Così
si ritrovarono ancora una volta insieme, in quella loro speciale dimensione
fatta di sguardi e silenzi,
decisamente
più esaurienti di mille parole…
Ma
erano quei momenti ad allarmarlo, e Dawn sembrava non capire, ..e gli era sempre
più vicina, all’improvviso,
come
la sera prima… Ed era avvilito all’idea di dover scegliere ancora una volta
di allontanarla da se…
Ma
lo fece, e bruscamente si allontanò dalla ragazza…
Dawn:<<Che
ti prende?!>>
Spike:<<N…niente,
solo… mi sono ricordato di una cosa e… potremmo vederci un'altra
volta?>>
Dawn:<<Perché
non dici che vuoi liberarti di me, invece!?!>>
Lo
sguardo di lui interrogativo…
Dawn:<<Spike,
di qualunque impegno ti sia ricordato, non potrai far nulla per un bel pezzo,
visto che
fuori c’e’ il sole!!>>
Spike:<<E
chi ha detto che devo uscire, non posso ricevere visite?>>
Dawn:<<Beh
sarebbe una novità!>>
Spike:<<Le
cose cambiano, nel caso non lo sapessi!>>
Dawn:<<Già,
prima eri diverso…>> ..gli
voltò le spalle, e salutandolo con breve cenno della mano, si allontanò,
per
poi una volta sola, concedersi qualche piccola inspiegabile lacrima..
dentro un vuoto incolmabile…
ed
ancora non sapeva spiegarsi il perché…
Spike:<<Prima… prima era diverso…>>
…dentro un freddo improvviso, di cui ancora non voleva accettare il
motivo…
Passarono
diversi giorni in cui il vampiro si tenne volutamente alla larga dai luoghi che
le sapeva frequentare.
Ed
anche Dawn, presa dai suoi nuovi impegni, evitò accuratamente di incontrarlo..
Entrambi
sembravano voler prendere tempo, per riflettere su ciò che all’ improvviso ed
in modo inaspettato,
stava
accadendo loro..
Ed
anche se in modo diverso, cercarono di affrontarlo;
Dawn
con dei silenzi che sembravano urlare i suoi mille pensieri..
Spike
con l’unico modo che conosceva, sentirsi cattivo, e dunque forte…
Non
avrebbe ripreso ad uccidere, no.. la scelta di cambiare era stata dura e
definitiva…
ma
c’erano diversi modi per essere spietati, e questo in più di cento anni,
l’aveva appreso!
Ora
era giunto il momento di mettere in pratica tutta quella teoria…
Mai
più avrebbe messo il suo cuore in mano ad una donna, niente più lacrime o
tenerezze, avrebbe fatto
ciò
che risiedeva nei desideri incoffessati di tutte.. le avrebbe “amate” e
ricoperte di attenzioni
per
poi abbandonarle al loro destino, distrutte e più che mai innamorate…
E
Dawn avrebbe sicuramente smesso di volergli bene, e non vedendola, forse pian
piano sarebbe riuscito a dimenticarla..
Iniziò
così un periodo in cui entrambi si sforzarono
in tutti i modi di fingere, agli altri ma soprattutto a se stessi..
Ed
una sera gli accadde di incontrarsi… e non erano pronti… e si fecero del
male…
Dawn
aveva deciso di iniziare a conoscere gente nuova, e con un amica si recò al
Bronze, in realtà anche per rivederlo…
Aveva
sentito più volte Buffy e gli altri scherzare sulle sue nuove conquiste, e dopo
varie indecisioni si sentiva
finalmente
pronta ad affrontarlo…
Lui
era lì come ogni sera, in dolce compagnia..
Quando
la vide gli sembrò di morire e rinascere al tempo stesso..
Ma
fece finta di nulla e continuò il suo corteggiamento.
Era
davvero sensuale e Dawn si chiedeva come avesse fatto a non notarlo prima,
dentro era in totale subbuglio,
i
suoi pensieri assumevano per la prima volta una forma a lei sconosciuta…
Spike
continuava ad ignorarla, o almeno a farglielo credere, poi si avvicinò
maggiormente alla nuova “compagna”
ed
iniziò a baciarla.. Dawn non riuscì più a sopportare quella visione, e
salutando l’amica ormai totalmente presa
da
nuove conoscenze, si allontanò sola, nel cuore della notte…
______________
Intanto
in casa Summers, Buffy ed Angel si stavano amando in preda ad una passione
travolgente, questa
volta
il distacco era stato più lungo del solito, ma rivedersi fu come sempre
fantastico e tanto forte, da cancellare
ogni
loro mancanza..
_____________
Dawn
era arrivata fino al cimitero, la tristezza le invadeva l’anima, nella
testa vari interrogativi sull’improvviso
cambiamento
di Spike..
Giunse
fino alla sua cripta, vi entrò lasciandosi trasportare dai ricordi dei tanti
momenti
che
li avevano visti insieme in quel luogo..
Poi
si allontanò, si mise a sedere tra le lapidi e sommessamente iniziò a
piangere…
..Lo
amava.. e solo ora se ne rendeva conto, ..ora che si era allontanato,
..ora
che aveva qualcuno cui rivolgere le sue attenzioni.
Dentro
un dolore straziante..
_____________
Buffy ed Angel erano stretti l’un l’altro, accoccolati sul
divano.
Entrambi
assaporavano quella dolce estasi che sembrava invaderli dolcemente..
Ognuno
assorto nei suoi pensieri, avvolti come da una sensazione di pace, in
silenzio…
Poi
Angel si rivolse alla sua amata..
Angel:<<Buffy…>>
Buffy:<<..si?>>
Angel:<<Non
mi hai più parlato di ciò che tu e Giles avete scoperto sul conto di
Dawn…>>
Buffy:<<…Angel…
ti prego, non ora… è così bello questo momento…>>
Angel:<<Si,
ma… non è nulla di grave, vero?>>
Buffy:<<Grave
non è il termine giusto, è… è qualcosa di… grande, di troppo grande, ed
è qui che tutto
diventa grave, perché Dawn non avrà una vita normale, e non vedo come
potrà accettare tutto
questo…>>
Angel
la scrutava evidentemente preoccupato, lo sguardo di Buffy mentre parlava era
totalmente perso nel vuoto,
e
lui sapeva che c’era molto più…<<Buffy, tu…non…>>
Buffy:<<NO!
…non ne ho avuto il coraggio… non ancora, ma… non voglio parlarne
adesso… ti prego..>>
Angel:<<ok..>>
e la strinse a se, chiedendosi cosa mai potessero aver scoperto di tanto
grave…
_____________
Nel
cimitero di Sunnydale, Dawn stava ancora piangendo, la testa sulle ginocchia…
non si era accorta che qualcuno
nell’ombra,
la stava osservando…
III
PARTE
Spike
aveva passato una serata infernale, di quelle che mai e poi mai avrebbe voluto
rivivere..
Rivedere
Dawn era stato come ricevere una pugnalata al cuore.. e ancor piu’ terribile,
fu dover fingere che
nulla
fosse accaduto, ed occuparsi della ragazza che aveva vicino, e con la quale
avrebbe dovuto passare la notte..
Il
pensiero di Dawn era troppo forte da soffocare, in un solo istante gli aveva
riacceso dentro tutte le sensazioni
abilmente
represse negli ultimi giorni.. e avrebbe urlato, ucciso, bevuto.. se fosse
servito a qualcosa, ma non era
così
purtroppo, ed ora aveva anche quella fanciulla da accontentare..
Poi
una parte relegata da molto tempo riaffiorò tempestivamente, i suoi pensieri
iniziarono a farsi più forti..
“in
fondo lui era pur sempre un vampiro! E avrebbe potuto ucciderla, quindi che
stasse buona dov’era accontentandosi
di
quei brevi momenti e rallegrandosi d’esser ancora viva!”
Con
una scusa che già non ricordava più la salutò, e si incamminò nel buio della
notte,
fiero
per l’espressione delusa che ne derivò..
Se
solo fosse stato così anche con lei.. spietato, opportunista, il vecchio Spike
insomma.. tutto sarebbe stato più facile,
ma
lei no.. lei era diversa.. lei era Dawn..
Ed
ora poco lontano dalla sua cripta la rivedeva, seduta tra quelle lapidi, le mani
che le coprivano il volto,
piangeva..
ed anche quei singhiozzi sommessi, per lui erano musica..
..come
si era ridotto..
Rimase
ad osservarla per un po’, poi stanco dalle troppe emozioni vissute, decise di
avvicinarsi..
Spike:<<E
tu che ci fai qui a quest’ora?!?>>
La
ragazza ebbe un sussulto, proprio non si era accorta del suo arrivo..
<<..la..lasciami in pace, Spike>>
Spike:<<Ti
lascerò in pace, solo quando avrai
risposto alla mia domanda!!>>
Alzò
il viso pieno di lacrime, e lo guardò.. <<sono affari miei! E tu? Non
dovresti essere con la tua amichetta?
Avete
fatto presto!>>
Spike:<<Questi
non sono affari che ti riguardano! E visto che non mi sembri in vena di
chiacchiere,
alzati
che ti accompagno a casa..>>
Dawn:<<Spike…
ti ho chiesto, di lasciarmi IN PACE! Poi.. non ho alcuna voglia di tornare a
casa!>>
Spike:<<Bene…>>
così dicendo la afferrò per un braccio, costringendola ad alzarsi..
<<Ora signorina, smetti di fare
i
capricci e vieni con me! Ti riporto a casa!>>
Dawn
oppose resistenza con tutta la forza che aveva, la rabbia e la frustrazione, per
i modi con cui lui la trattava
erano
ormai al limite.. gli si rivolse quasi urlando.. <<TI HO DETTO CHE NON CI
VOGLIO ANDARE!!!
LASCIAMI
E VATTENE!!!>> riuscì a liberarsi, ma lui ormai infuriato, fu più
veloce, e afferratola per le spalle iniziò
a
strattonarla..
Spike:<<Si
può sapere che diavolo ti prende??!? Non puoi restare qui! E’
pericoloso!!!>>
Le
lacrime che era riuscita a frenare per un po’, ripresero a fluire, con
disperazione crescente… avrebbe voluto
dirgli
che lo amava, che non sopportava di essere trattata a quel modo.. ma non
riusciva ad emettere un solo suono..
nel
modo più strano e impensabile, sentiva quel momento prezioso..
..prezioso perché gli era vicina.. perché tutto
sarebbe
stato meglio che non vederlo.. e questa considerazione le fece paura…
Spike
la vide tremare, allentò un minimo la presa e le si avvicinò dolcemente..
<<perché non vuoi andare a casa?..
è
successo qualcosa?>>
Vederlo
così vicino, e con quello sguardo preoccupato, la calmò.. avrebbe voluto
baciarlo, così chinò il capo
per
non guardare quelle labbra tanto vicine da farla impazzire.. <<no.. ma,
non mi va di andarci.. vorrei stare
un
po’ da sola..>>
Spike:<<Anche
senza di me?>>
Dawn:<<Soprattutto…
senza di te>> lo guardò ancora.. era così bello.. e quello sguardo
interrogativo..
si
sarebbe persa dentro i suoi occhi…
Spike:<<Prima
quando ti rifiutavi di parlare con gli altri…
…beh… almeno io potevo starti vicino…>>
Dawn:<<Beh,
lo hai detto tu, le cose cambiano!>>
Spike:<<
si, ma…>> la sua voce sempre più triste <<pensavo che almeno
questo sarebbe rimasto..>>
Il
silenzio…
..come
non ci fossero più parole per esprimere ciò che entrambi provavano..
Spike
continuava a guardarla, mentre Dawn cercando di evadere il suo sguardo, stava
nuovamente per arrendersi
a
quelle lacrime, che almeno sembravano portar via un po’ del suo dolore..
Poi
si decise a rompere quel silenzio, che iniziava a farsi pesante…
<<Spike… io… ti amo…>> gli occhi fissi al suolo…
Dall'altra
parte nessuna risposta, il ragazzo visibilmente sconvolto da quella inattesa
dichiarazione,
cercava
in tutti i modi di trovare qualcosa da dire, qualcosa da pensare, ma in testa
c'era solo il vuoto,
scandito
ritmicamente da quelle tre magiche parole... "Dawn mi ama.."
La
ragazza intanto continuava come parlando a se stessa, gli occhi fissi al suolo,
il tono della sua voce sommesso,
quasi
impercettibile... <<i..io lo so che può sembrarti una pazzia, per te sono
la bambina di sempre..
ma
non è più così.. sono cresciuta..>>
Spike:voce
bassissima..<<lo so>>
Dawn:<<Ormai
sono adulta e.. anche i miei sentimenti sono cambiati.. e.. mi dispiace,
ma
non potrà più essere come prima..>> adesso aveva alzato lo sguardo
<<mi dispiace Spike, ma non sopporto
di
vederti con le altre non...>> <!!!>
Le
labbra di Spike sulle sue... un bacio intenso, dolcissimo... il vampiro non era
più riuscito a mantenere i propositi fatti
ed
ora la stava stringendo con tutto l'amore che aveva in corpo.. Dawn sentiva il
cuore scoppiarle..
"allora,
forse, in modo diverso ma pur sempre importante, anche lui provava qualcosa.. la
stava baciando",
e
neppure nei sogni più belli avrebbe mai immaginato qualcosa di così dolce..
.."una
piccola parte di immenso..
e
di indescrivibile.. come le nuvole, che anche guardandole dal cielo mantengono
sempre una parte infinita
del
loro mistero, si lasciano ammirare, ma non puoi sfiorarle.. gli sei vicino come
non mai.. ma loro sono sempre oltre,
reali
ed impalpabili, enormi ed invisibili...
Anche l'amore era questo?"
Lentamente
le loro labbra si scostarono.. ..silenzio.. ..gli sguardi parlavano per loro..
Dawn:<<..Spike..>>
Spike:<<D..Dawn,
io.. io non posso... perdonami..>>
Dawn:<<Che...
che vuol dire? n..non capisco..>>
Il
ragazzo ora stringeva i pugni, ancora una volta doveva ribellarsi contro i
propri sentimenti, lui,
che
per tutto quel tempo ne aveva fatto volentieri a meno, dimenticandoli per
sempre...
Quel
sempe che adesso sembrava essere finito...
E
quella sensazione indefinita, quel calore al cuore, che lo facevano sentire
vivo...
doveva
ripudiare tutto ancora una volta, no... non si sarebbe lasciato andare ai
sentimenti, poteva dominarli,
come
aveva fatto in tutti quegli anni, e sarebbe stato per sempre cosi'.. perche' era
un vampiro, e non poteva amare,
non
un umana, non la "chiave" e sorella della cacciatrice, no.. lui non
aveva un anima.. e non l'avrebbe
mai avuta,
quindi
che agisse di conseguenza, smettendola una volta per tutte di interpretare il
vecchio William...
gia'...
sembrava esserne convinto, ma dentro il dolore era insopportabile..
la
ragazza sembrò risvegliarlo da quei pensieri... <<allora..che vuoi
dire?>>
Spike:<<non
dovevo baciarti, e tu devi dimenticarmi, perdonami...>> gli occhi fissi al
suolo, per non guardarla,
per
paura di cedere dinanzi quegli occhi lucidi, testimoni del dolore che le stava
causando...
Dawn:<<Ma...perche?!?>>
Spike:<<Perche'
non ha senso... tu non puoi amarmi, perchè io sono morto e... sono un
vampiro... senza anima...e...>>
Dawn:<<Ed
io sono la chiave! Non sono umana, esattamente come te!>>
Spike:<<Si
che lo sei, forse non come gli altri, ma ti hanno dato sembianze umane, e sai
benissimo di essere come Buffy,
Willow
e tutti gli altri!>>
Dawn:<<Appunto,
e loro... ti sembrano persone normali loro??? Una cacciatrice, due streghe, un
demone, devo
continuare?
Loro sono come me, e te...>>
Spike:<<VOI
SIETE VIVI!!! maledizione... come fai a non capirlo, a non vedere questa
differenza... io sono morto Dawn...
non
cel'ho più una vita da vivere...>> le lacrime ormai gli bagnavano gli
occhi... "perche'
provare tutto questo senza poterlo
avere,
se tutto fosse rimasto come un tempo.. se fosse ancora l'odio il mio filo
conduttore, ora non proverei tutto questo...
non
desidererei morire, ... io che lo sono gia'...."
Era
raro vederlo piangere, e le spezzava il cuore, lo strinse a se in un abbraccio
pieno di calore..
non
sapeva piu' cosa dire, o pensare, provava solo una gran pena, per quel vampiro
che pur senza anima era capace
di
azioni che solo pochi umani avrebbero compiuto, e per se... così giovane e gia'
così vicina al dolore, e la sofferenza..
aveva
scoperto di essere realmente viva solo dall'eta di quattordici anni, aveva
subito perso quella madre che il destino
le
aveva dato, ed ora l'unica persona che era sempre riuscita a capirla, l'unica
che l'aveva fatta sentire normale,
la
rifiutava perche' non era abbastanza diversa...
Sollevo'
il capo e lo guardo' intensamente...
Spike:<<ti
riaccompagno a casa, vuoi?>>
La
ragazza annuì... erano entrambi troppo stanchi per continuare quella resistenza
reciproca... <<noi... ci rivedremo poi?>>
Spike:<<Si...
solo, cercheremo di essere come prima...ok?>>
Dawn:<<Ma....io,
non riesco a vederti con le altre e>>
Spike:<<shh....non
preoccuparti di questo...>> detto questo la prese per mano incamminandosi
verso casa della ragazza...
Dawn:<<rimarrai
con me fin quando non mi saro' addormentata?>>
Spike:<<ok..>>
Dawn:<<E...non
sparirai dalla mia vita?! Ti...ti rivedro' domani?>>
Il
vampiro sospiro' un si rassegnato... la ragazza si tranquillizzo' lasciandosi
condurre verso casa... non si sarebbe arresa,
lo
avrebbe convinto, avrebbe trovato il modo, ed avrebbero finito con lo stare
insieme, ne era certa, lo sentiva dentro,
e
quella sicurezza, per quanto strana ed inspiegabile la rese notevolmente
serena...
..Una
serenita' che purtroppo non era destinata a durare..
Quella
notte Spike rimase al suo fianco fin quasi l'alba, la contemplò dormire,
lasciando che quel sentimento così forte
e
a lui sconosciuto, lo invadesse fino a fargli male.. poi lentamente si allontanò,
fece piano.. per non svegliare
Buffy
ed Angel, nella stanza accanto.. non si accorse che la sua vecchia rivale era
perfettamente sveglia a fissare il vuoto,
persa
tra chissà quali pensieri.. e se ne andò, quasi fuggendo i primi raggi del
sole..
Qualcun'altro
pero' la fissava da sotto le coperte, con aria preoccupata, qualcuno che la
conosceva meglio di chiunque
altro,
meglio della sua stessa anima... "domani
parlerò con il signor Giles, devo sapere..ad ogni costo"..
Angel
ormai aveva deciso, si fece una lunga doccia, quasi volendo fare un pieno di
energie,
poi
scese a preparare la colazione.. ...Una
giornata difficile stava per cominciare..
Era
passata poco piu' di un ora, aveva preparato un abbondante colazione, che
accompagnò con un biglietto
"esco
a sbrigare alcune cose, ci vediamo piu' tardi, ti amo... A." , poi uscì
piano per non svegliarla e si recò
al
magic box. Il negozio era ancora chiuso, così rimase lì ad aspettare...
Giles
ed Anya furono stupiti di trovarlo ad attenderli a quell'ora del mattino...
Giles:<<E'....successo
qualcosa? Buffy sta...>>
Angel:<<Va
tutto bene, solo... dobbiamo parlare.... di Dawn!>> l'espressione seria,
di ghiaccio, che non lasciava posto
ad
alcuna scusa...>>
Giles
evidentemente imbarazzato si tolse gli occhiali e iniziò a pulirne le lenti,
pensando al da farsi, poi rivolgendosi
ad
Anya <<pensaci tu al negozio, noi saremo sul retro, e chiamami solo in
caso di effettivo bisogno...>> si voltò verso
Angel..
<<seguimi... e' una storia lunga, sara' meglio mettersi comodi..>>
IV
parte
Il
retro bottega sembrava immerso in un alone denso e cupo, dove non vi era spazio
per nulla all'infuori di loro..
Giles
era seduto con aria assorta, un paio di grossi fascicoli facevano la loro figura
sul tavolo che aveva davanti
e
che lo separava da Angel, che era rimasto in piedi, poggiato ad una parete con
un fazzoletto tra le mani,
che
andava pian piano logorandosi per i continui stropicciamenti che gli
infliggeva... sembrava solo attendere
che
l'osservatore iniziasse a parlare..
D'altra
parte anche Giles era stanco di quella situazione, aveva detto più volte a
Buffy che non trovava giusto
nascondere
la verità e che sarebbe stato meglio renderne partecipi anche gli altri, prima
tra tutti Dawn..
ma
la ragazza si era sempre opposta, e lui non era per niente bravo a tenerle
testa..
Ora
però era giunto il momento di parlare, e forse Angel era l'unico che sarebbe
riuscito a farla ragionare...
Si
tolse gli occhiali e con lo sguardo perso nel vuoto iniziò a raccontare..
<<vedi Angel, il motivo per cui ho accettato
di
raccontarti tutto è perché vorrei che tu provassi a convincere Buffy
dell'assurdità del suo silenzio... Dawn, ecco...
sapete
ormai tutti che lei è la chiave e che i suoi poteri sono di gran lunga
superiori a quelli di qualunque demone
o
mostro... o vampiro... così come
sapete che in realtà nonostante i ricordi di noi tutti, lei è nelle nostre
vite solo da
pochi
anni...>>
Angel
era un pò spazientito.. <<Si Giles questa storia la conosco gia... ma è
il resto che mi interessa, e vorrei
saperlo
prima che arrivi Buffy..>>
Giles:<<mmh
si hai ragione, forse mi sto dilungando un pò troppo... ecco, brevemente..
Durante il viaggio, abbiamo
scoperto
tramite alcune approfondite ricerche, che il potere di Dawn è in continuo
aumento.. quando i monaci
protettori
della "chiave" decisero di darle sembianze umane affidandola alla
cacciatrice, scelsero questa soluzione
perchè
tale sembianza le avrebbe regalato del tempo prima che i suoi poteri tornassero
a galla... il fatto è che Dawn
non
è, e purtroppo non potrà mai essere una ragazza normale, e più passa il tempo
più i suoi poteri si faranno vivi,
(continua)