P R E F A Z I O N E
Desidero far conoscere ai miei Concittadini il prezioso tesoro che si conserva nell'Altar Maggiore della nostra Cattedrale, i Corpi cioè degli otto Santi Martiri Comprotettori della nostra Città, mi sobbarcai alla dura fatica di raccogliere ed ordinare tutti i documenti che spargono la loro luce su questo caro soggetto; ed ora son lieto di poterli pubblicare per le stampe a gloria di Dio, ad onore dé servi suoi, e a spirituale vantaggio di tutti i lettori.
Limitandomi a fare qualche osservazione nei Sommarii che mando innanzi a ciascun documento, invece di tessere questa storia colle mie parole, voglio che il lettore se la formi da se stesso, mediante la cognizione di tutti gli atti che si riferiscono alla invenzione e traslazione di queste insigni Reliquie, che io chiamo a ragione di Tesoro della nostra Cattedrale. Se le altre chiese vantano tesori di ricchezze, di ori, di argenti, di marmi preziosi, di statue e di quadri, noi non abbiamo da invidiare la loro sorte, perché possiamo gloriarci di possedere ben otto di quei Santi e preziosi Corpi, dé quali uno solo potrebbe formare la gloria delle più insigne Basiliche.
E un tesoro spirituale, è vero, e in questi tempi di materialismo non riscuoterà presso i mondani la stima che merita. Ma io scrivo per i miei Concittadini, i quali e per la fede, che grazie a Dio conservano nei loro petti, e per la speciale protezione onde sono favoriti da questi santi gloriosi Martiri di Gesù Cristo, non potranno certamente non gradire questa breve storia destinata a far conoscere come e quando la nostra Città ebbe la fortuna di accogliere le loro sante Reliquie e di mettersi sotto il valevole loro patrocinio.
Apro il lavoro col mandare innanzi un piccolo cenno storico di tutti gli otto Servi di Dio, e lo chiudo con altro breve cenno del magnifico quadro che li rappresenta al nostro sguardo. Facciano Essi che, mediante l'imitazione della loro fortezza nel confessare la fede di Gesù Cristo, meritiamo un giorno d'essere ammessi al godimento del loro premio in Cielo.