Era una notte fredda e pioveva a dirotto. Sunnydale era deserta se non per due figure che combattevano sotto la pioggia, nel cimitero della città. Buffy era stanca e fradicia, sentiva la pioggia entrargli nelle ossa e bagnarla sempre di più, ma non si dava per vinta: di fronte a lei c'era come sempre lui, Angelus, l'uomo che un tempo aveva amato e che adesso doveva uccidere. I due combattevano senza sosta sotto un temporale che non voleva saperne di smettere. Sembrava che tutti ce l'avessero con lei anche il tempo. Ad un certo punto cadde e subito Angelus le fu sopra, sorrise, un sorriso che aveva un misto di divertimento e di malinconia, le afferrò il collo e strinse:- Allora, amore mio, non sei stanca? Presto per te scenderanno le tenebre e allora sarai mia per sempre.....Angelus stava per morderla, Buffy ormai era allo stremo e non riusciva a reagire, forse non voleva reagire, forse voleva essere trasformata per essere sua per sempre, ad un tratto la terra tremò ed Angelus si alzò per vedere cosa stava succedendo. La terra tremò di nuovo e dall'abisso che si aprì uscì una creatura spaventosa.
La creatura guardò prima Angelus e poi Buffy, sorrise e si diresse verso di lei. La prese per il collo e la sollevò da terra, per istinto Angelus si buttò sul mostro e gli impedì di uccidere Buffy, senza accorgersene si misero a combattere assieme contro quella creatura spaventosamente forte.
Buffy fu ferita ma riuscì, almeno per due minuti, a metterlo a terra. Angelus ne approfittò per mettere un fazzoletto attorno al braccio ferito di Buffy:- Grazie, ti devo un favore. Buffy gli sorrise e Angelus ricambiò:- non c'è di che, io direi che una tregua è d'obbligo, per il favore voglio un bacio!
La creatura si rialzò e la lotta continuò, una lotta senza esclusioni di colpi che esaurì le ultime forze che erano rimaste a Buffy che però insieme ad Angelus riuscì a ferire quel mostro, che fuggì nella tempesta.
Erano tutti e due esausti e tra l'altro fradici.

- STOOOOOPPPP!
Il regista si alzò e andò verso David e Sarah:- Complimenti ragazzi, per oggi può bastare. David e Sarah tirarono un sospiro di sollievo e sorrisero:- Bene - Disse David - Io vado a togliermi questo trucco, mi sta uccidendo, è peggio di Sarah.. Risero tutti ma la tensione nell'aria era pesante, dopo quelle assurde morti tutti erano sempre tesi e nervosi.
Tutto era iniziato una settimana fa. Un ragazzo era stato trovato in casa sua completamente dissanguato e con due buchi nel collo. All'inizio si era pensato ad uno squilibrato che idolatrava i vampiri, ma poi c'era stato il nostro cameraman, poi il nostro primo regista (e caro amico),poi una ragazza che solo in seguito dalla polizia apprendemmo avevamo incontrato in sala stampa. Quel ragazzo ci aveva portato dei sandwich un paio di settimane fa. Qualcuno stava uccidendo i nostri colleghi o chi per una ragione o per un'altra aveva lavorato con noi, e lo faceva nel modo in cui nello schermo è di moda: succhiandogli il sangue come un vampiro.
David finì di farsi struccare e andò da Sarah:- Allora Sarah, che ne dici di andare a mangiare in quel ristorante italiano? Sarah si stava mettendo già il soprabito:- Grazie David ma devo andare in aeroporto, arriva Luca da Roma. E' voluto venire a tutti i costi, si è preso una settimana di ferie per stare con me, sai dopo gli ultimi avvenimenti.. John si avvicinò a noi con una faccia seria(dopo la morte del nostro caro amico la produzione decise di scegliere John Carpenter come regista),abbozzò un sorriso che parve più una smorfia:- Mi dite cosa ci trovate voi donne negli italiani? Sarah e David si guardarono e scoppiarono a
ridere. Sarah diede una bacio sulla guancia a John:-
Sono molto calienti e molto...Eh, lasciamo perdere. E poi non sono la sola a preferire il popolo italiano, a quanto pare la nuova fiamma di David...David non lasciò finire la frase a Sarah che gli tappò la bocca e la strinse in un abbraccio così forte da togliergli il fiato:- Guarda che se non la smetti di impicciarti della mia vita privata questa volta ti mordo sul serio! Appena David mollò la presa Sarah sgusciò via perché era in ritardo e non vedeva l'ora di riabbracciare il suo fidanzato. David e John stavano parlando quando si avvicinò un uomo sulla quarantina, con un abito grigio scuro probabilmente di Armani:- E' lei David Boreanaz? Sono l'ispettore di polizia Sonny Crockett, devo farle alcune domande sugli omicidi avvenuti nell'ultima settimana.

David condusse l'ispettore Crockett nel suo camerino:- Allora ispettore, qualche novità? Qua dentro abbiamo tutti i nervi a fior di pelle. David si accese una sigaretta e ne offrì una all'ispettore che fece cenno di no col capo:- No, per adesso non abbiamo uno straccio di prova, solo qualche indizio. Qualcuno ha visto un uomo alto, sul metro e novanta, robusto, moro, avvicinare Lara Smithson, la giornalista, un paio d'ore prima che fosse trovato il corpo, e un altro testimone ha fatto la stessa descrizione dicendo di averlo visto col ragazzo dei panini il giorno prima del delitto, più un'impronta digitale. Forse coincidenze, chissà, sappiamo solo che di quest'uomo non c'è traccia negli archivi della polizia ne in archivi anagrafici. Probabilmente è entrato clandestinamente. David ascoltava senza mai interrompere e fumava nervosamente la sua sigaretta. Se non nei suoi telefilm non si era mai trovato in situazioni del genere. Bussarono alla porta del camerino e David spense immediatamente la sigaretta:- Chi è? La porta si aprì e l'ispettore Crockett si alzò di scatto quando vide la ragazza entrare. Era una ragazza bruna dalla carnagione chiara e due occhi verdi come smeraldi. Rivolse un sorriso all'uomo che non conosceva e baciò David sulla guancia:- Ciao vampiretto, hai di nuovo fumato? Lo sai che non mi piace quando fumi. David arrossì, non le piaceva quel nomignolo, meno che mai adesso:- Ciao amore mio, lui è l'ispettore Sonny Crockett, conduce le indagini sugli omicidi che si sono verificati in questa settimana. La ragazza gli diede la mano, ma diventò seria e distante, come se gli desse fastidio che un poliziotto fosse la':- Novità? So dai giornali che la polizia ancora brancola nel buio. A questa frase fu Crockett a innervosirsi:- In effetti abbiamo pochi indizi, ma sono sicuro che presto lo prenderemo, non si preoccupi, adesso devo andare. Arrivederci, la chiamerò se avrò bisogno di lei. Il poliziotto se ne andò e David restò solo con la ragazza:- Allora - disse baciandola- Perché sei così fredda? Vuoi che ti scaldi un pò? La ragazza non fece caso a quello che David diceva, pensava ancora agli omicidi ed aveva una faccia che a David non piacque affatto:- Non ti preoccupare piccola, si risolverà tutto, vedrai, non sopporto di vederti così. La ragazza si sottrò all'abbraccio di David:- C'è qualcosa di molto importante che ti devo dire, ma non qui, andiamo a casa.

David guidò in silenzio, nessuno dei due aprì bocca per tutto il viaggio, la ragazza sembrava in un altro pianeta, guardava fuori ma in realtà non vedeva niente. Arrivarono a casa della ragazza, un attico in centro con un ampio terrazzo che dava l'idea di una serra tanto era piena di piante e fiori. David iniziò ad innervosirsi:- Allora, mi vuoi spiegare? Che succede, prima con quel poliziotto e adesso con me, sembri così scostante e fredda. Tu non sei così Mari, che ti è preso? Non facendo caso alle parole di David la ragazza si accese una sigaretta e questo innervosì ancora di più David:- Ho qualcosa da dirti, e non ti piacerà affatto. Andò in camera sua e ne uscì con un libro che sembrava molto antico, lo diede a David e gli fece cenno di leggere; David di sedette e guardò il libro, la copertina era in pelle, era molto vecchio e le pagine erano di un papiro giallo e fine, le lettere erano molto raffinate. David iniziò a leggere:- Sin dalla notte dei tempi la terra era divisa in due regni, il regno della luce e quello delle tenebre: gli umani nella luce e i demoni nelle tenebre. Alcuni demoni malvagi hanno sempre cercato di sottomettere gli esseri umani per controllare il regno della luce, ma per fortuna dell'uomo una creatura si erge in ogni generazione affinché ciò non avvenga: una prescelta, chiamata a vegliare sull'equilibrio dei due regni, la chiamano "La Sentinella", ella è chiamata per difendere e vegliare su coloro che vivono in pace e armonia in questo mondo e per punire coloro che turbano questa quiete.. David si mise a ridere:- Carina l'idea di rilegare la sceneggiatura in un libro antico, ma guarda che c'è qualche errore. Mari era seria e questo provocò in David una strana sensazione:- Quel libro è autentico, dove pensi che il vostro sceneggiatore abbia trovato l'ispirazione? Sono stata io a fargli vedere il libro e a dargli alcuni suggerimenti. La Sentinella esiste davvero. David guardava il libro e la sua ragazza, sapeva che non poteva essere che uno scherzo ma qualcosa dentro di lui gli stava urlando di scappare prima che fosse troppo tardi.
La ragazza prese un fucile che era appeso sopra un camino, si avvicinò a David e piegò con la mano la canna del fucile. David indietreggiò spaventato:- C'è un trucco vero? E' un fucile di gomma? Sapeva che non era così ma non poteva che essere un trucco, o magari stava sognando, si doveva essere così. La ragazza gli voltò le spalle e guardò in terrazzo:- Mi dispiace David, non è un sogno, quelle morti, sono opera di ciò che tu interpreti per lavoro: un vampiro! Perdonami, ma non ho molto tempo per spiegarti bene, questo è un addio. Si voltò e David urlò di terrore.

David era paralizzato dal terrore, Mari si era trasformata, i suoi bellissimi occhi verdi smeraldo ora erano neri come la pece, e non solo l'iride, ma tutto il bulbo oculare era diventato oscuro, la sua bocca aveva un colore violaceo e i due canini adesso erano le zanne di un demone. David rise istericamente, non aveva niente a che fare con il vampiro che interpretava lui. Mari lo guardò tristemente, si era trasformata perché voleva che lui si allontanasse da lei, non voleva che corresse un pericolo inutile, ma questo non voleva dire che non le fece male vedere come aveva reagito al suo vero aspetto. La ragazza stava per uscire quando David la chiamò:- Mari aspetta, io non volevo e che...Ti prego aspetta, ti voglio aiutare. Ma quando David si alzò e cercò di avvicinarsi lei era già sparita. Mari andò alla centrale di polizia, il capo della omicidi sapeva il suo segreto e lei ogni tanto collaborava con lui. Si nascose vedendo l'ispettore Crockett e andò subito nell'ufficio del capo:- Salve Ramirez, ho bisogno di un piccolo aiuto. Il tenente Josè Ramirez era un tipo alto e con un po’ di pancia, un tipo burbero ma era pulito e molto in gamba:- Ciao Mari, cosa posso fare per te? Ah, già gli omicidi di cui si occupa Sonny. A quel nome Mari si innervosì, c'era qualcosa in quel tipo che non gli andava, non era un vampiro, ma sentiva che aveva un odore che non era umano, chissà forse prendeva ordini dall'assassino. Mari si accese una sigaretta:- Non lo voglio tra i piedi, non mi fido di lui, e tu sai bene che non mi sbaglio mai. Ramirez alzò di spalle, sapeva che non poteva togliergli l'incarico ma non gli avrebbe parlato della Sentinella; diede il fascicolo sugli omicidi a Mari che se ne andò come era arrivata. La notte ci fu un altro omicidio, un fotografo. Questa volta arrivò prima della polizia e poté controllare il corpo. Mari lo controllò attentamente, era sicuramente un vampiro anziano, un pivellino non avrebbe potuto avvicinare le vittime in pieno giorno e i fori dei denti erano grandi, un vampiro alle prime armi non ha canini così grandi, tra l'altro la scena del delitto era pulita, niente spruzzi di sangue, e niente segni di colluttazione. Mari trovò però qualcosa di interessante. La vittima aveva una croce al collo e sopra vi era un frammento di pelle. Forse poteva scoprire chi era l'assassino; mise la prova in una bustina e ritornò a casa. Trovò David che l'aspettava:- Sei andata a caccia? Scusa per prima ma la sorpresa è stata tanta. Mari non lo degnò di uno sguardo:- Vattene, non voglio coinvolgerti, non m'importa cosa pensi di me: hai ragione, sono un vampiro, ciò che voi umani considerate un mostro da cacciare e uccidere. David si avvicinò a lei e le accarezzò il viso:- Mi dispiace, senti io voglio aiutarti, ti prego, ho tante domande da farti, voglio sapere la verità su di te. Mari lo guardò e gli sorrise:- Va bene, parliamo, ma intanto mi faccio un bagno caldo, ne ho bisogno. David la seguì in bagno e ascoltò in assoluto silenzio ciò che Mari aveva da dirgli:- Io sono ciò che voi umani chiamate Dampyr, cioè per metà vampiro e per metà umana, lo sai che ho letto i giornalini che voi umani avete fatto? Non è male, ma il mio sangue non ha l'effetto che dice quel fumetto. David la guardò immergersi nell'acqua:- Provi qualcosa per me o faccio parte anche io del tuo piano per smascherare l'assassino? David non voleva sapere la risposta, ma ormai aveva parlato. Mari si immerse fino al mento nell'acqua calda e chiuse gli occhi:- A dirti la verità all'inizio era così, ma poi.. All'improvviso entrò un vampiro nel bagno, scaraventò David a terra e si diresse verso Mari che si alzò e iniziò a combattere, lo sconfisse subito, non era molto forte, solo un avvertimento, rientrò in bagno e tese la mano a David:- Forza, tirati su, maledetti vampiri, mai una volta che riesca a rilassarmi per mezz'ora. David la fissava in modo strano e allora Mari si accorse di essere completamente nuda:- Ops! Scusa, vado a mettermi l'accappatoio.
Dopo un paio d'ore (in cui nessuno sa cosa Mari e David stessero facendo)Mari si vestì e si preparò qualcosa da mangiare:- Lo vuoi un toast al formaggio? David si affacciò alla porta della cucina, perplesso, e vedendolo così Mari si mise a ridere:- Io non succhio sangue, adoro la cucina italiana, specialmente la pizza, gli hamburger e vado matta per il gelato al cioccolato! David gli sorrise:- Dimmi qualcos'altro su questi omicidi, perché attacca le persone che lavorano con me e Sarah? A proposito, la dovrò chiamare. Mari divorò il suo toast in due morsi, era affamata:- Probabilmente perché sa del telefilm, pensaci bene, tutti pensano ad uno squilibrato a cui non piace il telefilm, adoratore dei vampiri, tra l'altro nessuno penserebbe mai ad un vampiro. Senti , non voglio che tu dica niente a quell'ispettore, non mi fido di lui, ha un odore cattivo, se proprio devi parlare con qualcuno fallo con il capo, Josè Ramirez, è fidato. Mari mise la giacca e prese le chiavi dell'auto:- Vuoi un passaggio per gli Studios? Io devo andare fuori città per un paio di giorni, dall'unica persona che può aiutarmi con la prova che ho raccolto.
David mise la giacca e la seguì:- OK, ma voglio venire con te, so che sai badare a te stessa, ma mi sentirò più tranquillo. Mari salì in macchina:- Nossignore, tu vai agli Studios, devi finire di girare il telefilm, se non lo fai qualcuno potrebbe insospettirsi, e poi c'è Sarah, l'ho vista molto scossa, stalle vicino, la giornalista era una sua cara amica, è ancora sconvolta e se sparisci anche tu.. Mari non finì la frase, David aveva capito, e poi erano arrivati agli Studios:- Va bene, agli ordini Sentinella, ma tu stai attenta, ti rivoglio tutta intera. La baciò e scese dall'auto.
Quando lo vide arrivare Sarah gli corse incontro e lo abbracciò, era in lacrime:- David, dov'eri? Ieri notte è morto un fotografo, mi aveva scattato le foto per una pubblicità; forse è meglio interrompere le riprese, ho tanta paura. David notò in un angolo l'ispettore Crockett, abbracciò Sarah e le baciò i capelli:- No, non credo sia una cosa giusta. E poi con il lavoro almeno abbiamo qualcosa da fare, sta tranquilla, sono sicuro che tutto si risolverà per il meglio. L'ispettore si avvicinò ai due:- Allora ha deciso di continuare? Bene, forse così riusciremo a prenderlo. David annuì e andò in camerino per il trucco. Era strano vedersi allo specchio, ripensò alla trasformazione di Mari, sembrava un incubo, ma era reale. C'era un vampiro a Los Angeles. Tutto era pronto per girare e il regista diede il ciack:- Silenzio per favore, pronti, motore.. Ciack!!

Buffy ed Angel si misero a cercare la creatura, era ferita e pensavano che fosse ancora nei dintorni. Buffy sentiva addosso una strana euforia, era come ai vecchi tempi, lei ed Angel che cacciavano assieme i cattivi. La pioggia cadeva incessante: ad un tratto videro una sagoma in lontananza, non poteva che essere la creatura, era troppo grande per essere un umano, e nessuno sano di mente sarebbe uscito con un tempo del genere, esclusi loro ovviamente. Si avvicinarono piano dai due lati opposti, non avevano bisogno di parlare, sapevano esattamente le mosse l'uno dell'altra, attaccarono nel medesimo istante, Angel alle spalle lo colpì con forza, davanti Buffy preso il coltello, lo ferì all'addome e poi lo decapitò. La creatura stramazzò a terra e il suo corpo si ridusse a un liquido denso e rossastro che subito si disperse nella pioggia. Angel e Buffy si guardarono e sorrisero:- Allora la nostra piccola tregua finisce qua. Buffy parlò con una punta di amarezza. Angel la guardò con quegli occhi dolcissimi e per questo ancor più pericolosi e le porse una mano:- Vieni con me, non so se provo amore per te, so solo che ti voglio come mia compagna, lasciati questa sofferenza alle spalle e vieni con me, io posso darti il mondo! Buffy stava tremando, aveva una gran voglia di lasciarsi andare, in fondo i suoi amici e la sua famiglia non la capivano, gli avevano chiesto di dimenticare e uccidere l'uomo che amava. Sentiva una gran confusione dentro di se, ma era stanca e aveva freddo, un freddo che proveniva dal suo cuore; mise la sua mano tremante su quella di Angel, lui la baciò a lungo stringendola a se, poi la prese per mano e insieme scomparirono nella notte. Per sempre.
Il regista si alzò in piedi:- STOOPP!! Ragazzi, spero che ai vostri fans la conclusione del telefilm piaccia quanto piace a me. La troupe applaudì David e Sarah che adesso tremavano davvero per il freddo. Luca aveva degli asciugamani, uno lo lanciò a David, poi si avvicinò a Sarah e l'asciugò amorevolmente. David si asciugò distrattamente, stava pensando a Mari. L'ispettore Crockett si avvicinò:- Complimenti, anche se non è il genere che preferisco, voi siete molto bravi. Vorrei farle alcune domande, se permette.
David voleva invece poter parlare con Ramirez, voleva sapere dov'era Mari e trovò la scusa adatta:- Si ,va bene, ma non qua, non voglio agitare Sarah, è già abbastanza scossa, lo siamo tutti. Ovviamente l'ispettore disse che potevano andare in centrale, bene ciò che si aspettava.
David si cambiò e andò in centrale assieme a Crockett. L'ispettore era nervoso e non badò ai convenevoli:- Allora, David, posso chiamarla David? Ho bisogno di sapere qualcosa sulla sua ragazza, e se lei conosceva l'ultima vittima. Inoltre volevo chiederle se lei pensa che sia stato un vampiro. A questa ultima domanda David trasalì, ma per fortuna riuscì a mascherare la sua faccia e sorrise:- Io non credo ai vampiri, e poi non vedo perché voglia sapere il nome della mia ragazza, ma se proprio ci tiene, si chiama Maria Antonietta e fa la designer di interni, adesso è fuori città per lavoro, e per finire, no, non conoscevo l'ultima vittima, so che Sarah aveva fatto un servizio con lui per una pubblicità. David si stava stancando, per fortuna Ramirez intervenne:- Salve, lei è David Boreanaz, vero? Può venire un secondo nel mio ufficio? Sa mia figlia non mi perdonerebbe mai se sapesse che l'ho conosciuta e non mi sono fatto fare almeno un autografo. Poi si rivolse a Crockett perché non li seguisse:- Per favore Crockett, l'agente Ray ha bisogno di aiuto con un interrogatorio. Crockett salutò David e se ne andò. Andarono nell'ufficio di Ramirez e chiusa la porta David tirò un sospiro di sollievo:- Grazie, pensavo non mi mollasse più. Volevo sapere da lei dov'è Mari. Il tenente Ramirez si mise a ridere:- Mari mi aveva avvertito, mi ha detto anche che se glielo avessi detto avrei fatto una brutta fine, e stia sicuro che non ho voglia di sapere cosa possa inventare un vampiro per torturare la sua vittima. David insistette ma non ottenne nulla, poteva capire.
Così tornò a casa di Mari, non aveva voglia di tornare a casa sua, e si preparò da mangiare.
David si addormentò poco dopo sul divano con la televisione accesa, fu un sonno agitato, sognò di Mari che si trasformava , sognò una figura scura che lottava, prima con lui, truccato da vampiro, poi con Mari. Si svegliò di soprassalto, al suo fianco Mari stava sorridendo, gli accarezzò i capelli:- E' stato solo un sogno amore mio. David l'abbracciò così forte che per un momento le mancò il fiato:- Mari, ero così preoccupato per te! Dove sei stata? Sono quasi 48 ore che non ti fai vedere. Mari si prese una tazza di caffè e si accoccolò con David sul divano, sembrava molto stanca, e probabilmente non aveva dormito niente in quei due giorni.Sorseggiò un pò di caffè:- Ho fatto fare le analisi sul tessuto trovato sulla croce, adesso so chi dovrò combattere. So che sei andato da Ramirez, mi ha detto tutto. David le accarezzò i capelli:- Perché non dormi un pò? Sei stanca. Penseremo poi al vampiro. Mari si drizzò e lo guardò con aria quasi seccata:- No! Non ho tempo di riposarmi, devo trovarlo ed eliminarlo. Più passa il tempo e più diventa forte, e poi non credo che avrò altra scelta. David non capiva, stava per aprire bocca quando udì il rumore di vetri infranti. Mari fece cenno a David di andarsene, ma lui fece finta di niente; Mari sorrise: -Finalmente c'incontriamo Medi Aset. La tua fama è grande, ma finirà qui. Adesso. E così dicendo con un calcio lo fece volare contro la parete.Il vampiro si rialzò con sguardo di sfida:- Ho sentito parlare molto di te Sentinella, vediamo cosa sai fare. Fu un susseguirsi di calci e pugni, una lotta senza respiro, erano tutti e due fortissimi e nessuno prevaleva sull'altro:- Andiamo - disse Mari sarcastica - Non sai fare di meglio? Io mi sto solo riscaldando! Medi Aset allora pronunciò una specie di cantilena e dalle sue mani scaturì un raggio di fuoco. Mari lo evitò per un soffio gettandosi dietro al divano, si guardò attorno per cercare qualcosa con cui difendersi, ma non trovò niente. Medi Aset scagliò di nuovo il suo raggio e Mari senza pensarci si fece scudo con un vassoio d'argento posato sul tavolino, il colpo si rifletté e colpì in pieno Medi Aset, Mari guardò il vassoio, in fondo aveva funzionato, il suo nemico si stava rialzando quando gli lanciò il vassoio che lo decapitò. Medi Aset ebbe il tempo di dire:- Maledizione! Che si trasformò in polvere sotto lo sguardo attonito di David che era uscito da dietro la porta della cucina ed era andato ad abbracciare Mari, sfinita per la lotta:- Stai bene? Mari si allontanò da lui:- Non voglio che mi tocchi quando sono così, te l'ho già detto! David si riavvicinò e l'abbraccio più forte:- Non me ne ero neanche accorto! E poi non m'importa, non più, io ti amo! Questa brutta storia è finita e adesso possiamo pensare un po’ a noi, tra l'altro abbiamo anche finito le riprese quindi sono in vacanza, perciò adesso prima mangi qualcosa e poi a letto. Mari fece una smorfia:- Vada per mangiare, sto morendo di fame, ma non ho per niente sonno! David allora la baciò sulla fronte:- Io non ho parlato di dormire........

Fine