Narciso
Il significato di questo fiore, ovvero autostima, vanità ed incapacità d'amare,
è da far risalire alla storia di Narciso, un giovane e splendido pastore di
cui Ovidio parla nel terzo libro della Metamorfosi. Narciso è rappresentato
come un ragazzo molto vanitoso e completamente ammagliato dalla sua stessa
bellezza ed incapace, proprio per questo, di carpire la vita ed i sentimenti
che la sua bellezza suscitava in tutte le fanciulle. Un giorno, mentre
ammirava tutto il
suo splendore nelle acque di uno stagno, Narciso divenne
"bersaglio" di Cupido che, per beffarsi del giovane, gli truccò la
faccia e gli scompigliò i capelli. Narciso, nel tentativo di recuperare il
suo viso, cadde in acqua e morì. sulle sponde dello stagno nacquero dei
narcisi che chinavano il capo sull'acqua alla ricerca del proprio riflesso.
Dal termine narciso sono derivati gli aggettivi narcisista e
narcisistico ed il sostantivo narcisismo che indicano la tendenza
a contemplare con eccessivo compiacimento la propria persona e la propria
personalità.
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