatto vedere le rivolte popolari ungherese, cecoslovacca e polacca. La mentalità socialista è divenuta universale. L’ateismo, l’agnosticismo, l’immoralità, l’indifferenza religiosa sono divenuti universali ed hanno distrutto o assopito la fede cristiana nelle masse. La sfiducia nei governi, nei partiti, nelle istituzioni è divenuta ugualmente universale. Il pericolo di una guerra nucleare distruggitrice di tutta la terra è divenuta un incubo per tutta l’umanità, per cui se dovesse presentarsi un mediatore tra Oriente e Occidente sarebbe accolto dall’umanità a braccia tese; e tale mediatore non potrebbe essere che un ebreo: precisamente il Sovrano Universale, come profetizzava all’inizio del secolo Robert Hug Benson nel suo libro Il dominatore del mondo. L’oro occorrente per qualsiasi operazione è in mani ebraiche. Dicono i Protocolli: «Nelle nostre mani è concentrata la più grande potenza moderna: l’oro. In pochi giorni, noi possiamo estrarre qualsiasi somma dai depositi segreti dei nostri tesori» 73. Se non si potessero verificare le condizioni per la riuscita di un mediatore universale e ci dovesse essere una guerra nucleare, alla fine di essa, i sopravvissuti, terrificati, per evitare un qualsiasi altro pericolo di guerra invocherebbero essi stessi un Sovrano Universale, che non potrebbe essere che un ebreo, a causa della presenza dell’unica forza internazionale: l’intellighentia ebraica e la sua serva, la Massoneria, sempre viva e attiva. Tale Sovrano Universale sarà l’Anticristo. Quando l’esperimento dell’Anticristo, ossia del Sovrano Universale ebreo sarà fallito, i giudei apriranno gli occhi al vero senso delle profezie bibliche. Allora si convinceranno che Gesù è il più bel fiore della loro razza e lo scopo della loro esistenza, si convertiranno a Lui e prepareranno la strada al Suo sovrano dominio universale, ossia al Suo ritorno glorioso della parusia.

 

 

 

 

                                        

 

 

 

 

 

                                   

 

                                           LE OMBRE DEL NEW AGE

 

Ed eccoci ora a quella complessa corrente di irrazionalità, vera e propria babele di elementi estranei tra loro, che fu annunciata come l’Era dell’Acquario e che si originò in atmosfere alquanto particolari. Ridisegnare il mondo, rimodellarlo a proprio uso: era lo scopo di questi movimenti occulti. Non è estranea a tutto ciò a cultura della Nuova Era, un fenomeno che produce "salti di paradigma". Blondet, in una mia intervista (pubblicata su Teologica n. 5, settembre/ottobre 1996), ha detto che <<In America latina questo tipo di ideologie sono diffuse, attraverso stampati e conferenze, dalla fondazione Rockefeller>>. Il nuovo ordine del pianeta ha la pretesa di omologare tutte le culture del mondo, di asservirle ad un solo modo di vita, di sacrificarle all’oscura teologia di una elite illuminata. E così si attuano strategie che creano nuovi razzismi, che mirano a sacrificare i poveri del pianeta, a sottometterli alle aberranti ideologie dei "signori del mondo".

Scenari inquietanti si delineano sul futuro della nostra società. Si attuano, nascostamente, strategie volte a modificare la struttura dei nuovi valori della persona. Strategie del Nuovo Ordine mondiale con il fine deliberato di cambiare l’uomo e la società. A tale progetto si ispirano e vengono diffuse nuove e inquietanti filosofie. Non pochi studiosi sono del parere che sarebbe in azione una segretissima e potentissima lobby internazionale, responsabile, tra l’altro, di fatti gravissimi, come rapimento e l’abuso sessuale di bambini e altri reati orrendi fino ai sacrifici umani. A proposito di sacrifici rituali, un ex funzionario del FBI, Ted Gunderson, ha denunciato che ogni anno più di 50.000 persone, per lo più giovanissimi, sono sacrificate a Satana sono negli USA.

I fili invisibili che legano tra loro le innumerevoli lobby occulte sono difficili da individuare. Muoversi in questo intricato vespaio di esoterismi è oltremodo complicato ed i fatti che ogni tanto emergono fanno, a dir poco, drizzare i capelli. C’è finanche chi è convinto, scrive ancora Jean Vernette, che <<la Lucis Trust, la satanica (dal 1922 al 1924 si chiamava Lucifer Trust, nome nato dalla Lucifer Press, rivista portavoce della Società Teosofica), sarebbe un’organizzazione che unisce organismi attivi in ambito ecologico e legati al New Age, in particolare organizzazioni pagane o gnostiche, quali Gli Amici della Terra, il World Wild Life Fund, Amnesty International e la United Nations Association>>.

 

 

 

 

 

 

STREGONERIA E POTERE POLITICO E MILITARE

  Forse il nostro mondo è totalmente diverso da come lo immaginiamo e la realtà lontanissima da ciò che si vuole far credere.

La stregoneria è stata ed è utilizzata ampiamente, anche se oggi ha assunto nomi diversi. Si è appreso che diversi servizi segreti hanno selezionato degli individui "predisposti" e li hanno addestrati perché sviluppassero certe facoltà che, nel medioevo, erano punite con il rogo. Tra queste la telepatia, la bilocazione, l’attacco psichico, ecc. La notizia è certa. L’americano Richard D’Amato, esperto di spionaggio del Senato, ha dichiarato al "Washington Post" (2/12/95) che: <<oltre ai servizi segreti americani si servono dei sensitivi quelli russo, cinese e di alcuni Paesi europei nostri alleati>>. L’esperto non ha voluto dire se anche i servizi segreti italiani abbiano usato e usino la stregoneria come arma. Il cervello è ancora, in gran parte, un mistero fitto fitto. Il prof. Leonid L. Vasiliev, accademico delle scienze di Mosca, ha ammesso: <<Il giorno in cui l’uomo scoprirà l’enorme potenza racchiusa nella mente umana, compirà una rivoluzione più grande di quella della scoperta dell’energia atomica>>. La stregoneria, a dispetto di quanto comunemente si pensa, è più viva che mai ancora oggi. Si celebrano oscure pratiche, in luoghi asettici come laboratori scientifici top secret, rituali tenebrosi come quelli praticati nei sabbath medievali. Sembra incredibile, eppure, è proprio così. Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa sulla rivista "Teologica", settembre/ottobre 1996), mi confidò: <<Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricoprono altissime cariche, funzionari del Pentagono, esponenti dell’alta finanza mondiale, politici di altissimo livello, etc.>>.

Per quanto possa sembrare assurdo si svolgono nel nostro pianeta, segretamente, rituali spaventosi che, in alcuni casi, sono espressione di pratiche ancora più orripilanti, come la <<sostituzione di anime operata magicamente>>. Esperimenti terribili, sulla falsariga di quello descritto in un introvabile libro, sono segretamente attuati: <<...si sono appropriati dei corpi di...>>. Per chi non avesse ancora capito qui viene insegnato l’omicidio magico, infatti, il mago continua: <<…come ho più volte insistito, intendo esporre lo -Yoga per non morire-, i metodi tantrici per trasferirvi alla fine dei vostri allenamenti... in un altro corpo fisico...>>. Si ossessionano e si uccidono le persone magicamente.

Un ex maggiore, il quarantunenne David Morehouse, ha raccontato la sua personale esperienza di mago al servizio della Cia. Egli, tra l’altro, ha detto al "Corriere della Sera" (3/12/95): <<Imparammo ad uscire con la mente dal corpo, a portarci in altri luoghi e in altri tempi, a vederli e a descriverli>> e alla domanda sul perché decise di andarsene via ha così risposto: <<Per una questione morale e per la mia sanità mentale. Volevano che interferissimo (il suo gruppo era composta da 4 uomini e quattro donne, 8 sensitivi in tutto, ndA) nella psiche dei loro bersagli: per esempio, durante la guerra del Golfo Persico tentammo di aggredire la mente di Saddam due volte al giorno, cinque giorni alla settimana, di disorientarlo. Non si deve usare l’extrasensorialità come un’arma. E io incominciavo a soffrire di dissociazione. Perciò sono caduto in disgrazia>>.

Il lettore potrà pensare che si tratta di storie fantasiose ma non è affatto così. Leggete ancora quanto il ten. Col. John Alexander, scrisse su "Military Review" (n. 12, dicembre 1980), la rivista specializzata dell’Esercito americano: <<esistono sistemi di armi il cui funzionamento si basa sui poteri mentali, le cui caratteristiche letali sono già state sperimentate>>. L’articolo molto lungo si intitolava: "The New Mental Battlefield" (La nuova strategia mentale). Nella nostra società postmoderna, sono attive sfere oscure dedite ad ogni genere di ritualità tenebrosa e dionisiaca, tutte protese alla ricerca ossessiva dei poteri senza curarsi da dove questi provengano.

Apprendiamo, pure, che i servizi di intelligence non sono estranei a certe pratiche. Michael Rossman aveva avvertito: <<Abbiamo a che fare con l’avvento di una tecnologia che ha i più paurosi e complicati potenziali di liberazione e di tirannia nel campo psicologico e materiale>>. Per essere chiari questa tecnologia, a cui lo studioso si riferisce, non è altro che la magia. Anche i militari sono stati molto espliciti al proposito. Una realtà inimmaginabile si apre agli occhi di chi era convinto di vivere in un mondo laico e aperto, secolarizzato e democratico, sottoposto alle leggi dell’economia e alle scoperte delle scienza, dove tutto ciò che viene chiamato "magia" sembrava essere irrilevante nel guidare l’azione politica. Invece non è affatto così.

Ci informa ancora Blondet: <<Ho appreso che qua e là nel mondo, oggi, in ambienti insospettabili, si opera in molti modi – dall’orgia allo "stupro metafisico", dalle trasgressioni della Mano Sinistra al sacrificio umano azteco – per giungere a trasformare la società umana nella "comunità della morte">>.

Potrebbe aver ragione J. Finley Hurley quando nel suo "Stregoneria" (Armenia, Milano 1986) scrive: <<Forse vi è un’Istituzione, un’eminenza grigia che non sospettiamo, la cui mano si stende dappertutto>>. Questa oligarchia misteriosa potrebbe essere molto addentrata nella conoscenza di queste antiche pratiche maledette, e tenerle in gran conto, e utilizzarle più di quanto si possa lontanamente immaginare. Forse il nostro mondo è totalmente diverso da come lo immaginiamo e la realtà lontanissima da ciò che si vuole far credere.

La stregoneria è usata nella politica e, pare, con ottimi risultati. Tra i tanti esempi che si potrebbero fare riporto, solo, quanto ha scritto il settimanale "Megapolis-Express" e, cioè, che Boris Eltsin si è servito più volte di uno stregone, camuffato da deputato, capace, tra l’altro, di controllare psichicamente i suoi colleghi parlamentari. Sarebbe stato lui a impedire un’opposizione decisiva dei parlamentari all’intervento russo in Cecenia. Lo stregone del Presidente Eltsin è, secondo la rivista, in grado di provocare la morte delle sue vittime. Egli vanta, in qualità di sensitivo, una lunga collaborazione con il Kgb. Viene ora naturale chiedersi se è mai stato dimostrato scientificamente la possibilità che una mente possa interagire con un’altra, anche a lunga distanza.

Il dott. Milan Ryzl, fisico cecoslovacco, da tempo trasferitosi in America, ha effettuato esperimenti del genere. Ha causato, tramite un soggetto agente che si concentrava su sintomi di soffocamento, attacchi di asma ad un ricevente, lontano molti chilometri (M. Ryzl, Parapsicology in Communist Countries of Europe, International Journal of Parapsychology 10: 3, 1968). Jule Einsenbud, psicanalista, affermò che: <<Non è più misterioso né soprannaturale, per uno stimolo telepatico, provocare un attacco di asma o qualche altro fatto fisiologico...>>. Ryzl osservò che per via telepatica si potevano trasmettere anche stati depressivi e violente cefalee.

Questi resoconti, davvero sconcertanti, provano come sia realmente possibile influire mentalmente sui propri simili, il che avvalora e rende, oltremodo, terrificante l’utilizzo di certi poteri. La realtà dell’azione mentale è stata dimostrata scientificamente e, se si nutrono ancora dubbi in proposito, per fugarli del tutto, occorre solo avere la pazienza di leggersi, per intero, i protocolli delle ricerche effettuate, in questo campo, da questi e altri seri studiosi e apprezzati scienziati. E poi, perché meravigliarsi se un individuo "dotato" può interagire con la mente profonda di un’ignara e inconsapevole persona, piegandola ai suoi voleri? Si legge, sempre più frequentemente, sui giornali, di gente (cassieri di banche, di supermercati, negozianti, ecc.) ipnotizzata da strani personaggi, in pochi secondi e, poi, rapinata.

Questi casi sembrano potersi spiegare solamente con l'ipotesi del fluido magnetico.  Con la forza della mente è possibile trasmettere a chicchessia tutto il bene del mondo o ogni specie di male. Il grande Paracelso si disse convinto di ciò esclamando: <<E' possibile che per forza della mia volontà io fermi lo spirito del mio avversario in una immagine e arrivi a renderlo deforme o zoppo.

Per quanto li si continui a negare, certi strani poteri continuano ad essere usati nella nostra società moderna. Non è assurdo, a questo punto, credere che queste oscure tecniche siano tenute in grande considerazione anche da parte di "scienziati sociali" identificabili. I risultati di alcune antichissime conoscenze occulte possono essere inauditi, micidiali. Anche l’ipnotismo, o magnetismo che dir si voglia, può diventare un’arma molto pericolosa perché, scrisse ancora Servadio: <<L’ipnosi dimostra che un soggetto in perfetta salute fisica e mentale può divenire strumento passivo di forze psichiche che egli non è in grado di controllare; i comandi ipnotici possono provvisoriamente annientare alcune distinzioni essenziali, come quella tra il reale e l’irreale, tra il vero e il falso, che costituiscono il fondamento di tutta la nostra vita e della nostra sicurezza psichica…>>. Inquietante.

E’ pure provato che i servizi segreti hanno particolarmente a cuore l’ipnosi e che, in questo settore, hanno fatto passi da gigante. Su certi possibili usi criminali della particolarissima tecnica ne parla G. H. Estabrooks nel suo libro "Ipnotismo". L’autore è, come lui stesso scrive, un ipnotista che presta la sua opera nei laboratori militari Top Secret degli USA. Lì vengono condotti esperimenti segretissimi relativi, anche, all’applicazione dell’ipnosi in vasti settori politico-militari. Ecco la domanda che Estabrooks si pone nella sua opera: <<l’ipnotismo può essere usato per indurre qualcuno a commettere un delitto?>>. Il super esperto non ha dubbi al proposito e afferma: <<…la risposta è sì>>. Vengono i brividi. La maggior parte delle persone non ha la più pallida idea di ciò che si può attuare con certe particolari tecniche in mano ad "apprendisti stregoni". La gente comune non sa neppure che un soggetto può essere portato in trance profonda, senza saperlo e anche contro la sua stessa volontà e, come è stato dimostrato, costretto ad uccidere o a suicidarsi.

ORRORI DI UNA SCIENZA ASSERVITA AL MALE

Il nostro è un mondo senza amore e senza pietà dove non si rispettano né i vivi né i morti.

Vi sembra un’affermazione inverosimile?

Leggete allora che tipo di esperimenti compiono scienziati-stregoni nel segreto dei loro laboratori:

<<Poco prima della Seconda Guerra Mondiale, notizie su esperimenti orribili arrivarono da tutte le parti del mondo. Corpi di animali senza testa venivano tenuti in vita, e sole teste condannate a continuare a vivere. Ma le allusioni ed i frammenti di notizie non bastarono per allarmare il mondo. Tramite cuori artificiali veniva pompato il sangue saturo di ossigeno nei cervelli. Si vedevano teste di animali fiutare odori, sentire sapori, muovere gli occhi e respirare, teste il cui cervello funzionava - e tutto senza tronco e senza cuore.

E nel solo tronco, sul quale era stato impiantato un sistema di tubi, il cuore continuava a battere perché il cervello, che avrebbe dovuto assicurare gli stimoli naturali, era stato sostituito da un motore. Le notizie su macabre operazioni, sulla creazione di esseri con cervelli automatici, stimolati da una distanza di cento metri con impulsi elettrici, continuavano ad essere giudicate come nate dalla fantasia.

Ma oggi, quasi un secolo dopo i falliti esperimenti del francese Jean Laborde, queste storie assumono improvvisamente una forma concreta: il professore americano Robert White presenta al mondo un sensazionale esperimento... Con i suoi trapianti sensazionali di teste, egli ha iniziato una nuova epoca nel campo della chirurgia del cervello. Tutto è cominciato con un esperimento riuscito dove la testa di una scimmia, Reso, è stata trapiantata sul corpo di un’altra. >>

<<Questo neurochirurgo che lavora con un gruppo di esperti nel ‘Centro Studi sul Cervello’ dell’Università di Cleveland (Ohio), ha dato alla serie di cento esperimenti di questo genere il nome di ‘allenamento indispensabile per l’intervento sull’uomo’. Egli è convinto che quelle teste funzionino come tutte le altre e crede fermamente di non essere lontano dal suo traguardo: il trapianto di una testa..." >>(Jean Baptiste Delacour, Di ritorno dall’aldilà, Mondadori, Milano 1996, pagg. 201-203).

Nel 1971 il professor White pubblicava i suoi risultati. Ma siamo solo all’inizio di questi esperimenti da incubo. Jean Baptiste Delacour, dal quale sono stati riportati i fatti descritti, continua:

<<Molti di noi volteranno le spalle, inorriditi, riflettendo su queste descrizioni. Sono, però, successe delle cose più terrificanti. Belve umane, che trattavano la vita di un uomo come un pezzo di legno morto, mostri, per cui l’esperimento contava più di ogni sentimento umanitario, hanno realizzato sull’uomo ciò che era stato sperimentato con animali. Ora, dopo che sono successe queste cose orribili, non vogliamo approfondire i particolari del dove e del come; dobbiamo, invece, parlare dei risultati, di quello che teste umane hanno provato e descritto, teste umane che non avevano più corpo, a cui era stato rubato il corpo nell’esecuzione di qualche folle sentenza; teste, montate su un sistema di tubi nel quale scorreva una soluzione ideata con grande abilità, la cui circolazione veniva tenuta in moto tramite quei tubi>>.

La testimonianza che segue supera di gran lunga qualsiasi fantasia horror: <<Sapevo che tutto era finito. Mi ero detto che tutto sarebbe passato presto e poi... Ho sentito tutto quanto avete detto, come mi avete insultato fino all’ultimo momento. Ho visto tutto, quando dopo avete sollevato la mia testa. Ho sentito tutto finché in me c’era ancora una goccia del mio sangue. E poi, d’un tratto, ho cominciato a pensare di nuovo... perché in me scorreva dell’altro sangue. Ora sono qua e ho la sensazione di esistere e, nello stesso tempo, di non esistere più. So che tutto è finito. Terribile... terribile... Sto soffrendo. Lasciatemi morire... Non ho più né corpo né braccia né gambe. Ma sento quello che dite, vi sento ridere, e soffro...>>.

<<Questo - spiega ancora Delacour - è un frammento di un rapporto che è stato scritto su un tale esperimento...>>

Orrori di una scienza asservita al Male.

E oggi a che punto è la ricerca di queste belve umane? Ma soprattutto quanto vale un essere umano?

L’uomo vale molto poco in certe parti del nostro pianeta. Come diceva un misterioso interlocutore a Blondet: <<…i corpi umani diventano low cost stuff. Disposable commodities. In certe zone del mondo vale già pochissimo, la materia prima umana>>. Esperimenti non meno terrificanti vengono effettuati su ignari cittadini da certe Agenzie di Intelligence.

Un documento che ha dell’incredibile (pubblicato da "Nexus. New Times" ediz. Italiana, n.6, Luglio-Agosto 1996), elenca tutta una serie di fatti per una causa contro l’Agenzia di Sicurezza Nazionale statunitense, National Security Agency (NSA). L’originale del documento in questione, avverte la citata rivista, è depositato presso la Corte di Washington, DC, intentata da John St Clair contro la NSA, Ft George G. Mead, Maryland (Causa Civile 92-0449). Quanto detto dal documento-denuncia oltrepassa ogni possibile limite.

Viene affermato, in pratica, che nell’ambito del programma di controllo per la sicurezza nazionale: <<Il DOMINT della NSA, -riporto dalla citata rivista-, ha la capacità di… condurre operazioni di controllo psicologico occulto… tiene sotto controllo tutti i PC ed altri computer venduti negli USA. La NSA dispone di attrezzature elettroniche esclusive che analizzano a distanza l’attività elettrica negli esseri umani;. La NSA registra e decodifica mappe del cervello individuali (relative a centinaia di migliaia di persone) Discorsi, suono a 3D ed audio subliminali possono essere inviati alla corteccia auditiva del cervello del soggetto… e immagini… alla corteccia visiva: l’RNM può alterare le percezioni, gli stati d’animo ed il controllo motorio…>>.

Sembrano cose da fantascienza e parrebbe incredibile che possano avvenire fatti del genere. "Nexus" pubblica una bibliografia relativa a lavori scientifici di non facile reperibilità, che provano che esistono testi molto interessanti in relazione a quanto il querelante asserisce. Ne riporto di seguito alcuni: "Brain Control", di Elliot S. Valenstein. (ESB; controllo degli individui). "Modern Bioelectricity" (Induzioni audio nel cervello con le onde EM; le coperture del DoD; EEG a distanza). "Neurophysiology", di Sudhansu Chokroverty.

Che i servizi di Intelligence statunitensi avessero effettuato esperimenti su un gran numero di ignari americani non è una novità. La stampa europea iniziò a parlarne il 24 gennaio del 1976. Tra i tanti misfatti di cui si incolpa, in particolare la CIA, vi è anche quello che accusa l’Agenzia di essere ricorsa all’intrusione, nel cervello di un imprecisato numero di persone, di impianti intracerebrali miniaturizzati per controllarne e dirigerne la mente. La cosa non sembra essere improbabile come potrebbe sembrare.

Gli studi della CIA si diressero anche sulla psico-elettronica. Questo tipo di esperimenti interessò particolarmente il neurofisiologo della Yale University Jose Delgado che affermò nel 1966 che: <<il movimento, le emozioni e il comportamento potevano essere controllati da forze di natura elettrica>> il che lo portò alla ripugnante osservazione che <<gli esseri umani possono essere controllati come i robot, premendo dei bottoni>>. Il successivo salto di qualità portò alle microonde e al loro uso per ottenere effetti più marcati di influenzamento della mente umana.

Che la CIA avesse effettuato esperimenti su un gran numero di ignari americani non è una novità. La stampa europea iniziò a parlarne il 24 gennaio del 1976. Quel giorno, scrive il giornalista Marcello Coppetti, sul n. 108 del Giornale dei Misteri: <<Un dispaccio dell’ANSA da New York (vedere ANSA N. 65/1 delle 10,46) informava che la signora Elizabeth Barret aveva accusato le autorità federali di averle ucciso il padre nel 1953 compiendo su di lui esperimenti segreti… Accusò anche lo Stato di New York perché, secondo la donna, l’Istituto psichiatrico, nel quale il padre si era ricoverato per riprendersi da uno stato depressivo, aveva sede a New York e aveva firmato un contratto segreto nel 1951 col Centro chimico dell’esercito, che ha sede nel Maryland>>.

Un numero incalcolabile di persone è stato usato come cavie da laboratorio, per una vasta gamma di esperimenti orribili, che includono anche armi batteriologiche. Sul n. 6 della rivista "XFACTOR", a tal proposito, si legge: <<Forse non si saprà mai quali e quanti test di guerra batteriologica conducano gli Stati Uniti, ma questa serie di incidenti indica il tipo di esperimenti effettuati: -1952. Nubi di gas innocui liberate su sei città statunitensi e canadesi. -1955. Epidemia di pertosse scatenata dalla CIA a Tampa Bay, in Florida. –1956. Zanzare portatrici di febbre gialla rilasciate in Georgia e Florida. –1965. Detenuti di Filadelfia sottoposti a diossina, componente chiave del defoliante Agente Arancio. –1968. La CIA versa sostanze chimiche nelle condotte dell’acqua di un edificio del governo a Washington per verificare la pericolosità di un avvelenamento dell’acqua potabile. –1980. Iniezioni di ormoni a profughi di sesso maschile di Haiti detenuti a Miami e Puerto Rico per provocare la ginecomastia. –1985. Epidemia di febbre di Dengue in Nicaragua dopo numerose missioni americane di ricognizione. –1987. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ammette che in 127 centri sparsi nel Paese continuano gli esperimenti batteriologici>>. Secondo taluni l’AIDS sarebbe un prodotto della guerra batteriologica. L’esercito USA, nel 1969, ricevette un budget di 10 milioni di dollari, per ricercare un agente batteriologico nuovo, capace di distruggere il sistema immunitario.

Esperimenti come quelli riportati in questo articolo assieme ad altri di identica gravità, furono condotti, per oltre 40 anni, su una gran quantità di cittadini inermi e inconsapevoli, da parte dei servizi segreti americani e portano tutti al famigerato programma MK-ULTRA, che consisteva in una serie di tecniche occulte ed esperimenti illegali, condotti anche con vari tipi di droghe ed altro ancora e volti al controllo e manipolazione del cervello. Il famigerato progetto ebbe origine all’inizio degli anni ’50 e fu poi interrotto negli anni ’60 per il grosso scandalo scoppiato grazie alle rivelazioni pubblicate dalla stampa. L’inchiesta che venne aperta non concluse nulla. A capo della Commissione senatoriale incaricata di indagare vi era Nelson Rockefeller.

A questo punto è naturale chiedersi se il programma MK-ULTRA è stato definitivamente messo da parte. Ci informa Maurizio Blondet che <<…già dal 1961 il "33°" Robert H.Felix (medico psichiatra e fondatore del National Institute of Mental Healt, ndr) aveva radunato i principali ricercatori del MK ULTRA sotto l’ombrello di una nuova istituzione dal nome rispettabile: l’American College of Neuropsycopharmacology>>.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL RAPPORTO SEGRETO DA IRON MOUNTAIN E LE SUE CONCLUSIONI AGGHIACCIANTI

SE E’ AUTENTICO E’ TERRIBILE, SE E’ UN FALSO E’ UN INCUBO. IN OGNI CASO E’ VERO.

 "Il rapporto segreto da Iron Mountain" è, a dir poco, sconvolgente, scioccante. Il documento, che sarebbe il frutto di due anni di lavoro svolto da un misterioso "Gruppo di studio", auspica, in uno scenario apocalittico di orwelliana memoria, un controllo sociale con avanzate tecnologie da psicopolizia, strumentalizzazione dei mass media per arrivare a pianificare una serie di spaventose minacce, tra le quali quelle di inquinare deliberatamente aria e acque; di riportare la schiavitù; di controllare con dei computer la procreazione e di reintrodurre, nella società, l’omicidio rituale.

Il gruppo di 15 esperti, che avrebbe redatto il rapporto, si sarebbe riunito fra il 1963 e il 1966. E’ importante sottolineare, a sostegno della veridicità di tale documento, che il 10 luglio 1966 fu pubblicata un’analisi effettuata dal "Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera" e destinata alla "Organizzazione per il Controllo degli Armamenti e per il Disarmo". Ebbene, si affermava che il piano di disarmo prospettato dal presidente Johnson era pericolosissimo, perché, invece di portare la pace, avrebbe potuto destabilizzare l’equilibrio mondiale. Dopo l’inevitabile scandalo, che suscitò la pubblicazione del "Rapporto da Iron Mountain", fu decisamente negato, da organi governativi, che lo studio del "Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera" poteva essere stato all’origine del Rapporto.

Si disse che il documento fu redatto per un non chiaramente specificato comitato governativo ad altissimo livello, da uno altrettanto Speciale Gruppo di Studio. Il compito affidato a questi esperti, da un’organizzazione ombra del governo, sarebbe stato quello di stabilire "la natura dei problemi a cui verrebbero a trovarsi di fronte gli Stati Uniti se e nel caso in cui dovesse sopraggiungere una ‘pace permanente’". Le conclusioni cui sarebbe pervenuta la Commissione dell’Iron Mountain sono spaventose.

Il Rapporto, che nella sua organizzazione segue i freddi canoni burocratici ed è steso nell’esatto gergo sociologico, sarebbe stato consegnato, contro quanto stabilito dal Gruppo di Studio Speciale, da un loro stesso membro, preso da una crisi di coscienza, al giornalista L. C. Lewin e pubblicato col titolo di "Report from Iron Mountain on the possibility and desirability of pace", a cura di L.C. Lewin, dalla The Dial Press di New York nel 1967. Un anno dopo La "Bompiani" tradusse e pubblicò in Italia il terribile documento col titolo: "Rapporto segreto da Iron Mountain sulla possibilità e desiderabilità della pace". E’ dall’edizione italiana del 1968 che riporto i brani del Rapporto citati in questo articolo.

La sua pubblicazione suscitò, come era logico, dure reazioni nell’opinione pubblica, alcuni esperti dissero che era tutto vero, si parlò, pure, di cospirazione governativa per mantenere lo stato di guerra, altri dissero che si era soltanto davanti ad un abile falso, tuttavia che il Rapporto sia vero o falso ha poca importanza, in quanto, corredato com’è da documenti pubblici e autentici, da studi e ricerche scientifiche, da testi di filosofia, di psicologia sociale, di economia, di sociologia, di ecologia e da discorsi e documenti politici, dimostra, al di sopra di ogni dubbio, che persone importanti, nell'ambito politico, militare e scientifico pensano proprio in questo modo. Il prof. Lee Rainwater sociologo alla Washigton University di St. Louis affermò: "Se il libro è autentico, si tratta allora di uno scandalo di proporzioni gigantesche, se è una montatura, è un lavoro certamente brillante. Vi sono persone che la pensano davvero così". Ecco perché, in ogni caso, il "Rapporto da Iron Mountain" è attendibile.

Il dr. Waskow si disse convinto che "…se il libro è una montatura, allora coinvolge di certo qualcuno molto in alto". Secondo questo esperto se il documento fosse realmente autentico, come egli sembra supporre, allora dovrebbe, con grande probabilità, esserne coinvolta la CIA.

Ma cosa dice di tanto grave questo documento?

Tante cose. Afferma, tra l’altro, che la guerra è più desiderabile della pace perché è utile all’equilibrio della nostra società e ne garantisce la sopravvivenza, che è efficace "per stabilizzare e per controllare le economie nazionali" (pag. 110). Addirittura sostiene che il mondo si troverebbe dinanzi ad una vera e propria sciagura se si cercasse seriamente di raggiungere la pace. Le funzioni della guerra, leggiamo nel Rapporto, non sono da considerare uno "spreco", infatti: "senza una tradizionale economia di guerra, e senza la sua frequente eruzione in conflitti armati su vasta scala, non ci sarebbero stati, quasi, tutti i più importanti progressi industrali nella storia, a cominciare dalla scoperta e dall’impiego del ferro" (pag. 66).

Si afferma, perfino, la necessità politica della guerra, che non è considerata un’estensione diplomatica ma uno dei più efficaci equilibratori politici della società: "Il sistema di guerra non solo è stato ed è essenziale all’esistenza delle nazioni come entità politiche indipendenti, ma è stato ed è egualmente essenziale alla stabilità della loro struttura politica interna. Senza di essa, nessun governo è mai riuscito a ottenere il riconoscimento della sua ‘legittimità’ o del suo diritto a dirigere un paese. (…). L’organizzazione di una società, in vista della possibilità della guerra, è il più importante stabilizzatore politico" (pag. 69).

E così gli esperti in questione arrivano ad affermare che la guerra è funzionale anche come "stabilizzatore generazionale" in quanto, ciò che segue è da far rizzare i capelli: "…la guerra permette alle vecchie generazioni, …di mantenere il proprio controllo sulle generazioni più giovani, se necessario distruggendole" (pag. 84). In questo documento si scopre anche l’utilità della "…guerra come liberazione psicologica a livello sociale. E’ questa una funzione psicosociale, che ha per una società gli stessi effetti che la vacanza, la festa, l’orgia per l’individuo: la liberazione e ridistribuzione di tensioni indifferenziate. La guerra serve al necessario riadattamento periodico delle norme di comportamento sociale (il ‘clima morale’) e serve a dissipare la noia generale, uno tra i fenomeni sociali solitamente più sottovalutati o addirittura ignorati" (ibidem).

Nella sua conclusione il rapporto si spinge a cercare sostituti alla guerra nel caso improbabile, ma non impossibile, dovesse "scoppiare la pace". Le soluzioni che offre sono davvero terrificanti. Vi si legge che : "per trovare un efficace sostituto politico della guerra sono necessari ‘nemici alternativi’, …Per esempio, la contaminazione massiccia dell’ambiente naturale potrebbe in futuro sostituire la possibilità della distruzione in massa mediante armi nucleari…" (pag. 96). "Un altro possibile surrogato della guerra… è il ripristino… della schiavitù" (pag. 99). "Studiosi della teoria dei giochi hanno suggerito, in altri contesti, l’introduzione di ‘giochi di sangue’ per l’efficace controllo degli impulsi aggressivi. …Ciò che occore cercare è, in un certo senso, quello che William James chiamava ‘l’equivalente morale della guerra’" (pag. 101).

Altro sostituto dell’azione bellica consiste nel pianificare un vasto programma di controllo eugenetico: "Non vi sono dubbi sul fatto che limitando, in tutto il mondo, la procreazione ai prodotti dell’inseminazione artificiale si avrebbe un efficacissimo surrogato della guerra in quanto strumento di controllo del livello demografico. …questo sistema riproduttivo presenterebbe inoltre il vantaggio di essere suscettibile di dirette manipolazioni a fini eugenetici" (pag. 103). Ulteriori possibili sostituti della guerra, che fanno venire la pelle d’oca, suggeriti dal documento: "Un programma, di proporzioni gigantesche, di ricerche spaziali, volto a scopi irraggiungibili. (…). Una forza di polizia internazionale, onnipresente, praticamente onnipotente. Una minaccia extraterrestre ufficialmente annunciata e riconosciuta. (…). Una forma moderna e progredita di schiavitù. (…). Intensificazione della contaminazione ambientale…" (pag. 114). Ogni commento è superfluo.

Questo è solo un condensato di ciò che, nella sua burocratica crudezza, dice Il Rapporto segreto da Iron Mountain. Forse si delineano scenari foschi e agghiaccianti sul palcoscenico del mondo, più terrificanti di quanto si possa lontanamente immaginare. Forse molti accadimenti di questi ultimi anni sono insiti in certe metodologie raccomandate dal documento. Dalla lettura di questo agghiacciante studio, viene in mente George Orwell che, nel suo romanzo "1984", scriveva che lo slogan dello stato totalitario di cui parla il suo libro era: "La guerra è pace".

 

 

 

 

 

 

 

 

ORRORI SUI BAMBINI E IMPERIALISMO SATANICO

Un numero incredibile di persone scompare ogni giorno nel nulla, soprattutto giovanissimi. Molti di loro si trovano, di altri non se ne sa più niente. E’ come se si fossero volatilizzati, spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di persone. Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparsi oltre 2000 minori. Alcuni di loro tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze dell'ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell'Interno nel 1996 sono stati dichiarati scomparsi 2391 minori. Di questi 1912 hanno riabbracciato le loro famiglie. Al marzo '98 i minori dichiarati scomparsi erano 1419, di cui 796 sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine.

Per farsi una pallida idea di quanto è grave il fenomeno basti sapere che, nel 1997, "Il Giornale" (15 Marzo 1997) titolava un lungo pezzo: <<Dal ’90 quadruplicati i ragazzi spariti>>. Oggi sono molti di più. Un calcolo, anche approssimativo, è impossibile. Il quotidiano, tra l’altro, denunciava: <<Cresce il numero dei giovani, soprattutto tra i 15 e i 18 anni, che svaniscono nel nulla. Le piste: droga, sette religiose, voglia d’avventura e mercato degli schiavi>> e, come vedremo, altro ancora. Nel mondo la situazione è molto più allarmante. Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini. Tra questi <<desaparecidos>> tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni. E’ un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la "Raccomandazione" (n.R-79-6) in relazione alle "Missing Persons" stabilita dal Council of Europe e la pubblicazione della Oxford Up. "The dictionary of national biography: missing person".

Se molti di questi giovani vengono ritrovati, di altri non se ne saprà più nulla. Alcuni di loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana.

L’avvocato John W. DeCamp, nel suo agghiacciante libro-denuncia: "The Franklin Cover-up", che tratta di pedofilia nelle alte sfere del potere, scrive: <<Le droghe non rappresentano il livello più profondo del male sponsorizzato dal governo; io ritengo che il livello più infimo dell’Inferno sia riservato a quelli che hanno evocato e attuato il ‘Monarch Project’. ‘Monarch’ fa riferimento a giovani che in America sono stati vittime di esperimenti di controllo mentale eseguiti da agenzie del governo USA come la CIA oppure agenzie di intelligence militare>>. Il giornalista investigativo Anton Chaitkin, più volte citato nel libro di John W. DeCamp, spiega che questi esperimenti sono all’origine di una <<produzione di un’orda di bambini la cui anima viene frantumata, il cui scopo sarebbe spiare, prostituirsi, uccidere e suicidarsi>> ("Nexus", n.23, cit.).

 

Per quanto concerne le accuse fatte, da più parti, alla CIA di produrre assassini programmati, è di grande interesse quanto scrive Maurizio Blondet sulle scoperte di un’antropologa, Karen Steinherz. La studiosa ha, infatti, incontrato seri ostacoli in una sua particolarissima indagine e, racconta Blondet, alla fine: <<la Steinherz è giunta alla conclusione che il caso Manson (il guru malefico che spinse alcuni suoi seguaci ad uccidere persone che non conoscevano neanche, tra cui l’attrice Sharon Tate e altre 8 persone, N.d.R.) non sia un’esplosione "accidentale" della violenza "latente in ogni società avanzata", ma che invece possa configurarsi come un caso di manipolazione e di controllo di una personalità psicopatica da parte di "scienziati sociali" identificabili>> (M. Blondet, Complotti I – Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano 1995).

Tutto ciò è gravissimo. Riporto, per rendere più chiaro quanto affermato dalla studiosa, un piccolo brano di un’interessante conversazione del giornalista Blondet con un enigmatico personaggio <<esperto di un genere assai speciale>>. Quanto segue è in relazione a certi fatti inerenti all’attentato subito dal presidente Reagan il 30 marzo del 1981 e di cui fu accusato uno squilibrato, John Warnock Hinckley. Il misterioso interlocutore esordisce: <<Come hanno fatto a convincere Lee Oswald a sparare a Kennedy? E Alì Agca a tirare al Papa? E’ la vecchia storia degli assassini solitari. Un pazzoide arriva dal nulla e bang-bang. …bisogna scegliere uno squilibrato. Uno squilibrato è facile da ossessionare. Ma è una cosa lunga in ogni caso, complicata. La preparazione può durare anni. Per questo in ogni momento i servizi hanno in preparazione psicologica una mezza dozzina di squilibrati da trasformare in assassini solitari al bisogno>> (M. Blondet, Gli <<Adelphi>> della dissoluzione, Ediz. Ares, Milano 1994).

Esperimenti diabolici su esseri umani. Giovanissimi devastati da "apprendisti stregoni" travestiti da scienziati. Una drammatica testimonianza di questi orrori viene da un giovane recluso, Paul Bonacci, che è detenuto al centro correzionale di Lincoln, in isolamento, perché più volte minacciato di morte, per via di accuse gravissime rivolte dal giovane ad insospettabili uomini di potere. Lo psichiatra che lo ha sottoposto a perizia, Beverly Mead, ha dichiarato che il ragazzo è sano di mente e, a suo parere, dice il vero.

Bonacci racconta: <<Ero nelle mani di un gruppo denominato Namba (North American man – Boy Love Association) che mi portava in riunioni a New York o a Boston. All’età di 9 anni, fui portato in un hotel con altri 5 ragazzi e ci hanno costretti ad avere rapporti sessuali mentre ci filmavano. In seguito mi obbligarono ad avere rapporti con bambini. Solo nel 1986 sono riuscito a slegarmi dal gruppo. Paul Bonacci fu testimone di accadimenti ancora più spaventosi e prosegue il suo racconto con rivelazioni shoccanti: <<Sono stato testimone del sacrificio umano di un bambino di pochi mesi. Era la ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e, in questo rituale annuale, tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con un pugnale uccisero e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col suo sangue mescolandola ad urina e ci obbligarono a bere dalla coppa mentre loro cantavano: ‘Satana è il Signore…’>>.

In quasi tutta l’America si celebrano culti satanici, che praticano feroci cerimonie e, in non pochi casi, sacrifici umani. Dowbenko, sempre su "Nexus" n.23 (cit.) scrive: <<Secondo John Coleman, autore di Conspirators’ Hierarchy: The Committee of 300: "La setta degli Illuminati è viva e vegeta in America… Poiché tale setta è anche nota come satanismo, ne deve conseguire che la CIA, mentre Dulles ne era a capo, veniva controllata da un satanista; lo stesso dicasi per George Bush (membro dell’Ordine dei Teschi e Ossa)">>. L’ex presidente americano George Bush, infatti, sarebbe stato iniziato nel 1943, alla setta "Skull and Bones" dell’Università di Yale, fondata nel 1832. La "Skull and Bones", assieme a società come il Rhodes Trust, secondo l’autorevole rivista inglese "Economist" (25 dicembre 1992), sono la moderna risorgenza degli "Illuminati di Baviera" di Jean Adam Weisshaupt (1748-1830). Bush, tra l’altro, è anche un 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della Massoneria italiana, al quotidiano "La Stampa" (23 marzo 1990).

Gli Illuminati di Baviera furono, secondo alcuni, i continuatori delle trame Templari e del grande disegno del governo del mondo. La setta degli Illuminati, fu la più pericolosa deviazione della Massoneria iniziatica.

Quanto ho raccolto in questo dossier, in relazione a certe efferatezze orripilanti, è tuttavia solo la punta di un iceberg di impensabili proporzioni. Nell’incredibile indifferenza dei mass media le stragi di innocenti continuano. A Los Angeles, in 22 comuni della contea, gli inquirenti stanno investigando su un gran numero di casi di pedofilia a sfondo rituale. In più parti del mondo si conoscono casi di bambini sacrificati a Satana. Ecco una terribile conferma: <<Satana ha preso piede anche in Sudafrica con tutti i raccapriccianti aspetti del suo culto, quali il sacrificio di bambini sgozzati sull’ "altare" del principe delle tenebre... riunioni orgiastiche dove giovanissimi sono obbligati ad avere rapporti sessuali con cani o caproni, i simboli più oleografici di Lucifero>> ("Corriere della Sera", 20 maggio 1990).

Le indagini vengono, quasi sempre, insabbiate, vi è come una congiura del silenzio, coperture misteriose. Ted Gunderson, per quanto riguarda gli Stati Uniti, ha affermato: <<Ho quattro testimonianze particolareggiate di tre detenuti coinvolti in rituali satanici e una di un sacerdote dello Utah, che mi hanno confermato l’esistenza di cinquantamila-sessantamila casi annuali di sacrifici umani.

I crimini satanici sono in espansione in tutto il mondo. Per quanto concerne l’Inghilterra, Dianne Core, responsabile dell’Istituto Childwatch (Associazione di assistenza e protezione dei minori), ha denunciato connubi dei satanisti con lobby politiche che tendono a coprire le loro efferatezze. La dott.ssa Core ha, tra l’altro, affermato: <<Purtroppo non abbiamo ancora individuato il vertice della gerarchia che controlla il satanismo in Gran Bretagna. …godono di protezioni ad altissimo livello>>.

Pedofili satanisti sono presenti anche a Londra. Il "Corriere della Sera" del 18 marzo 1990, denuncia: <<Londra. Bambini torturati e violentati nel corso di riti satanici, feti estratti a forza dal ventre di madri minorenni e immolati... Ai confini della realtà suonano, infatti, i racconti di bambine e adolescenti offerte agli alti sacerdoti di una setta e ai loro adepti per essere violentate. Una volta gravide, le piccole verrebbero costrette ad abortire e il feto di quattro mesi sacrificato per la purificazione dei satanisti che ne berrebbero il sangue o se ne ciberebbero. ...Un’inchiesta condotta da 66 gruppi di ricerca della "Società nazionale per la prevenzione della crudeltà contro i bambini" nel Regno Unito conferma l’esistenza di tali pratiche...>>.

L’inglese Dianne Core, il 19 gennaio del 1998, alla cerimonia di fondazione del "Tribunale Internazionale Martin Luther King" denunciò che in Inghilterra nel mese di Aprile sarebbe iniziato un processo per stupro nei confronti di una giovane della quale disse: <<Fu violentata da quando era piccola fino all’età di 15 anni. Quando raggiunse la fecondità, fu messa incinta otto volte; ogni volta fu fatta abortire al quarto mese e i feti furono messi nel congelatore, quindi mangiati in una cena satanica a cui lei fu obbligata a partecipare>>.

In Inghilterra un bambino ha fatto rivelazioni allucinanti. Il quotidiano "Il Giorno" (15/9/90) scrive: <<Nei suoi racconti confusi emergono truculente storie di uccisioni di neonati, di tombe aperte di notte, di cannibalismo e di riti misteriosi con diavoli e fantasmi e bambini costretti a bere pozioni misteriose prima di venir violentati e chiusi in gabbia. Le rivelazioni erano state fatte dal piccolo e da sua sorella in marzo, con l’aiuto di bambole e disegni>>. Misfatti, che sembrerebbero godere di protezioni ad alto livello.

Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa su "Teologica", settembre/ottobre 1996), mi disse: <<Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, politici di altissimo livello,ecc.

Orrori su orrori, che si intersecano in quella terra buia degli adoratori del diavolo. Ecco quanto scrive ancora "Il Corriere della Sera" (28/7/90): <<Orrore a Londra dopo la scoperta di un mercato di pellicole per pedofili con riprese dal vero>> e più avanti <<Scotland Yard teme che almeno venti bambini, scomparsi senza lasciare traccia negli ultimi sei anni, abbiano fatto una fine orribile. Una squadra speciale è stata formata per indagare nel lurido mercato dei video pornografici "snuff" destinati a pedofili sadici. La parola "snuff" in gergo significa "morire, spegnersi" e in questi video le piccole vittime sono riprese dalle telecamere mentre sono torturate e uccise dopo avere subito violenze sessuali. L’Inghilterra... ha appreso con orrore che in seno alla società circolano mostri pronti a filmare i tormenti, l’agonia e la morte di bambini per soddisfare il piacere perverso di tanti altri mostri pronti a pagare dieci milioni per una copia del film>>.

Ma c’è di peggio. il settimanale "Diario" (anno V numero 15. Da mercoledì 12 aprile a martedì 18 aprile 2000) pubblica un servizio davvero pauroso: <<Dopo la terribile denuncia dell'eurodeputato Olivier Dupuis al congresso radicale, ha lanciato una serie di affermazioni che hanno letteralmente gelato la platea. Ha raccontato che nel suo Paese c'é stato un periodo nel quale alcuni bambini venivano costretti a subire violenze di ogni tipo, dove alcuni di questi bambini venivano perfino uccisi, come conigli, durante delle partite di caccia "alle quali partecipano nobili, finanzieri, notabili e funzionari dello Stato">>.

Nella nostra società il satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano "Avvenire" del 5 settembre 1996 scrive: <<un’altra setta satanica è stata scoperta a Roma. Tremila adepti, 5 milioni per iscriversi...>>. Il fatto che più <<lascia stupiti - dissero gli inquirenti - è l’apparente insospettabilità di molte delle persone indagate...>>. Si è anche appreso che: << sembra, che la congregazione contasse anche l’affiliazione di noti nomi del mondo dello spettacolo...>>. In Inghilterra spariscono, ogni anno, circa centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di ben 2500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne saprà più nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta altri fatti terribili accaduti a Londra: <<Carni di bambini e di feti umani sono state mangiate da uomini e donne che hanno preso parte a riti cannibalistici in Inghilterra in questi ultimi anni nel quadro di un sinistro revival di cerimonie sataniche. Alcuni bambini sono stati sacrificati su altari dopo aver subito torture e sevizie sessuali...>> ("L’Unità", 9 agosto 1990). Sembra un’umanità impazzita.Il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva "Arcana", trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che negli Stati Uniti, secondo fonti attendibili, ogni anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo più giovanissimi. L’ex direttore dell’FBI di Los Angeles, Ted Gunderson, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della trasmissione "Arcana", che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra l’altro, denuncia: <<Durante le mie indagini, ho scoperto che esistono organizzazioni che rapiscono bambini per poi utilizzarli per sacrifici umani durante feste sataniche. Questi fatti coinvolgono, ai più alti livelli politici, avvocati, giudici, gente di potere... Sì, questi gruppi satanici sono indubbiamente coinvolti nel traffico di droga, nella prostituzione minorile, nella pornografia e nella produzione di "snuff-film"... Ho raccolto testimonianze di bambini di otto, nove anni. Avevano disegnato cose orribili: gente, fuoco, un bambino nel fuoco, feticci satanici, bambini torturati. Come può un bambino immaginare cose simili se non le ha vissute?>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, in "Avvenimenti", 17 luglio 1991).Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei casi, restano impuniti e si fa poco a livello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volontà politica. La legge non è severa, perché questi gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli USA si <<discute su due scandali legati alla prostituzione infantile: droga-party con la partecipazione di bambini ed uccisioni in diretta per produrre snuff-film, che hanno coinvolto politici... molto vicini alla Casa Bianca. I servizi segreti, che dipendono direttamente dal presidente, sono intervenuti insabbiando le indagini, le vittime sono finite in prigione e i testimoni sono scomparsi e morti in strani incidenti o suicidi>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.).Ci si può chiedere, a questo punto, come fece il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva "Arcana", andata in onda su Canale 5 (1989): <<Perché il governo non fa nulla? Perché giornali e televisione non denunciano il massacro? E, allora, ecco che l’ombra di una lobby satanica ai vertici del potere è plausibile, necessaria per coprire le attività del movimento...>>.

 Il giornalista Paul Rodriguez del "Washington Times", dopo una lunga e delicata indagine affermò: <<Sono riuscito a provare che personaggi legati alla Casa Bianca e ai servizi gestivano una rete di ragazzi di vita, ho trovato molti documenti che provano il coinvolgimento di Craig Spence - probabile ex agente della CIA, legato agli ambienti dei servizi della Casa Bianca, ex direttore dello staff di George Bush e figura chiave nello scandalo Iran-Contras - nell’organizzazione di party gay e di pedofili. Dalle prove emerge il nome di un altro deputato, Barry Franks. Ci abbiamo lavorato in quattro per oltre un anno e le informazioni raccolte sono agghiaccianti. L’FBI è stato estromesso dalle indagini e del caso si sono occupati i servizi segreti che dipendono direttamente dalla Casa Bianca. E tutto ciò è molto strano. La rete criminale aveva legami sia con esponenti repubblicani che democratici e si estendeva da New York alla Pensilvania, dal Nebraska alla California. Il reclutamento dei ragazzi avveniva in molti modi, alcuni venivano rapiti per strada e poi detenuti in fattorie particolari. E’ un business imponente, prendono i bambini scappati di casa, negli istituti di adozione, nei campeggi...>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.).

 Rodriguez editorialista del "Washington Times", ha svolto indagini per alcuni mesi, prima di sparare in prima pagina del suo giornale articoli di fuoco su una rete di ragazzi "di vita" che coinvolgeva deputati e vip legati a Ronald Reagan e George Bush. <<Sesso in vendita in un appartamento di un deputato>>, <<Il servizio segreto insabbia l’inchiesta sui prostituti dei vip>>, <<Ragazzi di vita portati in un tour di mezzanotte alla Casa Bianca>>: questi i titoli del "Washington Times">>. (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, cit.). Dopo alcuni articoli Rodriguez mollò misteriosamente l’indagine.

Vi è, addirittura, anche un mercato di <<pezzi di ricambio>> umani. Vengono inviati ai possibili clienti veri e propri cataloghi di organi, che dovrebbero servire o come feticci umani per riti satanici o, in altri casi, per corroborare il traffico internazionale clandestino dei trapianti. <<Centinaia di minorenni, maschi e femmine, spariscono ogni anno. Molti finiscono all’estero, nel mercato delle adozioni clandestine. Molti finiscono nel circuito della pedofilia e della pornografia>> ("Visto", 8/11/1996). Così ha denunciato la parlamentare Rosario Godoy de Osejo, fondatrice di un "Comitato per i bambini scomparsi" e prosegue: <<Ho il sospetto che la ragione della scomparsa possa essere il prelievo di giovani e sani organi da vendere nei paesi ricchi. Se le cose stanno così, è facile capire che fine fanno questi bambini una volta ‘esportati’>>. Fatti allucinanti.

 Un pozzo di orrori che sembra non avere mai fine. <<Anche Baby Doc, l’ex dittatore di Haiti, si sarebbe arricchito commerciando cadaveri freschi e organi congelati. Coloro che ricevevano gli organi da trapiantare erano cliniche statunitensi e istituti americani universitari o di ricerca. (...). Anche in Guatemala vi è stato un traffico di bambini venduti agli USA per trapianti ("Corriere del Ticino", 6 marzo1987. "Gente", 20 marzo1987) mentre quanto accaduto in Honduras è stato confermato dalle agenzie di stampa (Agenzie ATS, ANSA, APP, e "Corriere del Ticino", 5 gennaio 1987). In Colombia i bambini vengono rapiti mentre giocano sulla strada, portati in laboratori dove vengono loro estirpati gli occhi e poi rimessi in libertà dopo opportuna medicazione (Agenzia AGI-EFE, giugno 1987). In una colonia tedesca del Cile alcune sperimentazioni mediche, soprattutto manipolazioni genetiche, sarebbero praticate su bambini e adolescenti... ("Libération", 7 dicembre 1987)>> (Milly Schar-Manzoli, Manuale di difesa immunologica, Meb, Padova 1988).

 Ecco quanto pubblica "Il Manifesto" del 9 Maggio 2000. In breve l’agghiacciante notizia: <<Neonati prematuri alla stregua di porcellini d’india, utilizzati per sperimentare un nuovo ventilatore da incubatrice: tutto questo è accaduto in Gran Bretagna, in un ospedale del nord del paese. Risultato: 28 bambini deceduti, altri 15 con danni cerebrali permanenti, su un totale di 122 bambini sottoposti al ‘nuovo’ trattamento. Questo tremendo bilancio emerge dal rapporto di una speciale commissione d’inchiesta ordinata dal ministro della sanità britannica, per indagare sui fatti avvenuti nel North Staffordshire Hospital di Stoke-on Trent tra il 1989 e il 1993>>.

Ci sono anche i traffici di organi e chi indaga muore. Nel maggio 1996 il giornalista francese Xavier Gautier de "Le Figaro" viene trovato impiccato alle Baleari, nella sua residenza estiva. Una morte avvolta nel più fitto mistero. Gli investigatori spagnoli, poi, parleranno di suicidio. Gautier, prima di partire per le vacanze, aveva lavorato ad una lunga inchiesta su un presunto traffico di organi dalla Bosnia ad una nota clinica dell’Italia del nord.

L’ex ministro per la Famiglia Antonio Guidi aveva avvisato: <<Il fenomeno è mondiale. Ma l’Italia, così com’è stata ed è un luogo di passaggio delle droghe, adesso è un punto di transito di bambini a rischio... Arrivano dai Paesi in guerra dell’Est, da quelli poveri dell’Africa. Parecchi di loro - chi può individuarne il numero? - sono destinati ad essere carne di riserva per i ricchi. Piccoli depositi di organi per i figli di chi ha denaro>>. Guidi alla domanda se alcuni di questi bambini venivano mutilati, per conseguenti trapianti in Italia, aveva risposto: <<In Italia, no. E’ impossibile. Ma attraversano le nostre terre come uccelli migratori, il cui destino è di essere abbattuti>> ("Il Giornale", 4 settembre 1995).

Eppure l’Italia, scrive Giangiacomo Foà, è stata denunciata <<dall’autorevole quotidiano La Nacion di Buenos Aires che in un articolo di fondo si fa eco delle accuse di don Paul Baurell, professore di Teologia dell’Università di San Paolo, e delle denunce fatte il primo agosto 1991 a Ginevra da René Bridel, rappresentante nelle Nazioni Unite dell’Associazione internazionale giuristi per la difesa della democrazia. (…). All’articolo di fondo de La Nation ha fatto eco O Globo di Rio che ci definisce "i maggiori importatori di bimbi brasiliani". Il corrispondente di O Globo a Roma afferma: "L’Italia è il più importante compratore di bambini…".

 Anche in Perù la stampa ci accusa. Da mesi il quotidiano La Repubblica di Lima denuncia, con nome e cognome, coniugi italiani che sono arrivati in Perù per comprare bambini di pochi mesi o di pochi anni. Negli ultimi tempi avremmo <<importato>> 1.500 piccoli peruviani, molti dei quali - secondo la stampa di Lima - sarebbero stati poi assassinati per asportare i loro organi per trapianti>> ("Corriere della Sera", 7 settembre 1991).Quello dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituirsi, immolati a Satana o uccisi per espiantare i loro organi è un orrore su scala planetaria. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravità. Ne parlano poco e male, di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come si è visto, vengono da più fronti, non ultima è la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte dedite al culto del diavolo. Lo stesso Guidi aveva avvertito: <<Alle soglie del 2000 si sta addirittura registrando un aumento di riti ‘religiosi’, mi raccomando le virgolette, che prevedono anche il sacrificio umano di bambini>> ("L’Italia settimanale", 15 settembre 1995).

IL RETROTERRA DEL COINVOLGIMENTO STATUNITENSE NEL TRAFFICO DI STUPEFACENTI

La storia di come gli Stati Uniti siano rimasti coinvolti nel traffico di narcotici risale a più di 150 anni. Prominenti famiglie dalla grande ricchezza - spesso membri di società segrete come quella esclusiva di Yale, l’Ordine del Teschio e delle Ossa - si buttarono sul commercio dell’oppio per produrre benessere e influenza. Una delle famiglie che fondarono Teschio e Ossa fu quella dei Russell. Sino ad oggi, il Trust dei Russell è l’entità legale dell’Order of the Skull and Bones.
Nel 1823, Samuel Russell fondò la Russell and Company. Acquisì le sue forniture d’oppio in Turchia e le contrabbandò in Cina a bordo di veloci velieri. Nel 1830, Russell rilevò il cartello dell’oppio di Perkins a Boston e fondò la più grande impresa per il contrabbando d’oppio del Connecticut. Il suo uomo a Canton era Warren Delano, Jr - nonno di Franklin Roosevelt che fu Presidente degli Stati Uniti negli anni prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli altri partner di Russell comprendevano le famiglie dei Coolidge, dei Perkins, degli Sturgi, dei Forbes e dei Low.
Nel 1832 il cugino di Samuel Russell, William Huntington, formò il primo circolo statunitense dell’Ordine del Teschio e delle Ossa. Vi fece affluire membri dalle più potenti ed influenti famiglie d’America. La lista di appartenenza è quella di chi conta negli Stati Uniti: Lord, Whitney, Taft, Jay, Bundy, Harriman, Weyerhauser, Pinchot, Rockefeller, Goodyear, Sloane, Simpson, Phelps, Pillsbury, Perkins, Kellogg, Vanderbilt, Bush e Lovett, per citare alcuni dei più importanti.
É significativo come gli uomini del Skull and Bones abbiano sempre avuto un legame molto stretto e duraturo con la comunità dell’intelligence statunitense. L’ex Presidente degli Stati Uniti e membro dell’ordine George Bush fu direttore della CIA nel 1975-76. Non sorprende che il collegamento con l’intelligence risalga al College di Yale, dove quattro diplomati formarono parte del “Culper Ring”, una delle prime operazioni dell’intelligence statunitense, organizzata in gran segreto da George Washington onde raccogliere informazioni vitali sui britannici durante la Guerra d’Indipendenza. 
Nel 1903, la Divinity School di Yale aveva allestito in tutta la Cina diverse scuole ed ospedali. Mao Tze Tung era un membro dello staff. Negli anni ‘30, l’influenza del collegamento cinese con Yale era tale che i servizi segreti statunitensi si appellarono alla “Yale in Cina” per ottenerne l’aiuto in operazioni di intelligence.1
É interessante come il sottoprodotto dell’oppio, l’eroina, fosse un nome commerciale della compagnia Bayer la quale nel 1898 lanciò il suo prodotto, che da’ forte dipendenza, ed è ancora leader mondiale dell’industria farmaceutica. Eroina e cocaina erano legalmente disponibili per l’acquisto sino a che vennero messe fuori legge dalla Società delle Nazioni - l’antesignana delle Nazioni Unite - e dagli USA negli anni ‘20. In seguito al proibizionismo, il consumo di queste droghe cominciò ad aumentare vertiginosamente. Anche così, il periodo di guerra 1939-46 vide l’assuefazione virtualmente sradicata in Europa e in America del Nord - un felice stato di cose che non sarebbe durato a lungo.
                               POI VENNE LA GUERRA IN VIETNAM

L’Indocina, gran parte della quale era sotto controllo o influenza francese dalla metà del 19mo secolo, venne catturata dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Alla fine delle ostilità, la Francia riguadagnò autorità su Vietnam, Cambogia, Laos e Tailandia. Ma i movimenti di indipendenza avevano iniziato a combattere per sfrattarla. Alla fine questo sfociò, nel 1954, nella battaglia di Dien Bien Phu, orchestrata dai Viet Minh, che risultò in una sconfitta della Francia e nel suo conseguente ritiro dall’Indocina, nonché nella sua immediata sostituzione con gli Stati Uniti.
Nel frattempo, la Francia aveva sviluppato nella regione un apparato di intelligence ad ampio raggio, finanziato dall’oppio. Maurice Belleux, ex capo del SDECE, l’equivalente francese della CIA, ne confermò l’esistenza durante un’intervista notevolmente schietta con il professor Alfred McCoy, storico. Belleux raccontò a McCoy che “l’intelligence militare francese finanziava tutte le sue operazioni clandestine grazie al controllo del commercio di droga in Indocina”. Quest’ultimo servì a sostenere la Guerra Coloniale francese dal 1946 sino al 1954.
Belleux rivelò come funzionava. Paracadutisti francesi che combattevano con le tribù sparse nella regione raccoglievano l’oppio grezzo e lo trasportavano, a bordo di aerei militari francesi, a Saigon, dove passava alla mafia sino-vietnamita per la distribuzione. Pesantemente coinvolte nel traffico d’oppio erano anche le organizzazioni criminali corse, che lo spedivano a Marsiglia, in Francia, per raffinarlo in eroina. Da lì veniva distribuita in Europa e Stati Uniti: tale rete iniziò ad essere conosciuta come “the French Connection”. Si trattava della malavita che lavorava culo e camicia col governo francese - con entrambi a beneficiare finanziariamente dall’accordo. I profitti ricavati venivano incanalati in conti della banca centrale, sotto il controllo dei servizi segreti militari francesi. La grande spia del SDECE chiuse la sua intervista affermando di ritenere che la CIA “aveva rilevato tutte le attività francesi e stava perseguendo qualcosa della stessa politica”.2
Il termine “Guerra del Vietnam” è un termine improprio. Più esattamente, il coinvolgimento statunitense nell’intera regione andrebbe chiamato la “Guerra del Sud-est asiatico”. Mentre i combattimenti in Vietnam raggiungevano i media giornalmente, la guerra segreta in Cambogia, Laos e Tailandia rimase tale e continuò sino agli anni ‘80. Questa era la piccola guerra privata della CIA, combattuta con l’assistenza di tribù locali e soldati e aviatori americani ‘fuori dai libri paga’ - i quali, una volta catturati, venivano abbandonati da un agghiacciante governo segreto, cinico e ingrato.3
La strategia militare statunitense in Vietnam era singolare. Sebbene gli americani possedessero la superiorità militare, con la capacità di vincere la guerra approssimativamente in un anno, era loro espressamente proibito di farlo dagli artefici della politica estera statunitense. Questa dottrina venne espressa nel National Security Council Memorandum 68, che era l’architrave per la Guerra Fredda. Era la stessa politica che proibì la vittoria alleata in Corea - come spiegato dal colonnello Philip Corso, ex Capo Settore Progetti Speciali, Divisione Intelligence, Comando dell’Estremo Oriente, in una testimonianza al Congresso nel 1996. Di ritorno dalla Corea, Corso fu assegnato al Comitato Coordinamento Operazioni del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, dove scoprì la politica del “non vincere”. Ne rimase sgomento.4
Ma se la vittoria militare non era un obiettivo statunitense, assicurarsi il controllo della produzione di oppio della regione sicuramente lo era. Passò poco tempo prima che la CIA avesse un controllo totale sul commercio di oppio. Ne risultò un massiccio incremento della produzione seguito da un’ondata di assuefazioni da eroina in Nord America ed Europa occidentale. Parallelamente a questo ci fu un enorme aumento di tossicodipendenti fra le truppe statunitensi che combattevano in Vietnam. Non meno di un terzo di tutte le forze combattenti vennero assuefatte alla “China white” - cortese concessione degli uomini di Spionville, Virginia.5
Il traffico di droga dilagava presso i comandanti militari sudvietnamiti. Uno dei personaggi principali era il generale Dang Van Quang, Assistente Militare e alla Sicurezza del Presidente Nguyen Van Thieu. Quang allestì una rete di traffici di stupefacenti tramite Forze Speciali vietnamite operanti in Laos.
Il Laos, un feudo della CIA, era uno dei principali produttori di oppio sotto il controllo nominale del generale Vang Pao, capo tribù dei Meo che combattevano la guerra segreta della CIA. Vang Pao raccoglieva l’oppio grezzo coltivato in tutto il Laos settentrionale e lo trasportava a Long Thien a bordo di elicotteri della compagnia della CIA, la “Air America”. Un enorme complesso costruito disordinatamente dagli Stati Uniti, Long Thien da alcuni era conosciuto come il “Paradiso della Spia” e da altri come “Alternato 20”. Era qui che l’oppio grezzo del generale Pao veniva raffinato in eroina bianca di tipo China No.4 purissima. A questo punto, il coinvolgimento diretto della CIA nel ‘prodotto’ terminava.
Nel frattempo, la CIA fornì a Vang Pao una propria linea aerea - conosciuta da quelli addentro alla questione come “Air Opium” - che avrebbe trasportato la droga a Saigon, atterrando presso la gigantesca base aerea statunitense di Ton Sohn Nut. In seguito, parte del carico veniva suddiviso tra l’organizzazione di Quang per lo spaccio ai militari statunitensi tossicodipendenti; il resto veniva spedito alla malavita corsa di Marsiglia per la spedizione a Cuba - un punto di passaggio controllato da Santos Trafficante, boss della mafia in Florida - e da lì agli Stati Uniti. Una normale variazione del percorso di consegna avvenne quando sacchetti sigillati di eroina vennero cuciti all’interno dei cadaveri di militari statunitensi che tornavano a casa per la sepoltura.
Tornati a casa, ai politici statunitensi non importava un fico secco del problema della droga in aumento tra i militari di truppa. Questo disprezzo fu espresso al meglio dal Segretario di Stato Henry Kissinger che disse ai giornalisti Woodward e Bernstein del Washington Post che “i militari sono stupidi ed ottusi animali da usarsi come pedine per la politica estera”.6
A questo riguardo potremmo anche seguire un ragionamento collegato. Se i militari sono “stupidi ed ottusi animali” da usare e di cui abusare come “pedine per la politica estera”, i normali cittadini contribuenti sono forse visti in maniera diversa quando si arriva alla fornitura di eroina in gran quantità alle città americane? Senz’altro una popolazione tossicodipendente provvede più che adeguatamente ad uno dei requisiti del NSC 68: stabilire la “tranquillità nazionale”.7
In ogni caso, i proventi dalle vendite di stupefacenti venivano riciclati tramite la Nugan Hand Bank in Australia ed utilizzati per finanziare la guerra segreta della CIA in tutta la regione.
In seguito all’invasione della Cambogia, appoggiata dagli Stati Uniti nel maggio 1970, fu allestito un altro canale per il traffico di eroina. Regioni della Cambogia, ideali per la coltivazione dell’oppio e in precedenza inaccessibili, vennero immediatamente messe in produzione. La rete di contrabbando era gestita dalla marina vietnamita che disponeva di basi a Phnom Penh e lungo tutto il fiume Mekong. Entro una settimana dall’incursione cambogiana una flotta di 140 navi da guerra della marina vietnamita e di quella statunitense, al comando del capitano Nyugen Thaanh Chau, penetrò in Cambogia. Questa fu “acclamata come una ‘brillante mossa tattica’ ed una grande ‘flotta militare umanitaria’”. La flotta si mise immediatamente al lavoro contrabbandando “grandi quantità di oppio ed eroina nel Vietnam del sud”.8
Dopo il ritiro statunitense dal Vietnam del sud, il generale Quang, del quale si dice fosse il più grande spacciatore nel paese, si trasferì tranquillamente a Montreal, in Canada, passando per la base dell’esercito di Fort Chaffee, in Arkansas. Si dice che l’entrata in Canada di Quang fosse dovuta a gentili ma intense pressioni dal governo degli Stati Uniti.

                    COSTRUIRE MERCATI: SRADICARE LA CONCORRENZA

L’apparente dicotomia di facciata tra il commercio di stupefacenti pluridecennale della CIA e la “Guerra alla Droga” da parte della Drug Enforcement Administration (DEA) è illusoria. Durante un’intervista alla radio nel 1991, il prof. Alfred McCoy spiegò quello che lui definiva “il rapporto istituzionale tra la DEA e la CIA”. Negli anni ‘30 venne fondato il Federal Bureau of Narcotics (FBN), precursore della DEA, per ridurre l’uso e la vendita di narcotici. L’FBN era la sola agenzia statunitense ad avere agenti operanti in clandestinità prima della Seconda Guerra Mondiale. Con l’arrivo di quest’ultima, agenti chiave dell’FBN furono trasferiti all’appena istituito Office of Strategic Services (OSS), precursore della CIA, onde insegnarne al personale le “arti clandestine”. McCoy dichiara che questa relazione continua a tutt’oggi. Il risultato è che in quelle parti del mondo dove la CIA sta conducendo traffici di droga, ufficialmente la DEA va a dormire.
Questo ha portato a comprendere che il principale incarico della DEA è quello di impedire l’afflusso di droghe da fonti diverse da quelle “approvate dalla CIA”, e che i successivi programmi statunitensi di “Guerra alla Droga” sono, di fatto, intrapresi per distruggere la concorrenza. Che questa sia una politica finalizzata o meno, il risultato è chiaramente lo stesso. Portato alla sua logica conclusione, è che i trafficanti approvati e protetti dalla CIA continueranno incessantemente a guadagnare un controllo sempre maggiore sul commercio globale di stupefacenti, facendo del governo statunitense il più grande spacciatore di droga al mondo. Nel frattempo, qualcuno ritiene che questo sia già accaduto e fosse da sempre parte dei piani a lungo termine concertati da oscuri politicanti, da quando gettarono il loro avido sguardo verso le materie prime del pianeta - essendo i narcotici una delle più remunerative.
L’eroina in entrata negli Stati Uniti veniva prodotta da due principali monopoli dell’oppio: quello controllato dalla CIA nel sud-est asiatico, e quello dalla Turchia, uno stretto alleato degli Stati Uniti. Quando il Presidente Richard Nixon dichiarò la sua “Guerra alla Droga” nel 1973, questo chiuse la connessione turca che fluiva attraverso Marsiglia sotto il controllo del crimine organizzato corso. Ciò creò una sempre maggiore domanda di eroina prodotta nel Triangolo D’oro del sud-est asiatico, specialmente in Birmania.
In precedenza, nel 1949, questa regione era diventata una ridotta armata per le forze nazionaliste cinesi in fuga al comando di Chiang Kai-shek, inseguite dall’Armata Rossa di Mao. La CIA organizzò una massiccia operazione di supporto che utilizzò queste forze cinesi per raccogliere informazioni all’interno della Cina, ingaggiare battaglie campali con le forze comuniste e fare da “allarme” per una temuta invasione comunista del sud-est asiatico. Per finanziare questa piccola guerra segreta, la CIA necessitava del tipo di fondi neri che provengono da una vendita di narcotici su vasta scala. Fu lì che le vecchie “mani cinesi” dell’OSS fecero il loro dovere trasformando la regione nel maggior singolo produttore di oppio del mondo, con quasi 1.000 tonnellate nel 1961. Oggi, i “campi coltivati” birmani rimangono sotto l’attento controllo di Khun Sa, il signorotto locale appoggiato dalla CIA.
                                 

                              LA VIA DELL’EROINA DI KHUN SA

É qui che si chiude il cerchio della nostra storia. Nella prima parte abbiamo rivelato il contenuto di un affidavit firmato dal colonnello Edward P. Cutolo in merito al suo coinvolgimento in un traffico di cocaina, sanzionato da militari statunitensi, da Bogotà in Colombia a Panama. All’epoca l’ufficiale comandante anziano delle Forze Speciali statunitensi dell’intera regione del Comando Meridionale era il tenente colonnello James “Bo” Gritz. 
Bo Gritz fu uno di quelli che si buttarono discretamente ad indagare sulla morte di Cutolo e quella di altri ufficiali, ed è anche stato per lungo tempo un promotore a favore dei Dispersi in Azione/Prigionieri di Guerra statunitensi (MIA/POWs) dall’epoca del Vietnam.
Gritz venne informato da Ross Perot che tre prigionieri di guerra americani erano detenuti da Khun Sa e che il signorotto aveva acconsentito a consegnarli. Tramite contatti ad alto livello col governo cinese, Perot prese accordi per ottenere accesso al quartier generale di Khun Sa, sulle sperdute colline di Shanland. Ma Gritz, sapendo di poter entrare ed uscire molto più velocemente utilizzando la sua rete di contatti nella regione, partì nel novembre del 1986 con alcuni sceltissimi ex-componenti delle Forze Speciali.
Per Gritz e compagni ci vollero tre giorni di negoziati per accedere al remoto e selvaggio territorio di Shanland. Alla fine Gritz si incontrò con un perplesso Khun Sa il quale gli disse che non c’era mai stato alcun prigioniero di guerra statunitense. Comunque, nel corso della loro conversazione Gritz chiese perché Khun Sa fosse così pesantemente coinvolto con l’oppio, sottolineando quanti problemi questo avesse causato in America. La risposta fu sconvolgente.
Khun Sa affermò che l’intera fornitura di oppio - circa 900 tonnellate l’anno, all’epoca - veniva acquistata dal governo statunitense. Il signorotto affermò poi di voler cambiare la produzione in quanto lui odiava l’oppio, e se Gritz avesse ottenuto che gli Stati Uniti fornissero appena un decimo di quello che spendevano per la Guerra alla Droga nella regione, lui avrebbe cambiato la produzione in altre coltivazioni.
Uno sbigottito Gritz riportò il suggerimento al governo statunitense e rimase ancor più stupefatto nel sapere che l’offerta venne rifiutata. L’ex colonnello dei Berretti Verdi venne inoltre avvertito che sarebbe stato oggetto di sporchi trucchi se non avesse abbandonato l’argomento dell’oppio. Ignorando queste minacce, cinque mesi dopo Gritz ritornò in Birmania, nel maggio 1987, per un secondo incontro con Khun Sa. Stavolta si portò una telecamera e chiese a Khun Sa di fare i nomi dei responsabili di fronte ad essa.
Khun Sa diede istruzioni al suo segretario di leggere i nomi dal suo diario, ma si accordò affinché i nomi che rivelava fossero quelli vecchi, e non quelli di coloro con i quali era in affari in quel momento. L’ufficiale governativo statunitense responsabile dell’acquisto dell’oppio era Richard Armitage, un ufficiale dell’amministrazione ben conosciuto e di alto livello. Armitage stava lavorando, lesse il segretario, con un individuo di nome Santos Trafficante che agiva in qualità di “gestore del traffico” di Armitage. Gritz era ben consapevole di chi fosse Trafficante: il leggendario “Boss” della mafia della Florida.
Nel corso di una conferenza nel 1991, Gritz illustrò l’aspetto economico del movimento di eroina di Khun Sa verso gli Stati Uniti. Al signorotto venivano pagati 300.000 dollari a tonnellata dal governo statunitense, ma il prodotto veniva venduto sulla strada per un milione di dollari a libbra (circa mezzo chilo, ndt). “Nessuno lo vuole lontano dagli affari”, osservò ironicamente Gritz.
Gritz disse che al suo ritorno in America nel 1987 cercò di far prendere nota a qualcuno nell’amministrazione, compreso il vicepresidente George Bush, delle sue informazioni. I suoi approcci vennero nuovamente energicamente respinti.
Come gesto di buona volontà verso il governo degli Stati Uniti, Khun Sa scrisse a George Bush una lettera, datata 15 marzo 1988, nella quale gli offriva, assolutamente gratis, una tonnellata di “eroina asiatica No.4 purissima”. Questo era il sistema del signorotto di offrire un incentivo affinché gli Stati Uniti giungessero ad un accordo volto a convertire la produzione da oppio ad un’altra coltivazione. Bush non rispose alla lettera, e la risposta del Dipartimento di Stato fu “non interessa”.Disgustato, Gritz iniziò attivamente a partecipare ad una campagna per avvertire gli americani di cosa stesse facendo il loro governo a loro nome. Questo alla fine sfociò nella sua chiamata in giudizio con l’accusa di aver usato un passaporto falso durante una delle sue visite in Birmania. Dichiarandosi colpevole dell’accusa, ma spiegando che si trattava della normale procedura nel mondo delle “operazioni nere”, venne riconosciuto innocente dalla giuria.
Da allora, Gritz è diventato un esplicito critico dei successivi governi e le loro finzioni politiche segrete, e di conseguenza ha sofferto nelle mani dei media disgraziatamente prevenuti. 
Malgrado ciò, la storia principale di Gritz non è stata abbandonata. Da dietro le quinte altri hanno raccolto l’appello.

 

 

 

 

 

 

Il narcoimpero Bush-Cheney

di Michael C. Ruppert

Il coinvolgimento della famiglia Bush nel narcotraffico non è un segreto, ma è molto meno noto il diretto collegamento di Dick Cheney al traffico globale di droga attraverso una società di costruzioni USA.

DA MEDELLIN A MOSCA CON LA BROWN & ROOT

La Brown & Root della Halliburton Corporation è una delle maggiori componenti del narcoimpero Bush-Cheney. Il successo del vice presidente designato di Bush nella campagna elettorale Richard Cheney alla guida della Halliburton, Inc. verso un contratto federale da 3,8 mld di dollari in cinque anni e prestiti assicurati dai contribuenti, è solamente un segno parziale di quel che potrebbe accadere ora che Bush ha vinto le elezioni presidenziali.

Uno sguardo più attento alle ricerche disponibili, incluso un rapporto del 2 agosto 2000 del Center for Public Integrity (CPI) (www.public-i.org), suggerisce che il denaro della droga ha avuto un ruolo nel successo raggiunto dalla Halliburton sotto la presidenza Cheney dal 1995 al 2000. Ciò è vero in particolar modo per la più famosa affiliata della Halliburton, la Brown & Root, gigante delle costruzioni e del petrolio. Un profondo esame della storia rivela che il passato della Brown & Root - come pure il passato dello stesso Dick Cheney - è collegato al traffico internazionale di droga in più di una occasione ed in più di un modo.

Lo scorso giugno, l'avvocato di Washington, DC, di una grande compagnia petrolifera russa implicata - secondo rapporti di polizia - nel traffico di eroina ed anche beneficiaria di un prestito garantito dagli USA per pagare i contratti della Brown & Root in Russia, organizzò una raccolta fondi per 2,2 milioni di dollari per i forzieri già gonfi della campagna elettorale del candidato alla presidenza George W. Bush. Non è la prima volta che la Brown & Root è stata collegata alle droghe illegali, ed il fatto è che questo "bambino prodigio" dell'industria americana potrebbe essere anche un giocatore chiave negli sforzi di Wall Street per mantenere il dominio nel mercato globale del narcotraffico - mezzo trilione di dollari l'anno - e dei suoi profitti. E Dick Cheney, assai più vicino al narcotraffico di quanto si possa sospettare e che è anche il maggiore azionista (45,5 milioni di dollari) della Halliburton, ha un assoluto interesse nel fare in modo che i successi della Brown & Root nel settore continuino. Tra tutte le società americane che hanno rapporti diretti con i militari USA e danno copertura alle operazioni della CIA, poche ditte possono uguagliare la presenza globale di questa gigante delle costruzioni con 20.000 dipendenti in più di 100 paesi.  Con una amministrazione George "W" la famiglia Bush ed i suoi alleati, usando la Brown & Root come interfaccia operativa, possano essere in grado di controllare tutto il narcotraffico da Medellin fino a Mosca. Come descritto dall'AP, ai tempi dell'affare "Iran-Contra" il deputato Dick Cheney del House Intelligence Committee era un fanatico sostenitore del Ten. Col. dei Marines Oliver North. Ciò nonostante il fatto che North avesse mentito a Cheney nel dare informazioni alla Casa Bianca nel 1986. I diari di Oliver North e le successive indagini dell'Ispettore Generale della CIA lo hanno inequivocabilmente legato direttamente al contrabbando di eroina durante gli anni '80 e l'apertura di conti bancari per una ditta che muoveva quattro tonnellate di cocaina al mese. Questo comunque non fermò Cheney dal sostenere attivamente la (sfortunata) corsa di North a senatore USA della Virginia nel 1994 - solamente un anno prima che prendesse le redini di una consorella della Brown & Root - la Halliburton, Inc., di Dallas nel 1995. Come Segretario della Difesa di Bush durante le operazioni Desert Shield/Desert Storm (1990-91), Cheney ha anche diretto le operazioni speciali coinvolgenti i ribelli kurdi nell'Iran settentrionale. La fonte primaria di reddito dei kurdi per più di 50 anni è stato il contrabbando di eroina dall'Afghanistan e Pakistan attraverso l'Iran, l'Iraq e la Turchia.

Non sorprende che le regioni di confine della Turchia in questione fossero i principali punti di transito dell'eroina prodotta in Afghanistan e Pakistan destinata ai mercati europei.

Una fonte cofidenziale con esperienza nei servizi segreti nella regione mi riferì in seguito che i kurdi "sono stati in qualche modo ripagati dalla gente che li ha usati per trasportare la loro droga". Egli riconosce apertamente che entrambe la Brown & Root e la Vinnell Corporation solitamente procuravano copertura non ufficiale per i funzionari della CIA. Ma questo già lo sapevo. Dal 1994 al 1999, durante l'intervento militare USA nei Balcani - dove, secondo il he Christian Science Monitor e la Jane's Intelligence Review, l'Esercito di Liberazione del Kosovo (KLA) controlla il 70% dell'eroina che entra in Europa occidentale - la Brown & Root di Cheney ha ricavato miliardi di dollari rifornendo le truppe USA con enormi attrezzature nella regione. Le operazioni di supporto della Brown & Root continuano ancora oggi in Bosnia, Kosovo e Macedonia. Le impronte di Dick Cheney sono vicine alla droga più di quanto si possa sospettare. Il rapporto dell'agosto 2000 del Center for Public Integrity le ha portate ancora più vicine. Sarebbe corretto dire che vi è un diretto collegamento tra le infrastrutture della Brown & Root - spesso sistemate in regioni remote e pericolose - con tutte le regioni che producono droga e con quelle che la consumano in tutto il mondo.L'EFFICIENZA DELLA PIPELINE DELLA DROGA L'amministrazione Clinton si prese cura di tutto il tempo sprecato per il viaggio dell'eroina con la distruzione della Serbia e del Kosovo nel 1999 e l'instaurazione del KLA come potenza regionale. Questo aprì una linea diretta dall'Afghanistan all'Europa occidentale - e la Brown & Root era proprio al centro di questa. L'abilità di Clinton nel rendere efficienti le operazioni del narcotraffico è stato descritto dettagliatamente nell'edizione dell'aprile del 2000 di FTW in una storia dal titolo "La pipeline del denaro della droga del Partito Democratico presidenziale". Da allora quell'articolo è stato ripubblicato in tre paesi. L'essenza della lezione economica sulla droga era che coltivando oppio in Colombia e contrabbandando sia eroina che cocaina dalla Colombia a New York City attraverso la Repubblica Dominicana e Porto Rico (una virtuale linea diretta), le strade tradizionali del contrabbando potrebbero essere abbreviate o persino eleminate. Ciò ridusse sia il rischio che il costo, incrementò i profitti ed eliminò la concorrenza.

FTW sospetta che in tale processo vi sia la mano del co-fondatore del cartello di Medellín Carlos Lehder, rilasciato dalla prigione sotto Clinton nel 1995, ed ora attivo sia alle Bahamas che in Sud America. Lehder era conosciuto durante gli anni '80 come il "genio dei trasporti". Posso ben immaginare Dick Cheney, essendo stato testimone della completa ristrutturazione del traffico globale di droga negli ultimi otto anni, andare da George W. e dire: "Guarda, so come possiamo farlo persino meglio".

Una cosa è certa. Come citato nell'articolo del CPI, un vice presidente della Halliburton notò che se il duetto Bush-Cheney fosse eletto, "i contratti della società con il governo andrebbero ovviamente alle stelle".  

             LA PIU' GRANDE LIBERA IMPRESA AL MONDO

Se uno è abbastanza coraggioso da cercare un "sistema operativo" che spieghi teoricamente ciò che FTW vi ha appena descritto, non ha bisogno di guardare oltre il favoloso articolo in due parti pubblicato su Le Monde Diplomatique nell'aprile 2000. Le storie, incentrate massicciamente sul capitale della droga, sono intitolate "Il crimine, la più grande libera impresa al mondo." Le brillanti e penetranti parole degli autori Christian de Brie e Jean de Maillard sono la migliore spiegazione che abbia mai letto della reale situazione politica ed economica mondiale . De Brie scrive: "Permettendo al capitale di spostarsi incontrollato da una parte all'altra del mondo, la globalizzazione e l'abbandono della sovranità hanno insieme allevato una crescita esplosiva di un mercato finanziario fuorilegge... "E' un sistema coerente collegato strettamente all'espansione del capitalismo moderno e basato sull'associazione fra tre elementi: i governi, le società multinazionali e le mafie. Gli affari sono affari: il crimine finanziario è prima di ogni altra cosa un mercato, prospero e strutturato, governato dalla legge della domanda e dell'offerta. "La complicità del grande business ed il laissez faire politico sono il solo modo nel quale quel crimine organizzato su vasta scala può riciclare il denaro sporco e rigenerare i favolosi redditi delle sue attività. E le multinazionali hanno bisogno del sostegno dei governi e della neutralità delle autorità di regolamentazione per poter consolidare le loro posizioni, incrementare il loro profitti, confrontare e schiacciare la concorrenza, fare 'l'affare del secolo' e finanziare le loro operazioni illecite. I politici sono direttamente coinvolti e la loro capacità di intervenire dipende dagli aiuti e dai finanziamenti che li mantengono al potere. Questa collusione di interessi è parte essenziale dell'economia mondiale, l'olio che fa girare le ruote del capitalismo.Come è stato in Vietnam, America Centrale e Kosovo, la droga continuerà ad essere un'enorme parte del piano finanziario per prolungate guerre terrestri.

 





DROGA E MEDIA: SEGRETI INNOMINABILI

Quando Gary Webb, un intraprendente e coraggioso giornalista investigativo del Mercury News di San Jose, pubblicò la sua storia nell’agosto del 1996, potenti onde d’urto rimbombarono attraversando gli Stati Uniti verso est per buona parte dell’anno. Webb aveva speso un anno a scoprire lo sporco segreto del crack di cocaina e di come si fosse diffuso a Los Angeles.
L’articolo in tre parti era intitolato “L’Oscura Alleanza” e faceva nomi - specialmente di ex personaggi di rilievo del movimento Contra appoggiato dalla CIA. Webb si aspettava e ricevette il sentito appoggio del suo direttore e dei compagni giornalisti del Mercury News. Il giornale dedicò anche un sito web alla serie di articoli e pubblicò copie elettroniche di importanti documenti di conferma. Nel frattempo, le onde d’urto raggiunsero Washington, DC.
Inarrestabili, fluirono oltre in direzione di Langley, Virginia - sede della Central Intelligence Agency.
Col tempo, una contro-onda d’urto ancora più turbante da Washington, DC, rotolò indietro in direzione ovest raccogliendo impulso da Langley. Gary Webb aveva divulgato l’indivulgabile. Aveva espresso una semplice verità - una verità, per di più, già ben risaputa da molti giornalisti, politici, accademici, ufficiali militari, personale dell’intelligence ed altre persone addentro da decenni.

La verità espressa era che la CIA era impegnata nella distribuzione di enormi quantità di droghe illegali.
Entro un anno, i colleghi di Webb al Mercury News capovolsero il loro iniziale appoggio ed iniziarono a denunciarlo.
Tale fu il potere del segnale di ritorno dalla costa orientale che molti altri giornalisti del Mercury News iniziarono a temere che la loro promozione - specialmente alle più prestigiose corporazioni giornalistiche d’America - avrebbe potuto essere rovinata. Era il classico caso di colpevolezza per associazione. Peggio ancora, anche il direttore precedentemente coraggioso di Webb lo denunciò e pubblicò un editoriale sul Mercury News, dicendo che la qualità della documentazione d’appoggio di Webb nella serie “L’Oscura Alleanza” era scarsa. Il chiaro messaggio era che la verità pronunciata in realtà non era stata pronunciata. Orwell chiamava questo “doppio discorso”.
Per aver osato dire la verità, Webb venne punito col trasferimento in una cittadina, in una redazione del Mercury News in una zona depressa, ben lontano dalla notorietà della redazione centrale. Webb mantenne il lavoro, o almeno una specie di raffazzonata morte vivente alla voodoo come lavoro. Nessuno può biasimare Webb per aver accettato il posto: aveva una famiglia da mantenere, e date le circostanze le sue possibilità di assicurarsi un altro lavoro altrove nei media erano sicuramente compromesse. Anche il direttore chiaramente mantenne il posto, ma possiamo e dobbiamo biasimarlo per rendere a Cesare la sua integrità giornalistica. Nel frattempo alcuni dei colleghi di Webb si sono trasferiti in posizioni più elevate ed importanti in quelle anche troppo ambite corporazioni giornalistiche nazionali. Qui possono scrivere tutto il giorno, sull’argomento che desiderano - purché non si tratti di argomenti innominabili. Senza un Quarto Potere indipendente e coraggioso, non c’é protezione dalla sottile e consistente campagna per distruggere la democrazia in tutto tranne il nome.
Quando Webb intraprese quell’indagine che gli avrebbe cambiato l’esistenza, era beatamente inconsapevole dell’enorme minaccia che presto avrebbe costituito per la sicurezza nazionale e l’establishment politico degli Stati Uniti.
La sua storia ha svelato una sinistra politica che risale alla Seconda Guerra Mondiale: il controllo clandestino statunitense sull’industria globale delle droghe illegali, durato quattro decenni. Questo era solo uno della gran quantità di sgradevoli segreti che il governo segreto non voleva fossero raccontati. Ce ne sono molti altri.

 

 

 

 

 

 

 

Crollo economico nel 2006 - 2007 ?

 Top secret riservato a lettori di larghe vedute

Un’immagine scioccante del nostro futuro più probabile inizia con la “sequenza temporale” presentata con incredibile precisione da Edgar Cayce nel suo “ciclo economico depressivo lungo 25 anni” (vedi nota a fondo pagina). Con una probabilità superiore al 92%, il ciclo ci mette in guardia sul verificarsi di una depressione o di una recessione molto grave nel 2006 o 2007. Quello che ci apprestiamo a vivere insieme è un periodo inevitabile di tensioni eccezionali. E' un tempo straordinariamente concentrato nel quale tutto muta, persino in questo momento.

 

                              Fasi del collasso imminente

Come scoperto dai suggerimenti forniti da Edgar Cayce durante gli anni ’30, è facile osservare che ogni 24/25 anni si verifica periodicamente un grave riallineamento economico e una depressione o una forte recessione…..Questo ciclo è potenzialmente in grado di provocare una crisi economica grave quanto la recessione del governo Reagan nel 1982, o perfino quanto la Grande Depressione che toccò il punto minimo e iniziò a invertire la rotta nel 1933 dopo tre anni di ristagno economico. Poiché i “problemi strutturali” odierni dell’economia statunitense sono notevolmente più gravi rispetto a quelli del 1982 e a quanto pare persino altrettanto gravi se non di più di quelli del 1933, il termine di paragone più appropriato è probabilmente la Grande Depressione, che diede origine alle riforme del “New Deal” di F.D.Roosevelt negli anni ’30.

                                                              AVVENTO

Considerato il numero esorbitante di assegni in bianco che i tecnocrati Repubblicani al Congresso hanno consegnato a Bush e alla Fazione imperiale per nuove spese esorbitanti nel complesso industriale militare, è probabile che i rialzisti riusciranno a generare un aumento della produzione e dei servizi per dare una sensazione di una ripresa….Tuttavia, con ogni probabilità questa ripresa sarà problematica, rischiosa, incompleta, irregolare ed è comunemente chiamata “una ripresa senza occupazione”. Ne consegue che i redditi privati non aumenteranno molto negli Stati Uniti e che la capacità di spesa continuerà a contrarsi. Nel frattempo, il continente eurasiatico proseguirà il suo processo di compattamento, rafforzando l’unione economica e accelerando il suo allontanamento dagli americani sul modo di utilizzare le Nazioni Unite e i metodi corretti per costruire la pace in Medio Oriente, oltre a un’estrema avversione a George Bush. Lo slittamento del dollaro contribuirà ad aumentare l’ansia collegata a questo insieme di cose. Gli europei possono aver bisogno di elaborare un programma integrato di incentivazione economica per le proprie economie e adottare metodi per far fronte alla perdita di esportazioni negli Stati Uniti (che potrebbero diventare molto costose, se il dollaro statunitense continuerà a diminuire di valore).

Edgar Cayce e il suo “ciclo economico depressivo lungo 25 anni”

Nel 1931 Cayce descrisse un ciclo lungo di 24 o 25 anni che spiegava tutte le più gravi recessioni e depressioni degli Stati Uniti. Questo ciclo economico avrebbe una durata di 24/25 anni e il termine dell’ultimo ciclo in corso si avrebbe nel 2006/2007. In una sua tabella si nota che dal 1784 ad oggi il ciclo di Cayce ha perso solo un colpo arrivando in ritardo di 3,5 anni per la flessione del 1833. Dal 1858 il ciclo è andato sempre a segno. Le date significative: 1858 depressione, 1883 depressione, 1908 depressione, 1933 grande depressione, 1958 recessione, 1982 recessione, 2006/2007  recessione o depressione? Cayce fece centinaia di previsioni economiche e non solo, con una percentuale di accuratezza del 92%. Questo vorrebbe dire che la previsione dell’imminente crollo economico per il 2006/2007 è da prendere in seria considerazione.

L'economia mondiale andrà in contro a un collasso entro il 2006-2007. Ogni 24-25 anni si verifica periodicamente un grave rialliniamento economico, una depressione o una forte recessione

Che cos’è la ricchezza?

Ma allora che cos’è la ricchezza? Come possiamo definire l’origine di quello che tutti noi sappiamo certamente riconoscere quando c’è?
Il denaro non è che il modo moderno in cui la ricchezza si manifesta e viene utilizzata. Il possesso di denaro è essenzialmente per definire oggi una persona ricca. Il suo patrimonio si calcola, appunto in denaro e lo stesso ragionamento si applica alle società private e alle nazioni. Tutto viene calcolato in denaro. Però, non dobbiamo farci ingannare dallo strumento di misura, per quanto esso sia universalmente accettato. E’ come pensare che la terra sia il metro, o l’acqua il litro.
Ricchezza non è nemmeno il possesso dei mezzi o delle materie prime che sono pur necessarie per la produzione. Ci sono paesi nel mondo che sono ricchissimi di materie prime, ma la loro popolazione è però poverissima.
Certo, le materie prime sono essenziali per tutte le produzioni materiali. Ma è ancora più necessaria la capacità di utilizzarle al meglio e di organizzare la produzione in maniera tale da generare la massima diffusione della ricchezza.
E’ difficile che il singolo individuo possa pensare alla distribuzione della ricchezza che egli produce come ad un atto che gli genera benefici, ma in realtà è proprio così, se ci liberiamo della mentalità contadina che vede nell’accumulazione l’essenza della ricchezza. Dobbiamo riscoprire la mentalità del pastore-raccoglitore o, meglio, quella dell’economia del dono, liberandola dalle pastoie del misticismo collettivo che l’aveva relegata nell’ambito della attività rituali.
Il consumo per il pastore è un atto necessario quanto la produzione. Senza il consumo, la produzione non sarebbe possibile. Lo stesso vale per l’economia del dono. Per quegli uomini, senza il consumo di tutte le scorte accumulate nel corso dell’anno, la natura non avrebbe donato altrettanta abbondanza nel corso dell’anno successivo.
Essi rispettano la Natura e i suoi doni comportandosi così. Che lo facessero perché credevano che altrimenti sarebbero stati puniti dagli dei, o perché il loro legame con la natura era vissuto come strettamente intrecciato con la loro stessa esistenza, insomma, qualunque fosse l’origine di questa coscienza ecologica, non ha importanza. Sta di fatto che essi l’avevano mentre il nostro mondo non ce l’ha, accecato com’è dal profitto del dio denaro che travolge (non trasforma) tutto a partire dall’essenza stessa degli uomini.
Per quale ragione l’energia atomica è stata scoperta e utilizzata solo nella sua versione «sporca», come energia da fissione che produce inquinamento da radioattività o come energia da fusione calda, che necessita di grandi investimenti e di centralizzazione progettuale e produttiva? Perché l’intelligenza scientifica che ha teorizzato e reso concreta l’energia atomica era completamente immersa nella logica del potere e del dominio. Non a caso la prima applicazione dell’energia atomica è stata la bomba, arma di distruzione totale.
Solo recentemente, nell’ambito di un pensiero altro, è stata scoperta la fusione fredda, semplice, pulita, decentralizzata ed economica. Il boicottaggio di queste ricerche, che è giunto fino alla falsificazione dei dati ed alle calunnie nei confronti di Fleishmann e Pons, si giustifica solo pensando al fatto che la fusione fredda non produce accumulazione monetaria, ma benessere per tutti.
Nell’economia moderna la scarsità è divenuta relativa alla domanda e non alla produzione. L’assurdità di restare legati ad un’idea contadina dell’economia consiste nel fatto che le crisi ricorrenti al nostro sistema economico sono crisi di sovrapproduzione, ed esse dipendono solo dal fatto che la domanda non è sufficientemente sostenuta dai redditi che il sistema genera.
Questa considerazione rafforza l’idea che la ricchezza non si trovi nelle cose, ma nella capacità di scoprirle e usarle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL SISTEMA BANCARIO MONDIALE E’ CORROTTO 

E' impossibile capire il sistema bancario mondiale se non si tiene conto dei retroscena. Ciò non si insegna a scuola e nessun economista in giacca e cravatta, né alcun corrispondente del telegiornale, vi dirà mai la verità in proposito. Alcuni di loro non sanno quello che sta succedendo perché sono stati programmati dal sistema dell'istruzione a credere in assurdità, mentre altri semplicemente non vogliono che sappiate. I fondamenti della manipolazione che mira alla creazione di un governo, un esercito, una banca e una valuta mondiali si basano su quella truffa clamorosa che chiamiamo sistema bancario. Una volta che la gente capisce come questo funziona, si rende conto facilmente di come pochi possano controllare la vita di tutti gli altri.
Alle banche viene dato il potere di "creare" denaro, il che significa "creare" denaro che non esiste, noto come credito. Questo non gli costa niente, ma dal momento in cui questo credito viene fatto teoricamente esistere, le banche possono cominciare a caricarlo di interessi. E' questo il sistema che controlla la vita di tutti. Ma va anche oltre. Quando prendi un prestito, la banca "crea" il credito pari all'ammontare del prestito richiesto, diciamo 20.000 sterline.
Anche se solo in teoria, questo è comunque denaro "nuovo". Ma tu non rimborserai solo 20.000 sterline, perché sopra quel prestito dovrai pagare gli interessi. L'interesse non è stato "creato" dalla banca, ma deve comunque essere ricavato da qualche parte. Da dove allora?
Dalla ricchezza e dal credito che già circola nel mondo.

In questo modo, fin dalle sue origini, questo folle sistema bancario risucchia la vera ricchezza del pianeta sotto forma di interesse relativo ad ogni prestito concesso a persona, azienda o governo.
Questo ha inoltre consentito alle banche di prestare denaro non esistente in quantità ancora maggiore e di far sprofondare sempre di più nel debito il mondo. La ricchezza accumulata e la capacità di concedere crediti supera ogni immaginazione, ed è assai superiore a quella degli Stati Uniti, il paese più ricco della Terra. In realtà, le banche possiedono gli Stati Uniti, così come possiedono quasi tutti i paesi del mondo. I banchieri hanno usato questa ricchezza e questa montagna di crediti per comprare e controllare le compagnie petrolifere globali, le multinazionali di ogni genere, i media, le industrie di armamenti, le aziende farmaceutiche, i politici, i "consiglieri" politici e praticamente tutto quello che gli serve per controllare il mondo. Le stesse poche persone e famiglie possiedono tutto! Nascondono questa verità dietro le organizzazioni di facciata, un insieme di aziende con i loro direttori burattini, e il loro desiderio di rimanere nell'ombra viene assolutamente rispettato da patetici mezzi di informazione e dal sistema dell'istruzione. Solo i Rockefeller e i Rothschild controllano una rete incredibile di banche, compagnie petrolifere, multinazionali, compagnie aeree e numerose altre organizzazioni. La Chase Manhattan Bank dei Rockefeller/Rothschild ha di per sé abbastanza potere da scatenare, volendo, il panico finanziario globale. Nel 1995 la Chase si è fusa con la Chemical Bank che aveva già assorbito la Manufactures Hanover. Questa concentrazione di potere è incredibile. Ma i veri controllori di questi imperi vengono celati al pubblico grazie a uomini ombra, trust, fondazioni e compagnie. L'abilità dei Rockefeller di nascondere il loro reale potere è fenomenale. Ma con i Rothschild tale abilità sfiora il genio. In particolare è dalla Seconda Guerra Mondiale che essi cercano di promuovere l'immagine di un potere il declino che opera fuori della grande lega. Sciocchezze. Sono loro la grande lega insieme ad altri elementi dell'Elite Globale.

Controllando la creazione del credito, i banchieri possono provocare boom o crolli economici, sia a livello nazionale che internazionale, ogni volta che vogliono realizzare le proprie ambizioni. Una depressione economica non è causata da un crollo nella domanda di beni e servizi. Non è la gente a decidere che alcuni servizi o alcuni prodotti non servono più. La depressione economica si viene a creare quando non ci sono in circolazione abbastanza pezzi di carta e "denaro" elettronico con cui pagare quelle merci e quei servizi. E chi controlla l'ammontare di credito monetario in circolazione? Le banche. Se vogliamo causare una depressione per un secondo fine, come nella Germania e negli Stati Uniti prima della guerra, esse adottano misure per ridurre l'ammontare del denaro in circolazione. Riducono il numero di prestiti concessi e alzano i tassi di interesse.

Ciò è estremamente vantaggioso per le banche più grandi. La gente infatti deve continuare a pagare gli interessi sui prestiti prima dell'architettato collasso economico e se viene meno a questi pagamenti, le banche le sottraggono i suoi beni e aumentano nell'ordine di centinaia di migliaia il numero di fattorie, aziende e case di loro proprietà. Durante una depressione con ogni pagamento di interesse da parte di chi continua a rimborsare i propri prestiti sempre più denaro viene tolto dalla circolazione senza essere rimesso nel ciclo economico, e ciò contribuisce ad aggravare la crisi.

Questo processo di riduzione del denaro in circolazione che causa la depressione economica si può osservare in ogni momento. Gli economisti e i loro tirapiedi, i politici e i giornalisti economici, definiscono tutto questo come parte del "ciclo economico". Fandonie.
La terribile depressione degli anni Trenta, in cui morirono di fame uomini, donne e bambini in un mondo di abbondanza, fu causata dal fatto che le banche ritirarono il denaro dalla circolazione,rifiutando di concedere prestiti. Non è che la gente non volesse mangiare; semplicemente non poteva permettersi di comprare cibo, perché il denaro era stato intenzionalmente ritirato dalla circolazione. Ma chi fu "addentro alle segrete cose" può riassumere meglio di me la situazione che sono andato delineando. Ecco ciò che disse a questo proposito Robert H. Hemphill, un dirigente della Banca della Riserva Federale di Atlanta:
<<E' un pensiero sconcertante. Dipendiamo totalmente dalle banche commerciali. Qualcuno deve prendere in prestito ogni dollaro che è in circolazione, contante o credito. Se le banche creano denaro sintetico in grande quantità noi siamo ricchi, altrimenti moriamo di fame. Siamo assolutamente privi di un sistema finanziario permanente. Quando si arriva ad avere un quadro completo della situazione, la tragica assurdità della nostra situazione disperata sembra quasi incredibile, ma di fatto è così. E' la materia più importante su cui dovrebbe investigare e riflettere le persone intelligenti. E' così che la nostra attuale civiltà potrebbe crollare, a meno che non si arrivi a una maggiore comprensione del fenomeno e  non si adottino al più presto le misure necessarie>>.

Non c'erano soldi, si disse alla gente, per costruire le case e sfamare la popolazione. Ma improvvisamente, quando per l'Elite Globale giunse il momento di fare la guerra, ecco che il denaro a disposizione per finanziare Hitler, il Giappone e lo sforzo bellico degli Stati Uniti divenne illimitato. Si sente spesso dire dalla gente che il denaro per fare le guerre non manca mai. Certo che non manca, perché i banchieri che controllano il sistema economico mondiale vogliono quelle guerre. Non vogliono che la gente abbia delle belle case e la pancia piena e riceva un'istruzione appropriata, perché poi diventerebbe assai più difficile da controllare. Non fu la tanto strombazzata politica del "Nuovo Corso" di Franklin Roosevelt a porre fine alla depressione degli anni Trenta, ma furono le banche che rimisero in circolazione il denaro per finanziare la guerra che stavano creando. Ecco la verità riguardo alla vita sulla Terra:
Il freddo, la fame, la mancanza di un'abitazione o l'indigenza non sono in nessun caso inevitabili. Tutte queste cose sono causate dalla mancanza di quei pezzi di carta e numeri elettronici che chiamiamo denaro e dagli interessi che su di esso vengono imposti. Potremmo cambiare questa situazione oggi stesso se solo volessimo.
A controllare il sistema finanziario mondiale e il succedersi di boom e crisi economiche sono solo tredici persone, i membri della Commissione bancaria internazionale di Ginevra, in Svizzera, fondata da David Rockfeller, su incarico dell'Elite, nel 1972. La Commissione è composta da due membri rispettivamente della Riserva Federale statunitense, della Banca d'Inghilterra, delle banche centrali di Germania, Francia e Svizzera, e di un solo membro delle banche centrali di Olanda, Austria e Scandinavia. Ha la sua agenzia di servizi segreti nota come "Four-I" (quattro I), l'International Intelligence Information Institute. Questa elite delle banche è controllata da famiglie come i Rothschild, i Rockefeller, i Bilt e i Goldberg. Legata alla Commissione è la Banca dei Regolamenti Internazionali, anch'essa con sede in Svizzera. Contribuisce a coordinare le
politiche della banche centrali nazionali, come fa negli Stati Uniti la Riserva Federale, il cartello di banche private che decide i tassi
economici e di interesse americani, senza curarsi minimamente dell'opinione di quei burattini dei presidenti e dei politici.

La maggior parte degli americani non si rendono neanche conto che la Riserva Federale è un'organizzazione privata.

Essi credono:

 a) che il governo non possa essere così stupido o corrotto da permettere a un cartello di banche private di governare il paese (sbagliato!) o

b) che la parola "federale" significa che essa fa parte del governo (ugualmente sbagliato!).
Nel Regno Unito, ci viene venduta l'illusione che la Banca d'Inghilterra sia nazionalizzata e quindi sotto il controllo del governo. La Banca d'Inghilterra è uno dei punti focali della rete finanziaria dell'Elite, ed ha continuato ad essere controllata dall'Elite dopo che è stata nazionalizzata dal Governo laburista del dopoguerra, diventando una banca privata non ufficiale.
L'intero castello di carte e il controllo della razza umana si basa sull'imposizione di interessi sul denaro. La questione dell'interesse è cruciale. Non c'è niente di male nel denaro se esso viene usato solo come strumento di scambio per beni e servizi. E' quando si cominciano a imporre interessi sul denaro, la maggior parte del quale non esiste nemmeno materialmente, che sorgono enormi pericoli. A quel punto si può ricavare più denaro solo manipolando pezzi di carta e numeri elettronici di quanto se ne possa ricavare producendo beni essenziali e servizi che rispondono alle esigenze della gente. Con l'imposizione di interessi, il denaro insegue quelli che ce l'hanno già e ignora chi non ne ha. Le abissali divisioni sociali e finanziarie del mondo sono provocate dall'imposizione di interesse sul denaro. La produzione viene modificata sulla base dell'avidità e non della domanda, e i ricchi si arricchiscono, mentre i poveri si impoveriscono. Spesso non è il costo di una casa che impedisce alla gente di comprarla, ma il fatto che ne dobbiamo comprare tre o quattro per averne una!
Non c'è alcuna ragione per cui un governo non possa stamparsi i suoi soldi privi di interesse e prestarli, senza gravarli d'interesse alla popolazione affinché si compri una casa, magari con una piccola tassa una-tantum per coprire i costi di amministrazione. L'unica cosa che frena questa soluzione è la mancanza di volontà da parte dei politici appartenenti a tutti i partiti, controllati direttamente dall'Elite o dai suoi manipolatori economici. Pensate a come le tasse potrebbero essere drasticamente ridotte, o addirittura abolite,se i nostri governi - in altre parole, la gente - non dovessero rimborsare cifre stratosferiche sotto forma di interessi su denaro "preso in prestito" dalle banche. Un amico che lavora nel settore finanziario mi ha detto che per ogni sterlina o dollaro esistente in contante, ne esistono (o meglio non esistono!) altri 30 milioni sotto forma di "credito" elettronico. Il pastore Sheldon Emery ha descritto molto bene questo sistema di creazione del debito da parte del governo nel suo libro,
Billions For The Banks, Debts For The People:
<<Il governo federale, avendo speso più di quanto ha incassato dai suoi cittadini in termini di tasse, ha bisogno, mettiamo, di 1 miliardo di dollari. Dal momento che non ha i soldi (il Congresso ha rinunciato alla sua facoltà di "crearlo"), il governo deve andare a chiedere ai "creatori" 1 miliardo di dollari. Ma la Riserva Federale, una compagnia privata, non concede denaro tanto facilmente! I banchieri sono disposti a consegnare 1 miliardo in contanti o sotto forma di credito al governo federale solo se quest'ultimo lo rimborserà con gli interessi! Così il Congresso autorizza il Ministero del Tesoro a stampare 1 miliardo di dollari in buoni del tesoro, che vengono poi consegnati ai banchieri della Riserva Federale. La Riserva Federale paga il costo della stampa del miliardo di dollari (circa 1.000 dollari) e lo consegna al governo, il quale lo usa per pagare le sue obbligazioni. Quali sono i risultati di questa fantastica transazione? Beh, 1 miliardo di dollari va a sanare le fatture del governo, ma il governo ha ora indebitato la gente nei confronti delle banche per una cifra pari agli interessi imposti su 1 miliardo di dollari! Decine di migliaia di simili transazioni sono avvenute dal 1913 [quando la Riserva Federale è stata creata] cosicché negli anno Ottanta, il governo statunitense si è indebitato nei confronti dei banchieri per più di 1 miliardo di miliardi di dollari, su cui la gente paga più di 100 miliardi di dollari all'anno di interesse senza alcuna speranza di riuscire a rimborsare il capitale... [Oggi le cifre sono molto più alte]... Probabilmente i nostri figli e le generazioni future continueranno a pagare per l'eternità! Voi dite, "E' terribile!" Si, lo è, ma vi abbiamo mostrato solo una parte di questa sordida storia. All'interno di questo scellerato sistema, quei buoni del tesoro sono ora diventati "patrimonio" delle banche del Sistema della "riserva" per "creare" ulteriore "credito" da dare in prestito. Gli attuali fabbisogni di "riserve" gli permettono di usare quel miliardo di dollari in buoni del tesoro per "creare" 15 miliardi in nuovo "credito" da prestare agli Stati, ai Comuni, ai privati e alle aziende. Oltre all'originale miliardo di dollari, essi potrebbero avere 16 miliardi di "credito creato" dal pagamento degli interessi sui prestiti, mentre l'unico costo da loro sostenuto equivale ai 1.000 dollari della stampa del miliardo originale! Dal momento che il Congresso statunitense non emette denaro costituzionale dal 1863, se la gente vuole avere i soldi sufficienti a portare avanti attività commerciali, è obbligata a prendere in prestito il "credito creato" dai banchieri del monopolio e a pagare loro interessi da usura!>>
Il termine "denaro costituzionale" allude alla Costituzione degli Stati Uniti, che afferma: "Il Congresso avrà il potere di coniare il denaro e regolarne il valore". Purtroppo, vuoi per caso o di proposito, essa non dice che il Congresso avrà sempre il potere di coniare denaro e regolarne il valore, e che nessun altro potrà fare queste cose. Le conseguenze di ciò sono state abbastanza spaventose per l'America e per il mondo: nel 1910, il debito federale era solo di 1 miliardo, o 12,40 dollari a persone. I debiti statali e locali erano molto ridotti o inesistenti; nel 1920, solo sette anni dopo che la Riserva Federale era stata fondata, il debito del governo statunitense ammontava a 24 miliardi di dollari, 228 dollari per ogni cittadino; nel 1960, il debito nazionale era di 284 miliardi di dollari o 1.575 dollari a testa; nel 1981, il debito salì a un miliardo di miliardi di dollari e da allora è andato aumentando sempre più. Se gli Stati Uniti nella loro interezza venissero ceduti ai banchieri come risarcimento dei debiti, ci vorrebbero ancora due, forse tre America per saldare completamente i debiti! Non fu senza ragione che Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori, disse:
<<Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l'emissione del denaro, dapprima attraverso l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno... [alle banche] ...priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato>>.
Dopo gli anni Sessanta, il governo del Regno Unito pagava ogni anno 1 miliardo di sterline di interesse sui prestiti. Nel 1993 la cifra era salita a 24,5 miliardi. Il governo aveva preso dei prestiti per pagare gli interessi sui prestiti mentre il capitale non era ancora stato rimborsato.
Confrontate quei 24,5 miliardi di sterline spese per pagare gli interessi con i 33 miliardi spesi quell'anno per la sanità e gli 11 miliardi che sono andati all'istruzione. Non lamentatevi se mancano i libri scolastici o se gli edifici vanno a pezzi. I banchieri devono pur mangiare, no?
La creazione del debito attraverso l'imposizione di interesse rende anche possibile la conquista del mondo da parte di una minoranza. I banchieri possono accumulare o manipolare affari concedendo o rifiutando prestiti.
Un tipico scenario si verifica con lo sviluppo dell'agricoltura e l'allevamento basata su grandi aziende, che utilizzano tecniche industriali, insetticidi, erbicidi, fertilizzati chimici e con le multinazionali che utilizzano OGM.
Ci viene raccontato che tali aziende assicurerebbero profitti più alti, in realtà è vero il contrario: sono le piccole aziende che utilizzano le tecniche della bioagricoltura a generare maggiori profitti.
Nonostante questo, succede che la produzione agricola è quasi tutta effettuate dalle prime aziende, perché le banche elargiscono in abbondanza crediti alle prime, mentre li rifiutano alle seconde. Non bisogna farsi impressionare dalla capacità di creare profitto delle multinazionali: in realtà, una tipica multinazionale, di solito fa profitti intorno al 2-3% del fatturato, ma richiede ogni anno nuovi investimenti per circa il doppio. Quindi le multinazionali possono affermarsi e svilupparsi solo se sono finanziate dalle banche, in caso contrario fallirebbero nel giro di qualche anno.
Un altro scenario di conquista è quello in cui i banchieri dell'Elite, tutti insieme, rifiutano prestiti a una particolare azienda o compagnia multinazionale. Questo riduce il suo valore in borsa.

 A questo punto, quando il prezzo delle sue azioni in borsa precipita, i banchieri comprano grossi blocchi di azioni a prezzi stracciati. Poi cambiano improvvisamente idea e concedono il prestito, aumentando così il valore delle azioni dell'azienda. Allora le banche o vendono le azioni realizzando un buon profitto, o rinsaldano il loro controllo sul consiglio d'amministrazione di quell'azienda.
Cosa fanno le banche una volta acquistato il controllo? Si assicurano che l'azienda prenda sempre più prestiti dalle banche finché viene sommersa dal debito al punto tale che le banche possiedono tutto.
E' così che le stesse poche persone hanno finito per possedere tutte le maggiori aziende, i media e così via. Una volta acquisito il controllo dei media, è stato facile, nascondere la verità alla gente e propinarci le menzogne necessarie a fuorviarci e a confondersi.
Niente migliorerebbe le condizioni di vita della gente più velocemente della fine dell'imposizione di interessi sul denaro e della ripresa da parte dei governi della stampa del proprio denaro privo di interesse.
Il Presidente Abraham Lincoln si mosse in questo senso creando le banconote "greenbacks", ma venne ucciso poco dopo, nel 1865, da John Wilkes Booth, un presunto agente della casa Rothschild. Anche il Presidente John F. Kennedy propose la stessa soluzione e alcune delle sue banconote prive di interesse sono ancora in circolazione. Ma fu ucciso dall'Elite a Dallas, in Texas, nel 1963.

Che cos'è una banca?
di Ghislaine Lantot

E' la casa della paura che ospita il denaro e il suo esattore, l'interesse.
Quando ci metto piede, cerco di tenere ben presente che mi trovo in una istituzione bancaria. La direttrice e i suoi impiegati possono essere molto gentili e servizievoli, ma non dimentico che sono al servizio della banca. Sono remunerati grazie alle mie commissioni sul denaro che mi estorcono. lo fanno in modo molto educato e gentile per ottenerlo. Una volta che l'hanno ottenuto, diventano spietati. Se non pago le scadenze sulla casa, ad esempio, la vendono e si tengono per sé tutto il denaro...anche se ne ho già pagato una buona parte. le banche sono istituzioni private a scopo di lucro. Il loro fine non è quello di farmi un favore, ma di estorcermi più denaro possibile. Tutti i mezzi sono buoni. I clienti sono catalogati in base al potenziale rendimento per la banca. I ricchi hanno diritto a favori e sono corteggiati: sorriso della direttrice e nessuna attesa in coda. I poveri non ricevono nessuna attenzione da parte della direttrice e fanno la coda.
E non dimentico neanche che le banche mi prestano aria: denaro che non hanno. Se i clienti venissero tutti a reclamare i loro soldi, potrebbero rimborsare solo un 5%...e poi chiuderebbero i battenti. Non hanno che un 10% (e spesso meno) del denaro che prestano. Ci prelevano sopra gli interessi. Esigono che io rimborsi il denaro aria che mi hanno prestato. E' una frode. Niente da stupirsi se sono ricche. Quel che fa stupire, al contrario, è che io faccia affari con queste; che io accetti di farmi defraudare. Dov'è finito il mio amor proprio? -li ho venduti, lui e la mia anima, in cambio di protezione e/o di comodità. Esistono miliardi di risparmi dei cittadini nel paese. Tutto intorno a me, è pieno di persone che hanno soldi. Perché vado a fare affari con dei noti truffatori? Può darsi che io preferisca "farmi imbrogliare a colpo sicuro" da una banca piuttosto che "rischiare di farmi imbrogliare" da una amica?...E che l'amica preferisca farsi imbrogliare dalla banca per gli stessi motivi?...La paura di farsi imbrogliare. Io non faccio più affari con le banche. E non vado neanche a chiedere al lupo di far la guardia al mio ovile... Non ci tengo un conto. E, se ho depositato dei soldi, mi affretto a ritirarli. Prendo coscienza del fatto che solo un 5% delle persone può ricuperare il suo denaro. Per i rimanenti 95% rimane solo aria. Mi sbarazzo anche delle loro carte di credito, di debito, ecc. Mi fa piacere pagare in contanti. Mi sento ricca quando ho dei soldi in tasca. Prendo a prestito e presto dei soldi SENZA INTERESSI direttamente dalle persone. Ed è assai simpatico. Creo nuovi modi di fare le cose!

La Banca Centrale:
E' una banca nazionale gestita da società private. E' autorizzata dal governo a emettere denaro -aria a partire dal niente- per dei prestiti. E' un'istituzione privata a fini di lucro. Detiene il monopolio privato della valuta del paese. Si è mascherata da banca nazionale, federale, banca di Stato. Ha un nome che induce in errore: Federal Reserve, negli USA; Banca di Francia, in Francia; Banca del Canada, in Canada; Banca d'Inghilterra, in Inghilterra. Esse controllano l'emissione del denaro: la quantità di denaro disponibile, il valore del denaro, i tassi d'interesse. Il paese non può dire una parola. "Lasciatemi emettere e controllare la valuta di una nazione e me ne infischio di chi formula le leggi", ha dichiarato Amschel Moses Rothschild, nel 1790, dalla sua banca di Francoforte, in Germania. Ogni paese ha ora la sua banca centrale. E' un rapimento finanziario, politico e legale del paese. Per ricompensa di servizi resi i politici si vedono accordare lo svago di spendere a volontà; prendono a prestito del denaro -con interesse composto- dalla banca centrale e rifilano il conto al popolo aumentando le tasse. E' in questo modo che il Denaro prende il controllo dell'economia di un paese e fa la legge. Con la legge costringe il popolo a pagare l'imposta sul reddito cha va direttamente in tasca al Denaro. Bisognava pensarci.
La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale
La Banca Mondiale è la banca del governo mondiale, l'ONU. Il Fondo Monetario Internazionale è il suo esattore. Decidono delle politiche mondiali della finanza e dell'economia internazionali in seno alle loro società segrete, "La Commissione Trilaterale" e il "Bilderberg". Inoltre, attraverso la BM e il FMI, le impongono ai paesi con l'intermediario delle banche centrali. La loro tattica (governanti segreti) è sempre la stessa: la BM e il FMI indebitano il paese, lo prosciugano -esso e i suoi abitanti- con l'interesse sul debito; impongono la loro economia dei profitti ad ogni costo alle imprese del paese e si impossessano delle risorse del paese per il mancato pagamento del debito. Uno dei modi per arrivarci, è quello di privatizzare le risorse e i servizi pubblici.

 

 

I tuoi soldi? Non esistono!
Ecco perché il "nostro" denaro (che nostro non è) non vale più (quasi) nulla

Qualche giorno fa, mentre frugavo tra le tasche della giacca mi sono ritrovato in mano una vecchia, cara, banconota da 10.000 lire. Guardandola attentamente però mi stupisce una cosa, quella scritta piccola piccola che dice "pagabile a vista al portatore": allora prendo subito un pezzo da 10 euro e... cosa scopro ? Sugli euro quella misteriosa dicitura manca completamente.

Il fatto merita di essere approfondito, e dopo un po' di ricerche vengo a sapere che tutti i contanti che abbiamo, che stiano in tasca, a casa o in banca... non sono nostri ma della Banca Centrale Europea ! Infatti un tempo il denaro rappresentava il diritto di riscuotere presso la banca una determinata quantità di oro, e perciò questi pezzi di carta presero il nome di "note di banco" (poi divenuto "banconote"). Tutto andò avanti così per molto tempo: le banconote non erano mai tue, erano della banca che le aveva emesse, però potevi comunque pretendere una quantità di oro determinata in cambio della moneta. Poi, nel 1944, con gli accordi di Bretton-Woods, si decise che solo le banche centrali, passando tramite il cambio in dollari, potevano fare quest'operazione: gli USA diventavano così gli unici a potere effettuare il cambio diretto cartamoneta-oro (e il dollaro acquisiva quindi un potere enorme). Il 15 agosto 1971 però c’è stato un incredibile cambiamento.

I paesi dell'OPEC avevano deciso che il loro petrolio non doveva più esser pagato in dollari; no, i verdoni non li volevano più, ora volevano esser pagati direttamente in oro. Poco male, direte voi, tanto sono equivalenti e reciprocamente convertibili, no ? E invece no !

Infatti a Fort Knox (il forziere statunitense dove sono custodite le riserve auree ufficiali) gli USA avevano solo una briciola dell'oro necessario per convertire tutti i bigliettoni nel prezioso metallo: cosa diavolo era successo ? In soldoni gli americani avevano stampato dollari dal nulla, come fossero figurine ! Ora però il giocattolo si era rotto, gli arabi si erano impuntati, ed erano pure abbastanza incazzati, il caldo di ferragosto era appiccicoso e il presidente Nixon doveva trovare al più presto una soluzione: decise che gli USA avrebbero sospeso definitivamente la convertibilità del dollaro in oro. Morale della favola, "pagabile a vista al portatore" dal 1971 non ha più alcun significato, e ora quello che ci rimane sono solo dei miseri pezzi di carta che non valgono nulla se non il valore che noi stessi gli attribuiamo, e restano tutti di proprietà della BCE. E allora ? Una risposta chiara l’ha data un esperto della incredibile "truffa monetaria", il prof. Giacinto Auriti: "Allora è giusto che se il denaro viene stampato senza riserva, i proprietari siano coloro che accettano la valuta per convenzione. Chi crea il valore siamo noi", e conclude lanciando una proposta rivoluzionaria: "Insomma, noi diciamo che la moneta all'atto della sua emissione deve essere accreditata e non addebitata agli Stati e ai suoi cittadini". Come dimostrato anche dal controeconomista Domenico de Simone, è oggi possibile, giusto e necessario “regalare” ad ogni cittadino del denaro (senza gravare sulle casse dello Stato!) a titolo di Reddito di Cittadinanza Universale, una somma mensile (se iniziassimo domani potrebbe essere inizialmente di circa 200 euro) che venga attribuita a tutti per il sol fatto di accettare la moneta, un reddito che garantisca davvero il diritto alla vita anche a chi non riesce, non può o non vuole elemosinare un’occupazione imposta, liberando finalmente le forze creative dell'umanità dalla schiavitù del lavoro forzato. Un denaro diverso è possibile. Subito.

 

                         LA FINE DEL MONDO

Ne parlano tutte le religioni e mitologie del mondo - e, assai curiosamente, tutte concordano sul periodo in cui ciò avverrà.

I più precisi, come al solito, sono gli indù - che con i loro cicli universali (secondo i quali oggi siamo agli sgoccioli del Kali Yuga, l'era della distruzione che precede una nuova età dell'oro) tramandano cognizioni antichissime espresse dai Toltechi (dai quali i Maya mutuarono il loro calendario, concepito migliaia d'anni fa per conteggiare un grande ciclo che si concluderà nel 2012).

Il mondo occidentale invece è più legato alle visioni mistiche e alle profezie in chiave allegorica, primo fra tutte il libro dell'Apocalisse - o, nell'antico testamento, i libri di Daniele e di Geremia. Più qualche passo dei Vangeli, dove Gesù si "scuciva" un po'. Ed altre fonti meno note, che esamineremo in questa sede.

Con un'avvertenza, apparentemente poco rilevante, ma in realtà della più fondamentale importanza: il concetto di "mondo" è un concetto assolutamente soggettivo. "Mondo" non è il pianeta Terra, bensì la rappresentazione che ognuno di noi si fa del luogo in cui si trova a vivere. Il mondo non è un oggetto statico, bensì un'idea dinamica; non una realtà concreta, bensì una rappresentazione astratta. Ne consegue che "fine del mondo" non implica la distruzione del pianeta e la fine della razza umana. "Fine del mondo" significa che si smetterà di interpretare la realtà nel modo oggi convenzionale, e si comincerà a concepire un diverso significato dell'esistenza. La "fine del mondo" non porterà allo sterminio del genere umano, ma a una rivoluzione nel modo di pensare e conseguentemente in quello di vivere.

                              

 

 

                             MICROCHIP SOTTOCUTANEO

Fino ad ora l'usavano solo per gli animali. Ora hanno trovato il modo di renderlo appetibile anche agli esseri umani.

E tu? Sei pronto a rinunciare alla tua libertà personale?

Sapranno sempre tutto di te, da ciò che mangi a dove vai, dal tuo conto in banca alla tua anamnesi medica: e forse potrà anche influenzare il tuo umore..

Il Marchio della Bestia minacciato dall'Apocalisse, è a un passo dalla realtà.  

Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei
(Apocalisse 13:16-18)

MARCHIO, dal greco "CHARAGMA" significa "una stampa", "un'impressione",. Ciò che il verso dice in sostanza è che ad un certo punto, qualcuno metterà in funzione un sistema di identificazione personale, senza il quale tutti quelli che non lo possederanno saranno esclusi da qualsiasi transazione commerciale: non potranno comprare cibo e altri articoli, non potranno vendere prodotti,insomma saranno esclusi dalla società. Probabilmente per tutto questo ci vorrà un sistema computerizzato. .. Certamente, un sistema così nuovo e rivoluzionario dovrebbe sembrare invitante e utile ai suoi utenti.

.. Quando questo Marchio sarà imposto a tutta la popolazione mondiale, ci saranno diverse attitudini. .. Comunque, quando arriverà il momento, la gente avrà solo due alternative: prendere il Marchio o morire).

.. L'anticristo avrà bisogno di potentissimi mezzi elettronici per i suoi piani di controllo. .. Non riuscendo a controllare la mente altrui, la cosa migliore da fare diventa quindi il controllo delle finanze altrui. .. Il controllo ultimo e totale arriverà quando tutte le persone saranno obbligate ad avere un marchio (numero) di riconoscimento e senza il quale non potranno né comprare né vendere alcuna merce, incluso il cibo, i servizi e tutto il resto. Tutto sarà controllato e registrato.

.. Le ragioni che saranno date per l'introduzione di questo marchio che la Bibbia chiama "IL MARCHIO DELLA BESTIA" potranno essere di varia natura: per controllare il crimine organizzato, per fermare il traffico di droga, per impedire la fuga di capitali o il loro "lavaggio", o anche per una redistribuzione finanziaria a livello mondiale dopo un collasso finanziario globale, (ipotesi, quest'ultima, non affatto azzardata), o qualsiasi altra spiegazione farà allora comodo dare.

LA POPOLAZIONE DOTATA DI MICROCHIP

.. Viene accelerata la manovra per eliminare gradualmente l'uso di monete e banconote e far avvenire tutte le transazioni monetarie elettronicamente, attraverso carte di credito e/o smart cards. Il piano é quello di fondere la carta d'identità con quella di credito e registrare così tutti i dati personali su un microchip. Se le cose vanno come previsto, tutte queste transazioni saranno registrate da un computer globale, probabilmente la "bestia" menzionata nel libro biblico dell'Apocalisse. Il piano prevede che il "segno della bestia", il microchip, sia trasferito dalla carta di credito elettronica al corpo umano, non appena si creeranno le condizioni favorevoli perché la gente accetti questa trasformazione.

Una volta che avremmo accettato la fine del denaro contante e non ci sarà più possibilità di tornare indietro, dovremo accettare l'inserimento di microchip nel nostro corpo o non avremo alcuna possibilità di acquistare alcunché, una volta messe fuori uso le carte di credito. Tutto questo sarà presentato alla gente come uno strumento vantaggioso che porrà fine alle frodi relative alle carte di credito contraffatte e a quelle smarrite. Si tratta della fase finale del controllo. Sarete costantemente controllati da un computer, che saprà anche dove vi trovate in ogni momento.

.. Oggi se entrate in un negozio per comprare del cibo e il vostro computer rifiuta la vostra carta di credito, avete sempre la possibilità di pagare in contanti. Ma cosa accadrà quando i contanti non esisteranno più? Saremo alla mercé del computer. Se esso rifiuterà la vostra carta o il vostro microchip, non potete comprare nulla. Allora saremo dei robot in tutti i sensi, l'estensione di un programma informatico. Negli USA i buoni alimentari e altre indennità stanno per essere convertiti dal sistema di Trasferimento elettronico delle indennità (EBT) e l'intero sistema di previdenza sociale sta progettando di fare la stessa cosa. Il piano di eliminare i contanti sta facendo passi avanti. Una società del Regno Unito, la AIM UK, che é specializzata nell'"identificazione automatica", ha inserito nel proprio materiale pubblicitario una faccia con un codice a barre sulla fronte.

.. Il giornale londinese Sunday Times del 16 aprile 1995 riporta anche che ..: "In futuro gli scienziati vogliono inserire microchip elettronici nelle nostre teste, in modo che potremo collegarci direttamente all'autostrada informatica. I ricercatori britannici fanno parte del team internazionale che lavora al progetto di un impianto che traduca il pensiero umano nel linguaggio informatico. C'é chi dice che tra una generazione, grazie a un microchip grande quanto un granello di pepe inserito nella parte posteriore del collo, gli individui saranno in gardo di parlare con le macchine".

È ARRIVATA LA SOCIETÀ SENZA CONTANTI
di Chris Beard

.. Mondex è la compagnia che fornisce un sistema di danaro elettronico ed ha già più di 20 nazioni che aderiscono al loro piano. Questo sistema fu creato nel 1993 dai banchieri londinesi Tim Jones e Graham Higgins della Natwest/Coutts, la banca di fiducia della famiglia reale britannica. Questo sistema è basato su una tecnologia SMARTCARD che impiega microcips incorporati in una carta di plastica che contiene moneta elettronica, l'identificazione del possessore, e altre informazioni. Tutte le transazioni sono rese sicure da un sistema chiamato SET (Secure Electronic Transaction).

Continuando a parlare di carte si può usare un dispositivo chiamato PET (Personal Electronic Transfer). Questo portafogli della grandezza e nella forma di una calcolatrice permette di effettuare trasferimenti di valuta con altri possessori di questa carta. Le carte sono in collegamento anche con la Nortel/Bell Vista 360 phone, Millennium per pagare il telefono, ATMs, per il Personal Computer, con internet, e con affari commerciali e istituzioni interattive. Questo sistema di pagare senza soldi è stato testato ampiamente nella città di Guelph, in Ontario, Canada, in Gran Bretagna, e un U.S.A. Tutte le banche canadesi hanno aderito a Mondex. .. La CIBC (Canadian International Bank of Commerce) ha istituito un modello simile di pagamento senza contanti chiamato Nortel a Brampton, in Ontario. Più di 250 società in 20 nazioni sono incluse con Mondex e molte nazioni sono già in procinto di usarlo. .. I Paesi dell'Unione Europea si aspettano di adottare il sistema Mondex come soluzione all'unificazione monetaria. Altri sistemi smartcard verranno messi presto a disposizione a favore di Mondex, specialmente da quando Mastercard ha comprato il 51% del pacchetto azionario della compagnia. .. "Con la copertura finanziaria di MasterCard, adesso non c'è più niente che possa fermare Mondex dal diventare uno standard globale."

Alla fine, l'idea di portare sempre con sè una carda diventerà obsoleta e ci sono degli svantaggi, infatti la carta è predisposta a danneggiarsi, ad essere persa o rubata. La soluzione finale sarà di avere il microchip semplicemente piazzato all'interno del corpo umano come fanno già adesso per identificazione degli animali domestici. INFOPET è una delle tante compagnie che fornisce un bio-chip iniettato sotto la pelle dell'animale. Il chip può essere letto con uno scanner, il codice che identifica il proprietario e l'animale domestico è memorizzato su un computer. Questo sistema vanta il fatto di poter tenere sotto controllo più di 1 bilione di animali domestici con satelliti e altro. Motorola, che produce i microchips per la Mondex smartcard, ha sviluppato diversi bio-chips innestabili nel corpo umano. Il chip BT952000 fu progettato dal Dr. Carl Sanders .. misura 7 millimetri di lunghezza e 0.75 di larghezza, circa le dimensioni di un granello di riso. Contiene una batteria al litio ricaricabile. Questa batteria è caricata con un circuito "thermo" che produce tensione elettrica dalle fluttuazioni della temperatura corporea. Si sono spesi più di 1.5 milioni di dollari per studiare dove piazzare il chip all'interno del corpo umano. Si sono trovati solo 2 posti adatti ed efficaci - la FRONTE giusto sotto l'attaccatura dei capelli, e il dorso della mano.

.. "Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome." (Apocalisse, 13:16-17)

Dr. Sanders era contro l'uso della batteria al litio poichè è risaputo che se si rompesse il litio, esso causerebbe una GRAVE VESCICA o un immenso dolore e non poche complicazioni per chi ce l'ha.

"Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un'ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine." (Apocalisse, 16:2)

In seguito il Dr. Sanders lasciò il progetto e si interessò delle profezie della Bibbia concernenti il marchio della bestia; Si convertì in seguito alla fede Cristiana e adesso conduce dei seminari su questo argomento. .. La parola greca di marchio usata nella Bibbia è charagma, il che signfica un una scalfitura, o incisione, stampa, insegne, o marchio di schiavitù. Il numero 666 nella frase greca Chi Xi Stigma, ficcare, perforare, un marchio inciso o perforato per il riconoscimento di proprietà.

.. AT&T/Lucent Technologies acquistò il contratto di esclusiva della Mondex USA. Il loro logo è il simbolo del Serpente Solare o il DRAGONE ROSSO che è Satana. LUCENT è composto LUCIFER - ENTERPRISES. Sembrano essere flagranti dando il nome ai loro prodotti con STYX (lo Stige, il fiume dell'inferno), JANUS (Giano, il dio bifronte) e INFERNO pubblicizzato con la citazione tratta dall' "Inferno", una storia di LUCIFER nelle viscere dell'inferno. L' "anello di fuoco" è l'antico Pantheon.

Fino a quando non sarà pratico mettere un microchip in tutti i prodotti che devono essere comprati e venduti, un codice a barre UPC fa questo lavoro in modo soddisfacente. Quello che molta gente non realizza è che questo è il "marchio della bestia" per i prodotti che compriamo tutti i giorni. Tutti i codici a barre UPC contengono i numeri 666. Troverai una delle due versioni del marchio. Il più comune ha 10 numeri divisi in due parti. L'altra ha 6 numeri. In entrambe le versioni ci sono tre barre non identificate. Queste barre sono 6, 6, e 6. Queste sono chiamate barre di guardia, danno informazioni allo scanner circa la partenza, la divisione e l'arresto della lettura.

"Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perchè è un numero d'uomo; e il suo numero è 666." (Apocalisse, 13:18)

Con LUCID l'autorità giudiziaria sarà in grado di brancare tutti i nostri movimenti, transazioni, e conoscenze. Simon Davies della Privacy International investigò sulle richieste di anonimato di Mondex e trovò che stavano controllando tutti i movimenti nei tribunali rompendo specifici accordi legali. Molti se non la maggior parte dei 17 originali o finanziatori di Mondex sono dei distretti bancari di Londra appartenenti al Club of the isles, una cartella bancaria della casata dei Windsor gioca un ruolo importante sull'economia globale attraverso incontri segreti e alleanze strategiche queste potenti istituzioni massoniche influenzano il mondo politico, delle finanze, delle risorse, e persino la polizia e le strutture delle nazioni unite. Il loro scopo è un nuovo tipo di ordine mondiale [*linkare*] basato su un governo globale, una sola religione, e un'economia elettronica mondiale.

.. Il logo di Mondex contiene 3 anelli concatenati, .. "originariamente un simbolo di imprigionamento e schiavitù, sconfitta. .. Gli anelli concatenati della catena significano potere e unità durevole...o che in guerra...una roccaforte è stata squarciata." (dizionario dei Simbolismi, Hans Biedermann, pg. 63-64) .. Un altro simbolo utilizzato da Mondex è la farfalla. Questo simbolo ha numerosi significati mistici ma il più importante è quello della cattura dell' anima. La parola Greca di farfalla e di anima è 'psyche'. ..

 

 

 

 

                 PROFEZIE SULLA FINE DEL MONDO

                                        LA QUINTA ERA DEI MAYA

Secondo i Maya ci furono cinque Ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante civiltà. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali. Alcuni studiosi affermano che la prima civiltà - quella distrutta dall’Acqua - era Atlantide. Nel Popol Vuh dei Maya Quiché, si legge: "un diluvio fu suscitato dal Cuore del Cielo... una pesante resina cadde dal cielo.. la faccia della terra si oscurò, e una nera pioggia cadde su di essa, notte e giorno". Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro, la quinta, terminerà nel 2012. Cosa ci dobbiamo aspettare? Secondo i ricercatori Maurice Cotterell e Adrian Gilbert, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta. La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici, descritti dallo storico Immanuel Velikvosky nel suo libro "Earth in Upheaval":
"...Un terremoto farebbe tremare il globo intero. Aria e acqua si muoverebbero di continuo per inerzia, la Terra sarebbe spazzata da uragani e i mari investirebbero i continenti... La temperatura diverrebbe torrida e le rocce verrebbero liquefatte, i vulcani erutterebbero, la lava scorrerebbe dalle fratture nel terreno squarciato, ricoprendo vaste zone. Dalle pianure spunterebbero come funghi le montagne, che continuerebbero a salire sovrapponendosi alle pendici di altre montagne e causando faglie e spaccature immani. I laghi sarebbero inclinati e svuotati, i fiumi cambierebbero il loro corso, grandi estensioni di terreno verrebbero sommerse dal mare con tutti i loro abitanti. Le foreste sarebbero divorate dalle fiamme e gli uragani e i venti impetuosi le strapperebbero dal terreno... Il mare, abbandonato dalle acque, si tramuterebbe in un deserto. E se lo spostamento dell’asse fosse accompagnato da un cambiamento nella velocità di rotazione, le acque degli oceani equatoriali si ritirerebbero verso i poli e alte maree e uragani spazzerebbero la Terra da un polo all’altro... Lo spostamento dell’asse cambierebbe il clima in ogni luogo... Nel caso di un rapido spostamento dell’asse terrestre, molte specie di animali sulla Terra e nel mare sarebbero distrutte e la civiltà, se ancora esistesse, sarebbe ridotta in rovine".
Lo scenario ipotizzato da Velikovsky, oltre a ricalcare le leggende Maya, espone scientificamente le profezie del monaco Basilio. Cotterell, in base ai suoi studi sull’attività delle macchie solari e sul calendario Maya, ha concluso che le profezia relativa alla fine della quinta Era deriva da un calcolo della prossima inversione del campo magnetico terrestre, prevista per il 2012. Chissà, forse fu proprio uno spostamento dell’asse terrestre che circa 10.500 anni fa fece sprofondare Atlantide e Lemuria e provocò il Diluvio Universale.

 

                                        

 

 

 

                                                  I Poli terrestri si spostano

Così P.R. sarkar nel 1986, descriveva l'iniziato spostamento dei poli fisici terrestri verso le posizioni descritte dal INTERNATIONAL EARTH ROTATION AND REFERENCE SYSTEMS SERVICE di Parigi in rilevazioni ogni 5 giorni. Sarkar dichiara che i Poli Terrestri si sono già spostati molte volte nella storia di questo pianeta e di altri pianeti. I Mammuth in Siberia, i segni dei ghiacciai nelle Ande equatoriali, potrebbero esserne dei riscontri interessanti. Per Sarkar lo spostamento dei poli che culminerà con il loro passaggio all'equatore, comporterà cambiamenti sia geologici che psicologici per la razza umana e per tutti gli esseri vivneti in generale. Per ciò che riguarda cambiamenti geologici le posizioni assunte dai ghiacciai all'equatore faranno innalzare il livello dei mari, e possibili comparsa e scomparsa di terre emerse. Il polo Nord prevede Sarkar andrà verso l'equatore dall'emisfero orientale e il polo Sud dall'emisfero occidentale. Questi eventi porteranno poi nel lungo periodo all'avvento di una nuova era glaciale. Lo spostamento dei poli porterà dei cambiamenti sìa nella lunghezza del giorno solare sia dell'anno solare. Cambiamenti di tipo mentale anche per gli esseri umani poichè cambierà il magnetismo terrestre. Le piante e gli animali del Terziario non si sono trovati nel Cretaceo, quelli del Cretaceo nel Pliocene, Mesozoico e così per le altre ere. Questo significa che i cambiamenti naturali saranno profondi. Non catastrofici, ma naturali. Quindi ancor più dei gas serra i cambiamenti climatici sarebbero da imputare secondo Sarkar, all'iniziato spostamento dei poli terrestri e l'avvento di una nuova dimensione del nostro pianeta.

 

 

 

 PROVE SCIENTIFICHE SULL'ASCENSIONE E LA NUOVA ERA

 

Questa faccenda dell'Ascensione è reale o è solo la fantasia imbecille di gente profondamente sconnessa dalla realtà? Qui c'è quello che i media non vi dicono mai, almeno non tutto forse. Tutti sappiamo che la Terra sta sperimentando un riscaldamento globale e altri cambiamenti.  Ciò che possibilmente NON sappiamo è quanto segue:

SOLE: Il campo magnetico del Sole è più forte ora del 230% circa rispetto agli inizi del 1900, e la sua attività energetica totale è aumentata considerevolmente, creando una frenesia di attività che continua a mettere in imbarazzo le predizioni ufficiali della NASA.

 

VENERE: Venere sta brillando nell'oscurità, così come la luna di Giove, Io.

 

TERRA: Negli ultimi 30 anni, le calotte polari della Terra sono diminuite del 40% circa. In modo abbastanza inspiegabile, proprio dal 1997, la struttura della Terra è cambiata da una forma leggermente ovale, o allungata, ai poli, a una forma di "zucca", o schiacciata, ai poli. Nessuno della NASA si è ancora disturbato per cercare di spiegare questa cosa.

 

MARTE: le calotte polari di Marte si sono sciolte in modo evidente, solo in un anno, causando il 50% dei cambiamenti nella configurazione della superficie. La densità atmosferica è aumentata del 200% rispetto alle osservazioni precedenti nel 1997.

 

GIOVE: Giove è diventato così tanto altamente energizzato che ora è avvolto in un tubo a forma di ciambella di energia brillante e visibile nella traiettoria della luna Io. La dimensione del campo magnetico di Giove è aumentata più del doppio dal 1992.

 

SATURNO: Le regioni polari di Saturno hanno accresciuto notevolmente la loro luminosità e la forza del suo campo magnetico sta aumentando.

 

URANO: Secondo la sonda spaziale Voyager II della NASA, Urano e Nettuno sembrano aver avuto recenti cambiamenti dei poli magnetici - 60 gradi per Urano e 50 gradi per Nettuno.

 

NETTUNO: Nettuno, in certe zone, è diventato più luminoso del 40%. Anche la luna di Nettuno, Tritone, ha avuto una "percentuale di aumento molto alta" nella pressione atmosferica e nella temperatura, paragonabile ad un aumento di circa 22 gradi Fahreneit sulla Terra.

 

PLUTONE: Dal settembre del 2002, Plutone ha sperimentato un aumento nella sua pressione atmosferica del 300% circa negli ultimi 14 anni, mentre sta anche assumendo un colore notevolmente più scuro.

Abbiamo liberamente pubblicato qui un caso scientifico imponente rispetto alla Convergenza, il Cambiamento delle Età, il cambiamento dimensionale o l'Ascensione ora in moto. Quando questo processo che comprende tutto il Sistema Solare si sia completato, che si valuta nel periodo di tempo del 2010-2013, possiamo augurarci un evento "Punto Omega" che è letteralmente "al di là dei nostri sogni più folli". I cambiamenti nel Sistema Solare sono solo i più ovvi e il risultato fisico di quei cambiamenti, di quelli che l'energia della coscienza stessa sta attuando, fa in modo che avvenga un'evoluzione di massa.  Quale altra spiegazione può esserci al perchè tutto il Sistema Solare attraversi questa metamorfosi, mentre grandi eventi simili stanno succedendo in proporzione accelerata nella società della Terra? E se includiamo il fatto che quasi tutto il corpo stabilito di insegnamenti spirituali storici, di tutte le culture, ha qualche forma di predizione su questo avvenimento che ora sta diventando realtà?


Prima che l'informazione scientifica fosse disponibile, è stato presentato in una serie di materiali canalizzati un esteso modello di grande portata di un Cosmo Divino che predice e spiega perfettamente questi cambiamenti nel Sistema Solare da L/L Research conosciuto come la serie "Legge dell'Uno". In termini più semplici, il modello della Legge dell'Uno dice che questi cambiamenti sono causati dall'avanzamento del nostro Sistema Solare verso una nuova zona di energia nella Galassia. In quella nota, le informazioni della Russia e della NASA hanno confermato che il bordo frontale del campo magnetico del Sole, negli ultimi 30 anni, è diventato più luminoso del 1000% (mille per cento). Sappiamo che se si strofina un pezzo di metallo abbastanza velocemente, si creerà ciò che si conosce come frizione e il metallo comincerà a brillare di un rosso vivo. Allo stesso modo, la polvere e l'energia extra in questa nuova zona di energia galattica si sta scontrando con il campo magnetico del Sole, causando frizione e creando al fronte un carica statica visibile di energia "plasma" che sta aumentando rapidamente di dimensione e luminosità. Dal 1997, il Dr. Aleksey Dmitriev e altri scienziati russi hanno osservato che lo spazio galattico al quale ci stiamo trasferendo mostra concentrazioni di materia e di energia considerevolmente più alte, includendo particelle caricate di idrogeno, elio e hidroxil, oltre altre nuove combinazioni di elementi. Sebbene l'ovest sia sempre stato nella retroguardia dei russi nell'arena scientifica, si stanno finalmente mettendo alla pari. Nell'agosto del 2003, un esperimento della ESA/NASA chiamato DUST, lanciato con il satellite Ulisse nel 1990, ha scoperto che ora c'è circa un 300% in più di polvere che entra dalla nostra Galassia al nostro Sistema Solare di quello che c'è stato durante tutti gli anni novanta.

Si dice che questo prossimo evento dell'Ascensione darà l'impulso alla Terra per uno stato che sarà considerato cento volte più armonioso di quello che è la vita sulla Terra attualmente, quello che sarà un miglioramento definitivo, un mondo dove, come disse una volta il Maestro Gesù, "Come io faccio queste cose, così le farete voi, e cose maggiori" (Santa Bibbia, Giovanni 14:12).

Il segreto di tutto questo è che alla fine si tratterà soprattutto di crescita spirituale collettiva e di una presa di coscienza cosmica e globale della creazione, nella sua totalità, considerando che noi oggi riusciamo a percepire solo una piccolissima parte della realtà.

 

                                            PROFEZIA DEL MONACO BASILIO

Il monaco Basilio fu un profeta russo vissuto all'epoca di Pietro I° il Grande. Nato a Mosca nel 1660, Basilio rinunciò a famiglia e carriera per rinchiudersi nel convento ortodosso di Kalnin. [Ebbe] delle visioni del futuro, che scrisse in prosa. Molte si sono già avverate: "Quando il Mille si aggiungerà al Mille, gli uomini voleranno e le immagini di quello che succede a Mosca si potranno vedere allo stesso tempo a Kiev e a Costantinopoli". Il sant'uomo predisse anche .. l'avvento del comunismo in Russia ("vi verrà promessa la terra dei lavoratori, ma vi verrà data la terra degli schiavi..."). Basilio morì nel 1722, ma ancora oggi vengono studiate le sue profezie, dette di San Pietroburgo. ..

"Quando il secondo millennio del cristianesimo sarà prossimo alla fine, .. sangue e lacrime bagneranno la terra dei popoli slavi". Come poteva sapere Basilio che negli anni ‘90 sarebbe avvenuta una guerra fratricida tra Serbi e Croati?

"sarà ancora guerra, tutto avverrà quando il mondo intero festeggerà la pace". .. Quando la misura sarà colma - afferma il monaco - giungerà un personaggio chiamato enigmaticamente l'uomo di Colosse. "Sarà un uomo inviato da Dio per unire i frammenti del mondo e aprire le porte d'un tempo nuovo... Egli sarà l'avanguardia del Governo Universale". Chi è l'uomo di Colosse? Il Governo Universale in questione è forse il "New World Order"?

Incredibilmente precise le profezie sull'inquinamento e il degrado ambientale: "Alla fine del millennio un prato verde non lordato dall'uomo e una pianta non avvelenata saranno una rarità. L'uomo sarà attorniato da cibo e da acque, ma morirà di fame e sete, perché l'erba che vedrà crescere e il frutto che vedrà maturare saranno veleno [OGM?], come pure l'aria che respira. .. All'uomo era stata affidata la Terra affinché la custodisse come un tesoro del creato: invece, quando le macchine voleranno come uccelli e l'uomo ucciderà l'uomo con i raggi del Sole, essa sarà uno straccio sporco e lacero".

.. "Montagne invisibili passeranno nel cielo, e quando una di queste si vedrà, mancherà il tempo della preghiera. Sentirete allora il pianto di mille madri, perché mille uomini saranno schiacciati dalla montagna. .. Arriverà un giorno nel quale troverete il mar Nero sugli Urali e il mar Caspio sulle alture del Volga, perché tutto verrà mutato. All'uomo verrà consegnata una Terra arata pronta per la semina, in cui sarebbe follia cercare Mosca, San Pietroburgo o Kiev. Dove un tempo regnava il ghiaccio ora brucerà il Sole, e gli agrumi più gustosi verranno raccolti sulla terra della Santa Madre Russia, mentre sulle coste settentrionali dell'Africa regnerà il ghiaccio".

Basilio quindi scrive che quando tutto sarà passato, "i popoli della Terra saranno veramente fratelli, i superstiti scenderanno dai monti e si abbracceranno, perché il nuovo alito di vita non verrà dai mari, ma dai monti".

.. È interessante sottolineare che, a differenza dell'Apocalisse di Giovanni, qui i disastri non sono mandati dall'Eterno per punire l'uomo, ma per "ridisegnare la Terra distrutta dall'uomo.", [cui] Basilio annuncia: "Piccolo uomo del duemila, non sforzarti di capire che cosa sarà il tempo nuovo: il tuo sforzo è inutile, perché la tua mente è chiusa ai disegni dell'Eterno. Sappi solo che l'uomo del Tempo dei Giusti non nascerà piangendo, verrà deposto nella culla della felicità, camminerà sul sentiero della pace, parlerà con lo spirito e non avrà bara".

                                          

 

 

 

 

 

                                   MALACHIA

Il prossimo Papa sarà l'ultimo

San Malachia, Maelmaedhog Us Morgair, nacque nel 1074 e morì nel 1148. La sua storia è alquanto insolita. Viene nominato prima vescovo e poi arcivescovo e primate d'Irlanda ad Armagh, sua città natale; ma, nel 1132 rinuncia alla sua carica e torna monaco, .. per dedicarsi meglio alla sua devozione ed alla sua missione, che l'alto incarico evidentemente gli impediva di espletare. Proprio in quegli anni egli scrive le sue profezie. .. Durante la visita all'abbazia di Clairvaux fa amicizia con San Bernardo, che diventerà il suo biografo. È forse S. Bernardo che raccoglie le sue profezie sui sommi pontefici (Prophetia de summi pontefici). Nel 1590 le profezie vengono ritrovate nella biblioteca di Clairvaux da un monaco benedettino, che le dà alle stampe. La profezia consiste semplicemente di 112 motti simbolici latini con i quali Malachia preconizza altrettanti pontefici. Stranamente tutti i motti si applicano alla perfezione ai pontefici e alle situazioni che questi hanno dovuto affrontare nel tempo. .. Dopo Woytila ci dovrebbero essere ancora due papi, o, forse, soltanto uno: l'ultimo.  La fine del papato corrisponderà all'inizio dell'Età dell'Oro, durante la quale tutti gli uomini cominceranno ad unirsi sotto un unico credo, senza religioni, senza dogmi, senza campanilismi, tutti uniti sotto l'unica bandiera dell'amore e della devozione per Dio-Uno.

                         La Profezia di Malachia
Nel 1595 la pubblicazione dell'opera latina "Il legno di Vita, ornamento e decoro della chiesa" del monaco benedettino Arnoldo Wion, rivelò [che] San Malachia, arcivescovo irlandese, durante un viaggio a Roma ebbe una visione [in cui] gli apparve la processione di tutti i Papi, dai suoi giorni fino alla fine del mondo. .. Papa Giovanni Paolo II risulterebbe il pontefice numero 110. L'ultimo Papa, Petrus Romanus, successore del successore di Papa Wojtyla, secondo quanto profetizzato, si farà avanti invano prima che la città dei sette colli sia completamente distrutta. Allora la Chiesa sarà annientata nelle sue strutture ideologiche ed istituzionali, per lasciare il posto alla Gerusalemme Celeste della Apocalisse di Giovanni. .. In seguito a una scrupolosa verifica di quanto profetizzato, il dotto gesuita Engelgrave definì quanto predetto da Malachia "un monumento d’eccezione, memorabile". San Malachia, che dedicò parte della sua vita alla riforma cistercense e all’unione della chiesa d’Irlanda, morì il 2 novembre 1148. Della sua produzione possediamo unicamente tre lettere di S. Bernardo a lui indirizzate, le epistole CCCXIII, CCCXVI e CCCXVII.

Intorno al 1140 il vescovo irlandese Malachia profetizzò le successioni papali, sino al tempo in cui Pietro sarebbe ritornato sulla terra per riprendere le chiavi della chiesa, secondo alcuni queste profezie sono state scritte con la collaborazione ispirata di San Bernardo. Le profezie di Malachia si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato. Esse sono costituite da motti latini che descrivono in maniera impressionante tutti papi che si sarebbero avvicendati sul trono di Pietro dal 1144 fino alla fine dei tempi.

      • 1 Celestino II (1143-1144): "Ex Castro Tiberi" (dal castello del Tevere)
        Questo papa nacque a Città di castello sul Tevere.
      • 2 Lucio Caccianemici (1144-1145): "Inimicus expulsus" (nemico cacciato)
        È la traduzione del suo cognome.
      • 3 Beato Eugenio III (1145-1153): "Ex magnitude montis" (dalla grandezza del monte)
        Pietro Pignatelli era nativo di Montemagno (grande monte)
      • 4 Anastasio IV (1153-1154): "Abbas Suburranus" (abate suburrano)
        Corrado Suburri fu abate di s.Rudo.
      • 6 Antipapa Vittore IV: "Ex tetro carcere" (dal tetro carcere)
        Gregorio Conti era Cardinale di S. Vittore, noto carcere romano.
      • 8 Antipapa Pasquale III: "De via Transtibertina" (di Trastevere)
        Guido da Crema ricoprì il ruolo di Cardinale in S. Maria in Trastevere.
      • 9 Lucio III (1181-1185): "Lux in ostio" (luce in ostia)
        Ubaldo Allucignoli fu Cardinale di Ostia.
      • 10 Antipapa Callisto III: "De Pannonia Tusciae" (Tuscolo di Pannonia)
        Cardinale di Tuscolo, proveniva dall'Ungheria, che anticamente faceva parte di una vasta regione denominata Pannonia.
      • 11 Urbano III (1185-1187): "Sus in cribo" (maiale nel "cribo")
        Crivelli aveva nel proprio stemma l'immagine di un maiale (sus). La parola cribo allude al cognome.
      • 16 Onorio III (1216-1227): "Canonicus de latere" (canonico "de latere")
        Cencio Savelli, canonico in Laterano.
      • 18 Celestino IV (1241): "Leo Sabinus"
        Goffredo Castiglioni di Milano, Vescovo di Sabina. Nello suo stemma c'è un leone.
      • 20 Alessandro IV (1254-1261): "Signus Ostiense" (segno ostiense)
        Rinaldo dei conti di Segni, Cardinale di Ostia.
      • 21 Urbano IV (1261-1264): "Jerusalem Campaniae" (Gerusalemme Campagne)
        Giacomo Troyes Pantaleone, nativo della Champagne e patriarca di Gerusalemme.
      • 27 Niccolò III (1277-1280): "Rosa Composita" (rosa composita)
        Nello stemma di Giangaetano Corsini appariva una rosa. Egli fu poi soprannominato "compositus" perchè nel corso del suo pontificato si impegnò sopratutto nel tentare di riunire la Chiesa latina e quella greca.
      • 29 Onorio IV (1285-1287): "Ex rosa leonina" (dalla rosa leonina)
        Jacopo Savelli aveva come stemma dei leoni attorniati da rose.
      • 31 Celestino V (1294): "Ex eremo celsus" (dall'eremo "celsus")
        Pietro Anglerio da Morrone fu eremita e fondatore dell'ordine dei Celestini.
      • 35 Giovanni XXII (1316-1334): "De sutore orseo" (del cucitore "orseo")
        Giacomo Duese era figlio di un umile calzolaio.
      • 36 Antipapa Nicolò V: "Corvus schismaticus" (corvo scismatico)
        Pietro Rinalducci, originario di Corvaro, fu tra i maggiori esponenti dello scisma papale.
      • 37 Benedetto XII (1334-1342): "Frigidus Abbas" (abate freddo)
        Giacomo Fournier, fu eletto papa mentre era abate presso il monastero do Fontanafredda.
      • 39 Innocenzo VI (1352-1362): "De montibus Pammachii" (dei monti Pammaci)
        Nell'emblema di Stefano Aubert campeggiano sei montagne. Egli fu eletto papa mentre era cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, titolo anticamente soprannominato "Pammacchio".
      • 43 Antipapa Benedetto XIII: "Luna cosmedina"
        Pietro de Luna, fu eletto papa mentre ricopriva il titolo di Cardinale di Santa Maria in Cosmedin.
      • 50 Antipapa Giovanni XXIII: "Cervus Sirenae" (cervo di sirena)
        Baldassarre Cossa era nato a Napoli, città il cui emblema è rappresentato dalla sirena Partenope, ed aveva nello stemma l'immagine di un cervo.
      • 55 Callisto III (1455-1458): "Bos pascens" (bue al pascolo)
        Nello stemma di Alfonso de Borgia compare un bue al pascolo.
      • 56 Pio II (1458-1464): "De capra et albergo" (della capra e dell'albergo)
        Enea Silvio Piccolomini fu segretario dei Cardinali Capranica e Albergatti.
      • 57 Paolo II (1464-1471): "De cervo et leone" (del cervo e del leone)
        Pietro Barbo era stato Cardinale di San Marco (evangelista che ha per simbolo un leone alato) e Commendatario della Chiesa di Cervia.
      • 58 Sisto IV (1471-1484): "Piscator minorita" (pescatore minore)
        Francescano degli ordini minori, Francesco della Rovere era figlio di un umile pescatore.
      • 60 Alessandro Vi (1492-1503): "Bos Albanus in portu" (bue albano nel porto)
        L'emblema di Rodrigo Borgio era un bue. Egli fu Cardinale e Vescovo di Albano e Porto.
      • 61 Pio III (1503): "De parvo homine" (del piccolo uomo)
        Francesco Todeschi. Il cognome di sua madre era Piccolomini.
      • 65 Clemente VII (1523-1534): "Flos pilae" (fiori della palla)
        Giulio de' Medici, fiorentino, aveva nel proprio stemma una palla attorniata da gigli.
      • 81 Urbano VIII (1623-1644): "Lilium et rosa" (giglio e rosa)
        Lo stemma di Maffeo Barberinio era animato da api che volano su gigli e rose.
      • 85 Clemente X (1670-1676): "De flumine magno" (del fiume in piena)
        Emilio Altieri fu eletto papa in un giorno in cui il fiume Tevere era in piena.
      • 88 Innocenzo XII (1691-1700): "Rastrum in porta" (rastrello presso la porta)
        Antonio Pignatelli apparteneva all'omonima illustre casata napoletana che risiedeva presso una porta della città soprannominata "del rastrello".
      • 110 Giovanni Paolo I (1978): "De medietate lunae" (il tempo di una luna)
        Il pontificato di Albino Luciani durò dal 26 agosto 1978 al 25 Settembre 1978, il tempo di un ciclo lunare.
      • 111 Giovanni Paolo II: "De labore solis" (del travaglio del sole)
        Il motto potrebbe riferirsi al fatto che Karol Wojtyla proviene da un paese dell'est (levante del sole), o al suo assiduo viaggiare per il mondo (come il sole che appunto sembra percorrere infaticabilmente tutto il cielo per scomparire al tramonto e poi ricominciare). Comunque, poichè il suo pontificato non è ancora terminato è difficile attribuire con precisione un significato al motto. [E se in qualche modo significasse "la fatica di essere solo?", cioè aver contro tutto il clero corrotto? ndJB]
      • 112 ?: "De gloria olivae" (della gloria dell'olivo)
        Il successore di Giovanni Paolo II viene definito con l'ulivo, [che] nella tradizione biblica [è] simbolo dei Giudei. [L'anticristo, che siederà sul trono di Pietro in Vaticano, pare debba essere di origini ebree. Peraltro la "gloria dell'oliva" sta nel venire schiacciata per cavarne il prezioso succo: l'olio. E "Cristo" significa "l'unto". ndJB] Potrebbe essere collegato allo stemma del nuovo cardinale, come già è avvenuto per altri papi, o alludere al cognome Oliva, appellativo abbastanza diffuso in Italia, Spagna e Corsica. Oppure riferirsi ai Benedettini, che vengono chiamati anche "Olivetani".
      • 113 ?: Petrus romanus (Pietro di Roma)
        L'ultimo papa. Mentre Pietro I fu il primo pastore della Chiesa cattolica, detentore delle chiavi del cielo, Pietro II dovrà restituire il mandato.

 

A quest'ultimo papa che chiude la profezia, Malachia ha voluto dedicare non solo un motto ma alcuni versi latini: "In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen" - e cioè: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia."

Nel periodo di Pietro II i cristiani ritorneranno nelle catacombe, come duemila anni fa; quando essi ritorneranno alla luce del sole, la chiesa non sarà più quella di un tempo e nemmeno il mondo sarà quello del passato. Con Pietro II non ci sarà la fine del Cristianesimo, ma la fine di quel tipo di cristianesimo sorto dalle ceneri dell'impero romano d'occidente. Al vertice della chiesa non ci sarà più nessun pontefice in quanto lo spirito santo illuminerà tutti gli uomini e ci sarà come un paradiso sulla Terra.

Il centro della cristianità non sarà più Roma. La città eterna verrà spazzata via in una notte d'estate, come un fuscello di paglia. E di essa non rimarra che un vago ricordo.

                              VATICANO: LA MULTINAZIONALE DELL'ANIMA
                                    A cura di Archangel

" Un giorno, uno splendido esseno di nome Gesù disse: "...porgi l'altra guancia". Loro un pò duri d'orecchi  capirono: " Porgili in banca". Da allora è nato tutto, la Banca Vaticana (IOR), la banca dei Ministri di Dio...di quale dio però, non lo si è ancora capito".

Premetto che non desidero mancare di rispetto a nessuno, qualunque fede professi, in questo articolo ci sono solo datti di fatto ampiamente documentati e se qualcuno si sente offeso o ferito nel proprio credo è perché prima di essere un credente è un ipocrita, cito l'esoterica frase tanto verace quanto sepolta tra gli scheletri: "nessuna religione è più alta della verità".
Comunemente si pensa che il Cristianesimo ed il Vaticano siano un tutt'uno ma come vedremo ciò non corrisponde a verità, tanto che la maggior parte delle volte, il Vaticano per i propri interessi lavora in antitesi ai valori fondamentali del Cristianesimo. Sembra così assurdo che i custodi della Chiesa di Pietro siano proprio quelli che minano le sue basi? Ma non è assurdo nel momento in cui si posa gli occhi sul Vaticano, perché il Vaticano è semplicemente un luogo ricoperto di fine marmo, di inestimabili affreschi... e di scintillanti croci d'oro appese al petto. Il Vaticano non è altro che la gerarchia ecclesiastica, uomini in carne ed ossa con le loro estreme debolezze. Ma ora entriamo nella purpurea e drappeggiata stanza dei bottoni della Cristianità, il luogo che ha manomesso le fondamenta teologiche, etiche e storiche del Cristianesimo.
Il Vaticano è una multinazionale, con sedi sparse in tutto il mondo, ha un fatturato annuo stimato in migliaia di miliardi di lire (basterebbero a sfamare milioni di indigenti nel mondo), e come ogni multinazionale che si rispetti ha un forte impatto politico. Molti suoi alti prelati hanno un legame diretto con l'Alta Finanza Mondiale che come si sa è manovrata dalla Massoneria deviata. Difatti molti vescovi e monsignori sono affiliati a queste logge massoniche come i Cavalieri di Malta e la Loggia d'Oriente. Ma diamo qualche esempio concreto di chi dimora tra le mura vaticane.

                                             Criminalità religiosa organizzata

Il potente banchiere Michele Sindona (affiliato alla loggia massonica P2) conobbe personalmente Paolo VI quando quest'ultimo era ancora Arcivescovo di Milano, una delle Diocesi più influenti in Italia. Sindona entrò nelle sue grazie costruendo un edificio per la Diocesi stessa. Paolo VI è stato il ponte di collegamento tra questo avido finanziere, l'Arcivescovo Marcinkus, Roberto Calvi (altro affiliato alla P2) presidente dell'Ambrosiano e di Licio Gelli (Gran Maestro della loggia P2). Questa associazione tra Massoneria-Vaticano-Mafia negli anni '60 ha fatto incassare miliardi di lire al Vaticano stesso ed ai loro "business-priests". Paul Marcinkus non è solo il presidente dello IOR (Istituto Opere Religiose), la Banca Vaticana; è l'eminenza grigia del Pontificato. Per questo Papa Giovanni Paolo II, ha usato la sua carica isituzionale per proteggerlo. I Papi come i presidenti degli Stati Uniti, sono solo paraventi; è la politica dei maestri burattinai: "a muovere i fili da dietro le quinte". Paul Marcinkus è stato condannato per la vicenda dei "fondi neri" dello IOR e per il crollo della banca milanese di Roberto Calvi. La Cassazione nel '87 ha annullato i mandati di cattura per "Sua Eminenza" e gli altri responsabili della banca Vaticana.

Tale richiesta si inquadrava nel contesto di uno scontro feroce, all'interno del Vaticano, tra due opposte fazioni: l'una denominata "Mafia di Faenza", nella quale si iscrivevano, oltre al cardinale Casaroli, i Cardinali Samorè, Silvestrini e Pio Laghi; l'altra, facente capo per l'appunto al Marcinkus, alla quale appartenevano Mons. Virgilio Levi, vice direttore dell' "Osservatorio Romano", e Mons. Luigi Cheli, Nunzio pontificio presso l'ONU. La fazione capeggiata da Paul Marcinkus aveva grossa influenza su Papa Giovanni Paolo II: questi aveva dovuto, proprio all'inizio del suo pontificato, fronteggiare uno scandalo, esploso negli Stati Uniti, di cui era stato protagonista un ordine di Preti polacchi di Filadelfia, implicati in grosse truffe ai danni di banche, con risvolti piuttosto piccanti. Mons. Marcinkus si era opportunamente adoperato per mettere a tacere tale scandalo, officiando lo studio legale newyorkese "Finley - Casey & Associati" e coprendo, in qualche modo, gli ammanchi.
Le dichiarazioni di Francesco Pazienza sono ulteriormente convalidate dai "Millenaristi", la terza forza che si muove all'interno delle sante mura dei "sette colli". I "Millenaristi" sono una cellula di prelati all'interno del Vaticano, hanno scritto un libro, per denunciare le due fazioni opposte di cui parlava anche Pazienza. Questa cellula si dichiara disgustata dalla corruzione che giornalmente vede dilatarsi nel Tempio della Cristianità, denunciando molti loro colleghi ecclesiali come affiliati ai vari ordini massonici, alla Mafia siciliana o alla Camorra campana. I "Millenaristi", inoltre, denunciano la dilagante omosessualità come costume consolidato nel Vaticano stesso, ed usata anche come via ad una facile promozione; e gli sperperi in acquisti di ville romane o palermitane, dove diversi prelati passano spensierate serate allietate dalle attenzioni di splendide donne.
Il motto, di questa multinazionale religiosa,” che adorano il dio-banconota”, non è il classico "soddisfatti o rimborsati", ma è stato da sempre quello di "soddisfatti o messi al rogo". Naturalmente ai giorni nostri si parla del moderno rogo, cioè il discredito attraverso i mass-media, ed in questo il loro onnipotente dio-banconota li ha generosamente dotati di strumenti mass-medianici. Il Vaticano, grazie alla congregazione dei Paolini, detiene il quarto gruppo mass-mediologico in Italia, dopo Mondadori, Rizzoli e Rusconi. Stampano giornali come Famiglia Cristiana, con il quale ogni settimana vendono milioni di copie.

Ciò significa "plasmare" il pensiero di molte persone. Secondo il " Corriere della Sera ", l'immagine della Chiesa dedita agli aiuti umanitari è strumentalizzata e dell'otto per mille che gli italiani devolvono attraverso le tasse,  solo il 46% degli introiti viene usato per opere di beneficienza, mentre il restante 54% viene usato per mantenere la fatiscente struttura pontificia. Per fortuna che Gesù predicò una vita in povertà.                                   

                                             

                                      NARCO-BUSINESS AL VATICANO

Ma l'incredibile in casa Vaticano è all'ordine del giorno, pensate che la "Santa Sede" ha fatto di tutto per proteggere Noriega (uomo usato dalla amministrazione Reagan/Bush nel traffico degli stupefacenti della CIA), il dittatore e narcotrafficante panamense ricercato dalla DEA (Drug Enforcement Administration) americana. A Panama c'erano parecchie finanziarie di Marcinkus, Calvi e Sindona e gentilmente Noriega  le proteggeva dagli sguardi indiscreti. Lino Christ, l'abate della parrocchia di Rio de Janeiro e corriere della rete brasiliana del narcotraffico è stato arrestato in Svizzera, le sue valigie contenevano nove chili di cocaina pura per un valore superiore ad un miliardo di lire. E cosa dire dell'Opus Dei da molti criticata come una congrega finanziaria camuffata da opera religiosa. Purtroppo l'esecrabile esercito di corrotti e corruttori in seno alla Chiesa è un cancro dall'estensione mortale e unica del suo genere. Di certo il cristiano medio se non ha un buon prete nelle vicinanze (per fortuna ce ne sono ancora), farebbe meglio a pregare nel proprio tempio interiore e fare la carità di persona; evitando di interagire e colludere inconsapevolmente con una Chiesa che odora d'inganno e di morte. Ma le vie di questo dio-banconota, e di questi uomini senza religione e senza Dio, sono infinite ancora per quanto?                                             

                                                    Scherziamo con i santi

Premessa: la data originaria di estensione della presente scheda è il 4 giugno 2000; essa non era stata concepita per essere un work in progress bensì solo una rassegna - a titolo puramente esemplificativo e non esaustivo - di personaggi che dalle origini del Cristianesimo a oggi si sono distinti per le loro cosiddette «benemerenze».
Quindi essa non verrà mai aggiornata, stante l’impossibilità di tener dietro all’incontinenza di Wojtyla nelle canonizzazioni: basti dire che al 4 giugno 2000 Wojtyla aveva creato la bellezza di 308 santi e 1.797 beati.
È tuttavia doveroso segnalare alcuni cambiamenti di status che riguardano, tra gli altri, padre Pio superstar, canonizzato e santificato a tempo di record, la cui cerimonia, nel classico stile wojtylian-barocco, si è svolta in Vaticano di fronte a una massa accaldata e adorante il 16 giugno 2002; José Maria Escrivà de Balaguer, il discutibile e discusso capo dell’Opus Dei, fatto santo e celebrato dal bel mondo in uniforme, doppiopetto e gramaglie; infine madre Teresa di Calcutta, inquietante personaggio che preferiva lasciar soffrire le sue pazienti per avvicinarle vieppiù a Dio, la cui causa di beatificazione è avvenuta nell’ottobre 2003. Ovviamente la RAI si è adoperata per farci conoscere tutti i particolari delle santificazioni e si sono sprecate le agiografie televisive del beato à la page e del santo fiancheggiatore del dittatore Franco…

Una chicca: secondo uno studio del 1971, il 78 per cento dei santi era appartenuto, in vita, a classi alte (nobili e patrizi), il 17 per cento a classi medie (borghesi), e solo il 5 per cento a quelle basse. Ricordatevene quando la Chiesa vi racconta la favola sul tema «beati gli ultimi».

SANTI

S. AGOSTINO (354-430):
dottore della Chiesa, tale probabilmente per la sua morale estremamente ristretta, tanto che definì il piacere sessuale «marciume» e «pus nauseabondo». Peccato che il personaggio fino alla mezza età si sia dato alla lussuria più sfrenata: già concubino, si fidanzò con una bambina di dieci anni e si scelse un’amante più anziana. Fu anche uno dei primi a sostenere che la Chiesa poteva pure uccidere in nome dei propri scopi.

S. ATANASIO (295-373):
diventato vescovo grazie a dei brogli, si scagliò contro il rivale Ario definendolo «semibestia», «pendaglio da forca» e inventandogli in seguito una morte per scissione di intestino, fegato e cuore, trasformazione in liquame e sparizione del liquame stesso in una fogna. Soprannominato “il faraone cristiano”, sostenne che «in guerra è lodevole uccidere l’avversario».

S. BERNARDO DI CHIARAVALLE (1090-1153):
antisemita, fu il promotore della seconda crociata; a tale scopo creò e promosse diversi ordini monastici militari. Sua la tesi che «il soldato di Cristo può uccidere con la coscienza tranquilla… la morte dei pagani ridonda a sua gloria, perché significa la gloria di Cristo».

S. CIRILLO D’ALESSANDRIA (370-444):
vescovo di Alessandria d’Egitto, espulse gli ebrei dalla città e ne saccheggiò i templi. Fu il mandante dell’assassinio della filosofa Ipazia, straziata da decine di monaci con delle conchiglie appuntite, e il propugnatore del culto mariano al concilio di Efeso, diffuso anche grazie alla distribuzione di enormi quantità di denaro.

S. ELENA (257-336):
la santa madre dell’imperatore Costantino non era la moglie di suo padre, ma una concubina recuperata in un’osteria balcanica, superstiziosa oltre ogni limite e iniziatrice del culto delle reliquie; fu successivamente ripudiata.

S. GIOVANNI BOSCO (1815-1888):
noto per aver inventato gli oratorî, è meno conosciuto come “vendicatore”: adirato contro i Savoia prima per la libertà religiosa concessa ai valdesi, poi per la soppressione di alcuni ordini religiosi, annuncia l’imminente morte di diversi famigliari di Vittorio Emanuele II. Quando poi effettivamente qualcuno muore, inizia a essere venerato come santo e profeta.

S. PRASSEDE (mai esistita):
su di lei fu inventata una leggenda pulp: sarebbe stata condannata al martirio per aver versato in un pozzo sangue di martiri cristiani che aveva in precedenza raccolto con una spugna.

S. ROBERTO BELLARMINO (1542-1621):
un altro dottore della Chiesa. Inquisitore, al suo attivo la condanna di Galileo, la detenzione di Tommaso Campanella, il rogo di Giordano Bruno. Per queste lodevoli iniziative morì in odore di santità, il suo corpo fu sezionato pubblicamente e distribuito ai fedeli suddiviso in piccoli brandelli di carne.

 

S. TERESA DI AVILA (1515-1582):
famosa mistica spagnola. Il suo matrimonio “mistico” con Gesù era da lei reso con parole del genere: «…ho struggimento di lui, grido e lo chiamo… ho impeti grandi d’amore e muoio di desiderio… ho infiammazione… che il Signore mi baci d’un bacio sulla bocca… il latte che cola dalle vostre mammelle, o mio divino sposo, è più delizioso del vino… io gli dicevo che non facesse tali cose con me, ma in un subito Gesù si accostava di nuovo, e mi dava un bacio».

 

PADRE PIO (1887-1968):
Al secolo Francesco Forgione da Pietrelcina (BN). Agitatore politico, al centro di innumerevoli trame e complotti ordite da e contro di lui (dentro e fuori la Chiesa), riuscì persino a farsi raccomandare per non adempiere al servizio militare. Dai piccoli commerci di tessuti imbevuti di sangue “stigmatizzato”, si è passato ora alla costruzione di una faraonica cattedrale da 30.000 posti che verrà eretta in suo onore a San Giovanni Rotondo. A una donna che gli chiedeva di intercedere per guarirla dal cancro, con tutto il suo charme disse «è meglio che Gesù ti volti e ti rivolti come gli pare e piace, perché Gesù si compiace del tuo soffrire».
Santificato infine durante una cerimonia molto kitsch e poco spirituale in Vaticano il 16 giugno 2002, con il nome di SAN PIO.
JOSÉ MARIA ESCRIVÀ DE BALAGUER (1902-1975):
fondatore dell’Opus Dei, l’organizzazione cattolica integralista soprannominata “Santa mafia…”, ramificatasi come una piovra in tutto il mondo. Escrivà la fece diventare importante grazie alla presenza diretta nei governi del dittatore spagnolo Francisco Franco, per il quale organizzò appositamente un ritiro spirituale. Il suo personale piano di santità prevedeva tre punti: «santa intransigenza, santa coazione e santa faccia tosta». Le sue manie di grandezza lo spinsero ad acquistare il titolo nobiliare di marchese.
Santificato infine durante una cerimonia con gran sfilata di notabili (l’opposto di San Pio, creato santo a uso della gente semplice) in Vaticano il 6 ottobre 2002, con il nome di SAN JOSÉ MARIA ESCRIVÀ DE BALAGUER.

BEATI

PIO IX (1792-1878):
cosa ha fatto per meritarsi tale gloria? Giovanni Maria Mastai Ferretti fu il papa di Porta Pia e cercò di impedire l’unità d’Italia per difendere il suo staterello pontificio: secondo il Dal Canto mandò a morte almeno 1000 patrioti. Fu il papa che fece rapire un bambino ebreo di sei anni solo perché era stato fatto segretamente battezzare da una domestica. Fu il papa che proclamò il dogma dell’infallibilità papale, ovvero di sé stesso. E dulcis in fundo, fu il papa del Sillabo, ovvero di un allegato dell’enciclica Quanta cura, nel quale stilava un elenco di «errori»: la libertà di scegliere una religione, la libertà di pensiero, la democrazia. Secondo lui l’istruzione doveva rimanere tassativamente in mano alla chiesa: forse per questo Giovanni Paolo II lo stima tanto.

 

ALOIJZIJE STEPINAC (1898-1960):
arcivescovo di Zagabria, fu un’entusiasta sostenitore della dittatura filo-nazista ustascia, durante la quale quasi un milione di serbi venne sterminato. Da questa dittatura fu nominato membro del parlamento ed ottenne la più alta onorificenza statale per «lo smascheramento dei traditori nel paese e all’estero». Finita la guerra esportò l’oro croato verso il Vaticano e i suoi amici ustascia verso il Sudamerica.
MADRE TERESA DI CALCUTTA (1910-1997):
Non poteva mancare, in questa parata di stelle, la inquieta (e inquietante) religiosa di etnìa albanese nata come Agnese Ganxha Bojaxhiu a Skopje, nell’allora Regno di Jugoslavia; la sua morte nel settembre del 1997 cancella di fatto dai mass-media quella, avvenuta cinque giorni prima, di un’altra celebrità, lady Diana Spencer (anch’essa, per inciso, divenuta oggetto di culto una volta defunta). Dopo un’istruttoria a tempo di record, Karol Woytjla ne fissò la cerimonia di beatificazione il 19 ottobre 2003.
Ritenuta santa già da viva grazie a una sagace operazione di marketing, la protettrice dei poveri li costringeva a vivere i loro ultimi giorni in un ospedale privo di ogni comfort, nonostante le offerte miliardarie provenienti da ogni parte, specie da bancarottieri e dittatori sanguinari. Specializzata in battesimi in punto di morte e nella difesa a oltranza della Chiesa: «se fossi costretta a scegliere tra Galileo e l’Inquisizione, sceglierei l’Inquisizione».

         

             I MIRACOLI NON SONO “ESCLUSIVA” DI NESSUNA RELIGIONE

Vivendo in un paese che identifica nel cattolicesimo la propria religione, gli italiani si vedono inculcata la tesi che i miracoli siano un’esclusiva prerogativa della Chiesa.

Non è così: non solo, non è mai stato così.

Tanto per fare un esempio, citando il testo sacro dei cristiani, la Bibbia, già nel suo primo libro Aronne riesce a trasformare il proprio bastone in serpente, l’acqua in sangue e a procurare un’invasione di rane: ma lo stesso riescono a fare i sacerdoti egizi (Gn 7, 10-12; 7, 20-22; 8, 1-3).

Prima, durante e dopo il tempo di Gesù, in una società in cui le scienze non avevano raggiunto il livello di sviluppo attuale, e dove abbondavano masse facilmente abbindolabili, i miracoli erano cosa comune. Esistono decine e decine di personaggi a cui sono stati attribuiti miracoli, guarigioni incredibili e resurrezioni (compresa la propria): per citare solo i più noti, Apollonio di Tiana, Osiride, Dioniso, Adone.

La cosa era talmente normale che gli stessi evangelisti attribuiscono la capacità di compiere miracoli anche ai rivali di Gesù (Mt 12, 27; Mc 9, 38; Atti 8, 9ss).

Al giorno d’oggi il fenomeno è ovviamente in declino: ma a Dharamsala, dove si è rifugiato il Dalai Lama, centinaia di turisti affermano di essere guariti da malattie incurabili grazie agli oroscopi dei monaci buddhisti. E non più di cinque anni fa le statue del dio-elefante induista Ganesh bevevano latte.

L’indiano Sai Baba ha acquisito larga fama per le sue presunte capacità miracolistiche (chiaroveggenza, telepatia, materializzazione di oggetti, bilocazioni...), ovviamente mai sottoposte ad alcuna indagine scientifica...

CONSTATAZIONI

Alcune semplici constatazioni permettono di considerare improbabili i miracoli.

CONSIDERAZIONI GEOGRAFICHE: la Madonna risulta apparsa oramai migliaia e migliaia di volte. Stranamente, però, sembra disdegnare alcuni paesi luterano-razionalisti (Scandinavia) nonchè i paesi islamico-integralisti (Arabia Saudita), mentre sembra prediligere paesi a tradizionale influenza cattolica (Italia, Francia, Spagna). Il fatto che la Madonna non appaia a chi non crede in lei è un dato di per sé altamente significativo.
Lo stesso fenomeno si verifica anche per le altre religioni: fuori dalla propria zona d’influenza nessuno esce dall’anonimato.

 

CONSIDERAZIONI TEMPORALI: come già detto, un tempo i miracoli erano usuali. Da quando si è affermata una cultura particolarmente scettica nei confronti di certi fenomeni, e la velocità con cui una notizia si propaga è andata a ridursi progressivamente, altrettanto velocemente il numero di presunti miracoli è andato riducendosi.

CONSIDERAZIONI ECONOMICHE: l’ex illusionista James Randi ha promesso un milione di dollari a chi sarebbe riuscito a replicare un fenomeno paranormale: nessuno si è mai fatto avanti a reclamarli.
Viceversa, sui luoghi miracolosi si avvia quasi sempre una redditizia industria legata all’evento, che diffonde benessere nella popolazione e “spinge” di conseguenza i locali a perorare la causa del proprio miracolo, al fine di aumentare il reddito.

CONSIDERAZIONI INTELLETTUALI: la Madonna appare quasi sempre a bambinelli analfabeti, e mai ad un convegno di scienziati.

STIMMATE

Il noto fenomeno delle piaghe sanguinanti alle mani si presta anch’esso ad una considerazione statistica: non se ne ha traccia fino al tredicesimo secolo, fin quando cioè la Chiesa non favorì la rappresentazione pittorica della crocifissione.

Esiste una ulteriore riprova: Gesù non fu sicuramente appeso alla croce con i chiodi nelle mani, (non avrebbero potuto reggere il peso del corpo), bensì nei polsi. Tuttavia le rappresentazioni dell’evento riproducono sempre i chiodi nelle mani, stimolando nello spettatore devoto un’identificazione che talvolta “degenera” in fenomeno psicosomatico.

Questo, senza trascurare i diversi casi dimostrati in cui il presunto stimmatizzato “creava” ad arte le proprie piaghe.

SINDONE

Anche in questo caso, un dato statistico: il lenzuolo “sacro” che avrebbe avvolto Gesù fa la sua prima apparizione solo nel quattordicesimo secolo, suscitando immediatamente accuse di frode.

Nel 1988 un esame al carbonio del tessuto ha confermato questa datazione.

Ultimamente, diversi studiosi sono riusciti a riprodurre immagini simili attraverso tecniche medioevali quali l’uso di bassorilievi.

Ciò nonostante, una scienza è nata su questo falso ed una editoria si è sviluppata attorno al tentativo di dimostrarne l’autenticità.

BOLSENA

Nel 1263, mentre fervevano le discussioni teologiche sulla presenza o meno di Gesù nell’ostia consacrata, un frate, in Italia per un pellegrinaggio, una mattina ne vide sanguinare una. Immediatamente il papa proclamò la festa del Corpus Domini.

Da tempo, tuttavia, la scienza ha dimostrato l’esistenza di batteri capaci di produrre sostanze di un colore simile al sangue. La studiosa americana Johanna Cullen è ora riuscita a riprodurre il “miracolo” in laboratorio: basta far attaccare le ostie da un batterio, la serratia marcescens, ed in poco tempo si colorano di rosso.

SAN GENNARO

Altro “miracolo” inspiegabile che ha a che fare con una sostanza non meglio identificata: il cosiddetto sangue di San Gennaro passa (in un tempo variabile) dallo stato solido a quello liquido, e viceversa. La Chiesa, pur non esprimendosi sull’argomento, ne officia e ne promuove il rito, ed impedisce l’esame della sostanza. Va ricordato inoltre che non esiste alcuna testimonianza circa la reale esistenza del santo.

Un esame «scettico» promosso dal CICAP ha proposto una soluzione, basata sull’utilizzo di materiali tissotropici, ovvero cambianti di stato grazie al movimento. L’ipotesi ha avuto vasta eco: solo l’Osservatore Romano non ha pubblicato la notizia (comprensibilmente).

LOURDES

Un altro famoso evento miracoloso: nel 1858 la Madonna sarebbe apparsa a Bernadette Soubirus, una pastorella quattordicenne, analfabeta, incapace persino di parlare in francese. La grotta in cui sarebbe avvenuta l’apparizione divenne presto oggetto di pellegrinaggio, e l’acqua della fonte annessa considerata «miracolosa».

I fautori di questa tesi citano molti casi di guarigione inspiegabili: ma, a parte che questi casi non sono così frequenti come asserito (a fronte dei milioni di fedeli che si recano a Lourdes), nessuna di queste situazioni era aliena da influenze psicosomatiche. Lo scrittore Anatole France, visitando il luogo, a qualcuno che gli faceva notare la gran quantità di stampelle presenti, ebbe agio a rispondere: «Vedo molte stampelle, ma nessuna gamba di legno».

In ogni caso, in 150 anni la Chiesa ha riconosciuto solo 65 miracoli, a fronte del centinaio di milioni circa di pellegrini malati giunto a Lourdes nello stesso arco temporale. Come sostiene il matematico Piergiorgio Odifreddi, «la media, inferiore a uno su un milione, è di gran lunga più della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su diecimila... A un malato di cancro converrebbe cento volte di più stare a casa che scomodarsi a fare un pellegrinaggio a Lourdes!».

Nei fatti, la migliore confutazione delle presunte proprietà taumaturgiche dell’acqua di Lourdes viene proprio da Santa Bernadette: ebbe una vita travagliatissima e morì a soli 35 anni.

 

 

FATIMA

Recentemente tornata in auge grazie al papa Giovanni Paolo II: nel 1917 la Madonna sarebbe apparsa a tre pastorelli portoghesi rivelando loro tre segreti, che si sarebbero puntualmente verificati.

In realtà i primi due (che a ben vedere non sono profezie ma solo delle postmonizioni) furono messi nero su bianco, in parte, solo nel 1941 dall’unica superstite, ben dopo - a esempio - la rivoluzione russa, generalmente collegata al loro contenuto.

Invece il terzo segreto (rivelato solo nel 2000) che secondo il papa riguarderebbe lui stesso, non ha nemmeno alcuna verosimiglianza con l’attentato: il papa non morì, non gli furono lanciate delle frecce da soldati, non scalò alcuna montagna. In ogni caso, per due pastorelli su tre il destino non fu certo miracoloso: morirono pochi anni dopo le visioni per un’epidemia.

RELIQUIE

Il culto cristiano dei santi è mutuato direttamente dalla religione pagana: creati per sostituire le centinaia di divinità del pantheon romano, presto le loro spoglia furono oggetto di venerazione come le tombe degli eroi pagani. Diventata religione di stato, il culto dei santi degenerò nel traffico delle reliquie, con vere e proprie spedizioni in Terrasanta per accaparrarsi i presunti souvenir più prestigiosi.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un numero sterminato di ossa e non, ben superiore al possibile. È vero che per un santo niente dovrebbe essere impossibile, tuttavia le ventisei teste superstiti di santa Giuliana qualche dubbio agli scettici lo lasciano.

 

                                                  Le vittime di Wojtyla

Giovanni Paolo II passa per essere un papa pellegrino, disposto a spostarsi ovunque per dire una parola di pace, e pronto a dialogare con chiunque.

La realtà “interna” è invece diametralmente opposta all’immagine che è stata costruita su Wojtyla: nella Chiesa cattolica è vietato dissentire dal papa polacco, pena il silenzio, l’allontanamento, la perdita del posto. Un tempo si rischiava il rogo, quindi bisogna riconoscere che qualche passo avanti si è fatto. Del resto, la Congregazione per la Dottrina della Fede non è che la vecchia Santa Inquisizione, riverniciata con un nuovo nome.

Le vittime degli strali vaticani cominciano a essere parecchie: viene pubblicata qui una lista delle personalità più prestigiose, precisando che si tratta, comunque, di un elenco incompleto. Molte di loro sono colpevoli di “inculturazione”: ovvero di cercare di adeguare la religione cattolica alle culture locali, e non viceversa.

TISSA BALASURIYA: teologo cingalese, prima scomunicato, poi riammesso nella Chiesa, sostenitore dell’inculturazione e di tesi non ortodosse sull’immacolata concezione.

LEONARDO BOFF: francescano brasiliano, fondatore della “Teologia della Liberazione”. Nel 1985 la Chiesa lo costrinse al silenzio.

 

PAUL COLLINS: teologo e scrittore australiano, è stato costretto ad abbandonare il sacerdozio dopo essere stato messo sotto inchiesta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a causa delle sue opinioni sull’infallibilità del papa e dello strapotere della curia vaticana.

Le scuse di Wojtyla

LA GIORNATA DEL PERDONO
ALCUNE OSSERVAZIONI
UNA RACCOLTA DI OPINIONI NON ALLINEATE

LA GIORNATA DEL PERDONO

Il 12 marzo 2000, nel corso di una spettacolare celebrazione in Vaticano, il papa ha chiesto «scusa» in mondovisione per le colpe passate della Chiesa. Molti si sono affannati a rendere omaggio alla decisione di Wojtyla: ma quanti di costoro hanno ragionato sulla portata di queste scuse?

ALCUNE OSSERVAZIONI

·        Il perdono viene chiesto a dio, non alle vittime.

·        I peccati non sono della Chiesa-istituzione, ma dei figli della Chiesa.

·        Per “Chiesa” si intende comunque la comunità dei battezzati.

·        Ne deriva che la responsabilità dei peccati è difficilmente attribuibile: infatti nessun nome di colpevole è stato pronunciato, tutto è estremamente generico e ampiamente chiosato per accontentare i cattolici più conservatori.

·        I peccati vengono collocati soprattutto nel secondo millennio: forse perché i pagani, massacrati nel primo, non sono più in grado di pretendere qualcosa.

·        Se i cattolici hanno delle colpe, gli altri sono peggio: nell’omelia il papa chiede perdono per «…l’uso della violenza che alcuni di essi hanno fatto… per gli atteggiamenti di diffidenza e di ostilità assunti talora nei confronti dei seguaci di altre religioni», salvo poi lamentarsi delle «innumerevoli volte che […] hanno subìto angherie, prepotenze e persecuzioni a motivo della loro fede».

·        Si chiede perdono per «…i mezzi dubbi per i fini giusti», ma non per i fini ingiusti (qual era il fine «giusto» nel bruciare le streghe?).

·        Si definisce semplicisticamente il regime nazista come «pagano», sottacendo le prese di posizione a suo favore dei vescovi tedeschi.

·        L’ateismo è il male principale del giorno d’oggi e si invitano i non credenti a purificare anch’essi collettivamente i loro risentimenti (?).

 

ENZO MAZZI (Manifesto 8/3): «sotto questo manto imbiancato e lucente covano nell’intimo della Chiesa-istituzione quasi intatti i germi mortiferi della violenza: l’assolutismo del potere monarchico del papa il quale è legge a se stesso e a nessun’altra legge umana è sottoposto, la capillarità planetaria della diramazione del potere gerarchico, la immensa ricchezza mai sazia che rende la Chiesa corresponsabile dell’impoverimento delle grandi maggioranze, la certezza che la gerarchia cattolica è depositaria infallibile sia della verità etica sulla natura sia della verità soprannaturale e quindi anche dei mezzi per la salvezza del mondo e di ogni singola persona».

DOMENICO TOMASETTO (presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane): «una richiesta di perdono che […] costituisce soltanto un ottimo spettacolo mediatico, ma non ha rilevanza nell’esistenza teologica».

JUAN JOSÉ TAMAYO (El Pais 13/3): «…mentre si chiede perdono degli errori storici, si continuano a mantenere, all’interno della Chiesa, comportamenti repressivi e lesivi dei diritti dei cristiani e delle cristiane […] il Vaticano ha reagito avviando un’operazione di pulizia teologica che ha colpito non pochi dei più qualificati teologi…».

AMOS LUZZATTO (Comunità ebraiche italiane): «non vi è contraddizione tra il pentimento espresso dalla Chiesa per quanto perpetrato contro gli ebrei nel passato e la beatificazione di Pio IX che ne fu uno dei perpetratori? […] Mi aspettavo un riconoscimento delle responsabilità politiche della Chiesa per le persecuzioni antiebraiche: ad esempio sull’istituzione dei ghetti per i quali la Chiesa ancora non ha praticamente detto mai nulla».

HANS KUNG (teologo dissidente): «è una deludente cerimonia pomposa e barocca. Nel suo confiteor deplora ma non chiama niente per nome […] non è giusto sostenere che i nazisti sarebbero stati ancor più crudeli se il papa avesse parlato. Si sarebbe prodotto un effetto enorme se Pio XII avesse scomunicato i responsabili dell’Olocausto, alcuni dei quali erano cattolici: Hitler, Goebbels…».

BARBARA RAGGI (Manifesto 8/3): «il messaggio arriva chiaro: il pontefice ammette gli errori del passato. Nessuno chiede conto di quelli del presente che pure si affastellano sotto gli occhi di tutti. E soprattutto si cela il nesso tra le colpe di ieri e quelle di oggi. Gli argomenti con cui si pretende la parità scolastica e il divieto della marcia gay sono gli stessi che, in secoli lontani, hanno portato alle violenze e agli eccessi per cui si implora perdono. La radice della sopraffazione è la credenza di avere in custodia la morale naturale, valida per tutti e per tutte, cui bisogna sottomettersi indipendentemente dalle proprie valutazioni. Una morale le cui chiavi sono custodite a Roma, dal vicario di Cristo unico a poter decidere cosa è ammissibile e cosa non lo è. Finché una commissione di teologi non dirà che tale credenza è falsa ed è la radice di tutti gli errori e gli orrori compiuti “dai figli della Chiesa” siamo autorizzati a pensare che non di autocritica si tratta ma di una banale operazione di marketing».

PEDRO MIGUEL (La Jornada 14/3): «…ogni genocidio (e Roma ne ha molti a suo carico) è doppiamente intollerabile se sfocia nell’impunità e nelle simulazione; per esempio, la vistosa “richiestuccia di perdono” del 12 marzo…».

EUGENIO SCALFARI (Repubblica 13/3): «la confessione delle colpe è un atto politico essenziale […] questa grandiosa assunzione di colpa […] riguarda poco l’anima dei fedeli; riguarda piuttosto i teologi […] e i diplomatici […] Obiettivi alti, ma politici…».

RUPERT SHORT (The Guardian 13/3): «perché allora le sue affermazioni, accanto all’ammirazione, hanno causato aspre critiche? Molti cattolici, a parte quelli che sono fuori dalla Chiesa, sentono che la richiesta di scuse è stata pronunciata scandalosamente tardi […] questo papa è stato felice di accettare o estendere uno stile autoritario nel governo della Chiesa».

FRANCO GRILLINI (Arcigay): «il Vaticano chieda perdono anche agli omosessuali che rappresentano le vittime tra le più numerose della violenza teocratica di ieri come di oggi».

LEONARDO BOFF (teologo della liberazione): «il primo perdono che dovrebbe chiedere la Chiesa dovrebbe essere ai poveri defraudati. Per essere una Chiesa ricca e perché quando altri hanno appoggiato i poveri, furono condannati come falsi profeti».

DIARIO DELLA SETTIMANA (22/3): «le cataste di vittime accumulate fino al cielo sono la ragione stessa della diffusione mondiale che la Chiesa cattolica ha oggi».

DANIELE GARRONE «in Italia ha credito l’affermazione, tanto diffusa quanto infondata, che solo la Chiesa cattolica abbia riconosciuto le sue colpe storiche. C’è chi enfatizza la posizione cattolica per apologia o per polemica (anche contro il pensiero laico), ma soprattutto vi è una sostanziale ignoranza (perché lo si ignora effettivamente o perché lo si vuole ignorare) di ciò che avviene al di là del Vaticano, nel resto della cristianità. Il fenomeno è particolarmente evidente sui mass media, a nessuno dei quali, per esempio, è venuto in mente di proporre dei servizi su come le altre chiese affrontano il problema delle colpe storiche; da noi, la posizione degli altri cristiani è tutt’al più una nota di colore. L’organizzazione piramidale della chiesa di Roma e la sapiente enfatizzazione mass-mediatica (accentuata in questo Giubileo) di tutto ciò che ha il papa come protagonista contribuiscono ad accentuare l’impatto di ogni discorso di Roma».

FILIPPO GENTILONI (Manifesto 8/3): «…ma questa riconciliazione convincente richiede una “conversione”, come d’altronde la grande tradizione cristiana ha sempre insegnato. Pentirsi vuol dire convertirsi, cambiare vita. Nel caso della chiesa e dei suoi vertici, accettare il dialogo, il dubbio, in altre parole il pellegrinaggio dei poveri nella vie della storia. Accettare una verità non fissa, ma in cammino».



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                     Le tariffe di papa Leone X

Questa volta i Numeri - anzi più precisamente i PREZZI - li dà, per la verità, un Sommo Sacerdote, uno dei tanti Santi Padri, (alias Sommi Pontefici, alias Vicarî di Cristo, e così via divinizzando), passato alla storia come Leone X, ma che di nome faceva Giovanni de’ Medici, oriundo fiorentino, vissuto dal 1575 al 1521, e sul trono romano dal 1513.

La Taxa Camarae di papa Leone X, uno dei punti più alti della corruzione umana

La Taxa Camarae è un elenco tariffario divulgato nel 1517 da papa Leone X (1513-1521) allo scopo di vendere indulgenze, cioè perdonare le colpe a tutti coloro in grado di pagare le alte somme richieste dal pontefice. Come si vedrà nella trascrizione che segue, non ci sarà alcun delitto, nemmeno il più orrendo, che non possa ricevere il perdono in cambio di denaro. Leone X dichiarò aperto il cielo a chierici o laici, non importa se avessero violentato bambini e adulti, assassinato uno o più, truffato creditori, abortito… pur che avessero l’accortezza d’essere generosi con l’arca papale. Vediamo i suoi trentacinque articoli:

Un ecclesiastico che incorresse in peccato carnale, sia con suore, sia con cugine, nipoti o figliocce, sia, infine, con un’altra qualsiasi donna, sarà assolto, mediante il pagamento di 67 libbre, 12 soldi.

Se l’ecclesiastico, oltre al peccato di fornicazione chiedesse d’essere assolto dal peccato contro natura o di bestialità, dovrà pagare 219 libbre, 15 soldi. Ma se avesse commesso peccato contro natura con bambini o bestie e non con una donna, pagherà solamente 131 libbre, 15 soldi.

Il sacerdote che deflorasse una vergine, pagherà 2 libbre, 8 soldi.

La religiosa che ambisse la dignità di abbadessa dopo essersi data a uno o più uomini simultaneamente o successivamente, all’interno o fuori del convento, pagherà 131 libbre, 15 soldi.

I sacerdoti che volessero vivere in concubinato con i loro parenti, pagheranno 76 libbre, 1 soldo.

Per ogni peccato di lussuria commesso da un laico, l’assoluzione costerà 27 libbre, 1 soldo; per gli incesti si aggiungerà a coscienza 4 libbre.

La donna adultera che chieda l’assoluzione per restare libera da ogni processo e avere ampie dispense per proseguire i propri i rapporti illeciti, pagherà al Papa 87 libbre, 3 soldi. In un caso analogo, il marito pagherà uguale somma; se avessero commesso incesto con i propri figli aggiungeranno a coscienza 6 libbre.

L’assoluzione e la sicurezza di non essere perseguiti per i crimini di rapina, furto o incendio, costerà ai colpevoli 131 libbre, 7 soldi.

Un’assoluzione dell’assassinio semplice commesso sulla persona di un laico si stabilisce in 15 libbre, 4 soldi, 3 denari.

Se l’assassino avesse dato la morte a due o più uomini in uno stesso giorno, pagherà come se ne avesse assassinato uno solo.

Il marito che infliggesse maltrattamenti a sua moglie, pagherà alle casse della cancelleria 3 libbre, 4 soldi; se fosse uccisa, pagherà 17 libbre, 15 soldi, e se le avesse dato morte per sposarsi con un’altra, pagherà, inoltre, 32 libbre, 9 soldi. Coloro che avessero aiutato il marito a perpetrare il crimine saranno assolti rimediante il pagamento di 2 libbre a testa.

Chi affogasse suo Figlio, pagherà 17 libbre, 15 soldi (o sia 2 libbre in più che per uccidere uno sconosciuto), e se a uccidere fossero il padre e la madre di comune accordo, pagheranno 27 libbre, i soldo per l’assoluzione.

La donna che distruggesse il figlio che porta nel suo ventre, e il padre che avesse contribuito alla realizzazione dei crimine pagheranno 1 7 libbre, 1 5 soldi ognuno. Colui che facilitasse l’aborto di una creatura che non fosse suo figlio, pagherà 1 libbra di meno.

Per l’assassinio di un fratello, una sorella, una madre o un padre, si pagherà 17 libbre, 5 soldi.

Colui che uccidesse un vescovo o un prelato di gerarchia superiore, pagherà 131 libbre, 14 soldi, 6 denari.

Se l’assassino avesse dato morte a più .sacerdoti in varie occasioni pagherà 137 libbre, 6 soldi, per la prima uccisione, e la metà per quelle successive.

Il vescovo o abate che commettesse omicidio per imboscata:, incidente o per necessità, pagherà, per raggiungere l’assoluzione, 179 libbre, 14 soldi.

Colui che in anticipo volesse comperare l’assoluzione di ogni omicidio incidentale che potesse perpetrare in futuro, pagherà 168 libbre, 1 5 soldi.

L’eretico che si convertisse, pagherà per l’assoluzione 269 libbre. Il figlio dell’eretico arso, impiccato o giustiziato in qualsiasi altra forma potrà essere riabilitato solo mediante il pagamento di 218 libbre, 16 soldi, 9 denari.

L’ecclesiastico che non potendo pagare i propri debiti volesse liberarsi dall’essere processato dai creditori, consegnerà al Pontefice 17 libbre, 8 soldi, 6 denari, e gli sarà perdonato il debito.

Sarà concessa la licenza per installare posti di vendita di vari generi sotto i portici delle chiese, sarà concesso mediante il pagamento di 45 libbre, 19 soldi, 3 denari.

Il delitto di contrabbando e frode al diritti del principe costerà 87 libbre, 3 denari.

La città che ambisse per i suoi abitanti o per i suoi sacerdoti, frati o monache, la licenza di mangiare carne e latticini in epoche in cui è proibito, pagherà 781 libbre, l0 soldi.

Il monastero che volesse variare la regola e vivere con minore astinenza di quella prescritta, pagherà 146 libbre, 5 soldi.

Il frate che per migliore convenienza o gusto volesse passare la vita in un eremo con una donna, consegnerà al tesoro pontificio 45 libbre, 19 soldi.

L’apostata vagabondo che volesse vivere senza ostacoli, pagherà uguale quantità per l’assoluzione.

Uguale quantità pagheranno i religiosi, siano questi secolari o regolari, che volessero viaggiare in abiti da laico.

Il figlio bastardo di un sacerdote che volesse essere preferito per succedere nella cura al padre, pagherà 27 libbre, 1 soldo.

Il bastardo che volesse ricevere ordini sacri e goderne i benefici, pagherà 15 libbre, 18 soldi, 6 denari.

Il figlio di genitori sconosciuti che voglia entrare negli ordini, pagherà al tesoro pontificio 27 libbre, 1 soldo.

I laici contraffatti o deformi che vogliano ricevere ordini sacri e possedere benefici, pagheranno alla cancelleria apostolica 58 libbre, 2 soldi.

Uguale somma pagherà il guercio dell’occhio destro, mentre il guercio dell’occhio sinistro pagherà al Papa 10 libbre, 7 soldi. Gli strabici pagheranno 45 libbre, 3 soldi.

Gli eunuchi che volessero entrare negli ordini, pagheranno la quantità di 310 libbre, 15 soldi.

Colui che per simonia volesse acquistare uno o molti benefici, s’indirizzerà ai tesorieri del Papa, che gli venderanno il diritto a un prezzo modico.

Colui che per avere mancato un giuramento volesse evitare ogni persecuzione e liberarsi di ogni tipo di infamia pagherà al papa 131 libbre, 15 soldi. Inoltre consegnerà 3 libbre per ognuno di coloro che erano stati garantiti.


Leone X, l’autore di questo esempio lampante di corruzione, è invece considerato dalla storiografia cattolica il protagonista «di uno dei più brillanti pontificati e forse anche il più pericoloso della storia della Chiesa».

 

                                                  Vittime della fede cristiana

Gesta memorande e mirabili
compiute per la maggior gloria di Dio

Avvertenza: sono qui elencati solamente fatti avvenuti per ordine o con partecipazione diretta delle autorità ecclesiastiche, oppure azioni commesse in nome e per conto della cristianità. Come è ovvio, la lista non ha pretese di completezza.

Paganesimo antico

Già durante l’Impero Romano, appena ammesso ufficialmente il culto cristiano con decreto imperiale del 315, si cominciò a demolire i luoghi del culto pagano e a sopprimere i sacerdoti pagani.

Tra il 315 e il sesto secolo furono perseguitati ed eliminati un numero incalcolabile di fedeli pagani.

Esempi celebri di templi distrutti: il santuario di Esculapio nell’Egea, il tempio di Afrodite a Golgota, i templi di Afaca nel Libano, il santuario di Eliopoli.

Sacerdoti cristiani, come Marco di Aretusa o Cirillo di Eliopoli, vennero persino celebrati come benemeriti «distruttori di templi».

Dall’anno 356 venne sancita la pena di morte per chi praticava i riti pagani.

L’imperatore cristiano Teodosio (408-450) fece giustiziare perfino dei bambini per aver giocato coi resti delle statue pagane (DA 469). Eppure, stando al giudizio di cronisti cristiani, Teodosio «ottemperava coscienziosamente a ogni cristiano insegnamento».

Nel VI secolo, si finì per dichiarare fuorilegge i fedeli pagani.

All’inizio del quarto secolo, per sobillazione di sacerdoti cristiani, fu giustiziato il filosofo politeista Sopatro.

Nel 415, la celeberrima scienziata e filosofa Ipazia di Alessandria venne letteralmente squartata da una plebaglia guidata e aizzata da un predicatore di nome Pietro, e i suoi resti dispersi in un letamaio.

Missioni di evangelizzazione

Nel 782, Carlo Magno fece tagliare la testa a 4.500 Sassoni che non volevano farsi convertire al cristianesimo (DO 30).

I contadini di Steding, nella Germania settentrionale, ribellatisi per non poter più sopportare l’esosa pressione fiscale, vengono massacrati il 27 maggio 1234 da un esercito crociato, e le loro fattorie occupate da devoti cattolici. Vi persero la vita tra 5.000 e 11.000 uomini, donne e bambini (WW 223).

Assedio di Belgrado nel 1456: nell’espugnazione della città vennero uccisi non meno di 80.000 musulmani (DO 235).

XV secolo in Polonia: ordini cavallereschi cristiani saccheggiano 1.019 chiese e circa 18.000 villaggi. Quante persone cadessero vittime di tali gesta, non s’è mai certificato.

Secoli XVI e XVII. Truppe inglesi “pacificano e civilizzano” l’Irlanda. Colà vivevano solo dei «selvaggi gaelici», «animali irragionevoli senza alcuna idea di dio o di buone maniere, che addirittura dividevano in comunità di beni il loro bestiame, le loro donne, bambini e altri averi». Uno dei più importanti condottieri, certo Humphrey Gilbert, fratellastro di Sir Walter Raleigh, fece «staccare dai corpi le teste di tutti quelli (chiunque fossero) che erano stati uccisi quel giorno, facendoli spargere dappertutto lungo la strada». Questo tentativo di civilizzare gli Irlandesi causò poi effettivamente, grande sgomento nel popolo, quando videro sparse sul terreno le teste dei loro padri, fratelli, bambini, parenti e amici.

Decine di migliaia di Irlandesi gaelici caddero vittime di quel bagno di sangue.

Crociate (1095-1291)

L’anno 1095, per ordine del papa Urbano II, ha inizio la Prima Crociata (WW 11-41).

Tra il 12/6/1096 e il 24/6/1096, nelle stragi avvenute in Ungheria, presso Wieselburg e Semlin, perdono la vita migliaia di persone (tutti cristiani, ivi comprese le schiere crociate).

Dal 9/9 al 16/9/1096, durante l’assedio della città residenziale turca Nikaia, cavalieri francesi cristiani massacrano migliaia di abitanti, facendo a pezzi e bruciando vivi vecchi e bambini.

A consimili azioni belliche partecipano, il 26/9/1096, durante la conquista della fortezza di Xerigordon, cavalieri crociati tedeschi.

In complesso, fino al gennaio 1098, vengono espugnate e saccheggiate 40 capitali e 200 fortezze. Non si conosce il numero delle vittime.

Il 3 giugno 1098 le armate crociate conquistano Antiochia. In quell’assedio vengono uccisi tra 10.000 e 60.000 musulmani. Dalla cronaca di Raimondo di Aguilers, cappellano di campo del conte di Tolosa, si legge: «Sulle piazze si accumulano i cadaveri a tal punto che, per il tremendo fetore, nessuno poteva resistere a restare: non v’era nessuna via, in città, che fosse sgombra di corpi in decomposizione».

Il 28 giugno 1098 furono ammazzati altri centomila turchi musulmani, donne e bambini compresi. Negli accampamenti turchi - narra il cronista cristiano - i crociati trovarono non solamente ricco bottino, tra cui «moltissimi libri in cui erano descritti con esecrandi segni i riti blasfemi di turchi e saraceni», ma bensì anche «donne, bambini, lattanti, parte dei quali trafissero subito, e parte schiacciarono sotto gli zoccoli dei loro cavalli, riempiendo i campi di cadaveri orribilmente lacerati». Proprio come il loro Dio comandava!

Il 12 dicembre 1098, nella conquista della città di Marra (Maraat an-numan), furono ammazzate altre migliaia di “infedeli”. A causa della carestia che ne seguì, «i corpi già maleodoranti dei nemici vennero mangiati dalle schiere cristiane», come testimonia il cronista cristiano Albert Aquensis.

Finalmente, il 15 luglio 1098, venne espugnata Gerusalemme, dove vennero ammazzati più di 60.000 persone, tra ebrei e musulmani, uomini, donne e bambini.

Da una testimonianza oculare: «e là [davanti al tempio di Salomone] si svolse una tale mischia cruenta che i cristiani si trascinavano nel sangue dei nemici fino alle nocche dei piedi», tanto che Albert scrive: «Le donne, che avevano cercato scampo negli edifici alti e nei palazzi turriti, furono buttate giù a fil di spada; i bambini, anche i neonati, li tiravano a pedate dal petto delle madri, o li strappavano dalle culle, per poi sbatterli contri i muri o le soglie» (WW 38).

L’arcivescovo Guglielmo di Tiro aggiunge: «Felici, piangenti per l’immensa gioia, i nostri si radunarono quindi dinanzi alla tomba del nostro salvatore Gesù, per rendergli omaggio e offrirgli il loro ringraziamento… E non fu soltanto lo spettacolo dei cadaveri smembrati, sfigurati, irriconoscibili, a lasciar sbigottito l’osservatore; in realtà, incuteva sgomento anche l’immagine stessa dei vincitori, grondanti di sangue dalla testa ai piedi, sicché l’orrore s’impadroniva di tutti quelli che li incontravano».

Il cronista cristiano Eckehard di Aura testimonia che, ancora durante l’estate successiva dell’anno 1100, «in tutta la Palestina l’aria era appestata del lezzo dei cadaveri. Di stragi siffatte nessuno aveva mai visto o udito l’uguale tra i pagani…».

Alla resa dei conti, la Prima Crociata era costata la vita a oltre un milione di persone: «Grazie e lode a Dio!».

Nella battaglia di Ascalon, il 12 agosto 1099, vennero abbattuti 200.000 infedeli «in nome del nostro Signore Gesù Cristo».

Quarta Crociata: il 12 aprile 1204, i crociati mettono a sacco la città (cristiana!) di Costantinopoli. Il numero delle vittime non è stato tramandato.

Le restanti crociate in cifre: fino alla caduta di Akkon (1291) si stimano 20 milioni di vittime (solo nella Terrasanta e nelle regioni arabo-turche).

Nota bene: Tutti i dati sono secondo i cronisti di parte cristiana.

Eretici e atei

Già nell’anno 385 i primi cristiani vengono giustiziati quali eretici per mano di altri cristiani: così lo spagnolo Priscilliano, insieme con sei dei suoi seguaci, decapitati a Treviri (Germania) (DO 26).

Eresia manichea. Tra il 372 e il 444 i Manichei - una setta quasi cristiana, presso i quali si praticava il controllo delle nascite, e che perciò mostravano più senso di responsabilità dei devoti cattolici - vennero totalmente annientati nel corso di diverse grandi campagne sferrate contro di loro in tutto l’Impero romano. Molte migliaia le vittime.

Nel secolo XIII, gli Albigesi cadono vittime della prima crociata proclamata contro altri cristiani.  Questi, noti anche col nome di Catari, si consideravano buoni cristiani, ma non riconoscevano né il papa né il divieto romano-cattolico delle tecniche anticoncezionali, rifiutandosi inoltre di pagare le tasse chiesastiche.  Nel 1208, per ordine del papa Innocenzo III - il massimo genocida prima di Hitler - incominciò la crociata contro gli eretici albigesi. La città di Beziérs (nel sud della Francia) venne rasa al suolo il 22 luglio 1209, tutti gli abitanti massacrati, compresi i cattolici, che avevano rifiutato l’estradizione degli eretici. Il numero dei morti viene stimato tra 20.000 e 70.000.

Nella stessa crociata, dopo la presa di Carcassonne (15 agosto 1209), caddero ancora migliaia di ribelli, e la stessa sorte toccò a molte altre città.

Nei successivi vent’anni di guerra, tutta la regione fu devastata, quasi tutti i Catari (quasi la metà della popolazione della Linguadoca, nella Francia meridionale) vennero sconfitti, lapidati, annegati, messi al rogo.

Finita la crociata contro gli Albigesi (1229), venne istituita la Santa Inquisizione (1232) al fine di stanare dai loro nascondigli gli eretici sopravvissuti e di annientarli. L’ultimo dei Catari, Guillaume de Belibaste, fu dato alle fiamme del rogo nel 1324.

Solo tra i Catari, la stima delle vittime si aggira intorno al milione.

Altri gruppi di eretici: Valdesi, Pauliciani, Runcarii o Poveri Lombardi, Giuseppini, e molti altri. La maggior parte di queste sette vennero sgominate; un certo numero di Valdesi esiste tuttora, sebbene siano stati perseguitati per oltre 600 anni. Secondo le mie stime, diverse centinaia di migliaia di vittime non sono calcolate in eccesso (comprese le vittime dell’Inquisizione spagnola, ma escludendo quelle del Nuovo Mondo).

Nel XV secolo, l’inquisitore spagnolo Tomas de Torquemada condanna personalmente a morte sul rogo 10.220 sospettati di eresia.

Il predicatore e teologo boemo Jan Hus, per aver criticato il commercio delle indulgenze, viene bruciato nel 1415 a Praga.

Nel 1538, a Vienna, il professore universitario B. Hubmaier viene pubblicamente condannato al rogo.

Il 17 febbraio 1600, dopo una settennale prigionia, il filosofo Giordano Bruno, monaco domenicano processato per eresia, viene bruciato vivo sul rogo eretto in Campo de’ Fiori a Roma.

Verso la metà del Seicento, l’ateo Thomas Aikenhead, studente scozzese appena ventenne, viene impiccato per volontà del clero.

Streghe

Dai primi tempi del cristianesimo fino al 1484 invalse la consuetudine di mandare a morte persone, perlopiù donne, che si credevano dotate di poteri soprannaturali, malefici e stregonici.

Nell’era vera e propria dei processi per stregoneria, dal 1484 al 1750, molte centinaia di migliaia di sospetti o colpevoli di pratiche stregoniche - secondo le stime degli storici - furono condannati a morte sul rogo o in seguito alle torture; percentualmente, i quattro quinti di essi erano donne.

Guerre di religione e Riforma

Secolo XV: guerre crociate contro gli Hussiti, costate la vita a migliaia di seguaci.

Nel 1538 papa Paolo III indice una crociata contro l’Inghilterra, sganciatasi con lo scisma dall’ubbidienza a Roma, dichiarando tutti gli Inglesi schiavi di Roma. Per fortuna, l’impresa fallisce sul nascere.

1568: il tribunale spagnolo dell’Inquisizione decreta l’eliminazione di tre milioni di Olandesi ribelli nei Paesi Bassi, allora sotto il dominio spagnolo. Per cominciare, 5.000, o forse 6.000 protestanti vennero annegati dalle truppe spagnole della cattolicissima Spagna: «un disastro, di cui i cittadini di Emden vennero a conoscenza quando diverse migliaia di cappelli olandesi a larghe tese scesero galleggiando lungo il fiume» .

1572: a Parigi, e in altre città francesi, 20.000 protestanti Ugonotti vengono assassinati per ordine del papa Pio V, nell’offensiva nota come Notte di San Bartolomeo. Fino alla metà del secolo successivo, oltre 200.000 profughi Ugonotti dovranno lasciare la Francia.

1574: i cattolici sopprimono il condottiero dei protestanti Gaspard de Coligny. Dopo l’uccisione, la plebaglia ne squarta il cadavere: «gli troncarono la testa, le mani, i genitali […] gettandoli nel fiume […] ma poi non gli sembrò neppure degno che diventasse pasto per i pesci, per cui li ritirarono fuori e li portarono sul patibolo di Mantfaucon affinché là servissero da alimento per corvi e uccelli».

Guerra dei Trent’anni: nel 1631, la città protestante di Magdeburgo viene saccheggiata e rasa al suolo da truppe cattoliche, che massacrano 30.000 protestanti, metà della popolazione. Scrive il poeta e storico tedesco Friedrich Schiller: «In una sola chiesa si trovarono 50 donne decapitate e bambini che ancora succhiavano il latte dal petto delle loro madri senza vita».

1618-1648: la guerra dei Trent’anni, spaccando l’Europa tra cristiani protestanti e cattolici, decima il 40% delle popolazioni, soprattutto in Germania.

Ebrei

Già nel IV e V secolo le plebi cristiane sono eccitate a incendiare le sinagoghe ebraiche.

A metà del IV secolo venne distrutta la prima sinagoga per ordine del vescovo Innocenzo di Dertona, nel nord Italia. La prima sinagoga a esser incendiata nel 388, per ordine del vescovo di Kallinikon, sorgeva in Persia, presso l’Eufrate.

Il concilio di Toledo decreta nel 694 la riduzione degli Ebrei in schiavitù, ordina la confisca dei loro averi e il battesimo coatto dei loro bambini.

Nell’anno 1010 il vescovo di Limoges fece espellere o sopprimere gli ebrei della città che non volevano convertirsi al cristianesimo (DA 453).

1096: all’inizio della prima Crociata furono uccisi in Europa migliaia di Ebrei, complessivamente forse 12.000. Le città più colpite furono Worms (18/5/1096), Magonza il 27/5 (dove furono trucidati 1.100 ebrei), Colonia, Neuss, Wevelinghoven, Xanten, Moers, Dortmund, Kerpen, Treviri, Metz, Ratisbona, Praga (EJ).

Parimenti, all’inizio della seconda Crociata (1147), nei centri francesi di Ham, Sully, Carentan, e Rameru, si uccisero diverse centinaia di ebrei.

In occasione della terza Crociata (1189-90) avviene il saccheggio delle comunità ebraiche stabilitesi in Inghilterra.

1235: uccisione pubblica di 34 cittadini ebraici.

1257 e 1267: eliminazione della comunità ebraiche di Londra, Canterbury, Northampton, Lincoln, Cambridge e altre città, con numero imprecisato di vittime.

1290: è rimasta memoria, nelle cronache coeve, di 10.000 ebrei espulsi o uccisi in Boemia.

1337: aizzato da una strage compiuta a Deggendorf, in Baviera, l’isterismo antisemita si estende in pogrom effettuati in 51 città bavaresi, nonché in Austria e in Polonia.

1348: si bruciano sul rogo gli ebrei di Basilea e di Strasburgo, complessivamente 2.000 persone.

1349: in oltre 350 città della Germania vengono soppressi tutti gli Ebrei, perlopiù bruciati vivi. Qui, in questo solo anno, vennero trucidati dai cristiani più Ebrei di quante erano state, per duecento anni di persecuzioni anticristiane (il sangue dei martiri!), le vittime conclamate della Roma imperiale.

1389: vengono macellati a Praga 3.000 cittadini di fede ebraica .

1391: a Siviglia e in Andalusia, sotto la guida dell’arcivescovo Martinez, vengono soppressi circa 4.000 ebrei. Mentre altri 25.000 vengono venduti come schiavi.

Costoro si potevano riconoscere facilmente perché tutti gli ebrei, dall’età di dieci anni,erano stati costretti a portare sull’abito un “segno d’infamia” colorato: era l’origine storica della futura “stella giudaica” dell’era nazista.

1492: nello stesso anno in cui Colombo spiegava le vele per conquistare il Nuovo Mondo, più di 150.000 Ebrei, molti dei quali perirono nell’ostracismo, venivano scacciati dalle città della Spagna.

1648: in Polonia, durante i famigerati “massacri di Chmielnitzki”, vengono sterminati circa 200.000 ebrei. (MM 470-476).

A questo punto, mi sento male, perché con questo ritmo si prosegue - secolo dopo secolo - su una linea che porta diritta ai forni crematori di Auschwitz..

Popolazioni indigene

Con Cristoforo Colombo, ex commerciante di schiavi, che avrebbe fatto carriera come milite crociato, ha inizio la conquista del Nuovo Mondo: allo scopo, come sempre, di espandere il cristianesimo e di evangelizzare infedeli.

Poche ore dopo lo sbarco sulla prima isola abitata in cui s’imbatte nel mare dei Caraibi, Colombo fa imprigionare e deportare sei indigeni che, come scrisse «debbono servire da bravi servitori e schiavi (…) e si possono facilmente convertire alla fede cristiana, giacché mi sembra che non abbiano religione alcuna».

Mentre Colombo definisce gli abitanti autoctoni quali “idolatri”, esprimendo la volontà di offrirli come schiavi ai cattolici re di Spagna, il suo socio Michele da Cuneo, aristocratico italiano, rappresenta gli aborigeni come “bestie” per il fatto che «mangiano quando hanno fame, e si accoppiano in tutta libertà, dove e quando ne hanno voglia».

Su ogni isola su cui mette piede Colombo traccia una croce sul terreno e «dà lettura della rituale dichiarazione ufficiale» (il cosiddetto Requerimiento) al fine di prender possesso del territorio da parte della Spagna, nel nome dei suoi Cattolici Signori. Contro di che «nessuno aveva da obiettare». Qualora gli Indios negassero il loro assenso (soprattutto perché non comprendevano semplicemente una parola di spagnolo), il Requerimiento recitava così:

«Con ciò garantisco e giuro che, con l’aiuto di Dio e con la nostra forza, penetreremo nella vostra terra e condurremo guerra contro di voi (…) per sottomettervi al giogo e al potere della Santa Chiesa (…) infliggendovi ogni danno possibile e di cui siamo capaci, come si conviene a vassalli ostinati e ribelli che non riconoscono il loro Signore e non vogliono ubbidire, bensì a lui contrapporsi».

Di analogo tenore erano le parole di John Winthrop, primo governatore della Bay Colony del Massachusset: «justifieinge the undertakeres of the intended Plantation in New England […] to carry the Gospell into those parts of the world […] and to raise a Bulworke against the kingdome of the Ante-Christ»  [«giustificando l’impresa della costituenda fondazione della Nuova Inghilterra, di portare il vangelo in queste parti del mondo, e di edificare un bastione contro il regno dell’Anticristo»].

Intanto, prima ancora che si venisse alle armi, due terzi della popolazione indigena cadeva vittima del vaiolo importato dagli Europei. Il che era interpretato dai cristiani, manco a dirlo, come «un segno prodigioso dell’incommensurabile bontà e provvidenza di Dio»!.

Così, ad esempio, scriveva nel 1634 il governatore del Massachussets: «Quanto agli indigeni, sono morti quasi tutti contagiati dal vaiolo, e per tal modo il SIGNORE ha confermato il nostro diritto ai nostri possedimenti».

Sulla sola isola di Hispaniola, dopo le prime visite di Colombo, gli indigeni Arawak - un popolo inerme e relativamete felice che viveva delle risorse del loro piccolo paradiso - lamentarono presto la perdita di 50.000 vite.

In pochi decenni, gli Indios sopravvissuti caddero vittime di assalti, stragi, strupri e riduzione in schiavitù da parte degli Spagnoli.

Dalla cronaca d’un testimone oculare: «Furono uccisi tanti indigeni da non potersi contare. Dappertutto, sparsi per la regione, si vedevano innumerevoli cadaveri di indiani. Il fetore era penetrante e pestilenziale».

Il capo indiano Hatuey riuscì a fuggire col suo popolo, ma fu catturato e bruciato vivo. «Quando lo legarono al patibolo, un frate francescano lo pregò insistentemente di aprire il suo cuore a Gesù affinché la sua anima potesse salire in cielo anziché precipitare nella perdizione. Hatuey ribatté che se il il cielo è il luogo riservato ai cristiani, lui preferiva di gran lunga l’inferno».

Ciò che accadde poi al suo popolo, ci è descritto da un testimone oculare: «Agli spagnoli piacque di escogitare ogni sorta di inaudite atrocità… Costruirono pure larghe forche, in modo tale che i piedi toccavano appena il terreno (per prevenire il soffocamento), e appesero - ad onore del redentore e dei 12 apostoli - ad ognuna di esse gruppi di tredici indigeni, mettendovi sotto legna e braci e bruciandoli vivi».

In analoghe occasioni si inventarono altre piacevolezze: «Gli spagnoli staccavano ad uno il braccio, ad altri una gamba o una coscia, per troncare di colpo la testa a qualcuno, non diversamente da un macellaio che squarta le pecore per il mercato. Seicento persone, ivi compresi i cacicchi, vennero così squartate come bestie feroci… Vasco de Balboa ne fece sbranare poi quaranta dai cani».

«La popolazione dell’isola, stimata di circa otto milioni all’arrivo di Colombo, era scemata già della metà o di due terzi, ancor prima che finisse l’anno 1496». Finalmente, dopo che gli abitanti dell’isola furono quasi sterminati, gli Spagnoli si videro “costretti” a importare i loro schiavi da altre isole dei Caraibi, ai quali toccò peraltro la medesima sorte. In tal modo «milioni di autoctoni della regione caraibica vennero effettivamente liquidati in meno d’un quarto di secolo».

«Così, in un tempo minore della durata normale d’una esistenza umana, fu annientata un’intera civiltà di milioni di persone che per migliaia di anni erano stanziate nella loro terra».

«Subito dopo, gli Spagnoli rivolsero la loro attenzione alla terraferma del Messico e dell’America centrale. Le stragi erano appena cominciate. Di lì a poco sarà la volta della nobile città di Tenochttitlàn (l’odierna Mexico City)».

Hernando Cortez, Francisco Pizarro, Hernando De Soto e centinaia di altri Conquistadores spagnoli saccheggiarono e annientarono - in nome del loro Signor Gesù Cristo - molte grandi civiltà dell’America centrale e meridionale (De Soto saccheggiò inoltre la Florida, regione “fiorente”).

«Mentre il secolo XVI volgeva al termine, quasi 200.000 spagnoli si erano stabiliti nel Nuovo Mondo. In questo periodo, in conseguenza dell’invasione, si stima che avessero già perso la vita oltre 60 milioni di indigeni».

Va da sé che i primi colonizzatori dei territori dei moderni Stati Uniti d’America non si comportarono meglio dei conquistadores.

Benché, senza l’aiuto degli Indiani, nessuno dei colonizzatori sarebbe stato in grado di sopravvivere ai rigori invernali, questi cominciarono presto a scacciare e a sterminare le tribù indiane.

La guerra degli indiani nordamericani tra di loro era, in proporzione, un fenomeno irrilevante - paragonato con le consuetudini europee - e serviva piuttosto a riequilibrare le offese, ma in nessun caso alla conquista del territorio. Tanto che se ne stupivano i padri pellegrini cristiani: «Le loro guerre non sono neanche lontanamente così cruente», ragion per cui non succedeva «da nessuna delle parti un grande macello». In realtà, poteva ben accadere «che guerreggiassero per sette anni senza che vi perdessero le vita sette uomini». Tra gli Indiani, inoltre, era consuetudine risparmiare le donne e i bambini dell’avversario.

Nella primavera 1612 alcuni coloni inglesi trovarono così attraente la vita dei liberi e affabili indios, al punto da abbandonare Jamestown per vivere presso costoro (con che si ovviò presumibilmente, tra l’altro, a un’emergenza sessuale). Senonché il governatore Thomas Dale li fece stanare e giustiziare: «Alcuni li fece impiccare, altri bruciare, altri torcere sulla ruota, mentre altri furono inflizati sullo spiedo e alcuni fucilati».

Tali eleganti provvedimenti restarono ovviamente riservati agli inglesi; questa era la procedura con quelli che si comportavano come gli indiani; ma per quelli che non avevano scelta, proprio perché costituivano la sovrappopolazione della Virginia, si faceva senz’altro tabula rasa:

«quando un indio era accusato da un inglese di aver rubato una tazza, e non la restituiva, la reazione inglese era subito violenta: si attaccavano gli Indiani dando alle fiamme l’intero villaggio».

Sul territorio dell’odierno Massachussetts i padri pellegrini delle colonie perpetrarono un genocidio, entrato nella storia come Guerra dei Pequots. Autori dei massacri erano quei cristiani puritani della Nuova Inghilterra, scampati essi stessi alla persecuzione religiosa in atto nella loro vecchia Inghilterra.

Allorché fu trovata la salma d’un inglese, ucciso probabilmente da guerrieri Narragansett, i puritani gridarono vendetta. Sebbene il capo dei Narragansett implorasse pietà, i cristiani passarono all’attacco. Forse dimentichi del loro obiettivo, essendo stati salutati da alcuni Pequot, a loro volta belligeranti coi Narragansett, avvenne che i puritani attaccarono i Pequots, distruggendo i loro villaggi.

Il comandante dei puritani, John Mason, scrisse dopo un massacro: «Per la verità, l’Onnipotente incusse tale terrore sulle loro anime, che fuggirono davanti a noi buttandosi tra le fiamme, dove molti perirono… Dio aleggiava sopra di loro e sbeffeggiava i suoi nemici, i nemici del suo popolo, facendone dei tizzoni ardenti… Così il SIGNORE castigò i pagani, allineandone le salme: uomini, donne e bambini» . «Così piacque al SIGNORE di dare un calcio nel sedere ai nostri nemici, dando in retaggio a noi la loro terra»

Siccome Mason poteva ben immaginare che i suoi lettori conoscessero la loro bibbia, non aveva bisogno di citare i versetti qui citati:

«Delle città di questi popoli, che il Signore tuo Dio ti dà in retaggio, non devi lasciare in vita nulla di quanto respira. Ma dovrai invece destinarle alla distruzione, così come il Signore tuo Dio ti ha dato per dovere» Se non ci credi questo passo è scritto nella bibbia…controlla pure in..(Mosé V, 20).

Il suo compare Underhill ci ricorda quanto fosse «impressionante e angosciante lo spettacolo sanguinoso per i giovani soldati» («how grat and doleful was the bloody sight to the view of the young soldiers»), però, assicura i suoi lettori, «talvolta la Sacra Scrittura decreta che donne e bambini debbano perire coi loro genitori».Molti indios caddero vittime di campagne di avvelenamento. I coloni addestravano persino dei cani al compito speciale di stanare gli Indiani, strappando i piccoli dalle braccia delle madri e sbranandoli. Per dirla con le loro stesse parole: «cani feroci per dar loro la caccia e mastini inglesi per l’attacco» («blood Hounds to draw after them, and Mastives to seaze them»). In questo, i puritani si lasciarono ispirare dai metodi dei loro contemporanei spagnoli. E così continuò, finché i Pequot furono pressoché sterminati.

Altre tribù indiane patirono la stessa sorte. Così commentavano i devoti sterminatori: «È il volere di Dio, che alla fin fine ci dà ragione di esclamare “Quant’è grandiosa la Sua bontà! E quant’è splendida la Sua gloria!”» («God’s Will, wich will at last give us cause to say: “How Great is His Goodness! And How Great is His Beauty!”»). E ancora: «Fino a che il nostro Signore Gesù li piegò ad inchinarsi davanti a lui e a leccare la polvere!».Come ancora oggi, così per i cristiani di allora era ben accetta la menzogna per la maggior gloria di dio, o quantomeno per il proprio vantaggio di fronte ai diversamente credenti: «I trattati di pace venivano firmati già col proposito di violarli.
Talché il Consiglio di stato della Virginia dichiarava che se gli Indiani “sono tranquillizzati dopo la stipula del trattato, noi abbiamo non soltanto il vantaggio di prenderli di sorpresa, ma anche di mietere il loro mais.

Anno 1624: una sessantina di inglesi, forniti di armi pesanti, fanno a pezzi 800 inermi uomini, donne e bambini indios. 

1675-76: durante la guerra detta di re Filippo, in una sola azione di rappresaglia, sono uccisi «circa 600 indiani». L’autorevole pastore della seconda Chiesa di Boston, Cotton Mather, definirà più tardi il massacro come «grigliata per arrosti».

In sintesi: nel New Hampshire e nel Vermont, prima dell’arrivo degli inglesi, la popolazione degli Abenaki contava 12.000 persone. Neanche cinquant’anni dopo ne erano rimaste in vita solo 250: una decimazione del 98%.

Il popolo dei Pocumtuck ammontava a 18.000; due generazioni più tardi il loro numero era sceso a 920.

Il popolo dei Quiripi-Unquachog era di 30.000; dopo ugual periodo ne sopravvivevano 1.500, un vero genocidio; la popolazione del Massachusset comprendeva almeno 44.000 persone, di cui, cinquant’anni dopo, erano sopravvissuti appena 6.000. (SH 118).

Questi sono solo alcuni esempi delle tribù che vivevano nell’America del Nord prima che vi approdassero i cristiani. E tutto ciò accadeva prima che scoppiasse la grande epidemia di vaiolo degli anni 1677 e 1678. Anche il bagno di sangue era appena agli inizi.

E tutto fu solo il principio della colonizzazione da parte degli Europei, cioè prima dell’epoca vera e propria del cosiddetto “selvaggio Far West”.

Tra il 1500 e il 1900, è probabile che, complessivamente, abbiano perduto la vita - nelle sole Americhe - più di 150 milioni di nativi: in media, circa due terzi a causa del vaiolo e di altre epidemie importate dagli Europei (e qui non dev’esser passato sotto silenzio il fatto che, a partire dal 1750 circa, le tribù autoctone venivano contagiate anche di proposito per mezzo di doni artificialmente infettati). Restano pertanto ancora 50 milioni la cui morte si fa risalire direttamente ad atti di violenza, a trattamenti disumani o alla schiavitù.

E in alcuni paesi, come ad esempio Brasile e Guatemala, questa decimazione prosegue fino ai nostri giorni: a fuoco lento, per così dire.

Ulteriori gloriose tappe della storia degli Stati Uniti d’America

Nel 1703, il pastore Salomon Stoddard, una delle più prestigiose autorità religiose della Nuova Inghilterra, fece formale richiesta al Governatore del Massachusset perché mettesse ai diposizione dei colonizzatori le risorse finanziarie per «acquistare grandi mute di cani e per poterle addestrare a cacciare gli Indiani alla stessa stregua degli orsi».

29 novembre 1864: massacro di Sand Creek, nel Colorado. Il colonnello John Chivington, ex predicatore metodista e politico regionale («non vedo l’ora di nuotare nel sangue nemico») fa passare per le armi un villaggio dei Cheyenne con circa 600 abitanti - quasi solo donne e bambini - benché il capo indiano agitasse bandiera bianca. Bilancio: da 400 a 500 vittime.

Ne riferisce un testimonio oculare: «C’era un gruppo di trenta o quaranta Squaw, acquattate in un buco per proteggersi, le quali mandarono fuori una bambina, di circa sei anni, con un panno bianco in segno di resa. Ebbe il tempo di fare solo pochi passi, quando venne colpita e abbattuta. In quella trincea, più tardi, tutte le donne furono uccise».

1860: il religioso Rufus Anderson commenta il bagno di sangue che fino allora aveva decimato, per il 90% almeno, la popolazione autoctona delle isole Hawaii. «In ciò costui non vedeva nulla di tragico: tutto sommato, la prevedibile, totale estinzione della popolazione indigena delle Hawaii era un fatto del tutto naturale - diceva il missionario - paragonabile suppergiù “con l’amputazione delle membra malate da un organismo”».

                                           Atrocità delle Chiese nel XX secolo

Campi di annientamento cattolici. È sorprendente come pochi sappiano che in Europa, negli anni della seconda Guerra Mondiale, non c’erano solamente i campi di concentramento nazisti.

In Croazia, negli 1942-43, v’erano numerosi campi di sterminio, organizzati dai cattolici ustascia agli ordini del dittatore Ante Pavelic, un cattolico praticante ricevuto regolarmente dall’allora papa Pio XII. Vi erano persino campi di concentramento speciali per bambini!

Nei campi croati venivano soppressi soprattutto serbi cristiano-ortodossi, ma anche un cospicuo numero di ebrei. Il più famigerato era il lager di Jasenovac; il suo comandante fu per un certo tempo un certo Miroslav Filipovic, un frate francescano temuto con l’appellativo di “Brüder Tod” (Sorella Morte). Qui, al pari dei nazisti, gli ustascia cattolici bruciavano le loro vittime nei forni, ma vivi, diversamente dai nazisti che prima avevano almeno ucciso le prede col gas. In Croazia, però, la maggior parte delle vittime veniva semplicemente soppressa, impiccata o fucilata. Il loro numero complessivo è stimato fra i trecentomila e i 600.000; e questo in un paese relativamente piccolo. Molti uccisori erano monaci francescani, armati allora con mitragliatrici. Queste nefandezze perpetrate dai Croati era talmente spaventose, che persino alcuni ufficiali della sicurezza delle SS tedesche, in qualità di osservatori degli avvenimenti croati, protestarono direttamente con Hitler (il che lasciò peraltro indifferente il dittatore). Il papa però fu ben informato di queste atrocità, e non fece nulla per impedirle.

Di fronte ai retroscena di questa storia, i reportage dei massmedia sul più recente conflitto serbo-croato nella regione balcanica, dal 1991 al 1995, ha assunto talvolta aspetti addirittura spettrali, giacché vi ricorrevano nomi di luoghi come Banja Luka, o di fiumi come la Sava, dove occasionalmente si invengono ancora oggi scheletri di persone assassinate mezzo secolo fa).

Terrore cattolico in Vietnam. Nel 1954 i combattenti per la libertà del Vietnam, i cosiddetti Viet Min, liquidarono finalmente il governo coloniale francese nel Nord Vietnam, che fino ad allora era stato finanziato con più di due miliardi di dollari dagli USA. Sebbene i vincitori proclamassero libertà religiosa per tutti (la maggioranza dei Vietnamiti non buddhisti era cattolica) vaste campagne di propaganda anticomunista spinsero masse di cattolici a fuggire nel sud del paese. Col sostegno della lobby cattolica a Washington, e con l’appoggio del cardinale Spellmann, portavoce del Vaticano nella politica americana - il quale avrebbe in seguito definitio le truppe americane in Vietnam come «truppe di Cristo» - venne progettato un colpo di Stato per impedire elezioni democratiche nel Sud del Vietnam. Da tali elezioni, probabilmente, anche nel Sud sarebbero usciti vincitori i Viet Min comunisti. Di contro, si elesse alla presidenza del Vietnam meridionale il fanatico cattolico Ngo Dinh Diem (MW 16 ff)

Diem fece in modo che gli aiuti dagli USA, viveri e medicinali, risorse tecniche e d’ogni specie andassero a beneficio dei soli cattolici. I buddhisti, o i villaggi a maggioranza buddhista, vennero ignorati, oppure dovettero pagare per gli aiuti che i cattolici ottenevano invece gratuitamente. Di fatto, l’unica religione ufficialmente riconosciuta era quella romano-cattolica.

L’isteria anticomunista si scatenò in Vietnam in modo ancor più brutale che nella sua versione americana negli USA, la famosa “caccia alle streghe” dell’era di McCarthy.

Nel 1956, il presidente Diem emise un decreto in cui si diceva:

«Individui che minacciano la difesa nazionale o la sicurezza collettiva possono essere internati dalle autorità in campi di concentramento»

Per contrastare il comunismo, come usava dire, vennero così posti in “custodia cautelativa” migliaia di dimostranti e di monaci buddhisti. Per protesta, dozzine di monaci e di maestri buddhisti si diedero fuoco pubblicamente.

[Nota bene: qui i buddisti davano fuoco a essi medesimi, laddove i cristiani hanno piuttosto la tendenza a incenerire il loro prossimo; su questo, vedasi anche l’ultimo capoverso].

Nel frattempo, diversi campi di prigionia, in cui da tempo ormai languivano anche cristiani protestanti e persino cattolici - si erano organizzati in autentici campi di sterminio. Si stima che in questo periodo di terrore (dal 1955 al 1960) restassero ferite nei disordini almeno 24.000 persone, che fossero giustiziati circa 80.000 oppositori; 275.000 furono le persone incarcerate e torturate, mentre circa mezzo milione vennero ristrette in campi di concentramento o di prigionia (MW 76-89).

Per appoggiare un tale governo, inoltre, nel corso degli anni Sessanta, migliaia di soldati americani dovettero lasciare la loro vita.

Virus catholicus. Il primo luglio 1976 morì la 23enne studentessa tedesca di pedagogia Anneliese Michel, lasciandosi morire, nel senso letterale del termine, per fame. Da mesi essa era stata colpita da visioni e apparizioni demoniache; non solo, ma per lunghi mesi due sacerdoti cattolici - con l’autorizzazione ufficiale del vescovo di Würzburg - avevano tormentato la povera ragazza con esorcismi e presunte pratiche antidiaboliche. Quando morì nell’ospedale di Klingenberg, il suo corpo era tutto solcato da cruente ferite. I suoi genitori, entrambi fanatici cattolici, vennero condannati a sei mesi di carcere per omissione di soccorso, specialmente per non aver chiamato alcun medico. Ma neanche un religioso venne indagato e punito per questo. Al contrario! La tomba della sventurata Anneliese Michel è fatto oggetto di pellegrinaggi da parte di fedeli cattolici (ricordiamo che nel Seicento la città di Würzburg era malfamata per le numerosissime esecuzioni di streghe sul rogo).

Questo caso non è che la punta dell’iceberg di tale diffusa e pericolosa superstizione e si é risaputo solo in conseguenza del suo tragico esito (SP 80).

Massacri in Rwanda. Anno 1994: nel giro di pochi mesi, nel piccolo Stato africano del Rwanda, vengono massacrate diverse centinaia di migliaia di civili. In apparenza, si trattava d’un conflitto tra i gruppi etnici degli Hutu e dei Tutsi (Watussi). Per parecchio tempo, si udirono soltanto delle voci su un coinvolgimento del clero cattolico. Negli organi di stampa cattolici furono pubblicate strane smentite; e questo prima che qualcuno avesse accusato ufficialmente di complicità dei componenti della chiesa cattolica.
Senonché, il 10 ottobre 1996, l’emittente radio S2 - tutt’altro che critica nei riguardi del cristianesimo - reca nel notiziario S2 Aktuell delle ore 12 la seguente notizia:

«Sacerdoti e suore anglicani, ma soprattutto cattolici, sono gravemente accusati di aver preso parte attiva all’assassinio di indigeni. In particolare, il comportamento d’un religioso cattolico ha tenuto desto per mesi l’interesse della pubblica opinione, non solo nella capitale ruandese Kigali. Era parroco nella chiesa della Sacra Famiglia, ed è accusato di aver ucciso dei tutsi nei modi più atroci. Sono rimaste incontestate deposizione di testimoni secondo cui il religioso, col revolver alla cintola, fiancheggiava bande saccheggiatrici di Hutu. Nella sua parrocchia, in effetti, era avvenuta una sanguinosa strage di Tutsi che avevano cercato scampo in quel tempio. Perfino oggi, due anni dopo, vi sono molti cattolici a Kigali che, per la complicità a loro avviso dimostrata d’una parte dei sacerdoti, non mettono più piede nelle chiese della città. Quasi non v’è chiesa nel Rwanda in cui fuggitivi e profughi - donne, bambini, vecchi - non siano stati brutalmente picchiati e massacrati al cospetto della croce. Vi sono testimonianze in base alle quali i religiosi hanno rivelato i nascondigli dei Tutsi, lasciandoli in balìa delle milizie Hutu armate di machete.

Nel frattempo, si son date prove schiaccianti del fatto che, durante il genocidio in Rwanda, anche monache cattoliche si sono macchiate di gravi colpe. In questo contesto, si fa costante menzione di due benedettine, rifugiatesi intanto in un monastero belga per sottrarsi al corso della giustizia ruandese. Secondo testimonianze concordi di superstiti, una aveva chiamato i sicari hutu, introducendoli da migliaia di tutsi che avevano cercato rifugio nel suo convento. Con la forza, i morituri erano stati cacciati dal chiostro e tosto soppressi in presenza della suora. Anche la seconda benedettina aveva collaborato direttamente con le bande assassine delle milizie hutu; anche di questa suora testimoni oculari affermano che avesse assistito freddamente, senza reagire in alcun modo, a come i nemici venivano macellati. Alle due donne si contesta addirittura (in base a precise testimonianze) di aver fornito ai killer il petrolio con cui le vittime vennero bruciate vive»

      Questa notizia purtroppo vera, ha ricevuto un’appendice. Ecco il messaggio della BBC:

Priests get death sentence for Rwandan genocide:

BBC NEWS April 19, 1998

A court in Rwanda has sentenced two Roman Catholic priests to death for their role in the genocide of 1994, in which up to a million Tutsis and moderate Hutus were killed. Pope John Paul said the priests must be made to account for their actions. Different sections of the Rwandan church have beeen widely accused of playing an active role in the genocide of 1994…

Come si vede, per il cristianesimo il medioevo non è mai veramente concluso.
La cosa che spaventa più che mai è, in tutti i casi, che ogni nuova generazione di cristiani nega e contesta i delitti e le nefandezze che la precedente generazione dei suoi correligionari ha commesso in nome della fede cristiana! Oppure, qualora non sia più possibile negare, si limita ad affermare di sfuggita: oh, ma quelli non erano buoni cattolici, non erano veri cristiani! Cristiani belli e buoni sono solamente quelli che amano il prossimo loro, che fanno il bene e vogliono la pace… eccetera, eccetera.

Come se, parlando di se stessi, queste cose non le affermassero i fedeli di qualsivoglia religione del mondo!

“Ogni qualvolta sento i cristiani parlare di morale, mi sento quasi rivoltare lo stomaco”
Karl-Heinz Deschner

 Lista delle Eresie e delle invenzioni umane adottate e perpetrate 
dalla Chiesa Cattolica Romana nel corso di 1600 anni
Compilata dal Reverendo Stefano Testa – Sesta Edizione Italiana

EDIZIONI CENTRO BIBLICO

«E conoscerete la Verità, e la Verità vi farà liberi»
(Gesù, secondo le parole di Giovanni 8:32)

AVVERTENZA – Queste date in molti casi sono approssimative. Molte di queste eresie furono correnti qua e là nella Chiesa molto tempo prima di essere adottate ufficialmente; ma è solo quando un Concilio le ha ufficialmente adottate e il Papa le ha proclamate come dogma di fede che esse devono essere credute e praticate dai cattolici.
Per essere verace, una dottrina deve essere conforme alla Parola di Dio. «Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà mai per lui alcuna aurora!» (Isaia 8:20)
Nella Riforma del secolo XVI, queste eresie furono ripudiate perché non d’accordo con l’insegnamento di Gesù e degli Apostoli quale di trova nel Nuovo Testamento.

1. Tra tutte le invenzioni umane praticate dalla Chiesa Romana e contrarie al Vangelo, le più antiche sono la preghiera per i morti e il segno della Croce.  Ambedue furono inventate verso l’anno 310. Furono ufficialmente adottate intorno al 500 dopo Cristo.

2. La venerazione di santi e morti e di angeli, verso l’anno 375.

3. La celebrazione quotidiana della Messa entrò in uso nel 394.

4. Il Culto di Maria, madre di Gesù, e l’uso dell’espressione «Madre di Dio» a lei applicato, ebbe origine nel Concilio di Efeso del 431.

5. Il Monachismo fu introdotto in occidente da Benedetto da Norcia che costruì il primo monastero a Monte Cassino nel 528.
Gesù ordinò ai Suoi discepoli di predicare a tutti i popoli della terra, non di segregarsi in conventi o monasteri (Matteo 10:5-8; 28:19-20; Marco 16:15-20)

6. La dottrina del Purgatorio fu istituita da Gregorio Magno verso l’anno 593.

7. La lingua latina come lingua di culto nella Chiesa fu imposta da Papa Gregorio I nell’anno 600 dopo Cristo.
La Parola di Dio invece insegna che si deve pregare e predicare nella lingua conosciuta dal popolo (leggi: 1° Corinzi 14:19).

8. Secondo il Vangelo le preghiere devono essere dirette solo a Dio. Nella chiesa primitiva non ci furono mai preghiere rivolte a Maria o ai Santi. Tale pratica ebbe origine 600 anni dopo Cristo.
(Leggi: Matteo 11:28; Luca 1:46; Atti 10:25-26; 14:14-18).

9. Il Papato è di origine pagana. Il titolo di Papa, ossia di vescovo universale, venne per la prima volta dato dall’empio imperatore Foca al vescovo di Roma nell’anno 610.
Ciò egli fece per far dispetto al vescovo Ciriaco di Costantinopoli che lo aveva scomunicato per aver egli fatto assassinare il suo predecessore, l’imperatore Maurizio. L’allora vescovo di Roma, Gregorio I, ricusò il titolo, e fu il suo successore, Bonifazio III il primo ad avvalersi del titolo di Papa. Gesù non lasciò nessun capo fra gli apostoli, essendo Egli sempre il capo fra gli apostoli, essendo Egli sempre il capo immortale della Chiesa (Leggi: Luca 22:24-26; Efesini 1:22-23; Colossei 1:18; 1° Corinzi 3:11).

10. Il bacio del piede del Papa cominciò nell’anno 709.
Gli imperatori pagani si facevano baciare il piede. Il Vangelo condanna simili pratiche.
(Leggi: Atti: 10:25-26; Apocalisse 10:10; 22:9)

11. Il potere temporale papale cominciò nell’anno 750.
Quando Pipino, l’usurpatore del trono di Francia, discese in Italia chiamato da Papa Stefano II per far guerra ai Longobardi, li sconfisse e dette la città e i dintorni di Roma al Papa. Gesù assolutamente proibì ciò, ed Egli stesso rifiutò di essere fatto re.
(Leggi: Matteo 4:8-9; 20:25-26 e Giovanni 18:36).

12. L’adorazione della croce, delle immagini e delle reliquie fu adottata ufficialmente nel 788.
Ciò fu per ordine dell’imperatrice Irene di  Costantinopoli, che prima fece cavare gli occhi al proprio figlio Costantino IV, e poi convocò un concilio della Chiesa per richiesta di Adriano I, vescovo di Roma in quel tempo. Nella Bibbia tale pratica è chiamata idolatria ed è severamente condannata. (Leggi: Esodo: 20:4-6; Deuteronomio 27:15; Salmo 115; Geremia 10:1-5).

13. L’uso dell’Acqua Santa cui si aggiungeva un pizzico di sale e che veniva poi benedetta dal prete, venne autorizzato nell’anno 850.

14. La venerazione di San Giuseppe ebbe inizio nell’anno 890.

15. L’uso delle campane nelle chiese venne istituito da papa Giovanni XIV nella chiesa di San Giovanni in Laterano nell’anno 965.

16. La canonizzazione dei santi avvenne per la prima volta ad opera di Papa Giovanni XV nell’anno 995.
La Bibbia chiama santi tutti i credenti e i veri seguaci di Cristo (Leggi: Romani: 1:7; 1° Corinzi 1-2; ecc.)

17. Il digiuno in giorno di venerdì e durante la Quaresima venne imposto ufficialmente nell’anno 998.
Sembra da papi interessati nel commercio del pesce. Per mangiare carne occorre la dispensa. Alcune autorità affermano che ciò iniziò verso l’anno 700. Si tratta di cosa contraria al chiaro insegnamento delle Scritture (Leggi: Matteo 15-10; 1° Corinzi 10:25; 1° Timoteo 4:3).

18. La Messa come sacrificio fu sviluppata gradualmente e la frequenza ad essa resa obbligatoria nell’undicesimo secolo.
Il Vangelo insegna che il sacrificio di Cristo fu offerto una sola volta per tutte, e non dev’essere ripetuto, ma solo commemorato nella Santa Cena (Leggi: Ebrei 7-27; 9:26-28; 10:10-14).

19. Il celibato dei preti fu decretato da Papa Gregorio VII nell’anno 1079.
Il Vangelo invece insegna che i ministri di Dio possono avere moglie e figli, San Pietro era ammogliato, Paolo prescrisse che i vescovi devono avere famiglia. (Leggi: 1° Timoteo 3:2, 5, 12; Matteo 8:14-15)

20. La Corona del Rosario fu introdotta da Pietro l’eremita nell’anno 1090.
Questa fu copiata dai Maomettani. Il contare le preghiere è pratica pagana ed è severamente condannata da Cristo (Leggi: Matteo 6:5-13)

21. La Inquisizione per gli eretici fu istituita dal Concilio di Verona nell’anno 1184.
Gesù condanna la violenza e non forza nessuno ad accettare la Sua religione.

22. Le Indulgenze (con le quali si rimetteva la punizione per i peccati) vennero concesse per la prima volta nell’anno 850 da Papa Leone IV a coloro che salivano la «Scala Santa» sulle loro ginocchia. Le vendita di esse iniziò nell’anno 1190 e continuò fino all’epoca della Riforma 850 e 1190.
San Pietro rifiutò danaro da Simon Mago che credeva di poter acquistare il dono di Dio con l’oro (Atti 8:20).
La religione cristiana secondo l’insegnamento dell’Evangelo è contro un simile traffico e fu appunto la protesta contro tale traffico che provocò la Riforma Protestante del XVI secolo.

23. Il dogma della Transustanziazione fu decretato da Papa Innocenzo III nell’anno 1215.
Con questa dottrina il prete pretende di creare Gesù Cristo ogni giorno e poi mangiarLo in presenza del popolo durante la Messa. Il Vangelo condanna simili assurdità. Nella Santa Cena c’è solo la presenza spirituale di Cristo (Leggi: Luca 19-20; Giovanni 6:63; 1° Corinzi 11:26).

24. La confessione auricolare, o confessione dei peccati fatta all’orecchio del prete, fu istituita da Papa Innocenzo nel Concilio Laterano nel 1215.
Il Vangelo ci comanda di confessare i peccati direttamente a Dio e a coloro che abbiano offeso. Giuda si confessò ai preti e poi si strangolò. Matteo 27:3-5 (Leggi: Salmo 51:1-12; Luca 1:48-59; 1° Giovanni 1:8-9).

25. L’adorazione dell’ostia fu sancita da Papa Onorio III nell’anno 1120.
Così la Chiesa Romana adora un Dio fatto nelle mani di uomini. Tale pratica è il colmo dell’’idolatria ed è assolutamente contraria allo spirito del Vangelo (Leggi: Giovanni 4:23-24)

26. La Bibbia fu proibita al popolo e messa all’indice dei libri proibiti, dal Concilio di Tolosa nell’anno 1229.
Gesù dice che la Scrittura deve essere letta da tutti. (Leggi: Giovanni 5:39; 2° Timoteo 3:15-17).

27. Lo scapolare fu inventato da Simone Stock, monaco carmelitano inglese, nell’anno 1287.

28. Il battesimo per aspersione fu reso legale dal Concilio di Ravenna nell’anno 1311.
Il battesimo secondo il Nuovo Testamento è per immersione in acqua, da amministrarsi ai soli credenti (Matteo 3:6, 7, 16; 28:18-20; Marco 16:16; Atti 8:36-39 ed altri passi)

29. La Chiesa Romana proibì il calice ai fedeli nella comunione, al Concilio di Costanza, nell’anno 1414.
Il Vangelo ci comanda di celebrare la comunione col pane e col vino (Leggi: Matteo 26:27; 1° Corinzi 11:25-27)

 

30. La dottrina del Purgatorio fu considerata come dogma nel Concilio di Firenze, nell’anno 1439.
Nel Vangelo non v’è neanche una parola che accenni al purgatorio dei preti. Il sangue di Gesù Cristo è l’unica purificazione dei nostri peccati. (Leggi: 1° Giovanni 1:7-9; Giovanni 5:24; Romani 8:1)

31. I Sette Sacramenti vennero per la prima volta così elencati da Pietro Lombardo nell’anno 1160 dopo Cristo ma la dottrina dei Sette Sacramenti divenne ufficiale con Concilio di Firenze, nell’anno 1439.
L’Evangelo dice che Cristo istituì due soli sacramenti, il Battesimo e la Santa Cena (Leggi: Matteo 28:19-20; 26:26-28)

32. L’Ave Maria, preghiera indirizzata a Maria, venne ordinata tale nella sua prima parte, che è tolta dalla Bibbia, da Oddo, vescovo di Parigi nel 1196 A.D. e la sua seconda parte come «preghiera della chiesa» venne completata da Papa Pio V nell’anno 1568.
La Bibbia ci esorta in molti passi a pregare Iddio soltanto. Il pregare altri è considerato idolatria. Maria non disse mai di indirizzare a lei le nostre preghiere.

33. Il Concilio di Trento dichiarò che la Tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità che la Bibbia, nell’anno 1545.
Per tradizione s’intendono insegnamenti umani. I Farisei credevano lo stesso e Gesù li rimproverò acerbamente, poiché con la tradizione degli uomini si annulla la Parola di Dio (Leggi: Marco 7:7-13; Colossei 2:8; Apocalisse 22:18)

34. I libri Apocrifi furono aggiunti alla Bibbia pure al Concilio di Trento. Tali libri non sono riconosciuti canonici dai Giudei. Anno 1546.

35. Il Credo Cattolico di Pio IV fu imposto nel 1560.
I veri cristiani si attengono solo al Vangelo e al Credo degli Apostoli, che è di 1500 anni più antico del Credo dei Cattolici.

36. La devozione del «Sacro Cuore» fu adottata ufficialmente nel 1765.

37. L’immacolata concezione di Maria fu proclamata dogma da Papa Pio IX nell’anno 1854.
Il Vangelo invece dice che tutti gli uomini, eccetto Cristo, sono peccatori, e Maria stessa ebbe bisogno del Salvatore (Leggi: Luca 1:30; 46-47; Romani 3:23; 5:12; Salmo 51:5)

38. Nell’anno 1870 dopo Cristo, Papa Pio IX stabilì il dogma della Infallibilità Papale.
Questo è il colmo della bestemmia e il segno dell’apostasia e dell’anticristo predetto da S. Paolo (Leggi: 2° Tess. 2:2-12; Apocalisse 13:5-8-18).
La Bibbia dice che non v’è nessun uomo giusto sulla terra che non pecchi. (Leggi: Romani 3:4-23; 2° Tess. 2:3-4; Apocalisse 17:3-9; 13:18).
Molti vedono il numero 666 nelle lettere romane «VICARIVM FILII DEI» - V=5, I=1, C=100, I=1, V=5, I=1, L=50, I=1, D=500, I=1, Totale 666.

39. Pio X nel 1907 condannò assieme al «Modernismo» tutte le scoperte della scienza che non piacciono al Papa.
(Lo stesso aveva fatto Pio IX nel Sillabo del 1864).

40. Nel 1930 Pio XI condannò le scuole pubbliche.

41. Nel 1931 lo stesso Pio XI ha confermato la dottrina che Maria è «Madre di Dio».
Dottrina che fu per la prima volta inventata dal Concilio di Efeso nel 431. Questa è una eresia contraria alle stesse parole di Maria. (Leggi: Luca 1:46-49).

42. Nell’anno 1950 l’ultimo dogma, l’Assunzione della Vergine Maria da proclamata da Papa Pio XII.

CONCLUSIONE – Quale sarà la prossima invenzione? La Chiesa Romana dice che non cambia mai, eppure non ha fatto altro che inventare nuove dottrine contrarie alla Bibbia, e praticare riti e cerimonie prese dal paganesimo.
La suddetta lista cronologica delle invenzioni umane distrugge il vanto dei preti che la loro religione sia quella insegnata da Cristo e che i Papi siano i custodi fedeli della medesima. La vera religione di Cristo, invece, non si trova nel Romanesimo, ma nel Vangelo.

FRATELLI! La Parola di Dio ci comanda di uscire dalla Babilonia. Udite: "Uscite d'essa, o popol mio; affinché non siate partecipi dei suoi peccati; e non riceviate delle sue piaghe" (Apocalisse 18:4).
Tutti i veri cristiani preferiscono essere fedeli all'insegnamento di Cristo e rigettano le invenzioni umane, attenendosi all'avvertimento di S. Paolo che dice: "Quand'anche noi, od un angelo del cielo vi annunziassimo un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema" (Galati, 1:8)

 

 

 

                            

 

 

 

 

                        Lo strano caso della morte di Albino Luciani
                                      
A cura di Giuseppe Ardagna

Il 26 Agosto del 1978 Albino Luciani divenne ufficialmente Vescovo di Roma (cioè fu eletto Papa) e successore di Paolo VI. In Vaticano, parecchie persone non erano contente dell’elezione di Luciani al soglio pontificio ma, forse, il più scontento di tutti era monsignor Marcinkus che fino all’ultimo istante aveva sperato nell’elezione del candidato Giuseppe Siri.
Ma chi era questo Marcinkus? Era una delle pedine fondamentali di quella partita a scacchi che da anni si giocava fra Vaticano e grandi banche e che metteva in palio la possibilità di vedere il proprio capitale aumentare sempre di più[1]. Marcinkus era il più alto in grado all’interno dello I.O.R., l’Istituto per le Opere Religiose. Egli intuì immediatamente i pericoli dell’elezione di questo pontefice che, sin dai suoi primi discorsi, aveva lasciato chiaramente intendere di voler far tornare la chiesa cattolica a quegli ideali di carità cristiana propri del primo cattolicesimo, rinunciando alle ricchezze superflue che troppo avevano distolto gli uomini di chiesa dai propri sacri compiti. Figuratevi il capo della banca vaticana come avrebbe mai potuto vedere un tipo del genere sul più alto gradino del proprio stato…

Marcinkus diceva ai suoi colleghi: «Questo Papa non è come quello di prima, vedrete che le cose cambieranno».
Su due punti Luciani sembrava irremovibile: l’iscrizione degli ecclesiastici alla massoneria, e l’uso del denaro della chiesa alla stregua di una banca qualunque. E l’irritazione del Papa peggiorava al solo sentire nominare personaggi come Calvi e Sindona dei quali aveva saputo qualcosa facendo discrete indagini.
In coincidenza con l’elezione di Luciani venne pubblicato un elenco di 131 ecclesiastici iscritti alla massoneria, buona parte dei quali, erano del Vaticano. La lista era stata diffusa da un piccolo periodico «O.P. Osservatore Politico» di quel Mino Pecorelli destinato a scomparire un anno dopo l’elezione di Albino Luciani in circostanze mai chiarite. Secondo molti, O.P. era una sorta di «strumento di comunicazione» adoperato dai servizi segreti italiani per far arrivare messaggi all’ambiente politico. Pecorelli, tra l’altro, era legato a filo doppio con Gelli come lo erano Sindona e Calvi.
Ma, tornando alla lista ecclesiastico-massonica, questa comprendeva, fra gli altri, i nomi di: Jean Villot (Segretario di Stato, matr. 041/3, iniziato a Zurigo il 6/8/66, nome in codice Jeanni), Agostino Casaroli (capo del ministero degli Affari Esteri del Vaticano, matr. 41/076, 28/9/57, Casa), Paul Marcinkus (43/649, 21/8/67, Marpa), il vicedirettore de «L’osservatore Romano» don Virgilio Levi (241/3, 4/7/58, Vile), Roberto Tucci (direttore di Radio Vaticana, 42/58, 21/6/57, Turo).

Di Albino Luciani cominciò a circolare per la curia l’immagine di uomo poco adatto all’incarico, troppo «puro di cuore», troppo semplice per la complessità dell’apparato che doveva governare.
La morte subitanea, dopo trentatre giorni di pontificato, suscitò incredulità e stupore, sentimenti accresciuti dalle titubanze del Vaticano nello spiegare il come, il quando ed il perché dell’evento. In questo modo, l’incredulità diventò prima dubbio e poi sospetto. Era morto o l’avevano ucciso?
Fu detto all’inizio che Luciani era stato trovato morto con in mano il libro «l’imitazione di Cristo», successivamente il libro si trasformò in fogli di appunti, quindi in un discorso da tenere ai gesuiti ed infine, qualche versione ufficiosa volle che tra le sue mani ci fosse l’elenco delle nomine che il Papa intendeva rendere pubbliche il giorno dopo.

Dapprima, l’ora della morte fu fissata verso le 23 e, quindi, posticipata alle 4 del mattino. Secondo le prime informazioni, il corpo senza vita era stato trovato da uno dei segretari personali del Papa, dopo circolò la voce che a scoprirlo fosse stata una delle suore che lo assistevano. C’erano veramente motivi per credere che qualcosa non andasse per il verso giusto.

Qualcuno insinuò che forse sarebbe stato il caso di eseguire un’autopsia e questa voce, dapprima sussurrata, arrivò ad essere gridata dalla stampa italiana e da una parte del clero. Naturalmente l’autopsia non venne mai eseguita ed i dubbi permangono ancora oggi.

Di questo argomento si occuperà approfonditamente l’inglese David Yallop, convinto della morte violenta di Giovanni Paolo I.

Il libro dello scrittore inglese passa in rassegna tutti gli elementi di quel fatidico 1978 fino a sospettare sei persone dell’omicidio di Albino Luciani: il Segretario di Stato Jean Villot, il cardinale di Chicago John Cody, il presidente dello I.O.R. Marcinkus, il banchiere Michele Sindona, il banchiere Roberto Calvi e Licio Gelli maestro venerabile della Loggia P2.
Secondo Yallop, Gelli decise l’assassinio, Sindona e Calvi avevano buone ragioni per desiderare la morte del Papa ed avevano le capacità ed i mezzi per organizzarlo, Marcinkus sarebbe stato il catalizzatore dell’operazione mentre Cody (strettamente legato a Marcinkus) era assenziente in quanto Luciani era intenzionato ad esonerarlo dalla sede di Chicago perché per motivi finanziari si era attirato le attenzioni non solo della sua chiesa ma addirittura della giustizia cittadina e della corte federale. Villot, infine, avrebbe facilitato materialmente l’operazione.
La ricostruzione fatta da Yallop degli affari di Sindona, di Calvi, di Gelli e dello I.O.R., conduce inevitabilmente all’eliminazione del Papa.
Tuttavia la ricostruzione dello scrittore inglese pone alcuni problemi, primo fra tutti la netta sensazione che, in alcuni passi della ricostruzione, gli episodi, le date e le circostanze, tendano ad «esser fatte coincidere» troppo forzatamente.Tuttavia il lavoro investigativo di Yallop è comunque buono e non si può non tener conto del lavoro dell’inglese soprattutto considerando il fatto che troppi sono i dubbi inerenti le ultime ore di vita del Papa.
Perché e soprattutto chi ha fatto sparire dalla camera del Papa i suoi oggetti personali? Dalla stanza di Luciani scompariranno gli occhiali, le pantofole, degli appunti ed il flacone del medicinale Efortil. La prima autorità di rango ad entrare nella stanza del defunto fu proprio Villot, accompagnato da suor Vincenza (la stessa che ogni mattina portava una tazzina di caffè al Papa) che verosimilmente fu l’autrice materiale di quella sottrazione. Perché la donna si sarebbe adoperata con tanta solerzia per far sparire gli oggetti personali di Luciani? Perché quegli oggetti dovevano sparire? Domande destinate a restare senza risposta anche in considerazione del fatto che la diretta interessata è passata a miglior vita. Una curiosità per chiudere l’argomento: sulla scrivania di Luciani fu trovata una copia del settimanale «Il mondo» aperta su di un’inchiesta che il periodico stava conducendo dal titolo: «Santità...è giusto?» che trattava, sotto forma di lettera aperta al pontefice, il tema delle esportazioni e delle operazioni finanziarie della banca Vaticana. «E’ giusto...» recita l’articolo «...che il Vaticano operi sui mercati di tutto il mondo come un normale speculatore? E’ giusto che abbia una banca con la quale favorisce di fatto l’esportazione di capitali e l’evasione fiscale di italiani?

 

 

Intervista a Tony Bushby autore de «The Bible Fraud»
La Bibbia:”Un falso”.

PL: Ora dimmi dove si trovano questi archivi privati di cui parli?
Bushby: «Bene, molte città in questo mondo hanno una vecchia biblioteca che nessuno sembra frequentare. A Londra un’anziana signora aveva settecentosessantasette Bibbie nascoste nei suoi armadi. In Nuova Zelanda vi sono alcuni meravigliosi vecchi archivi di collezioni private che giunsero dall’Inghilterra molti anni or sono e non sono stati mai consultati.
E’ molto triste vedere questi libri così ignorati
».

PL: Immagino anche che tu ti sia imbattuto in alcune biblioteche di libri religiosi in tutto il mondo.
Bushby: «Hanno quel che si chiama “il reparto dei manoscritti” e sono stato abbastanza fortunato da imbattermi in qualche testo molto interessante come per esempio nella Divisione dei Manoscritti del British Museum. Qui si trova una enorme collezione di vecchi scritti e di manoscritti. Ho anche attinto alla biblioteca di Alessandria d’Egitto e ai suoi sotterranei».

PL: Hai potuto visionarli senza troppi problemi?
Bushby: «Si può con i dovuti contatti, certamente»

PL: E con le dovute raccomandazioni, suppongo?
Bushby: «Non tanto le raccomandazioni perché se sei un ricercatore in buona fede e genuino, ti lasciano entrare».

PL: Allora, dove vuoi arrivare con le “Falsità della Bibbia”, Tony?
Bushby: «Penso di avere alcune informazioni che non erano facilmente accessibili. La pubblicazione di questo libro fornisce una differente versione della storia delle origini della Cristianità e questa storia è diversa da quella che è stata presentata dalla Chiesa.
Così ho reso pubbliche alcune informazioni che ognuno è libero di accettare o no per poi fare ulteriori ricerche
».

PL: Avendo letto il libro posso dire che sembra la storia del Nuovo Testamento sia, secondo la tua interpretazione, un falso.
Bushby: «Direi francamente che è falso nella sua interezza ed è volutamente presentato dalla Chiesa in modo falso. Essi sanno che ci sono passaggi falsi che sono chiaramente evidenti e li hanno confermati. Il mio intento ora è quello di mettere in evidenza queste falsità per segnalare invece cosa è veramente accaduto alle origini della storia di Gesù Cristo».

PL: Trovo che sia una vera contestazione quando affermi che la Vergine Maria aveva sette figli.
Bushby:«Non lo dico solo io, lo dice il Vangelo. Più i vangeli sono antichi e più chiaramente lo confermano. Il Vangelo ufficiale della Chiesa stabilisce che aveva sette figli e uno di quelli era chiamato Giuda Tommaso che dunque era il fratello di Gesù come lo era Giacomo. Invece Tommaso era una parola aramaica che significava “gemello”, così Giuda era un gemello ed era spesso chiamato “Giuda il gemello” in alcune versioni dei Vangeli ed egli era il fratello gemello della persona che noi oggi conosciamo come Gesù Cristo. Questo fatto è oggi condiviso da molti sacerdoti. Così, nel libro “Le falsità della Bibbia” abbiamo chiarito la storia dell’intera vita di entrambi i ragazzi. Uno, ossia Rabbi Gesù, divenne rabbi (sacerdote) mentre l’altro, Giuda Tommaso, ossia Giuda il gemello, divenne ubriacone. Quando leggi il Nuovo Testamento con questa comprensione ti rendi conto di tutte le contraddizioni e dei relativi problemi».

PL: Così le autorità della Chiesa e i suoi capi sono pienamente consapevoli che la Vergine Maria avesse sette figli. E ancora, a proposito di Rabbi Gesù e di Giuda il gemello, sono pronti ad indagare?
Bushby: «Sì, hai ragione. Hanno fatto queste dichiarazioni in modo chiaro ed evidente non tanto nelle moderne ma nelle vecchie edizioni.
Nel 1907 l’Enciclopedia Cattolica stabiliva che le storie della nascita della Vergine sono riedizioni fittizie di scritti più antichi. Questo però porta scompiglio perché questo è uno dei dogmi della cristianità e negli scritti odierni essi asseriscono che tutto ciò non è realmente accaduto
».

PL: A proposito dell’intera della nascita della Vergine ho capito, nel libro, che la madre di Gesù faceva parte della nobiltà.
Bushby: «E’ così. Nei vecchi vangeli il nome usato è Marianna ed essa era la nipote del re Erode. In realtà lei era la nipote preferita e dunque apparteneva a quella linea di sangue. Dagli scarsi documenti disponibili risulta che fu rapita da un arciere romano ed il suo soprannome era: “La Pantera”. Più tardi questo uomo divenne imperatore di Roma nel XIV dopo Cristo con il nome di Tiberio, che era il figlio adottivo dell’imperatore Augusto. Marianna generò i gemelli che furono tenuti nascosti per qualche tempo nella casa di Augusto. Entrambi erano chiaramente di stirpe reale e lo possiamo vedere perché nei vangeli stessi Gesù è chiamato “re” per più di trenta volte e tuttavia gli scritti storici non lo menzionano mai come re. Nella mia ricerca ho trovato una fonte che afferma che i due gemelli furono allevati nella casa di Augusto e poiché Augusto e i dodici primi Cesari furono deificati, questi due gemelli furono chiamati i “Figli di Dio” nel senso tecnico della parola. Questo era consentito dalle tradizioni di quei tempi. Erano tecnicamente i “Figli di Dio” perché, dopo la loro morte, questi imperatori erano deificati. Erano considerati come Dei e a loro erano dedicati festeggiamenti perché erano i “Figli di Dio”, nel senso tecnico in uso a quei tempi»

PL: Così, tu dici che di questi due ragazzi uno era un uomo del clero, un Rabbi, e l’altro era uno scavezzacollo.
Bushby: «Uno era esoterico, aveva una comprensione e un credo spirituali e divenne il rabbi: l’altro era essoterico, uno scavezzacollo, divenne un uomo molto grossolano e fu quello che ordinò ai suoi seguaci di fornirsi le spade. Entrambi bevevano ed erano esuberanti ma andarono per strade diverse. Uno divenne indirettamente ispiratore della Bibbia del re Giacomo e l’altro della Bibbia della Chiesa Cattolica Romana. Uno andò ad est e l’altro all’ovest e per questo nelle chiese oggi abbiamo le due varianti della Bibbia».

PL: E nel tuo libro asserisci che la morte di Gesù non è come ci hanno indotto a credere.
Bushby: «E’ proprio così. Il selvaggio ed aggressivo Giuda il gemello fu arrestato. Marciò su Roma con un gran gruppo di soldati. Andò a trovare il padre che era l’imperatore Tiberio, per pretendere i suoi diritti come successore all’impero di Roma. Giuda il Gemello fu tradito da Giuda Iscariota, un infiltrato dell’esercito romano, e fu attaccato e catturato. Era lui che doveva essere crocifisso perché aveva marciato su Roma; perciò fu catturato, sconfitto e condannato alla crocifissione. Poiché era di stirpe reale ed essendo il primogenito, egli aveva il diritto di ordinare ad un sostituto di essere condannato al suo posto. Questa è una tradizione molto antica che si rifà ai tempi degli Egizi, per cui una persona di stirpe reale poteva ordinare ad un sostituto di essere punito al suo posto. Così un uomo chiamato Simone di Cirene, nominato nei Vangeli, fu crocifisso al posto di Giuda il Gemello. Ora, poiché Giuda il Gemello aveva perso i suoi diritti di nascita per aver salva la vita, fu venduto come schiavo e spedito in India. Oggi c’è una tomba nel Kashmir che noi crediamo sia la vera tomba del gemello di Gesù.
Ecco perché Rabbi Gesù e la sua famiglia furono implicati nella crocifissione
».

PL: E’ questo il buon uomo di cui stiamo parlando ora?
Bushby: «Sì, egli era il rabbi, lui si trovava lì, in quello scenario. Così lui e la sua famiglia furono banditi da Roma e furono messi su una nave. Sbarcarono nel sud della Francia, a Marsiglia, e marciarono fino all’Inghilterra. Si stabilirono nel posto ora chiamato Glastonbury. Questo fu l’inizio della Chiesa Britannica che dunque precede la fondazione della Chiesa Cattolica Romana di circa trecento anni. Dunque uno andò in Inghilterra e l’altro in India»

PL: Cosa sai dirmi della Chiesa Celtica?
Bushby: «Questa già esisteva quando Rabbi Gesù arrivò lì. Egli divenne un Druido onorario e fu iniziato al credo druidico».

PL: Considerato tutto ciò, possiamo allora pensare che l’attuale linea di sangue reale derivi da Gesù?
Bushby: «E’ così ma è alquanto complicato. Gesù ad un certo punto si sposò con Maria Maddalena che era la principessa celtica e dalla loro unione deriva una certa linea di sangue. Più tardi un figlio di Gesù chiamato Caradoc si sposò con due principesse romane della discendenza di Claudio. Questa è la linea di sangue. E’abbastanza complicato definirla ma oggi lo si può fare».

PL: E la attuale monarchia britannica?
Bushby: «Bene, la si potrebbe chiamare più propriamente la linea di sangue europea».

PL: Il libro spiega tutto ciò tanto che se qualcuno volesse farlo accuratamente potrebbe tracciare con carta e penna la discendenza reale.
Bushby: «Si può fare. Nel mio libro riporto l’albero genealogico della famiglia reale, racconto la storia dei due ragazzi, chi essi sposarono, dove andarono e dove poi finirono le loro famiglie. Parlo del primo Concilio Cristiano nel 325 d.C. che fu indetto da un membro della discendenza dei due gemelli, Costantino, che fu il promotore del primo vero Concilio Cristiano»

PL: Costantino fu quello stesso che fondò Costantinopoli, non è vero?
Bushby: «Proprio lui diede il suo nome alla città. Egli convocò il primo Concilio di Nicea e unificò le storie dei due ragazzi gemelli e ne divinizzò ufficialmente uno. Egli poi diede istruzioni al vecchio vescovo di quei tempi di scrivere cinquanta Nuovi Testamenti. Nei libri di storia i primi vangeli non furono scritti prima del 325 d.C. data del Concilio di Nicea.

PL: Il Concilio fu forse motivato da vantaggi politici o da tumulti sociali di quel tempo?
Bushby: «Fu indetto soprattutto per mantenere la sua discendenza di sangue reale nella Chiesa perché vi erano dei problemi. Vi erano divergenti opinioni dei vecchi sacerdoti sulla doppia natura di Gesù per il problema che si confondevano le figure dei due gemelli. Così li divinizzò entrambi in uno e combinò i nome di entrambi ed essi divennero Gesù Cristo. Sì, è una storia alquanto complessa».

PL: Penso che tu abbia avuto nelle tue mani la Bibbia più vecchia al mondo, la Bibbia del Sinai. Com’era?
Bushby: «E’ stata un’esperienza molto emozionante. E’ stato molto pesante. Questa Bibbia, che si trova al British Museum nella Biblioteca, è stata datata col carbonio a circa 380 o 390 d.C. E’ scritta su pelle di animale ed è conservata oggi in ambiente umidificato e a determinate temperature e, sinceramente, puzza quando la si apre. E’ scritta in lingua Greca antica che ora è considerata una lingua morta. Si tratta del Vecchio e del Nuovo Testamento per intero ma manca una piccola parte del Vecchio Testamento. Proprio vicino a questa c’è, nella Biblioteca Britannica, la seconda Bibbia più vecchia, si tratta della Bibbia Alessandrina. E’ un documento molto antico e valido ed è la Bibbia che racconta più da vicino la storia di Gesù Cristo».

PL: Qual è la tua risposta a coloro che asseriscono che dobbiamo credere alla Bibbia perché è parola di Dio?
Bushby: «Suggerirei loro di fare ricerche personali perché la Bibbia non è la parola di Dio, è la parola dell’uomo. E’ evidente nella stessa Bibbia. E’ stata pubblicata, ripubblicata, ristrutturata ed è una falsificazione nella sua interezza. Mi sto riferendo al Nuovo Testamento e alla storia di Gesù. I sacerdoti della chiesa sanno questo e chiunque non ci creda dovrebbe fare una piccola ricerca per conto suo. Dovrebbero farla e si può fare anche facilmente. Tutto quello che devono fare è comparare le più vecchie cinque Bibbie che esistono al mondo con qualsiasi Bibbia moderna e vedranno che ci sono quattordicimilaottocento cambiamenti nelle Bibbie odierne. Per esempio non vi sono versioni della resurrezione nelle vecchie Bibbie e neppure si parla della nascita della Vergine. In tutte le vecchie Bibbie la storia di Gesù incomincia quando egli ha trent’anni e tutto ciò che è precedente a questa data è una aggiunta posteriore delle Bibbie più recenti. Nei vecchi vangeli che possiamo oggi consultare la storia di Gesù finisce quando fu trovata la tomba vuota e il corpo rimosso. Questo era il corpo di Simone di Cirene. La Bibbia di oggi aggiunge altri dodici versetti dove si parla di resurrezione».

                        

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                        

 

                         Come vennero tramandati i vangeli?
                         Tratto da: «La Chiesa che mente» di Karlheinz Deschner

Non solo non esiste nessun Vangelo nel testo originario - anche se fino al XVIII secolo si è affermato di possedere l'originale del Vangelo di Marco, e precisamente a Venezia e a Praga - ma anzi non si è conservato nessun libro neotestamentario, e neppure alcun libro della Bibbia, nella sua originaria stesura autografa. Di più, non esistono nemmeno le prime trascrizioni. Ci sono soltanto copie di copie di copie: trascrizioni di manoscritti greci, di vecchie traduzioni latine, siriane, copte, nonché da citazioni neotestamentarie fatte da Padri della chiesa, riferite sovente a memoria... all'incirca 18.000 in un autore come Origene! (50) Senza contare che le opere degli stessi Padri della chiesa sono state a loro volta tramandate con livelli di attendibilità assai differenti.
La riproduzione scritta dei Vangeli non avvenne comunque senza errori. Per più di due secoli, infatti, essi furono esposti agli interventi intenzionali o involontari dei copisti. Nel corso della loro diffusione, attraverso l'uso pratico cui erano sottoposti, i testi subirono per dirla coi teologi Feine e Behm - «molteplici mutamenti, del tutto spontanei, epperò anche ampliamenti e accorciamenti premeditati. «Redattori, commentatori e glossatori ecclesiastici - come dimostra il teologo Hirsch - hanno seguitato a lavorarci, ovvero hanno limato», «completato», «armonizzato», «ripianato» e «migliorato», di modo che in ultima analisi - come scrive il teologo Lietzmann - «ne risulta una giungla di varianti, di aggiunte e omissioni in contraddizione le une con le altre. Di conseguenza noi, spiega il teologo Knopf, «in molti luoghi non possiamo determinare con certezza, ma neanche solo con probabilità, il testo primigenio»(51). Il quale è oltretutto scarsamente originale, come tante altre cose nel Cristianesimo. Perché nella stessa maniera già gli antichi Egizi avevano migliorato le loro sacre scritture.

Ciò nondimeno, il teologo cattolico Alexander Zwettler afferma (con licenza di stampa dell'Ordinariato arcivescovile di Vienna) che «nessun libro della letteratura mondiale fu tramandato ai posteri con tanta accuratezza quanto la Sacra Scrittura: illusione o inganno ne rimasero esclusi»(53). Alois Stiefvater, presidente della Società Kolping, giunge a stimare una percentuale della credibilità biblica: «Nella Bibbia tutto è in regola al 99 per cento».
Il contrario è certamente più vicino al vero. Con una certa impudenza, Stiefvater chiama in causa la moderna esegesi biblica, per porre il problema: perché mai la Bibbia dovrebbe essere stata mutilata d'un tratto? E risponde: «Ma la Bibbia è tramandata anche più scrupolosamente e accuratamente di altri libri. Eppoi, la critica biblica moderna ha fatto sì che la Bibbia fosse studiata con precisione scientifica... Le si può senz'altro prestar fede».
In realtà, nel copiare i Vangeli, e specialmente nei primi decenni, si procedette tanto più disinvoltamente in quanto - per quasi un secolo - essi non vennero affatto considerati come testi sacri e inviolabili. Difatti, non si possedeva ancora un Nuovo Testamento, ma si faceva uso, in mancanza di una propria scrittura sacra, di quella dell'ebraismo. Solo nella seconda metà del II secolo - quando la tradizione orale assunse forme sempre più inverosimili - i Vangeli vennero equiparati all'Antico Testamento, finendo con l'esser preferiti ad esso.

Solo dalla medesima epoca si cominciò inoltre a preferire i quattro Vangeli - che in seguito verranno canonizzati - ai molti Vangeli «apocrifi», facendo di quei quattro il «Vangelo» per antonomasia. Per lungo tempo, tuttavia, essi non vennero ritenuti ispirati. Infatti, tranne l'autore dell'Apocalisse (peraltro assunta a stento nella Bibbia), nessun autore neotestamentario ebbe a dichiarare la sua produzione come divina o ispirata da Dio: né Paolo, né gli autori delle altre epistole, né gli evangelisti medesimi. Al contrario, la stessa assicurazione di Luca, di avere «accuratamente indagato tutti i fatti fin dalle origini», dimostra, più e meglio di altre considerazioni, quanto poco il compilatore si ritenesse estasiato da divine illuminazioni. E neppure credeva di fare qualcosa di eccezionale. Piuttosto, fin dal primo verso, confessa che «già molti» prima di lui avevano compilato simili narrazioni. Ma queste non lo avevano soddisfatto, per cui era sua intenzione di migliorarle.
Quello di migliorare i Vangeli fu pure - senza alcun dubbio - il proposito dei loro innumerevoli copisti. I quali cancellarono e inserirono, paragrafando e profondendosi nella coloritura di dettagli. In generale, riassunsero e adattarono, più che fornire corrette riproduzioni. «Il testo originale - spiegano i teologi Hoskyns e Davey - scompare sempre di più; si rilevano le contraddizioni, che diventano via via più numerose, tra i manoscritti di differente derivazione, mentre si cerca di appianarle e di compensarle: il risultato è il caos».
Fino all'anno 200 circa, i testi del Nuovo Testamento soggiacquero - secondo il teologo Julicher - «ad un parziale imbarbarimento formale»(58), giacché si trattavano i Vangeli secondo i gusti o le necessità del momento(59). Ma altri amanuensi, anche posteriori a quel l'epoca, hanno incluso nuovi miracoli oppure hanno ingrandito quelli preesistenti.

Per por fine all'inaudito imbarbarimento, il vescovo Damaso di Roma chiamò nel 383 il dalmata Girolamo, falsario e calunniatore privo di scrupoli (tanto che il mondo cattolico lo elevò con sicuro istinto a patrono delle facoltà teologiche), incaricandolo di stabilire un testo unitario delle bibbie latine, delle quali non ce n'erano due che concordassero in passi di una certa lunghezza. Di conseguenza, il delegato papale tramutò la lezione del modello da lui usato come base per la sua «rettifica» dei quattro Vangeli - in circa 3.500 punti. Questa traduzione di Girolamo, conosciuta col nome di Vulgata, quella generalmente diffusa - benché rifiutata per secoli dalla Chiesa stessa - fu dichiarata l'unica autentica solo nel XVI secolo dal Concilio di Trento.
Tuttavia, come nessuno dei manoscritti latini della Bibbia concorda pienamente con un altro, così anche tra quelli greci (nel 1933 si conoscevano ben 4.230, nel 1957 già 4.680 manoscritti greci del Nuovo Testamento) non ce ne sono due con l'identico testo. Una concordanza di tutti i codici si riscontra appena nella metà delle parole. Ciò accade nonostante che, o piuttosto proprio perché nella tradizione manoscritta si sono equiparati e allineati i Vangeli tra di loro. Si stima il numero di queste varianti, ovvero delle diverse lezioni e modi interpretativi, intorno a una cifra di 250.000. E dunque, il testo della Bibbia - oggi diffusa in più di 1.100 lingue e dialetti - risulta degenerato senza speranza e mai più ripristinabile, nemmeno in maniera approssimativa.
E non basta, dato che tuttora si continua a falsarlo e a modificarlo. In piena ufficialità.
Lutero, ad esempio, nella sua traduzione relativa ai prigionieri di guerra di Davide, aveva scritto: «Ma il popolo là rinchiuso/ ora egli fece uscire/ lo strinse sotto seghe/ ed ascie di ferro/ e lo bruciò nelle fornaci di mattoni».

Orbene, dopo la Seconda guerra mondiale, questo metodo del «divino Davide» rammentava un po' troppo i metodi di Hitler. Ed ecco che la Bibbia stampata nel 1971 «secondo la traduzione tedesca di Martin Lutero» dal Consiglio della Chiesa evangelica dì Germania - in sintonia con l'Unione delle Società bibliche evangeliche in Germania, autorizzata nel 1956 e nel 1964 - trasforma così il passo citato come segue: «Ma egli condusse fuori il popolo colà riunito, collocandoli come servi alle seghe, ai picconi e alle asce di ferro, e facendoli lavorare ai forni di mattoni».
Oppure, dove Lutero aveva tradotto il corrispondente passo del I Libro di Cronache, 20,3 «Fece uscire gli abitanti ch'erano nella città, e li fece a pezzi con delle seghe, degli erpici di ferro e delle scuri», ecco mutato il tenore del medesimo passo nella Bibbia «secondo la traduzione di Martin Lutero» autorizzata dal Consiglio delle Chiese evangeliche: «Fece uscire gli abitanti e li adibì ai lavori forzati con seghe e scuri di ferro». E ancora; se Lutero scrive di «cinquantamilasettecento» persone che Dio fa morire perché avevano rimirato l'Arca dell'alleanza, la Bibbia del suddetto Consiglio (Ekd) ne ricava la modica quantità di «settanta uomini».
La falsificazione è sistematica. Nella redazione revisionata nel 1975 della Bibbia di Lutero, appena due terzi risalgono direttamente a Lutero stesso. Almeno una parola su tre è stata cambiata, talvolta leggermente, talaltra pesantemente.