Documento XVIII°

Sommario: Di quando in quando godono gli Ortani di celebrare con straordinaria divozione e pompa la Festa dei loro santi martiri Comprotettori come rilevasi dalle memorie lasciateci di nostri antenati. Si narra qui ciò che si fece a questo proposito nell'anno 1879 riportandosi l'Atto della Curia Ecclesiastica perché serva d'ammaestramento e di stimolo ai nostri nepoti.

Curia Ecclesiastica Generale di Orte

In nome di Dio, Così sia.

Lì 19 Maggio 1879

 A perpetua memoria della cosa

L'Ill.mo e Rev.mo Mons. Domenico Mignanti Vescovo di Orte, Civita Castellana e Gallese, volendo soddisfare al pio desiderio di molte persone, benignamente concesse che nel corrente anno 1879 il 18 Maggio, ricorrendo la Festa della Traslazione dè Santi Martiri Marco, Timoteo, Quirino, Dionisio, Apollonio, Aureliano, Dorotea, e faustina, si facesse una solenne Processione coll'Urna che si conserva sotto l'Altar maggiore di questa Cattedrale. Quindi è che il 16 maggio corrente la detta S.E. Ill.ma e Rev.ma, coll'assistenza del Rev.mo Capitolo e Clero, nonchè dell'Ill.ma Deputazione Municipale aprì la porta che resta nella parte posteriore dell'Altar Maggiore e riconosciute e venerate le insigne Reliquie, cantando il capitolo e il clero - "Rex Gloriose martyrum" - coll'aiuto dei Leviti estrasse l'Urna in cui riposano i Corpi dé Santi Marco e Timoteo, e la fece collocare nella Sacrestia per esporta il dì seguente alla venerazione dei fedeli. Visitate ancora e subito rimesse al loro posto le altre casse nelle quali si conservano i Corpi degli altri Martiri, chiuse la porta e restituì le chiavi l'una al Rev.mo capitolo, l'altra ai rappresentanti del Municipio.

Frattanto l'Urna, alla quale fu soprapposta la tazza che contiene le Reliquie di tutti insieme i Santi Martiri, viene ornata di lumi e di veli preziosi, e il dì appresso cioè il 17 Maggio Vigilia della Traslazione, avanti che S.E. Ill.ma e Rev.ma pontificasse i primi Vespri entrato in sacrestia coll'accompagnamento del capitolo e clero incensò l'urna la quale poi elevata dalle mani dei leviti precedendo la Croce il clero e il capitolo e seguendo molto popolo fu portata in giro per tutta la chiesa cantando l'orchestra - "Rex Gloriose Martyrum"- finché pervenuta la processione al Presbitero fu collocata l'urna sovra apposita mensa e vennero cantati i primi vespri.

Dal momento che le Sacre Reliquie furono esposte alla pubblica venerazione, una grandissima moltitudine di fedeli genuflessa innanzi ad esse non cessò di levare fervide preci ai Santi Patroni. Al seguente mattino poi dopo la solenne Messa Pontificale, con pompa straordinaria coll'intervento dei confratri delle pie aggregazioni, del clero del capitolo, e di S.E. Ill.ma e Rev.ma e di una grandissima turba di cittadini e forestieri col ministero del Leviti fu portata la Sacra Urna per tutta la città sostenendo le aste del baldacchino i confratri del S.S. Sacramento. La divota processione fu rallegrata da pii cantici, dal suono di musicali strumenti, da fiori gettati dalle finestre e sparsi per le vie, da veli e da lini che ornavano le pareti, finita la quale, Mons. Vescovo tenne un sermone molto opportuno all'affollato popolo sulla necessità d'imitare le virtù dè Santi Martiri, e data quindi colle loro reliquie la trina benedizione fu posto fine alla solenne Cerimonia.

Anche nelle ore pomeridiane la moltitudine fece corona alla Sacra Urna, e dopo i vespri, aperto l'adito del Presbiterio, moltissimi si accostarono a baciar divotamente le sacre Reliquie.

Il giorno 19 poi del detto mese l'urna che era rimasta esposta alla pubblica venerazione, circa l'Ave Maria della sera fu portata di nuovo in giro nell'interno della Chiesa, e poscia Mons. Vescovo coll'assistenza del capitolo, del clero, della deputazione municipale e del popolo, cantato solennemente l'inno di grazie, e dato da S.E. Ill.ma e Rev.ma la trina benedizione, la ripose colla massima riverenza nel suo luogo, lasciandovi sopra, perchè serva di ricordo ai posteri, questa memoria stesa in tre copie originali insieme coll'altra che vi avea trovato sopra e la cui copia si conserva nella Cancelleria Vescovile.

Compiute le quali cose S.E. Ill.ma e Rev.ma chiuse la porta e consegnò le chiavi tanto al Rev.mo capitolo quanto agli Ill.mi municipali. Sia questa solenne supplicazione e questo straordinario onore dè Santi Martiri Comprotettori pegno di grazie e di benedizioni su questa città, su tutta la chiesa e sull'intera società. Fatto e letto il giorno il mese e l'anno predetti presso la tomba dè Santi Martiri, e per testimonianza della verità della cosa insieme a S.E. Ill.ma e Rev.ma si sottoscrissero  i seguenti Ill.mi e Rev.mi Signori:

Loco † Sigilli Episcopalis

† Domenico Vescovo - Achille Conte Nuzzi Can. Decano - Vincenzo Baldini Can. Decano - Timoteo Can. Pasquinangeli Segretario del Rev.mo Capitolo.

Loco † Sigilli Municipalis

Testimoni e Sacerdoti che portarono l'Urna per la città - Pasquale Canfora - Egidio Canali - Mariano Santori

- Vincenzo Troncarelli.

 

Valerio Pasquinangeli Test. - Domenico Ralli Test.

Così è: Amadio Priore Orlandi Parroco di S. Pietro Apostolo Cancelliere Vescovile.