Era una giornata come tante altre, giravo nel cimitero nella speranza che mi apparisse Angel, ma lui era parecchio tempo che non si faceva vedere, strano, n’ero persino preoccupata. Non c'erano neanche vampiri in giro, e anche questo era strano. Tornai in biblioteca e trovai Giles che chiacchierava con Jenny e Willow, Xander era in un angolo sonnecchiando:- Possiamo anche andarcene a letto, sembra che oggi sia Angel che gli altri vampiri abbiano perso l'appetito. Xander si alzò di scatto e si avvicinò:- Sento una punta di delusione nella tua voce, o già, è da un po’ che non vedi il tuo amante, sei triste per questo. Xander voleva che io lo uccidessi, lo sapevo, era sempre sarcastico e a volte molto cattivo con me.
Ma io l'amavo, non mi importava di niente, solo di vederlo e magari scambiarci due parole. Tentavo di non far caso a Xander, sapevo che era geloso, non riusciva a sopportare l'idea che fossi andata a letto con Angel e che non m'importasse che avesse perduto l'anima. Il consiglio mi aveva ordinato di ucciderlo, e io avevo detto si, non c'è problema, ma avevo mentito e con me anche Giles e gli altri. Andai a casa e mi immersi nella vasca. Mia madre era concentrata nel suo lavoro. Dopo un po’  mi asciugai e mi misi il pigiama. Ero stanca, e volevo solo mettermi a letto. Scesi di sotto e mi presi un po’ di gelato, al cioccolato naturalmente, salutai mia madre e mi misi a letto. Stavo mangiando il mio gelato quando capii che Angel mi stava osservando fuori dalla finestra, mi girai e lo vidi. Aprii piano la finestra:- Ciao, dov'eri finito? Così mi fai stare in pensiero! Angel sorrise:- Mi fai entrare? Si sta scomodi qua fuori, prometto di non mordere. Sapevo che non era prudente, che avrebbe potuto anche uccidermi in fondo, ma non lo vedevo da diversi giorni e avevo bisogno di lui:- Forza entra, ma fa piano, mia madre è di sotto che lavora. Vuoi un po’ di gelato? Angel entrò e mi afferrò per la vita. Io posai il gelato e mi strinsi a lui. Mi accarezzò i capelli e mi baciò appassionatamente. Poi iniziò a baciarmi sul collo e a sbottonarmi la camicia del pigiama. A quel punto volevo fermarlo; di sotto c'era mia madre e poi...I miei pensieri si interruppero di colpo. non riuscivo a pensare, la sua bocca sul mio seno, le sue mani che mi toglievano il resto del pigiama e sfioravano delicatamente il mio corpo nudo.. Iniziai a spogliarlo anche io senza quasi rendermene conto e in poco tempo fummo sul letto schiavi della passione, il suo viso si trasformò, ma non mi preoccupai, neanche quando mi sfiorò il collo con le sue zanne, anzi, mi piaceva molto, provavo ancora più piacere nel sentire un fremito di paura; quella notte fu un'amante passionale e dolcissimo e assaporai ogni momento, sapevo che se gli girava l'indomani avrebbe anche potuto uccidermi. Eravamo l'uno fra le braccia dell'altra quando mia madre aprì d'improvviso la porta.

Stranamente Angel dopo aver fatto l'amore con me restò al mio fianco, non solo, iniziò ad accarezzarmi i capelli e a coccolarmi, cosa che non aveva mai fatto, mi stringeva fra le sue braccia e sorrideva:- Ti sono mancato? Tu infinitamente! Era la prima volta che lo sentivo parlarmi così. D'improvviso si aprì la porta:- Ehi, Buffy, stai già dormendo? Ho una sorpresa per te.. Joyce si bloccò quando vide Angel, si schiarì la voce e deglutì:- Beh, vedo che la sorpresa l'hai fatta tu a me! Abbassai lo sguardo e diventai tutta rossa, tentando di coprirmi con il lenzuolo come se mia madre non mi avesse mai vista nuda. Angel rise e mi strinse a se:- Ciao Joyce, scusa ma erano 3 giorni che non vedevo la mia bellissima ragazza e allora.. Mi baciò sulla guancia. Joyce sorrise maliziosamente:- Beh, mi sembrava di aver sentito dei rumori, ma pensavo che Buffy stesse guardando la TV. Comunque, ritornando alla sorpresa, domani vengono tuo padre con tua nonna, rimarranno un paio di giorni, dato che domani è il tuo compleanno. Adesso vi lascio, io me ne vado a letto, non fate troppo rumore! Io non aprii bocca, ero troppo impegnata ad arrossire. Mia madre chiuse la porta lanciandomi un'occhiata furbesca. Forse era per il mio compleanno che Angel si comportava così? Non che avessi da lamentarmi, ma non era mai stato molto propenso alle coccole, ne tantomeno ai complimenti. Angel mi stava guardando con quella sua espressione tipica di quando giocava con una preda:- Manca ancora molto all'alba, ma dato che è passata la mezzanotte, BUON COMPLEANNO! Angel prese la sua giacca e tolse fuori un pacchettino, me lo mise fra le mani baciandomele:- Il mio regalo per te! Spero ti piaccia, sai, non sono abituato a fare regali.. Lo fissai incredula, e solo dopo un pò mi accorsi che stavo piangendo. Aprii il pacchetto con le mani che tremavano. Era una catenina con un solitario, non credevo ai miei occhi!Un solitario! Abbracciai forte Angel:- Angel, amore, è bellissimo! Non dovevi, è troppo, io...Ma Angel non mi lasciò continuare, mi baciò e mi strinse a lui. La mattina dopo mi svegliai tardi, non avevo messo la sveglia perché non c'era scuola; Angel non c'era, e il mio primo gesto fu di guardare in giro se c'erano ceneri, in quel momento entrò mia madre che vedendomi cercare con lo sguardo si mise a ridere:- Angel se n'è andato, mi stavo facendo una tisana quando l'ho sentito scendere le scale, ne ho approfittato per parlargli. Sai credo che nei giorni in cui non ti ha vista gli devi essere mancata molto! Buon compleanno tesoro! La colazione è pronta. Io inizio a scendere. Era da molto tempo che non mi sentivo così, avevo paura che fosse un sogno: mi infilai la camicia di Angel ( me l'aveva lasciata in regalo, sapeva quanto adoravo mettere le sue cose)e scesi giù a far colazione.
- BUON COMPLEANNO! Mia nonna e mio padre erano già arrivati, li abbracciai forte, mio padre mi guardò d'un tratto con aria enigmatica:- Com'è che hai addosso un profumo maschile? E questa camicia? Cos'è sei diventata un maschiaccio? Stavo per rispondere ma mia nonna mi precedette:-  Mamma mia Buffy, chi è il fortunato che ti sei portata a letto stanotte? Lo sapevo, accidenti! Mia nonna aveva il vizio di dire quello che pensava senza preoccuparsi delle conseguenze. Mio padre mi guardò questa volta con aria severa e arrabbiata.

Guardai mia nonna con occhi di rimprovero e lei alzò le spalle, mio padre era sull'orlo di un'attacco:- Papà, senti, non fare così, il mio ragazzo.....Volevo parlartene, ma non è facile per telefono, tu non vieni mai a trovarmi...Mio padre si lasciò cadere sulla sedia:-La mia piccolina va a letto con un ragazzo! Elizabeth! Hai solo 17 anni! Compiuti oggi! Non sopportavo quando mi chiamava Elizabeth e lui lo sapeva bene; non perché non mi piacesse il nome, anzi, ero fiera di portare il nome della mia bisnonna, ma sapevo che quando mio padre mi chiamava così erano guai. Mia madre cercò di calmarlo ma solo mia nonna ci riuscì con non poca fatica. Mio padre mi guardò conscio oramai che non avrebbe potuto fare niente:- Voglio conoscerlo, voglio sapere chi è, dove vive, cosa studia e tutto il resto, e lo voglio conoscere ora! E adesso? A quest'ora Angel stava di sicuro dormendo e io dovevo trovare il modo di dirglielo, comunque oramai dovevo solo avere coraggio e parlare:- Papà ,senti, Angel a quest'ora sta dormendo, e poi ti voglio parlare un po’ di lui, vedi, è una persona particolare...mio padre si stava di nuovo infuriando:- Allora? Cos'è un drogato? A qualche malattia Cos'è questa reticenza? Mi sedetti vicino alla nonna e le carezzai il viso, lei riusciva a darmi sicurezza e tranquillità:- Papà, Angel ha 244 anni, ed è un vampiro! Non ha importanza se ci credi o no, sappi solo che io lo amo e ho rinunciato a tutto per lui. Mio padre mi guardò impallidendo, si sedette di nuovo e non parlò più.Chi aprì bocca invece fu mia nonna che come sempre mi sorprese:- Davvero? Ma, non è che tu per Angel, intendi dire Angelus, vero? Non può essere lui, è un demone sanguinario e perverso! Dopo che gli zingari gli avevano ridato l'anima e per un secolo circa non si avevano sue notizie, adesso si dice che la maledizione sia stata spezzata per colpa di una donna e che lui sia tornato......Mia nonna si fermò di colpo, mi guardò come per implorarmi che non fosse vero, ma dovetti darle una delusione:- Si nonna, quella donna sono io. In un primo momento Angel non riusciva a dominarsi e a cercato di farmi del male, ma solo perché il demone non sopportava di amare un'umana, soprattutto me, ma poi non ne ha potuto fare a meno, l'amore lo ha sopraffatto! Mio padre era in preda a una crisi e mia madre cercava di calmarlo, io non gli davo peso, sinceramente non m'importava, volevo sapere come mia nonna conoscesse Angel. Le sorrisi dolcemente:- Ma tu come fai a sapere di Angel? Sono in pochi a conoscere l'esistenza dei vampiri. Mia nonna mi ricambiò il sorriso e mi prese la mano:- Sai la tua bisnonna? Da cui hai preso il nome? Beh, lei era una Slayer, la Slayer è.. La interruppi bruscamente, tanto valeva dire tutta la verità:- Si, nonna so che cosa è una Slayer. Sono io! Questa volta fui io a sorprendere mia nonna. Fu la prima volta in tanti anni di storie raccontate davanti ad un camino o in macchina che mia nonna si sorprese di qualcosa detta da me:- Tu? Una Slayer?  Oh, mio Dio! Non ci posso credere, una Slayer che ama un vampiro! Il telefono squillò in quel momento. Dopo anni avevo imparato a riconoscere lo squillo di Giles, problemi in vista:- Pronto? Si Giles, vengo subito, il tempo di vestirmi e sono la. Riattaccai e corsi a vestirmi. Mia nonna insistette per venire con me e io sinceramente non avevo nessuna voglia di stare a discutere, mia madre invece restò con mio padre che sembrava essersi calmato. Arrivammo in biblioteca in pochi minuti. Giles e gli altri mi stavano aspettando, mancava Xander, ma non gli detti peso:- Allora Giles, ah, lei è mia nonna, e tutto a posto ho dovuto dire a lei e a mio padre di Angel e in conseguenza anche chi sono: qualche demone che non vuol fare la nanna? Giles sembrava piuttosto seccato, e al solito mi rimproverò col suo fare paterno:- Se non ti scoccia troppo dovresti far fuori un demone molto potente. Avrai bisogno dell'aiuto di Angel se per lui non è troppo disturbo! Sarcastico come al solito il buon vecchio Giles, in fondo mi voleva bene, aveva mentito al consiglio per proteggermi. Andai a prendere le armi e mi preparai:- Sino al tramonto Angel non potrà aiutarmi. Farò un sopralluogo e poi si vedrà.

 

Presi la spada Bizanthine e il coltello a due lame, e il binocolo più la balestra con frecce che porsi a Giles: - Lei verrà con me, vero? Willow, Oz, state con mia nonna e se Angel chiama ditegli cosa succede. Giles prese la balestra con le frecce e mi seguì. Arrivammo ad una villa abbandonata a pochi KM da Sunnydale. Giles fermò la macchina molto lontano e attraversammo il bosco a piedi:- E' in quella villa dopo il bosco, dicono che da alcuni giorni ci sia strano movimento, sono stati trovati due cadaveri scarnificati, qua vicino. Ci avvicinammo in silenzio alla villa, fuori vi erano due uomini di guardia, di certo non vampiri. Si intravedeva qualcuno all'interno. Ma ero troppo lontana, mi avvicinai e Giles mi fermò:- Cosa vuoi fare? Aspettiamo il tramonto, è presto ancora. Ma io mi avvicinai ancora di più da dietro, volevo vedere. Riuscii a guardare all'interno; due uomini erano in piedi che parlavano animatamente, e di spalle un uomo sedeva alla poltrona, dalla mano che si intravedeva capii che era il demone. Nella stanza entrò una bellissima donna dai capelli corvini che aveva uno sguardo di ghiaccio, andò vicino a uno dei due uomini in piedi, gli disse qualcosa e gli diede uno schiaffo, poi sorrise, si leccò il labbro superiore e a andò a sedersi accanto al demone che le prese la mano. Me ne andai, avevo visto quel che mi serviva sapere. Giles quasi saltò dalla gioia quando mi vide tornare indietro. Risalimmo in macchina e dopo solo 2 ore avevamo fatto la nostra perlustrazione. Avevo fame, non mi capitava spesso in quell'ultimo periodo, ma adesso stavo morendo di fame, era ora di pranzo ma non era questo che mi preoccupava. Era un po’ che mi sentivo strana, a giorni non mangiavo niente, a giorni bevevo e basta, a giorni sembrava che il solo cibo non mi bastasse. Rientrati in biblioteca avvertii uno strano senso di paura, le luci erano spente e tutto era buio.
SORPRESA!!!!BUON COMPLEANNO!!!! Gridarono tutti in coro accendendo le luci. i avevano davvero spaventato! Fui sorpresa di vedere nel gruppo anche Xander. Avevano preparato un pranzetto che aveva un profumo e un'aspetto delizioso. Mangiai di gusto tutto quanto, sotto lo sguardo di mia madre che si chiedeva cosa mi stava succedendo. Chiaccherammo animatamente e mia nonna mi chiese della perlustrazione, gli dissi che era andato tutto bene e che non c'era da preoccuparsi. La sera stessa sarei andata là con Angel e avrei sistemato la faccenda. A quel punto mio padre prese la parola:- Beh, ora vorrei conoscere il tuo ragazzo, vampiro o no a quanto pare gli vuoi molto bene. Acconsentii e io, mia madre, mio padre e mia nonna ci incamminammo a casa di Angel. Fortunatamente Dru e Spike si erano trasferiti e io ed Angel avevamo la casa per conto nostro. Bussai piano ed Angel venne dopo un po’ ad aprirmi:- Ehi, che splendida sorpresa amore! Salve, quanta gente, prego, Joyce.. Entrammo nell'enorme salone e mi strinsi ad Angel:- Tesoro, lui è mio padre, è un po’ pallido perché gli ho detto chi sono io e chi sei tu, lei invece è mia nonna, e a quanto sembra lei sapeva benissimo chi fossi tu, ah, lo sai che la mia bisnonna da cui ho ereditato il nome era una Slayer? Angel mi baciò sulla fronte facendo accomodare tutti:- Si,tesoro, lo sapevo, allora Joyce, avete organizzato una bella festa per Buffy? Mi sedetti con Angel e sorrisi:- Oh, si anzi stasera c'è caccia! Quattro uomini, un demone e una donna, da cui dovremmo stare in guardia, da quanto ho visto! Sembra pericolosa. Angel sorrise con quel suo sguardo da cerbiatto, lui adorava la caccia, e iniziava a piacere anche a me.

Mio padre iniziò a fare così tante domande ad Angel che temevo alla fine si scocciasse e succedesse il finimondo. Invece sembrava che ad Angel piacesse molto rispondere cortesemente alle domande di mio padre che ha volte mancava totalmente di tatto. Mia nonna mi prese e mi parlò in disparte:-L'hai addestrato bene! Pensavo che Angel fosse molto restio con la gente, invece non da peso neanche alle domande meno gentili che gli fa tuo padre...Angel sentì e si girò verso mia nonna:- E' riuscita a mettermi una specie di guinzaglio al collo!Mia nonna subito si scusò ma Angel le sorrise:- Non si preoccupi, è la verità. All'inizio non riuscivo a sopportare l'idea di amare Buffy, ma quando ho deciso di amarla perchè tanto non ci avrei potuto far niente, mi ha cambiato, lei è riuscita a rendermi.. Più docile, è la verità. Mi guardò con uno sguardo inequivocabile, gli sorrisi e mi avvicinai a mio padre:- Forse è meglio che andiate, io ed Angel ci dobbiamo preparare per la caccia, dobbiamo studiare le mosse da fare e abbiamo bisogno di tranquillità. Mia nonna mi sorrise maliziosamente, naturalmente aveva capito, come mia madre che stava dicendo qualcosa all'orecchio di Angel. Si alzarono e salutando se ne andarono. Sapevo cosa voleva Angel; mi avvicinai a lui:- Che ti stava dicendo mia madre? Lui mi prese fra le braccia:- Solo di non farti stancare troppo, sai com'è la caccia è molto faticosa....Iniziò a baciarmi sul collo e io tentai di liberarmi dalla presa, senza successo (dato che non volevo realmente liberarmi),mi strinse ancora più forte a se baciandomi appassionatamente, mi prese in braccio e mi adagiò sul divano mentre mi sbottonava i pantaloni...Mi appisolai per un po’ fra le sue braccia, ma il risveglio fu tutt'altro che piacevole. Avevo dei crampi allo stomaco, la bocca impastata e un tremendo mal di testa, mi alzai per correre in bagno, ma mi cedettero le gambe e dovetti rimettere a pochi passi dal divano. Angel si svegliò di soprassalto e corse da me, mi tenne fra le sue braccia mentre i crampi allo stomaco erano sempre più forti, mi mise sul divano e mi coprì bene dato che avevo i brividi. Mi fece bere una tazza di the caldo, ero molto debole e semiincoscente. Ricordo che c'era mia madre che parlava con Angel, lui che mi teneva la mano e mi metteva sulla fronte qualcosa di fresco. Mi addormentai, ma di un sonno agitato. Mi svegliai e vidi mia madre vicino a me, guardai l'orologio. Erano le due di notte. Angel era andato a caccia da solo? Vidi un cerottino al mio braccio, non ricordavo che mi avessero fatto un prelievo. Forse ero malata. Chiamai mia madre:- Mamma, mamma, scusa se ti sveglio, ma volevo sapere di Angel, e poi perché questo prelievo? C'è forse qualcosa che non va?  Sono sicura che è solo un pò di influenza. Mia madre mi sorrise e mi accarezzo il viso pallido:-     No, tesoro, niente che non vada. Angel è a caccia, mi ha detto di non preoccuparti, e per il prelievo, beh, so che non ci crederai mah, sei incinta tesoro! La guardai a bocca aperta e non mi accorsi che mi scesero due lacrime roventi sul viso.

 

Non riuscivo a vedere mia madre, se non per i colori del suo maglione. Gli occhi mi si erano riempiti di lacrime a quelle parole. Stavo la, ferma a piangere di gioia, avendo paura di risvegliarmi e capire che era solo un sogno, ma quando mia madre mi abbracciò capii di essere sveglia e allora l'abbracciai anche io:- Non ci posso credere mamma, un figlio! Pensavo che Angel non.....In quel momento si aprì la porta, mi alzai e corsi ad abbracciare Angel:- Oh, amore mio, che bello! Sapessi come sono felice! Angel mi sorrise e mi guardò un pò sorpreso:- Ehi, vedo che ti sei ripresa, allora e tutto a posto? Mi baciò e guardò Joyce:- Allora Joyce, che ha detto il medico? La mia bella ragazza non ha niente di grave spero. Guardai mia madre, allora Angel non lo sapeva! Joyce si alzò e prese la giacca:- Beh, te lo dirà Buffy, io sono molto stanca e sinceramente ho bisogno di dormire un po’. Angel mi posò sul divano dolcemente:- Vuoi che ti accompagni? Non c'è problema. Joyce carezzò il viso di Angel:- No, non c'è bisogno, e poi Buffy ti deve parlare. Lei sta bene, non ti preoccupare. Così dicendo se ne andò dopo avermi mandato un bacio. Angel venne a sedersi vicino a me e mi strinse a lui:- Allora piccola, cosa ha detto il dottore? All'improvviso il mio cuore cominciò a battere più forte e mi si impastò la bocca, Angel se ne accorse e mi strinse più forte a lui. Io mi schiarii la gola:- Angel, io...Aspetto un bambino! Angel mi guardò dritto negli occhi:- Ne sei sicura? Io non posso avere bambini, lo sai, forse....Lo baciai, sapevo già da prima che stessi male di essere incinta, prima che mi facessero le analisi:- Si, so che può sembrare incredibile ma è così, lo so, lo sento. Questa volta fu Angel a baciarmi, appassionatamente e a lungo, mi prese e mi portò in braccio in camera da letto, lo vidi trasformarsi nel demone mentre mi sfiorava il corpo con la sua bocca, io gli tolsi i vestiti e fummo ancora una volta (e una volta ancora) travolti dalla passione, dal fuoco che ardeva dentro di noi e che forse un giorno ci avrebbe bruciati. Mi svegliai intontita e guardai la sveglia: le 10.00?Perchè Angel non mi aveva svegliata? Non c'era nel letto e lo chiamai, dopo un po’ la porta si aprì ed Angel si presentò con un vassoio pieno di cose buone:- Buongiorno, non sapevo cosa ti piaceva per colazione così ti ho portato un po’ di tutto! La sua dolcezza mi confondeva e mi imbarazzava, un demone definito sadico e sanguinario che mi portava la colazione a letto! Ed era diventato gentile e premuroso, non solo con me, ma anche con gli altri miei amici e parenti:- Angel! Che bello! La colazione a letto! Sei dolcissimo, amore mio! Angel posò il vassoio sul letto e mi baciò la fronte:- Mi piace viziarti, e poi devi solo riposare e occuparti del nostro angioletto! Il telefono squillò e risposi subito:- Ciao Willow, come va? Angel iniziò a baciarmi sul collo mentre io parlavo al telefono, mi faceva il solletico e mi dava anche morsettini sul collo e sull'orecchio, voleva giocare:- Willow, allora, mia madre ti ha dato la notizia? Stasera? Beh, mi farà piacere, allora ci vediamo stasera alle 19.00 in biblioteca, si Angel mi ha portato la colazione a letto e adesso mi sta morsicando il collo...Angel continuava a farmi il solletico e io ridevo come una pazza, per cui Willow capì e riagganciò subito. Mangiai quasi tutto quello che Angel mi aveva portato, poi iniziai anche io a morderlo in vari punti del corpo...Ci alzammo che era quasi mezzogiorno, cioè, io mi alzai, Angel dormiva beatamente e lo lasciai dormire. Sapevo che la notte scorsa la caccia era stata molto faticosa.  Andai in soggiorno e scostai la tenda per vedere il sole. Era una bellissima giornata. Mi vestii, lasciai un biglietto ad Angel e uscii a fare due passi, ero al settimo cielo! Mi fermai davanti ad una vetrina di articoli di neonati e senza pensarci entrai. Erano cose così piccole! Comprai un paio di babbucce e una salopette in jeans unisex. Lo so, era una stupidaggine, non ero incinta neanche da tre mesi, ma lo feci lo stesso. Andai a casa e c'era mia nonna, le feci vedere i miei acquisti e lei rise di cuore, le raccontai anche di Angel che mi aveva portato la colazione a letto e di come era cambiato. Mi sentivo così felice! La nonna e io ci raccontammo tutto del periodo che non c'eravamo viste davanti ad un delizioso gelato nel centro di Sunnydale. Poi andammo a casa. Ero sicura che Angel a quell'ora si era svegliato e volevo tornare. Mia madre e mio padre erano da Angel, e mi preoccupai. Ma la mamma mi rassicurò: - Ehi, non aver paura, sono qua solo per chiedere a Angel di questa statua, sai l'ho notata dall'altro giorno, e volevo chiedere se potevo esporla nella galleria che sto allestendo.

Mia madre notò le borse e sorridendo mi chiese di farle vedere cosa avevo preso per il suo nipotino. Chiaccherammo davanti alla statua discutendo della sua provenienza e del suo valore, oltre alla sua indiscutibile bellezza. Angel stava mostrando a Joyce alcuni colori del marmo molto particolari:- Vedi questi? Questo tipo di marmo si trovava nelle cave di Andorra, intorno al 1700.Poi le cave sono state abbandonate perché pericolanti, e ormai non c'era quasi più marmo. Il suo valore odierno si aggira intorno ai 2.000.000 di dollari, ed è una delle poche cose che mi sono rimaste della mia famiglia. Tutti rimanemmo sbalorditi del valore immenso di quella statua. Abbracciai forte Angel:- Beh, adesso hai un'altra famiglia di cui occuparti, perciò dammi un bacio! Vado a farmi una doccia e a cambiarmi. Angel mi baciò e io andai di sopra, sentii mio padre che diceva ad Angel che gli piaceva molto la casa. Angel adorava i grandi spazi, e anche se le finestre erano enormi, avevamo risolto con tendaggi pesanti, quella casa aveva per lui un fascino quasi maniacale. Scesi subito e osservai come Angel era affabile come padrone di casa: comunque stavo sempre all'erta, se lo facevano arrabbiare Angel portava a galla il demone che era in lui, e non era piacevole. Se ne andarono dopo un po’. Notai che Angel era molto affaticato:- Tesoro, stai bene? Mi sembri un po’ stanco. Angel mi sorrise non molto convinto:- Non è niente tesoro! Non ho mangiato e adesso sono solo stanco, tutto qua. Lo feci sedere:- Vado a caccia a portarti qualcosa da mangiare! Angel stava per fermarmi ma io ero già uscita. Sapevo bene che anche se era diventato dolce e amorevole Angel non avrebbe mai mangiato sangue di maiale, e neanche umano se gli avessi tolto il gusto di uccidere. L'altra notte lui aveva pensato al demone, gli altri agli uomini, e lui sicuramente non aveva mangiato. Girovagai un po’, sinceramente avevo paura. Chi poteva essere sacrificato? Mi sentii a disagio. Poi mi venne un'idea. Andai all'ospedale. Cercai per un po’, poi trovai la persona giusta. Aveva 30 anni, malata terminale di tumore, imbottita di morfina, le avrei fatto un favore. Sapevo di pensarlo più per la mia coscienza, ma non potevo far morire di fame l'uomo che amavo. Così presi la ragazza e la portai a casa.
Quando arrivai Angel era appisolato sulla poltrona, lo svegliai e li porsi la ragazza, lui mi guardò e sorrise:- Non dovevi farlo, ma grazie, su ora vattene. Ma io non volli, mi fermai là e lo vidi trasformarsi e azzannare il collo della ragazza. Stetti la, immobile, e provai un senso di eccitazione mai provato. Angel si addormentò subito dopo, probabilmente la morfina che aveva la ragazza nel sangue ebbe degli effetti anche su Angel. Riportai il cadavere all'ospedale e tornai a casa. Mangiai un panino accanto a Angel che dormiva e mi accoccolai a lui.
Angel mi svegliò con un bacio, erano le 18.00.Era tardi, avevo promesso ai ragazzi che saremmo andati in biblioteca.

Mi alzai controvoglia dalle braccia di Angel e andai a prepararmi. Salii a farmi una doccia: l'acqua calda era rigenerante. All'improvviso sentii le braccia di Angel che mi afferravano e mi stringevano forte la vita, poi la sua mano andò più giù e mi baciò appassionatamente, io mi aggrappai a lui con tutte le mie forze e lo graffiai violentemente. Finimmo con l'arrivare in biblioteca alle 20.00 passate, i ragazzi erano quasi disperati. Salutai tutti allegramente, avevano appeso uno striscione con su scritto AUGURI! e sul tavolo vi erano mille dolciumi. n effetti avevo fame, dopo la ginnastica nella doccia...Xander si avvicinò ad Angel mentre stavo salutando Willow:- Allora, Angel, come mai così in ritardo? Beh, hai ragione, scusa, avrai dovuto prima ammazzare qualcuno, se no non ti divertivi....Angel lo afferrò per il collo e lo sollevò da terra mostrando il suo vero volto. Subito lo raggiunsi e tentai di fargli mollare la presa:- Amore, ti prego, lascialo stare, è solo geloso, lo sai! Ma non riuscivo a calmarlo, mentre Xander stava soffocando decisi che c'era solo una cosa da fare, gli voltai delicatamente il viso e lo baciai. All'inizio Angel mi baciò senza però lasciare Xander, poi finalmente lo mollò per stringermi fra le braccia. Continuò a baciarmi tenendo le mani sul mio sedere e se non fosse stato per mia madre che si schiarì la gola avrebbe fatto di più:- Ehm, ehm, se volete ragazzi vi lasciamo soli.....Angel allora guardò mia madre e sorrise tornando al suo volto umano:- Scusate, ma è più forte di me, in quanto a te Xander, stammi lontano! Potrei anche perdere il controllo e non pensarci due volte ad ucciderti! La festa grazie al mio intervento proseguì senza altri scontri. Mi fecero tutti il regalo per il mio compleanno, ma anche qualcosa per il bambino. Ad un certo punto Angel prese un pacco enorme e lo mise vicino a me:- Questo è da parte mia tesoro! E' per il nostro bambino, spero ti piaccia! Strappai subito la carta e quando vidi cosa c'era al suo interno non potei fare a meno di piangere:- Oh tesoro! E' bellissima! Era una culla di legno di ciliegio, con i piedi per dondolarla e la tendina in pizzo S.Gallo di un bianco quasi abbagliante.

Era davvero molto bella e io ero al settimo cielo! Ad un tratto una donna entrò nella biblioteca e tutti noi ci zittimmo guardandola. Era snella e alta, portava i capelli neri corvini raccolti e aveva un vestito nero lungo che risaltava la sua carnagione già bianchissima. Angel gli si avvicinò con un sorriso:- Ciao Magda! Che piacevole sorpresa, hai saputo la notizia? La donna si avvicinò ad Angel con passo felpato e si lasciò baciare la guancia:- Ciao Angel, allora è lei la ragazza; io proprio non ti capisco, come non ti capiscono tutti gli altri, ma se è un tuo desiderio lo farò, e nessuno obbietterà, o sa che farà una brutta fine. La donna si rivolse a me con un sorriso :- E tu ragazzina, cerca di non fare scherzi, so che lui ti ama, e non interferirò nella vostra vita, ma non so ancora cosa tu provi per lui, questo sarà il tempo a dirlo. Tu sei la cacciatrice, e sinceramente io all'inizio non approvavo, ma Angel è testardo e non vuole sentire ragioni, vuole unirsi a te nel vincolo del sangue.. A quelle parole mi tremarono le gambe, allora quella donna era una loro sacerdotessa! Sapevo che il vincolo del sangue era una specie di matrimonio che legava due vampiri. Mi sedetti ed Angel mi venne vicino e mi strinse a se sorridendomi. Willow chiese cos'era il vincolo del sangue e fu Giles a parlare:- Il vincolo del sangue è una cerimonia che serve ad unire due vampiri per l'eternità. Praticamente una sorta di matrimonio, ma ancora più forte, non solo perché è per l'eternità, ma perché il rito alla fine viene celebrato col sangue, o niente di quello che state pensando, semplicemente le due persone si fanno un taglio al palmo della mano e le uniscono in modo che il loro sangue si mischi. Ecco tutto! Avevo iniziato a piangere, lo facevo spesso in quel periodo. Angel mi stringeva forte e mi baciava sui capelli:- Ti amo piccola, e voglio stare con te tutta l'eternità! A quella frase risi:- Io non credo, forse l'hai dimenticato ma io sono un essere umano e invecchierò.. A quel punto intervenne mia madre annuendo stranamente a Angel:- Non è così, piccola, vedi, tu hai sangue di un demone nelle vene, e non invecchierai mai! Me lo ha rivelato mia madre tempo fa. In me i geni sono sopiti, ma in te sono attivi e credo sia per questo che tu sei la cacciatrice più forte e longeva di tutte. Non pensavo che sarei stata più felice in vita mia! Avrei passato l'eternità con l'uomo che amavo! Ma un giorno ancora più bello arrivò. Fu il giorno che nacque nostra figlia, e mio marito mi era accanto. La chiamammo Isabelle, come la madre di Angel.

Fine