TEORIE
SCAZZAMURRIEDDHU
Gli "Scazzamurrieddhi" (Laùru , Scazzamurrieddhu, Moniceddhu, Carcaluru) erano i folletti che abitavano i frantoi in disuso e si manifestavano sotto forma di vapore acqueo. Infatti quando il clima era freddo, poteva capitare che l'aria calda del frantoio, salendo in superficie dai boccaporti dei camini, si condensasse in sottili volute di vapore acqueo; questo bastava alla fantasia popolare per abbinare il fenomeno fisico alla presenza di spiriti che tentassero di ascendere al cielo.
Lo Scazzamurrieddhu si trastrulla a fare scherzi e birichinate varie, per quanto ne so non è mai malvagio e di norma è alquanto benefico. E' un piccoletto alto tre spanne, con i capelli lunghi e ricciuti, d'ordinario scalzo, bramoso quindi di possedere un pajo di scarpette, se ne sdebita con chi gliele dona regalandogli un gruzzolo di moneta sonante o indicandogli il luogo ove giace nascosto un tesoro. Questo folletto ha il gusto di saltare sul dormiente che visita e accucciarsi (nonchè accigliarsi) sullo stomaco, producendo un senso di gran malessere, di pesantezza e di pressione (da carcare, calcare, premere, carcaluru); e ciò massime se è donna, e più se fanciulla.
Non ho mai visto uno scazzamurrieddhu, è perlomeno improbabile incontrarne uno in Via Dante o al Parco Lambro, mentre intreccia i crini ai cavalli e riempie di biada la greppia di notte. Non credo nemmeno che esista, in realtà. Almeno nella realtà quotidiana, ma c'è chi dice d'averlo visto.
Certo, una volta ho scorto un paio folletti, sotto un cespuglio molto lontano, ma allora non mi è venuto in mente di andare a chiedergli se fossero degli scazzamurrieddhi o meno, inoltre indicandoli agli altri mi sembrò di scorgere delle espressioni incredule, divertite e addirittura qualcuno che rideva con le lacrime agli occhi.
Quindi, non vado in giro ad affermare di credere all'esistenza dei folletti.
Qualcuno al contrario, pur non avendo mai visto folletti, gnomi e fate, è fermamente convinto che gli scazzamurrieddhi siano reali perchè qualcun'altro (con aria seria e autorevole) ha raccontato di cavalli trovati al mattino con la coda finemente intrecciata, di mangiatoie misteriosamente riempite di prezioso fieno in tempi di stenti e privazioni e così via.
Lu Laùru è anche lo spirito incubo di Plinio, di Servio, di S. Agostino, di Petronio Arbitro, etc. con qualche piccolissima aggiunzione o cambiamento; è il morbo efialte dei nosografi che sorprende non di rado il dormiente supino, per modo da fargli parere che una forza esterna lo assalga e l'opprima.
S'ha idea molto confusa del Laurus, esso è un amalgama dei Lares e dei Penates: come quelli è l'"augurio della casa", e sarebbero le anime dei buoni antenati della famiglia, legate strettamente alla casa che si curano di proteggere; come questi, accompagnano sempre e dovunque della casa avita, giri o emigri dovunque la famiglia".
Peraltro qualcuno ha fiducia in gente che parla tranquillamente (con aria seria e autorevole) di passeggiate sulle acque, materializzazioni dal nulla, ingravidamenti senza coito in tempi di molto anteriori all'inseminazione artificiale senza far capire di sfuggita che si tratta di metafore, gente che poi, oltre a fare anche cose che ritengo apprezzabili, con scarsa cognizione di causa predica le corrette modalità di accoppiamento, di essere buoni e modesti e modestamente si dichiara infallibile.
Quindi, o imbecilli, potremmo metter su una bella Chiesa dello Scazzamurieddhu e (con aria seria e autorevole) sentenziare questo e quello, predicare bene e razzolare male, predire il futuro e mandare il malocchio, devastarci il neurone più di una volta l'anno per entrare in contatto con esseri soprannaturali e fare un casino di soldi, ma anche no.
Perchè, in fondo, non abbiamo mai visto uno scazzamurrieddhu.