La sua domanda trovò una stupefacente risposta appena varcata la soglia della biblioteca. Catherine, seduta di fronte a lei, con un sorrisetto divertito in faccia.

"Willow. Sorpresa di vedermi?"

"Io non capisco."

"Piantala di prendermi in giro, non sono stupida. So cos'hai fatto ai miei genitori. Dimmi, perché non te l'ho ancora fatta pagare?"

"La figlia di Buffy e Angel. Ma chi l'avrebbe mai detto."

"Ho passato la vita a prepararmi per il momento in cui sarebbe toccato a me difendere il mondo. Ore e ore spese ad imparare dai miei genitori. Ma mai, mai in nessuna delle mie fantasie, ero arrivata a concepire una realtà tanto assurda. Che cosa ti ha spinto a tanto, Willow? Il brivido del potere? Il fatto di voler dimostrare di essere anche tu all'altezza di Buffy? O semplicemente è quello che hai sempre voluto? Ti prego, dimmelo. Sono molto curiosa."

"Allora, principessina, com'è stato vivere col più spietato del vampiri e la più abile delle cacciatrici? Il potere di cui parli scorre nelle tue vene. Non hai fatto niente per meritarlo. Io ci ho messo la vita, ho sacrificato tutto, tutto! E ci vuole ben altro che una ragazzina come te per mandarmi in crisi."

"Vuoi eliminarmi? Fa pure, ci puoi tentare. Ma ti consiglio di non fallire…ho preso da mio padre più di quanto credi. E non sono sola in questa città."

"Oddio, sto tremando. E chi sarebbero, questi amici? Ragazzini? Vampiri?"

"No."

E Willow si trovò alle spalle Giles e Drusilla. Ma la cosa non la spaventò più di tanto.

"E io che pure mi stavo preoccupando. Una pazza e un povero imbranato. Tesoro, me li mangio a colazione. Concordi, amore?"

E dal soppalco fece la sua comparsa Spike "Sono d'accordo. Cos'hai in mente per loro?"

"Ancora non lo so."

"Se vuoi ho un suggerimento" esclamò una voce di donna, dagli scaffali. Sentirono un rumore di tacchi, e una donna vestita di rosso scese le scale insieme al vampiro.

"Glory. Quale onore."

"Allora, come vanno le cose?"

"Direi che procede tutto alla grande."

"Glory…colei che non può essere nominata…"

"Complimenti piccola. Sai di me."

"Ti stupirebbe vedere quante cose ci sono nei testi di mio padre su di te."

"Quanto siamo impertinenti! Mi piace. Ma sei un ostacolo ai nostri piani, quindi dovrò ucciderti. E anche i tuoi amici. Scusa, ma sai com'è quando due dee si mettono insieme…"

Giles, Drusilla e Cathy si voltarono con aria interrogativa verso Willow, che sorrise e avanzò verso Glory.

"Esatto. Dea. Il Sindaco non era l'unico di queste parti ad avere progetti ambiziosi, o la possibilità di leggere i rituali dell'Ascensione. Una volta dopo averlo ucciso me li sono presa e ho cominciato il percorso. E  stanotte a mezzanotte, la Bocca dell'Inferno si aprirà, e io e Glory entreremo in trionfo nel nostro nuovo regno, trascinando con noi questa inutile città!"

"Mancate solo voi. Il sangue di colui che crede, di colei che vede nel futuro, e di colei che è bene e male nello stessa persona. Sapevamo che Faith non avrebbe avuto il fegato di levarti di mezzo. Ha ancora reminiscenze del suo passato di Cacciatrice, unica sua debolezza."

"Toglietemi una curiosità, tutti e tre. Ammesso e non concesso che noi riusciamo a rendervi innocui, c'è qualcosa che vi può uccidere?"

"Forse, Cathy. Ma anche se esistesse? Tu morirai stanotte."

"Non esserne troppo sicura".

Quando sentirono la corda dell'arco tendersi, e il rumore della freccia scoccata, si resero conto che qualcuno aveva appena deciso di cambiare schieramento. Spike finì in polvere prima che potesse fare qualsiasi movimento e Willow e Glory furono le sue prossime vittime.

"Mai fidarsi di una doppiogiochista incallita, Willow. Specialmente dopo aver ammazzato la persona a cui più teneva al mondo" sussurrò Faith.

La donna poi scese lentamente le scale, e si mise davanti a Cathy "Me lo sentivo che tu sei una che fa quello che vuole. Grazie per le frecce di Aeghon. Dove hai trovato delle armi tanto antiche?"

"Vattene."

"Ti ho appena salvato la vita. Merito almeno un minuto d'attenzione."

"So che volevi Willow morta per quanto ha fatto a Wilkins. Bene, i nostri interessi sono coincisi. Ma io non ti devo niente. Vattene. Non voglio più rivedere la tua faccia qui, altrimenti ti ucciderò."

"Piccola, prima di farlo forse posso fare qualcosa per te."

"Non credo."

"Io invece credo di sì."

Faith sorrise a Giles, poi prese la porta e se ne andò.

 

"Bene signor Giles. Che ne dice di raccontarci tutta la storia dall'inizio?"

"La storia, Cathy, inizia quando i tuoi genitori se ne andarono da qui. Perso il nemico, e il loro leader, cominciò un periodo di anarchia totale. Willow una notte venne gravemente ferita, e rimase un mese in coma. Quando si risvegliò era cattiva, fredda, solitaria. Solamente molto in seguito scoprii che era l'amante di Spike, e che era un'adepta del sindaco, come Faith. Willow però non voleva dividere il potere con nessuno, e lo uccise convincendo Faith a lavorare per lei. Da quel giorno Faith ha fatto il doppio gioco con me, informandomi di tutto e cercando di salvare le persone che Willow voleva morte. Alcune volte arrivavamo in tempo, altre no. Poi scoprimmo i Libri dell'Ascensione, e quella donna chiamata Glory. Ma a differenza di te, io non sapevo neanche della sua esistenza."

"E in mezzo a questa sorta di guerra fredda durata quindici anni siamo arrivati io e i miei."

"Il colpo dal cielo che Willow non voleva. La coppia reale di Sunnydale era ritornata dal suo esilio volontario. Subito avvisò Faith, ma Faith rimaneva una Cacciatrice e ammazzare una collega…diciamo che non la stuzzicava l'idea. Allora passò il testimone a Spike."

"Però mio padre l'ha ucciso. E può essere anche un'alleata, ma per questo io la voglio morta."

"Lasciami finire, e comprenderai tutto. Nervosetta come Buffy, eh? Continuiamo. Lei aveva previsto tutto, ma non te. A differenza di lei, io e Faith sapevamo di te."

"Perché non avete impedito ai miei genitori di tornare allora, se eravate in contatto?"

"Non ci avrebbero ascoltati. Credo tu sappia quanto sono testardi."

"Sì, è vero."

"Avremmo voluto metterti al corrente di tutto, ma non riuscivamo mai a trovarti. E non potevo immaginare che una certa vampira qui presente lo avesse già fatto."

"Che razza di doppiogiochista! Chi l'avrebbe mai detto…credo che questo suo lato oscuro sarebbe piaciuto a mio padre. Molto."

"Ora Willow, Spike e Glory sono morti, le frecce di Aeghon erano l'unica cosa che potesse uccidere delle divinità. Mi spieghi come le hai trovate, Catherine?"

"Mio padre era un collezionista di armi antiche."

"Perché parli al passato? Non credo sia un hobby che lascerò perdere."

Cathy a quel punto si alzò di scatto, facendo cadere la sedia. Suo padre era appena entrato, e Cathy non riusciva a credere ai suoi occhi.

"Papà…tu…tu sei…"

"Lo hai detto tu stessa, Catherine. Sono troppo forte per chiunque."

Cathy era corsa tra le sue braccia, e Giles si stupì di vedere da parte di quel vampiro qualcosa di riconducibile ad una manifestazione d'affetto diversa dalle sue solite.

"Ma io ti ho visto morire."

"Hai visto quello che Faith ha voluto farti vedere."

"Se ora mi dici che Faith è amica tua e della mamma mi metto a urlare."

"Non di vecchia data. L'abbiamo conosciuta circa un anno prima del suo arrivo a Sunnydale."

"E fare in modo che vi dicesse come le cose andassero pareva brutto, immagino."

"Era troppo rischioso. Lei non poteva lasciare Sunnydale, e loro Los Angeles. E Willow da quella paranoica che era controllava tutto e tutti. Una sorta di Grande Sorella" spiegò Giles.

Solo in quell'istante Angelus realizzò che seduta accanto a lui c'era Drusilla. O almeno qualcuno che le somigliava. Aveva i capelli più corti, niente vestiti lunghi, e aveva uno sguardo di sfida nei suoi occhi.

"Drusilla. Cambiato look?"

"Sono cambiate molte cose."

"Faith mi ha detto che Giles ti ha maledetta. Mi dispiace."

"A me no. Così doveva essere, e così è stato."

"Tutti ti eviteranno come la peste."

"Ci sono abituata. E poi neanche tu sei così popolare qui."

"Portami rispetto. Sono e rimango il tuo sire."

"Vedremo."

Angelus schiumava di rabbia nel vedere la sua creatura ribellarsi a lui, ma in un certo senso ne era anche contento. Ora se la sarebbe cavata da sola, e dalle occhiate che Cathy e Dru si lanciavano c'era solo da immaginare cosa avrebbero combinato insieme.

"Cathy, c'è il tuo zampino?"

"Io le ho solo bruciato i suoi vestiti. Il resto l'ha fatto da sola."

"Signor Giles, complimenti. Ma non si azzardi a farmi questo scherzo, sarebbe morto prima che riuscisse a pronunciare una sillaba."

"Me lo ricorderò."

"A proposito, mi stavo dimenticando. C'è una sorpresa per te, piccola."

"Che genere? Mi piacerà?"

"Ne sono convinto."

 

Non poteva esserci cosa che Cathy desiderasse di più. Angelus aveva condotto lei, Giles e Drusilla fino all'ospedale, in una stanza del reparto Terapia Intensiva, dove videro Faith, accanto a un letto, parlare con una biondina. La ragazza sembrava debole, ma era viva, senza ombra di dubbio.

Faith si accorse della loro presenza e venne loro incontro.

"Te l'avevo detto che potevo fare ancora qualcosa per te."

"Come…?"

"Merito di una dottoressa molto scaltra di nome Erickson, e di un farmaco che stava analizzando per conto del Consiglio in grado di sospendere le funzioni vitali senza provocare danni a livello neurale. Quando l'ha riconosciuta ha pensato bene di aiutarla a sparire dalla circolazione."

"Farò una statua a quella dottoressa. Ma…sta bene?"

"È debole, ma si sta riprendendo."

Cathy andò da Buffy, e si sedette vicino a sua madre per parlarle un po', appena avesse riaperto gli occhi.

Intanto Angelus aveva abbracciato Faith, ringraziandola di quanto aveva fatto, e la ragazza riferì anche a lui la sua intenzione di trasferirsi a Boston.

"Una Cacciatrice va bene, due possono lavorare in maniera ottimale, ma tre…no, tre in questo caso è tutto tranne il numero perfetto."

"Sicura?"

"Va da tua moglie e non rompere le scatole a me."

Presa poi la sua borsa uscì dalla stanza, diretta all'aeroporto e decisa a non tornare in California almeno per un decennio.

 

Buffy era uscita dall'ospedale qualche giorno dopo, e lei e Angelus avevano traslocato nella ex dimora di Spike e Drusilla. Era diventato ancora più protettivo di prima nei suoi riguardi, e Buffy non poteva certo dire che non le facesse piacere. Aveva ripreso ad insegnare, e Cathy aveva ripreso a lagnarsi riguardo al fatto di avere sua madre nello stesso liceo. Giles finalmente aveva deciso di andare in pensione, e di raggiungere Joyce in Florida. Bisognava trovare un nuovo bibliotecario, qualcuno che sapesse chi era Cathy, e che conoscesse tutta la storia. Fu proprio Giles a fare a Cathy, Angelus e Buffy il nome di Drusilla. Dopo essere tornata in sé, si era buttata a studiare in una maniera che aveva lasciato Giles di stucco. In breve gli era stato possibile intavolare con lei discussioni che potevano andare avanti intere nottate, e spesso scopriva che ad essere dalla parte del torto non era Dru. Una volta Cathy li aveva sorpresi a litigare, e ridendo aveva chiesto se c'era la possibilità che si scannassero l'un l'altra.

Dru aveva accettato, pregustando il momento il cui nuovo Osservatore sarebbe arrivato. Lei e Cathy progettavano già di farlo scappare. Da quanto avevano saputo pareva si chiamasse Wesley Windham - Pryce.

Tutto era tornato come doveva essere. Erano mutati i giocatori, ma non la loro missione. Il periodo della guerra fredda, come l'aveva definito Cathy, era terminato. Tutto era tornato nelle mani di chi poteva farcela a mantenere l'ordine e ad evitare un'altra apocalisse. La Cacciatrice era di nuovo in città.

 

FINE