MATEMATICA
EUCLIDE
Il suo 5° postulato per oltre 2000 anni, pur non venendo effettivamente dimostrato, è accettato da tutti
Il
postulato fu messo in dubbio dai greci del tempo di Euclide e dei secoli
successivi.
Proclo
(410-485 d.c.) criticò il postulato delle parallele sostenendo che
l’affermazione secondo cui le due rette, dato che convergono, si incontreranno
in un punto se prolungate, era possibile ma non necessaria. Egli portò a favore
della sua ipotesi l’esempio di un ramo di iperbole che si avvicina al suo
asintoto senza mai incontrarlo, asserendo che l’opposto della conclusione di
Euclide poteva perlomeno essere immaginato. Proclo diceva: “E’ quindi
chiaro da ciò che dobbiamo cercare una dimostrazione del presente teorema e che
esso è alieno dal carattere speciale dei postulati”.