Il settimanale scozzese, Sunday Herald, ha pubblicato il 15
settembre scorso il sunto di un documento redatto due anni fa per conto di
alcuni dei principali esponenti dell'attuale governo statunitense, che
descrive in dettaglio un progetto per la sottomissione militare del pianeta
al dominio statunitense. Un progetto che - tra molte altre cose - descrive
con apparente favore la possibilità di
creare armi biologiche capaci di sterminare "specifici genotipi".
Il documento, intitolato Rebuilding America's Defences: Strategies,
Forces And Resources for a New Century, fu scritto nel settembre del 2000 -
quando Bush non era ancora presidente - dal Project for the New American
Century (PNAC), uno dei numerosi think-tank della destra statunitense. Il
testo fu redatto per un gruppo specifico di persone, che oggi ricoprono
incarichi non indifferenti: Dick Cheney, attuale vicepresidente degli Stati
Uniti; Donald Rumsfeld, attuale segretario alla difesa; Paul Wolfowitz,
attuale vicesegretario alla difesa; Jeb Bush, fratello del presidente; e
Lewis Libby, capo dello staff di Cheney.
Di seguito, troverete la traduzione integrale dell'articolo del Sunday
Herald. Legandosi all'attualità, il giornalista scozzese ha insistito su un
dettaglio, il progetto per rovesciare il governo iracheno. Ma il documento
va visto in un contesto molto più ampio.
Già alla fine degli anni Cinquanta, un vecchio conservatore, il
presidente Eisenhower, metteva in guardia contro la struttura mostruosa che
cominciava a dominare il suo paese: una coalizione sempre più stretta
tra immense
imprese legate alle commesse militari, uno Stato che aveva come funzione
principale la conduzione della guerra e una sterminata catena di laboratori
dove scienziati, sociologi, tecnici di ogni sorta lavoravano anno dopo anno
per affinare gli strumenti del dominio, a prescindere completamente dalla
pur vivace società civile del paese. Il testo che leggerete è un esempio,
nemmeno tanto insolito, di ciò che si produce in questi laboratori.
Questa simbiosi, in nome della "guerra duratura", tra alcune
gigantesche corporations, lo Stato e la ricerca sembra una riedizione di un
aspetto fondamentale del nazionalsocialismo dell'epoca dei Krupp e di
Peenemünde.
Il parallelo è ovviamente tecnico e non demonizzante: è inutile elencare le
profonde differenze tra il sistema statunitense e quello della Germania
degli anni Trenta. Ma è inevitabile che una struttura di questo tipo porti
non solo a uno stato di Enduring War, ma anche - come è successo con il
Patriot Act - all'abolizione di alcuni elementi fondamentali di democrazia.
La sede del "progetto per un nuovo secolo americano" (un nome, un
programma) coincide con quella di un giornale di proprietà del miliardario
dei media, Murdoch, cosa che può indurre a utili riflessioni sulla libertà
di stampa. Il direttore del PNAC, William Kristol, è il figlio di Irving
Kristol, il principale ideologo della nuova destra americana, che è riuscito
a prendere in mano le redini di alcune ricchissime fondazioni americane,
tra cui spicca la Olin Foundation, creata dalla principale impresa di armi
da fuoco degli Stati Uniti. Queste fondazioni hanno versato milioni di
dollari per trasformare anche la produzione di idee in un annesso
dell'industria bellica.
Grazie a Irving Kristol, ad esempio, Samuel Huntington ha potuto incassare
finora ben cinque milioni di dollari da varie fondazioni come premio per
aver creato la famosa nozione di "scontro di civiltà". Che prima
ancora di
essere un libro è uno slogan, ormai noto anche ai meno colti.
Neil Mackay:
"Bush aveva pianificato il 'cambio di regime' in Iraq prima ancora di
diventare presidente"
Sunday Herald - Scozia - 15 settembre 2002
Un progetto segreto per il dominio globale statunitense rivela che il
Presidente Bush e il suo governo avevano pianificato un attacco premeditato
contro l'Iraq per imporvi un "cambio di regime" addirittura prima
del suo
ingresso alla presidenza nel gennaio del 2001.
Il progetto - scoperto dal Sunday Herald - per la creazione di una
"Pax Americana globale" è stato redatto per Dick Cheney
(attualmente vicepresidente), Donald Rumsfeld (segretario alla difesa),
Paul Wolfowitz (il vice di Rumsfeld), il fratello minore di George W. Bush,
Jeb e per Lewis Libby (il capo dello staff di Cheney). Il documento, dal
titolo "Rebuilding America's Defences: Strategies, Forces And
Resources For A New Century"
("ricostruire le difese dell'America: strategie, forze e risorse per
un nuovo secolo"), è stato redatto nel settembre del 2000 dal
think-tank di destra [neo-conservative], il Project for the New American
Century (PNAC)
["progetto per un nuovo secolo americano"].
Il piano mostra che il governo Bush intendeva assumere il controllo
militare del Golfo a prescindere se Saddam Hussein fosse o no al potere. Il
testo dice 'gli Stati Uniti hanno cercato da decenni di svolgere un ruolo
più permanente nella sicurezza regionale del Golfo. Mentre il conflitto
irrisolto con l'Iraq fornisce una giustificazione immediata, l'esigenza di
avere una sostanziosa presenza delle forze americane nel Golfo va oltre la
questione del regime di Saddam Hussein.'
Il documento del PNAC presenta 'un progetto per conservare la preminenza
globale degli Stati Uniti, impedendo il sorgere di ogni grande potenza
rivale, e modellando l'ordine della sicurezza internazionale in modo da
allinearlo ai principi e agli interessi americani'.
Questa 'grande strategia americana' deve essere indirizzata 'il più lontano
possibile verso il futuro', dice il rapporto. Che invita poi gli Stati
Uniti a 'combattere e vincere in maniera decisiva in teatri di guerra
molteplici e contemporanei', come una 'missione cruciale' [core mission].
Il rapporto descrive le forze armate statunitensi all'estero come la
'cavalleria lungo la nuova frontiera americana'. Il progetto del PNAC
dichiara il proprio sostegno a un documento scritto in precedenza da
Wolfowitz e Libby, in cui si affermava che gli Stati Uniti dovrebbero
'dissuadere le nazioni industriali avanzate dallo sfidare la nostra
egemonia (leadership) o anche dall'aspirare a svolgere un ruolo regionale o
globale maggiore'.
Il rapporto del PNAC inoltre:
- descrive gli alleati chiave, tra cui il Regno Unito, come 'il mezzo più
efficace per esercitare un'egemonia globale americana';
- afferma che le missioni militari per garantire la pace 'richiedono
un'egemonia politica americana e non quella delle Nazioni Unite';
- rivela l'esistenza di preoccupazioni nell'amministrazione americana a
proposito della possibilità che l'Europa possa diventare un rivale degli
USA;
- dice che 'anche se Saddam dovesse uscire di scena', le basi nell'Arabia
Saudita e nel Kuwait dovranno restare in maniera permanente - nonostante
l'opposizione locale tra i regimi dei paesi del Golfo alla presenza di
soldati americani - perché 'anche l'Iran potrà dimostrarsi una minaccia
pari all'Iraq agli interessi statunitensi';
- mette la Cina sotto i riflettori per un 'cambio di regime', dicendo che
'è arrivata l'ora di aumentare la presenza delle forze armate americane
nell'Asia sudorientale'. Ciò potrebbe portare a una situazione in cui 'le
forze americane e alleate forniscano la spinta al processo di
democratizzazione in Cina';
- invita a creare le 'US Space Forces' ("forze spaziali statunitensi")
per dominare lo spazio, e ad assumere il controllo totale del ciberspazio
in modo da impedire che i 'nemici' usino internet contro gli Stati Uniti;
- anche se gli Stati Uniti minacciano la guerra contro l'Iraq per aver
sviluppato armi di distruzione di massa, gli USA potrebbero prendere in
considerazione, nei prossimi decenni, lo sviluppo di armi biologiche - che
pure sono state messe al bando. Il testo dice: 'nuovi metodi di attacco -
elettronici, 'non letali', biologici - diventeranno sempre più possibili.
.. il combattimento si svolgerà
in nuove dimensioni, nello spazio, nel ciberspazio, forse nel mondo dei
microbi... forme avanzate di guerra biologica in grado di prendere
di mira genotipi specifici potranno trasformare la guerra biologica dal
mondo del terrorismo in un'arma politicamente utile';
- il testo prende di mira la Corea del Nord, la Libia, la Siria e l'Iran
come regimi pericolosi, e sostiene che la loro esistenza giustifica la
creazione di un 'sistema mondiale di comando e di controllo'.
Tam Dalyell, deputato laburista [nel parlamento di Londra] e una delle
principali voci di ribellione contro la guerra all'Iraq, ha dichiarato: 'si
tratta di immondizia proveniente da think tank di destra pieni di
falchi-coniglio - gente che non ha mai visto gli orrori della guerra, ma è
innamorata dell'idea della guerra. Gente come Cheney, che è riuscita a
sfuggire al servizio militare ai tempi della guerra del Vietnam.Si tratta di un progetto per il
dominio mondiale statunitense - un nuovo ordine mondiale creato da loro.
Questi sono i processi mentali di americani fantasticanti, che desiderano
controllare il mondo. Sono sconvolto dal fatto che un primo
ministro laburista inglese vada a letto con una banda di gente di una tale
bassezza morale.'
IL CONTROLLO DEL
MONDO
Nell’ultimo scorcio di
questo fine secolo, denso di inquietanti fantasmi, è ritornata alla ribalta
la paura di una grande congiura ordita contro il mondo, l’antica
cospirazione sinarchica, riciclata in versione moderna, che ha come fine
quello di impadronirsi del governo del mondo. Vediamo quali scenari si
prospettano per l’umanità secondo i piani dei cospiratori.
In fatto di cospirazioni
il documento noto come I
Protocoles des sages de Sion, è il più inquietante. Pubblicato e
diffuso in Occidente nel 1920, si disse già nell’anno seguente alla sua
pubblicazione che era un falso, anche se molti credono il contrario. Ma
cosa dicono i ventiquattro capitoli de: I Protocolli dei Savi Anziani di
Sion?
Ciò che segue è il tenore
del documento, tanto per farsene un’idea, sintetizzato da un esperto del
calibro di James Webb: <<C’è
un complotto segreto per conquistare il mondo. Viene ordito da un sindacato
internazionale di ebrei, votati a fomentare le lotte di parte, a pervertire
l’ordine sociale costituito, a promuovere i conflitti internazionali.
Questi uomini sono chiamati gli Anziani di Sion e godono della distruzione
della moralità convenzionale e dei conforti della religione. I loro agenti
speciali sono i massoni, ma esistono anche altre società segrete che
portano avanti la loro missione di sovversione>>.
IL RAPPORTO CHAVIN
Altre strane somiglianze
emergono tra il Patto sinarchico e i Protocoles des sages de Sion. Ci
informa ancora Hutin che un documento riservato, il Rapporto Chavin, cercò
dopo la liberazione, di far luce sulle correnti sotterranee che avevano
portato al potere gli uomini di Vichy con l’intento di servirsi di loro
come dei semplici strumenti. Quel rapporto aveva perfettamente individuato
la tattica dei sinarchi di ogni Paese: <<Il mezzo previsto
consiste, in linea generale, nel dare a ciascun Paese una costituzione
politica ed un’economia nazionale la cui particolare struttura renda
possibili i seguenti punti:
1. Mettere il potere politico nelle
mani dei mandatari dei gruppi interessati (banchieri e capitalisti);
2. Realizzare la massima
concentrazione in ogni ramo dell’industria, allo scopo di eliminare
qualsiasi concorrenza;
3. Avere l’assoluto controllo dei
prezzi di qualsiasi prodotto;
4. Inquadrare gli operai in un
organico giuridico e sociale che non permetta più nessuna azione
rivendicatrice da parte sua.
E quest’ultimo punto
era anche uno dei fini indicati dai Protocolli>>.
Sotto questa ottica di
controllo delle masse e di dominio del mondo, degni di interesse sono i
fatti che seguono. Il primo riguarda una certa C. M. Stoddart. Scrive Webb:
<<Per diversi anni questa donna fu una dei tre capi dirigenti del
tempio magico inglese conosciuto come Stella Matutina. Poi,
improvvisamente, capovolse i suoi valori e scrisse una serie di articoli
antisemiti, pubblicati poi nel 1930 in un volume dal titolo Portatori di
Luce dell’Oscurità. Tutti i gruppi esoterici, sosteneva, erano
"consapevolmente o inconsapevolmente collegati al Gruppo centrale che
agisce dietro la Terza Internazionale di Mosca">>. E
affermava, inoltre, che: <<Per conseguire l’unità dell’umanità,
asservita dalla catena magnetica alla Repubblica universale della
Massoneria ebraica del Grande Oriente, è necessaria una coscienza sessuale
pervertita con ogni mezzo possibile, come l’illuminismo, l’euritmia, e così
via: e forse, in alcuni gruppi la psicanalisi>>. Altri studiosi
includono in questo grande piano di sovvertimento del mondo, con lo scopo
finale di asservirlo, numerose sette che sotterraneamente preparano una
sorta di "rivoluzione mondiale".
LE TAPPE
FONDAMENTALI DEI PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION PER LA DISTRUZIONE DELLA
CIVILTA’ CRISTIANA
L'8 maggio
1920, il Times di Londra pubblicò
un articolo in cui dava un ampio resoconto del contenuto dei Protocolli dei
Savi Anziani di Sion, annunciando che questi erano stati pubblicati a
Tsarkoye Selo, in Russia, nel 1905 dal Prof. Serghei Alexandrovich Nylus e
che la biblioteca del British Museum ne possedeva una copia con il timbro
di entrata del 10 agosto 1906, nº 3926/D/17. Stando alla prefazione
dell'edizione del 1905 del Prof. Nylus, si tratta di note che furono
sottratte clandestinamente da un grande libro di appunti per conferenze
trovato nella cassaforte del quartier generale della Società di Sion. Ma
cosa sono esattamente questi Protocolli? Si tratta di un libello anonimo,
articolato in 24 Protocolli, attribuito ad un'élite ebraica composta da 72
«Savi», decisa ad impadronirsi del mondo con un piano ultra-macchiavellico
fondato sulla violenza e sull'inganno. Ciò che tuttavia è importante, e che
ci interessa provare non è tanto la loro autenticità, quanto la loro
veridicità. Ci troviamo infatti di fronte ad un rapporto dal contenuto
profetico e troppo puntualmente scandito dagli eventi storici anche attuali
per poter essere ignorato. René Guénon (1886-1951), antropologo francese,
padre dello gnosticismo moderno, 33º gr. del Rito Scozzese, 90º di quello
di Menphis-Misraim e vescovo della chiesa gnostica, e quindi personaggio
certamente aldisopra di ogni sospetto di filo-cattolicesimo, affermava che, aldilà del problema
dell'autenticità «l'essenziale è l'affermazione che tutto l'orientamento
del mondo moderno corrisponde ad un piano «stabilito» e imposto da qualche
misteriosa organizzazione» 1. Lo storico massone Serge
Hutin, trattando dei Protocolli ha scritto: «Non possiamo che constatare il carattere profetico di questo
documento. è come se
il redattore dei Protocolli avesse, metodicamente e con allucinante
precisione, prefigurato agli inizi del XX secolo il processo che portò alla
riuscita i totalitarismi contemporanei.. Un tale documento costituisce
l'apice del moderno macchiavellismo politico, la cui ambizione non si
limita più ad un Paese, ma a tutta la Terra» 3. E concludiamo
citando per ultimo un testimone d'eccezione: San Massimiliano Kolbe,
strenuo nemico della Massoneria e dell'ebraismo in chiave anti-cattolica.
Secondo questo Santo, i massoni sono « una cricca organizzata di ebrei
fanatici, i quali mirano, in modo irragionevole, a distruggere la Chiesa
cattolica, alla quale lo stesso Uomo-Dio ha assicurato che le porte degli
inferi non la potranno sopraffare» 4. Ebbene, San Massimiliano non esitava a dare come
autentici questi scritti.
SOGNO ANTICO
Gli ebrei
hanno la certezza assoluta del loro destino di dominare tutta la Terra,
assicurato loro dai profeti. Questo piano, contenuto ne «I protocolli dei savi ANZIANI di Sion»,
accuratamente elaborato da almeno 300 anni da un'équipe segreta di ebrei
intelligentissimi, e di anno in anno riveduto e aggiornato, è quello che guida da alcuni secoli
tutti gli avvenimenti internazionali ed ha portato gli ebrei ormai sul
punto di realizzare a breve scadenza il loro sogno antico di dominio
universale sulla Terra. è evidente
che tale piano non è opera del popolo ebraico, ma soltanto di un ristretto
numero di ebrei che formano una
intellighen- tia, una specie di Stato Maggiore. Vediamo per sommi
capi tale piano:
I
COSCIENZA DELLA
LORO VOCAZIONE
MESSIANICO-POLITICA
Il rabbino
Eugenio Zolli, divenuto cattolico, diceva giustamente: «L’opposizione tra
ebrei e cristiani si riduce ad una diversa interpretazione della Bibbia».
Satana, ispirando loro un'interpretazione materialistica dei profeti, è
riuscito a fare del popolo eletto per dare al mondo Cristo, il più grande
nemico di Cristo e della Sua opera, la Chiesa. Nei PROTOCOLLI gli ebrei
dicono: «Siamo destinati a governare
il mondo. I nostri profeti ci hanno detto che noi siamo stati eletti da
Dio stesso per governare tutto il mondo. Dio stesso ci ha dato la capacità
perché arriviamo a risolvere questo problema» 11. «La nostra razza ha una superiorità
universale su tutte le altre razze»
12. «La mentalità dei
cristiani è istintiva, irragionevole, come quella degli animali» 13.
«I cristiani sono come un gregge di pecore» 14. «Al posto dei
governi attuali, noi metteremo un colosso che si chiamerà Amministrazione
del Governo Supremo» 15. Queste idee sono particolarmente
penetrate nella mentalità dei giovani d'oggi d’Israele. Tra di essi,
a Gerusalemme, circola lo slogan: «Servi di nessuno, possibilmente padroni
di tutti».
II
éQUIPE SEGRETA
EBRAICA PILOTA
Un gruppo di ebrei illuminati deve formare
l’intellighentia che segga in permanenza nel segreto più assoluto, discuta,
progetti, disponga col dispotismo più assoluto quello che si deve fare nel
mondo, e così guidi gli avvenimenti. «Nulla può rovesciare una potenza
segreta. Questo è il nostro governo. La Massoneria non serve che a coprire
i nostri disegni. Il piano d'azione della nostra potenza, come pure il
quartier generale del nostro governo, resteranno sempre sconosciuti al mondo» 16. Questa
intellighentia ha il quadro perfetto della dislocazione degli ebrei,
soprattutto di quelli che emergono per ricchezza o per politica o scienza o
per abilità, e li tiene tutti collegati e uniti; e tutte le volte che ha un
qualche obiettivo generale o particolare da raggiungere, mobilita quelli
che occorrono. Praticamente, gli ebrei hanno quell’unità che noi cristiani
non abbiamo finora saputo raggiungere. Un diavolo non si mette contro un
altro diavolo, perché ogni regno diviso viene distrutto 17. Per
suscitare simpatie verso gli ebrei e verso il loro governo, bisognerà
organizzare, quando occorre, manifestazioni antisemite 18. Tale
intellighentia ebraica, che in effetti dirige tutto, dovrà curare di
mettere nei posti di comando e nei posti di fiducia, nella direzione dei
giornali e nelle alte sfere dello spionaggio soltanto persone che abbiano
nella loro vita passata qualche azione troppo vergognosa, in maniera da
poterli manovrare come essa vuole e da averli sempre docili esecutori e
servitori per tema di venir ricattati. «La paura di rivelazioni, il
desiderio che ha ciascun uomo arrivato al potere di conservarlo con i
privilegi, i vantaggi e gli onori ad esso legati, faranno dei fedeli
esecutori dei nostri piani» 19.
III
DISTRUGGERE L’ARISTOCRAZIA
«Spetta a noi
il primato d’aver lanciato al popolo, nel passato, le parole d’ordine:
«Libertà, Uguaglianza e Fraternità»; parole ripetute in seguito tante volte
da pappagalli incoscienti, che attratti da ogni parte da questa esca, ne
hanno fatto uso solo per distruggere la prosperità nel mondo e la vera
libertà individuale, una volta così ben protetta e garantita contro il
pericolo di soffocamento da parte della plebaglia. I Gentili, che si credevano intelligenti, non hanno saputo
scoprire il senso nascosto di queste parole e non ne hanno capito le
contraddizioni; non hanno visto che non c’è uguaglianza nella natura,
che non può esservi libertà nella natura e che la natura stessa ha
stabilito l’ineguaglianza degli animali, dei caratteri e delle
intelligenze. Le parole d’ordine Libertà, Uguaglianza e Fraternità, tramite
nostri agenti inconsci, immisero nelle nostre file legioni intere di uomini
che portarono con entusiasmo i nostri stendardi. Queste parole erano dei vermi che rodevano la prosperità dei
Gentili, distruggendo ovunque la pace, la tranquillità e la
solidarietà, e scalzando i loro Stati fin dalle fondamenta. Vedrete in
seguito come questo servì al nostro trionfo; ci diede, fra l’altro, la
possibilità di ottenere il risultato più importante, ossia, di abolire i
privilegi dell’aristocrazia dei cristiani, l’unico mezzo di difesa che
avevano i popoli e le Nazioni contro di noi. Sulle rovine dell’aristocrazia
naturale ed ereditaria, abbiamo elevato la nostra aristocrazia
dell’intelligenza e della finanza. Abbiamo
preso come criterio di questa nuova aristocrazia la ricchezza, che dipende
da noi, e la scienza, che è diretta da nostri dotti» 20. «Al
suono di quelle fatidiche parole, le folle inferocite scatenarono la
Rivoluzione Francese che distrusse l'aristocrazia francese e preparò il
tramonto dell'aristocrazia delle altre nazioni cristiane. Ricordatevi della
Rivoluzione Francese, che noi abbiamo denominato la «Grande». I segreti
della sua preparazione ci sono ben noti: essa fu interamente opera delle
nostre mani. Da allora in poi, noi
guidiamo il popolo da una delusione all’altra, affinché rinneghi perfino
anche noi a favore del Re Despota del sangue di Sion che noi prepareremo
per il mondo» 21. «Al posto dei governi attuali, noi
metteremo un colosso che si chiamerà «Amministrazione del Governo Supremo».
Le sue mani si stenderanno da ogni parte come delle immense tenaglie, e la
sua organizzazione sarà così colossale che tutti i popoli non potranno
sfuggire al suo dominio» 22. «Tutte le ruote del meccanismo
statale dipendono da un motore che è nelle nostre mani, e questo motore è
l’oro. La scienza dell’economia politica, inventata dai nostri Saggi,
dimostra ancora oggi a tutti il prestigio reale dell’oro. Il capitale, per
avere le mani libere, deve raggiungere il monopolio dell’industria e del
commercio: ciò che già sta per realizzare la nostra mano invisibile in
tutte le parte del mondo. Questa libertà
darà la forza politica agli industriali, ed il popolo sarà loro sottomesso»
23. Non è un mistero che le maggiori banche mondiali sono di
proprietà di ebrei o controllate da ebrei, come del resto lo sono anche i
maggiori monopoli di commercio, le maggiori case cinematografiche 24,
ecc... Né è un mistero che i vari governi americani devono fare i
conti con gli ebrei perché questi controllano la maggior parte delle
finanze americane e dei giornali americani. E tutti sappiamo com'è finita
ai Kennedy (John e Robert) perché erano cattolici praticanti e indipendenti
economicamente, avendo banche proprie.
IV
FORMARE LA
MASSONERIA
L’Alleanza
Israelitica Universale, al Congresso di Losanna del 1875, dove si ebbe
ufficialmente la fusione tra ebraismo e Massoneria, dichiarò: «L’ebraismo
ha riconosciuto nella Massoneria uno degli strumenti essenziali per la
realizzazione del suo sogno di dominio universale» 25. Dicono i Protocolli: «Dobbiamo mettere a
nostro servizio gli uomini più capaci del mondo. Il nostro governo deve
attirare a sé i pubblicisti, i massimi giuristi, i tecnici, i diplomatici,
e infine gli uomini preparati in scuole speciali con un'educazione
superiore» 26. «A tale scopo, ci serviremo della Massoneria.
Quelli che entrano nelle società segrete, sono ordinariamente degli
ambiziosi, degli avventurieri e, in generale, uomini per la maggior parte
leggeri, con i quali non avremo difficoltà ad accordarci per compiere i
nostri progetti. Se avverranno dei disordini, ciò significherà che noi abbiamo
avuto bisogno di provocarli per abbattere una potenza troppo solida. Se si
ordina un complotto nel suo seno, il suo organizzatore altri non sarà che
uno dei nostri fedeli agenti. è naturale che siamo noi,
all’infuori di qualsiasi altra persona, gli unici a dirigere gli affari
della Massoneria. Noi soltanto sappiamo condurla. Noi soltanto
conosciamo lo scopo finale di tutta la nostra azione, mentre i cristiani
non conoscono nemmeno lo scopo immediato delle loro azioni. Ordinariamente,
essi vanno orgogliosi per il loro momentaneo successo, del loro personale
orgoglio nell'esecuzione del loro disegno, senza nemmeno accorgersi che
l’idea non era loro, ma nostra. I cristiani frequentano le Logge massoniche
per pura curiosità o nella speranza di ricevere parte della pubblica
mangiatoia, con l’appoggio delle stesse
Logge. Ve ne sono perfino di quelli che aderiscono alla Massoneria per
poter discutere le loro idee davanti ad un qualunque pubblico; sentono la
necessità del successo e degli applausi, e di questi noi non siamo mai
avari. Noi regaliamo ai cristiani simili successi allo scopo di volgere
a nostro vantaggio gli uomini che si credono di valere
qualcosa; così, accettano senza accorgersene le nostre idee, e senza
mettersi in guardia, fiduciosi di essere infallibili, e convinti di essere
totalmente indipendenti e liberi nelle loro idee» 27. «La Massoneria
servirà a coprire i nostri disegni. Il piano d'azione della nostra potenza,
come pure il quartiere generale del nostro governo, resteranno per sempre
sconosciuti al mondo» 28. Con quale risultato? «Abbiamo al
nostro servizio uomini di ogni opinione, che professano le più diverse
dottrine, uomini che vogliono ristabilire le monarchie, capi-popolo,
socialisti, comunisti e gente che aderisce ad ogni sorta di utopie; abbiamo
soggiogato tutti al nostro carro. Ciascuno di essi mira, da parte sua, a
distruggere i residui del potere, cercando di distruggere le leggi ancora
esistenti» 29. Quando poi un massone dovesse ostacolare i piani
ebraici, la sua fine è segnata. «Il fatto di averli potuti condurre a
questa fede cieca non è forse prova certa che il loro spirito è poco
sviluppato di fronte al nostro? Abbiamo dato al nostro popolo un potere che
non avrebbe mai osato sperare. La morte è la fine inevitabile di ciascuno;
meglio accelerare la fine di coloro che mettono ostacolo alla nostra opera,
piuttosto che essere sacrificati noi che abbiamo creato quest’opera [...].
Noi mettiamo a morte i massoni in modo che nessuno, nemmeno le vittime,
sospettino la nostra condanna; muoiono tutti quando è necessario, come di
malattia normale. E pur sapendo questi fatti, gli iniziati stessi non hanno
il coraggio di protestare. Con questi mezzi abbiamo sradicato ogni
iniziativa di protesta in seno alla Massoneria» 30. La morte del
banchiere massone Roberto Calvi insegna.
V
RENDERE IMPOSSIBILE LA VITA SOCIALE
«Arriveremo così, insensibilmente, alla
soppressione delle varie costituzioni quando verrà il tempo di riunire
tutti i governi sotto la nostra autocrazia. Il riconoscimento del
nostro autocrate può avvenire prima della soppressione delle costituzioni,
se il popolo, stanco per i disordini e per l’incapacità dei suoi
governanti, griderà: «Destituiteli e dateci un re universale che possa
riunirci e distruggere le cause delle nostre discordie: le frontiere fra
Stato e Stato, le religioni e i lavorii segreti degli Stati; dateci un re
che ci doni quella pace e quel riposo, che noi non possiamo ottenere con i
nostri governi e con i nostri deputati» 31.
VI
CONFONDERE L’OPINIONE PUBBLICA
«Per ottenere
tutto questo, bisogna turbare costantemente, in tutto il mondo, i rapporti
fra i popoli ed i governi, allo scopo preciso di stancare tutti con la
discordia, l'inimicizia, l'odio, la fame, lo stesso martirio, la diffusione
delle malattie e la miseria, affinché i cristiani non vedano altra via di
salvezza che un ricorso alla nostra piena e totale sovranità. Ma se daremo
ai popoli il tempo di respirare, il momento favorevole per noi forse non
arriverà mai» 32.
VII
SAPERE TUTTO
E DIRIGERE TUTTO
Per riuscire
a ciò si dovrà:
1) Adoperare astuzia e ipocrisia.
«La nostra parola d’ordine è: forza e ipocrisia. Solo la forza può
trionfare in politica, soprattutto se è simulata nel talento indispensabile
agli uomini di Stato. La violenza dev’essere il principio; l’astuzia e
l’ipocrisia devono essere la regola per i governi che non vogliono che la
loro corona passi nelle mani di agenti di una nuova forza. Il male è
l’unico mezzo per arrivare al bene. Ecco perché non dobbiamo indietreggiare
davanti alla corruzione, all’inganno e al tradimento, ogni qualvolta
possono servire a raggiungere il nostro scopo» 33.
2) Assoldare numerosi abili agenti.
«Ci è necessario prima di tutto procurarci agenti audaci, temerari e di
tale prontezza di spirito da essere in grado di rovesciare qualunque
ostacolo si presenti nel nostro avanzare» 34. «I nostri agenti
verranno scelti sia nell’alta società che nel basso ceto, fra la classe
amministrativa che si diverte, fra gli editori, fra i tipografi, fra i
librai, fra i commessi, fra gli operai, fra i cocchieri, fra i lacchè,
ecc...» 35.
3) Penetrare
ovunque. «Noi dovremmo saper tutto per dirigere e convogliare tutto ai
nostri obiettivi» 36. A tale scopo, gli ebrei, o direttamente o
con l’opera della Massoneria coadiuvata da tali agenti, sono già penetrati
dappertutto, particolarmente nei gangli direttivi della società: nei
Parlamenti, nei Governi, nei Partiti, nella Democrazia Cristiana,
nell’esercito, nei tribunali e soprattutto nel Vaticano 37.
VIII
IMPADRONIRSI
DELLA STAMPA
«Per dirigere
l’opinione pubblica dobbiamo impadronirci della stampa. A tale scopo,
bisogna penetrare nelle direzioni e nelle redazioni dei vari giornali, fare
giornali propri e creare agenzie di stampa. Queste agenzie, allora, saranno
interamente nelle nostre mani e non pubblicheranno se non quello che noi
loro prescriveremo. Se già ora noi abbiamo il controllo della mente delle
nazioni cristiane, a tal punto che quasi tutti giudicano gli avvenimenti
mondiali attraverso le lenti colorate degli occhiali che noi mettiamo sui
loro occhi; se già da ora nulla ci impedisce di conoscere i segreti di
Stato, come stupidamente li chiamano i cristiani, che cosa sarà quando noi
saremo i padroni riconosciuti dell’Universo nella persona del nostro Re
Universale? Tutti i giornali pubblicati da noi avranno, solo in apparenza,
tendenze e opinioni fra loro opposte fino all’estremo: questo ispirerà
fiducia e attirerà ad essi i nostri avversari senza alcun loro sospetto:
essi cadranno nella trappola e saranno resi inoffensivi. I nostri giornali
dovranno essere di ogni tendenza: aristocratici, repubblicani,
rivoluzionari e anarchici; naturalmente, tutto questo finché ci saranno le
varie costituzioni. Essi avranno come il dio indiano Visnù centinaia di
mani, ciascuna delle quali accelererà il cambiamento della società. Queste
mani condurranno l’opinione pubblica nel senso da noi voluto, perché un
uomo troppo agitato perde la facoltà di ragionare e cede facilmente alla
suggestione. Gli ignoranti che crederanno di ripetere l’opinione del
giornale del loro partito, ripeteranno invece e faranno propria la nostra
opinione oppure quella che ci piacerà che sia creduta. Così potremo calmare
o eccitare le menti nelle questioni politiche, persuaderle o confonderle
stampando tanto notizie vere quanto notizie false, confermando i fatti o
smentendoli, secondo l’impressione che fanno sul pubblico. Esploreremo
sempre bene il terreno prima di metterci il piede sopra» 38.
IX
FARE IL COMUNISMO
Per rovinare
la società capitalista e tutta l’economia dei paesi cristiani era
necessario il comunismo. A questo ci pensò l’ebreo Carlo Marx (il cui vero
nome era Mordekkai Levi;
1818-1883). I «Savi» di Sion tracciano la strada per realizzarlo. Dicono i
PROTOCOLLI: «Non si può avere l’uguaglianza a causa delle diverse attività
a cui ciascuno è chiamato. Se essi studiassero questa scienza, i popoli
obbedirebbero volentieri ai poteri governativi e all’ordine sociale
stabilito a loro vantaggio dallo Stato. Al contrario, nel presente stadio
della scienza, quale noi l’abbiamo tracciata, il popolo crede ciecamente
alla parola stampata e si alimenta, in conseguenza degli errori che gli
sono stati insinuati nella sua ignoranza, di un vero odio contro tutte le
classi sociali che crede più elevate della sua. Il popolo non comprende
l’importanza di ciascuna categoria sociale. Questo odio crescerà ancora di
più quando ci sarà la crisi economica che finirà con l’arrestare i mercati,
le borse, e la macchina dell’industria. Quando noi riusciremo a creare, con
tutti i mezzi clandestini possibili e con l’aiuto dell'oro, che è tutto
nelle nostre mani, una crisi economica generale, noi getteremo sul lastrico
folle immense di operai in tutta l’Europa. Queste masse allora si
getteranno, con voluttà, a trucidare coloro che esse invidiano fin
dall’infanzia e ne distruggeranno i beni. Le masse inferocite non
toccheranno i nostri beni, perché il momento dell’attacco ci sarà ben noto
e noi potremo prendere tutte le misure necessarie per proteggere i nostri
beni» 39. A fare la Rivoluzione comunista ci pensarono un grosso
gruppo di ebrei che costituirono la maggioranza dei 21 membri del Comitato
Rivoluzionario capitanato da Lenin (1870-1924). Tra i membri più noti di
tale Comitato, ci furono gli ebrei Zinowiew (1883-1936) e Trotskij
(1879-1940) 40, capo dell’Armata Rossa. Il Times, del 10-5-1920,
documentava che su 556 principali funzionari della Russia «attuale», 17
erano russi e 541 erano ebrei. D’altro lato, non è un mistero che è stata
la Massoneria americana ad impedire la distruzione del comunismo sovietico.
Quando alla morte di Hitler, il capo dell’esercito tedesco chiese
all’America e all’Inghilterra una pace separata per poter distruggere il
comunismo sovietico, mentre Winston Churchill (1864-1965) non solo
acconsentiva, ma sollecitava Roosevelt ad accettarla, il massone Roosevelt
41 rispose: «Non farò mai questo a Stalin». L’U.R.R.S., dal canto
suo, scoperta una sua vocazione messianica, persegue un proprio piano per
raggiungere il dominio mondiale, piano basato su queste direttive:
a) Formare
nel popolo una mentalità marxista mediante la stampa, con le riunioni di
cellula e con i comizi. Annualmente, i comunisti stampano molte centinaia
di milioni di copie di libri, di riviste e di giornali;
b) Rovinare
l'economia capitalista e giungere all’inflazione mediante gli scioperi ed i
continui aumenti salariali;
c)
Infiltrarsi dappertutto per conquistare tutto, costituendovi delle cellule
di attivisti: nelle fabbriche, nei quartieri, nelle università, ecc... Un
universitario mi diceva: «La mia facoltà è completamente nelle mani dei
comunisti; è riuscito in questo un piccolo gruppo di universitari
comunisti, che al massimo potranno essere una dozzina».
d)
Raggiungere il potere con colpi di Stato ovunque dove esiste la
possibilità, perché con le elezioni troppo difficilmente lo raggiungeranno.
Con tale sistema, il comunismo ha raggiunto il potere in Cina, Vietnam,
Cuba, Stati Africani, ecc...
e) Corrompere
i popoli con l’immoralità per poterli conquistare. Diceva Lenin: «Se
intendiamo distruggere una Nazione, dobbiamo, in primo luogo, distruggerne
la morale. Allora la Nazione cadrà nelle nostre mani come un frutto maturo.
Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra». La prima
ambasciatrice russa in Scandinavia, la Sig.a Aleksandra Michajlovna
Kollontaj (1872-1952), nota in Russia per aver cercato di conciliare le
istanze dei nascenti movimenti femministi con i principi socialisti, aveva
la consegna di non parlare di comunismo, ma di propagare, in un crescendo
l'amore libero tra la gioventù accademica. Un comunista americano ha
confessato, ultimamente, di avere diffuso la letteratura pornografica, per
27 anni, al fine di corrompere la gioventù americana 42.
Scriveva Arthur Landsberg nel suo libro Asiatici, scritto nel 1925: «Un
Paese non è altro che un corpo gigantesco. Chi regola le sue funzioni
genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si conquista
il Paese mediante il suo istinto più sviluppato; allora, quella generazione
senza più ritegno, perderà le sue forze, in preda ad un’ebbrezza di cui noi
potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimolanti, sapremo
renderla permanente e fare del Paese un’isola di ossessi» 43. La
totale spregiudicatezza sessuale della classe lavoratrice, come presupposto
della Rivoluzione comunista, costituiva, già negli anni venti, il programma
del membro del partito comunista tedesco Wilhelm Reich (1897-1957) 44,
ebreo, discepolo di Freud, fondatore a Berlino dei cosiddetti «Gruppi Sexpol».
Oggi egli è il «profeta degli studenti dell’estrema sinistra. Ecco una
delle istruzioni diramate dal Partito Comunista della Florida nel 1970:
«Corrompi la gioventù; allontanala dalla religione; desta l’interesse per
il sesso; rendila superficiale; distruggi il suo slancio giovanile; soffoca
il suo interesse per lo Stato, distraendola con lo sport, con il sesso e
con qualsiasi trivialità! Spingila con ogni mezzo a perdere tutte le virtù
morali, l’onestà, il pudore, la moderazione e la fede alla parola data»!
Diceva Mao Tse-tung (1893-1976): «Faremo penetrare la nostra ideologia
attraverso le debolezze morali dei nostri avversari». Da un'istruzione
interna del Partito Comunista Italiano del 1970: «Perché dovremo opporci,
in nome della morale, alla crescente corruzione della borghesia? Il nostro
compito sta nel dare l’appoggio tattico a questo irresponsabile affare
pornografico e nel dichiarare, come altissimo fine, l’assoluta libertà
artistica. In tal modo, acceleriamo effettivamente la decomposizione della
borghesia». Su Il Tempo, del 3 giugno 1984, si poteva leggere: «Un
incredibile progetto finanziato dal Comune. Quest'estate avremo pure un
posto per «imparare» a fare l’amore, ossia una «Love city». Era il progetto dell’A.R.C.I.,
l’organizzazione paracomunista di ricreazione per animare la seconda metà
di luglio nel quadro dell’Estate Romana, patrocinata dall’assessore alla
Cultura, l’on. comunista Renato Nicolini. La «Love city» fu organizzata in
un’area di accesso, in un punto «test» incentrato sul «Dimmi come ami e ti
dirò chi sei», in una mostra «photo love», una discoteca, uno spazio di
conversazione, un «single bar» e naturalmente un «post love». Fu fatta «una
gara del bacio più sensuale e travolgente con assegnazione di premi» e
anche «una dimostrazione di tecniche di seduzione». La «città dell’amore»
si concludeva con «uno spazio per parlare d’amore» e da un «single bar»,
inteso come «il luogo dell’approccio vero e proprio» dove «trovare un
possibile partner». La «Love City» era ambientata, in modo di galvanizzare
i partecipanti, tra i nudi monumentali del Foro Italico e costò la somma di
95 milioni, contro i 40 di probabili entrate. La differenza per cinquanta
milioni fu coperta dal Comune. A tal fine, i vari partiti in combutta con
gli altri laicisti hanno prodotto quell’oceano di pornofilms e di riviste
pornografiche che hanno infradicito il mondo occidentale con utili
astronomici di migliaia di miliardi di lire. Solo in Italia si stampano
ogni settimana 8 milioni di copie di riveste pornografiche. «Corrompere,
corrompere, corrompere»! è il
motto di Underground, un foglio tedesco porno-politico diffuso fra gli
studenti 45. Ecco quanto affermava l’ex-presidente federale del
S.D.S.: «I problemi della sessualità sono stati la nostra via per politicizzare
la scolaresca». Così il Segretario del Partito Comunista di Hong-Kong:
«Pechino ha investito circa un miliardo di dollari nell’esportazione
clandestina della droga nell’Europa. In questo modo, spera di liquidare
l’Europa entro una quindicina di anni» 46. Questa è la tesi
sostenuta nel film di Jens Jôrge Thorsen Giornate calme a Clichy,
(dove ci si burla di Cristo dal lato sessuale): «La gente deve vivere senza
Dio e senza patria. Allora, tutto andrà meglio
X
DIVIDERE
I CRISTIANI
a) Dividerli all’esterno
«Un’alleanza
universale dei cristiani potrebbe dominarci per qualche tempo; ma noi siamo
garantiti da questo pericolo dalle profonde discordie che li dividono e che
non si possono estirpare dai loro cuori. Noi abbiamo opposto gli uni agli
altri tutti i progetti e gli interessi individuali e nazionali dei
cristiani, i loro odi religiosi e razziali che noi per venti secoli abbiamo
coltivato. è per questo che
nessun governo troverebbe appoggio contro di noi; ciascuno giudicherà
un'alleanza contro di noi sfavorevolmente ai propri interessi. Noi siamo
troppo potenti. Tutti devono fare i conti con noi. Le più grandi potenze
non possono concludere il più piccolo trattato, senza che noi già fin d’ora
non vi prendiamo parte» 49.
b) Dividerli
all'interno
«La divisione
del popolo in partiti li ha messi tutti nelle nostre mani, perché per
condurre una lotta di opposizione è essenziale avere denaro, e questo lo
controlliamo noi. Temevamo l’alleanza della potenza illuminata dei sovrani
con la forza cieca del popolo; ma noi abbiamo preso tutte le misure
possibili contro questa eventualità. Tra queste due forze noi abbiamo
innalzato il muro del reciproco terrore. In tal modo la forza bruta del
popolo è diventata il nostro appoggio e saremo soli a guidarla: sapremo
dirigerla e manovrarla con sicurezza al nostro scopo» 50.
XI
TURBARE
ED INEBETIRE I
CRISTIANI
«Per
raggiungere il dominio universale dobbiamo turbare la mente degli uomini e
inebetirli in maniera da paralizzare in loro lo spirito critico e far fare
loro quanto noi andremo stabilendo.
Per riuscire in questo:
a) Il
problema più importante di questo governo è di indebolire la mente del
popolo con la critica.
«Noi ci
approprieremo della fisionomia di tutti i partiti e di tutte le varie correnti
politiche e comunicheremo questo indirizzo a tutti i nostri oratori, che ne
parleranno tanto, che tutti saranno stanchi di sentirli. Per impadronirci
dell'opinione pubblica è necessario confonderla al massimo, esprimendo da
diverse parti e a lungo, il più gran numero di opinioni contraddittorie,
affinché i cristiani si perdano in un simile labirinto di idee e si
convincano che è meglio non avere nessuna opinione politica» 51.
Sta di fatto che ebrei e massoni si sono infiltrati in tutti i partiti e
che parecchi di questi sono diretti da essi. Proseguono ancora i Protocolli: «Il segreto necessario
per governare con successo, sta nel moltiplicare al massimo gli errori, i
vizi, le passioni e le leggi, in modo che, in questo caos, nessuno possa
vederci chiaro. Gli uomini non arriveranno più a comprendersi a vicenda.
Questa tattica avrà ancora l’effetto di gettare la discordia in tutti i
partiti, di dissolvere tutte le forze collettive che ancora non vogliono
sottomettersi a noi. Questa politica scoraggerà ogni iniziativa personale,
per quanto geniale, e sarà più potente di milioni di uomini tra i quali noi
abbiamo seminato la discordia» 52.
b) Si devono
sviluppare i mezzi visivi.
«II metodo
per sopprimere il ragionamento è già in vigore nel sistema educativo detto
«insegnamento visivo», che trasformerà i cristiani in automi che non
pensano e che attenderanno le immagini dei fatti per capirli. Uno dei
nostri migliori agenti in Francia vi ha già introdotto il nuovo metodo di insegnamento
dimostrativo» 53. Non è un mistero che gli ebrei, mediante le
loro case cinematografiche, mediante la Massoneria e mediante il comunismo,
posseggono o controllano la maggior parte della produzione cinematografica
e televisiva del mondo.
XII
DISTRUGGERE
LA FEDE CRISTIANA
«I nostri
filosofi discuteranno tutti i difetti delle credenze cristiane, ma nessuno
discuterà la nostra religione dal suo vero punto di vista, perché nessuno
la conoscerà a fondo se non i «nostri» che non oseranno mai tradire i suoi
segreti [...]. Nei paesi che si chiamano «progrediti», noi abbiamo creato
una letteratura folle, sporca e abominevole. La simuleremo un poco dopo il
nostro arrivo al potere per sottolineare il contrasto dei nostri discorsi e
dei nostri programmi con queste turpitudini. I nostri Savi, allevati per
dirigere i cristiani, comporranno discorsi, progetti, memorie e articoli
che si accorderanno d’influenzare gli animi e permetteranno di dirigerli
verso le idee e le conoscenze che vorremo loro imporre» 54.
A tale scopo
si dovrà:
a) Se è
utile, diffondere l’ateismo
«Questa
degradazione transitoria non impedirà l’esecuzione dei nostri piani, ma
servirà d'esempio alle future generazioni che intenderanno la nostra
spiegazione sulla dottrina di Mosè, il cui sistema stoico e ben concepito
avrà portato alla conquista di tutti i popoli» 55.
b) Screditare
il clero
Il periodico
francese Vers Demain, pubblicò il piano elaborato verso 1860 dal massone
spretato Paul Roca 56: «Soppressione della veste talare,
matrimonio dei preti, revisione dei dogmi in funzione del progresso
universale, sconvolgimento della liturgia, l’Eucarestia ridotta a un
semplice simbolo della comunione universale ed il vecchio Papato ed il
vecchio sacerdozio abdicanti di fronte ai preti dell’avvenire» 57.
«Mediante la nostra opera, dei nostri agenti e di tutte le forze laiciste
da noi ispirate, abbiamo provveduto già a screditare la classe dei preti e
a disorganizzare la loro missione che attualmente ci potrebbe dar noia. La
loro influenza sul popolo diminuisce ogni giorno. La libertà di coscienza è
ormai proclamata ovunque. Di conseguenza, pochi anni ci separano dalla
rovina completa della religione cristiana. Metteremo clericalismo e
clericali in un quadro così ristretto che la loro influenza sarà nulla in
confronto a quella di un tempo. Quando verrà il momento di distruggere
definitivamente la corte papale, il dito di una mano invisibile mostrerà al
popolo questa corte. Ma quando i popoli l’assaliranno, noi appariremo come
i suoi difensori per non permettere
l’effusione del sangue. Con questa diversione noi penetreremo all’interno e
non ne usciremo finché non l’avremo completamente rovinata. Il Re dei
Giudei sarà il vero papa dell’universo, il patriarca della chiesa
universale. Ma fintantoché noi non avremo allevato la gioventù nelle nostre
credenze di transizione, poi nelle nostre, non colpiremo apertamente le
chiese esistenti, ma le combatteremo con la critica e con la dissenzione.
In generale, la nostra stampa contemporanea svelerà gli affari di Stato, le
religioni e l’incapacità dei cristiani, e tutto questo nei termini più
disonesti, onde denigrarli in ogni maniera come solo può farlo il genio
della nostra razza» 58. E George Panetton, in un documento
interessante scrive: «Nel 1938, un
altro esponente della setta massonica aveva confessato: «Abbiamo intrapreso
la corruzione in grande stile; la corruzione del popolo attraverso il clero
e la corruzione del clero per mezzo nostro, allo scopo di seppellire la
Chiesa».
XIII
DISTRUGGERE
I GOVERNI
«Per non
distruggere avanti tempo le istituzioni dei cristiani, noi vi abbiamo già
posto sopra le nostre mani esperte, e già abbiamo in nostro possesso tutti
i comandi del loro meccanismo. Queste direzioni erano regolate severamente
e giustamente; noi vi abbiamo sostituito amministrazioni arbitrarie e
disordinate. Abbiamo sotto il nostro controllo la giurisdizione, le
elezioni, la stampa, la libertà individuale, e, soprattutto, l’istruzione e
l’educazione che sono le pietre angolari della libertà. Noi abbiamo
ingannato, inebetito e corrotto la gioventù cristiana con una educazione
fondata sopra principi e teorie che noi riconosciamo falsi, ma che noi
abbiamo inculcato a nostro interesse» 59. Basta pensare
all’ebreo Freud 60. «Per ottenere questo è urgente indurre tutti
al suffragio universale, senza distinzione di classi o di clan elettorali,
allo scopo di raggiungere la maggioranza assoluta, che non si potrebbe
ottenere per mezzo delle sole classi educate, colte e ricche. Avendo
inculcato in ogni uomo l’idea della sua importanza, noi distruggeremo
l'efficacia dell'educazione cristiana nelle famiglie, impediremo agli
uomini capaci di farsi avanti e la massa, guidata da noi, non permetterà
loro neppure di parlare. La folla è abituata a sentire solo noi che le
paghiamo l’obbedienza e l’ascolto. Con tutto questo noi faremo del popolo
una forza così cieca, che non sarà più capace di muoversi senza i nostri
agenti, che noi avremo stabiliti al posto dei suoi capi» 61.
«Quando abbiamo introdotto nell'organismo dello Stato il veleno del liberalismo, tutta la sua costituzione
politica è stata cambiata. Gli Stati sono caduti malati da un'infezione
mortale: la decomposizione del sangue. Non ci resta che attendere la fine
della loro agonia. Dal liberalismo sono nati i governi costituzionali, che
hanno sostituito presso i popoli cristiani i governi autocrati. I governi costituzionali, come ben
sapete, non sono altro che una scuola di discordie, disaccordi, contese e
inutili agitazioni di partiti; in una sola parola, essi sono la
scuola di tutto ciò che fa perdere ad uno Stato la sua individualità e la
sua personalità. La tribuna, così come la stampa, ha condannato i
governanti all'inazione e alla debolezza; li ha resi inutili e per questo
si spiega perché sono stati rovesciati» 62. Infine, dopo aver
precedentemente dettato come far giungere i governi cristiani
all’inflazione facendo domandare a tutte le categorie di lavoratori
continui aumenti salariali, i Protocolli,
dispongono 63 come farli crollare mediante sempre nuovi
prestiti, che essi non saranno mai in condizione di estinguere.
XIV
INTRONIZZARE IL
SOVRANO
UNIVERSALE EBREO
«Lo
intronizzeremo con un colpo di Stato preparato meticolosamente, che dovrà
scattare contemporaneamente in tutte le nazioni e deporre
contemporaneamente tutti i governi o facendoci apparire come i salvatori
dell’umanità. A tal fine, dobbiamo far dare da parte dei Presidenti delle
repubbliche disposizioni impopolari, e altre peggiori e in contrasto, dai
loro ministri, così da screditare non una persona sola, ma tutto il
governo» 64.
XV
COME DEV'ESSERE QUESTO GOVERNO
a) Dispotico.
«Il nostro governo dev'essere
dispotico, altrimenti non può raggiungere gli scopi che si prefigge.
Appena la folla s’impossessa della libertà, la trasforma subito in
anarchia, che è il grado massimo della barbarie» 65. «Noi aboliremo ogni libertà politica
«di insegnamento e di coscienza» 67. «L’ordine sarà ristabilito,
con un certo ricorso anche alla violenza, ma l’ordine sarà ristabilito veramente. Dimostreremo di
essere i benefattori che hanno restituito la libertà e la pace al mondo
torturato. Ognuno potrà godere della tranquillità della pace, dell’ordine
nei rapporti sociali, ma a condizione che tutti osservino le nostre leggi.
Dimostreremo che né la posizione sociale, né il potere danno ad un uomo il
diritto di propugnare principi contestatori e distruttivi, quali la libertà
di coscienza, la uguaglianza, ed altre cose simili» 68.
b) Socialista
«Un popolo
con piccole industrie non conosce lo sciopero, segue l’ordine usuale esistente
e di conseguenza dipende dalle forze del potere. Lo sciopero è la cosa più
pericolosa per il governo» 69. «Le tasse saranno pagate senza l’oppressione e senza la rovina
del popolo, in proporzione del valore di ciascuna proprietà individuale.
I ricchi dovranno comprendere che è loro dovere dare una parte della loro
soverchia ricchezza al governo, perché questo garantisce loro il possesso
sicuro del rimanente e inoltre dà loro il diritto di guadagnare
onestamente; dico onestamente, perché il controllo della proprietà impedirà
ogni furto sul terreno legale. Questa riforma sociale deve venire subito,
perché il suo tempo è venuto: essa è necessaria come garanzia di pace. La
tassazione dei poveri è l’origine delle rivoluzioni ed è sempre di grave
danno allo Stato che, sforzandosi di tassare i piccoli profitti, perde i
grossi vantaggi della tassazione dei ricchi. La tassazione dei capitali
poi, indipendentemente da quanto farà diminuire le ricchezze dei privati,
nelle cui mani le abbiamo lasciate
accumulare sino ad ora, di
proposito, per controbilanciare la forza dei governi dei cristiani ed il
loro denaro. La tassazione progressiva, applicata proporzionalmente
alle fortune individuali, renderà più che non il sistema attuale di tassare
ugualmente, che a noi è utile perché è causa di agitazione e malcontento
fra i cristiani. Questa misura metterà fine all’odio delle classi povere contro
i ricchi, perché essi vedranno allora in essi un sostegno finanziario allo
Stato, e i sostenitori della pace e della prosperità. Le classi povere
vedranno che sono i ricchi che forniscono i mezzi necessari per ottenere i
grandi benefici della stabilità dello Stato, dell'ordine, del progresso e
della pace» 70. In fondo, il fine che si apparentemente sembrano
proporsi gli ebrei non è cattivo, ma anzi, è bene cercare di edificare una
città terrena felice 71. Addirittura, noi cattolici potremmo
collaborare se questo non mirasse a stabilire l'egemonia della loro razza
sul mondo, se non si servisse di mezzi illeciti, e se rispettasse la libertà
individuale. Ma il proposito finale di distruggere la Chiesa cattolica fa
dell’ebraismo il più grande nemico e spiana la strada alla venuta
dell’Anticristo.
XVI
QUANDO LO PREVEDONO I
PROTOCOLLI
«Prevediamo l'intronizzazione del
nostro Sovrano Universale fra un secolo» 72. Le varie tappe
preparatorie a tale avvenimento sono state raggiunte. L'esperimento
comunista, che nel frattempo è servito a screditare il capitalismo, è
fallito universalmente, e i popoli soggiogati dalla dittatura comunista
aspettano il momento propizio per abbatterla, come già hanno fatto vedere
le rivolte popolari ungherese, cecoslovacca e polacca. La mentalità
socialista è divenuta universale. L’ateismo, l’agnosticismo, l’immoralità,
l’indifferenza religiosa sono divenuti universali ed hanno distrutto o
assopito la fede cristiana nelle masse. La sfiducia nei governi, nei
partiti, nelle istituzioni è divenuta ugualmente universale. Il pericolo di
una guerra nucleare distruggitrice di tutta la terra è divenuta un incubo per
tutta l’umanità, per cui se dovesse presentarsi un mediatore tra Oriente e
Occidente sarebbe accolto dall’umanità a braccia tese; e tale mediatore non
potrebbe essere che un ebreo: precisamente il Sovrano Universale, come
profetizzava all’inizio del secolo
Robert Hug Benson nel suo libro Il dominatore del mondo. L’oro
occorrente per qualsiasi operazione è in mani ebraiche. Dicono i Protocolli: «Nelle nostre mani è
concentrata la più grande potenza moderna: l’oro. In pochi giorni, noi
possiamo estrarre qualsiasi somma dai depositi segreti dei nostri tesori»
73. Se non si potessero verificare le condizioni per la riuscita di
un mediatore universale e ci dovesse essere una guerra nucleare, alla fine
di essa, i sopravvissuti, terrificati, per evitare un qualsiasi altro
pericolo di guerra invocherebbero essi stessi un Sovrano Universale, che
non potrebbe essere che un ebreo, a causa della presenza dell’unica forza
internazionale: l’intellighentia ebraica e la sua serva, la Massoneria,
sempre viva e attiva. Tale Sovrano Universale sarà l’Anticristo. Quando
l’esperimento dell’Anticristo, ossia del Sovrano Universale ebreo sarà
fallito, i giudei apriranno gli occhi al vero senso delle profezie
bibliche. Allora si convinceranno che Gesù è il più bel fiore della loro razza
e lo scopo della loro esistenza, si convertiranno a Lui e prepareranno la
strada al Suo sovrano dominio universale, ossia al Suo ritorno glorioso
della parusia.
LE OMBRE DEL NEW AGE
Ed eccoci ora a quella
complessa corrente di irrazionalità, vera e propria babele di elementi
estranei tra loro, che fu annunciata come l’Era dell’Acquario e che si
originò in atmosfere alquanto particolari. Ridisegnare il mondo,
rimodellarlo a proprio uso: era lo scopo di questi movimenti occulti. Non è
estranea a tutto ciò a cultura della Nuova Era, un fenomeno che produce
"salti di paradigma". Blondet, in una mia intervista (pubblicata
su Teologica n. 5, settembre/ottobre 1996), ha detto che <<In
America latina questo tipo di ideologie sono diffuse, attraverso stampati e
conferenze, dalla fondazione Rockefeller>>. Il nuovo ordine del
pianeta ha la pretesa di omologare tutte le culture del mondo, di
asservirle ad un solo modo di vita, di sacrificarle all’oscura teologia di
una elite illuminata. E così si attuano strategie che creano nuovi
razzismi, che mirano a sacrificare i poveri del pianeta, a sottometterli
alle aberranti ideologie dei "signori del mondo".
Scenari inquietanti si delineano sul futuro della nostra
società. Si attuano, nascostamente, strategie volte a modificare la
struttura dei nuovi valori della persona. Strategie del Nuovo Ordine
mondiale con il fine deliberato di cambiare l’uomo e la società. A tale progetto si ispirano e
vengono diffuse nuove e inquietanti filosofie. Non pochi studiosi sono del
parere che sarebbe in azione una segretissima e potentissima lobby
internazionale, responsabile, tra l’altro, di fatti gravissimi, come
rapimento e l’abuso sessuale di bambini e altri reati orrendi fino ai
sacrifici umani. A proposito di
sacrifici rituali, un ex funzionario del FBI, Ted Gunderson, ha denunciato
che ogni anno più di 50.000 persone, per lo più giovanissimi, sono sacrificate
a Satana sono negli USA.
I fili invisibili che
legano tra loro le innumerevoli lobby occulte sono difficili da
individuare. Muoversi in questo intricato vespaio di esoterismi è oltremodo
complicato ed i fatti che ogni tanto emergono fanno, a dir poco, drizzare i
capelli. C’è finanche chi è convinto, scrive ancora Jean Vernette, che
<<la Lucis Trust, la satanica (dal 1922 al 1924 si chiamava
Lucifer Trust, nome nato dalla Lucifer Press, rivista portavoce della
Società Teosofica), sarebbe un’organizzazione che unisce organismi attivi
in ambito ecologico e legati al New Age, in particolare organizzazioni
pagane o gnostiche, quali Gli Amici della Terra, il World Wild Life Fund,
Amnesty International e la United Nations Association>>.
STREGONERIA E POTERE POLITICO E MILITARE
Forse il nostro mondo è totalmente
diverso da come lo immaginiamo e la realtà lontanissima da ciò che si vuole
far credere.
La stregoneria è stata ed
è utilizzata ampiamente, anche se oggi ha assunto nomi diversi. Si è
appreso che diversi servizi segreti hanno selezionato degli individui
"predisposti" e li hanno addestrati perché sviluppassero certe
facoltà che, nel medioevo, erano punite con il rogo. Tra queste la telepatia, la bilocazione, l’attacco psichico,
ecc. La notizia è certa. L’americano Richard D’Amato, esperto di
spionaggio del Senato, ha dichiarato al "Washington Post"
(2/12/95) che: <<oltre ai servizi segreti americani si servono dei
sensitivi quelli russo, cinese e di alcuni Paesi europei nostri alleati>>.
L’esperto non ha voluto dire se anche i servizi segreti italiani abbiano
usato e usino la stregoneria come arma. Il cervello è ancora, in gran
parte, un mistero fitto fitto. Il prof. Leonid L. Vasiliev, accademico
delle scienze di Mosca, ha ammesso: <<Il giorno in cui l’uomo scoprirà l’enorme potenza racchiusa
nella mente umana, compirà una rivoluzione più grande di quella della
scoperta dell’energia atomica>>. La stregoneria, a dispetto di quanto comunemente si pensa, è più
viva che mai ancora oggi. Si celebrano oscure pratiche, in luoghi asettici
come laboratori scientifici top secret, rituali tenebrosi come quelli
praticati nei sabbath medievali. Sembra incredibile, eppure, è proprio
così. Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista
(apparsa sulla rivista "Teologica", settembre/ottobre 1996), mi
confidò: <<Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino
a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di
luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno
vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose
che si sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici
di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini.
Il tutto avviene in un sottofondo
rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si
tratta di gente che ricoprono altissime cariche, funzionari del Pentagono,
esponenti dell’alta finanza mondiale, politici di altissimo livello,
etc.>>.
Per quanto possa sembrare
assurdo si svolgono nel nostro pianeta, segretamente, rituali spaventosi
che, in alcuni casi, sono espressione di pratiche ancora più orripilanti,
come la <<sostituzione di anime operata magicamente>>.
Esperimenti terribili, sulla falsariga di quello descritto in un
introvabile libro, sono segretamente attuati: <<...si sono
appropriati dei corpi di...>>. Per chi non avesse ancora capito qui
viene insegnato l’omicidio magico, infatti, il mago continua: <<…come
ho più volte insistito, intendo esporre lo -Yoga per non morire-, i metodi
tantrici per trasferirvi alla fine dei vostri allenamenti... in un altro
corpo fisico...>>. Si ossessionano e si uccidono le persone
magicamente.
Un ex maggiore, il quarantunenne David Morehouse, ha
raccontato la sua personale esperienza di mago al servizio della Cia. Egli, tra l’altro, ha detto al "Corriere della Sera"
(3/12/95): <<Imparammo ad uscire con la mente dal corpo, a portarci
in altri luoghi e in altri tempi, a vederli e a descriverli>>
e alla domanda sul perché decise di andarsene via ha così risposto:
<<Per una questione morale e per la mia sanità mentale. Volevano che
interferissimo (il suo gruppo era composta da 4 uomini e quattro donne, 8
sensitivi in tutto, ndA) nella psiche dei loro bersagli: per esempio, durante
la guerra del Golfo Persico tentammo di aggredire la mente di Saddam due
volte al giorno, cinque giorni alla settimana, di disorientarlo. Non si
deve usare l’extrasensorialità come un’arma. E io incominciavo a soffrire
di dissociazione. Perciò sono caduto in disgrazia>>.
Il lettore potrà pensare
che si tratta di storie fantasiose ma non è affatto così. Leggete ancora
quanto il ten. Col. John Alexander, scrisse su "Military Review"
(n. 12, dicembre 1980), la rivista specializzata dell’Esercito americano:
<<esistono sistemi di armi
il cui funzionamento si basa sui poteri mentali, le cui caratteristiche
letali sono già state sperimentate>>. L’articolo molto lungo
si intitolava: "The New Mental Battlefield" (La nuova strategia
mentale). Nella nostra società postmoderna, sono attive sfere oscure dedite
ad ogni genere di ritualità tenebrosa e dionisiaca, tutte protese alla
ricerca ossessiva dei poteri senza curarsi da dove questi provengano.
Apprendiamo, pure, che i
servizi di intelligence non sono estranei a certe pratiche. Michael Rossman
aveva avvertito: <<Abbiamo a che fare con l’avvento di una tecnologia
che ha i più paurosi e complicati potenziali di liberazione e di tirannia
nel campo psicologico e materiale>>. Per essere chiari questa
tecnologia, a cui lo studioso si riferisce, non è altro che la magia. Anche
i militari sono stati molto espliciti al proposito. Una realtà
inimmaginabile si apre agli occhi di chi era convinto di vivere in un mondo
laico e aperto, secolarizzato e democratico, sottoposto alle leggi
dell’economia e alle scoperte delle scienza, dove tutto ciò che viene
chiamato "magia" sembrava essere irrilevante nel guidare l’azione
politica. Invece non è affatto così.
Ci informa ancora Blondet:
<<Ho appreso che qua e là nel mondo, oggi, in ambienti
insospettabili, si opera in molti modi – dall’orgia allo "stupro
metafisico", dalle trasgressioni della Mano Sinistra al sacrificio
umano azteco – per giungere a trasformare la società umana nella
"comunità della morte">>.
Potrebbe aver ragione J.
Finley Hurley quando nel suo "Stregoneria" (Armenia, Milano 1986)
scrive: <<Forse vi è
un’Istituzione, un’eminenza grigia che non sospettiamo, la cui mano si
stende dappertutto>>. Questa
oligarchia misteriosa potrebbe essere molto addentrata nella conoscenza di
queste antiche pratiche maledette, e tenerle in gran conto, e utilizzarle
più di quanto si possa lontanamente immaginare. Forse il nostro mondo è
totalmente diverso da come lo immaginiamo e la realtà lontanissima da ciò
che si vuole far credere.
La stregoneria è usata nella politica e, pare, con ottimi
risultati. Tra i
tanti esempi che si potrebbero fare riporto, solo, quanto ha scritto il
settimanale "Megapolis-Express" e, cioè, che Boris Eltsin si è
servito più volte di uno stregone, camuffato da deputato, capace, tra
l’altro, di controllare psichicamente i suoi colleghi parlamentari. Sarebbe
stato lui a impedire un’opposizione decisiva dei parlamentari
all’intervento russo in Cecenia. Lo stregone del Presidente Eltsin è,
secondo la rivista, in grado di provocare la morte delle sue vittime. Egli
vanta, in qualità di sensitivo, una lunga collaborazione con il Kgb. Viene
ora naturale chiedersi se è mai stato dimostrato scientificamente la
possibilità che una mente possa interagire con un’altra, anche a lunga
distanza.
Il dott. Milan Ryzl,
fisico cecoslovacco, da tempo trasferitosi in America, ha effettuato
esperimenti del genere. Ha causato, tramite un soggetto agente che si
concentrava su sintomi di soffocamento, attacchi di asma ad un ricevente,
lontano molti chilometri (M. Ryzl, Parapsicology in Communist Countries of
Europe, International Journal of Parapsychology 10: 3, 1968). Jule
Einsenbud, psicanalista, affermò che: <<Non è più misterioso né
soprannaturale, per uno stimolo telepatico, provocare un attacco di asma o
qualche altro fatto fisiologico...>>. Ryzl osservò che per via
telepatica si potevano trasmettere anche stati depressivi e violente
cefalee.
Questi resoconti, davvero
sconcertanti, provano come sia realmente possibile influire mentalmente sui
propri simili, il che avvalora e rende, oltremodo, terrificante l’utilizzo
di certi poteri. La realtà dell’azione mentale è stata dimostrata
scientificamente e, se si nutrono ancora dubbi in proposito, per fugarli
del tutto, occorre solo avere la pazienza di leggersi, per intero, i
protocolli delle ricerche effettuate, in questo campo, da questi e altri
seri studiosi e apprezzati scienziati. E poi, perché meravigliarsi se un
individuo "dotato" può interagire con la mente profonda di
un’ignara e inconsapevole persona, piegandola ai suoi voleri? Si legge,
sempre più frequentemente, sui giornali, di gente (cassieri di banche, di
supermercati, negozianti, ecc.) ipnotizzata da strani personaggi, in pochi
secondi e, poi, rapinata.
Questi casi sembrano
potersi spiegare solamente con l'ipotesi del fluido magnetico. Con la forza della mente è possibile
trasmettere a chicchessia tutto il bene del mondo o ogni specie di male. Il
grande Paracelso si disse convinto di ciò esclamando: <<E' possibile
che per forza della mia volontà io fermi lo spirito del mio avversario in
una immagine e arrivi a renderlo deforme o zoppo.
Per quanto li si continui
a negare, certi strani poteri continuano ad essere usati nella nostra
società moderna. Non è assurdo, a questo punto, credere che queste oscure
tecniche siano tenute in grande considerazione anche da parte di
"scienziati sociali" identificabili. I risultati di alcune
antichissime conoscenze occulte possono essere inauditi, micidiali. Anche
l’ipnotismo, o magnetismo che dir si voglia, può diventare un’arma molto
pericolosa perché, scrisse ancora Servadio: <<L’ipnosi dimostra che
un soggetto in perfetta salute fisica e mentale può divenire strumento
passivo di forze psichiche che egli non è in grado di controllare; i comandi
ipnotici possono provvisoriamente annientare alcune distinzioni essenziali,
come quella tra il reale e l’irreale, tra il vero e il falso, che
costituiscono il fondamento di tutta la nostra vita e della nostra
sicurezza psichica…>>. Inquietante.
E’ pure provato che i
servizi segreti hanno particolarmente a cuore l’ipnosi e che, in questo
settore, hanno fatto passi da gigante. Su certi possibili usi criminali
della particolarissima tecnica ne parla G. H. Estabrooks nel suo libro
"Ipnotismo". L’autore è, come lui stesso scrive, un ipnotista che
presta la sua opera nei laboratori militari Top Secret degli USA. Lì
vengono condotti esperimenti segretissimi relativi, anche, all’applicazione
dell’ipnosi in vasti settori politico-militari. Ecco la domanda che
Estabrooks si pone nella sua opera: <<l’ipnotismo può essere usato
per indurre qualcuno a commettere un delitto?>>. Il super esperto non
ha dubbi al proposito e afferma: <<…la risposta è sì>>. Vengono
i brividi. La maggior parte delle persone non ha la più pallida idea di ciò
che si può attuare con certe particolari tecniche in mano ad
"apprendisti stregoni". La gente comune non sa neppure che un
soggetto può essere portato in trance profonda, senza saperlo e anche
contro la sua stessa volontà e, come è stato dimostrato, costretto ad
uccidere o a suicidarsi.
ORRORI DI UNA SCIENZA ASSERVITA AL MALE
Il nostro è un mondo senza amore e senza pietà dove non si
rispettano né i vivi né i morti.
Vi sembra un’affermazione inverosimile?
Leggete allora che tipo di esperimenti compiono
scienziati-stregoni nel segreto dei loro laboratori:
<<Poco prima
della Seconda Guerra Mondiale, notizie su esperimenti orribili arrivarono
da tutte le parti del mondo. Corpi di animali senza testa venivano tenuti
in vita, e sole teste condannate a continuare a vivere. Ma le allusioni ed
i frammenti di notizie non bastarono per allarmare il mondo. Tramite cuori
artificiali veniva pompato il sangue saturo di ossigeno nei cervelli. Si
vedevano teste di animali fiutare odori, sentire sapori, muovere gli occhi
e respirare, teste il cui cervello funzionava - e tutto senza tronco e
senza cuore.
E nel solo tronco, sul
quale era stato impiantato un sistema di tubi, il cuore continuava a
battere perché il cervello, che avrebbe dovuto assicurare gli stimoli naturali,
era stato sostituito da un motore. Le notizie su macabre operazioni, sulla
creazione di esseri con cervelli automatici, stimolati da una distanza di
cento metri con impulsi elettrici, continuavano ad essere giudicate come
nate dalla fantasia.
Ma oggi, quasi un
secolo dopo i falliti esperimenti del francese Jean Laborde, queste storie
assumono improvvisamente una forma concreta: il professore americano Robert
White presenta al mondo un sensazionale esperimento... Con i suoi trapianti
sensazionali di teste, egli ha iniziato una nuova epoca nel campo della
chirurgia del cervello. Tutto è cominciato con un esperimento riuscito dove
la testa di una scimmia, Reso, è stata trapiantata sul corpo di un’altra.
>>
<<Questo
neurochirurgo che lavora con un gruppo di esperti nel ‘Centro Studi sul
Cervello’ dell’Università di Cleveland (Ohio), ha dato alla serie di cento
esperimenti di questo genere il nome di ‘allenamento indispensabile per
l’intervento sull’uomo’. Egli è convinto che quelle teste funzionino come
tutte le altre e crede fermamente di non essere lontano dal suo traguardo:
il trapianto di una testa..." >>(Jean Baptiste Delacour, Di
ritorno dall’aldilà, Mondadori, Milano 1996, pagg. 201-203).
Nel 1971 il professor
White pubblicava i suoi risultati. Ma siamo solo all’inizio di questi
esperimenti da incubo. Jean Baptiste Delacour, dal quale sono stati
riportati i fatti descritti, continua:
<<Molti di noi
volteranno le spalle, inorriditi, riflettendo su queste descrizioni. Sono,
però, successe delle cose più terrificanti. Belve umane, che trattavano la
vita di un uomo come un pezzo di legno morto, mostri, per cui l’esperimento
contava più di ogni sentimento umanitario, hanno realizzato sull’uomo ciò
che era stato sperimentato con animali. Ora, dopo che sono successe queste
cose orribili, non vogliamo approfondire i particolari del dove e del come;
dobbiamo, invece, parlare dei risultati, di quello che teste umane hanno
provato e descritto, teste umane che non avevano più corpo, a cui era stato
rubato il corpo nell’esecuzione di qualche folle sentenza; teste, montate
su un sistema di tubi nel quale scorreva una soluzione ideata con grande
abilità, la cui circolazione veniva tenuta in moto tramite quei
tubi>>.
La testimonianza che segue supera di gran lunga qualsiasi
fantasia horror: <<Sapevo che tutto era finito. Mi ero detto che tutto
sarebbe passato presto e poi... Ho sentito tutto quanto avete detto, come
mi avete insultato fino all’ultimo momento. Ho visto tutto, quando dopo
avete sollevato la mia testa. Ho sentito tutto finché in me c’era ancora
una goccia del mio sangue. E poi, d’un tratto, ho cominciato a pensare di
nuovo... perché in me scorreva dell’altro sangue. Ora sono qua e ho la
sensazione di esistere e, nello stesso tempo, di non esistere più. So che
tutto è finito. Terribile... terribile... Sto soffrendo. Lasciatemi
morire... Non ho più né corpo né braccia né gambe. Ma sento quello che
dite, vi sento ridere, e soffro...>>.
<<Questo - spiega ancora Delacour - è un
frammento di un rapporto che è stato scritto su un tale esperimento...>>
Orrori di una scienza
asservita al Male.
E oggi a che punto è la ricerca di queste belve umane? Ma soprattutto quanto vale un
essere umano?
L’uomo vale molto poco in
certe parti del nostro pianeta. Come diceva un misterioso interlocutore a
Blondet: <<…i corpi umani diventano low cost stuff. Disposable
commodities. In certe zone del mondo vale già pochissimo, la materia prima
umana>>. Esperimenti non meno terrificanti vengono effettuati su
ignari cittadini da certe Agenzie di Intelligence.
Un documento che ha
dell’incredibile (pubblicato da "Nexus. New Times" ediz.
Italiana, n.6, Luglio-Agosto 1996), elenca tutta una serie di fatti per una
causa contro l’Agenzia di Sicurezza Nazionale statunitense, National
Security Agency (NSA). L’originale del documento in questione, avverte
la citata rivista, è depositato presso la Corte di Washington, DC,
intentata da John St Clair contro la NSA, Ft George G. Mead, Maryland
(Causa Civile 92-0449). Quanto detto dal documento-denuncia oltrepassa ogni
possibile limite.
Viene affermato, in
pratica, che nell’ambito del programma di controllo per la sicurezza
nazionale: <<Il DOMINT della NSA, -riporto dalla citata
rivista-, ha la capacità di… condurre operazioni di controllo
psicologico occulto… tiene sotto controllo tutti i PC ed altri computer
venduti negli USA. La NSA dispone
di attrezzature elettroniche esclusive che analizzano a distanza l’attività
elettrica negli esseri umani;. La NSA registra e decodifica mappe
del cervello individuali (relative a centinaia di migliaia di persone)
Discorsi, suono a 3D ed audio subliminali possono essere inviati alla
corteccia auditiva del cervello del soggetto… e immagini… alla corteccia
visiva: l’RNM può alterare le percezioni, gli stati d’animo ed il controllo
motorio…>>.
Sembrano cose da
fantascienza e parrebbe incredibile che possano avvenire fatti del genere.
"Nexus" pubblica una bibliografia relativa a lavori scientifici
di non facile reperibilità, che provano che esistono testi molto interessanti
in relazione a quanto il querelante asserisce. Ne riporto di seguito
alcuni: "Brain Control", di Elliot S. Valenstein. (ESB;
controllo degli individui). "Modern Bioelectricity"
(Induzioni audio nel cervello con le onde EM; le coperture del DoD; EEG a distanza).
"Neurophysiology", di Sudhansu Chokroverty.
Che i servizi di Intelligence statunitensi avessero effettuato
esperimenti su un gran numero di ignari americani non è una novità. La stampa europea iniziò a
parlarne il 24 gennaio del 1976. Tra i tanti misfatti di cui si incolpa, in
particolare la CIA, vi è anche quello che accusa l’Agenzia di essere
ricorsa all’intrusione, nel cervello di un imprecisato numero di persone,
di impianti intracerebrali miniaturizzati per controllarne e dirigerne la
mente. La cosa non sembra essere improbabile come potrebbe sembrare.
Gli studi della CIA si
diressero anche sulla psico-elettronica. Questo tipo di esperimenti
interessò particolarmente il neurofisiologo della Yale University Jose
Delgado che affermò nel 1966 che: <<il movimento, le emozioni e il
comportamento potevano essere controllati da forze di natura elettrica>>
il che lo portò alla ripugnante osservazione che <<gli esseri
umani possono essere controllati come i robot, premendo dei bottoni>>.
Il successivo salto di qualità portò alle microonde e al loro uso per
ottenere effetti più marcati di influenzamento della mente umana.
Che la CIA avesse effettuato esperimenti su un gran numero di
ignari americani non è una novità. La stampa europea iniziò a parlarne il 24 gennaio del
1976. Quel giorno, scrive il giornalista Marcello Coppetti, sul n. 108 del Giornale
dei Misteri: <<Un dispaccio dell’ANSA da New York (vedere ANSA
N. 65/1 delle 10,46) informava che la signora Elizabeth Barret aveva
accusato le autorità federali di averle ucciso il padre nel 1953 compiendo
su di lui esperimenti segreti… Accusò anche lo Stato di New York perché,
secondo la donna, l’Istituto psichiatrico, nel quale il padre si era
ricoverato per riprendersi da uno stato depressivo, aveva sede a New York e
aveva firmato un contratto segreto nel 1951 col Centro chimico
dell’esercito, che ha sede nel Maryland>>.
Un numero incalcolabile di persone è stato usato come cavie da
laboratorio, per una vasta gamma di esperimenti orribili, che includono
anche armi batteriologiche. Sul n. 6 della rivista "XFACTOR", a tal proposito,
si legge: <<Forse non si saprà mai quali e quanti test di guerra
batteriologica conducano gli Stati Uniti, ma questa serie di incidenti
indica il tipo di esperimenti effettuati: -1952. Nubi di gas innocui
liberate su sei città statunitensi e canadesi. -1955. Epidemia di pertosse
scatenata dalla CIA a Tampa Bay, in Florida. –1956. Zanzare portatrici di
febbre gialla rilasciate in Georgia e Florida. –1965. Detenuti di
Filadelfia sottoposti a diossina, componente chiave del defoliante Agente
Arancio. –1968. La CIA versa sostanze chimiche nelle condotte dell’acqua di
un edificio del governo a Washington per verificare la pericolosità di un
avvelenamento dell’acqua potabile. –1980. Iniezioni di ormoni a profughi di
sesso maschile di Haiti detenuti a Miami e Puerto Rico per provocare la
ginecomastia. –1985. Epidemia di febbre di Dengue in Nicaragua dopo
numerose missioni americane di ricognizione. –1987. Il Dipartimento della
Difesa degli Stati Uniti ammette che in 127 centri sparsi nel Paese
continuano gli esperimenti batteriologici>>. Secondo taluni l’AIDS sarebbe un prodotto della guerra
batteriologica. L’esercito USA, nel 1969, ricevette un budget di 10
milioni di dollari, per ricercare un agente batteriologico nuovo, capace di
distruggere il sistema immunitario.
Esperimenti come quelli riportati in questo articolo assieme
ad altri di identica gravità, furono
condotti, per oltre 40 anni, su una gran quantità di cittadini inermi e
inconsapevoli, da parte dei servizi segreti americani e portano
tutti al famigerato programma MK-ULTRA, che consisteva in una serie
di tecniche occulte ed esperimenti illegali, condotti anche con vari tipi
di droghe ed altro ancora e volti al controllo e manipolazione del
cervello. Il famigerato progetto ebbe origine all’inizio degli anni ’50 e
fu poi interrotto negli anni ’60 per il grosso scandalo scoppiato grazie
alle rivelazioni pubblicate dalla stampa. L’inchiesta che venne aperta non
concluse nulla. A capo della Commissione senatoriale incaricata di indagare
vi era Nelson Rockefeller.
A questo punto è naturale
chiedersi se il programma MK-ULTRA è stato definitivamente messo da
parte. Ci informa Maurizio Blondet che <<…già dal 1961 il
"33°" Robert H.Felix (medico psichiatra e fondatore del National
Institute of Mental Healt, ndr) aveva radunato i principali
ricercatori del MK ULTRA sotto l’ombrello di una nuova istituzione dal nome
rispettabile: l’American College of Neuropsycopharmacology>>.
IL RAPPORTO SEGRETO DA IRON MOUNTAIN E LE SUE
CONCLUSIONI AGGHIACCIANTI
SE E’ AUTENTICO E’
TERRIBILE, SE E’ UN FALSO E’ UN INCUBO. IN OGNI CASO E’ VERO.
"Il rapporto
segreto da Iron Mountain" è, a dir poco, sconvolgente, scioccante.
Il documento, che sarebbe il frutto di due anni di lavoro svolto da un
misterioso "Gruppo di studio", auspica, in uno scenario
apocalittico di orwelliana memoria, un controllo sociale con avanzate
tecnologie da psicopolizia, strumentalizzazione dei mass media per arrivare
a pianificare una serie di spaventose minacce, tra le quali quelle di
inquinare deliberatamente aria e acque; di riportare la schiavitù; di
controllare con dei computer la procreazione e di reintrodurre, nella
società, l’omicidio rituale.
Il gruppo di 15 esperti, che
avrebbe redatto il rapporto, si sarebbe riunito fra il 1963 e il 1966. E’
importante sottolineare, a sostegno della veridicità di tale documento, che
il 10 luglio 1966 fu pubblicata un’analisi effettuata dal "Centro
di Washington per la Ricerca di Politica Estera" e destinata alla
"Organizzazione per il Controllo degli Armamenti e per il Disarmo".
Ebbene, si affermava che il piano di disarmo prospettato dal presidente
Johnson era pericolosissimo, perché, invece di portare la pace, avrebbe
potuto destabilizzare l’equilibrio mondiale. Dopo l’inevitabile scandalo,
che suscitò la pubblicazione del "Rapporto da Iron Mountain",
fu decisamente negato, da organi governativi, che lo studio del "Centro
di Washington per la Ricerca di Politica Estera" poteva essere stato
all’origine del Rapporto.
Si disse che il documento
fu redatto per un non chiaramente specificato comitato governativo ad
altissimo livello, da uno altrettanto Speciale Gruppo di Studio. Il
compito affidato a questi esperti, da un’organizzazione ombra del governo,
sarebbe stato quello di stabilire "la natura dei problemi a cui
verrebbero a trovarsi di fronte gli Stati Uniti se e nel caso in cui
dovesse sopraggiungere una ‘pace permanente’". Le conclusioni cui
sarebbe pervenuta la Commissione dell’Iron Mountain sono spaventose.
Il Rapporto, che nella sua
organizzazione segue i freddi canoni burocratici ed è steso nell’esatto
gergo sociologico, sarebbe stato consegnato, contro quanto stabilito dal
Gruppo di Studio Speciale, da un loro stesso membro, preso da una crisi di
coscienza, al giornalista L. C. Lewin e pubblicato col titolo di "Report
from Iron Mountain on the possibility and desirability of pace", a
cura di L.C. Lewin, dalla The Dial Press di New York nel 1967. Un anno dopo
La "Bompiani" tradusse e pubblicò in Italia il terribile
documento col titolo: "Rapporto segreto da Iron Mountain sulla
possibilità e desiderabilità della pace". E’ dall’edizione
italiana del 1968 che riporto i brani del Rapporto citati in questo
articolo.
La sua pubblicazione suscitò,
come era logico, dure reazioni nell’opinione pubblica, alcuni esperti
dissero che era tutto vero, si parlò, pure, di cospirazione governativa per
mantenere lo stato di guerra, altri dissero che si era soltanto davanti ad
un abile falso, tuttavia che il Rapporto sia vero o falso ha poca
importanza, in quanto, corredato com’è da documenti pubblici e autentici,
da studi e ricerche scientifiche, da testi di filosofia, di psicologia
sociale, di economia, di sociologia, di ecologia e da discorsi e documenti
politici, dimostra, al di sopra di ogni dubbio, che persone importanti,
nell'ambito politico, militare e scientifico pensano proprio in questo
modo. Il prof. Lee Rainwater sociologo alla Washigton University di St.
Louis affermò: "Se il libro è autentico, si tratta allora di uno
scandalo di proporzioni gigantesche, se è una montatura, è un lavoro
certamente brillante. Vi sono persone che la pensano davvero così".
Ecco perché, in ogni caso, il "Rapporto da Iron Mountain"
è attendibile.
Il dr. Waskow si disse
convinto che "…se il libro è una montatura, allora coinvolge di
certo qualcuno molto in alto". Secondo questo esperto se il
documento fosse realmente autentico, come egli sembra supporre, allora
dovrebbe, con grande probabilità, esserne coinvolta la CIA.
Ma cosa dice di tanto grave questo documento?
Tante cose. Afferma, tra l’altro, che la guerra è più desiderabile della
pace perché è utile all’equilibrio della nostra società e ne garantisce la
sopravvivenza, che è efficace "per stabilizzare e per controllare
le economie nazionali" (pag. 110). Addirittura sostiene che il
mondo si troverebbe dinanzi ad una vera e propria sciagura se si cercasse
seriamente di raggiungere la pace. Le funzioni della guerra, leggiamo nel
Rapporto, non sono da considerare uno "spreco", infatti:
"senza una tradizionale economia di guerra, e senza la sua
frequente eruzione in conflitti armati su vasta scala, non ci sarebbero
stati, quasi, tutti i più importanti progressi industrali nella storia, a
cominciare dalla scoperta e dall’impiego del ferro" (pag. 66).
Si afferma, perfino, la
necessità politica della guerra, che non è considerata un’estensione
diplomatica ma uno dei più efficaci equilibratori politici della società:
"Il sistema di guerra non solo è stato ed è essenziale all’esistenza
delle nazioni come entità politiche indipendenti, ma è stato ed è
egualmente essenziale alla stabilità della loro struttura politica interna.
Senza di essa, nessun governo è mai riuscito a ottenere il riconoscimento
della sua ‘legittimità’ o del suo diritto a dirigere un paese. (…).
L’organizzazione di una società, in vista della possibilità della guerra, è
il più importante stabilizzatore politico" (pag. 69).
E così gli esperti in
questione arrivano ad affermare che la guerra è funzionale anche come
"stabilizzatore generazionale" in quanto, ciò che segue è
da far rizzare i capelli: "…la guerra permette alle vecchie
generazioni, …di mantenere il proprio controllo sulle generazioni più
giovani, se necessario distruggendole" (pag. 84). In questo documento
si scopre anche l’utilità della "…guerra come liberazione
psicologica a livello sociale. E’ questa una funzione psicosociale, che ha
per una società gli stessi effetti che la vacanza, la festa, l’orgia per
l’individuo: la liberazione e ridistribuzione di tensioni indifferenziate.
La guerra serve al necessario riadattamento periodico delle norme di
comportamento sociale (il ‘clima morale’) e serve a dissipare la noia
generale, uno tra i fenomeni sociali solitamente più sottovalutati o
addirittura ignorati" (ibidem).
Nella sua conclusione il
rapporto si spinge a cercare sostituti alla guerra nel caso improbabile, ma
non impossibile, dovesse "scoppiare la pace". Le soluzioni
che offre sono davvero terrificanti. Vi si legge che : "per trovare
un efficace sostituto politico della guerra sono necessari ‘nemici
alternativi’, …Per esempio, la contaminazione massiccia dell’ambiente
naturale potrebbe in futuro sostituire la possibilità della distruzione in
massa mediante armi nucleari…" (pag. 96). "Un altro possibile
surrogato della guerra… è il ripristino… della schiavitù" (pag.
99). "Studiosi della teoria dei giochi hanno suggerito, in altri
contesti, l’introduzione di ‘giochi di sangue’ per l’efficace controllo
degli impulsi aggressivi. …Ciò che occore cercare è, in un certo senso,
quello che William James chiamava ‘l’equivalente morale della guerra’"
(pag. 101).
Altro sostituto
dell’azione bellica consiste nel pianificare un vasto programma di
controllo eugenetico: "Non vi sono dubbi sul fatto che limitando,
in tutto il mondo, la procreazione ai prodotti dell’inseminazione
artificiale si avrebbe un efficacissimo surrogato della guerra in quanto
strumento di controllo del livello demografico. …questo sistema
riproduttivo presenterebbe inoltre il vantaggio di essere suscettibile di
dirette manipolazioni a fini eugenetici" (pag. 103). Ulteriori
possibili sostituti della guerra, che fanno venire la pelle d’oca,
suggeriti dal documento: "Un programma, di proporzioni gigantesche,
di ricerche spaziali, volto a scopi irraggiungibili. (…). Una forza di
polizia internazionale, onnipresente, praticamente onnipotente. Una
minaccia extraterrestre ufficialmente annunciata e riconosciuta. (…). Una
forma moderna e progredita di schiavitù. (…). Intensificazione della
contaminazione ambientale…" (pag. 114). Ogni commento è superfluo.
Questo è solo un
condensato di ciò che, nella sua burocratica crudezza, dice Il Rapporto
segreto da Iron Mountain.
Forse si delineano scenari foschi e agghiaccianti sul palcoscenico del
mondo, più terrificanti di quanto si possa lontanamente immaginare. Forse
molti accadimenti di questi ultimi anni sono insiti in certe metodologie
raccomandate dal documento. Dalla lettura di questo agghiacciante studio,
viene in mente George Orwell che, nel suo romanzo "1984",
scriveva che lo slogan dello stato totalitario di cui parla il suo libro
era: "La guerra è pace".
ORRORI SUI BAMBINI E IMPERIALISMO
SATANICO
Un numero incredibile
di persone scompare ogni giorno nel nulla, soprattutto giovanissimi. Molti
di loro si trovano, di altri non se ne sa più niente. E’ come se si fossero
volatilizzati, spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di
persone. Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparsi oltre 2000 minori.
Alcuni di loro tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze
dell'ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del
Ministero dell'Interno nel 1996 sono stati dichiarati scomparsi 2391
minori. Di questi 1912 hanno riabbracciato le loro famiglie. Al marzo '98 i
minori dichiarati scomparsi erano 1419, di cui 796 sono stati rintracciati
dalle forze dell'ordine.
Per farsi una pallida
idea di quanto è grave il fenomeno basti sapere che, nel 1997, "Il
Giornale" (15 Marzo 1997) titolava un lungo pezzo: <<Dal ’90
quadruplicati i ragazzi spariti>>. Oggi sono molti di più. Un
calcolo, anche approssimativo, è impossibile. Il quotidiano, tra l’altro,
denunciava: <<Cresce il numero dei giovani, soprattutto tra i 15 e i
18 anni, che svaniscono nel nulla. Le piste: droga, sette religiose, voglia
d’avventura e mercato degli schiavi>> e, come vedremo, altro ancora.
Nel mondo la situazione è molto più allarmante. Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini. Tra
questi <<desaparecidos>> tanti sono, anche, i bambini al di
sotto dei dieci anni. E’ un problema grave, molto sentito in Europa, ne
fanno fede la "Raccomandazione" (n.R-79-6) in relazione alle
"Missing Persons" stabilita dal Council of Europe e la
pubblicazione della Oxford Up. "The dictionary of national biography:
missing person".
Se molti di questi
giovani vengono ritrovati, di altri non se ne saprà più nulla. Alcuni di
loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della
pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana.
L’avvocato John W.
DeCamp, nel suo agghiacciante libro-denuncia: "The Franklin
Cover-up", che tratta di pedofilia nelle alte sfere del potere,
scrive: <<Le droghe non rappresentano il livello più profondo del
male sponsorizzato dal governo; io ritengo che il livello più infimo
dell’Inferno sia riservato a quelli che hanno evocato e attuato il ‘Monarch
Project’. ‘Monarch’ fa
riferimento a giovani che in America sono stati vittime di esperimenti di
controllo mentale eseguiti da agenzie del governo USA come la CIA oppure
agenzie di intelligence militare>>. Il giornalista
investigativo Anton Chaitkin, più volte citato nel libro di John W. DeCamp,
spiega che questi esperimenti sono all’origine di una <<produzione di
un’orda di bambini la cui anima viene frantumata, il cui scopo sarebbe
spiare, prostituirsi, uccidere e suicidarsi>> ("Nexus",
n.23, cit.).
Per quanto concerne le
accuse fatte, da più parti, alla CIA di produrre assassini programmati, è
di grande interesse quanto scrive Maurizio Blondet sulle scoperte di
un’antropologa, Karen Steinherz. La studiosa ha, infatti, incontrato seri
ostacoli in una sua particolarissima indagine e, racconta Blondet, alla
fine: <<la Steinherz è giunta alla conclusione che il caso Manson (il
guru malefico che spinse alcuni suoi seguaci ad uccidere persone che non
conoscevano neanche, tra cui l’attrice Sharon Tate e altre 8 persone,
N.d.R.) non sia un’esplosione "accidentale" della violenza
"latente in ogni società avanzata", ma che invece possa configurarsi
come un caso di manipolazione e di controllo di una personalità psicopatica
da parte di "scienziati sociali" identificabili>> (M.
Blondet, Complotti I – Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano
1995).
Tutto ciò è gravissimo.
Riporto, per rendere più chiaro quanto affermato dalla studiosa, un piccolo
brano di un’interessante conversazione del giornalista Blondet con un
enigmatico personaggio <<esperto di un genere assai speciale>>.
Quanto segue è in relazione a certi fatti inerenti all’attentato subito dal
presidente Reagan il 30 marzo del 1981 e di cui fu accusato uno
squilibrato, John Warnock Hinckley. Il misterioso interlocutore esordisce:
<<Come hanno fatto a convincere Lee Oswald a sparare a Kennedy? E Alì
Agca a tirare al Papa? E’ la vecchia storia degli assassini solitari. Un
pazzoide arriva dal nulla e bang-bang. …bisogna scegliere uno squilibrato.
Uno squilibrato è facile da ossessionare. Ma è una cosa lunga in ogni caso,
complicata. La preparazione può durare anni. Per questo in ogni momento i
servizi hanno in preparazione psicologica una mezza dozzina di squilibrati
da trasformare in assassini solitari al bisogno>> (M. Blondet, Gli
<<Adelphi>> della dissoluzione, Ediz. Ares, Milano 1994).
Esperimenti diabolici su esseri umani. Giovanissimi devastati da "apprendisti
stregoni" travestiti da scienziati. Una drammatica testimonianza di
questi orrori viene da un giovane recluso, Paul Bonacci, che è detenuto al
centro correzionale di Lincoln, in isolamento, perché più volte minacciato
di morte, per via di accuse
gravissime rivolte dal giovane ad insospettabili uomini di potere.
Lo psichiatra che lo ha sottoposto a perizia, Beverly Mead, ha dichiarato
che il ragazzo è sano di mente e, a suo parere, dice il vero.
Bonacci racconta: <<Ero nelle mani di un gruppo denominato Namba
(North American man – Boy Love Association) che mi portava in riunioni a
New York o a Boston. All’età di 9 anni, fui portato in un hotel con altri 5
ragazzi e ci hanno costretti ad avere rapporti sessuali mentre ci
filmavano. In seguito mi obbligarono ad avere rapporti con bambini. Solo
nel 1986 sono riuscito a slegarmi dal gruppo. Paul Bonacci fu testimone di accadimenti ancora più spaventosi
e prosegue il suo racconto con rivelazioni shoccanti: <<Sono stato
testimone del sacrificio umano di un bambino di pochi mesi. Era la
ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e, in questo rituale annuale,
tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con un pugnale uccisero
e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col suo sangue mescolandola
ad urina e ci obbligarono a bere dalla coppa mentre loro cantavano: ‘Satana
è il Signore…’>>.
In quasi tutta l’America si celebrano culti satanici,
che praticano feroci cerimonie e, in non pochi casi, sacrifici umani. Dowbenko, sempre su
"Nexus" n.23 (cit.) scrive: <<Secondo John Coleman, autore
di Conspirators’ Hierarchy: The Committee of 300: "La setta degli
Illuminati è viva e vegeta in America… Poiché tale setta è anche nota come
satanismo, ne deve conseguire che la CIA, mentre Dulles ne era a capo,
veniva controllata da un satanista; lo
stesso dicasi per George Bush (membro dell’Ordine dei Teschi e
Ossa)">>. L’ex presidente americano George Bush, infatti,
sarebbe stato iniziato nel 1943, alla setta "Skull and Bones"
dell’Università di Yale, fondata nel 1832. La "Skull and Bones",
assieme a società come il Rhodes Trust, secondo l’autorevole rivista
inglese "Economist" (25 dicembre 1992), sono la moderna
risorgenza degli "Illuminati di Baviera" di Jean Adam Weisshaupt
(1748-1830). Bush, tra l’altro, è anche un 33° grado della Massoneria di
Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della
Massoneria italiana, al quotidiano "La Stampa" (23 marzo 1990).
Gli Illuminati di
Baviera furono, secondo alcuni, i continuatori delle trame Templari e del
grande disegno del governo del mondo. La setta degli Illuminati, fu la più
pericolosa deviazione della Massoneria iniziatica.
Quanto ho raccolto in questo dossier, in relazione a
certe efferatezze orripilanti, è tuttavia solo la punta di un iceberg di
impensabili proporzioni. Nell’incredibile indifferenza dei mass media le stragi di
innocenti continuano. A Los Angeles, in 22 comuni della contea, gli
inquirenti stanno investigando su un gran numero di casi di pedofilia a
sfondo rituale. In più parti del mondo si conoscono casi di bambini
sacrificati a Satana. Ecco una terribile conferma: <<Satana ha preso
piede anche in Sudafrica con tutti i raccapriccianti aspetti del suo culto,
quali il sacrificio di bambini sgozzati sull’ "altare" del principe
delle tenebre... riunioni orgiastiche dove giovanissimi sono obbligati ad
avere rapporti sessuali con cani o caproni, i simboli più oleografici di
Lucifero>> ("Corriere della Sera", 20 maggio 1990).
Le indagini vengono,
quasi sempre, insabbiate, vi è come una congiura del silenzio, coperture
misteriose. Ted Gunderson, per quanto riguarda gli Stati Uniti, ha
affermato: <<Ho quattro testimonianze particolareggiate di tre
detenuti coinvolti in rituali satanici e una di un sacerdote dello Utah, che
mi hanno confermato l’esistenza
di cinquantamila-sessantamila casi annuali di sacrifici umani.
I crimini satanici sono in espansione in tutto il
mondo. Per
quanto concerne l’Inghilterra, Dianne Core, responsabile dell’Istituto
Childwatch (Associazione di assistenza e protezione dei minori), ha
denunciato connubi dei satanisti con lobby politiche che tendono a coprire
le loro efferatezze. La dott.ssa Core ha, tra l’altro, affermato:
<<Purtroppo non abbiamo ancora individuato il vertice della gerarchia
che controlla il satanismo in Gran Bretagna. …godono di protezioni ad
altissimo livello>>.
Pedofili satanisti sono presenti anche a Londra. Il "Corriere della
Sera" del 18 marzo 1990, denuncia: <<Londra. Bambini torturati e
violentati nel corso di riti satanici, feti estratti a forza dal ventre di
madri minorenni e immolati... Ai confini della realtà suonano, infatti, i
racconti di bambine e adolescenti offerte agli alti sacerdoti di una setta
e ai loro adepti per essere violentate. Una volta gravide, le piccole verrebbero
costrette ad abortire e il feto di quattro mesi sacrificato per la
purificazione dei satanisti che ne berrebbero il sangue o se ne
ciberebbero. ...Un’inchiesta condotta da 66 gruppi di ricerca della
"Società nazionale per la prevenzione della crudeltà contro i
bambini" nel Regno Unito conferma l’esistenza di tali
pratiche...>>.
L’inglese Dianne Core,
il 19 gennaio del 1998, alla cerimonia di fondazione del "Tribunale
Internazionale Martin Luther King" denunciò che in Inghilterra nel
mese di Aprile sarebbe iniziato un processo per stupro nei confronti di una
giovane della quale disse: <<Fu violentata da quando era piccola fino
all’età di 15 anni. Quando raggiunse la fecondità, fu messa incinta otto
volte; ogni volta fu fatta abortire al quarto mese e i feti furono messi
nel congelatore, quindi mangiati in una cena satanica a cui lei fu
obbligata a partecipare>>.
In Inghilterra un
bambino ha fatto rivelazioni allucinanti. Il quotidiano "Il
Giorno" (15/9/90) scrive: <<Nei suoi racconti confusi emergono truculente
storie di uccisioni di neonati, di tombe aperte di notte, di cannibalismo e
di riti misteriosi con diavoli e fantasmi e bambini costretti a bere
pozioni misteriose prima di venir violentati e chiusi in gabbia. Le
rivelazioni erano state fatte dal piccolo e da sua sorella in marzo, con
l’aiuto di bambole e disegni>>. Misfatti, che sembrerebbero godere di
protezioni ad alto livello.
Il giornalista Maurizio
Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa su "Teologica",
settembre/ottobre 1996), mi disse: <<Certi
personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono
personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e
celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare
su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si
sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici di
alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il
tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone
comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime
cariche, funzionari del Pentagono, politici di altissimo livello,ecc.
Orrori su orrori, che si intersecano in quella terra
buia degli adoratori del diavolo. Ecco quanto scrive ancora "Il
Corriere della Sera" (28/7/90): <<Orrore a Londra dopo la
scoperta di un mercato di pellicole per pedofili con riprese dal
vero>> e più avanti <<Scotland Yard teme che almeno venti
bambini, scomparsi senza lasciare traccia negli ultimi sei anni, abbiano
fatto una fine orribile. Una squadra speciale è stata formata per indagare
nel lurido mercato dei video pornografici "snuff" destinati a
pedofili sadici. La parola "snuff" in gergo significa
"morire, spegnersi" e in questi video le piccole vittime sono
riprese dalle telecamere mentre sono torturate e uccise dopo avere subito
violenze sessuali. L’Inghilterra... ha appreso con orrore che in seno alla
società circolano mostri pronti a filmare i tormenti, l’agonia e la morte
di bambini per soddisfare il piacere perverso di tanti altri mostri pronti
a pagare dieci milioni per una copia del film>>.
Ma c’è di peggio. il settimanale "Diario" (anno V numero 15.
Da mercoledì 12 aprile a martedì 18 aprile 2000) pubblica un servizio
davvero pauroso: <<Dopo la terribile denuncia dell'eurodeputato
Olivier Dupuis al congresso radicale, ha lanciato una serie di affermazioni
che hanno letteralmente gelato la platea. Ha raccontato che nel suo Paese c'é stato un periodo nel quale
alcuni bambini venivano costretti a subire violenze di ogni tipo, dove
alcuni di questi bambini venivano perfino uccisi, come conigli, durante
delle partite di caccia "alle quali partecipano nobili, finanzieri,
notabili e funzionari dello Stato">>.
Nella nostra società il
satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla
abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo
sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano "Avvenire" del 5
settembre 1996 scrive: <<un’altra setta satanica è stata scoperta a
Roma. Tremila adepti, 5 milioni per iscriversi...>>. Il fatto che più
<<lascia stupiti - dissero gli inquirenti - è l’apparente
insospettabilità di molte delle persone indagate...>>. Si è anche appreso che: <<
sembra, che la congregazione contasse anche l’affiliazione di noti nomi del
mondo dello spettacolo...>>. In Inghilterra spariscono, ogni
anno, circa centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni
giorno della sparizione di ben 2500 teenagers. I più vengono rintracciati,
di alcuni non se ne saprà più nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta
altri fatti terribili accaduti a Londra: <<Carni di bambini e di feti
umani sono state mangiate da uomini e donne che hanno preso parte a riti
cannibalistici in Inghilterra in questi ultimi anni nel quadro di un sinistro
revival di cerimonie sataniche. Alcuni bambini sono stati sacrificati su
altari dopo aver subito torture e sevizie sessuali...>>
("L’Unità", 9 agosto 1990). Sembra un’umanità impazzita.Il
giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva
"Arcana", trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che negli Stati
Uniti, secondo fonti attendibili, ogni
anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo più
giovanissimi. L’ex direttore dell’FBI di Los Angeles, Ted
Gunderson, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le
sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della
trasmissione "Arcana", che le vittime vengono torturate e poi
uccise. Gunderson, tra l’altro, denuncia: <<Durante le mie indagini, ho
scoperto che esistono organizzazioni che rapiscono bambini per poi
utilizzarli per sacrifici umani durante feste sataniche. Questi fatti
coinvolgono, ai più alti livelli politici, avvocati, giudici, gente di
potere... Sì, questi gruppi satanici sono indubbiamente coinvolti nel
traffico di droga, nella prostituzione minorile, nella pornografia e nella
produzione di "snuff-film"... Ho raccolto testimonianze di bambini di otto, nove anni. Avevano
disegnato cose orribili: gente, fuoco, un bambino nel fuoco, feticci
satanici, bambini torturati. Come può un bambino immaginare cose simili se
non le ha vissute?>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco,
Bambini. Il mercato degli orrori, in "Avvenimenti", 17 luglio
1991).Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei
casi, restano impuniti e si fa poco a livello di indagini sarebbe dovuto al
fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volontà politica. La legge non è severa, perché questi
gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli USA si
<<discute su due scandali legati alla prostituzione infantile:
droga-party con la partecipazione di bambini ed uccisioni in diretta per
produrre snuff-film, che hanno coinvolto politici... molto vicini alla Casa
Bianca. I servizi segreti, che dipendono direttamente dal presidente, sono
intervenuti insabbiando le indagini, le vittime sono finite in prigione e i
testimoni sono scomparsi e morti in strani incidenti o suicidi>>
(Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori,
cit.).Ci si può chiedere, a questo
punto, come fece il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione
televisiva "Arcana", andata in onda su Canale 5 (1989):
<<Perché il governo non fa nulla? Perché giornali e televisione non
denunciano il massacro? E, allora, ecco che l’ombra di una lobby satanica
ai vertici del potere è plausibile, necessaria per coprire le attività del
movimento...>>.
Il giornalista
Paul Rodriguez del "Washington Times", dopo una lunga e delicata
indagine affermò: <<Sono riuscito a provare che personaggi legati alla
Casa Bianca e ai servizi gestivano una rete di ragazzi di vita, ho trovato
molti documenti che provano il coinvolgimento di Craig Spence - probabile
ex agente della CIA, legato agli ambienti dei servizi della Casa Bianca, ex
direttore dello staff di George Bush e figura chiave nello scandalo
Iran-Contras - nell’organizzazione di party gay e di pedofili. Dalle prove
emerge il nome di un altro deputato, Barry Franks. Ci abbiamo lavorato in
quattro per oltre un anno e le informazioni raccolte sono agghiaccianti.
L’FBI è stato estromesso dalle indagini e del caso si sono occupati i
servizi segreti che dipendono direttamente dalla Casa Bianca. E tutto ciò è
molto strano. La rete criminale aveva legami sia con esponenti repubblicani
che democratici e si estendeva da New York alla Pensilvania, dal Nebraska
alla California. Il reclutamento dei ragazzi avveniva in molti modi, alcuni
venivano rapiti per strada e poi detenuti in fattorie particolari. E’ un
business imponente, prendono i bambini scappati di casa, negli istituti di
adozione, nei campeggi...>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco,
Bambini. Il mercato degli orrori, cit.).
Rodriguez
editorialista del "Washington Times", ha svolto indagini per
alcuni mesi, prima di sparare in prima pagina del suo giornale articoli di
fuoco su una rete di ragazzi "di vita" che coinvolgeva deputati e
vip legati a Ronald Reagan e George Bush. <<Sesso in vendita in un
appartamento di un deputato>>, <<Il servizio segreto insabbia
l’inchiesta sui prostituti dei vip>>, <<Ragazzi di vita portati
in un tour di mezzanotte alla Casa Bianca>>: questi i titoli del
"Washington Times">>. (Giovanni Caporaso e M. Cocozza
Lubisco, cit.). Dopo alcuni articoli Rodriguez mollò misteriosamente
l’indagine.
Vi è, addirittura, anche un mercato di <<pezzi
di ricambio>> umani. Vengono inviati ai possibili clienti veri e propri cataloghi
di organi, che dovrebbero servire o come feticci umani per riti satanici o,
in altri casi, per corroborare il traffico internazionale clandestino dei
trapianti. <<Centinaia di minorenni, maschi e femmine, spariscono
ogni anno. Molti finiscono all’estero, nel mercato delle adozioni
clandestine. Molti finiscono nel circuito della pedofilia e della
pornografia>> ("Visto", 8/11/1996). Così ha denunciato la
parlamentare Rosario Godoy de Osejo, fondatrice di un "Comitato per i
bambini scomparsi" e prosegue: <<Ho
il sospetto che la ragione della scomparsa possa essere il prelievo di
giovani e sani organi da vendere nei paesi ricchi. Se le cose
stanno così, è facile capire che fine fanno questi bambini una volta
‘esportati’>>. Fatti allucinanti.
Un pozzo di orrori che sembra non
avere mai fine. <<Anche Baby Doc, l’ex dittatore di Haiti, si
sarebbe arricchito commerciando cadaveri freschi e organi congelati. Coloro
che ricevevano gli organi da trapiantare erano cliniche statunitensi e
istituti americani universitari o di ricerca. (...). Anche in Guatemala vi
è stato un traffico di bambini venduti agli USA per trapianti
("Corriere del Ticino", 6 marzo1987. "Gente", 20
marzo1987) mentre quanto accaduto in Honduras è stato confermato dalle
agenzie di stampa (Agenzie ATS, ANSA, APP, e "Corriere del
Ticino", 5 gennaio 1987). In
Colombia i bambini vengono rapiti mentre giocano sulla strada, portati in
laboratori dove vengono loro estirpati gli occhi e poi rimessi in
libertà dopo opportuna medicazione (Agenzia AGI-EFE, giugno 1987). In una
colonia tedesca del Cile alcune sperimentazioni mediche, soprattutto
manipolazioni genetiche, sarebbero praticate su bambini e adolescenti...
("Libération", 7 dicembre 1987)>> (Milly Schar-Manzoli,
Manuale di difesa immunologica, Meb, Padova 1988).
Ecco quanto
pubblica "Il Manifesto" del 9 Maggio 2000. In breve
l’agghiacciante notizia: <<Neonati prematuri alla stregua di
porcellini d’india, utilizzati per sperimentare un nuovo ventilatore da
incubatrice: tutto questo è accaduto in Gran Bretagna, in un ospedale del
nord del paese. Risultato: 28 bambini deceduti, altri 15 con danni
cerebrali permanenti, su un totale di 122 bambini sottoposti al ‘nuovo’ trattamento.
Questo tremendo bilancio emerge dal rapporto di una speciale commissione
d’inchiesta ordinata dal ministro della sanità britannica, per indagare sui
fatti avvenuti nel North Staffordshire Hospital di Stoke-on Trent tra il
1989 e il 1993>>.
Ci sono anche i traffici di organi e chi indaga muore. Nel maggio 1996 il giornalista
francese Xavier Gautier de "Le Figaro" viene trovato impiccato
alle Baleari, nella sua residenza estiva. Una morte avvolta nel più fitto
mistero. Gli investigatori spagnoli, poi, parleranno di suicidio. Gautier,
prima di partire per le vacanze, aveva lavorato ad una lunga inchiesta su
un presunto traffico di organi dalla Bosnia ad una nota clinica dell’Italia
del nord.
L’ex ministro per la Famiglia Antonio Guidi aveva
avvisato: <<Il fenomeno è mondiale. Ma l’Italia, così com’è stata ed è
un luogo di passaggio delle droghe, adesso è un punto di transito di
bambini a rischio... Arrivano dai Paesi in guerra dell’Est, da quelli
poveri dell’Africa. Parecchi di loro - chi può individuarne il numero? -
sono destinati ad essere carne di riserva per i ricchi. Piccoli depositi di
organi per i figli di chi ha denaro>>. Guidi alla domanda se alcuni
di questi bambini venivano mutilati, per conseguenti trapianti in Italia,
aveva risposto: <<In Italia, no. E’ impossibile. Ma attraversano le
nostre terre come uccelli migratori, il cui destino è di essere
abbattuti>> ("Il Giornale", 4 settembre 1995).
Eppure l’Italia, scrive Giangiacomo Foà, è stata
denunciata
<<dall’autorevole quotidiano La Nacion di Buenos Aires che in un
articolo di fondo si fa eco delle accuse di don Paul Baurell, professore di
Teologia dell’Università di San Paolo, e delle denunce fatte il primo
agosto 1991 a Ginevra da René Bridel, rappresentante nelle Nazioni Unite
dell’Associazione internazionale giuristi per la difesa della democrazia.
(…). All’articolo di fondo de La Nation ha fatto eco O Globo di Rio che ci
definisce "i maggiori importatori di bimbi brasiliani". Il corrispondente di O Globo a Roma
afferma: "L’Italia è il più importante compratore di bambini…".
Anche in Perù la stampa ci accusa.
Da mesi il quotidiano La Repubblica di Lima denuncia, con nome e cognome,
coniugi italiani che sono arrivati in Perù per comprare bambini di pochi
mesi o di pochi anni. Negli ultimi
tempi avremmo <<importato>> 1.500 piccoli peruviani, molti dei
quali - secondo la stampa di Lima - sarebbero stati poi assassinati per
asportare i loro organi per trapianti>> ("Corriere della
Sera", 7 settembre 1991).Quello
dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituirsi,
immolati a Satana o uccisi per espiantare i loro organi è un orrore su
scala planetaria. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali
e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravità. Ne
parlano poco e male, di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come
si è visto, vengono da più fronti, non ultima è la constatazione che, sul
nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte dedite al culto del
diavolo. Lo stesso Guidi aveva avvertito: <<Alle soglie del 2000 si
sta addirittura registrando un aumento di riti ‘religiosi’, mi raccomando
le virgolette, che prevedono anche il sacrificio umano di bambini>>
("L’Italia settimanale", 15 settembre 1995).
IL RETROTERRA DEL
COINVOLGIMENTO STATUNITENSE NEL TRAFFICO DI STUPEFACENTI
La storia di come gli Stati Uniti siano rimasti coinvolti nel
traffico di narcotici risale a più di 150 anni. Prominenti famiglie dalla
grande ricchezza - spesso membri di società segrete come quella esclusiva
di Yale, l’Ordine del Teschio e delle Ossa - si buttarono sul commercio
dell’oppio per produrre benessere e influenza. Una delle famiglie che
fondarono Teschio e Ossa fu quella dei Russell. Sino ad oggi, il Trust dei
Russell è l’entità legale dell’Order of the Skull and Bones.
Nel 1823, Samuel Russell fondò la Russell and Company. Acquisì le sue
forniture d’oppio in Turchia e le contrabbandò in Cina a bordo di veloci
velieri. Nel 1830, Russell rilevò il cartello dell’oppio di Perkins a
Boston e fondò la più grande impresa per il contrabbando d’oppio del
Connecticut. Il suo uomo a Canton era Warren Delano, Jr - nonno di Franklin
Roosevelt che fu Presidente degli Stati Uniti negli anni prima e durante la
Seconda Guerra Mondiale. Gli altri partner di Russell comprendevano le
famiglie dei Coolidge, dei Perkins, degli Sturgi, dei Forbes e dei Low.
Nel 1832 il cugino di Samuel Russell, William Huntington, formò il primo
circolo statunitense dell’Ordine del Teschio e delle Ossa. Vi fece affluire
membri dalle più potenti ed influenti famiglie d’America. La lista di
appartenenza è quella di chi conta negli Stati Uniti: Lord, Whitney, Taft,
Jay, Bundy, Harriman, Weyerhauser, Pinchot, Rockefeller, Goodyear, Sloane,
Simpson, Phelps, Pillsbury, Perkins, Kellogg, Vanderbilt, Bush e Lovett,
per citare alcuni dei più importanti.
É significativo come gli uomini del Skull and Bones abbiano sempre avuto un
legame molto stretto e duraturo con la comunità dell’intelligence
statunitense. L’ex Presidente degli Stati Uniti e membro dell’ordine George
Bush fu direttore della CIA nel 1975-76. Non sorprende che il collegamento
con l’intelligence risalga al College di Yale, dove quattro diplomati
formarono parte del “Culper Ring”, una delle prime operazioni
dell’intelligence statunitense, organizzata in gran segreto da George
Washington onde raccogliere informazioni vitali sui britannici durante la
Guerra d’Indipendenza.
Nel 1903, la Divinity School di Yale aveva allestito in tutta la Cina
diverse scuole ed ospedali. Mao Tze Tung era un membro dello staff. Negli
anni ‘30, l’influenza del collegamento cinese con Yale era tale che i
servizi segreti statunitensi si appellarono alla “Yale in Cina” per
ottenerne l’aiuto in operazioni di intelligence.1
É interessante come il sottoprodotto dell’oppio, l’eroina, fosse un nome
commerciale della compagnia Bayer la quale nel 1898 lanciò il suo prodotto,
che da’ forte dipendenza, ed è ancora leader mondiale dell’industria
farmaceutica. Eroina e cocaina erano legalmente disponibili per l’acquisto
sino a che vennero messe fuori legge dalla Società delle Nazioni -
l’antesignana delle Nazioni Unite - e dagli USA negli anni ‘20. In seguito
al proibizionismo, il consumo di queste droghe cominciò ad aumentare
vertiginosamente. Anche così, il periodo di guerra 1939-46 vide
l’assuefazione virtualmente sradicata in Europa e in America del Nord - un
felice stato di cose che non sarebbe durato a lungo.
POI
VENNE LA GUERRA IN VIETNAM
L’Indocina, gran parte
della quale era sotto controllo o influenza francese dalla metà del 19mo
secolo, venne catturata dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Alla fine delle ostilità, la Francia riguadagnò autorità su Vietnam,
Cambogia, Laos e Tailandia. Ma i movimenti di indipendenza avevano iniziato
a combattere per sfrattarla. Alla fine questo sfociò, nel 1954, nella
battaglia di Dien Bien Phu, orchestrata dai Viet Minh, che risultò in una
sconfitta della Francia e nel suo conseguente ritiro dall’Indocina, nonché
nella sua immediata sostituzione con gli Stati Uniti.
Nel frattempo, la Francia aveva sviluppato nella regione un apparato di
intelligence ad ampio raggio, finanziato dall’oppio. Maurice Belleux, ex
capo del SDECE, l’equivalente francese della CIA, ne confermò l’esistenza
durante un’intervista notevolmente schietta con il professor Alfred McCoy,
storico. Belleux raccontò a McCoy che “l’intelligence militare francese
finanziava tutte le sue operazioni clandestine grazie al controllo del
commercio di droga in Indocina”. Quest’ultimo servì a sostenere la Guerra
Coloniale francese dal 1946 sino al 1954.
Belleux rivelò come funzionava. Paracadutisti francesi che combattevano con
le tribù sparse nella regione raccoglievano l’oppio grezzo e lo
trasportavano, a bordo di aerei militari francesi, a Saigon, dove passava
alla mafia sino-vietnamita per la distribuzione. Pesantemente coinvolte nel
traffico d’oppio erano anche le organizzazioni criminali corse, che lo
spedivano a Marsiglia, in Francia, per raffinarlo in eroina. Da lì veniva
distribuita in Europa e Stati Uniti: tale rete iniziò ad essere conosciuta
come “the French Connection”. Si trattava della malavita che lavorava culo
e camicia col governo francese - con entrambi a beneficiare
finanziariamente dall’accordo. I
profitti ricavati venivano incanalati in conti della banca centrale, sotto
il controllo dei servizi segreti militari francesi. La grande spia
del SDECE chiuse la sua intervista affermando di ritenere che la CIA “aveva
rilevato tutte le attività francesi e stava perseguendo qualcosa della
stessa politica”.2
Il termine “Guerra del Vietnam” è un termine improprio. Più esattamente, il
coinvolgimento statunitense nell’intera regione andrebbe chiamato la
“Guerra del Sud-est asiatico”. Mentre i combattimenti in Vietnam
raggiungevano i media giornalmente, la guerra segreta in Cambogia, Laos e
Tailandia rimase tale e continuò sino agli anni ‘80. Questa era la piccola
guerra privata della CIA, combattuta con l’assistenza di tribù locali e
soldati e aviatori americani ‘fuori dai libri paga’ - i quali, una volta
catturati, venivano abbandonati da un agghiacciante governo segreto, cinico
e ingrato.3
La strategia militare statunitense in Vietnam era singolare. Sebbene gli
americani possedessero la superiorità militare, con la capacità di vincere
la guerra approssimativamente in un anno, era loro espressamente proibito
di farlo dagli artefici della politica estera statunitense. Questa dottrina
venne espressa nel National Security Council Memorandum 68, che era
l’architrave per la Guerra Fredda. Era la stessa politica che proibì la
vittoria alleata in Corea - come spiegato dal colonnello Philip Corso, ex
Capo Settore Progetti Speciali, Divisione Intelligence, Comando
dell’Estremo Oriente, in una testimonianza al Congresso nel 1996. Di
ritorno dalla Corea, Corso fu assegnato al Comitato Coordinamento
Operazioni del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, dove
scoprì la politica del “non vincere”. Ne rimase sgomento.4
Ma se la vittoria militare non
era un obiettivo statunitense, assicurarsi il controllo della produzione di
oppio della regione sicuramente lo era. Passò poco tempo prima che la CIA avesse un controllo totale sul
commercio di oppio. Ne risultò un massiccio incremento della
produzione seguito da un’ondata di assuefazioni da eroina in Nord America
ed Europa occidentale. Parallelamente a questo ci fu un enorme aumento di
tossicodipendenti fra le truppe statunitensi che combattevano in Vietnam.
Non meno di un terzo di tutte le forze combattenti vennero assuefatte alla
“China white” - cortese concessione degli uomini di Spionville, Virginia.5
Il traffico di droga dilagava presso i comandanti militari sudvietnamiti.
Uno dei personaggi principali era il generale Dang Van Quang, Assistente
Militare e alla Sicurezza del Presidente Nguyen Van Thieu. Quang allestì
una rete di traffici di stupefacenti tramite Forze Speciali vietnamite
operanti in Laos.
Il Laos, un feudo della CIA, era
uno dei principali produttori di oppio sotto il controllo nominale del
generale Vang Pao, capo tribù dei Meo che combattevano la guerra
segreta della CIA. Vang Pao raccoglieva l’oppio grezzo coltivato in tutto
il Laos settentrionale e lo trasportava a Long Thien a bordo di elicotteri
della compagnia della CIA, la “Air America”. Un enorme complesso costruito
disordinatamente dagli Stati Uniti, Long Thien da alcuni era conosciuto
come il “Paradiso della Spia” e da altri come “Alternato 20”. Era qui che
l’oppio grezzo del generale Pao veniva raffinato in eroina bianca di tipo
China No.4 purissima. A questo punto, il coinvolgimento diretto della CIA
nel ‘prodotto’ terminava.
Nel frattempo, la CIA fornì a
Vang Pao una propria linea aerea - conosciuta da quelli addentro alla
questione come “Air Opium” - che avrebbe trasportato la droga a Saigon, atterrando
presso la gigantesca base aerea statunitense di Ton Sohn Nut. In seguito,
parte del carico veniva suddiviso tra l’organizzazione di Quang per lo
spaccio ai militari statunitensi tossicodipendenti; il resto veniva spedito
alla malavita corsa di Marsiglia per la spedizione a Cuba - un punto di
passaggio controllato da Santos Trafficante, boss della mafia in Florida -
e da lì agli Stati Uniti. Una normale variazione del percorso di consegna
avvenne quando sacchetti sigillati di eroina vennero cuciti all’interno dei
cadaveri di militari statunitensi che tornavano a casa per la sepoltura.
Tornati a casa, ai politici
statunitensi non importava un fico secco del problema della droga in
aumento tra i militari di truppa. Questo disprezzo fu espresso al meglio
dal Segretario di Stato Henry Kissinger che disse ai giornalisti Woodward e
Bernstein del Washington Post che “i militari sono stupidi ed ottusi
animali da usarsi come pedine per la politica estera”.6
A questo riguardo potremmo anche seguire un ragionamento collegato.
Se i militari sono “stupidi ed ottusi animali” da usare e di cui abusare
come “pedine per la politica estera”, i normali cittadini contribuenti sono
forse visti in maniera diversa quando si arriva alla fornitura di eroina in
gran quantità alle città americane? Senz’altro una popolazione
tossicodipendente provvede più che adeguatamente ad uno dei requisiti del
NSC 68: stabilire la “tranquillità nazionale”.7
In ogni caso, i proventi dalle
vendite di stupefacenti venivano riciclati tramite la Nugan Hand Bank in
Australia ed utilizzati per finanziare la guerra segreta della CIA in tutta
la regione.
In seguito all’invasione della Cambogia, appoggiata dagli Stati Uniti nel
maggio 1970, fu allestito un altro canale per il traffico di eroina.
Regioni della Cambogia, ideali per la coltivazione dell’oppio e in
precedenza inaccessibili, vennero immediatamente messe in produzione. La
rete di contrabbando era gestita dalla marina vietnamita che disponeva di
basi a Phnom Penh e lungo tutto il fiume Mekong. Entro una settimana
dall’incursione cambogiana una flotta di 140 navi da guerra della marina
vietnamita e di quella statunitense, al comando del capitano Nyugen Thaanh
Chau, penetrò in Cambogia. Questa fu “acclamata come una ‘brillante mossa
tattica’ ed una grande ‘flotta militare umanitaria’”. La flotta si mise
immediatamente al lavoro contrabbandando “grandi quantità di oppio ed
eroina nel Vietnam del sud”.8
Dopo il ritiro statunitense dal Vietnam del sud, il generale Quang, del
quale si dice fosse il più grande spacciatore nel paese, si trasferì
tranquillamente a Montreal, in Canada, passando per la base dell’esercito
di Fort Chaffee, in Arkansas. Si dice che l’entrata in Canada di Quang
fosse dovuta a gentili ma intense pressioni dal governo degli Stati Uniti.
COSTRUIRE
MERCATI: SRADICARE LA CONCORRENZA
L’apparente dicotomia di
facciata tra il commercio di stupefacenti pluridecennale della CIA e la
“Guerra alla Droga” da parte della Drug Enforcement Administration (DEA) è
illusoria. Durante un’intervista alla radio nel 1991, il prof. Alfred McCoy
spiegò quello che lui definiva “il rapporto istituzionale tra la DEA e la
CIA”. Negli anni ‘30 venne fondato il Federal Bureau of Narcotics (FBN),
precursore della DEA, per ridurre l’uso e la vendita di narcotici. L’FBN era
la sola agenzia statunitense ad avere agenti operanti in clandestinità
prima della Seconda Guerra Mondiale. Con l’arrivo di quest’ultima, agenti
chiave dell’FBN furono trasferiti all’appena istituito Office of Strategic
Services (OSS), precursore della CIA, onde insegnarne al personale le “arti
clandestine”. McCoy dichiara che questa relazione continua a tutt’oggi. Il
risultato è che in quelle parti del mondo dove la CIA sta conducendo
traffici di droga, ufficialmente la DEA va a dormire.
Questo ha portato a comprendere che
il principale incarico della DEA è quello di impedire l’afflusso di droghe
da fonti diverse da quelle “approvate dalla CIA”, e che i successivi
programmi statunitensi di “Guerra alla Droga” sono, di fatto, intrapresi
per distruggere la concorrenza. Che questa sia una politica finalizzata o
meno, il risultato è chiaramente lo stesso. Portato alla sua logica
conclusione, è che i trafficanti approvati e protetti dalla CIA
continueranno incessantemente a guadagnare un controllo sempre maggiore sul
commercio globale di stupefacenti, facendo del governo statunitense il più grande spacciatore di droga al mondo.
Nel frattempo, qualcuno ritiene che questo sia già accaduto e fosse da
sempre parte dei piani a lungo termine concertati da oscuri politicanti, da
quando gettarono il loro avido sguardo verso le materie prime del pianeta -
essendo i narcotici una delle più remunerative.
L’eroina in entrata negli Stati Uniti veniva prodotta da due principali
monopoli dell’oppio: quello controllato dalla CIA nel sud-est asiatico, e
quello dalla Turchia, uno stretto alleato degli Stati Uniti. Quando il
Presidente Richard Nixon dichiarò la sua “Guerra alla Droga” nel 1973,
questo chiuse la connessione turca che fluiva attraverso Marsiglia sotto il
controllo del crimine organizzato corso. Ciò creò una sempre maggiore
domanda di eroina prodotta nel Triangolo D’oro del sud-est asiatico,
specialmente in Birmania.
In precedenza, nel 1949, questa regione era diventata una ridotta armata
per le forze nazionaliste cinesi in fuga al comando di Chiang Kai-shek,
inseguite dall’Armata Rossa di Mao. La CIA organizzò una massiccia
operazione di supporto che utilizzò queste forze cinesi per raccogliere
informazioni all’interno della Cina, ingaggiare battaglie campali con le
forze comuniste e fare da “allarme” per una temuta invasione comunista del
sud-est asiatico. Per finanziare questa piccola guerra segreta, la CIA
necessitava del tipo di fondi neri che provengono da una vendita di
narcotici su vasta scala. Fu lì che le vecchie “mani cinesi” dell’OSS
fecero il loro dovere trasformando la regione nel maggior singolo
produttore di oppio del mondo, con quasi 1.000 tonnellate nel 1961. Oggi, i
“campi coltivati” birmani rimangono sotto l’attento controllo di Khun Sa,
il signorotto locale appoggiato dalla CIA.
LA VIA DELL’EROINA DI KHUN SA
É qui che si chiude il
cerchio della nostra storia. Nella prima parte abbiamo rivelato il
contenuto di un affidavit firmato dal colonnello Edward P. Cutolo in merito
al suo coinvolgimento in un traffico di cocaina, sanzionato da militari
statunitensi, da Bogotà in Colombia a Panama. All’epoca l’ufficiale
comandante anziano delle Forze Speciali statunitensi dell’intera regione
del Comando Meridionale era il tenente colonnello James “Bo” Gritz.
Bo Gritz fu uno di quelli che si buttarono discretamente ad indagare sulla
morte di Cutolo e quella di altri ufficiali, ed è anche stato per lungo
tempo un promotore a favore dei Dispersi in Azione/Prigionieri di Guerra
statunitensi (MIA/POWs) dall’epoca del Vietnam.
Gritz venne informato da Ross Perot che tre prigionieri di guerra americani
erano detenuti da Khun Sa e che il signorotto aveva acconsentito a
consegnarli. Tramite contatti ad alto livello col governo cinese, Perot
prese accordi per ottenere accesso al quartier generale di Khun Sa, sulle
sperdute colline di Shanland. Ma Gritz, sapendo di poter entrare ed uscire
molto più velocemente utilizzando la sua rete di contatti nella regione,
partì nel novembre del 1986 con alcuni sceltissimi ex-componenti delle
Forze Speciali.
Per Gritz e compagni ci vollero tre giorni di negoziati per accedere al
remoto e selvaggio territorio di Shanland. Alla fine Gritz si incontrò con
un perplesso Khun Sa il quale gli disse che non c’era mai stato alcun
prigioniero di guerra statunitense. Comunque, nel corso della loro
conversazione Gritz chiese perché Khun Sa fosse così pesantemente coinvolto
con l’oppio, sottolineando quanti problemi questo avesse causato in America.
La risposta fu sconvolgente.
Khun Sa affermò che l’intera
fornitura di oppio - circa 900 tonnellate l’anno, all’epoca - veniva
acquistata dal governo statunitense. Il signorotto affermò poi di
voler cambiare la produzione in quanto lui odiava l’oppio, e se Gritz
avesse ottenuto che gli Stati Uniti fornissero appena un decimo di quello
che spendevano per la Guerra alla Droga nella regione, lui avrebbe cambiato
la produzione in altre coltivazioni.
Uno sbigottito Gritz riportò il suggerimento al governo statunitense e
rimase ancor più stupefatto nel sapere che l’offerta venne rifiutata. L’ex
colonnello dei Berretti Verdi venne inoltre avvertito che sarebbe stato
oggetto di sporchi trucchi se non avesse abbandonato l’argomento
dell’oppio. Ignorando queste minacce, cinque mesi dopo Gritz ritornò in
Birmania, nel maggio 1987, per un secondo incontro con Khun Sa. Stavolta si
portò una telecamera e chiese a Khun Sa di fare i nomi dei responsabili di
fronte ad essa.
Khun Sa diede istruzioni al suo segretario di leggere i nomi dal suo
diario, ma si accordò affinché i nomi che rivelava fossero quelli vecchi, e
non quelli di coloro con i quali era in affari in quel momento. L’ufficiale
governativo statunitense responsabile dell’acquisto dell’oppio era Richard
Armitage, un ufficiale dell’amministrazione ben conosciuto e di alto
livello. Armitage stava lavorando, lesse il segretario, con un individuo di
nome Santos Trafficante che agiva in qualità di “gestore del traffico” di
Armitage. Gritz era ben consapevole di chi fosse Trafficante: il
leggendario “Boss” della mafia della Florida.
Nel corso di una conferenza nel 1991, Gritz illustrò l’aspetto economico
del movimento di eroina di Khun Sa verso gli Stati Uniti. Al signorotto
venivano pagati 300.000 dollari a tonnellata dal governo statunitense, ma
il prodotto veniva venduto sulla strada per un milione di dollari a libbra
(circa mezzo chilo, ndt). “Nessuno lo vuole lontano dagli affari”, osservò
ironicamente Gritz.
Gritz disse che al suo ritorno in America nel 1987 cercò di far prendere
nota a qualcuno nell’amministrazione, compreso il vicepresidente George
Bush, delle sue informazioni. I suoi approcci vennero nuovamente
energicamente respinti.
Come gesto di buona volontà verso il governo degli Stati Uniti, Khun Sa scrisse a George Bush una
lettera, datata 15 marzo 1988, nella quale gli offriva, assolutamente
gratis, una tonnellata di “eroina asiatica No.4 purissima”. Questo
era il sistema del signorotto di offrire un incentivo affinché gli Stati
Uniti giungessero ad un accordo volto a convertire la produzione da oppio
ad un’altra coltivazione. Bush non rispose alla lettera, e la risposta del
Dipartimento di Stato fu “non interessa”.Disgustato, Gritz iniziò
attivamente a partecipare ad una campagna per avvertire gli americani di
cosa stesse facendo il loro governo a loro nome. Questo alla fine sfociò
nella sua chiamata in giudizio con l’accusa di aver usato un passaporto
falso durante una delle sue visite in Birmania. Dichiarandosi colpevole
dell’accusa, ma spiegando che si trattava della normale procedura nel mondo
delle “operazioni nere”, venne riconosciuto innocente dalla giuria.
Da allora, Gritz è diventato un esplicito critico dei successivi governi e
le loro finzioni politiche segrete, e di conseguenza ha sofferto nelle mani
dei media disgraziatamente prevenuti.
Malgrado ciò, la storia principale di Gritz non è stata abbandonata. Da
dietro le quinte altri hanno raccolto l’appello.
Il narcoimpero Bush-Cheney
di Michael C. Ruppert
Il coinvolgimento della famiglia Bush nel
narcotraffico non è un segreto, ma è molto meno noto il diretto
collegamento di Dick Cheney al traffico globale di droga attraverso una
società di costruzioni USA.
DA MEDELLIN A MOSCA CON LA BROWN & ROOT
La Brown & Root della Halliburton
Corporation è una delle maggiori componenti del narcoimpero Bush-Cheney.
Il successo del vice presidente designato di Bush nella campagna
elettorale Richard Cheney alla guida della Halliburton, Inc. verso un
contratto federale da 3,8 mld di dollari in cinque anni e prestiti
assicurati dai contribuenti, è solamente un segno parziale di quel che
potrebbe accadere ora che Bush ha vinto le elezioni presidenziali.
Uno sguardo più attento alle ricerche disponibili, incluso un
rapporto del 2 agosto 2000 del Center for Public Integrity (CPI)
(www.public-i.org), suggerisce che il denaro della droga ha avuto un
ruolo nel successo raggiunto dalla Halliburton sotto la presidenza Cheney
dal 1995 al 2000. Ciò è vero in particolar modo per la più famosa
affiliata della Halliburton, la Brown & Root, gigante delle
costruzioni e del petrolio. Un profondo esame della storia rivela che il
passato della Brown & Root - come pure il passato dello stesso Dick
Cheney - è collegato al traffico internazionale di droga in più di una
occasione ed in più di un modo.
Lo scorso giugno, l'avvocato di Washington, DC,
di una grande compagnia petrolifera russa implicata - secondo rapporti di
polizia - nel traffico di eroina ed anche beneficiaria di un prestito
garantito dagli USA per pagare i contratti della Brown & Root in
Russia, organizzò una raccolta fondi per 2,2 milioni di dollari per i
forzieri già gonfi della campagna elettorale del candidato alla
presidenza George W. Bush. Non è la prima volta che la Brown & Root è
stata collegata alle droghe illegali, ed il fatto è che questo
"bambino prodigio" dell'industria americana potrebbe essere
anche un giocatore chiave negli sforzi di Wall Street per mantenere il
dominio nel mercato globale del narcotraffico - mezzo trilione di dollari
l'anno - e dei suoi profitti. E Dick Cheney, assai più vicino al
narcotraffico di quanto si possa sospettare e che è anche il maggiore
azionista (45,5 milioni di dollari) della Halliburton, ha un assoluto
interesse nel fare in modo che i successi della Brown & Root nel
settore continuino. Tra tutte le società americane che hanno
rapporti diretti con i militari USA e danno copertura alle operazioni
della CIA, poche ditte possono uguagliare la presenza globale di questa
gigante delle costruzioni con 20.000 dipendenti in più di 100 paesi. Con una amministrazione George
"W" la famiglia Bush ed i suoi alleati, usando la Brown &
Root come interfaccia operativa, possano essere in grado di controllare
tutto il narcotraffico da Medellin fino a Mosca. Come descritto
dall'AP, ai tempi dell'affare "Iran-Contra" il deputato Dick
Cheney del House Intelligence Committee era un fanatico sostenitore del
Ten. Col. dei Marines Oliver North. Ciò nonostante il fatto che North
avesse mentito a Cheney nel dare informazioni alla Casa Bianca nel 1986.
I diari di Oliver North e le successive indagini dell'Ispettore Generale
della CIA lo hanno inequivocabilmente legato direttamente al contrabbando
di eroina durante gli anni '80 e l'apertura di conti bancari per una
ditta che muoveva quattro tonnellate di cocaina al mese. Questo comunque
non fermò Cheney dal sostenere attivamente la (sfortunata) corsa di North
a senatore USA della Virginia nel 1994 - solamente un anno prima che
prendesse le redini di una consorella della Brown & Root - la
Halliburton, Inc., di Dallas nel 1995. Come Segretario della
Difesa di Bush durante le operazioni Desert Shield/Desert Storm
(1990-91), Cheney ha anche diretto le operazioni speciali coinvolgenti i
ribelli kurdi nell'Iran settentrionale. La fonte primaria di reddito dei
kurdi per più di 50 anni è stato il contrabbando di eroina
dall'Afghanistan e Pakistan attraverso l'Iran, l'Iraq e la Turchia.
Non sorprende che le regioni di confine della Turchia in questione
fossero i principali punti di transito dell'eroina prodotta in
Afghanistan e Pakistan destinata ai mercati europei.
Una fonte cofidenziale con esperienza nei
servizi segreti nella regione mi riferì in seguito che i kurdi "sono
stati in qualche modo ripagati dalla gente che li ha usati per
trasportare la loro droga". Egli riconosce apertamente che entrambe
la Brown & Root e la Vinnell Corporation solitamente procuravano
copertura non ufficiale per i funzionari della CIA. Ma questo già lo
sapevo. Dal 1994 al 1999, durante l'intervento
militare USA nei Balcani - dove, secondo il he Christian Science Monitor e la Jane's Intelligence Review, l'Esercito di Liberazione del
Kosovo (KLA) controlla il 70% dell'eroina che entra in Europa occidentale
- la Brown & Root di Cheney ha ricavato miliardi di dollari
rifornendo le truppe USA con enormi attrezzature nella regione. Le
operazioni di supporto della Brown & Root continuano ancora oggi in
Bosnia, Kosovo e Macedonia. Le impronte di Dick Cheney sono vicine
alla droga più di quanto si possa sospettare. Il rapporto dell'agosto
2000 del Center for Public Integrity le ha portate ancora più vicine.
Sarebbe corretto dire che vi è un diretto collegamento tra le
infrastrutture della Brown & Root - spesso sistemate in regioni
remote e pericolose - con tutte le regioni che producono droga e con
quelle che la consumano in tutto il mondo.L'EFFICIENZA DELLA PIPELINE
DELLA DROGA L'amministrazione Clinton si prese cura di tutto il tempo
sprecato per il viaggio dell'eroina con la distruzione della Serbia e del
Kosovo nel 1999 e l'instaurazione del KLA come potenza regionale. Questo
aprì una linea diretta dall'Afghanistan all'Europa occidentale - e la
Brown & Root era proprio al centro di questa. L'abilità di
Clinton nel rendere efficienti le operazioni del narcotraffico è stato
descritto dettagliatamente nell'edizione dell'aprile del 2000 di FTW in una storia dal titolo
"La pipeline del denaro della droga del Partito Democratico
presidenziale". Da allora quell'articolo è stato ripubblicato in tre
paesi. L'essenza della lezione economica sulla droga era che coltivando
oppio in Colombia e contrabbandando sia eroina che cocaina dalla Colombia
a New York City attraverso la Repubblica Dominicana e Porto Rico (una
virtuale linea diretta), le strade tradizionali del contrabbando
potrebbero essere abbreviate o persino eleminate. Ciò ridusse sia il
rischio che il costo, incrementò i profitti ed eliminò la concorrenza.
FTW
sospetta che in tale processo vi sia la mano del co-fondatore del
cartello di Medellín Carlos Lehder, rilasciato dalla prigione sotto
Clinton nel 1995, ed ora attivo sia alle Bahamas che in Sud America.
Lehder era conosciuto durante gli anni '80 come il "genio dei
trasporti". Posso ben immaginare Dick Cheney, essendo stato
testimone della completa ristrutturazione del traffico globale di droga
negli ultimi otto anni, andare da George W. e dire: "Guarda, so come
possiamo farlo persino meglio".
Una cosa è certa. Come citato nell'articolo del
CPI, un vice presidente della Halliburton notò che se il duetto
Bush-Cheney fosse eletto, "i contratti della società con il governo
andrebbero ovviamente alle stelle".
LA
PIU' GRANDE LIBERA IMPRESA AL MONDO
Se uno è abbastanza coraggioso da cercare un "sistema
operativo" che spieghi teoricamente ciò che FTW vi ha appena
descritto, non ha bisogno di guardare oltre il favoloso articolo in due
parti pubblicato su Le Monde Diplomatique nell'aprile 2000. Le storie,
incentrate massicciamente sul capitale della droga, sono intitolate
"Il crimine, la più grande libera impresa al mondo." Le
brillanti e penetranti parole degli autori Christian de Brie e Jean de
Maillard sono la migliore spiegazione che abbia mai letto della reale
situazione politica ed economica mondiale . De
Brie scrive: "Permettendo al capitale di spostarsi incontrollato da
una parte all'altra del mondo, la globalizzazione e l'abbandono della
sovranità hanno insieme allevato una crescita esplosiva di un mercato
finanziario fuorilegge... "E' un sistema coerente collegato
strettamente all'espansione del capitalismo moderno e basato
sull'associazione fra tre elementi: i governi, le società multinazionali
e le mafie. Gli affari sono affari: il crimine finanziario è prima di
ogni altra cosa un mercato, prospero e strutturato, governato dalla legge
della domanda e dell'offerta. "La complicità del grande
business ed il laissez faire politico sono il solo modo nel quale quel
crimine organizzato su vasta scala può riciclare il denaro sporco e
rigenerare i favolosi redditi delle sue attività. E le multinazionali
hanno bisogno del sostegno dei governi e della neutralità delle autorità
di regolamentazione per poter consolidare le loro posizioni, incrementare
il loro profitti, confrontare e schiacciare la concorrenza, fare
'l'affare del secolo' e finanziare le loro operazioni illecite. I
politici sono direttamente coinvolti e la loro capacità di intervenire
dipende dagli aiuti e dai finanziamenti che li mantengono al potere.
Questa collusione di interessi è parte essenziale dell'economia mondiale,
l'olio che fa girare le ruote del capitalismo.Come è stato in Vietnam,
America Centrale e Kosovo, la droga continuerà ad essere un'enorme parte
del piano finanziario per prolungate guerre terrestri.
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DROGA E MEDIA: SEGRETI INNOMINABILI
Quando Gary Webb, un intraprendente e coraggioso giornalista
investigativo del Mercury News di San Jose, pubblicò la sua storia
nell’agosto del 1996, potenti onde d’urto rimbombarono attraversando gli
Stati Uniti verso est per buona parte dell’anno. Webb aveva speso un anno a
scoprire lo sporco segreto del crack di cocaina e di come si fosse diffuso
a Los Angeles.
L’articolo in tre parti era intitolato “L’Oscura Alleanza” e faceva nomi -
specialmente di ex personaggi di rilievo del movimento Contra appoggiato
dalla CIA. Webb si aspettava e ricevette il sentito appoggio del suo
direttore e dei compagni giornalisti del Mercury News. Il giornale dedicò
anche un sito web alla serie di articoli e pubblicò copie elettroniche di
importanti documenti di conferma. Nel frattempo, le onde d’urto raggiunsero
Washington, DC.
Inarrestabili, fluirono oltre in direzione di Langley, Virginia - sede
della Central Intelligence Agency.
Col tempo, una contro-onda d’urto ancora più turbante da Washington, DC,
rotolò indietro in direzione ovest raccogliendo impulso da Langley. Gary
Webb aveva divulgato l’indivulgabile. Aveva espresso una semplice verità -
una verità, per di più, già ben risaputa da molti giornalisti, politici,
accademici, ufficiali militari, personale dell’intelligence ed altre
persone addentro da decenni.
La verità espressa era che la CIA
era impegnata nella distribuzione di enormi quantità di droghe illegali.
Entro un anno,
i colleghi di Webb al Mercury News capovolsero il loro iniziale appoggio ed
iniziarono a denunciarlo.
Tale fu il potere del segnale di ritorno dalla costa orientale che molti
altri giornalisti del Mercury News iniziarono a temere che la loro
promozione - specialmente alle più prestigiose corporazioni giornalistiche
d’America - avrebbe potuto essere rovinata. Era il classico caso di
colpevolezza per associazione. Peggio ancora, anche il direttore
precedentemente coraggioso di Webb lo denunciò e pubblicò un editoriale sul
Mercury News, dicendo che la qualità della documentazione d’appoggio di
Webb nella serie “L’Oscura Alleanza” era scarsa. Il chiaro messaggio era
che la verità pronunciata in realtà non era stata pronunciata. Orwell
chiamava questo “doppio discorso”.
Per aver osato dire la verità, Webb venne punito col trasferimento in una
cittadina, in una redazione del Mercury News in una zona depressa, ben
lontano dalla notorietà della redazione centrale. Webb mantenne il lavoro,
o almeno una specie di raffazzonata morte vivente alla voodoo come lavoro.
Nessuno può biasimare Webb per aver accettato il posto: aveva una famiglia
da mantenere, e date le circostanze le sue possibilità di assicurarsi un
altro lavoro altrove nei media erano sicuramente compromesse. Anche il
direttore chiaramente mantenne il posto, ma possiamo e dobbiamo biasimarlo
per rendere a Cesare la sua integrità giornalistica. Nel frattempo alcuni
dei colleghi di Webb si sono trasferiti in posizioni più elevate ed
importanti in quelle anche troppo ambite corporazioni giornalistiche
nazionali. Qui possono scrivere tutto il giorno, sull’argomento che desiderano
- purché non si tratti di argomenti innominabili. Senza un Quarto Potere
indipendente e coraggioso, non c’é protezione dalla sottile e consistente
campagna per distruggere la democrazia in tutto tranne il nome.
Quando Webb intraprese quell’indagine che gli avrebbe cambiato l’esistenza,
era beatamente inconsapevole dell’enorme minaccia che presto avrebbe
costituito per la sicurezza nazionale e l’establishment politico degli
Stati Uniti.
La sua storia ha svelato una
sinistra politica che risale alla Seconda Guerra Mondiale: il controllo
clandestino statunitense sull’industria globale delle droghe illegali,
durato quattro decenni. Questo era solo uno della gran quantità di
sgradevoli segreti che il governo segreto non voleva fossero raccontati. Ce
ne sono molti altri.
Crollo
economico nel 2006 - 2007 ?
Top
secret riservato a lettori di larghe vedute
Un’immagine scioccante del nostro
futuro più probabile inizia con la “sequenza temporale” presentata con
incredibile precisione da Edgar Cayce nel suo “ciclo economico depressivo
lungo 25 anni” (vedi nota a fondo pagina). Con una probabilità superiore
al 92%, il ciclo ci mette in guardia sul verificarsi di una depressione o
di una recessione molto grave nel 2006 o 2007. Quello che ci apprestiamo
a vivere insieme è un periodo inevitabile di tensioni eccezionali. E' un
tempo straordinariamente concentrato nel quale tutto muta, persino in
questo momento.
Fasi del collasso imminente
Come scoperto dai suggerimenti forniti da Edgar Cayce
durante gli anni ’30, è facile osservare che ogni 24/25 anni si verifica
periodicamente un grave riallineamento economico e una depressione o una
forte recessione…..Questo ciclo è potenzialmente in grado di provocare
una crisi economica grave quanto la recessione del governo Reagan nel
1982, o perfino quanto la Grande Depressione che toccò il punto minimo e
iniziò a invertire la rotta nel 1933 dopo tre anni di ristagno economico.
Poiché i “problemi strutturali” odierni dell’economia statunitense sono
notevolmente più gravi rispetto a quelli del 1982 e a quanto pare persino
altrettanto gravi se non di più di quelli del 1933, il termine di
paragone più appropriato è probabilmente la Grande Depressione, che diede
origine alle riforme del “New Deal” di F.D.Roosevelt negli anni ’30.
AVVENTO
Considerato il numero esorbitante di assegni in bianco che i
tecnocrati Repubblicani al Congresso hanno consegnato a Bush e alla
Fazione imperiale per nuove spese esorbitanti nel complesso industriale
militare, è probabile che i rialzisti riusciranno a generare un aumento
della produzione e dei servizi per dare una sensazione di una
ripresa….Tuttavia, con ogni probabilità questa ripresa sarà problematica,
rischiosa, incompleta, irregolare ed è comunemente chiamata “una ripresa
senza occupazione”. Ne consegue che i redditi privati non aumenteranno
molto negli Stati Uniti e che la capacità di spesa continuerà a
contrarsi. Nel frattempo, il continente eurasiatico proseguirà il suo
processo di compattamento, rafforzando l’unione economica e accelerando
il suo allontanamento dagli americani sul modo di utilizzare le Nazioni
Unite e i metodi corretti per costruire la pace in Medio Oriente, oltre a
un’estrema avversione a George Bush. Lo slittamento del dollaro
contribuirà ad aumentare l’ansia collegata a questo insieme di cose. Gli
europei possono aver bisogno di elaborare un programma integrato di
incentivazione economica per le proprie economie e adottare metodi per far
fronte alla perdita di esportazioni negli Stati Uniti (che potrebbero
diventare molto costose, se il dollaro statunitense continuerà a
diminuire di valore).
Edgar Cayce e il suo “ciclo economico depressivo lungo
25 anni”
Nel 1931 Cayce descrisse un ciclo lungo di 24 o 25
anni che spiegava tutte le più gravi recessioni e depressioni degli Stati
Uniti. Questo ciclo economico avrebbe una durata di 24/25 anni e il
termine dell’ultimo ciclo in corso si avrebbe nel 2006/2007. In una sua
tabella si nota che dal 1784 ad oggi il ciclo di Cayce ha perso solo un
colpo arrivando in ritardo di 3,5 anni per la flessione del 1833. Dal
1858 il ciclo è andato sempre a segno. Le date significative: 1858
depressione, 1883 depressione, 1908 depressione, 1933 grande depressione,
1958 recessione, 1982 recessione, 2006/2007 recessione o depressione? Cayce fece
centinaia di previsioni economiche e non solo, con una percentuale di
accuratezza del 92%. Questo vorrebbe dire che la previsione
dell’imminente crollo economico per il 2006/2007 è da prendere in seria
considerazione.
L'economia mondiale andrà in contro a un collasso
entro il 2006-2007. Ogni 24-25 anni si verifica periodicamente un grave
rialliniamento economico, una depressione o una forte recessione
Che cos’è la ricchezza?
Ma
allora che cos’è la ricchezza? Come possiamo definire l’origine di quello
che tutti noi sappiamo certamente riconoscere quando c’è?
Il denaro non è che il modo moderno in cui la ricchezza si manifesta e
viene utilizzata. Il possesso di denaro è essenzialmente per definire
oggi una persona ricca. Il suo patrimonio si calcola, appunto in denaro e
lo stesso ragionamento si applica alle società private e alle nazioni.
Tutto viene calcolato in denaro. Però, non dobbiamo farci ingannare dallo
strumento di misura, per quanto esso sia universalmente accettato. E’
come pensare che la terra sia il metro, o l’acqua il litro.
Ricchezza non è nemmeno il possesso dei mezzi o delle materie prime che
sono pur necessarie per la produzione. Ci sono paesi nel mondo che sono
ricchissimi di materie prime, ma la loro popolazione è però poverissima.
Certo, le materie prime sono essenziali per tutte le produzioni
materiali. Ma è ancora più necessaria la capacità di utilizzarle al
meglio e di organizzare la produzione in maniera tale da generare la
massima diffusione della ricchezza.
E’ difficile che il singolo individuo possa pensare alla distribuzione
della ricchezza che egli produce come ad un atto che gli genera benefici,
ma in realtà è proprio così, se ci liberiamo della mentalità contadina
che vede nell’accumulazione l’essenza della ricchezza. Dobbiamo
riscoprire la mentalità del pastore-raccoglitore o, meglio, quella
dell’economia del dono, liberandola dalle pastoie del misticismo
collettivo che l’aveva relegata nell’ambito della attività rituali.
Il consumo per il pastore è un atto necessario quanto la produzione.
Senza il consumo, la produzione non sarebbe possibile. Lo stesso vale per
l’economia del dono. Per quegli uomini, senza il consumo di tutte le
scorte accumulate nel corso dell’anno, la natura non avrebbe donato
altrettanta abbondanza nel corso dell’anno successivo.
Essi rispettano la Natura e i suoi doni comportandosi così. Che lo
facessero perché credevano che altrimenti sarebbero stati puniti dagli
dei, o perché il loro legame con la natura era vissuto come strettamente
intrecciato con la loro stessa esistenza, insomma, qualunque fosse
l’origine di questa coscienza ecologica, non ha importanza. Sta di fatto
che essi l’avevano mentre il nostro mondo non ce l’ha, accecato com’è dal
profitto del dio denaro che travolge (non trasforma) tutto a partire
dall’essenza stessa degli uomini.
Per quale ragione l’energia atomica è stata scoperta e utilizzata solo
nella sua versione «sporca», come energia da fissione che produce
inquinamento da radioattività o come energia da fusione calda, che
necessita di grandi investimenti e di centralizzazione progettuale e
produttiva? Perché l’intelligenza scientifica che ha teorizzato e reso
concreta l’energia atomica era completamente immersa nella logica del
potere e del dominio. Non a caso la prima applicazione dell’energia
atomica è stata la bomba, arma di distruzione totale.
Solo recentemente, nell’ambito di un pensiero altro, è stata scoperta la
fusione fredda, semplice, pulita, decentralizzata ed economica. Il
boicottaggio di queste ricerche, che è giunto fino alla falsificazione
dei dati ed alle calunnie nei confronti di Fleishmann e Pons, si
giustifica solo pensando al fatto che la fusione fredda non produce
accumulazione monetaria, ma benessere per tutti.
Nell’economia moderna la scarsità è divenuta relativa alla domanda e non
alla produzione. L’assurdità di restare legati ad un’idea contadina
dell’economia consiste nel fatto che le crisi ricorrenti al nostro
sistema economico sono crisi di sovrapproduzione, ed esse dipendono solo
dal fatto che la domanda non è sufficientemente sostenuta dai redditi che
il sistema genera.
Questa considerazione rafforza l’idea che la ricchezza non si trovi nelle
cose, ma nella capacità di scoprirle e usarle.
IL SISTEMA BANCARIO
MONDIALE E’ CORROTTO
E'
impossibile capire il sistema bancario mondiale se non si tiene conto
dei retroscena. Ciò non si insegna a scuola e nessun economista in
giacca e cravatta, né alcun corrispondente del telegiornale, vi dirà
mai la verità in proposito. Alcuni di loro non sanno quello che sta
succedendo perché sono stati programmati dal sistema dell'istruzione a
credere in assurdità, mentre altri semplicemente non vogliono che
sappiate. I fondamenti della manipolazione che mira alla creazione di
un governo, un esercito, una banca e una valuta mondiali si basano su
quella truffa clamorosa che chiamiamo sistema bancario. Una volta che
la gente capisce come questo funziona, si rende conto facilmente di
come pochi possano controllare la vita di tutti gli altri.
Alle banche viene dato il potere di "creare" denaro, il che
significa "creare" denaro che non esiste, noto come credito.
Questo non gli costa niente, ma dal momento in cui questo credito viene
fatto teoricamente esistere, le banche possono cominciare a caricarlo
di interessi. E' questo il sistema che controlla la vita di tutti. Ma
va anche oltre. Quando prendi un prestito, la banca "crea" il
credito pari all'ammontare del prestito richiesto, diciamo 20.000 sterline.
Anche se solo in teoria, questo è comunque denaro "nuovo". Ma
tu non rimborserai solo 20.000 sterline, perché sopra quel prestito
dovrai pagare gli interessi. L'interesse non è stato "creato"
dalla banca, ma deve comunque essere ricavato da qualche parte. Da dove
allora?
Dalla ricchezza e dal credito che già circola nel mondo.
In questo modo, fin dalle sue origini, questo folle sistema bancario
risucchia la vera ricchezza del pianeta sotto forma di interesse
relativo ad ogni prestito concesso a persona, azienda o governo.
Questo ha inoltre consentito alle banche di prestare denaro non
esistente in quantità ancora maggiore e di far sprofondare sempre di
più nel debito il mondo. La ricchezza accumulata e la capacità di
concedere crediti supera ogni immaginazione, ed è assai superiore a
quella degli Stati Uniti, il paese più ricco della Terra. In realtà, le
banche possiedono gli Stati Uniti, così come possiedono quasi tutti i
paesi del mondo. I banchieri hanno usato questa ricchezza e questa
montagna di crediti per comprare e controllare le compagnie petrolifere
globali, le multinazionali di ogni genere, i media, le industrie di
armamenti, le aziende farmaceutiche, i politici, i
"consiglieri" politici e praticamente tutto quello che gli
serve per controllare il mondo. Le stesse poche persone e famiglie
possiedono tutto! Nascondono questa verità dietro le organizzazioni di
facciata, un insieme di aziende con i loro direttori burattini, e il
loro desiderio di rimanere nell'ombra viene assolutamente rispettato da
patetici mezzi di informazione e dal sistema dell'istruzione. Solo i
Rockefeller e i Rothschild controllano una rete incredibile di banche,
compagnie petrolifere, multinazionali, compagnie aeree e numerose altre
organizzazioni. La Chase Manhattan Bank dei Rockefeller/Rothschild ha
di per sé abbastanza potere da scatenare, volendo, il panico
finanziario globale. Nel 1995 la Chase si è fusa con la Chemical Bank
che aveva già assorbito la Manufactures Hanover. Questa concentrazione
di potere è incredibile. Ma i
veri controllori di questi imperi vengono celati al pubblico grazie a
uomini ombra, trust, fondazioni
e compagnie. L'abilità dei Rockefeller di nascondere il loro
reale potere è fenomenale. Ma con i Rothschild tale abilità sfiora il
genio. In particolare è dalla Seconda Guerra Mondiale che essi cercano
di promuovere l'immagine di un potere il declino che opera fuori della
grande lega. Sciocchezze. Sono loro la grande lega insieme ad altri
elementi dell'Elite Globale.
Controllando la creazione del credito, i banchieri possono provocare
boom o crolli economici, sia a livello nazionale che internazionale,
ogni volta che vogliono realizzare le proprie ambizioni. Una
depressione economica non è causata da un crollo nella domanda di beni
e servizi. Non è la gente a decidere che alcuni servizi o alcuni
prodotti non servono più. La depressione economica si viene a creare
quando non ci sono in circolazione abbastanza pezzi di carta e
"denaro" elettronico con cui pagare quelle merci e quei
servizi. E chi controlla l'ammontare di credito monetario in
circolazione? Le banche. Se vogliamo causare una depressione per un
secondo fine, come nella Germania e negli Stati Uniti prima della
guerra, esse adottano misure per ridurre l'ammontare del denaro in
circolazione. Riducono il numero di prestiti concessi e alzano i tassi
di interesse.
Ciò è estremamente vantaggioso per le banche più grandi. La gente
infatti deve continuare a pagare gli interessi sui prestiti prima
dell'architettato collasso economico e se viene meno a questi
pagamenti, le banche le sottraggono i suoi beni e aumentano nell'ordine
di centinaia di migliaia il numero di fattorie, aziende e case di loro
proprietà. Durante una depressione con ogni pagamento di interesse da
parte di chi continua a rimborsare i propri prestiti sempre più denaro
viene tolto dalla circolazione senza essere rimesso nel ciclo
economico, e ciò contribuisce ad aggravare la crisi.
Questo processo di riduzione del denaro in circolazione che causa la
depressione economica si può osservare in ogni momento. Gli economisti
e i loro tirapiedi, i politici e i giornalisti economici, definiscono
tutto questo come parte del "ciclo economico". Fandonie.
La terribile depressione degli anni Trenta, in cui morirono di fame
uomini, donne e bambini in un mondo di abbondanza, fu causata dal fatto
che le banche ritirarono il denaro dalla circolazione,rifiutando di
concedere prestiti. Non è che la gente non volesse mangiare;
semplicemente non poteva permettersi di comprare cibo, perché il denaro
era stato intenzionalmente ritirato dalla circolazione. Ma chi fu
"addentro alle segrete cose" può riassumere meglio di me la
situazione che sono andato delineando. Ecco ciò che disse a questo
proposito Robert H. Hemphill, un dirigente della Banca della Riserva Federale
di Atlanta:
<<E' un pensiero sconcertante. Dipendiamo totalmente dalle banche
commerciali. Qualcuno deve prendere in prestito ogni dollaro che è in
circolazione, contante o credito. Se le banche creano denaro sintetico
in grande quantità noi siamo ricchi, altrimenti moriamo di fame. Siamo
assolutamente privi di un sistema finanziario permanente. Quando si
arriva ad avere un quadro completo della situazione, la tragica
assurdità della nostra situazione disperata sembra quasi incredibile,
ma di fatto è così. E' la materia più importante su cui dovrebbe
investigare e riflettere le persone intelligenti. E' così che la nostra
attuale civiltà potrebbe crollare, a meno che non si arrivi a una
maggiore comprensione del fenomeno e non si adottino al più presto
le misure necessarie>>.
Non c'erano soldi, si disse alla gente, per costruire le case e sfamare
la popolazione. Ma improvvisamente, quando per l'Elite Globale giunse
il momento di fare la guerra, ecco che il denaro a disposizione per
finanziare Hitler, il Giappone e lo sforzo bellico degli Stati Uniti
divenne illimitato. Si sente spesso dire dalla gente che il denaro per
fare le guerre non manca mai. Certo che non manca, perché i banchieri
che controllano il sistema economico mondiale vogliono quelle guerre.
Non vogliono che la gente abbia delle belle case e la pancia piena e
riceva un'istruzione appropriata, perché poi diventerebbe assai più
difficile da controllare. Non fu la tanto strombazzata politica del
"Nuovo Corso" di Franklin Roosevelt a porre fine alla
depressione degli anni Trenta, ma furono le banche che rimisero in
circolazione il denaro per finanziare la guerra che stavano creando. Ecco la verità riguardo alla
vita sulla Terra:
Il freddo, la fame, la mancanza di un'abitazione o l'indigenza non sono
in nessun caso inevitabili. Tutte queste cose sono causate dalla
mancanza di quei pezzi di carta e numeri elettronici che chiamiamo
denaro e dagli interessi che su di esso vengono imposti. Potremmo
cambiare questa situazione oggi stesso se solo volessimo.
A controllare il sistema
finanziario mondiale e il succedersi di boom e crisi economiche sono
solo tredici persone, i membri della Commissione bancaria
internazionale di Ginevra, in Svizzera, fondata da David Rockfeller, su
incarico dell'Elite, nel 1972. La Commissione è composta da due membri
rispettivamente della Riserva Federale statunitense, della Banca
d'Inghilterra, delle banche centrali di Germania, Francia e Svizzera, e
di un solo membro delle banche centrali di Olanda, Austria e Scandinavia.
Ha la sua agenzia di servizi segreti nota come "Four-I"
(quattro I), l'International Intelligence Information Institute. Questa
elite delle banche è controllata da famiglie come i Rothschild, i
Rockefeller, i Bilt e i Goldberg. Legata alla Commissione è la Banca
dei Regolamenti Internazionali, anch'essa con sede in Svizzera.
Contribuisce a coordinare le
politiche della banche centrali nazionali, come fa negli Stati Uniti la
Riserva Federale, il cartello di banche private che decide i tassi
economici e di interesse americani, senza curarsi minimamente
dell'opinione di quei burattini dei presidenti e dei politici.
La maggior parte degli americani non si rendono neanche conto che la
Riserva Federale è un'organizzazione privata.
Essi
credono:
a)
che il governo non possa essere così stupido o corrotto da permettere a
un cartello di banche private di governare il paese (sbagliato!) o
b) che
la parola "federale" significa che essa fa parte del governo
(ugualmente sbagliato!).
Nel Regno Unito, ci viene venduta l'illusione che la Banca
d'Inghilterra sia nazionalizzata e quindi sotto il controllo del
governo. La Banca d'Inghilterra è uno dei punti focali della rete
finanziaria dell'Elite, ed ha continuato ad essere controllata
dall'Elite dopo che è stata nazionalizzata dal Governo laburista del
dopoguerra, diventando una banca privata non ufficiale.
L'intero castello di carte e il controllo della razza umana si basa
sull'imposizione di interessi sul denaro. La questione dell'interesse è
cruciale. Non c'è niente di male nel denaro se esso viene usato solo
come strumento di scambio per beni e servizi. E' quando si cominciano a
imporre interessi sul denaro, la maggior parte del quale non esiste
nemmeno materialmente, che sorgono enormi pericoli. A quel punto si può
ricavare più denaro solo manipolando pezzi di carta e numeri
elettronici di quanto se ne possa ricavare producendo beni essenziali e
servizi che rispondono alle esigenze della gente. Con l'imposizione di
interessi, il denaro insegue quelli che ce l'hanno già e ignora chi non
ne ha. Le abissali divisioni sociali e finanziarie del mondo sono
provocate dall'imposizione di interesse sul denaro. La produzione viene
modificata sulla base dell'avidità e non della domanda, e i ricchi si
arricchiscono, mentre i poveri si impoveriscono. Spesso non è il costo
di una casa che impedisce alla gente di comprarla, ma il fatto che ne
dobbiamo comprare tre o quattro per averne una!
Non c'è alcuna ragione per cui un governo non possa stamparsi i suoi
soldi privi di interesse e prestarli, senza gravarli d'interesse alla
popolazione affinché si compri una casa, magari con una piccola tassa
una-tantum per coprire i costi di amministrazione. L'unica cosa che
frena questa soluzione è la mancanza di volontà da parte dei politici
appartenenti a tutti i partiti, controllati direttamente dall'Elite o
dai suoi manipolatori economici. Pensate a come le tasse potrebbero
essere drasticamente ridotte, o addirittura abolite,se i nostri governi
- in altre parole, la gente - non dovessero rimborsare cifre
stratosferiche sotto forma di interessi su denaro "preso in
prestito" dalle banche. Un amico che lavora nel settore
finanziario mi ha detto che per ogni sterlina o dollaro esistente in
contante, ne esistono (o meglio non esistono!) altri 30 milioni sotto
forma di "credito" elettronico. Il pastore Sheldon Emery ha
descritto molto bene questo sistema di creazione del debito da parte
del governo nel suo libro,
Billions For The Banks, Debts For The People:
<<Il governo federale, avendo speso più di quanto ha incassato
dai suoi cittadini in termini di tasse, ha bisogno, mettiamo, di 1
miliardo di dollari. Dal momento che non ha i soldi (il Congresso ha
rinunciato alla sua facoltà di "crearlo"), il governo deve
andare a chiedere ai "creatori" 1 miliardo di dollari. Ma la
Riserva Federale, una compagnia privata, non concede denaro tanto
facilmente! I banchieri sono disposti a consegnare 1 miliardo in
contanti o sotto forma di credito al governo federale solo se
quest'ultimo lo rimborserà con gli interessi! Così il Congresso
autorizza il Ministero del Tesoro a stampare 1 miliardo di dollari in
buoni del tesoro, che vengono poi consegnati ai banchieri della Riserva
Federale. La Riserva Federale paga il costo della stampa del miliardo
di dollari (circa 1.000 dollari) e lo consegna al governo, il quale lo
usa per pagare le sue obbligazioni. Quali sono i risultati di questa
fantastica transazione? Beh, 1 miliardo di dollari va a sanare le
fatture del governo, ma il governo ha ora indebitato la gente nei
confronti delle banche per una cifra pari agli interessi imposti su 1
miliardo di dollari! Decine di migliaia di simili transazioni sono
avvenute dal 1913 [quando la Riserva Federale è stata creata] cosicché
negli anno Ottanta, il governo statunitense si è indebitato nei
confronti dei banchieri per più di 1 miliardo di miliardi di dollari,
su cui la gente paga più di 100 miliardi di dollari all'anno di
interesse senza alcuna speranza di riuscire a rimborsare il capitale...
[Oggi le cifre sono molto più alte]... Probabilmente i nostri figli e
le generazioni future continueranno a pagare per l'eternità! Voi dite,
"E' terribile!" Si, lo è, ma vi abbiamo mostrato solo una
parte di questa sordida storia. All'interno di questo scellerato
sistema, quei buoni del tesoro sono ora diventati
"patrimonio" delle banche del Sistema della
"riserva" per "creare" ulteriore
"credito" da dare in prestito. Gli attuali fabbisogni di
"riserve" gli permettono di usare quel miliardo di dollari in
buoni del tesoro per "creare" 15 miliardi in nuovo
"credito" da prestare agli Stati, ai Comuni, ai privati e
alle aziende. Oltre all'originale miliardo di dollari, essi potrebbero
avere 16 miliardi di "credito creato" dal pagamento degli
interessi sui prestiti, mentre l'unico costo da loro sostenuto equivale
ai 1.000 dollari della stampa del miliardo originale! Dal momento che
il Congresso statunitense non emette denaro costituzionale dal 1863, se
la gente vuole avere i soldi sufficienti a portare avanti attività
commerciali, è obbligata a prendere in prestito il "credito
creato" dai banchieri del monopolio e a pagare loro interessi da
usura!>>
Il termine "denaro costituzionale" allude alla Costituzione
degli Stati Uniti, che afferma: "Il Congresso avrà il potere di
coniare il denaro e regolarne il valore". Purtroppo, vuoi per caso
o di proposito, essa non dice che il Congresso avrà sempre il potere di
coniare denaro e regolarne il valore, e che nessun altro potrà fare
queste cose. Le conseguenze di ciò sono state abbastanza spaventose per
l'America e per il mondo: nel 1910, il debito federale era solo di 1
miliardo, o 12,40 dollari a persone. I debiti statali e locali erano
molto ridotti o inesistenti; nel 1920, solo sette anni dopo che la
Riserva Federale era stata fondata, il debito del governo statunitense
ammontava a 24 miliardi di dollari, 228 dollari per ogni cittadino; nel
1960, il debito nazionale era di 284 miliardi di dollari o 1.575
dollari a testa; nel 1981, il debito salì a un miliardo di miliardi di
dollari e da allora è andato aumentando sempre più. Se gli Stati Uniti
nella loro interezza venissero ceduti ai banchieri come risarcimento
dei debiti, ci vorrebbero ancora due, forse tre America per saldare
completamente i debiti! Non fu senza ragione che Thomas Jefferson, uno
dei padri fondatori, disse:
<<Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di
controllare l'emissione del denaro, dapprima attraverso l'inflazione e
poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno
intorno... [alle banche] ...priveranno il popolo dei suoi beni finché i
loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i
loro padri hanno conquistato>>.
Dopo gli anni Sessanta, il governo del Regno Unito pagava ogni anno 1
miliardo di sterline di interesse sui prestiti. Nel 1993 la cifra era
salita a 24,5 miliardi. Il governo aveva preso dei prestiti per pagare
gli interessi sui prestiti mentre il capitale non era ancora stato
rimborsato.
Confrontate quei 24,5 miliardi di sterline spese per pagare gli
interessi con i 33 miliardi spesi quell'anno per la sanità e gli 11
miliardi che sono andati all'istruzione. Non lamentatevi se mancano i
libri scolastici o se gli edifici vanno a pezzi. I banchieri devono pur
mangiare, no?
La creazione del debito attraverso l'imposizione di interesse rende
anche possibile la conquista del mondo da parte di una minoranza. I
banchieri possono accumulare o manipolare affari concedendo o
rifiutando prestiti.
Un tipico scenario si verifica con lo sviluppo dell'agricoltura e
l'allevamento basata su grandi aziende, che utilizzano tecniche
industriali, insetticidi, erbicidi, fertilizzati chimici e con le
multinazionali che utilizzano OGM.
Ci viene raccontato che tali aziende assicurerebbero profitti più alti,
in realtà è vero il contrario: sono le piccole aziende che utilizzano
le tecniche della bioagricoltura a generare maggiori profitti.
Nonostante questo, succede che la produzione agricola è quasi tutta
effettuate dalle prime aziende, perché le banche elargiscono in
abbondanza crediti alle prime, mentre li rifiutano alle seconde. Non
bisogna farsi impressionare dalla capacità di creare profitto delle
multinazionali: in realtà, una tipica multinazionale, di solito fa
profitti intorno al 2-3% del fatturato, ma richiede ogni anno nuovi
investimenti per circa il doppio. Quindi le multinazionali possono
affermarsi e svilupparsi solo se sono finanziate dalle banche, in caso
contrario fallirebbero nel giro di qualche anno.
Un altro scenario di conquista è quello in cui i banchieri dell'Elite,
tutti insieme, rifiutano prestiti a una particolare azienda o compagnia
multinazionale. Questo riduce il suo valore in borsa.
A
questo punto, quando il prezzo delle sue azioni in borsa precipita, i
banchieri comprano grossi blocchi di azioni a prezzi stracciati. Poi
cambiano improvvisamente idea e concedono il prestito, aumentando così
il valore delle azioni dell'azienda. Allora le banche o vendono le
azioni realizzando un buon profitto, o rinsaldano il loro controllo sul
consiglio d'amministrazione di quell'azienda.
Cosa fanno le banche una volta acquistato il controllo? Si assicurano
che l'azienda prenda sempre più prestiti dalle banche finché viene
sommersa dal debito al punto tale che le banche possiedono tutto.
E' così che le stesse poche persone hanno finito per possedere tutte le
maggiori aziende, i media e così via. Una volta acquisito il controllo
dei media, è stato facile, nascondere la verità alla gente e propinarci
le menzogne necessarie a fuorviarci e a confondersi.
Niente migliorerebbe le condizioni di vita della gente più velocemente
della fine dell'imposizione di interessi sul denaro e della ripresa da
parte dei governi della stampa del proprio denaro privo di interesse.
Il Presidente Abraham Lincoln si mosse in questo senso creando le
banconote "greenbacks", ma venne ucciso poco dopo, nel 1865,
da John Wilkes Booth, un presunto agente della casa Rothschild. Anche
il Presidente John F. Kennedy propose la stessa soluzione e alcune
delle sue banconote prive di interesse sono ancora in circolazione. Ma
fu ucciso dall'Elite a Dallas, in Texas, nel 1963.
Che cos'è una
banca?
di Ghislaine
Lantot
E'
la casa della paura che ospita il denaro e il suo esattore,
l'interesse.
Quando ci metto piede, cerco di tenere ben presente che mi trovo in
una istituzione bancaria. La direttrice e i suoi impiegati possono
essere molto gentili e servizievoli, ma non dimentico che sono al
servizio della banca. Sono remunerati grazie alle mie commissioni sul
denaro che mi estorcono. lo fanno in modo molto educato e gentile per
ottenerlo. Una volta che l'hanno ottenuto, diventano spietati. Se non
pago le scadenze sulla casa, ad esempio, la vendono e si tengono per
sé tutto il denaro...anche se ne ho già pagato una buona parte. le
banche sono istituzioni private a scopo di lucro. Il loro fine non è
quello di farmi un favore, ma di estorcermi più denaro possibile.
Tutti i mezzi sono buoni. I clienti sono catalogati in base al
potenziale rendimento per la banca. I ricchi hanno diritto a favori e
sono corteggiati: sorriso della direttrice e nessuna attesa in coda.
I poveri non ricevono nessuna attenzione da parte della direttrice e
fanno la coda.
E non dimentico neanche che le banche mi prestano aria: denaro che
non hanno. Se i clienti venissero tutti a reclamare i loro soldi,
potrebbero rimborsare solo un 5%...e poi chiuderebbero i battenti.
Non hanno che un 10% (e spesso meno) del denaro che prestano. Ci
prelevano sopra gli interessi. Esigono che io rimborsi il denaro aria
che mi hanno prestato. E' una frode. Niente da stupirsi se sono
ricche. Quel che fa stupire, al contrario, è che io faccia affari con
queste; che io accetti di farmi defraudare. Dov'è finito il mio amor
proprio? -li ho venduti, lui e la mia anima, in cambio di protezione
e/o di comodità. Esistono miliardi di risparmi dei cittadini nel paese.
Tutto intorno a me, è pieno di persone che hanno soldi. Perché vado a
fare affari con dei noti truffatori? Può darsi che io preferisca
"farmi imbrogliare a colpo sicuro" da una banca piuttosto
che "rischiare di farmi imbrogliare" da una amica?...E che
l'amica preferisca farsi imbrogliare dalla banca per gli stessi
motivi?...La paura di farsi imbrogliare. Io non faccio più affari con
le banche. E non vado neanche a chiedere al lupo di far la guardia al
mio ovile... Non ci tengo un conto. E, se ho depositato dei soldi, mi
affretto a ritirarli. Prendo coscienza del fatto che solo un 5% delle
persone può ricuperare il suo denaro. Per i rimanenti 95% rimane solo
aria. Mi sbarazzo anche delle loro carte di credito, di debito, ecc.
Mi fa piacere pagare in contanti. Mi sento ricca quando ho dei soldi
in tasca. Prendo a prestito e presto dei soldi SENZA INTERESSI
direttamente dalle persone. Ed è assai simpatico. Creo nuovi modi di
fare le cose!
La Banca
Centrale:
E' una banca nazionale gestita da società private. E' autorizzata dal
governo a emettere denaro -aria a partire dal niente- per dei
prestiti. E' un'istituzione privata a fini di lucro. Detiene il
monopolio privato della valuta del paese. Si è mascherata da banca
nazionale, federale, banca di Stato. Ha un nome che induce in errore:
Federal Reserve, negli USA; Banca di Francia, in Francia; Banca del
Canada, in Canada; Banca d'Inghilterra, in Inghilterra. Esse
controllano l'emissione del denaro: la quantità di denaro
disponibile, il valore del denaro, i tassi d'interesse. Il paese non
può dire una parola. "Lasciatemi emettere e controllare la
valuta di una nazione e me ne infischio di chi formula le leggi",
ha dichiarato Amschel Moses Rothschild, nel 1790, dalla sua banca di
Francoforte, in Germania. Ogni paese ha ora la sua banca centrale. E'
un rapimento finanziario, politico e legale del paese. Per ricompensa
di servizi resi i politici si vedono accordare lo svago di spendere a
volontà; prendono a prestito del denaro -con interesse composto-
dalla banca centrale e rifilano il conto al popolo aumentando le
tasse. E' in questo modo che il Denaro prende il controllo
dell'economia di un paese e fa la legge. Con la legge costringe il
popolo a pagare l'imposta sul reddito cha va direttamente in tasca al
Denaro. Bisognava pensarci.
La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale
La Banca Mondiale è la banca del governo mondiale, l'ONU. Il Fondo
Monetario Internazionale è il suo esattore. Decidono delle politiche
mondiali della finanza e dell'economia internazionali in seno alle
loro società segrete, "La Commissione Trilaterale" e
il "Bilderberg". Inoltre, attraverso la BM e il FMI,
le impongono ai paesi con l'intermediario delle banche centrali. La
loro tattica (governanti segreti) è sempre la stessa: la BM e
il FMI indebitano il paese, lo prosciugano -esso e i suoi abitanti-
con l'interesse sul debito; impongono la loro economia dei profitti
ad ogni costo alle imprese del paese e si impossessano delle risorse
del paese per il mancato pagamento del debito. Uno dei modi per
arrivarci, è quello di privatizzare le risorse e i servizi pubblici.
|
I tuoi soldi? Non esistono!
Ecco perché il
"nostro" denaro (che nostro non è) non vale più (quasi) nulla
Qualche
giorno fa, mentre frugavo tra le tasche della giacca mi sono ritrovato
in mano una vecchia, cara, banconota da 10.000 lire. Guardandola
attentamente però mi stupisce una cosa, quella scritta piccola piccola
che dice "pagabile a vista al portatore": allora prendo
subito un pezzo da 10 euro e... cosa scopro ? Sugli euro quella
misteriosa dicitura manca completamente.
Il fatto merita di essere
approfondito, e dopo un po' di ricerche vengo a sapere che tutti i
contanti che abbiamo, che stiano in tasca, a casa o in banca... non
sono nostri ma della Banca Centrale Europea ! Infatti un tempo il
denaro rappresentava il diritto di riscuotere presso la banca una
determinata quantità di oro, e perciò questi pezzi di carta presero il
nome di "note di banco" (poi divenuto "banconote").
Tutto andò avanti così per molto tempo: le banconote non erano mai tue,
erano della banca che le aveva emesse, però potevi comunque pretendere
una quantità di oro determinata in cambio della moneta. Poi, nel 1944,
con gli accordi di Bretton-Woods, si decise che solo le banche
centrali, passando tramite il cambio in dollari, potevano fare
quest'operazione: gli USA diventavano così gli unici a potere
effettuare il cambio diretto cartamoneta-oro (e il dollaro acquisiva
quindi un potere enorme). Il 15 agosto 1971 però c’è stato un
incredibile cambiamento.
I paesi dell'OPEC avevano
deciso che il loro petrolio non doveva più esser pagato in dollari; no,
i verdoni non li volevano più, ora volevano esser pagati direttamente
in oro. Poco male, direte voi, tanto sono equivalenti e reciprocamente
convertibili, no ? E invece no !
Infatti
a Fort Knox (il forziere statunitense dove sono custodite le riserve
auree ufficiali) gli USA avevano solo una briciola dell'oro necessario
per convertire tutti i bigliettoni nel prezioso metallo: cosa diavolo
era successo ? In soldoni gli americani avevano stampato dollari dal
nulla, come fossero figurine ! Ora però il giocattolo si era rotto,
gli arabi si erano impuntati, ed erano pure abbastanza incazzati, il
caldo di ferragosto era appiccicoso e il presidente Nixon doveva trovare
al più presto una soluzione: decise che gli USA avrebbero sospeso
definitivamente la convertibilità del dollaro in oro. Morale della
favola, "pagabile a vista al portatore" dal 1971 non ha più
alcun significato, e ora quello che ci rimane sono solo dei miseri
pezzi di carta che non valgono nulla se non il valore che noi stessi
gli attribuiamo, e restano tutti di proprietà della BCE. E allora ? Una
risposta chiara l’ha data un esperto della incredibile "truffa
monetaria", il prof. Giacinto Auriti: "Allora è giusto che se
il denaro viene stampato senza riserva, i proprietari siano coloro che
accettano la valuta per convenzione. Chi crea il valore siamo
noi", e conclude lanciando una proposta rivoluzionaria:
"Insomma, noi diciamo che la moneta all'atto della sua emissione
deve essere accreditata e non addebitata agli Stati e ai suoi
cittadini". Come dimostrato anche dal controeconomista Domenico de
Simone, è oggi possibile, giusto e necessario “regalare” ad ogni
cittadino del denaro (senza gravare sulle casse dello Stato!) a titolo
di Reddito di Cittadinanza Universale, una somma mensile
(se iniziassimo domani potrebbe essere inizialmente di circa 200 euro)
che venga attribuita a tutti per il sol fatto di accettare la moneta,
un reddito che garantisca davvero il diritto alla vita anche a chi non
riesce, non può o non vuole elemosinare un’occupazione imposta,
liberando finalmente le forze creative dell'umanità dalla schiavitù del
lavoro forzato. Un denaro diverso è possibile. Subito.
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LA
FINE DEL MONDO
Ne
parlano tutte le religioni e mitologie del mondo - e, assai curiosamente,
tutte concordano sul periodo in cui ciò avverrà.
I
più precisi, come al solito, sono gli indù - che con i loro cicli
universali (secondo i quali oggi siamo agli sgoccioli del Kali Yuga, l'era
della distruzione che precede una nuova età dell'oro) tramandano cognizioni
antichissime espresse dai Toltechi (dai quali i Maya mutuarono il loro calendario, concepito
migliaia d'anni fa per conteggiare un grande ciclo che si concluderà nel
2012).
Il
mondo occidentale invece è più legato alle visioni mistiche e alle profezie
in chiave allegorica, primo fra tutte il libro dell'Apocalisse - o, nell'antico
testamento, i libri di Daniele e di Geremia. Più qualche passo dei Vangeli, dove Gesù si
"scuciva" un po'. Ed altre fonti meno note, che esamineremo in
questa sede.
Con
un'avvertenza, apparentemente poco rilevante, ma in realtà della più
fondamentale importanza: il concetto di "mondo" è un concetto
assolutamente soggettivo. "Mondo" non è il pianeta Terra, bensì
la rappresentazione che ognuno di noi si fa del luogo in cui si trova a
vivere. Il mondo non è un oggetto statico, bensì un'idea dinamica; non una
realtà concreta, bensì una rappresentazione astratta. Ne consegue che "fine
del mondo" non implica la distruzione del pianeta e la fine della
razza umana. "Fine del mondo" significa che si smetterà di
interpretare la realtà nel modo oggi convenzionale, e si comincerà a
concepire un diverso significato dell'esistenza. La "fine del mondo"
non porterà allo sterminio del genere umano, ma a una rivoluzione nel modo
di pensare e conseguentemente in quello di vivere.
MICROCHIP SOTTOCUTANEO
Fino
ad ora l'usavano solo per gli animali. Ora hanno trovato il modo di
renderlo appetibile anche agli esseri umani.
E
tu? Sei pronto a rinunciare alla tua libertà personale?
Sapranno
sempre tutto di te, da ciò che mangi a dove vai, dal tuo conto in banca
alla tua anamnesi medica: e forse potrà anche influenzare il tuo umore..
Il
Marchio della Bestia minacciato
dall'Apocalisse, è a un passo dalla realtà.
Inoltre obbligò tutti, piccoli e
grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla
mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non
portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde
al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero
della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è
seicentosessantasei
(Apocalisse
13:16-18)
MARCHIO,
dal greco "CHARAGMA" significa "una stampa",
"un'impressione",. Ciò
che il verso dice in sostanza è che ad un certo punto, qualcuno metterà in
funzione un sistema di identificazione personale, senza il quale tutti
quelli che non lo possederanno saranno esclusi da qualsiasi transazione
commerciale: non potranno comprare cibo e altri articoli, non potranno
vendere prodotti,insomma saranno esclusi dalla società. Probabilmente per
tutto questo ci vorrà un sistema computerizzato. .. Certamente, un
sistema così nuovo e rivoluzionario dovrebbe sembrare invitante e utile ai
suoi utenti.
..
Quando questo Marchio sarà imposto a tutta la popolazione mondiale, ci
saranno diverse attitudini. ..
Comunque, quando arriverà il momento, la gente avrà solo due alternative:
prendere il Marchio o morire).
..
L'anticristo avrà bisogno di potentissimi mezzi elettronici per i suoi piani di controllo. .. Non riuscendo a
controllare la mente altrui, la cosa migliore da fare diventa quindi il
controllo delle finanze altrui. .. Il controllo ultimo e totale arriverà
quando tutte le persone saranno obbligate ad avere un marchio (numero) di
riconoscimento e senza il quale non potranno né comprare né vendere alcuna
merce, incluso il cibo, i servizi e tutto il resto. Tutto sarà controllato
e registrato.
..
Le ragioni che saranno date per l'introduzione di questo marchio che la
Bibbia chiama "IL MARCHIO DELLA BESTIA" potranno essere di varia
natura: per controllare il crimine organizzato, per fermare il traffico di
droga, per impedire la fuga di capitali o il loro "lavaggio", o
anche per una redistribuzione finanziaria a livello mondiale dopo un
collasso finanziario globale, (ipotesi, quest'ultima, non affatto
azzardata), o qualsiasi altra spiegazione farà allora comodo dare.
LA POPOLAZIONE DOTATA DI MICROCHIP
.. Viene accelerata la manovra per eliminare gradualmente
l'uso di monete e banconote e far avvenire tutte le transazioni monetarie
elettronicamente, attraverso carte di credito e/o smart cards. Il piano é quello di fondere la
carta d'identità con quella di credito e registrare così tutti i dati
personali su un microchip. Se le cose vanno come previsto, tutte queste
transazioni saranno registrate da un computer globale, probabilmente la
"bestia" menzionata nel libro biblico
dell'Apocalisse. Il piano prevede che il "segno della bestia", il
microchip, sia trasferito dalla carta di credito elettronica al corpo
umano, non appena si creeranno le condizioni favorevoli perché la
gente accetti questa trasformazione.
Una
volta che avremmo accettato la fine del denaro contante e non ci sarà più
possibilità di tornare indietro, dovremo accettare l'inserimento di
microchip nel nostro corpo o non avremo alcuna possibilità di acquistare
alcunché, una volta messe fuori uso le carte di credito. Tutto questo sarà
presentato alla gente come uno strumento vantaggioso che porrà fine alle
frodi relative alle carte di credito contraffatte e a quelle smarrite. Si
tratta della fase finale del controllo. Sarete costantemente controllati da
un computer, che saprà anche dove vi trovate in ogni momento.
..
Oggi se entrate in un negozio per comprare del cibo e il vostro computer
rifiuta la vostra carta di credito, avete sempre la possibilità di pagare
in contanti. Ma cosa accadrà quando i contanti non esisteranno più? Saremo alla mercé del computer. Se
esso rifiuterà la vostra carta o il vostro microchip, non potete comprare
nulla. Allora saremo dei robot in tutti i sensi, l'estensione di un
programma informatico. Negli USA i buoni alimentari e altre indennità
stanno per essere convertiti dal sistema di Trasferimento elettronico delle
indennità (EBT) e l'intero sistema di previdenza sociale sta progettando di
fare la stessa cosa. Il piano di eliminare i contanti sta facendo passi
avanti. Una società del Regno Unito, la AIM UK, che é specializzata
nell'"identificazione automatica", ha inserito nel proprio
materiale pubblicitario una faccia con un codice a barre sulla fronte.
..
Il giornale londinese Sunday Times del 16 aprile 1995 riporta anche che ..:
"In futuro gli scienziati vogliono inserire microchip elettronici
nelle nostre teste, in modo che potremo collegarci direttamente
all'autostrada informatica. I ricercatori britannici fanno parte del team
internazionale che lavora al progetto di un impianto che traduca il
pensiero umano nel linguaggio informatico. C'é chi dice che tra una
generazione, grazie a un microchip grande quanto un granello di pepe
inserito nella parte posteriore del collo, gli individui saranno in gardo
di parlare con le macchine".
È ARRIVATA LA SOCIETÀ SENZA
CONTANTI
di Chris Beard
..
Mondex è la compagnia che fornisce un sistema di danaro elettronico ed ha già
più di 20 nazioni che aderiscono al loro piano. Questo sistema fu creato
nel 1993 dai banchieri londinesi Tim Jones e Graham Higgins della
Natwest/Coutts, la banca di fiducia della famiglia reale britannica. Questo
sistema è basato su una tecnologia SMARTCARD che impiega microcips
incorporati in una carta di plastica che contiene moneta elettronica,
l'identificazione del possessore, e altre informazioni. Tutte le
transazioni sono rese sicure da un sistema chiamato SET (Secure Electronic
Transaction).
Continuando
a parlare di carte si può usare un dispositivo chiamato PET (Personal
Electronic Transfer). Questo portafogli della grandezza e nella forma di
una calcolatrice permette di effettuare trasferimenti di valuta con altri
possessori di questa carta. Le carte sono in collegamento anche con la
Nortel/Bell Vista 360 phone, Millennium per pagare il telefono, ATMs, per
il Personal Computer, con internet, e con affari commerciali e istituzioni
interattive. Questo sistema di pagare senza soldi è stato testato
ampiamente nella città di Guelph, in Ontario, Canada, in Gran Bretagna, e
un U.S.A. Tutte le banche canadesi hanno aderito a Mondex. .. La CIBC
(Canadian International Bank of Commerce) ha istituito un modello simile di
pagamento senza contanti chiamato Nortel a Brampton, in Ontario. Più di 250
società in 20 nazioni sono incluse con Mondex e molte nazioni sono già in
procinto di usarlo. .. I Paesi dell'Unione Europea si aspettano di adottare
il sistema Mondex come soluzione all'unificazione monetaria. Altri sistemi
smartcard verranno messi presto a disposizione a favore di Mondex,
specialmente da quando Mastercard ha comprato il 51% del pacchetto
azionario della compagnia. .. "Con la copertura finanziaria di
MasterCard, adesso non c'è più niente che possa fermare Mondex dal
diventare uno standard globale."
Alla
fine, l'idea di portare sempre con sè una carda diventerà obsoleta e ci
sono degli svantaggi, infatti la carta è predisposta a danneggiarsi, ad
essere persa o rubata. La
soluzione finale sarà di avere il microchip semplicemente piazzato
all'interno del corpo umano come fanno già adesso per identificazione degli
animali domestici. INFOPET è una delle tante compagnie che fornisce
un bio-chip iniettato sotto la pelle dell'animale. Il chip può essere letto
con uno scanner, il codice che identifica il proprietario e l'animale
domestico è memorizzato su un computer. Questo sistema vanta il fatto di
poter tenere sotto controllo più di 1 bilione di animali domestici con
satelliti e altro. Motorola, che produce i microchips per la Mondex
smartcard, ha sviluppato diversi bio-chips innestabili nel corpo umano. Il
chip BT952000 fu progettato dal Dr. Carl Sanders .. misura 7 millimetri di
lunghezza e 0.75 di larghezza, circa le dimensioni di un granello di riso.
Contiene una batteria al litio ricaricabile. Questa batteria è caricata con
un circuito "thermo" che produce tensione elettrica dalle
fluttuazioni della temperatura corporea. Si sono spesi più di 1.5 milioni di dollari per studiare dove
piazzare il chip all'interno del corpo umano. Si sono trovati solo 2 posti
adatti ed efficaci - la FRONTE giusto sotto l'attaccatura dei capelli, e il
dorso della mano.
.. "Inoltre obbligò tutti,
piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un
marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere
se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che
corrisponde al suo nome." (Apocalisse, 13:16-17)
Dr.
Sanders era contro l'uso della batteria al litio poichè è risaputo che se
si rompesse il litio, esso causerebbe una GRAVE VESCICA o un immenso dolore
e non poche complicazioni per chi ce l'ha.
"Il
primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un'ulcera maligna e dolorosa
colpì gli uomini che avevano il marchio della bestia e che adoravano la sua
immagine." (Apocalisse, 16:2)
In
seguito il Dr. Sanders lasciò il progetto e si interessò delle profezie
della Bibbia concernenti il marchio della bestia; Si convertì in seguito
alla fede Cristiana e adesso conduce dei seminari su questo argomento. ..
La parola greca di marchio usata nella Bibbia è charagma, il che signfica
un una scalfitura, o incisione, stampa, insegne, o marchio di schiavitù. Il
numero 666 nella frase greca Chi Xi Stigma,
ficcare, perforare, un marchio inciso o perforato per il riconoscimento di
proprietà.
..
AT&T/Lucent Technologies acquistò il contratto di esclusiva della
Mondex USA. Il loro logo è il simbolo del Serpente Solare o il DRAGONE
ROSSO che è Satana. LUCENT è composto LUCIFER - ENTERPRISES. Sembrano
essere flagranti dando il nome ai loro prodotti con STYX (lo Stige, il
fiume dell'inferno), JANUS (Giano, il dio bifronte) e INFERNO pubblicizzato
con la citazione tratta dall' "Inferno", una storia di LUCIFER
nelle viscere dell'inferno. L' "anello di fuoco" è l'antico
Pantheon.
Fino
a quando non sarà pratico mettere un microchip in tutti i prodotti che
devono essere comprati e venduti, un codice a barre UPC fa questo lavoro in modo soddisfacente. Quello che molta gente non realizza è
che questo è il "marchio della bestia" per i prodotti che
compriamo tutti i giorni. Tutti i codici a barre UPC contengono i numeri
666. Troverai una delle due versioni del
marchio. Il più comune ha 10 numeri divisi in due parti. L'altra ha 6
numeri. In entrambe le versioni ci sono tre barre non identificate. Queste
barre sono 6, 6, e 6. Queste sono chiamate barre di guardia, danno
informazioni allo scanner circa la partenza, la divisione e l'arresto della
lettura.
"Qui
sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia,
perchè è un numero d'uomo; e il suo numero è 666." (Apocalisse, 13:18)
Con
LUCID l'autorità giudiziaria sarà in grado di brancare tutti i nostri
movimenti, transazioni, e conoscenze. Simon Davies della Privacy
International investigò sulle richieste di anonimato di Mondex e trovò che
stavano controllando tutti i movimenti nei tribunali rompendo specifici
accordi legali. Molti se non la maggior parte dei 17 originali o
finanziatori di Mondex sono dei distretti bancari di Londra appartenenti al
Club of the isles, una cartella bancaria della casata dei Windsor gioca un
ruolo importante sull'economia globale attraverso incontri segreti e
alleanze strategiche queste potenti istituzioni massoniche influenzano il
mondo politico, delle finanze, delle risorse, e persino la polizia e le
strutture delle nazioni unite. Il
loro scopo è un nuovo tipo di ordine mondiale [*linkare*] basato su un
governo globale, una sola religione, e un'economia elettronica mondiale.
..
Il logo di Mondex contiene 3 anelli concatenati, .. "originariamente
un simbolo di imprigionamento e schiavitù, sconfitta. .. Gli anelli
concatenati della catena significano potere e unità durevole...o che in
guerra...una roccaforte è stata squarciata." (dizionario dei
Simbolismi, Hans Biedermann, pg. 63-64) .. Un altro simbolo utilizzato da
Mondex è la farfalla. Questo simbolo ha numerosi significati mistici ma il
più importante è quello della cattura dell' anima. La parola Greca di
farfalla e di anima è 'psyche'. ..
PROFEZIE SULLA FINE DEL MONDO
LA QUINTA ERA DEI MAYA
Secondo i Maya ci furono
cinque Ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante
civiltà. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra)
sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali.
Alcuni studiosi affermano che la prima civiltà - quella distrutta
dall’Acqua - era Atlantide. Nel Popol Vuh dei Maya Quiché, si legge:
"un diluvio fu suscitato dal Cuore del Cielo... una pesante resina
cadde dal cielo.. la faccia della terra si oscurò, e una nera pioggia cadde
su di essa, notte e giorno". Secondo
il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro, la quinta, terminerà nel 2012.
Cosa ci dobbiamo aspettare? Secondo i ricercatori Maurice Cotterell e
Adrian Gilbert, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya
furono causati da una inversione
del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse
del pianeta. La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione
dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema
solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici, descritti dallo storico
Immanuel Velikvosky nel suo libro "Earth in Upheaval":
"...Un terremoto farebbe
tremare il globo intero. Aria e acqua si muoverebbero di continuo per
inerzia, la Terra sarebbe spazzata da uragani e i mari investirebbero i
continenti... La temperatura diverrebbe torrida e le rocce
verrebbero liquefatte, i vulcani erutterebbero, la lava scorrerebbe dalle
fratture nel terreno squarciato, ricoprendo vaste zone. Dalle pianure
spunterebbero come funghi le montagne, che continuerebbero a salire
sovrapponendosi alle pendici di altre montagne e causando faglie e
spaccature immani. I laghi sarebbero inclinati e svuotati, i fiumi
cambierebbero il loro corso, grandi estensioni di terreno verrebbero
sommerse dal mare con tutti i loro abitanti. Le foreste sarebbero divorate
dalle fiamme e gli uragani e i venti impetuosi le strapperebbero dal
terreno... Il mare, abbandonato dalle acque, si tramuterebbe in un deserto.
E se lo spostamento dell’asse fosse accompagnato da un cambiamento nella
velocità di rotazione, le acque degli oceani equatoriali si ritirerebbero
verso i poli e alte maree e uragani spazzerebbero la Terra da un polo
all’altro... Lo spostamento dell’asse
cambierebbe il clima in ogni luogo... Nel caso di un rapido
spostamento dell’asse terrestre, molte specie di animali sulla Terra e nel
mare sarebbero distrutte e la civiltà, se ancora esistesse, sarebbe ridotta
in rovine".
Lo scenario ipotizzato da Velikovsky, oltre a ricalcare le leggende Maya,
espone scientificamente le profezie del monaco Basilio. Cotterell, in base ai suoi studi sull’attività
delle macchie solari e sul calendario Maya, ha concluso che le profezia
relativa alla fine della quinta Era deriva da un calcolo della prossima
inversione del campo magnetico terrestre, prevista per il 2012.
Chissà, forse fu proprio uno spostamento dell’asse terrestre che circa
10.500 anni fa fece sprofondare Atlantide e Lemuria e provocò il Diluvio
Universale.
I Poli terrestri si spostano
Così P.R. sarkar nel 1986, descriveva l'iniziato spostamento
dei poli fisici terrestri verso le posizioni descritte dal INTERNATIONAL
EARTH ROTATION AND REFERENCE SYSTEMS SERVICE di Parigi in rilevazioni ogni
5 giorni. Sarkar dichiara che i Poli Terrestri si sono già spostati molte
volte nella storia di questo pianeta e di altri pianeti. I Mammuth in
Siberia, i segni dei ghiacciai nelle Ande equatoriali, potrebbero esserne
dei riscontri interessanti. Per
Sarkar lo spostamento dei poli che culminerà con il loro passaggio
all'equatore, comporterà cambiamenti sia geologici che psicologici per la
razza umana e per tutti gli esseri vivneti in generale. Per ciò che
riguarda cambiamenti geologici le posizioni assunte dai ghiacciai
all'equatore faranno innalzare il livello dei mari, e possibili comparsa e
scomparsa di terre emerse. Il polo Nord prevede Sarkar andrà verso
l'equatore dall'emisfero orientale e il polo Sud dall'emisfero occidentale.
Questi eventi porteranno poi nel
lungo periodo all'avvento di una nuova era glaciale. Lo spostamento dei
poli porterà dei cambiamenti sìa nella lunghezza del giorno solare sia
dell'anno solare. Cambiamenti di tipo mentale anche per gli esseri umani
poichè cambierà il magnetismo terrestre. Le piante e gli animali
del Terziario non si sono trovati nel Cretaceo, quelli del Cretaceo nel
Pliocene, Mesozoico e così per le altre ere. Questo significa che i cambiamenti
naturali saranno profondi. Non catastrofici, ma naturali. Quindi ancor più
dei gas serra i cambiamenti climatici sarebbero da imputare secondo Sarkar,
all'iniziato spostamento dei poli terrestri e l'avvento di una nuova dimensione del nostro pianeta.
PROVE SCIENTIFICHE SULL'ASCENSIONE E LA NUOVA ERA
Questa faccenda dell'Ascensione è reale o è solo
la fantasia imbecille di gente profondamente sconnessa dalla realtà? Qui
c'è quello che i media non vi dicono mai, almeno non tutto forse. Tutti
sappiamo che la Terra sta sperimentando un riscaldamento globale e altri
cambiamenti. Ciò che possibilmente
NON sappiamo è quanto segue:
SOLE: Il
campo magnetico del Sole è più forte ora del 230% circa rispetto
agli inizi del 1900, e la sua attività energetica totale è aumentata
considerevolmente, creando una frenesia di attività che continua a mettere
in imbarazzo le predizioni ufficiali della NASA.
VENERE:
Venere sta brillando nell'oscurità, così come la luna di Giove, Io.
TERRA:
Negli ultimi 30 anni, le calotte polari della Terra sono diminuite del 40%
circa. In modo abbastanza inspiegabile, proprio dal 1997, la struttura
della Terra è cambiata da una forma leggermente ovale, o allungata, ai
poli, a una forma di "zucca", o schiacciata, ai poli. Nessuno
della NASA si è ancora disturbato per cercare di spiegare questa
cosa.
MARTE: le
calotte polari di Marte si sono sciolte in modo evidente, solo in un anno,
causando il 50% dei cambiamenti nella configurazione della superficie. La
densità atmosferica è aumentata del 200% rispetto alle osservazioni
precedenti nel 1997.
GIOVE:
Giove è diventato così tanto altamente energizzato che ora è avvolto
in un tubo a forma di ciambella di energia brillante e visibile nella
traiettoria della luna Io. La dimensione del campo magnetico di Giove è
aumentata più del doppio dal 1992.
SATURNO:
Le regioni polari di Saturno hanno accresciuto notevolmente la loro
luminosità e la forza del suo campo magnetico sta aumentando.
URANO:
Secondo la sonda spaziale Voyager II della NASA, Urano e Nettuno sembrano
aver avuto recenti cambiamenti dei poli magnetici - 60 gradi per Urano e 50
gradi per Nettuno.
NETTUNO:
Nettuno, in certe zone, è diventato più luminoso del 40%. Anche la
luna di Nettuno, Tritone, ha avuto una "percentuale di aumento molto
alta" nella pressione atmosferica e nella temperatura, paragonabile ad
un aumento di circa 22 gradi Fahreneit sulla Terra.
PLUTONE:
Dal settembre del 2002, Plutone ha sperimentato un aumento nella sua
pressione atmosferica del 300% circa negli ultimi 14 anni, mentre sta anche
assumendo un colore notevolmente più scuro.
Abbiamo liberamente pubblicato qui un caso scientifico imponente rispetto alla Convergenza, il Cambiamento
delle Età, il cambiamento dimensionale o l'Ascensione ora in moto.
Quando questo processo che comprende tutto il Sistema Solare si sia
completato, che si valuta nel
periodo di tempo del 2010-2013, possiamo augurarci un evento
"Punto Omega" che è letteralmente "al di là dei nostri sogni
più folli". I cambiamenti nel Sistema Solare sono solo i più
ovvi e il risultato fisico di quei cambiamenti, di quelli che l'energia
della coscienza stessa sta attuando, fa in modo che avvenga un'evoluzione
di massa. Quale altra spiegazione
può esserci al perchè tutto il Sistema Solare attraversi questa
metamorfosi, mentre grandi eventi simili stanno succedendo in proporzione
accelerata nella società della Terra? E se includiamo il fatto che quasi
tutto il corpo stabilito di insegnamenti spirituali storici, di tutte le
culture, ha qualche forma di predizione su questo avvenimento che ora sta
diventando realtà?
Prima che l'informazione scientifica fosse disponibile, è stato presentato
in una serie di materiali canalizzati un esteso modello di grande portata
di un Cosmo Divino che predice e spiega perfettamente questi cambiamenti
nel Sistema Solare da L/L Research conosciuto come la serie "Legge dell'Uno". In
termini più semplici, il modello della Legge dell'Uno dice che questi
cambiamenti sono causati
dall'avanzamento del nostro Sistema Solare verso una nuova zona di energia
nella Galassia. In quella nota, le informazioni della Russia e
della NASA hanno confermato che il bordo frontale del campo magnetico del
Sole, negli ultimi 30 anni, è diventato più luminoso del 1000% (mille
per cento). Sappiamo che se si strofina un pezzo di metallo abbastanza
velocemente, si creerà ciò che si conosce come frizione e il metallo
comincerà a brillare di un rosso vivo. Allo stesso modo, la polvere e
l'energia extra in questa nuova zona di energia galattica si sta scontrando
con il campo magnetico del Sole, causando frizione e creando al fronte un
carica statica visibile di energia "plasma" che sta aumentando
rapidamente di dimensione e luminosità. Dal 1997, il Dr. Aleksey Dmitriev e
altri scienziati russi hanno osservato che lo spazio galattico al quale ci stiamo trasferendo mostra
concentrazioni di materia e di energia considerevolmente più alte, includendo
particelle caricate di idrogeno, elio e hidroxil, oltre altre nuove
combinazioni di elementi. Sebbene l'ovest sia sempre stato nella
retroguardia dei russi nell'arena scientifica, si stanno finalmente
mettendo alla pari. Nell'agosto del 2003, un esperimento della ESA/NASA
chiamato DUST, lanciato con il satellite Ulisse nel 1990, ha scoperto che
ora c'è circa un 300% in più di polvere che entra dalla nostra Galassia al
nostro Sistema Solare di quello che c'è stato durante tutti gli anni
novanta.
Si dice
che questo prossimo evento dell'Ascensione darà l'impulso alla Terra
per uno stato che sarà considerato cento
volte più armonioso di quello che è la vita sulla Terra attualmente,
quello che sarà un miglioramento definitivo, un mondo dove, come disse una
volta il Maestro Gesù, "Come io faccio queste cose, così le farete
voi, e cose maggiori" (Santa Bibbia, Giovanni 14:12).
Il segreto
di tutto questo è che alla fine si tratterà soprattutto di crescita
spirituale collettiva e di una presa di coscienza cosmica e globale della
creazione, nella sua totalità, considerando che noi oggi riusciamo a
percepire solo una piccolissima parte della realtà.
PROFEZIA DEL MONACO BASILIO
Il
monaco Basilio fu un profeta russo vissuto all'epoca di Pietro I° il
Grande. Nato a Mosca nel 1660, Basilio rinunciò a famiglia e carriera per
rinchiudersi nel convento ortodosso di Kalnin. [Ebbe] delle visioni del
futuro, che scrisse in prosa. Molte si sono già avverate: "Quando il
Mille si aggiungerà al Mille, gli uomini voleranno e le immagini di quello
che succede a Mosca si potranno vedere allo stesso tempo a Kiev e a
Costantinopoli". Il sant'uomo predisse anche .. l'avvento del
comunismo in Russia ("vi verrà promessa la terra dei lavoratori, ma vi
verrà data la terra degli schiavi..."). Basilio morì nel 1722, ma
ancora oggi vengono studiate le sue profezie, dette di San Pietroburgo. ..
"Quando
il secondo millennio del cristianesimo sarà prossimo alla fine, .. sangue e
lacrime bagneranno la terra dei popoli slavi". Come poteva sapere
Basilio che negli anni ‘90 sarebbe avvenuta una guerra fratricida tra Serbi
e Croati?
"sarà
ancora guerra, tutto avverrà quando il mondo intero festeggerà la
pace". .. Quando la misura sarà colma - afferma il monaco - giungerà
un personaggio chiamato enigmaticamente l'uomo di Colosse. "Sarà un uomo
inviato da Dio per unire i frammenti del mondo e aprire le porte d'un tempo
nuovo... Egli sarà l'avanguardia del Governo Universale". Chi è l'uomo
di Colosse? Il Governo Universale in questione è forse il "New World
Order"?
Incredibilmente
precise le profezie sull'inquinamento e il degrado ambientale: "Alla
fine del millennio un prato verde non lordato dall'uomo e una pianta non
avvelenata saranno una rarità. L'uomo sarà attorniato da cibo e da acque,
ma morirà di fame e sete, perché l'erba che vedrà crescere e il frutto che
vedrà maturare saranno veleno [OGM?], come pure l'aria che respira. ..
All'uomo era stata affidata la Terra affinché la custodisse come un tesoro
del creato: invece, quando le macchine voleranno come uccelli e l'uomo
ucciderà l'uomo con i raggi del Sole, essa sarà uno straccio sporco e
lacero".
..
"Montagne invisibili passeranno nel cielo, e quando una di queste si
vedrà, mancherà il tempo della preghiera. Sentirete allora il pianto di
mille madri, perché mille uomini saranno schiacciati dalla montagna. ..
Arriverà un giorno nel quale troverete il mar Nero sugli Urali e il mar
Caspio sulle alture del Volga, perché tutto verrà mutato. All'uomo verrà
consegnata una Terra arata pronta per la semina, in cui sarebbe follia
cercare Mosca, San Pietroburgo o Kiev. Dove un tempo regnava il ghiaccio
ora brucerà il Sole, e gli agrumi più gustosi verranno raccolti sulla terra
della Santa Madre Russia, mentre sulle coste settentrionali dell'Africa
regnerà il ghiaccio".
Basilio
quindi scrive che quando tutto sarà passato, "i popoli della Terra
saranno veramente fratelli, i superstiti scenderanno dai monti e si
abbracceranno, perché il nuovo alito di vita non verrà dai mari, ma dai
monti".
..
È interessante sottolineare che, a differenza dell'Apocalisse di Giovanni,
qui i disastri non sono mandati dall'Eterno per punire l'uomo, ma per
"ridisegnare la Terra distrutta dall'uomo.", [cui] Basilio
annuncia: "Piccolo uomo del duemila, non sforzarti di capire che cosa
sarà il tempo nuovo: il tuo sforzo è inutile, perché la tua mente è chiusa
ai disegni dell'Eterno. Sappi solo che l'uomo del Tempo dei Giusti non
nascerà piangendo, verrà deposto nella culla della felicità, camminerà sul
sentiero della pace, parlerà con lo spirito e non avrà bara".
MALACHIA
Il prossimo Papa sarà l'ultimo
San Malachia,
Maelmaedhog Us Morgair, nacque nel 1074 e morì nel 1148. La sua storia è
alquanto insolita. Viene nominato prima vescovo e poi arcivescovo e
primate d'Irlanda ad Armagh, sua città natale; ma, nel 1132 rinuncia alla
sua carica e torna monaco, .. per dedicarsi meglio alla sua devozione ed
alla sua missione, che l'alto incarico evidentemente gli impediva di
espletare. Proprio in quegli anni egli scrive le sue profezie. .. Durante
la visita all'abbazia di Clairvaux fa amicizia con San Bernardo, che
diventerà il suo biografo. È forse S. Bernardo che raccoglie le sue
profezie sui sommi pontefici (Prophetia de summi pontefici). Nel 1590 le
profezie vengono ritrovate nella biblioteca di Clairvaux da un monaco
benedettino, che le dà alle stampe. La profezia consiste semplicemente di
112 motti simbolici latini con i quali Malachia preconizza altrettanti
pontefici. Stranamente tutti i motti si applicano alla perfezione ai
pontefici e alle situazioni che questi hanno dovuto affrontare nel tempo.
.. Dopo Woytila ci dovrebbero
essere ancora due papi, o, forse, soltanto uno: l'ultimo. La
fine del papato corrisponderà all'inizio dell'Età dell'Oro, durante la
quale tutti gli uomini cominceranno ad unirsi sotto un unico credo, senza
religioni, senza dogmi, senza campanilismi, tutti uniti sotto l'unica
bandiera dell'amore e della devozione per Dio-Uno.
|
La Profezia di
Malachia
Nel 1595 la
pubblicazione dell'opera latina "Il legno di Vita, ornamento e
decoro della chiesa" del monaco benedettino Arnoldo Wion, rivelò
[che] San Malachia, arcivescovo
irlandese, durante un viaggio a Roma ebbe una visione [in cui] gli
apparve la processione di tutti i Papi, dai suoi giorni fino alla fine
del mondo. .. Papa Giovanni Paolo II risulterebbe il pontefice
numero 110. L'ultimo Papa, Petrus Romanus, successore del successore di
Papa Wojtyla, secondo quanto profetizzato, si farà avanti invano prima
che la città dei sette colli sia completamente distrutta. Allora la
Chiesa sarà annientata nelle sue strutture ideologiche ed istituzionali,
per lasciare il posto alla Gerusalemme Celeste della Apocalisse di
Giovanni. .. In seguito a una scrupolosa verifica di quanto profetizzato,
il dotto gesuita Engelgrave definì quanto predetto da Malachia "un
monumento d’eccezione, memorabile". San Malachia, che dedicò parte
della sua vita alla riforma cistercense e all’unione della chiesa
d’Irlanda, morì il 2 novembre 1148. Della sua produzione possediamo
unicamente tre lettere di S. Bernardo a lui indirizzate, le epistole
CCCXIII, CCCXVI e CCCXVII.
|
Intorno
al 1140 il vescovo irlandese Malachia profetizzò le successioni papali,
sino al tempo in cui Pietro sarebbe ritornato sulla terra per riprendere le
chiavi della chiesa, secondo alcuni queste profezie sono state scritte con
la collaborazione ispirata di San Bernardo. Le profezie di Malachia si
riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma
della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo
pontificato. Esse sono costituite
da motti latini che descrivono in maniera impressionante tutti papi che si
sarebbero avvicendati sul trono di Pietro dal 1144 fino alla fine dei tempi.
- 1 Celestino II (1143-1144): "Ex
Castro Tiberi" (dal castello del Tevere)
Questo papa nacque a Città di castello sul Tevere.
- 2 Lucio Caccianemici (1144-1145):
"Inimicus expulsus" (nemico cacciato)
È la traduzione del suo cognome.
- 3 Beato Eugenio III (1145-1153):
"Ex magnitude montis" (dalla grandezza del monte)
Pietro Pignatelli era nativo di Montemagno (grande monte)
- 4 Anastasio IV (1153-1154): "Abbas
Suburranus" (abate suburrano)
Corrado Suburri fu abate di s.Rudo.
- 6 Antipapa Vittore IV: "Ex tetro
carcere" (dal tetro carcere)
Gregorio Conti era Cardinale di S. Vittore, noto carcere romano.
- 8 Antipapa Pasquale III: "De via
Transtibertina" (di Trastevere)
Guido da Crema ricoprì il ruolo di Cardinale in S. Maria in
Trastevere.
- 9 Lucio III (1181-1185): "Lux in
ostio" (luce in ostia)
Ubaldo Allucignoli fu Cardinale di Ostia.
- 10 Antipapa Callisto III: "De
Pannonia Tusciae" (Tuscolo di Pannonia)
Cardinale di Tuscolo, proveniva dall'Ungheria, che anticamente
faceva parte di una vasta regione denominata Pannonia.
- 11 Urbano III (1185-1187): "Sus in
cribo" (maiale nel "cribo")
Crivelli aveva nel proprio stemma l'immagine di un maiale (sus). La
parola cribo allude al cognome.
- 16 Onorio III (1216-1227):
"Canonicus de latere" (canonico "de latere")
Cencio Savelli, canonico in Laterano.
- 18 Celestino IV (1241): "Leo
Sabinus"
Goffredo Castiglioni di Milano, Vescovo di Sabina. Nello suo stemma
c'è un leone.
- 20 Alessandro IV (1254-1261):
"Signus Ostiense" (segno ostiense)
Rinaldo dei conti di Segni, Cardinale di Ostia.
- 21 Urbano IV (1261-1264):
"Jerusalem Campaniae" (Gerusalemme Campagne)
Giacomo Troyes Pantaleone, nativo della Champagne e patriarca di
Gerusalemme.
- 27 Niccolò III (1277-1280): "Rosa
Composita" (rosa composita)
Nello stemma di Giangaetano Corsini appariva una rosa. Egli fu poi
soprannominato "compositus" perchè nel corso del suo
pontificato si impegnò sopratutto nel tentare di riunire la Chiesa
latina e quella greca.
- 29 Onorio IV (1285-1287): "Ex rosa
leonina" (dalla rosa leonina)
Jacopo Savelli aveva come stemma dei leoni attorniati da rose.
- 31 Celestino V (1294): "Ex eremo
celsus" (dall'eremo "celsus")
Pietro Anglerio da Morrone fu eremita e fondatore dell'ordine dei
Celestini.
- 35 Giovanni XXII (1316-1334): "De
sutore orseo" (del cucitore "orseo")
Giacomo Duese era figlio di un umile calzolaio.
- 36 Antipapa Nicolò V: "Corvus
schismaticus" (corvo scismatico)
Pietro Rinalducci, originario di Corvaro, fu tra i maggiori
esponenti dello scisma papale.
- 37 Benedetto XII (1334-1342):
"Frigidus Abbas" (abate freddo)
Giacomo Fournier, fu eletto papa mentre era abate presso il
monastero do Fontanafredda.
- 39 Innocenzo VI (1352-1362): "De
montibus Pammachii" (dei monti Pammaci)
Nell'emblema di Stefano Aubert campeggiano sei montagne. Egli fu
eletto papa mentre era cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, titolo
anticamente soprannominato "Pammacchio".
- 43 Antipapa Benedetto XIII: "Luna
cosmedina"
Pietro de Luna, fu eletto papa mentre ricopriva il titolo di
Cardinale di Santa Maria in Cosmedin.
- 50 Antipapa Giovanni XXIII: "Cervus
Sirenae" (cervo di sirena)
Baldassarre Cossa era nato a Napoli, città il cui emblema è
rappresentato dalla sirena Partenope, ed aveva nello stemma
l'immagine di un cervo.
- 55 Callisto III (1455-1458): "Bos
pascens" (bue al pascolo)
Nello stemma di Alfonso de Borgia compare un bue al pascolo.
- 56 Pio II (1458-1464): "De capra et
albergo" (della capra e dell'albergo)
Enea Silvio Piccolomini fu segretario dei Cardinali Capranica e
Albergatti.
- 57 Paolo II (1464-1471): "De cervo
et leone" (del cervo e del leone)
Pietro Barbo era stato Cardinale di San Marco (evangelista che ha
per simbolo un leone alato) e Commendatario della Chiesa di Cervia.
- 58 Sisto IV (1471-1484): "Piscator
minorita" (pescatore minore)
Francescano degli ordini minori, Francesco della Rovere era figlio
di un umile pescatore.
- 60 Alessandro Vi (1492-1503): "Bos
Albanus in portu" (bue albano nel porto)
L'emblema di Rodrigo Borgio era un bue. Egli fu Cardinale e Vescovo
di Albano e Porto.
- 61 Pio III (1503): "De parvo
homine" (del piccolo uomo)
Francesco Todeschi. Il cognome di sua madre era Piccolomini.
- 65 Clemente VII (1523-1534): "Flos
pilae" (fiori della palla)
Giulio de' Medici, fiorentino, aveva nel proprio stemma una palla
attorniata da gigli.
- 81 Urbano VIII (1623-1644): "Lilium
et rosa" (giglio e rosa)
Lo stemma di Maffeo Barberinio era animato da api che volano su
gigli e rose.
- 85 Clemente X (1670-1676): "De
flumine magno" (del fiume in piena)
Emilio Altieri fu eletto papa in un giorno in cui il fiume Tevere
era in piena.
- 88 Innocenzo XII (1691-1700):
"Rastrum in porta" (rastrello presso la porta)
Antonio Pignatelli apparteneva all'omonima illustre casata
napoletana che risiedeva presso una porta della città soprannominata
"del rastrello".
- 110 Giovanni Paolo I (1978): "De
medietate lunae" (il tempo di una luna)
Il pontificato di Albino Luciani durò dal 26 agosto 1978 al 25
Settembre 1978, il tempo di un ciclo lunare.
- 111 Giovanni Paolo II: "De labore
solis" (del travaglio del sole)
Il motto potrebbe riferirsi al fatto che Karol Wojtyla proviene da
un paese dell'est (levante del sole), o al suo assiduo viaggiare per
il mondo (come il sole che appunto sembra percorrere
infaticabilmente tutto il cielo per scomparire al tramonto e poi
ricominciare). Comunque, poichè il suo pontificato non è ancora
terminato è difficile attribuire con precisione un significato al
motto. [E se in qualche modo significasse "la fatica di essere solo?", cioè
aver contro tutto il clero corrotto? ndJB]
- 112 ?: "De gloria olivae"
(della gloria dell'olivo)
Il successore di Giovanni Paolo II viene definito con l'ulivo, [che]
nella tradizione biblica [è] simbolo dei Giudei. [L'anticristo, che siederà sul trono di
Pietro in Vaticano, pare debba essere di origini ebree. Peraltro la
"gloria dell'oliva" sta nel venire schiacciata per cavarne
il prezioso succo: l'olio. E "Cristo" significa
"l'unto". ndJB] Potrebbe essere collegato allo stemma del
nuovo cardinale, come già è avvenuto per altri papi, o alludere al
cognome Oliva, appellativo abbastanza diffuso in Italia, Spagna e
Corsica. Oppure riferirsi ai Benedettini, che vengono chiamati anche
"Olivetani".
- 113 ?: Petrus romanus (Pietro di Roma)
L'ultimo papa. Mentre Pietro I fu il primo pastore della Chiesa
cattolica, detentore delle chiavi del cielo, Pietro II dovrà restituire
il mandato.
A
quest'ultimo papa che chiude la profezia, Malachia ha voluto dedicare non
solo un motto ma alcuni versi latini: "In persecutione extrema sacrae
romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis
tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex
tremendus judicabit populum suum. Amen" - e cioè: "Durante
l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano,
che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno
terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice
giudicherà il suo popolo. E così sia."
Nel
periodo di Pietro II i cristiani ritorneranno nelle catacombe, come duemila
anni fa; quando essi ritorneranno alla luce del sole, la chiesa non sarà
più quella di un tempo e nemmeno il mondo sarà quello del passato. Con
Pietro II non ci sarà la fine del Cristianesimo, ma la fine di quel tipo di
cristianesimo sorto dalle ceneri dell'impero romano d'occidente. Al vertice
della chiesa non ci sarà più nessun pontefice in quanto lo spirito santo
illuminerà tutti gli uomini e ci sarà come un paradiso sulla Terra.
Il
centro della cristianità non sarà più Roma. La città eterna verrà spazzata
via in una notte d'estate, come un fuscello di paglia. E di essa non
rimarra che un vago ricordo.
VATICANO: LA MULTINAZIONALE DELL'ANIMA
A
cura di Archangel
" Un giorno, uno
splendido esseno di nome Gesù disse: "...porgi l'altra guancia". Loro
un pò duri d'orecchi capirono: " Porgili in banca". Da
allora è nato tutto, la Banca Vaticana (IOR), la banca dei Ministri di
Dio...di quale dio però, non lo si è ancora capito".
Premetto che non desidero
mancare di rispetto a nessuno, qualunque fede professi, in questo articolo
ci sono solo datti di fatto ampiamente documentati e se qualcuno si sente
offeso o ferito nel proprio credo è perché prima di essere un credente è un
ipocrita, cito l'esoterica frase tanto verace quanto sepolta tra gli scheletri:
"nessuna religione è più alta della verità".
Comunemente si pensa che il Cristianesimo ed il Vaticano siano un tutt'uno
ma come vedremo ciò non corrisponde a verità, tanto che la maggior parte
delle volte, il Vaticano per i
propri interessi lavora in antitesi ai valori fondamentali del
Cristianesimo. Sembra così assurdo che i custodi della Chiesa di
Pietro siano proprio quelli che minano le sue basi? Ma non è assurdo nel
momento in cui si posa gli occhi sul Vaticano, perché il Vaticano è
semplicemente un luogo ricoperto di fine marmo, di inestimabili
affreschi... e di scintillanti croci d'oro appese al petto. Il Vaticano non
è altro che la gerarchia ecclesiastica, uomini in carne ed ossa con le loro
estreme debolezze. Ma ora entriamo nella purpurea e drappeggiata stanza dei
bottoni della Cristianità, il luogo che ha manomesso le fondamenta
teologiche, etiche e storiche del Cristianesimo.
Il Vaticano è una multinazionale,
con sedi sparse in tutto il mondo, ha un fatturato annuo stimato in
migliaia di miliardi di lire (basterebbero a sfamare milioni di indigenti
nel mondo), e come ogni multinazionale che si rispetti ha un forte impatto
politico. Molti suoi alti prelati
hanno un legame diretto con l'Alta Finanza Mondiale che come si sa è
manovrata dalla Massoneria deviata. Difatti molti vescovi e
monsignori sono affiliati a queste logge massoniche come i Cavalieri di
Malta e la Loggia d'Oriente. Ma diamo qualche esempio concreto
di chi dimora tra le mura vaticane.
Criminalità religiosa organizzata
Il potente banchiere Michele
Sindona (affiliato alla loggia massonica P2) conobbe
personalmente Paolo VI quando quest'ultimo era ancora Arcivescovo di
Milano, una delle Diocesi più influenti in Italia. Sindona entrò nelle sue
grazie costruendo un edificio per la Diocesi stessa. Paolo VI è
stato il ponte di collegamento tra questo avido finanziere,
l'Arcivescovo Marcinkus, Roberto Calvi (altro affiliato alla
P2) presidente dell'Ambrosiano e di Licio Gelli (Gran Maestro della
loggia P2). Questa associazione tra Massoneria-Vaticano-Mafia negli
anni '60 ha fatto incassare miliardi di lire al Vaticano stesso ed ai loro
"business-priests". Paul Marcinkus non è solo il
presidente dello IOR (Istituto Opere Religiose), la Banca Vaticana;
è l'eminenza grigia del Pontificato. Per questo Papa Giovanni Paolo II,
ha usato la sua carica isituzionale per proteggerlo. I Papi come i presidenti degli Stati Uniti, sono solo paraventi;
è la politica dei maestri burattinai: "a muovere i fili da
dietro le quinte". Paul Marcinkus è stato condannato per la vicenda
dei "fondi neri" dello IOR e per il crollo della banca milanese
di Roberto Calvi. La Cassazione nel '87 ha annullato i mandati di cattura
per "Sua Eminenza" e gli altri responsabili della banca Vaticana.
Tale richiesta si inquadrava
nel contesto di uno scontro feroce, all'interno del Vaticano, tra due
opposte fazioni: l'una denominata "Mafia di Faenza", nella
quale si iscrivevano, oltre al cardinale Casaroli, i Cardinali Samorè,
Silvestrini e Pio Laghi; l'altra, facente capo per l'appunto
al Marcinkus, alla quale appartenevano Mons. Virgilio Levi, vice
direttore dell' "Osservatorio Romano", e Mons. Luigi Cheli,
Nunzio pontificio presso l'ONU. La
fazione capeggiata da Paul Marcinkus aveva grossa influenza su Papa
Giovanni Paolo II: questi aveva dovuto, proprio all'inizio del suo
pontificato, fronteggiare uno scandalo, esploso negli Stati Uniti, di cui
era stato protagonista un ordine di Preti polacchi di Filadelfia, implicati
in grosse truffe ai danni di banche, con risvolti piuttosto piccanti.
Mons. Marcinkus si era opportunamente adoperato per mettere a tacere tale
scandalo, officiando lo studio legale newyorkese "Finley - Casey
& Associati" e coprendo, in qualche modo, gli ammanchi.
Le dichiarazioni di Francesco Pazienza sono ulteriormente convalidate dai
"Millenaristi", la terza forza che si muove all'interno delle
sante mura dei "sette colli".
I "Millenaristi" sono una cellula di prelati all'interno del
Vaticano, hanno scritto un libro, per denunciare le due fazioni
opposte di cui parlava anche Pazienza. Questa
cellula si dichiara disgustata dalla corruzione che giornalmente vede
dilatarsi nel Tempio della Cristianità, denunciando molti loro colleghi
ecclesiali come affiliati ai vari ordini massonici, alla Mafia siciliana o
alla Camorra campana. I "Millenaristi",
inoltre, denunciano la dilagante omosessualità come costume
consolidato nel Vaticano stesso, ed usata anche come via ad una facile
promozione; e gli sperperi in acquisti di ville romane o palermitane, dove
diversi prelati passano spensierate serate allietate dalle attenzioni di
splendide donne.
Il motto, di questa multinazionale religiosa,” che adorano il dio-banconota”,
non è il classico "soddisfatti o rimborsati", ma è stato da sempre
quello di "soddisfatti o messi al rogo". Naturalmente ai giorni
nostri si parla del moderno rogo, cioè il discredito attraverso i
mass-media, ed in questo il loro onnipotente dio-banconota li ha
generosamente dotati di strumenti mass-medianici. Il Vaticano, grazie alla
congregazione dei Paolini, detiene il quarto gruppo mass-mediologico
in Italia, dopo Mondadori, Rizzoli e Rusconi. Stampano giornali come Famiglia
Cristiana, con il quale ogni settimana vendono milioni di copie.
Ciò significa "plasmare" il pensiero di molte
persone. Secondo
il " Corriere della Sera ", l'immagine della Chiesa dedita agli
aiuti umanitari è strumentalizzata e dell'otto per mille che gli italiani
devolvono attraverso le tasse, solo
il 46% degli introiti viene usato per opere di beneficienza, mentre il
restante 54% viene usato per mantenere la fatiscente struttura pontificia.
Per fortuna che Gesù predicò una vita in povertà.
NARCO-BUSINESS AL VATICANO
Ma l'incredibile in casa Vaticano è all'ordine del giorno, pensate che
la "Santa Sede" ha fatto di tutto per proteggere Noriega (uomo
usato dalla amministrazione Reagan/Bush nel traffico degli stupefacenti della
CIA), il dittatore e narcotrafficante panamense ricercato dalla DEA (Drug
Enforcement Administration) americana. A Panama c'erano parecchie
finanziarie di Marcinkus, Calvi e Sindona e gentilmente Noriega le
proteggeva dagli sguardi indiscreti. Lino Christ, l'abate della
parrocchia di Rio de Janeiro e corriere della rete brasiliana del
narcotraffico è stato arrestato in Svizzera, le sue valigie contenevano
nove chili di cocaina pura per un valore superiore ad un miliardo di lire. E cosa dire dell'Opus Dei da molti criticata come
una congrega finanziaria camuffata da opera religiosa. Purtroppo
l'esecrabile esercito di corrotti e corruttori in seno alla Chiesa è un
cancro dall'estensione mortale e unica del suo genere. Di certo il
cristiano medio se non ha un buon prete nelle vicinanze (per fortuna ce ne
sono ancora), farebbe meglio a pregare nel proprio tempio interiore e fare
la carità di persona; evitando di interagire e colludere inconsapevolmente
con una Chiesa che odora d'inganno e di morte. Ma le vie di questo
dio-banconota, e di questi uomini senza religione e senza Dio, sono
infinite ancora per quanto?
Scherziamo
con i santi
Premessa: la data originaria di estensione
della presente scheda è il 4 giugno 2000; essa non era stata concepita per
essere un work in progress bensì solo una rassegna - a titolo
puramente esemplificativo e non esaustivo - di personaggi che dalle origini
del Cristianesimo a oggi si sono distinti per le loro cosiddette
«benemerenze».
Quindi essa non verrà mai aggiornata, stante l’impossibilità di tener
dietro all’incontinenza di Wojtyla nelle canonizzazioni: basti dire che al
4 giugno 2000 Wojtyla aveva creato la bellezza di 308 santi e 1.797 beati.
È tuttavia doveroso segnalare alcuni cambiamenti di status che riguardano,
tra gli altri, padre Pio superstar, canonizzato e santificato a tempo di
record, la cui cerimonia, nel classico stile wojtylian-barocco, si è svolta
in Vaticano di fronte a una massa accaldata e adorante il 16 giugno 2002;
José Maria Escrivà de Balaguer, il discutibile e discusso capo dell’Opus
Dei, fatto santo e celebrato dal bel mondo in uniforme, doppiopetto e
gramaglie; infine madre Teresa di Calcutta, inquietante personaggio che
preferiva lasciar soffrire le sue pazienti per avvicinarle vieppiù a Dio,
la cui causa di beatificazione è avvenuta nell’ottobre 2003. Ovviamente la
RAI si è adoperata per farci conoscere tutti i particolari delle
santificazioni e si sono sprecate le agiografie televisive del beato à
la page e del santo fiancheggiatore del dittatore Franco…
Una chicca:
secondo uno studio del 1971, il 78 per cento dei santi era appartenuto, in
vita, a classi alte (nobili e patrizi), il 17 per cento a classi medie
(borghesi), e solo il 5 per cento a quelle basse. Ricordatevene quando la
Chiesa vi racconta la favola sul tema «beati gli ultimi».
SANTI
S.
AGOSTINO (354-430):
dottore della Chiesa, tale probabilmente per la sua morale estremamente
ristretta, tanto che definì il piacere sessuale «marciume» e «pus
nauseabondo». Peccato che il personaggio fino alla mezza età si sia dato
alla lussuria più sfrenata: già concubino, si fidanzò con una bambina di
dieci anni e si scelse un’amante più anziana. Fu anche uno dei primi a
sostenere che la Chiesa poteva pure uccidere in nome dei propri scopi.
S.
ATANASIO (295-373):
diventato vescovo grazie a dei brogli, si scagliò contro il rivale Ario
definendolo «semibestia», «pendaglio da forca» e inventandogli in seguito
una morte per scissione di intestino, fegato e cuore, trasformazione in
liquame e sparizione del liquame stesso in una fogna. Soprannominato “il
faraone cristiano”, sostenne che «in guerra è lodevole uccidere
l’avversario».
S.
BERNARDO DI CHIARAVALLE (1090-1153):
antisemita, fu il promotore della seconda crociata; a tale scopo creò e
promosse diversi ordini monastici militari. Sua la tesi che «il soldato
di Cristo può uccidere con la coscienza tranquilla… la morte dei pagani
ridonda a sua gloria, perché significa la gloria di Cristo».
S.
CIRILLO D’ALESSANDRIA (370-444):
vescovo di Alessandria d’Egitto, espulse gli ebrei dalla città e ne
saccheggiò i templi. Fu il mandante dell’assassinio della filosofa Ipazia,
straziata da decine di monaci con delle conchiglie appuntite, e il
propugnatore del culto mariano al concilio di Efeso, diffuso anche grazie
alla distribuzione di enormi quantità di denaro.
S. ELENA
(257-336):
la santa madre dell’imperatore Costantino non era la moglie di suo padre,
ma una concubina recuperata in un’osteria balcanica, superstiziosa oltre
ogni limite e iniziatrice del culto delle reliquie; fu successivamente
ripudiata.
S.
GIOVANNI BOSCO (1815-1888):
noto per aver inventato gli oratorî, è meno conosciuto come “vendicatore”:
adirato contro i Savoia prima per la libertà religiosa concessa ai valdesi,
poi per la soppressione di alcuni ordini religiosi, annuncia l’imminente
morte di diversi famigliari di Vittorio Emanuele II. Quando poi
effettivamente qualcuno muore, inizia a essere venerato come santo e
profeta.
S.
PRASSEDE (mai esistita):
su di lei fu inventata una leggenda pulp: sarebbe stata condannata
al martirio per aver versato in un pozzo sangue di martiri cristiani che
aveva in precedenza raccolto con una spugna.
S.
ROBERTO BELLARMINO (1542-1621):
un altro dottore della Chiesa. Inquisitore, al suo attivo la condanna di
Galileo, la detenzione di Tommaso Campanella, il rogo di Giordano Bruno.
Per queste lodevoli iniziative morì in odore di santità, il suo corpo fu
sezionato pubblicamente e distribuito ai fedeli suddiviso in piccoli
brandelli di carne.
S.
TERESA DI AVILA (1515-1582):
famosa mistica spagnola. Il suo matrimonio “mistico” con Gesù era da lei
reso con parole del genere: «…ho struggimento di lui, grido e lo chiamo…
ho impeti grandi d’amore e muoio di desiderio… ho infiammazione… che il
Signore mi baci d’un bacio sulla bocca… il latte che cola dalle vostre
mammelle, o mio divino sposo, è più delizioso del vino… io gli dicevo che
non facesse tali cose con me, ma in un subito Gesù si accostava di nuovo, e
mi dava un bacio».
PADRE
PIO (1887-1968):
Al secolo Francesco Forgione da Pietrelcina (BN). Agitatore politico, al
centro di innumerevoli trame e complotti ordite da e contro di lui (dentro
e fuori la Chiesa), riuscì persino a farsi raccomandare per non adempiere
al servizio militare. Dai piccoli commerci di tessuti imbevuti di sangue
“stigmatizzato”, si è passato ora alla costruzione di una faraonica
cattedrale da 30.000 posti che verrà eretta in suo onore a San Giovanni
Rotondo. A una donna che gli chiedeva di intercedere per guarirla dal
cancro, con tutto il suo charme disse «è meglio che Gesù ti volti e ti
rivolti come gli pare e piace, perché Gesù si compiace del tuo soffrire».
Santificato infine durante una cerimonia molto kitsch e poco spirituale in
Vaticano il 16 giugno 2002, con il nome di SAN PIO.
JOSÉ MARIA ESCRIVÀ DE BALAGUER (1902-1975):
fondatore dell’Opus Dei, l’organizzazione cattolica integralista
soprannominata “Santa mafia…”, ramificatasi come una piovra in tutto il
mondo. Escrivà la fece diventare importante grazie alla presenza diretta
nei governi del dittatore spagnolo Francisco Franco, per il quale organizzò
appositamente un ritiro spirituale. Il suo personale piano di santità
prevedeva tre punti: «santa intransigenza, santa coazione e santa faccia
tosta». Le sue manie di grandezza lo spinsero ad acquistare il titolo
nobiliare di marchese.
Santificato infine durante una cerimonia con gran sfilata di notabili
(l’opposto di San Pio, creato santo a uso della gente semplice) in Vaticano
il 6 ottobre 2002, con il nome di SAN JOSÉ MARIA ESCRIVÀ DE BALAGUER.
BEATI
PIO IX
(1792-1878):
cosa ha fatto per meritarsi tale gloria? Giovanni Maria Mastai Ferretti fu
il papa di Porta Pia e cercò di impedire l’unità d’Italia per difendere il
suo staterello pontificio: secondo il Dal Canto mandò a morte almeno 1000
patrioti. Fu il papa che fece rapire un bambino ebreo di sei anni solo
perché era stato fatto segretamente battezzare da una domestica. Fu il papa
che proclamò il dogma dell’infallibilità papale, ovvero di sé stesso. E
dulcis in fundo, fu il papa del Sillabo, ovvero di un allegato
dell’enciclica Quanta cura, nel quale stilava un elenco di «errori»:
la libertà di scegliere una religione, la libertà di pensiero, la democrazia.
Secondo lui l’istruzione doveva rimanere tassativamente in mano alla
chiesa: forse per questo Giovanni Paolo II lo stima tanto.
ALOIJZIJE
STEPINAC (1898-1960):
arcivescovo di Zagabria, fu un’entusiasta sostenitore della dittatura
filo-nazista ustascia, durante la quale quasi un milione di serbi venne
sterminato. Da questa dittatura fu nominato membro del parlamento ed
ottenne la più alta onorificenza statale per «lo smascheramento dei
traditori nel paese e all’estero». Finita la guerra esportò l’oro
croato verso il Vaticano e i suoi amici ustascia verso il Sudamerica.
MADRE TERESA DI CALCUTTA (1910-1997):
Non poteva mancare, in questa parata di stelle, la inquieta (e inquietante)
religiosa di etnìa albanese nata come Agnese Ganxha Bojaxhiu a Skopje, nell’allora
Regno di Jugoslavia; la sua morte nel settembre del 1997 cancella di fatto
dai mass-media quella, avvenuta cinque giorni prima, di un’altra celebrità,
lady Diana Spencer (anch’essa, per inciso, divenuta oggetto di culto una
volta defunta). Dopo un’istruttoria a tempo di record, Karol Woytjla ne
fissò la cerimonia di beatificazione il 19 ottobre 2003.
Ritenuta santa già da viva grazie a una sagace operazione di marketing, la
protettrice dei poveri li costringeva a vivere i loro ultimi giorni in un
ospedale privo di ogni comfort, nonostante le offerte miliardarie
provenienti da ogni parte, specie da bancarottieri e dittatori sanguinari.
Specializzata in battesimi in punto di morte e nella difesa a oltranza
della Chiesa: «se fossi costretta a scegliere tra Galileo e
l’Inquisizione, sceglierei l’Inquisizione».
I MIRACOLI NON SONO
“ESCLUSIVA” DI NESSUNA RELIGIONE
Vivendo in
un paese che identifica nel cattolicesimo la propria religione, gli
italiani si vedono inculcata la tesi che i miracoli siano un’esclusiva
prerogativa della Chiesa.
Non è così:
non solo, non è mai stato così.
Tanto per
fare un esempio, citando il testo sacro dei cristiani, la Bibbia, già nel
suo primo libro Aronne riesce a trasformare il proprio bastone in serpente,
l’acqua in sangue e a procurare un’invasione di rane: ma lo stesso riescono
a fare i sacerdoti egizi (Gn 7, 10-12; 7, 20-22; 8, 1-3).
Prima,
durante e dopo il tempo di Gesù, in una società in cui le scienze non
avevano raggiunto il livello di sviluppo attuale, e dove abbondavano masse
facilmente abbindolabili, i miracoli erano cosa comune. Esistono decine e
decine di personaggi a cui sono stati attribuiti miracoli, guarigioni
incredibili e resurrezioni (compresa la propria): per citare solo i più noti,
Apollonio di Tiana, Osiride, Dioniso, Adone.
La cosa era
talmente normale che gli stessi evangelisti attribuiscono la capacità di
compiere miracoli anche ai rivali di Gesù (Mt 12, 27; Mc 9, 38; Atti 8,
9ss).
Al giorno
d’oggi il fenomeno è ovviamente in declino: ma a Dharamsala, dove si è
rifugiato il Dalai Lama, centinaia di turisti affermano di essere guariti
da malattie incurabili grazie agli oroscopi dei monaci buddhisti. E non più
di cinque anni fa le statue del dio-elefante induista Ganesh bevevano
latte.
L’indiano
Sai Baba ha acquisito larga fama per le sue presunte capacità
miracolistiche (chiaroveggenza, telepatia, materializzazione di oggetti,
bilocazioni...), ovviamente mai sottoposte ad alcuna indagine
scientifica...
CONSTATAZIONI
Alcune
semplici constatazioni permettono di considerare improbabili i miracoli.
CONSIDERAZIONI
GEOGRAFICHE: la
Madonna risulta apparsa oramai migliaia e migliaia di volte. Stranamente,
però, sembra disdegnare alcuni paesi luterano-razionalisti (Scandinavia)
nonchè i paesi islamico-integralisti (Arabia Saudita), mentre sembra
prediligere paesi a tradizionale influenza cattolica (Italia, Francia,
Spagna). Il fatto che la Madonna non appaia a chi non crede in lei è un
dato di per sé altamente significativo.
Lo stesso fenomeno si verifica anche per le altre religioni: fuori dalla
propria zona d’influenza nessuno esce dall’anonimato.
CONSIDERAZIONI
TEMPORALI: come già
detto, un tempo i miracoli erano usuali. Da quando si è affermata una
cultura particolarmente scettica nei confronti di certi fenomeni, e la
velocità con cui una notizia si propaga è andata a ridursi
progressivamente, altrettanto velocemente il numero di presunti miracoli è
andato riducendosi.
CONSIDERAZIONI
ECONOMICHE: l’ex
illusionista James Randi ha promesso un milione di dollari a chi sarebbe
riuscito a replicare un fenomeno paranormale: nessuno si è mai fatto avanti
a reclamarli.
Viceversa, sui luoghi miracolosi si avvia quasi sempre una redditizia
industria legata all’evento, che diffonde benessere nella popolazione e
“spinge” di conseguenza i locali a perorare la causa del proprio miracolo,
al fine di aumentare il reddito.
CONSIDERAZIONI
INTELLETTUALI: la
Madonna appare quasi sempre a bambinelli analfabeti, e mai ad un convegno
di scienziati.
STIMMATE
Il noto
fenomeno delle piaghe sanguinanti alle mani si presta anch’esso ad una
considerazione statistica: non se ne ha traccia fino al tredicesimo secolo,
fin quando cioè la Chiesa non favorì la rappresentazione pittorica della
crocifissione.
Esiste una
ulteriore riprova: Gesù non fu sicuramente appeso alla croce con i chiodi
nelle mani, (non avrebbero potuto reggere il peso del corpo), bensì nei
polsi. Tuttavia le rappresentazioni dell’evento riproducono sempre i chiodi
nelle mani, stimolando nello spettatore devoto un’identificazione che
talvolta “degenera” in fenomeno psicosomatico.
Questo,
senza trascurare i diversi casi dimostrati in cui il presunto stimmatizzato
“creava” ad arte le proprie piaghe.
SINDONE
Anche in
questo caso, un dato statistico: il lenzuolo “sacro” che avrebbe avvolto
Gesù fa la sua prima apparizione solo nel quattordicesimo secolo,
suscitando immediatamente accuse di frode.
Nel 1988 un
esame al carbonio del tessuto ha confermato questa datazione.
Ultimamente,
diversi studiosi sono riusciti a riprodurre immagini simili attraverso
tecniche medioevali quali l’uso di bassorilievi.
Ciò
nonostante, una scienza è nata su questo falso ed una editoria si è
sviluppata attorno al tentativo di dimostrarne l’autenticità.
BOLSENA
Nel 1263,
mentre fervevano le discussioni teologiche sulla presenza o meno di Gesù
nell’ostia consacrata, un frate, in Italia per un pellegrinaggio, una
mattina ne vide sanguinare una. Immediatamente il papa proclamò la festa
del Corpus Domini.
Da tempo,
tuttavia, la scienza ha dimostrato l’esistenza di batteri capaci di
produrre sostanze di un colore simile al sangue. La studiosa americana
Johanna Cullen è ora riuscita a riprodurre il “miracolo” in laboratorio:
basta far attaccare le ostie da un batterio, la serratia marcescens,
ed in poco tempo si colorano di rosso.
SAN GENNARO
Altro
“miracolo” inspiegabile che ha a che fare con una sostanza non meglio
identificata: il cosiddetto sangue di San Gennaro passa (in un tempo
variabile) dallo stato solido a quello liquido, e viceversa. La Chiesa, pur
non esprimendosi sull’argomento, ne officia e ne promuove il rito, ed
impedisce l’esame della sostanza. Va ricordato inoltre che non esiste
alcuna testimonianza circa la reale esistenza del santo.
Un esame
«scettico» promosso dal CICAP ha proposto una soluzione, basata
sull’utilizzo di materiali tissotropici, ovvero cambianti di stato
grazie al movimento. L’ipotesi ha avuto vasta eco: solo l’Osservatore
Romano non ha pubblicato la notizia (comprensibilmente).
LOURDES
Un altro
famoso evento miracoloso: nel 1858 la Madonna sarebbe apparsa a Bernadette
Soubirus, una pastorella quattordicenne, analfabeta, incapace persino di
parlare in francese. La grotta in cui sarebbe avvenuta l’apparizione
divenne presto oggetto di pellegrinaggio, e l’acqua della fonte annessa
considerata «miracolosa».
I fautori
di questa tesi citano molti casi di guarigione inspiegabili: ma, a parte
che questi casi non sono così frequenti come asserito (a fronte dei milioni
di fedeli che si recano a Lourdes), nessuna di queste situazioni era aliena
da influenze psicosomatiche. Lo scrittore Anatole France, visitando il
luogo, a qualcuno che gli faceva notare la gran quantità di stampelle
presenti, ebbe agio a rispondere: «Vedo molte stampelle, ma nessuna gamba
di legno».
In ogni
caso, in 150 anni la Chiesa ha riconosciuto solo 65 miracoli, a fronte del
centinaio di milioni circa di pellegrini malati giunto a Lourdes nello
stesso arco temporale. Come sostiene il matematico Piergiorgio Odifreddi, «la
media, inferiore a uno su un milione, è di gran lunga più della percentuale
delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su
diecimila... A un malato di cancro converrebbe cento volte di più stare a
casa che scomodarsi a fare un pellegrinaggio a Lourdes!».
Nei fatti,
la migliore confutazione delle presunte proprietà taumaturgiche dell’acqua
di Lourdes viene proprio da Santa Bernadette: ebbe una vita
travagliatissima e morì a soli 35 anni.
FATIMA
Recentemente
tornata in auge grazie al papa Giovanni Paolo II: nel 1917 la Madonna
sarebbe apparsa a tre pastorelli portoghesi rivelando loro tre segreti, che
si sarebbero puntualmente verificati.
In realtà i
primi due (che a ben vedere non sono profezie ma solo delle postmonizioni)
furono messi nero su bianco, in parte, solo nel 1941 dall’unica superstite,
ben dopo - a esempio - la rivoluzione russa, generalmente collegata al loro
contenuto.
Invece il
terzo segreto (rivelato solo nel 2000) che secondo il papa riguarderebbe
lui stesso, non ha nemmeno alcuna verosimiglianza con l’attentato: il papa
non morì, non gli furono lanciate delle frecce da soldati, non scalò alcuna
montagna. In ogni caso, per due pastorelli su tre il destino non fu certo
miracoloso: morirono pochi anni dopo le visioni per un’epidemia.
RELIQUIE
Il culto
cristiano dei santi è mutuato direttamente dalla religione pagana: creati
per sostituire le centinaia di divinità del pantheon romano, presto le loro
spoglia furono oggetto di venerazione come le tombe degli eroi pagani.
Diventata religione di stato, il culto dei santi degenerò nel traffico
delle reliquie, con vere e proprie spedizioni in Terrasanta per
accaparrarsi i presunti souvenir più prestigiosi.
Il
risultato è sotto gli occhi di tutti: un numero sterminato di ossa e non, ben
superiore al possibile. È vero che per un santo niente dovrebbe essere
impossibile, tuttavia le ventisei teste superstiti di santa Giuliana
qualche dubbio agli scettici lo lasciano.
Le vittime di Wojtyla
Giovanni
Paolo II passa per essere un papa pellegrino, disposto a spostarsi ovunque
per dire una parola di pace, e pronto a dialogare con chiunque.
La realtà
“interna” è invece diametralmente opposta all’immagine che è stata
costruita su Wojtyla: nella Chiesa cattolica è vietato dissentire dal papa
polacco, pena il silenzio, l’allontanamento, la perdita del posto. Un tempo
si rischiava il rogo, quindi bisogna riconoscere che qualche passo avanti
si è fatto. Del resto, la Congregazione per la Dottrina della Fede non è
che la vecchia Santa Inquisizione, riverniciata con un nuovo nome.
Le vittime
degli strali vaticani cominciano a essere parecchie: viene pubblicata qui
una lista delle personalità più prestigiose, precisando che si tratta,
comunque, di un elenco incompleto. Molte di loro sono colpevoli di
“inculturazione”: ovvero di cercare di adeguare la religione cattolica alle
culture locali, e non viceversa.
TISSA
BALASURIYA: teologo
cingalese, prima scomunicato, poi riammesso nella Chiesa, sostenitore dell’inculturazione
e di tesi non ortodosse sull’immacolata concezione.
LEONARDO
BOFF: francescano
brasiliano, fondatore della “Teologia della Liberazione”. Nel 1985 la
Chiesa lo costrinse al silenzio.
PAUL
COLLINS: teologo e
scrittore australiano, è stato costretto ad abbandonare il sacerdozio dopo
essere stato messo sotto inchiesta dalla Congregazione per la Dottrina
della Fede a causa delle sue opinioni sull’infallibilità del papa e dello
strapotere della curia vaticana.
Le scuse di Wojtyla
LA
GIORNATA DEL PERDONO
ALCUNE OSSERVAZIONI
UNA RACCOLTA DI OPINIONI NON ALLINEATE
LA GIORNATA DEL PERDONO
Il 12 marzo
2000, nel corso di una spettacolare celebrazione in Vaticano, il papa ha
chiesto «scusa» in mondovisione per le colpe passate della Chiesa. Molti si
sono affannati a rendere omaggio alla decisione di Wojtyla: ma quanti di
costoro hanno ragionato sulla portata di queste scuse?
ALCUNE OSSERVAZIONI
·
Il
perdono viene chiesto a dio, non alle vittime.
·
I
peccati non sono della Chiesa-istituzione, ma dei figli della Chiesa.
·
Per
“Chiesa” si intende comunque la comunità dei battezzati.
·
Ne
deriva che la responsabilità dei peccati è difficilmente attribuibile:
infatti nessun nome di colpevole è stato pronunciato, tutto è estremamente
generico e ampiamente chiosato per accontentare i cattolici più
conservatori.
·
I
peccati vengono collocati soprattutto nel secondo millennio: forse perché i
pagani, massacrati nel primo, non sono più in grado di pretendere qualcosa.
·
Se i
cattolici hanno delle colpe, gli altri sono peggio: nell’omelia il papa
chiede perdono per «…l’uso della violenza che alcuni di essi
hanno fatto… per gli atteggiamenti di diffidenza e di ostilità assunti talora
nei confronti dei seguaci di altre religioni», salvo poi lamentarsi
delle «innumerevoli volte che […] hanno subìto angherie,
prepotenze e persecuzioni a motivo della loro fede».
·
Si
chiede perdono per «…i mezzi dubbi per i fini giusti», ma non per i fini
ingiusti (qual era il fine «giusto» nel bruciare le streghe?).
·
Si
definisce semplicisticamente il regime nazista come «pagano», sottacendo le
prese di posizione a suo favore dei vescovi tedeschi.
·
L’ateismo
è il male principale del giorno d’oggi e si invitano i non credenti a
purificare anch’essi collettivamente i loro risentimenti (?).
ENZO
MAZZI (Manifesto
8/3): «sotto questo manto imbiancato e lucente covano nell’intimo della
Chiesa-istituzione quasi intatti i germi mortiferi della violenza:
l’assolutismo del potere monarchico del papa il quale è legge a se stesso e
a nessun’altra legge umana è sottoposto, la capillarità planetaria della
diramazione del potere gerarchico, la immensa ricchezza mai sazia che rende
la Chiesa corresponsabile dell’impoverimento delle grandi maggioranze, la
certezza che la gerarchia cattolica è depositaria infallibile sia della
verità etica sulla natura sia della verità soprannaturale e quindi anche
dei mezzi per la salvezza del mondo e di ogni singola persona».
DOMENICO
TOMASETTO (presidente
della Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane): «una richiesta di
perdono che […] costituisce soltanto un ottimo spettacolo mediatico, ma non
ha rilevanza nell’esistenza teologica».
JUAN
JOSÉ TAMAYO (El
Pais 13/3): «…mentre si chiede perdono degli errori storici, si
continuano a mantenere, all’interno della Chiesa, comportamenti repressivi
e lesivi dei diritti dei cristiani e delle cristiane […] il Vaticano ha
reagito avviando un’operazione di pulizia teologica che ha colpito non
pochi dei più qualificati teologi…».
AMOS
LUZZATTO (Comunità
ebraiche italiane): «non vi è contraddizione tra il pentimento espresso
dalla Chiesa per quanto perpetrato contro gli ebrei nel passato e la
beatificazione di Pio IX che ne fu uno dei perpetratori? […] Mi aspettavo
un riconoscimento delle responsabilità politiche della Chiesa per le persecuzioni
antiebraiche: ad esempio sull’istituzione dei ghetti per i quali la Chiesa
ancora non ha praticamente detto mai nulla».
HANS
KUNG (teologo
dissidente): «è una deludente cerimonia pomposa e barocca. Nel suo confiteor
deplora ma non chiama niente per nome […] non è giusto sostenere che i
nazisti sarebbero stati ancor più crudeli se il papa avesse parlato. Si
sarebbe prodotto un effetto enorme se Pio XII avesse scomunicato i
responsabili dell’Olocausto, alcuni dei quali erano cattolici: Hitler, Goebbels…».
BARBARA
RAGGI (Manifesto
8/3): «il messaggio arriva chiaro: il pontefice ammette gli errori del
passato. Nessuno chiede conto di quelli del presente che pure si
affastellano sotto gli occhi di tutti. E soprattutto si cela il nesso tra
le colpe di ieri e quelle di oggi. Gli argomenti con cui si pretende la
parità scolastica e il divieto della marcia gay sono gli stessi che, in
secoli lontani, hanno portato alle violenze e agli eccessi per cui si
implora perdono. La radice della sopraffazione è la credenza di avere in
custodia la morale naturale, valida per tutti e per tutte, cui bisogna
sottomettersi indipendentemente dalle proprie valutazioni. Una morale le
cui chiavi sono custodite a Roma, dal vicario di Cristo unico a poter
decidere cosa è ammissibile e cosa non lo è. Finché una commissione di
teologi non dirà che tale credenza è falsa ed è la radice di tutti gli
errori e gli orrori compiuti “dai figli della Chiesa” siamo autorizzati a
pensare che non di autocritica si tratta ma di una banale operazione di
marketing».
PEDRO
MIGUEL (La Jornada
14/3): «…ogni genocidio (e Roma ne ha molti a suo carico) è doppiamente
intollerabile se sfocia nell’impunità e nelle simulazione; per esempio, la
vistosa “richiestuccia di perdono” del 12 marzo…».
EUGENIO SCALFARI (Repubblica 13/3): «la
confessione delle colpe è un atto politico essenziale […] questa grandiosa
assunzione di colpa […] riguarda poco l’anima dei fedeli; riguarda
piuttosto i teologi […] e i diplomatici […] Obiettivi alti, ma politici…».
RUPERT
SHORT (The
Guardian 13/3): «perché allora le sue affermazioni, accanto
all’ammirazione, hanno causato aspre critiche? Molti cattolici, a parte
quelli che sono fuori dalla Chiesa, sentono che la richiesta di scuse è
stata pronunciata scandalosamente tardi […] questo papa è stato felice di
accettare o estendere uno stile autoritario nel governo della Chiesa».
FRANCO
GRILLINI (Arcigay):
«il Vaticano chieda perdono anche agli omosessuali che rappresentano le
vittime tra le più numerose della violenza teocratica di ieri come di
oggi».
LEONARDO
BOFF (teologo
della liberazione): «il primo perdono che dovrebbe chiedere la Chiesa
dovrebbe essere ai poveri defraudati. Per essere una Chiesa ricca e perché
quando altri hanno appoggiato i poveri, furono condannati come falsi
profeti».
DIARIO
DELLA SETTIMANA
(22/3): «le cataste
di vittime accumulate fino al cielo sono la ragione stessa della diffusione
mondiale che la Chiesa cattolica ha oggi».
DANIELE
GARRONE «in Italia ha
credito l’affermazione, tanto diffusa quanto infondata, che solo la Chiesa
cattolica abbia riconosciuto le sue colpe storiche. C’è chi enfatizza la
posizione cattolica per apologia o per polemica (anche contro il pensiero
laico), ma soprattutto vi è una sostanziale ignoranza (perché lo si ignora
effettivamente o perché lo si vuole ignorare) di ciò che avviene al di là
del Vaticano, nel resto della cristianità. Il fenomeno è particolarmente
evidente sui mass media, a nessuno dei quali, per esempio, è venuto in
mente di proporre dei servizi su come le altre chiese affrontano il
problema delle colpe storiche; da noi, la posizione degli altri cristiani è
tutt’al più una nota di colore. L’organizzazione piramidale della chiesa di
Roma e la sapiente enfatizzazione mass-mediatica (accentuata in questo Giubileo)
di tutto ciò che ha il papa come protagonista contribuiscono ad accentuare
l’impatto di ogni discorso di Roma».
FILIPPO
GENTILONI (Manifesto
8/3): «…ma questa riconciliazione convincente richiede una “conversione”,
come d’altronde la grande tradizione cristiana ha sempre insegnato.
Pentirsi vuol dire convertirsi, cambiare vita. Nel caso della chiesa e dei
suoi vertici, accettare il dialogo, il dubbio, in altre parole il
pellegrinaggio dei poveri nella vie della storia. Accettare una verità non
fissa, ma in cammino».
Le tariffe di papa Leone X
Questa
volta i Numeri - anzi più precisamente i PREZZI - li dà, per la verità, un
Sommo Sacerdote, uno dei tanti Santi Padri, (alias Sommi Pontefici, alias
Vicarî di Cristo, e così via divinizzando), passato alla storia come Leone
X, ma che di nome faceva Giovanni de’ Medici, oriundo
fiorentino, vissuto dal 1575 al 1521, e sul trono romano dal 1513.
La Taxa Camarae di papa Leone X, uno dei punti
più alti della corruzione umana
La Taxa
Camarae è un elenco tariffario divulgato nel 1517 da papa Leone X
(1513-1521) allo scopo di vendere indulgenze, cioè perdonare le colpe a
tutti coloro in grado di pagare le alte somme richieste dal pontefice. Come
si vedrà nella trascrizione che segue, non ci sarà alcun delitto, nemmeno
il più orrendo, che non possa ricevere il perdono in cambio di denaro.
Leone X dichiarò aperto il cielo a chierici o laici, non importa se
avessero violentato bambini e adulti, assassinato uno o più, truffato
creditori, abortito… pur che avessero l’accortezza d’essere generosi con
l’arca papale. Vediamo i suoi trentacinque articoli:
Un ecclesiastico che incorresse in
peccato carnale, sia con suore, sia con cugine, nipoti o figliocce, sia, infine,
con un’altra qualsiasi donna, sarà assolto, mediante il pagamento di 67
libbre, 12 soldi.
Se l’ecclesiastico, oltre al peccato
di fornicazione chiedesse d’essere assolto dal peccato contro natura o di
bestialità, dovrà pagare 219 libbre, 15 soldi. Ma se avesse commesso
peccato contro natura con bambini o bestie e non con una donna, pagherà
solamente 131 libbre, 15 soldi.
Il sacerdote che deflorasse una
vergine, pagherà 2 libbre, 8 soldi.
La religiosa che ambisse la dignità di
abbadessa dopo essersi data a uno o più uomini simultaneamente o
successivamente, all’interno o fuori del convento, pagherà 131 libbre, 15
soldi.
I sacerdoti che volessero vivere in
concubinato con i loro parenti, pagheranno 76 libbre, 1 soldo.
Per ogni peccato di lussuria commesso
da un laico, l’assoluzione costerà 27 libbre, 1 soldo; per gli incesti si
aggiungerà a coscienza 4 libbre.
La donna adultera che chieda
l’assoluzione per restare libera da ogni processo e avere ampie dispense
per proseguire i propri i rapporti illeciti, pagherà al Papa 87 libbre, 3
soldi. In un caso analogo, il marito pagherà uguale somma; se avessero
commesso incesto con i propri figli aggiungeranno a coscienza 6 libbre.
L’assoluzione e la sicurezza di non
essere perseguiti per i crimini di rapina, furto o incendio, costerà ai
colpevoli 131 libbre, 7 soldi.
Un’assoluzione dell’assassinio
semplice commesso sulla persona di un laico si stabilisce in 15 libbre, 4
soldi, 3 denari.
Se l’assassino avesse dato la morte a
due o più uomini in uno stesso giorno, pagherà come se ne avesse
assassinato uno solo.
Il marito che infliggesse
maltrattamenti a sua moglie, pagherà alle casse della cancelleria 3 libbre,
4 soldi; se fosse uccisa, pagherà 17 libbre, 15 soldi, e se le avesse dato
morte per sposarsi con un’altra, pagherà, inoltre, 32 libbre, 9 soldi.
Coloro che avessero aiutato il marito a perpetrare il crimine saranno
assolti rimediante il pagamento di 2 libbre a testa.
Chi affogasse suo Figlio, pagherà 17
libbre, 15 soldi (o sia 2 libbre in più che per uccidere uno sconosciuto),
e se a uccidere fossero il padre e la madre di comune accordo, pagheranno
27 libbre, i soldo per l’assoluzione.
La donna che distruggesse il figlio
che porta nel suo ventre, e il padre che avesse contribuito alla
realizzazione dei crimine pagheranno 1 7 libbre, 1 5 soldi ognuno. Colui
che facilitasse l’aborto di una creatura che non fosse suo figlio, pagherà
1 libbra di meno.
Per l’assassinio di un fratello, una
sorella, una madre o un padre, si pagherà 17 libbre, 5 soldi.
Colui che uccidesse un vescovo o un
prelato di gerarchia superiore, pagherà 131 libbre, 14 soldi, 6 denari.
Se l’assassino avesse dato morte a più
.sacerdoti in varie occasioni pagherà 137 libbre, 6 soldi, per la prima
uccisione, e la metà per quelle successive.
Il vescovo o abate che commettesse
omicidio per imboscata:, incidente o per necessità, pagherà, per
raggiungere l’assoluzione, 179 libbre, 14 soldi.
Colui che in anticipo volesse
comperare l’assoluzione di ogni omicidio incidentale che potesse perpetrare
in futuro, pagherà 168 libbre, 1 5 soldi.
L’eretico che si convertisse, pagherà
per l’assoluzione 269 libbre. Il figlio dell’eretico arso, impiccato o
giustiziato in qualsiasi altra forma potrà essere riabilitato solo mediante
il pagamento di 218 libbre, 16 soldi, 9 denari.
L’ecclesiastico che non potendo pagare
i propri debiti volesse liberarsi dall’essere processato dai creditori,
consegnerà al Pontefice 17 libbre, 8 soldi, 6 denari, e gli sarà perdonato
il debito.
Sarà concessa la licenza per installare
posti di vendita di vari generi sotto i portici delle chiese, sarà concesso
mediante il pagamento di 45 libbre, 19 soldi, 3 denari.
Il delitto di contrabbando e frode al
diritti del principe costerà 87 libbre, 3 denari.
La città che ambisse per i suoi
abitanti o per i suoi sacerdoti, frati o monache, la licenza di mangiare
carne e latticini in epoche in cui è proibito, pagherà 781 libbre, l0
soldi.
Il monastero che volesse variare la
regola e vivere con minore astinenza di quella prescritta, pagherà 146
libbre, 5 soldi.
Il frate che per migliore convenienza
o gusto volesse passare la vita in un eremo con una donna, consegnerà al
tesoro pontificio 45 libbre, 19 soldi.
L’apostata vagabondo che volesse
vivere senza ostacoli, pagherà uguale quantità per l’assoluzione.
Uguale quantità pagheranno i
religiosi, siano questi secolari o regolari, che volessero viaggiare in
abiti da laico.
Il figlio bastardo di un sacerdote che
volesse essere preferito per succedere nella cura al padre, pagherà 27 libbre,
1 soldo.
Il bastardo che volesse ricevere
ordini sacri e goderne i benefici, pagherà 15 libbre, 18 soldi, 6 denari.
Il figlio di genitori sconosciuti che
voglia entrare negli ordini, pagherà al tesoro pontificio 27 libbre, 1
soldo.
I laici contraffatti o deformi che
vogliano ricevere ordini sacri e possedere benefici, pagheranno alla
cancelleria apostolica 58 libbre, 2 soldi.
Uguale somma pagherà il guercio
dell’occhio destro, mentre il guercio dell’occhio sinistro pagherà al Papa
10 libbre, 7 soldi. Gli strabici pagheranno 45 libbre, 3 soldi.
Gli eunuchi che volessero entrare
negli ordini, pagheranno la quantità di 310 libbre, 15 soldi.
Colui che per simonia volesse
acquistare uno o molti benefici, s’indirizzerà ai tesorieri del Papa, che
gli venderanno il diritto a un prezzo modico.
Colui che per avere mancato un
giuramento volesse evitare ogni persecuzione e liberarsi di ogni tipo di
infamia pagherà al papa 131 libbre, 15 soldi. Inoltre consegnerà 3 libbre
per ognuno di coloro che erano stati garantiti.
Leone X,
l’autore di questo esempio lampante di corruzione, è invece considerato
dalla storiografia cattolica il protagonista «di uno dei più brillanti
pontificati e forse anche il più pericoloso della storia della Chiesa».
Vittime della fede cristiana
Gesta memorande e mirabili
compiute per la maggior gloria di Dio
Avvertenza: sono qui elencati solamente fatti
avvenuti per ordine o con partecipazione diretta delle autorità
ecclesiastiche, oppure azioni commesse in nome e per conto della
cristianità. Come è ovvio, la lista non ha pretese di completezza.
Paganesimo antico
Già durante
l’Impero Romano, appena ammesso ufficialmente il culto cristiano con
decreto imperiale del 315, si cominciò a demolire i luoghi del culto pagano
e a sopprimere i sacerdoti pagani.
Tra il 315
e il sesto secolo furono perseguitati ed eliminati un numero incalcolabile
di fedeli pagani.
Esempi
celebri di templi distrutti: il santuario di Esculapio nell’Egea, il tempio
di Afrodite a Golgota, i templi di Afaca nel Libano, il santuario di
Eliopoli.
Sacerdoti
cristiani, come Marco di Aretusa o Cirillo di Eliopoli, vennero persino
celebrati come benemeriti «distruttori di templi».
Dall’anno
356 venne sancita la pena di morte per chi praticava i riti pagani.
L’imperatore
cristiano Teodosio (408-450) fece giustiziare perfino dei bambini per aver
giocato coi resti delle statue pagane (DA 469). Eppure, stando al giudizio
di cronisti cristiani, Teodosio «ottemperava coscienziosamente a ogni
cristiano insegnamento».
Nel VI
secolo, si finì per dichiarare fuorilegge i fedeli pagani.
All’inizio
del quarto secolo, per sobillazione di sacerdoti cristiani, fu giustiziato
il filosofo politeista Sopatro.
Nel 415, la
celeberrima scienziata e filosofa Ipazia di Alessandria venne letteralmente
squartata da una plebaglia guidata e aizzata da un predicatore di nome
Pietro, e i suoi resti dispersi in un letamaio.
Missioni di evangelizzazione
Nel 782,
Carlo Magno fece tagliare la testa a 4.500 Sassoni che non volevano
farsi convertire al cristianesimo (DO 30).
I contadini
di Steding, nella Germania settentrionale, ribellatisi per non poter più
sopportare l’esosa pressione fiscale, vengono massacrati il 27 maggio 1234
da un esercito crociato, e le loro fattorie occupate da devoti cattolici.
Vi persero la vita tra 5.000 e 11.000 uomini, donne e bambini (WW 223).
Assedio di
Belgrado nel 1456: nell’espugnazione della città vennero uccisi non meno di
80.000 musulmani (DO 235).
XV secolo
in Polonia: ordini cavallereschi cristiani saccheggiano 1.019 chiese e
circa 18.000 villaggi. Quante persone cadessero vittime di tali gesta, non
s’è mai certificato.
Secoli XVI
e XVII. Truppe inglesi “pacificano e civilizzano” l’Irlanda. Colà vivevano
solo dei «selvaggi gaelici», «animali irragionevoli senza alcuna
idea di dio o di buone maniere, che addirittura dividevano in comunità di
beni il loro bestiame, le loro donne, bambini e altri averi». Uno dei
più importanti condottieri, certo Humphrey Gilbert, fratellastro di Sir
Walter Raleigh, fece «staccare dai corpi le teste di tutti quelli
(chiunque fossero) che erano stati uccisi quel giorno, facendoli spargere
dappertutto lungo la strada». Questo tentativo di civilizzare gli
Irlandesi causò poi effettivamente, grande sgomento nel popolo, quando
videro sparse sul terreno le teste dei loro padri, fratelli, bambini,
parenti e amici.
Decine di
migliaia di Irlandesi gaelici caddero vittime di quel bagno di sangue.
Crociate (1095-1291)
L’anno
1095, per ordine del papa Urbano II, ha inizio la Prima Crociata (WW
11-41).
Tra il
12/6/1096 e il 24/6/1096, nelle stragi avvenute in Ungheria, presso
Wieselburg e Semlin, perdono la vita migliaia di persone (tutti cristiani,
ivi comprese le schiere crociate).
Dal 9/9 al
16/9/1096, durante l’assedio della città residenziale turca Nikaia,
cavalieri francesi cristiani massacrano migliaia di abitanti, facendo a
pezzi e bruciando vivi vecchi e bambini.
A consimili
azioni belliche partecipano, il 26/9/1096, durante la conquista della
fortezza di Xerigordon, cavalieri crociati tedeschi.
In
complesso, fino al gennaio 1098, vengono espugnate e saccheggiate 40
capitali e 200 fortezze. Non si conosce il numero delle vittime.
Il 3 giugno
1098 le armate crociate conquistano Antiochia. In quell’assedio vengono
uccisi tra 10.000 e 60.000 musulmani. Dalla cronaca di Raimondo di
Aguilers, cappellano di campo del conte di Tolosa, si legge: «Sulle
piazze si accumulano i cadaveri a tal punto che, per il tremendo fetore,
nessuno poteva resistere a restare: non v’era nessuna via, in città, che
fosse sgombra di corpi in decomposizione».
Il 28
giugno 1098 furono ammazzati altri centomila turchi musulmani, donne e
bambini compresi. Negli accampamenti turchi - narra il cronista cristiano -
i crociati trovarono non solamente ricco bottino, tra cui «moltissimi
libri in cui erano descritti con esecrandi segni i riti blasfemi di turchi
e saraceni», ma bensì anche «donne, bambini, lattanti, parte dei
quali trafissero subito, e parte schiacciarono sotto gli zoccoli dei loro
cavalli, riempiendo i campi di cadaveri orribilmente lacerati». Proprio
come il loro Dio comandava!
Il 12
dicembre 1098, nella conquista della città di Marra (Maraat an-numan),
furono ammazzate altre migliaia di “infedeli”. A causa della carestia che
ne seguì, «i corpi già maleodoranti dei nemici vennero mangiati dalle
schiere cristiane», come testimonia il cronista cristiano Albert
Aquensis.
Finalmente,
il 15 luglio 1098, venne espugnata Gerusalemme, dove vennero ammazzati più
di 60.000 persone, tra ebrei e musulmani, uomini, donne e bambini.
Da una
testimonianza oculare: «e là [davanti al tempio di Salomone] si svolse
una tale mischia cruenta che i cristiani si trascinavano nel sangue dei
nemici fino alle nocche dei piedi», tanto che Albert scrive: «Le
donne, che avevano cercato scampo negli edifici alti e nei palazzi turriti,
furono buttate giù a fil di spada; i bambini, anche i neonati, li tiravano
a pedate dal petto delle madri, o li strappavano dalle culle, per poi
sbatterli contri i muri o le soglie» (WW 38).
L’arcivescovo
Guglielmo di Tiro aggiunge: «Felici, piangenti per l’immensa gioia, i
nostri si radunarono quindi dinanzi alla tomba del nostro salvatore Gesù,
per rendergli omaggio e offrirgli il loro ringraziamento… E non fu soltanto
lo spettacolo dei cadaveri smembrati, sfigurati, irriconoscibili, a lasciar
sbigottito l’osservatore; in realtà, incuteva sgomento anche l’immagine
stessa dei vincitori, grondanti di sangue dalla testa ai piedi, sicché
l’orrore s’impadroniva di tutti quelli che li incontravano».
Il cronista
cristiano Eckehard di Aura testimonia che, ancora durante l’estate
successiva dell’anno 1100, «in tutta la Palestina l’aria era appestata
del lezzo dei cadaveri. Di stragi siffatte nessuno aveva mai visto o udito
l’uguale tra i pagani…».
Alla resa
dei conti, la Prima Crociata era costata la vita a oltre un milione di
persone: «Grazie e lode a Dio!».
Nella
battaglia di Ascalon, il 12 agosto 1099, vennero abbattuti 200.000 infedeli
«in nome del nostro Signore Gesù Cristo».
Quarta
Crociata: il 12 aprile 1204, i crociati mettono a sacco la città
(cristiana!) di Costantinopoli. Il numero delle vittime non è stato
tramandato.
Le restanti
crociate in cifre: fino alla caduta di Akkon (1291) si stimano 20 milioni
di vittime (solo nella Terrasanta e nelle regioni arabo-turche).
Nota
bene: Tutti i dati
sono secondo i cronisti di parte cristiana.
Eretici e atei
Già
nell’anno 385 i primi cristiani vengono giustiziati quali eretici per mano
di altri cristiani: così lo spagnolo Priscilliano, insieme con sei dei suoi
seguaci, decapitati a Treviri (Germania) (DO 26).
Eresia
manichea. Tra il 372
e il 444 i Manichei - una setta quasi cristiana, presso i quali si
praticava il controllo delle nascite, e che perciò mostravano più senso di
responsabilità dei devoti cattolici - vennero totalmente annientati nel
corso di diverse grandi campagne sferrate contro di loro in tutto l’Impero
romano. Molte migliaia le vittime.
Nel secolo
XIII, gli Albigesi cadono vittime della prima crociata proclamata contro
altri cristiani. Questi, noti anche
col nome di Catari, si consideravano buoni cristiani, ma non riconoscevano
né il papa né il divieto romano-cattolico delle tecniche anticoncezionali,
rifiutandosi inoltre di pagare le tasse chiesastiche. Nel 1208, per ordine del papa Innocenzo
III - il massimo genocida prima di Hitler - incominciò la crociata contro
gli eretici albigesi. La città di Beziérs (nel sud della Francia) venne
rasa al suolo il 22 luglio 1209, tutti gli abitanti massacrati, compresi i
cattolici, che avevano rifiutato l’estradizione degli eretici. Il numero
dei morti viene stimato tra 20.000 e 70.000.
Nella
stessa crociata, dopo la presa di Carcassonne (15 agosto 1209), caddero
ancora migliaia di ribelli, e la stessa sorte toccò a molte altre città.
Nei
successivi vent’anni di guerra, tutta la regione fu devastata, quasi tutti
i Catari (quasi la metà della popolazione della Linguadoca, nella Francia
meridionale) vennero sconfitti, lapidati, annegati, messi al rogo.
Finita la
crociata contro gli Albigesi (1229), venne istituita la Santa Inquisizione
(1232) al fine di stanare dai loro nascondigli gli eretici sopravvissuti e
di annientarli. L’ultimo dei Catari, Guillaume de Belibaste, fu dato alle
fiamme del rogo nel 1324.
Solo tra i
Catari, la stima delle vittime si aggira intorno al milione.
Altri
gruppi di eretici: Valdesi, Pauliciani, Runcarii o Poveri Lombardi,
Giuseppini, e molti altri. La maggior parte di queste sette vennero
sgominate; un certo numero di Valdesi esiste tuttora, sebbene siano stati
perseguitati per oltre 600 anni. Secondo le mie stime, diverse centinaia di
migliaia di vittime non sono calcolate in eccesso (comprese le vittime
dell’Inquisizione spagnola, ma escludendo quelle del Nuovo Mondo).
Nel XV
secolo, l’inquisitore spagnolo Tomas de Torquemada condanna personalmente a
morte sul rogo 10.220 sospettati di eresia.
Il
predicatore e teologo boemo Jan Hus, per aver criticato il commercio delle
indulgenze, viene bruciato nel 1415 a Praga.
Nel 1538, a
Vienna, il professore universitario B. Hubmaier viene pubblicamente
condannato al rogo.
Il 17
febbraio 1600, dopo una settennale prigionia, il filosofo Giordano Bruno,
monaco domenicano processato per eresia, viene bruciato vivo sul rogo
eretto in Campo de’ Fiori a Roma.
Verso la
metà del Seicento, l’ateo Thomas Aikenhead, studente scozzese appena
ventenne, viene impiccato per volontà del clero.
Streghe
Dai primi
tempi del cristianesimo fino al 1484 invalse la consuetudine di mandare a
morte persone, perlopiù donne, che si credevano dotate di poteri
soprannaturali, malefici e stregonici.
Nell’era
vera e propria dei processi per stregoneria, dal 1484 al 1750, molte
centinaia di migliaia di sospetti o colpevoli di pratiche stregoniche -
secondo le stime degli storici - furono condannati a morte sul rogo o in
seguito alle torture; percentualmente, i quattro quinti di essi erano
donne.
Guerre di religione e Riforma
Secolo XV:
guerre crociate contro gli Hussiti, costate la vita a migliaia di seguaci.
Nel 1538
papa Paolo III indice una crociata contro l’Inghilterra, sganciatasi con lo
scisma dall’ubbidienza a Roma, dichiarando tutti gli Inglesi schiavi di
Roma. Per fortuna, l’impresa fallisce sul nascere.
1568: il
tribunale spagnolo dell’Inquisizione decreta l’eliminazione di tre milioni
di Olandesi ribelli nei Paesi Bassi, allora sotto il dominio spagnolo. Per
cominciare, 5.000, o forse 6.000 protestanti vennero annegati dalle truppe
spagnole della cattolicissima Spagna: «un disastro, di cui i cittadini
di Emden vennero a conoscenza quando diverse migliaia di cappelli olandesi
a larghe tese scesero galleggiando lungo il fiume» .
1572: a
Parigi, e in altre città francesi, 20.000 protestanti Ugonotti vengono
assassinati per ordine del papa Pio V, nell’offensiva nota come Notte di
San Bartolomeo. Fino alla metà del secolo successivo, oltre 200.000
profughi Ugonotti dovranno lasciare la Francia.
1574: i
cattolici sopprimono il condottiero dei protestanti Gaspard de Coligny.
Dopo l’uccisione, la plebaglia ne squarta il cadavere: «gli troncarono
la testa, le mani, i genitali […] gettandoli nel fiume […] ma poi non gli
sembrò neppure degno che diventasse pasto per i pesci, per cui li
ritirarono fuori e li portarono sul patibolo di Mantfaucon affinché là
servissero da alimento per corvi e uccelli».
Guerra dei
Trent’anni: nel 1631, la città protestante di Magdeburgo viene saccheggiata
e rasa al suolo da truppe cattoliche, che massacrano 30.000 protestanti,
metà della popolazione. Scrive il poeta e storico tedesco Friedrich Schiller:
«In una sola chiesa si trovarono 50 donne decapitate e bambini che
ancora succhiavano il latte dal petto delle loro madri senza vita».
1618-1648:
la guerra dei Trent’anni, spaccando l’Europa tra cristiani protestanti e
cattolici, decima il 40% delle popolazioni, soprattutto in Germania.
Ebrei
Già nel IV
e V secolo le plebi cristiane sono eccitate a incendiare le sinagoghe
ebraiche.
A metà del
IV secolo venne distrutta la prima sinagoga per ordine del vescovo
Innocenzo di Dertona, nel nord Italia. La prima sinagoga a esser incendiata
nel 388, per ordine del vescovo di Kallinikon, sorgeva in Persia, presso
l’Eufrate.
Il concilio
di Toledo decreta nel 694 la riduzione degli Ebrei in schiavitù, ordina la
confisca dei loro averi e il battesimo coatto dei loro bambini.
Nell’anno
1010 il vescovo di Limoges fece espellere o sopprimere gli ebrei della
città che non volevano convertirsi al cristianesimo (DA 453).
1096:
all’inizio della prima Crociata furono uccisi in Europa migliaia di Ebrei,
complessivamente forse 12.000. Le città più colpite furono Worms
(18/5/1096), Magonza il 27/5 (dove furono trucidati 1.100 ebrei), Colonia,
Neuss, Wevelinghoven, Xanten, Moers, Dortmund, Kerpen, Treviri, Metz,
Ratisbona, Praga (EJ).
Parimenti,
all’inizio della seconda Crociata (1147), nei centri francesi di Ham,
Sully, Carentan, e Rameru, si uccisero diverse centinaia di ebrei.
In
occasione della terza Crociata (1189-90) avviene il saccheggio delle
comunità ebraiche stabilitesi in Inghilterra.
1235:
uccisione pubblica di 34 cittadini ebraici.
1257 e
1267: eliminazione della comunità ebraiche di Londra, Canterbury,
Northampton, Lincoln, Cambridge e altre città, con numero imprecisato di
vittime.
1290: è
rimasta memoria, nelle cronache coeve, di 10.000 ebrei espulsi o uccisi in
Boemia.
1337:
aizzato da una strage compiuta a Deggendorf, in Baviera, l’isterismo
antisemita si estende in pogrom effettuati in 51 città bavaresi, nonché in
Austria e in Polonia.
1348: si
bruciano sul rogo gli ebrei di Basilea e di Strasburgo, complessivamente
2.000 persone.
1349: in
oltre 350 città della Germania vengono soppressi tutti gli Ebrei, perlopiù
bruciati vivi. Qui, in questo solo anno, vennero trucidati dai cristiani
più Ebrei di quante erano state, per duecento anni di persecuzioni
anticristiane (il sangue dei martiri!), le vittime conclamate della Roma
imperiale.
1389:
vengono macellati a Praga 3.000 cittadini di fede ebraica .
1391: a
Siviglia e in Andalusia, sotto la guida dell’arcivescovo Martinez, vengono
soppressi circa 4.000 ebrei. Mentre altri 25.000 vengono venduti come
schiavi.
Costoro si
potevano riconoscere facilmente perché tutti gli ebrei, dall’età di dieci
anni,erano stati costretti a portare sull’abito un “segno d’infamia”
colorato: era l’origine storica della futura “stella giudaica” dell’era
nazista.
1492: nello
stesso anno in cui Colombo spiegava le vele per conquistare il Nuovo Mondo,
più di 150.000 Ebrei, molti dei quali perirono nell’ostracismo, venivano
scacciati dalle città della Spagna.
1648: in
Polonia, durante i famigerati “massacri di Chmielnitzki”, vengono
sterminati circa 200.000 ebrei. (MM 470-476).
A questo
punto, mi sento male, perché con questo ritmo si prosegue - secolo dopo
secolo - su una linea che porta diritta ai forni crematori di Auschwitz..
Popolazioni indigene
Con
Cristoforo Colombo, ex commerciante di schiavi, che avrebbe fatto carriera
come milite crociato, ha inizio la conquista del Nuovo Mondo: allo scopo,
come sempre, di espandere il cristianesimo e di evangelizzare infedeli.
Poche ore
dopo lo sbarco sulla prima isola abitata in cui s’imbatte nel mare dei
Caraibi, Colombo fa imprigionare e deportare sei indigeni che, come scrisse
«debbono servire da bravi servitori e schiavi (…) e si possono
facilmente convertire alla fede cristiana, giacché mi sembra che non
abbiano religione alcuna».
Mentre
Colombo definisce gli abitanti autoctoni quali “idolatri”, esprimendo la
volontà di offrirli come schiavi ai cattolici re di Spagna, il suo socio
Michele da Cuneo, aristocratico italiano, rappresenta gli aborigeni come
“bestie” per il fatto che «mangiano quando hanno fame, e si accoppiano
in tutta libertà, dove e quando ne hanno voglia».
Su ogni
isola su cui mette piede Colombo traccia una croce sul terreno e «dà
lettura della rituale dichiarazione ufficiale» (il cosiddetto Requerimiento)
al fine di prender possesso del territorio da parte della Spagna, nel nome
dei suoi Cattolici Signori. Contro di che «nessuno aveva da obiettare».
Qualora gli Indios negassero il loro assenso (soprattutto perché non
comprendevano semplicemente una parola di spagnolo), il Requerimiento
recitava così:
«Con ciò
garantisco e giuro che, con l’aiuto di Dio e con la nostra forza,
penetreremo nella vostra terra e condurremo guerra contro di voi (…) per
sottomettervi al giogo e al potere della Santa Chiesa (…) infliggendovi
ogni danno possibile e di cui siamo capaci, come si conviene a vassalli
ostinati e ribelli che non riconoscono il loro Signore e non vogliono
ubbidire, bensì a lui contrapporsi».
Di analogo
tenore erano le parole di John Winthrop, primo governatore della Bay Colony
del Massachusset: «justifieinge the undertakeres of the intended
Plantation in New England […] to carry the Gospell into those parts of the
world […] and to raise a Bulworke against the kingdome of the Ante-Christ» [«giustificando l’impresa della
costituenda fondazione della Nuova Inghilterra, di portare il vangelo in
queste parti del mondo, e di edificare un bastione contro il regno
dell’Anticristo»].
Intanto,
prima ancora che si venisse alle armi, due terzi della popolazione indigena
cadeva vittima del vaiolo importato dagli Europei. Il che era interpretato
dai cristiani, manco a dirlo, come «un segno prodigioso
dell’incommensurabile bontà e provvidenza di Dio»!.
Così, ad
esempio, scriveva nel 1634 il governatore del Massachussets: «Quanto
agli indigeni, sono morti quasi tutti contagiati dal vaiolo, e per tal modo
il SIGNORE ha confermato il nostro diritto ai nostri possedimenti».
Sulla sola
isola di Hispaniola, dopo le prime visite di Colombo, gli indigeni Arawak -
un popolo inerme e relativamete felice che viveva delle risorse del loro
piccolo paradiso - lamentarono presto la perdita di 50.000 vite.
In pochi
decenni, gli Indios sopravvissuti caddero vittime di assalti, stragi,
strupri e riduzione in schiavitù da parte degli Spagnoli.
Dalla
cronaca d’un testimone oculare: «Furono uccisi tanti indigeni da non
potersi contare. Dappertutto, sparsi per la regione, si vedevano
innumerevoli cadaveri di indiani. Il fetore era penetrante e pestilenziale».
Il capo
indiano Hatuey riuscì a fuggire col suo popolo, ma fu catturato e bruciato
vivo. «Quando lo legarono al patibolo, un frate francescano lo pregò
insistentemente di aprire il suo cuore a Gesù affinché la sua anima potesse
salire in cielo anziché precipitare nella perdizione. Hatuey ribatté che se
il il cielo è il luogo riservato ai cristiani, lui preferiva di gran lunga
l’inferno».
Ciò che
accadde poi al suo popolo, ci è descritto da un testimone oculare: «Agli
spagnoli piacque di escogitare ogni sorta di inaudite atrocità… Costruirono
pure larghe forche, in modo tale che i piedi toccavano appena il terreno
(per prevenire il soffocamento), e appesero - ad onore del redentore e dei
12 apostoli - ad ognuna di esse gruppi di tredici indigeni, mettendovi
sotto legna e braci e bruciandoli vivi».
In analoghe
occasioni si inventarono altre piacevolezze: «Gli spagnoli staccavano ad
uno il braccio, ad altri una gamba o una coscia, per troncare di colpo la
testa a qualcuno, non diversamente da un macellaio che squarta le pecore
per il mercato. Seicento persone, ivi compresi i cacicchi, vennero così
squartate come bestie feroci… Vasco de Balboa ne fece sbranare poi quaranta
dai cani».
«La
popolazione dell’isola, stimata di circa otto milioni all’arrivo di
Colombo, era scemata già della metà o di due terzi, ancor prima che finisse
l’anno 1496».
Finalmente, dopo che gli abitanti dell’isola furono quasi sterminati, gli
Spagnoli si videro “costretti” a importare i loro schiavi da altre isole
dei Caraibi, ai quali toccò peraltro la medesima sorte. In tal modo «milioni
di autoctoni della regione caraibica vennero effettivamente liquidati in
meno d’un quarto di secolo».
«Così,
in un tempo minore della durata normale d’una esistenza umana, fu
annientata un’intera civiltà di milioni di persone che per migliaia di anni
erano stanziate nella loro terra».
«Subito
dopo, gli Spagnoli rivolsero la loro attenzione alla terraferma del Messico
e dell’America centrale. Le stragi erano appena cominciate. Di lì a poco sarà
la volta della nobile città di Tenochttitlàn (l’odierna Mexico City)».
Hernando
Cortez, Francisco Pizarro, Hernando De Soto e centinaia di altri
Conquistadores spagnoli saccheggiarono e annientarono - in nome del loro
Signor Gesù Cristo - molte grandi civiltà dell’America centrale e
meridionale (De Soto saccheggiò inoltre la Florida, regione “fiorente”).
«Mentre
il secolo XVI volgeva al termine, quasi 200.000 spagnoli si erano stabiliti
nel Nuovo Mondo. In questo periodo, in conseguenza dell’invasione, si stima
che avessero già perso la vita oltre 60 milioni di indigeni».
Va da sé
che i primi colonizzatori dei territori dei moderni Stati Uniti d’America
non si comportarono meglio dei conquistadores.
Benché,
senza l’aiuto degli Indiani, nessuno dei colonizzatori sarebbe stato in
grado di sopravvivere ai rigori invernali, questi cominciarono presto a
scacciare e a sterminare le tribù indiane.
La guerra
degli indiani nordamericani tra di loro era, in proporzione, un fenomeno
irrilevante - paragonato con le consuetudini europee - e serviva piuttosto
a riequilibrare le offese, ma in nessun caso alla conquista del territorio.
Tanto che se ne stupivano i padri pellegrini cristiani: «Le loro guerre
non sono neanche lontanamente così cruente», ragion per cui non
succedeva «da nessuna delle parti un grande macello». In realtà,
poteva ben accadere «che guerreggiassero per sette anni senza che vi
perdessero le vita sette uomini». Tra gli Indiani, inoltre, era
consuetudine risparmiare le donne e i bambini dell’avversario.
Nella
primavera 1612 alcuni coloni inglesi trovarono così attraente la vita dei
liberi e affabili indios, al punto da abbandonare Jamestown per vivere
presso costoro (con che si ovviò presumibilmente, tra l’altro, a
un’emergenza sessuale). Senonché il governatore Thomas Dale li fece stanare
e giustiziare: «Alcuni li fece impiccare, altri bruciare, altri torcere
sulla ruota, mentre altri furono inflizati sullo spiedo e alcuni fucilati».
Tali
eleganti provvedimenti restarono ovviamente riservati agli inglesi; questa
era la procedura con quelli che si comportavano come gli indiani; ma per
quelli che non avevano scelta, proprio perché costituivano la
sovrappopolazione della Virginia, si faceva senz’altro tabula rasa:
«quando
un indio era accusato da un inglese di aver rubato una tazza, e non la
restituiva, la reazione inglese era subito violenta: si attaccavano gli
Indiani dando alle fiamme l’intero villaggio».
Sul
territorio dell’odierno Massachussetts i padri pellegrini delle colonie
perpetrarono un genocidio, entrato nella storia come Guerra dei Pequots.
Autori dei massacri erano quei cristiani puritani della Nuova Inghilterra,
scampati essi stessi alla persecuzione religiosa in atto nella loro vecchia
Inghilterra.
Allorché fu
trovata la salma d’un inglese, ucciso probabilmente da guerrieri
Narragansett, i puritani gridarono vendetta. Sebbene il capo dei
Narragansett implorasse pietà, i cristiani passarono all’attacco. Forse
dimentichi del loro obiettivo, essendo stati salutati da alcuni Pequot, a loro
volta belligeranti coi Narragansett, avvenne che i puritani attaccarono i
Pequots, distruggendo i loro villaggi.
Il
comandante dei puritani, John Mason, scrisse dopo un massacro: «Per la
verità, l’Onnipotente incusse tale terrore sulle loro anime, che fuggirono
davanti a noi buttandosi tra le fiamme, dove molti perirono… Dio aleggiava
sopra di loro e sbeffeggiava i suoi nemici, i nemici del suo popolo,
facendone dei tizzoni ardenti… Così il SIGNORE castigò i pagani,
allineandone le salme: uomini, donne e bambini» . «Così piacque al
SIGNORE di dare un calcio nel sedere ai nostri nemici, dando in retaggio a
noi la loro terra»
Siccome
Mason poteva ben immaginare che i suoi lettori conoscessero la loro bibbia,
non aveva bisogno di citare i versetti qui citati:
«Delle
città di questi popoli, che il Signore tuo Dio ti dà in retaggio, non devi
lasciare in vita nulla di quanto respira. Ma dovrai invece destinarle alla
distruzione, così come il Signore tuo Dio ti ha dato per dovere» Se non ci
credi questo passo è scritto nella bibbia…controlla pure in..(Mosé V,
20).
Il suo
compare Underhill ci ricorda quanto fosse «impressionante e angosciante
lo spettacolo sanguinoso per i giovani soldati» («how grat and
doleful was the bloody sight to the view of the young soldiers»), però,
assicura i suoi lettori, «talvolta la Sacra Scrittura decreta che donne
e bambini debbano perire coi loro genitori».Molti indios caddero
vittime di campagne di avvelenamento. I coloni addestravano persino dei
cani al compito speciale di stanare gli Indiani, strappando i piccoli dalle
braccia delle madri e sbranandoli. Per dirla con le loro stesse parole: «cani
feroci per dar loro la caccia e mastini inglesi per l’attacco» («blood
Hounds to draw after them, and Mastives to seaze them»). In questo, i
puritani si lasciarono ispirare dai metodi dei loro contemporanei spagnoli.
E così continuò, finché i Pequot furono pressoché sterminati.
Altre tribù
indiane patirono la stessa sorte. Così commentavano i devoti sterminatori: «È
il volere di Dio, che alla fin fine ci dà ragione di esclamare “Quant’è
grandiosa la Sua bontà! E quant’è splendida la Sua
gloria!”» («God’s Will, wich will at last give us cause
to say: “How Great is His Goodness! And How Great is His Beauty!”»). E ancora: «Fino a che il nostro
Signore Gesù li piegò ad inchinarsi davanti a lui e a leccare la polvere!».Come
ancora oggi, così per i cristiani di allora era ben accetta la menzogna per
la maggior gloria di dio, o quantomeno per il proprio vantaggio di fronte
ai diversamente credenti: «I trattati di pace venivano firmati già col
proposito di violarli.
Talché il Consiglio di stato della Virginia dichiarava che se gli Indiani
“sono tranquillizzati dopo la stipula del trattato, noi abbiamo non
soltanto il vantaggio di prenderli di sorpresa, ma anche di mietere il loro
mais.
Anno 1624:
una sessantina di inglesi, forniti di armi pesanti, fanno a pezzi 800
inermi uomini, donne e bambini indios.
1675-76:
durante la guerra detta di re Filippo, in una sola azione di
rappresaglia, sono uccisi «circa 600 indiani». L’autorevole pastore
della seconda Chiesa di Boston, Cotton Mather, definirà più tardi il
massacro come «grigliata per arrosti».
In sintesi:
nel New Hampshire e nel Vermont, prima dell’arrivo degli inglesi, la
popolazione degli Abenaki contava 12.000 persone. Neanche cinquant’anni
dopo ne erano rimaste in vita solo 250: una decimazione del 98%.
Il popolo
dei Pocumtuck ammontava a 18.000; due generazioni più tardi il loro numero
era sceso a 920.
Il popolo
dei Quiripi-Unquachog era di 30.000; dopo ugual periodo ne sopravvivevano
1.500, un vero genocidio; la popolazione del Massachusset comprendeva
almeno 44.000 persone, di cui, cinquant’anni dopo, erano sopravvissuti
appena 6.000. (SH 118).
Questi sono
solo alcuni esempi delle tribù che vivevano nell’America del Nord prima che
vi approdassero i cristiani. E tutto ciò accadeva prima che scoppiasse la
grande epidemia di vaiolo degli anni 1677 e 1678. Anche il bagno di sangue
era appena agli inizi.
E tutto fu
solo il principio della colonizzazione da parte degli Europei, cioè prima
dell’epoca vera e propria del cosiddetto “selvaggio Far West”.
Tra il 1500
e il 1900, è probabile che, complessivamente, abbiano perduto la vita -
nelle sole Americhe - più di 150 milioni di nativi: in media, circa due
terzi a causa del vaiolo e di altre epidemie importate dagli Europei (e qui
non dev’esser passato sotto silenzio il fatto che, a partire dal 1750
circa, le tribù autoctone venivano contagiate anche di proposito per mezzo
di doni artificialmente infettati). Restano pertanto ancora 50 milioni la
cui morte si fa risalire direttamente ad atti di violenza, a trattamenti
disumani o alla schiavitù.
E in alcuni
paesi, come ad esempio Brasile e Guatemala, questa decimazione prosegue
fino ai nostri giorni: a fuoco lento, per così dire.
Ulteriori gloriose tappe della storia degli Stati Uniti
d’America
Nel 1703,
il pastore Salomon Stoddard, una delle più prestigiose autorità religiose
della Nuova Inghilterra, fece formale richiesta al Governatore del
Massachusset perché mettesse ai diposizione dei colonizzatori le risorse
finanziarie per «acquistare grandi mute di cani e per poterle addestrare
a cacciare gli Indiani alla stessa stregua degli orsi».
29 novembre
1864: massacro di Sand Creek, nel Colorado. Il colonnello John Chivington,
ex predicatore metodista e politico regionale («non vedo l’ora di
nuotare nel sangue nemico») fa passare per le armi un villaggio dei
Cheyenne con circa 600 abitanti - quasi solo donne e bambini - benché il
capo indiano agitasse bandiera bianca. Bilancio: da 400 a 500 vittime.
Ne
riferisce un testimonio oculare: «C’era un gruppo di trenta o quaranta
Squaw, acquattate in un buco per proteggersi, le quali mandarono fuori una
bambina, di circa sei anni, con un panno bianco in segno di resa. Ebbe il
tempo di fare solo pochi passi, quando venne colpita e abbattuta. In quella
trincea, più tardi, tutte le donne furono uccise».
1860: il
religioso Rufus Anderson commenta il bagno di sangue che fino allora aveva
decimato, per il 90% almeno, la popolazione autoctona delle isole Hawaii. «In
ciò costui non vedeva nulla di tragico: tutto sommato, la prevedibile,
totale estinzione della popolazione indigena delle Hawaii era un fatto del
tutto naturale - diceva il missionario - paragonabile suppergiù “con
l’amputazione delle membra malate da un organismo”».
Atrocità delle
Chiese nel XX secolo
Campi di
annientamento cattolici.
È sorprendente come pochi sappiano che in Europa, negli anni della seconda
Guerra Mondiale, non c’erano solamente i campi di concentramento nazisti.
In Croazia,
negli 1942-43, v’erano numerosi campi di sterminio, organizzati dai
cattolici ustascia agli ordini del dittatore Ante Pavelic, un cattolico
praticante ricevuto regolarmente dall’allora papa Pio XII. Vi erano persino
campi di concentramento speciali per bambini!
Nei campi
croati venivano soppressi soprattutto serbi cristiano-ortodossi, ma anche
un cospicuo numero di ebrei. Il più famigerato era il lager di Jasenovac;
il suo comandante fu per un certo tempo un certo Miroslav Filipovic, un
frate francescano temuto con l’appellativo di “Brüder Tod” (Sorella
Morte). Qui, al pari dei nazisti, gli ustascia cattolici bruciavano le
loro vittime nei forni, ma vivi, diversamente dai nazisti che prima avevano
almeno ucciso le prede col gas. In Croazia, però, la maggior parte delle
vittime veniva semplicemente soppressa, impiccata o fucilata. Il loro
numero complessivo è stimato fra i trecentomila e i 600.000; e questo in un
paese relativamente piccolo. Molti uccisori erano monaci francescani,
armati allora con mitragliatrici. Queste nefandezze perpetrate dai Croati
era talmente spaventose, che persino alcuni ufficiali della sicurezza delle
SS tedesche, in qualità di osservatori degli avvenimenti croati,
protestarono direttamente con Hitler (il che lasciò peraltro indifferente
il dittatore). Il papa però fu ben informato di queste atrocità, e non fece
nulla per impedirle.
Di fronte
ai retroscena di questa storia, i reportage dei massmedia sul più recente
conflitto serbo-croato nella regione balcanica, dal 1991 al 1995, ha
assunto talvolta aspetti addirittura spettrali, giacché vi ricorrevano nomi
di luoghi come Banja Luka, o di fiumi come la Sava, dove occasionalmente si
invengono ancora oggi scheletri di persone assassinate mezzo secolo fa).
Terrore
cattolico in Vietnam.
Nel 1954 i combattenti per la libertà del Vietnam, i cosiddetti Viet Min,
liquidarono finalmente il governo coloniale francese nel Nord Vietnam, che
fino ad allora era stato finanziato con più di due miliardi di dollari
dagli USA. Sebbene i vincitori proclamassero libertà religiosa per tutti
(la maggioranza dei Vietnamiti non buddhisti era cattolica) vaste campagne
di propaganda anticomunista spinsero masse di cattolici a fuggire nel sud
del paese. Col sostegno della lobby cattolica a Washington, e con
l’appoggio del cardinale Spellmann, portavoce del Vaticano nella politica
americana - il quale avrebbe in seguito definitio le truppe americane in
Vietnam come «truppe di Cristo» - venne progettato un colpo di Stato
per impedire elezioni democratiche nel Sud del Vietnam. Da tali elezioni,
probabilmente, anche nel Sud sarebbero usciti vincitori i Viet Min
comunisti. Di contro, si elesse alla presidenza del Vietnam meridionale il
fanatico cattolico Ngo Dinh Diem (MW 16 ff)
Diem fece
in modo che gli aiuti dagli USA, viveri e medicinali, risorse tecniche e
d’ogni specie andassero a beneficio dei soli cattolici. I buddhisti, o i
villaggi a maggioranza buddhista, vennero ignorati, oppure dovettero pagare
per gli aiuti che i cattolici ottenevano invece gratuitamente. Di fatto,
l’unica religione ufficialmente riconosciuta era quella romano-cattolica.
L’isteria
anticomunista si scatenò in Vietnam in modo ancor più brutale che nella sua
versione americana negli USA, la famosa “caccia alle streghe” dell’era di
McCarthy.
Nel 1956,
il presidente Diem emise un decreto in cui si diceva:
«Individui
che minacciano la difesa nazionale o la sicurezza collettiva possono essere
internati dalle autorità in campi di concentramento»
Per
contrastare il comunismo, come usava dire, vennero così posti in “custodia
cautelativa” migliaia di dimostranti e di monaci buddhisti. Per protesta,
dozzine di monaci e di maestri buddhisti si diedero fuoco pubblicamente.
[Nota
bene: qui i buddisti davano fuoco a essi medesimi, laddove i
cristiani hanno piuttosto la tendenza a incenerire il loro prossimo; su
questo, vedasi anche l’ultimo capoverso].
Nel
frattempo, diversi campi di prigionia, in cui da tempo ormai languivano
anche cristiani protestanti e persino cattolici - si erano organizzati in
autentici campi di sterminio. Si stima che in questo periodo di terrore
(dal 1955 al 1960) restassero ferite nei disordini almeno 24.000 persone,
che fossero giustiziati circa 80.000 oppositori; 275.000 furono le persone
incarcerate e torturate, mentre circa mezzo milione vennero ristrette in
campi di concentramento o di prigionia (MW 76-89).
Per
appoggiare un tale governo, inoltre, nel corso degli anni Sessanta,
migliaia di soldati americani dovettero lasciare la loro vita.
Virus
catholicus. Il primo
luglio 1976 morì la 23enne studentessa tedesca di pedagogia Anneliese
Michel, lasciandosi morire, nel senso letterale del termine, per fame. Da
mesi essa era stata colpita da visioni e apparizioni demoniache; non solo,
ma per lunghi mesi due sacerdoti cattolici - con l’autorizzazione ufficiale
del vescovo di Würzburg - avevano tormentato la povera ragazza con
esorcismi e presunte pratiche antidiaboliche. Quando morì nell’ospedale di Klingenberg,
il suo corpo era tutto solcato da cruente ferite. I suoi genitori, entrambi
fanatici cattolici, vennero condannati a sei mesi di carcere per omissione
di soccorso, specialmente per non aver chiamato alcun medico. Ma neanche un
religioso venne indagato e punito per questo. Al contrario! La tomba della
sventurata Anneliese Michel è fatto oggetto di pellegrinaggi da parte di
fedeli cattolici (ricordiamo che nel Seicento la città di Würzburg era
malfamata per le numerosissime esecuzioni di streghe sul rogo).
Questo caso
non è che la punta dell’iceberg di tale diffusa e pericolosa superstizione
e si é risaputo solo in conseguenza del suo tragico esito (SP 80).
Massacri
in Rwanda. Anno 1994:
nel giro di pochi mesi, nel piccolo Stato africano del Rwanda, vengono
massacrate diverse centinaia di migliaia di civili. In apparenza, si
trattava d’un conflitto tra i gruppi etnici degli Hutu e dei Tutsi
(Watussi). Per parecchio tempo, si udirono soltanto delle voci su un
coinvolgimento del clero cattolico. Negli organi di stampa cattolici furono
pubblicate strane smentite; e questo prima che qualcuno avesse accusato
ufficialmente di complicità dei componenti della chiesa cattolica.
Senonché, il 10 ottobre 1996, l’emittente radio S2 - tutt’altro che critica
nei riguardi del cristianesimo - reca nel notiziario S2 Aktuell
delle ore 12 la seguente notizia:
«Sacerdoti
e suore anglicani, ma soprattutto cattolici, sono gravemente accusati di
aver preso parte attiva all’assassinio di indigeni. In particolare, il
comportamento d’un religioso cattolico ha tenuto desto per mesi l’interesse
della pubblica opinione, non solo nella capitale ruandese Kigali. Era
parroco nella chiesa della Sacra Famiglia, ed è accusato di aver ucciso dei
tutsi nei modi più atroci. Sono rimaste incontestate deposizione di
testimoni secondo cui il religioso, col revolver alla cintola,
fiancheggiava bande saccheggiatrici di Hutu. Nella sua parrocchia, in
effetti, era avvenuta una sanguinosa strage di Tutsi che avevano cercato
scampo in quel tempio. Perfino oggi, due anni dopo, vi sono molti cattolici
a Kigali che, per la complicità a loro avviso dimostrata d’una parte dei
sacerdoti, non mettono più piede nelle chiese della città. Quasi non v’è
chiesa nel Rwanda in cui fuggitivi e profughi - donne, bambini, vecchi -
non siano stati brutalmente picchiati e massacrati al cospetto della croce.
Vi sono testimonianze in base alle quali i religiosi hanno rivelato i
nascondigli dei Tutsi, lasciandoli in balìa delle milizie Hutu armate di
machete.
Nel
frattempo, si son date prove schiaccianti del fatto che, durante il
genocidio in Rwanda, anche monache cattoliche si sono macchiate di gravi
colpe. In questo contesto, si fa costante menzione di due benedettine,
rifugiatesi intanto in un monastero belga per sottrarsi al corso della
giustizia ruandese. Secondo testimonianze concordi di superstiti, una aveva
chiamato i sicari hutu, introducendoli da migliaia di tutsi che avevano
cercato rifugio nel suo convento. Con la forza, i morituri erano stati
cacciati dal chiostro e tosto soppressi in presenza della suora. Anche la
seconda benedettina aveva collaborato direttamente con le bande assassine
delle milizie hutu; anche di questa suora testimoni oculari affermano che
avesse assistito freddamente, senza reagire in alcun modo, a come i nemici
venivano macellati. Alle due donne si contesta addirittura (in base a
precise testimonianze) di aver fornito ai killer il petrolio con cui le
vittime vennero bruciate vive»
Questa notizia purtroppo vera, ha
ricevuto un’appendice. Ecco il messaggio della BBC:
Priests get death sentence for Rwandan
genocide:
BBC NEWS April 19, 1998
A court in Rwanda has sentenced two Roman Catholic
priests to death for their role in the genocide of 1994, in which up to a
million Tutsis and moderate Hutus were killed. Pope John Paul said the
priests must be made to account for their actions. Different sections of
the Rwandan church have beeen widely accused of playing an active role in
the genocide of 1994…
Come si
vede, per il cristianesimo il medioevo non è mai veramente concluso.
La cosa che spaventa più che mai è, in tutti i casi, che ogni nuova
generazione di cristiani nega e contesta i delitti e le nefandezze che la
precedente generazione dei suoi correligionari ha commesso in nome della fede
cristiana! Oppure, qualora non sia più possibile negare, si limita ad
affermare di sfuggita: oh, ma quelli non erano buoni cattolici, non erano
veri cristiani! Cristiani belli e buoni sono solamente quelli che amano il
prossimo loro, che fanno il bene e vogliono la pace… eccetera, eccetera.
Come se,
parlando di se stessi, queste cose non le affermassero i fedeli di
qualsivoglia religione del mondo!
“Ogni
qualvolta sento i cristiani parlare di morale, mi sento quasi rivoltare lo
stomaco”
Karl-Heinz Deschner
Lista delle Eresie
e delle invenzioni umane adottate e perpetrate
dalla Chiesa Cattolica Romana nel corso di 1600 anni
Compilata dal Reverendo Stefano Testa –
Sesta Edizione Italiana
EDIZIONI CENTRO BIBLICO
«E conoscerete la Verità, e la
Verità vi farà liberi»
(Gesù, secondo le parole di Giovanni 8:32)
AVVERTENZA – Queste date in molti casi sono approssimative. Molte di
queste eresie furono correnti qua e là nella Chiesa molto tempo prima di
essere adottate ufficialmente; ma è solo quando un Concilio le ha
ufficialmente adottate e il Papa le ha proclamate come dogma di fede che
esse devono essere credute e praticate dai cattolici.
Per essere verace, una dottrina deve essere conforme alla Parola di Dio. «Alla
legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà mai per
lui alcuna aurora!» (Isaia 8:20)
Nella Riforma del secolo XVI, queste eresie furono ripudiate perché non
d’accordo con l’insegnamento di Gesù e degli Apostoli quale di trova nel
Nuovo Testamento.
1. Tra tutte le invenzioni umane praticate dalla Chiesa Romana
e contrarie al Vangelo, le più antiche sono la preghiera per i morti e
il segno della Croce. Ambedue
furono inventate verso l’anno 310. Furono ufficialmente adottate intorno al
500 dopo Cristo.
2. La venerazione di santi e morti e di angeli,
verso l’anno 375.
3. La celebrazione quotidiana della Messa entrò
in uso nel 394.
4. Il Culto di Maria, madre di Gesù, e l’uso
dell’espressione «Madre di Dio» a lei applicato, ebbe origine nel Concilio
di Efeso del 431.
5. Il Monachismo fu
introdotto in occidente da Benedetto da Norcia che costruì il primo
monastero a Monte Cassino nel 528.
Gesù
ordinò ai Suoi discepoli di predicare a tutti i popoli della terra, non di
segregarsi in conventi o monasteri (Matteo 10:5-8; 28:19-20; Marco
16:15-20)
6. La dottrina del Purgatorio fu istituita da
Gregorio Magno verso l’anno 593.
7. La lingua latina come
lingua di culto nella Chiesa fu imposta da Papa Gregorio I nell’anno 600
dopo Cristo.
La
Parola di Dio invece insegna che si deve pregare e predicare nella lingua
conosciuta dal popolo (leggi: 1° Corinzi 14:19).
8. Secondo il Vangelo le preghiere devono essere
dirette solo a Dio. Nella chiesa primitiva non ci furono mai preghiere
rivolte a Maria o ai Santi. Tale pratica ebbe origine 600 anni dopo Cristo.
(Leggi:
Matteo 11:28; Luca 1:46; Atti 10:25-26; 14:14-18).
9. Il Papato è di origine pagana.
Il titolo di Papa, ossia di vescovo universale, venne per la prima volta
dato dall’empio imperatore Foca al vescovo di Roma nell’anno 610.
Ciò
egli fece per far dispetto al vescovo Ciriaco di Costantinopoli che lo
aveva scomunicato per aver egli fatto assassinare il suo predecessore,
l’imperatore Maurizio. L’allora vescovo di Roma, Gregorio I, ricusò il
titolo, e fu il suo successore, Bonifazio III il primo ad avvalersi del
titolo di Papa. Gesù non lasciò nessun capo fra gli apostoli, essendo Egli
sempre il capo fra gli apostoli, essendo Egli sempre il capo immortale
della Chiesa (Leggi: Luca 22:24-26; Efesini 1:22-23; Colossei 1:18; 1° Corinzi
3:11).
10. Il bacio del piede del Papa cominciò
nell’anno 709.
Gli imperatori pagani si facevano baciare il piede. Il Vangelo condanna
simili pratiche.
(Leggi: Atti: 10:25-26; Apocalisse 10:10; 22:9)
11. Il potere temporale papale cominciò
nell’anno 750.
Quando Pipino, l’usurpatore del trono di Francia, discese in Italia
chiamato da Papa Stefano II per far guerra ai Longobardi, li sconfisse e
dette la città e i dintorni di Roma al Papa. Gesù assolutamente proibì ciò,
ed Egli stesso rifiutò di essere fatto re.
(Leggi: Matteo 4:8-9; 20:25-26 e Giovanni 18:36).
12. L’adorazione della croce,
delle immagini e delle reliquie fu adottata ufficialmente nel 788.
Ciò
fu per ordine dell’imperatrice Irene di
Costantinopoli, che prima fece cavare gli occhi al proprio figlio
Costantino IV, e poi convocò un concilio della Chiesa per richiesta di
Adriano I, vescovo di Roma in quel tempo. Nella Bibbia tale pratica è
chiamata idolatria ed è severamente condannata. (Leggi: Esodo: 20:4-6;
Deuteronomio 27:15; Salmo 115; Geremia 10:1-5).
13. L’uso dell’Acqua Santa cui si aggiungeva un pizzico
di sale e che veniva poi benedetta dal prete, venne autorizzato nell’anno
850.
14. La venerazione di San Giuseppe ebbe inizio
nell’anno 890.
15. L’uso delle campane nelle
chiese venne istituito da papa Giovanni XIV nella chiesa di San
Giovanni in Laterano nell’anno 965.
16. La canonizzazione dei santi avvenne per la prima
volta ad opera di Papa Giovanni XV nell’anno 995.
La Bibbia chiama santi tutti i credenti e i veri seguaci di Cristo (Leggi:
Romani: 1:7; 1° Corinzi 1-2; ecc.)
17. Il digiuno in giorno di venerdì e durante la Quaresima venne
imposto ufficialmente nell’anno 998.
Sembra da papi interessati nel commercio del pesce. Per mangiare carne
occorre la dispensa. Alcune autorità affermano che ciò iniziò verso l’anno
700. Si tratta di cosa contraria al chiaro insegnamento delle Scritture
(Leggi: Matteo 15-10; 1° Corinzi 10:25; 1° Timoteo 4:3).
18. La Messa come sacrificio fu sviluppata gradualmente
e la frequenza ad essa resa obbligatoria nell’undicesimo secolo.
Il Vangelo insegna che il sacrificio di Cristo fu offerto una sola volta
per tutte, e non dev’essere ripetuto, ma solo commemorato nella Santa Cena
(Leggi: Ebrei 7-27; 9:26-28; 10:10-14).
19. Il celibato dei preti fu decretato da Papa Gregorio
VII nell’anno 1079.
Il Vangelo invece insegna che i ministri di Dio possono avere moglie e
figli, San Pietro era ammogliato, Paolo prescrisse che i vescovi devono
avere famiglia. (Leggi: 1° Timoteo 3:2, 5, 12; Matteo 8:14-15)
20. La Corona del Rosario fu introdotta da Pietro
l’eremita nell’anno 1090.
Questa fu copiata dai Maomettani. Il contare le preghiere è pratica pagana
ed è severamente condannata da Cristo (Leggi: Matteo 6:5-13)
21. La Inquisizione per gli eretici fu istituita dal
Concilio di Verona nell’anno 1184.
Gesù condanna la violenza e non forza nessuno ad accettare la Sua
religione.
22. Le Indulgenze (con le quali si rimetteva la
punizione per i peccati) vennero concesse per la prima volta nell’anno 850
da Papa Leone IV a coloro che salivano la «Scala Santa» sulle loro
ginocchia. Le vendita di esse iniziò nell’anno 1190 e continuò fino
all’epoca della Riforma 850 e 1190.
San Pietro rifiutò danaro da Simon Mago che credeva di poter acquistare il
dono di Dio con l’oro (Atti 8:20).
La religione cristiana secondo l’insegnamento dell’Evangelo è contro un
simile traffico e fu appunto la protesta contro tale traffico che provocò
la Riforma Protestante del XVI secolo.
23. Il dogma della Transustanziazione fu decretato da
Papa Innocenzo III nell’anno 1215.
Con questa dottrina il prete pretende di creare Gesù Cristo ogni giorno e
poi mangiarLo in presenza del popolo durante la Messa. Il Vangelo condanna
simili assurdità. Nella Santa Cena c’è solo la presenza spirituale di
Cristo (Leggi: Luca 19-20; Giovanni 6:63; 1° Corinzi 11:26).
24. La confessione auricolare, o confessione dei
peccati fatta all’orecchio del prete, fu istituita da Papa Innocenzo nel
Concilio Laterano nel 1215.
Il Vangelo ci comanda di confessare i peccati direttamente a Dio e a coloro
che abbiano offeso. Giuda si confessò ai preti e poi si strangolò. Matteo
27:3-5 (Leggi: Salmo 51:1-12; Luca 1:48-59; 1° Giovanni 1:8-9).
25. L’adorazione dell’ostia fu sancita da Papa Onorio
III nell’anno 1120.
Così la Chiesa Romana adora un Dio fatto nelle mani di uomini. Tale pratica
è il colmo dell’’idolatria ed è assolutamente contraria allo spirito del
Vangelo (Leggi: Giovanni 4:23-24)
26. La Bibbia fu proibita al popolo e messa all’indice
dei libri proibiti, dal Concilio di Tolosa nell’anno 1229.
Gesù dice che la Scrittura deve essere letta da tutti. (Leggi: Giovanni
5:39; 2° Timoteo 3:15-17).
27. Lo scapolare fu
inventato da Simone Stock, monaco carmelitano inglese, nell’anno 1287.
28. Il battesimo per aspersione fu reso legale dal
Concilio di Ravenna nell’anno 1311.
Il battesimo secondo il Nuovo Testamento è per immersione in acqua, da
amministrarsi ai soli credenti (Matteo 3:6, 7, 16; 28:18-20; Marco 16:16;
Atti 8:36-39 ed altri passi)
29. La Chiesa Romana proibì il calice ai fedeli nella
comunione, al Concilio di Costanza, nell’anno 1414.
Il Vangelo ci comanda di celebrare la comunione col pane e col vino (Leggi:
Matteo 26:27; 1° Corinzi 11:25-27)
30. La dottrina del Purgatorio fu considerata come
dogma nel Concilio di Firenze, nell’anno 1439.
Nel Vangelo non v’è neanche una parola che accenni al purgatorio dei preti.
Il sangue di Gesù Cristo è l’unica purificazione dei nostri peccati.
(Leggi: 1° Giovanni 1:7-9; Giovanni 5:24; Romani 8:1)
31. I Sette Sacramenti vennero per la prima volta così
elencati da Pietro Lombardo nell’anno 1160 dopo Cristo ma la dottrina dei
Sette Sacramenti divenne ufficiale con Concilio di Firenze, nell’anno 1439.
L’Evangelo dice che Cristo istituì due soli sacramenti, il Battesimo e la
Santa Cena (Leggi: Matteo 28:19-20; 26:26-28)
32. L’Ave Maria, preghiera indirizzata a Maria, venne
ordinata tale nella sua prima parte, che è tolta dalla Bibbia, da Oddo,
vescovo di Parigi nel 1196 A.D. e la sua seconda parte come «preghiera della
chiesa» venne completata da Papa Pio V nell’anno 1568.
La Bibbia ci esorta in molti passi a pregare Iddio soltanto. Il pregare
altri è considerato idolatria. Maria non disse mai di indirizzare a lei le
nostre preghiere.
33. Il Concilio di Trento dichiarò che la Tradizione deve
essere ritenuta di eguale autorità che la Bibbia, nell’anno 1545.
Per tradizione s’intendono insegnamenti umani. I Farisei credevano lo
stesso e Gesù li rimproverò acerbamente, poiché con la tradizione degli
uomini si annulla la Parola di Dio (Leggi: Marco 7:7-13; Colossei 2:8;
Apocalisse 22:18)
34. I libri Apocrifi furono
aggiunti alla Bibbia pure al Concilio di Trento. Tali libri non sono
riconosciuti canonici dai Giudei. Anno 1546.
35. Il Credo Cattolico di Pio IV fu imposto nel 1560.
I veri cristiani si attengono solo al Vangelo e al Credo degli Apostoli,
che è di 1500 anni più antico del Credo dei Cattolici.
36. La devozione del «Sacro
Cuore» fu adottata ufficialmente nel 1765.
37. L’immacolata concezione di Maria fu proclamata
dogma da Papa Pio IX nell’anno 1854.
Il Vangelo invece dice che tutti gli uomini, eccetto Cristo, sono
peccatori, e Maria stessa ebbe bisogno del Salvatore (Leggi: Luca 1:30;
46-47; Romani 3:23; 5:12; Salmo 51:5)
38. Nell’anno 1870 dopo Cristo, Papa Pio IX stabilì il dogma
della Infallibilità Papale.
Questo è il colmo della bestemmia e il segno dell’apostasia e
dell’anticristo predetto da S. Paolo (Leggi: 2° Tess. 2:2-12; Apocalisse
13:5-8-18).
La Bibbia dice che non v’è nessun uomo giusto sulla terra che non pecchi.
(Leggi: Romani 3:4-23; 2° Tess. 2:3-4; Apocalisse 17:3-9; 13:18).
Molti vedono il numero 666 nelle lettere romane «VICARIVM FILII DEI» - V=5,
I=1, C=100, I=1, V=5, I=1, L=50, I=1, D=500, I=1, Totale 666.
39. Pio X nel 1907 condannò assieme
al «Modernismo» tutte le scoperte della scienza che non piacciono al Papa.
(Lo stesso aveva fatto Pio IX nel Sillabo del 1864).
40. Nel 1930 Pio XI condannò le
scuole pubbliche.
41. Nel 1931 lo stesso Pio XI ha confermato la dottrina che Maria
è «Madre di Dio».
Dottrina che fu per la prima volta inventata dal Concilio di Efeso nel 431.
Questa è una eresia contraria alle stesse parole di Maria. (Leggi: Luca
1:46-49).
42. Nell’anno 1950 l’ultimo dogma,
l’Assunzione della Vergine Maria da proclamata da Papa Pio XII.
CONCLUSIONE – Quale sarà la
prossima invenzione? La Chiesa Romana dice che non cambia mai, eppure non
ha fatto altro che inventare nuove dottrine contrarie alla Bibbia, e
praticare riti e cerimonie prese dal paganesimo.
La suddetta lista cronologica delle invenzioni umane distrugge il vanto dei
preti che la loro religione sia quella insegnata da Cristo e che i Papi
siano i custodi fedeli della medesima. La vera religione di Cristo, invece,
non si trova nel Romanesimo, ma nel Vangelo.
FRATELLI! La Parola di
Dio ci comanda di uscire dalla Babilonia. Udite: "Uscite d'essa, o
popol mio; affinché non siate partecipi dei suoi peccati; e non riceviate
delle sue piaghe" (Apocalisse 18:4).
Tutti i veri cristiani preferiscono essere fedeli all'insegnamento di
Cristo e rigettano le invenzioni umane, attenendosi all'avvertimento di S.
Paolo che dice: "Quand'anche noi, od un angelo del cielo vi
annunziassimo un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia
anatema" (Galati, 1:8)
Lo strano caso della morte di Albino Luciani
A cura di Giuseppe Ardagna
Il 26 Agosto del 1978 Albino Luciani divenne
ufficialmente Vescovo di Roma (cioè fu eletto Papa) e successore di Paolo
VI. In Vaticano, parecchie persone non erano contente dell’elezione di
Luciani al soglio pontificio ma, forse, il più scontento di tutti era
monsignor Marcinkus che fino all’ultimo istante aveva sperato nell’elezione
del candidato Giuseppe Siri.
Ma chi era questo Marcinkus? Era una delle pedine fondamentali di quella
partita a scacchi che da anni si giocava fra Vaticano e grandi banche e che
metteva in palio la possibilità di vedere il proprio capitale aumentare
sempre di più[1]. Marcinkus era il più alto in grado all’interno
dello I.O.R., l’Istituto per le Opere Religiose. Egli intuì immediatamente
i pericoli dell’elezione di questo pontefice che, sin dai suoi primi
discorsi, aveva lasciato chiaramente intendere di voler far tornare la
chiesa cattolica a quegli ideali di carità cristiana propri del primo
cattolicesimo, rinunciando alle ricchezze superflue che troppo avevano
distolto gli uomini di chiesa dai propri sacri compiti. Figuratevi il capo
della banca vaticana come avrebbe mai potuto vedere un tipo del genere sul
più alto gradino del proprio stato…
Marcinkus diceva ai suoi colleghi: «Questo Papa non è
come quello di prima, vedrete che le cose cambieranno».
Su due punti Luciani sembrava irremovibile: l’iscrizione degli ecclesiastici
alla massoneria, e l’uso del denaro della chiesa alla stregua di una banca
qualunque. E l’irritazione del Papa peggiorava al solo sentire nominare
personaggi come Calvi e Sindona dei quali aveva saputo qualcosa facendo
discrete indagini.
In coincidenza con l’elezione di Luciani venne pubblicato un elenco di 131
ecclesiastici iscritti alla massoneria, buona parte dei quali, erano del
Vaticano. La lista era stata diffusa da un piccolo periodico «O.P.
Osservatore Politico» di quel Mino Pecorelli destinato a scomparire un anno
dopo l’elezione di Albino Luciani in circostanze mai chiarite. Secondo
molti, O.P. era una sorta di «strumento di comunicazione» adoperato dai
servizi segreti italiani per far arrivare messaggi all’ambiente politico.
Pecorelli, tra l’altro, era legato a filo doppio con Gelli come lo erano
Sindona e Calvi.
Ma, tornando alla lista ecclesiastico-massonica, questa comprendeva, fra
gli altri, i nomi di: Jean Villot (Segretario di Stato, matr. 041/3,
iniziato a Zurigo il 6/8/66, nome in codice Jeanni), Agostino Casaroli
(capo del ministero degli Affari Esteri del Vaticano, matr. 41/076,
28/9/57, Casa), Paul Marcinkus (43/649, 21/8/67, Marpa), il vicedirettore
de «L’osservatore Romano» don Virgilio Levi (241/3, 4/7/58, Vile), Roberto
Tucci (direttore di Radio Vaticana, 42/58, 21/6/57, Turo).
Di Albino Luciani cominciò a circolare per la curia
l’immagine di uomo poco adatto all’incarico, troppo «puro di cuore», troppo
semplice per la complessità dell’apparato che doveva governare.
La morte subitanea, dopo trentatre giorni di pontificato, suscitò
incredulità e stupore, sentimenti accresciuti dalle titubanze del Vaticano
nello spiegare il come, il quando ed il perché dell’evento. In questo modo,
l’incredulità diventò prima dubbio e poi sospetto. Era morto o l’avevano
ucciso?
Fu detto all’inizio che Luciani era stato trovato morto con in mano il
libro «l’imitazione di Cristo», successivamente il libro si trasformò in
fogli di appunti, quindi in un discorso da tenere ai gesuiti ed infine,
qualche versione ufficiosa volle che tra le sue mani ci fosse l’elenco
delle nomine che il Papa intendeva rendere pubbliche il giorno dopo.
Dapprima, l’ora della morte fu fissata verso le 23 e,
quindi, posticipata alle 4 del mattino. Secondo le prime informazioni, il
corpo senza vita era stato trovato da uno dei segretari personali del Papa,
dopo circolò la voce che a scoprirlo fosse stata una delle suore che lo
assistevano. C’erano veramente motivi per credere che qualcosa non andasse
per il verso giusto.
Qualcuno insinuò che forse sarebbe stato il caso di
eseguire un’autopsia e questa voce, dapprima sussurrata, arrivò ad essere
gridata dalla stampa italiana e da una parte del clero. Naturalmente
l’autopsia non venne mai eseguita ed i dubbi permangono ancora oggi.
Di questo argomento si occuperà approfonditamente
l’inglese David Yallop, convinto della morte violenta di Giovanni Paolo I.
Il libro dello scrittore inglese passa in rassegna
tutti gli elementi di quel fatidico 1978 fino a sospettare sei persone
dell’omicidio di Albino Luciani: il Segretario di Stato Jean Villot, il
cardinale di Chicago John Cody, il presidente dello I.O.R. Marcinkus, il
banchiere Michele Sindona, il banchiere Roberto Calvi e Licio Gelli maestro
venerabile della Loggia P2.
Secondo Yallop, Gelli decise l’assassinio, Sindona e Calvi avevano buone
ragioni per desiderare la morte del Papa ed avevano le capacità ed i mezzi
per organizzarlo, Marcinkus sarebbe stato il catalizzatore dell’operazione
mentre Cody (strettamente legato a Marcinkus) era assenziente in quanto
Luciani era intenzionato ad esonerarlo dalla sede di Chicago perché per
motivi finanziari si era attirato le attenzioni non solo della sua chiesa
ma addirittura della giustizia cittadina e della corte federale. Villot,
infine, avrebbe facilitato materialmente l’operazione.
La ricostruzione fatta da Yallop degli affari di Sindona, di Calvi, di
Gelli e dello I.O.R., conduce inevitabilmente all’eliminazione del Papa.
Tuttavia la ricostruzione dello scrittore inglese pone alcuni problemi,
primo fra tutti la netta sensazione che, in alcuni passi della
ricostruzione, gli episodi, le date e le circostanze, tendano ad «esser
fatte coincidere» troppo forzatamente.Tuttavia il lavoro investigativo di
Yallop è comunque buono e non si può non tener conto del lavoro
dell’inglese soprattutto considerando il fatto che troppi sono i dubbi
inerenti le ultime ore di vita del Papa. Perché
e soprattutto chi ha fatto sparire dalla camera del Papa i suoi oggetti
personali? Dalla stanza di Luciani scompariranno gli occhiali, le
pantofole, degli appunti ed il flacone del medicinale Efortil. La prima
autorità di rango ad entrare nella stanza del defunto fu proprio Villot,
accompagnato da suor Vincenza (la stessa che ogni mattina portava una
tazzina di caffè al Papa) che verosimilmente fu l’autrice materiale di
quella sottrazione. Perché
la donna si sarebbe adoperata con tanta solerzia per far sparire gli
oggetti personali di Luciani? Perché quegli oggetti dovevano sparire? Domande destinate a restare senza risposta anche in
considerazione del fatto che la diretta interessata è passata a miglior
vita. Una curiosità per chiudere l’argomento: sulla scrivania di Luciani fu
trovata una copia del settimanale «Il mondo» aperta su di un’inchiesta che
il periodico stava conducendo dal titolo: «Santità...è giusto?» che
trattava, sotto forma di lettera aperta al pontefice, il tema delle
esportazioni e delle operazioni finanziarie della banca Vaticana. «E’
giusto...» recita l’articolo «...che il Vaticano operi sui mercati di tutto
il mondo come un normale speculatore? E’ giusto che abbia una banca con la
quale favorisce di fatto l’esportazione di capitali e l’evasione fiscale di
italiani?
Intervista a Tony Bushby autore de «The Bible Fraud»
La Bibbia:”Un falso”.
PL: Ora dimmi dove si trovano questi archivi
privati di cui parli?
Bushby: «Bene, molte città in questo mondo hanno una vecchia biblioteca
che nessuno sembra frequentare. A Londra un’anziana signora aveva
settecentosessantasette Bibbie nascoste nei suoi armadi. In Nuova Zelanda
vi sono alcuni meravigliosi vecchi archivi di collezioni private che
giunsero dall’Inghilterra molti anni or sono e non sono stati mai
consultati.
E’ molto triste vedere questi libri così ignorati».
PL: Immagino anche che tu ti sia imbattuto in
alcune biblioteche di libri religiosi in tutto il mondo.
Bushby: «Hanno quel che si chiama “il reparto dei manoscritti” e
sono stato abbastanza fortunato da imbattermi in qualche testo molto
interessante come per esempio nella Divisione dei Manoscritti del British
Museum. Qui si trova una enorme collezione di vecchi scritti e di
manoscritti. Ho anche attinto alla biblioteca di Alessandria d’Egitto e ai
suoi sotterranei».
PL: Hai potuto visionarli senza troppi problemi?
Bushby: «Si può con i dovuti contatti, certamente»
PL: E con le dovute raccomandazioni, suppongo?
Bushby: «Non tanto le raccomandazioni perché se sei un ricercatore in
buona fede e genuino, ti lasciano entrare».
PL: Allora, dove vuoi arrivare con le “Falsità
della Bibbia”, Tony?
Bushby: «Penso di avere alcune informazioni che non erano facilmente
accessibili. La pubblicazione di questo libro fornisce una differente
versione della storia delle origini della Cristianità e questa storia è
diversa da quella che è stata presentata dalla Chiesa.
Così ho reso pubbliche alcune informazioni che ognuno è libero di accettare
o no per poi fare ulteriori ricerche».
PL: Avendo letto il libro posso dire che sembra la
storia del Nuovo Testamento sia, secondo la tua interpretazione, un falso.
Bushby: «Direi francamente che è falso nella sua interezza ed è
volutamente presentato dalla Chiesa in modo falso. Essi sanno che ci sono
passaggi falsi che sono chiaramente evidenti e li hanno confermati. Il mio
intento ora è quello di mettere in evidenza queste falsità per segnalare
invece cosa è veramente accaduto alle origini della storia di Gesù Cristo».
PL: Trovo che sia una vera contestazione quando
affermi che la Vergine Maria aveva sette figli.
Bushby:«Non lo dico solo io, lo dice il Vangelo. Più i vangeli sono
antichi e più chiaramente lo confermano. Il Vangelo ufficiale della Chiesa
stabilisce che aveva sette figli e uno di quelli era chiamato Giuda Tommaso
che dunque era il fratello di Gesù come lo era Giacomo. Invece Tommaso era
una parola aramaica che significava “gemello”, così Giuda era un gemello ed
era spesso chiamato “Giuda il gemello” in alcune versioni dei Vangeli ed
egli era il fratello gemello della persona che noi oggi conosciamo come
Gesù Cristo. Questo fatto è oggi condiviso da molti sacerdoti. Così, nel
libro “Le falsità della Bibbia” abbiamo chiarito la storia dell’intera vita
di entrambi i ragazzi. Uno, ossia Rabbi Gesù, divenne rabbi (sacerdote)
mentre l’altro, Giuda Tommaso, ossia Giuda il gemello, divenne ubriacone.
Quando leggi il Nuovo Testamento con questa comprensione ti rendi conto di
tutte le contraddizioni e dei relativi problemi».
PL: Così le autorità della Chiesa e i suoi capi
sono pienamente consapevoli che la Vergine Maria avesse sette figli. E
ancora, a proposito di Rabbi Gesù e di Giuda il gemello, sono pronti ad
indagare?
Bushby: «Sì, hai ragione. Hanno fatto queste dichiarazioni in modo
chiaro ed evidente non tanto nelle moderne ma nelle vecchie edizioni.
Nel 1907 l’Enciclopedia Cattolica stabiliva che le storie della nascita
della Vergine sono riedizioni fittizie di scritti più antichi. Questo però
porta scompiglio perché questo è uno dei dogmi della cristianità e negli
scritti odierni essi asseriscono che tutto ciò non è realmente accaduto».
PL: A proposito dell’intera della nascita della
Vergine ho capito, nel libro, che la madre di Gesù faceva parte della
nobiltà.
Bushby: «E’ così. Nei vecchi vangeli il nome usato è Marianna ed essa
era la nipote del re Erode. In realtà lei era la nipote preferita e dunque
apparteneva a quella linea di sangue. Dagli scarsi documenti disponibili
risulta che fu rapita da un arciere romano ed il suo soprannome era: “La
Pantera”. Più tardi questo uomo divenne imperatore di Roma nel XIV dopo
Cristo con il nome di Tiberio, che era il figlio adottivo dell’imperatore
Augusto. Marianna generò i gemelli che furono tenuti nascosti per qualche
tempo nella casa di Augusto. Entrambi erano chiaramente di stirpe reale e
lo possiamo vedere perché nei vangeli stessi Gesù è chiamato “re” per più di
trenta volte e tuttavia gli scritti storici non lo menzionano mai come re.
Nella mia ricerca ho trovato una fonte che afferma che i due gemelli furono
allevati nella casa di Augusto e poiché Augusto e i dodici primi Cesari
furono deificati, questi due gemelli furono chiamati i “Figli di Dio” nel
senso tecnico della parola. Questo era consentito dalle tradizioni di quei
tempi. Erano tecnicamente i “Figli di Dio” perché, dopo la loro morte,
questi imperatori erano deificati. Erano considerati come Dei e a loro
erano dedicati festeggiamenti perché erano i “Figli di Dio”, nel senso
tecnico in uso a quei tempi»
PL: Così, tu dici che di questi due ragazzi uno era
un uomo del clero, un Rabbi, e l’altro era uno scavezzacollo.
Bushby: «Uno era esoterico, aveva una comprensione e un credo spirituali
e divenne il rabbi: l’altro era essoterico, uno scavezzacollo, divenne un
uomo molto grossolano e fu quello che ordinò ai suoi seguaci di fornirsi le
spade. Entrambi bevevano ed erano esuberanti ma andarono per strade diverse.
Uno divenne indirettamente ispiratore della Bibbia del re Giacomo e l’altro
della Bibbia della Chiesa Cattolica Romana. Uno andò ad est e l’altro
all’ovest e per questo nelle chiese oggi abbiamo le due varianti della
Bibbia».
PL: E nel tuo libro asserisci che la morte di Gesù
non è come ci hanno indotto a credere.
Bushby: «E’ proprio così. Il selvaggio ed aggressivo Giuda il gemello fu
arrestato. Marciò su Roma con un gran gruppo di soldati. Andò a trovare il
padre che era l’imperatore Tiberio, per pretendere i suoi diritti come
successore all’impero di Roma. Giuda il Gemello fu tradito da Giuda
Iscariota, un infiltrato dell’esercito romano, e fu attaccato e catturato.
Era lui che doveva essere crocifisso perché aveva marciato su Roma; perciò
fu catturato, sconfitto e condannato alla crocifissione. Poiché era di
stirpe reale ed essendo il primogenito, egli aveva il diritto di ordinare
ad un sostituto di essere condannato al suo posto. Questa è una tradizione
molto antica che si rifà ai tempi degli Egizi, per cui una persona di
stirpe reale poteva ordinare ad un sostituto di essere punito al suo posto.
Così un uomo chiamato Simone di Cirene, nominato nei Vangeli, fu crocifisso
al posto di Giuda il Gemello. Ora, poiché Giuda il Gemello aveva perso i suoi
diritti di nascita per aver salva la vita, fu venduto come schiavo e
spedito in India. Oggi c’è una tomba nel Kashmir che noi crediamo sia la
vera tomba del gemello di Gesù.
Ecco perché Rabbi Gesù e la sua famiglia furono implicati nella
crocifissione».
PL: E’ questo il buon uomo di cui stiamo parlando
ora?
Bushby: «Sì, egli era il rabbi, lui si trovava lì, in quello scenario.
Così lui e la sua famiglia furono banditi da Roma e furono messi su una
nave. Sbarcarono nel sud della Francia, a Marsiglia, e marciarono fino
all’Inghilterra. Si stabilirono nel posto ora chiamato Glastonbury. Questo
fu l’inizio della Chiesa Britannica che dunque precede la fondazione della
Chiesa Cattolica Romana di circa trecento anni. Dunque uno andò in
Inghilterra e l’altro in India»
PL: Cosa sai dirmi della Chiesa Celtica?
Bushby: «Questa già esisteva quando Rabbi Gesù arrivò lì. Egli divenne
un Druido onorario e fu iniziato al credo druidico».
PL: Considerato tutto ciò, possiamo allora pensare
che l’attuale linea di sangue reale derivi da Gesù?
Bushby: «E’ così ma è alquanto complicato. Gesù ad un certo punto si
sposò con Maria Maddalena che era la principessa celtica e dalla loro
unione deriva una certa linea di sangue. Più tardi un figlio di Gesù
chiamato Caradoc si sposò con due principesse romane della discendenza di
Claudio. Questa è la linea di sangue. E’abbastanza complicato definirla ma
oggi lo si può fare».
PL: E la attuale monarchia britannica?
Bushby: «Bene, la si potrebbe chiamare più propriamente la linea di
sangue europea».
PL: Il libro spiega tutto ciò tanto che se qualcuno
volesse farlo accuratamente potrebbe tracciare con carta e penna la
discendenza reale.
Bushby: «Si può fare. Nel mio libro riporto l’albero genealogico
della famiglia reale, racconto la storia dei due ragazzi, chi essi
sposarono, dove andarono e dove poi finirono le loro famiglie. Parlo del
primo Concilio Cristiano nel 325 d.C. che fu indetto da un membro della
discendenza dei due gemelli, Costantino, che fu il promotore del primo vero
Concilio Cristiano»
PL: Costantino fu quello stesso che fondò
Costantinopoli, non è vero?
Bushby: «Proprio lui diede il suo nome alla città. Egli convocò il primo
Concilio di Nicea e unificò le storie dei due ragazzi gemelli e ne
divinizzò ufficialmente uno. Egli poi diede istruzioni al vecchio vescovo
di quei tempi di scrivere cinquanta Nuovi Testamenti. Nei libri di storia i
primi vangeli non furono scritti prima del 325 d.C. data del Concilio di
Nicea.
PL: Il Concilio fu forse motivato da vantaggi politici
o da tumulti sociali di quel tempo?
Bushby: «Fu indetto soprattutto per mantenere la sua discendenza di
sangue reale nella Chiesa perché vi erano dei problemi. Vi erano divergenti
opinioni dei vecchi sacerdoti sulla doppia natura di Gesù per il problema
che si confondevano le figure dei due gemelli. Così li divinizzò entrambi
in uno e combinò i nome di entrambi ed essi divennero Gesù Cristo. Sì, è
una storia alquanto complessa».
PL: Penso che tu abbia avuto nelle tue mani la
Bibbia più vecchia al mondo, la Bibbia del Sinai. Com’era?
Bushby: «E’ stata un’esperienza molto emozionante. E’ stato molto
pesante. Questa Bibbia, che si trova al British Museum nella Biblioteca, è
stata datata col carbonio a circa 380 o 390 d.C. E’ scritta su pelle di
animale ed è conservata oggi in ambiente umidificato e a determinate
temperature e, sinceramente, puzza quando la si apre. E’ scritta in lingua
Greca antica che ora è considerata una lingua morta. Si tratta del Vecchio
e del Nuovo Testamento per intero ma manca una piccola parte del Vecchio
Testamento. Proprio vicino a questa c’è, nella Biblioteca Britannica, la
seconda Bibbia più vecchia, si tratta della Bibbia Alessandrina. E’ un
documento molto antico e valido ed è la Bibbia che racconta più da vicino
la storia di Gesù Cristo».
PL: Qual è la tua risposta a coloro che asseriscono
che dobbiamo credere alla Bibbia perché è parola di Dio?
Bushby: «Suggerirei loro di fare ricerche personali perché la Bibbia non
è la parola di Dio, è la parola dell’uomo. E’ evidente nella stessa Bibbia.
E’ stata pubblicata, ripubblicata, ristrutturata ed è una falsificazione
nella sua interezza. Mi sto riferendo al Nuovo Testamento e alla storia di
Gesù. I sacerdoti della chiesa sanno questo e chiunque non ci creda
dovrebbe fare una piccola ricerca per conto suo. Dovrebbero farla e si può
fare anche facilmente. Tutto quello che devono fare è comparare le più
vecchie cinque Bibbie che esistono al mondo con qualsiasi Bibbia moderna e
vedranno che ci sono quattordicimilaottocento cambiamenti nelle Bibbie
odierne. Per esempio non vi sono versioni della resurrezione nelle vecchie
Bibbie e neppure si parla della nascita della Vergine. In tutte le vecchie
Bibbie la storia di Gesù incomincia quando egli ha trent’anni e tutto ciò
che è precedente a questa data è una aggiunta posteriore delle Bibbie più
recenti. Nei vecchi vangeli che possiamo oggi consultare la storia di Gesù
finisce quando fu trovata la tomba vuota e il corpo rimosso. Questo era il
corpo di Simone di Cirene. La Bibbia di oggi aggiunge altri dodici versetti
dove si parla di resurrezione».
Come vennero tramandati i vangeli?
Tratto da: «La Chiesa che mente» di Karlheinz Deschner
Non solo non esiste nessun Vangelo nel testo
originario - anche se fino al XVIII secolo si è affermato di possedere
l'originale del Vangelo di Marco, e precisamente a Venezia e a Praga - ma
anzi non si è conservato nessun libro neotestamentario, e neppure alcun
libro della Bibbia, nella sua originaria stesura autografa. Di più, non
esistono nemmeno le prime trascrizioni. Ci sono soltanto copie di copie di
copie: trascrizioni di manoscritti greci, di vecchie traduzioni latine,
siriane, copte, nonché da citazioni neotestamentarie fatte da Padri della
chiesa, riferite sovente a memoria... all'incirca 18.000 in un autore come
Origene! (50) Senza contare che le opere degli stessi Padri della chiesa
sono state a loro volta tramandate con livelli di attendibilità assai
differenti.
La riproduzione scritta dei Vangeli non avvenne comunque senza errori. Per
più di due secoli, infatti, essi furono esposti agli interventi
intenzionali o involontari dei copisti. Nel corso della loro diffusione,
attraverso l'uso pratico cui erano sottoposti, i testi subirono per dirla
coi teologi Feine e Behm - «molteplici mutamenti, del tutto spontanei,
epperò anche ampliamenti e accorciamenti premeditati. «Redattori,
commentatori e glossatori ecclesiastici - come dimostra il teologo Hirsch -
hanno seguitato a lavorarci, ovvero hanno limato», «completato»,
«armonizzato», «ripianato» e «migliorato», di modo che in ultima analisi -
come scrive il teologo Lietzmann - «ne risulta una giungla di varianti, di
aggiunte e omissioni in contraddizione le une con le altre. Di conseguenza
noi, spiega il teologo Knopf, «in molti luoghi non possiamo determinare con
certezza, ma neanche solo con probabilità, il testo primigenio»(51). Il
quale è oltretutto scarsamente originale, come tante altre cose nel
Cristianesimo. Perché nella stessa maniera già gli antichi Egizi avevano
migliorato le loro sacre scritture.
Ciò nondimeno, il teologo cattolico Alexander Zwettler
afferma (con licenza di stampa dell'Ordinariato arcivescovile di Vienna)
che «nessun libro della letteratura mondiale fu tramandato ai posteri con
tanta accuratezza quanto la Sacra Scrittura: illusione o inganno ne
rimasero esclusi»(53). Alois Stiefvater, presidente della Società Kolping,
giunge a stimare una percentuale della credibilità biblica: «Nella Bibbia
tutto è in regola al 99 per cento».
Il contrario è certamente più vicino al vero. Con una certa impudenza,
Stiefvater chiama in causa la moderna esegesi biblica, per porre il
problema: perché mai la Bibbia dovrebbe essere stata mutilata d'un tratto?
E risponde: «Ma la Bibbia è tramandata anche più scrupolosamente e
accuratamente di altri libri. Eppoi, la critica biblica moderna ha fatto sì
che la Bibbia fosse studiata con precisione scientifica... Le si può
senz'altro prestar fede».
In realtà, nel copiare i Vangeli, e specialmente nei primi decenni, si
procedette tanto più disinvoltamente in quanto - per quasi un secolo - essi
non vennero affatto considerati come testi sacri e inviolabili. Difatti,
non si possedeva ancora un Nuovo Testamento, ma si faceva uso, in mancanza
di una propria scrittura sacra, di quella dell'ebraismo. Solo nella seconda
metà del II secolo - quando la tradizione orale assunse forme sempre più
inverosimili - i Vangeli vennero equiparati all'Antico Testamento, finendo
con l'esser preferiti ad esso.
Solo dalla medesima epoca si cominciò inoltre a
preferire i quattro Vangeli - che in seguito verranno canonizzati - ai
molti Vangeli «apocrifi», facendo di quei quattro il «Vangelo» per
antonomasia. Per lungo tempo, tuttavia, essi non vennero ritenuti ispirati.
Infatti, tranne l'autore dell'Apocalisse (peraltro assunta a stento nella
Bibbia), nessun autore neotestamentario ebbe a dichiarare la sua produzione
come divina o ispirata da Dio: né Paolo, né gli autori delle altre
epistole, né gli evangelisti medesimi. Al contrario, la stessa
assicurazione di Luca, di avere «accuratamente indagato tutti i fatti fin
dalle origini», dimostra, più e meglio di altre considerazioni, quanto poco
il compilatore si ritenesse estasiato da divine illuminazioni. E neppure
credeva di fare qualcosa di eccezionale. Piuttosto, fin dal primo verso,
confessa che «già molti» prima di lui avevano compilato simili narrazioni.
Ma queste non lo avevano soddisfatto, per cui era sua intenzione di
migliorarle.
Quello di migliorare i Vangeli fu pure - senza alcun dubbio - il proposito
dei loro innumerevoli copisti. I quali cancellarono e inserirono,
paragrafando e profondendosi nella coloritura di dettagli. In generale,
riassunsero e adattarono, più che fornire corrette riproduzioni. «Il testo
originale - spiegano i teologi Hoskyns e Davey - scompare sempre di più; si
rilevano le contraddizioni, che diventano via via più numerose, tra i
manoscritti di differente derivazione, mentre si cerca di appianarle e di
compensarle: il risultato è il caos».
Fino all'anno 200 circa, i testi del Nuovo Testamento soggiacquero -
secondo il teologo Julicher - «ad un parziale imbarbarimento formale»(58),
giacché si trattavano i Vangeli secondo i gusti o le necessità del
momento(59). Ma altri amanuensi, anche posteriori a quel l'epoca, hanno
incluso nuovi miracoli oppure hanno ingrandito quelli preesistenti.
Per por fine all'inaudito imbarbarimento, il vescovo
Damaso di Roma chiamò nel 383 il dalmata Girolamo, falsario e calunniatore
privo di scrupoli (tanto che il mondo cattolico lo elevò con sicuro istinto
a patrono delle facoltà teologiche), incaricandolo di stabilire un testo
unitario delle bibbie latine, delle quali non ce n'erano due che
concordassero in passi di una certa lunghezza. Di conseguenza, il delegato
papale tramutò la lezione del modello da lui usato come base per la sua
«rettifica» dei quattro Vangeli - in circa 3.500 punti. Questa traduzione
di Girolamo, conosciuta col nome di Vulgata, quella generalmente diffusa -
benché rifiutata per secoli dalla Chiesa stessa - fu dichiarata l'unica
autentica solo nel XVI secolo dal Concilio di Trento.
Tuttavia, come nessuno dei manoscritti latini della Bibbia concorda
pienamente con un altro, così anche tra quelli greci (nel 1933 si
conoscevano ben 4.230, nel 1957 già 4.680 manoscritti greci del Nuovo
Testamento) non ce ne sono due con l'identico testo. Una concordanza di
tutti i codici si riscontra appena nella metà delle parole. Ciò accade
nonostante che, o piuttosto proprio perché nella tradizione manoscritta si
sono equiparati e allineati i Vangeli tra di loro. Si stima il numero di
queste varianti, ovvero delle diverse lezioni e modi interpretativi,
intorno a una cifra di 250.000. E dunque, il testo della Bibbia - oggi
diffusa in più di 1.100 lingue e dialetti - risulta degenerato senza
speranza e mai più ripristinabile, nemmeno in maniera approssimativa.
E non basta, dato che tuttora si continua a falsarlo e a modificarlo. In
piena ufficialità.
Lutero, ad esempio, nella sua traduzione relativa ai prigionieri di guerra
di Davide, aveva scritto: «Ma il popolo là rinchiuso/ ora egli fece uscire/
lo strinse sotto seghe/ ed ascie di ferro/ e lo bruciò nelle fornaci di
mattoni».
Orbene, dopo la Seconda guerra mondiale, questo metodo
del «divino Davide» rammentava un po' troppo i metodi di Hitler. Ed ecco
che la Bibbia stampata nel 1971 «secondo la traduzione tedesca di Martin
Lutero» dal Consiglio della Chiesa evangelica dì Germania - in sintonia con
l'Unione delle Società bibliche evangeliche in Germania, autorizzata nel
1956 e nel 1964 - trasforma così il passo citato come segue: «Ma egli
condusse fuori il popolo colà riunito, collocandoli come servi alle seghe,
ai picconi e alle asce di ferro, e facendoli lavorare ai forni di mattoni».
Oppure, dove Lutero aveva tradotto il corrispondente passo del I Libro di
Cronache, 20,3 «Fece uscire gli abitanti ch'erano nella città, e li fece a
pezzi con delle seghe, degli erpici di ferro e delle scuri», ecco mutato il
tenore del medesimo passo nella Bibbia «secondo la traduzione di Martin
Lutero» autorizzata dal Consiglio delle Chiese evangeliche: «Fece uscire
gli abitanti e li adibì ai lavori forzati con seghe e scuri di ferro». E
ancora; se Lutero scrive di «cinquantamilasettecento» persone che Dio fa
morire perché avevano rimirato l'Arca dell'alleanza, la Bibbia del suddetto
Consiglio (Ekd) ne ricava la modica quantità di «settanta uomini».
La falsificazione è sistematica. Nella redazione revisionata nel 1975 della
Bibbia di Lutero, appena due terzi risalgono direttamente a Lutero stesso.
Almeno una parola su tre è stata cambiata, talvolta leggermente, talaltra
pesantemente.
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