PREGHIERE

Per il Triduo e Festa dé S.S. Martiri nostri Comprotettori

PRIMO GIORNO

della Fede dé S.S. Martiri nostri Comprotettori

 

Gloriosi Martiri di Gesù Cristo e nostri amatissimi Comprotettori Marco, Timoteo, Quirino, Dionisio, Apollonio, Aureliano, Dorotea e Faustina, umilmente prostrati innanzi al Vostro Altare, noi veneriamo in esso i Vostri Santi Corpi e ringraziamo Iddio del favore accordato alla nostra città di possedere e custodire si prezioso tesoro. Ma nell'atto che ammiriamo e veneriamo i vostri gloriosi avanzi, ci è dolce di sollevare lo sguardo al Cielo, ed ivi contemplare le vostre anime coronate di gloria immortale, adorne di palme immarcescibili e raggianti di eterno splendore. Oh! voi felici che fermi nella fede di Gesù Cristo non dubitaste per suo amore di spargere il gran secreto che vi rese così grandi, così forti da disprezzare gli agi e i comodi della terra, da incontrare animosi i più squisiti tormenti, da consegnare i vostri corpi alle battiture, ai flagelli, agli eculei, alle spade, alla morte. Fu per la fede che voi sospirando unicamente a Gesù vinceste la crudeltà dei carnefici e trionfaste della tirannide pagana. I vostri Corpi caddero è vero sotto il peso e l'atrocità dei tormenti, ma intanto con libera fronte e con santo coraggio sosteneste da forti innanzi ai tribunali la fede di Gesù Cristo ed ora mentre le anime vostre trionfano in cielo e i profumi la venerazione dei popoli.

Oh! noi ci rallegriamo della vostra vivissima ed eroica fede e ci confondiamo altamente nel vedere che la fede nostra a confronto della vostra è così debole, così languida che teme perfino d'una parola, d'una beffa, d'uno scherno qualunque. Ah! e che faremmo noi se tornassero i tempi in cui viveste voi, tempi di persecuzioni, di carneficine e di sangue? Che risponderemmo noi ai tiranni i quali con la spada in mano ci domandassero conto della nostra fede? Resisteremmo noi ai flagelli, agli eculei, alla morte noi che temiamo perfino le vuote ciance dei miscredenti? Ah! nostri Santi amorosi e potenti Comprotettori, innanzi allo spettacolo della vostra invitta fede noi deploriamo d'averla così fredda e paurosa e ai piedi del vostro Altare, avanti alle vostre spoglie imporporate di sangue, imploriamo umilmente da Voi un raggio di quella fede che ardeva nel vostro cuore, affinché confessando e praticando liberamente e fedelmente, senza umani rispetti e senza paura la Religione di Gesù Cristo, meritiamo d'essere un giorno coronati con Voi di gloria immortale nel S. Paradiso. Così sia.

Tre Pater Ave e Gloria        Inno  Rex Gloriose Martyrum

ORATIO

Deus, qui nos concedis Sanctorum martyrum tuorum Marci, Timothei, et Sociorum commemorationem colele : da nobis in aeterna beatitudine de eorum societate gaudere. Per Christum Dominum Nostrum.

II° GIORNO

Della Speranza dei S.S. Martiri nostri Comprotettori

Illustri Martiri di Gesù Cristo e nostri amorosi Comprotettori Marco, Timoteo, Quirino, Dionisio, Apollonio, Aureliano, Dorotea e Faustina, innanzi al vostro sacro Altare vi presentiamo l'umile omaggio della nostra divozione, e vi preghiamo di gradirlo dal vostro soglio della gloria celeste. Se abbiamo ammirato con piacere la vostra eroica fede, non meno caro ci si offre lo spettacolo della vostra speranza. Essa era proporzionata alla vostra fede e perciò dovette essere accesa quanto mai, e piena di vigore del vostro petto. Guidati dagli splendori di questa bella virtù che vi scopriva il gran premio e l'eterna corona che Dio tiene preparata nel suo regno ai servi fedeli, voi riputaste lordura e fango tutte le ricchezze della terra, vanità e fumo tutti i suoi onori, ludibrio e vergogna i suoi piaceri. Sulle ali della speranza sollevati agli eterni gaudii del cielo, voi per meritarli affrontaste i tormenti, i supplizi, la morte, e così odiando santamente voi stessi in terra vi apriste il sentiero, e vi assicuraste un posto nel regno celeste, Oh! quanta gioia gustate ora nel seno di Dio al riflesso che voi disprezzando i beni caduci della terra faceste acquisto dei beni eterni del Paradiso. Voi correste dietro a quel Re della gloria che guida al cielo chi disprezza la terra. Qui respuentes terrea perducit ad coelestia. Oh! voi beati che assicurata avete la vostra eterna felicità, ed ora non solo senza mestizia, ma con grande allegrezza ripensate ai tormenti che la speranza vi dipingeva belli e soavi per l'acquisto del regno dé cieli. Dal vostro glorioso trono volgete uno sguardo a noi vostri clienti e divoti e muovetevi a compassione de nostri miseri cuori così attaccati alla terra, così impigliati nelle sue vanità. Ah! fateci comprendere che non possiamo arrivare al possesso dé veri ed eterni beni del cielo se non mediante il disprezzo dé falsi e fugaci della terra. Ravvivate adunque nel nostro cuore il raggio benefico della cristiana speranza, mediante la quale calcando animosamente le ricchezze, gli onori e i piaceri mondani, e solo sospirando alle ricchezze, agli onori, ai piaceri celesti possiamo anche noi un giorno ricevere una corona immortale dall'eterno Re della Gloria. Così sia.

Il resto come nel primo giorno.

 

III° GIORNO

Della Carità dé S.S. Martiri nostri Comprotettori

Incliti Martiri di Gesù Cristo e nostri valevolissimi Comprotettori Marco, Timoteo, Quirino, Dionisio, Apollonio, Aureliano, Dorotea e Faustina eccoci al vostro glorioso sepolcro a rendervi un tributo di venerazione e di amore. La vostra fede fu invitta, la vostra speranza animosa, ma chi potrà misurare, come si deve, l'ardore vivissimo della vostra carità? A guisa di fornace ardentissima le cui fiamme parte s'innalzano al cielo, e parte si spandono attorno, non altrimenti la carità vostra, dividendosi in due fiamme, portava il vostro cuore ad amare Iddio sopra tutte le cose, ad amare il prossimo come voi stessi. Chi può ridire quanto fosse grande il beato incendio onde ardeva per Gesù Cristo il vostro cuore ? Ah!Gesù era la vostra vita, il vostro pensiero, il vostro affetto, il vostro tutto. Per amor di Gesù trovaste leggere le catene, gloriosi gli obbrobri, soavi le pene, bella e desiderabile anche la morte. Si perda tutto, ma non si perda Gesù ! Ecco il grido dell'amore che vi faceva sospirare a Gesù come al centro della vera felicità. Gesù aveste nel cuore, Gesù nel labbro, Gesù avanti ai tribunali, Gesù innanzi ai tormenti, Gesù in vita, Gesù in morte. Oh! fiamme beate di amore che consumarono, è vero, i vostri corpi e ne fecero un gradito olocausto al Signore, ma che santificarono le vostre anime e le fecero degne della gloria celeste.

L'amor di gesù accese nei vostri petti anche l'amore de' vostri simili, e imitatori fedeli del Redentore, non solo perdonaste di cuore ai vostri carnefici, ma ripeteste per essi la preghiera di Gesù: <<Padre perdonate loro perchè ignorano quello che fanno>>. Al vivo incendio di tanto amore e verso Dio e verso il prossimo oh! quanto mai restiamo confusi, nostri benevoli Comprotettori, nel vedere che il cuore nostro è freddo verso Dio, e freddissimo verso il prossimo. Ah! per quella doppia fiamma di amore che non si è estinta anzi si è accresciuta nelle vostre santissime anime in cielo deh! vogliate communicare una scintilla al nostro misero cuore, affinché dopo di vere amato il nostro buon Dio sopra tutte le coese, dopo di avere amato come noi stessi il nostro prossimo, meritiamo, come voi, di andar naufraghi nell'eterno pelago del celestiale amore. Così sia.

Il resto come al primo giorno.

Preghiera pel giorno della Festa

Gloriosissimi Nostri santi Comprotettori Marco, Timoteo, Quirino, Dionisio, Apollonio, Aureliano, Dorotea e Faustina valorosissimi Martiri di Gesù Cristo, umilmente prostrati avanti al vostro Altare veneriamo in esso le vostre preziose spoglie degnissime di esser coperte col manto della gloria, ornate di palme e corone immortali a scorno dell'empietà e dell'inferno, a trionfo e decoro della nostra santissima Religione. Noi vi presentiamo il tributo del nostro più divoto ossequio, e ci rallegriamo con Voi per quell'alto posto di gloria a cui Dio vi sollevò fra gli splendori de' Santi. Con tutto il fervore del nostro spirito vi supplichiamo d'interessarvi per noi poveri, ma sinceri vostri devoti, affinché possiamo godere e in vita e in morte il frutto della vostra efficacissima protezione. Voi che ora siete sicuri della vostra felicità, dimostratevi solleciti della nostra salute, e quel zelo che v'incendeva in terra per la gloria di Dio e per il bene delle anime impiegatelo a nostro vantaggio ora che regnate impassibili e glorificati nel cielo.

Rimirate sempre con parziale affetto questa nostra città e campagna, che nella vostra gran protezione tutto confida. Allontanate da noi il peccato la discordia, le carestie, li malori e tutti i divini flagelli. Difendete e preservate questo nostro territorio da grandini, tempeste, maligne nebbie, perniciosi effetti de' nostri peccati. Ottenete la divina grazia alle anime, la salute ai corpi, l'abbondanza ai raccolti, la provvidenza, la pace e il santo timore di Dio alle Nostre famiglie. Pregate per noi il divin Salvatore e la sua santissima Madre, perché ci accordino perdono, grazia e benedizione. Esaudite le nostre preghiere e gradite questo tenue ma sincero tributo della nostra divozione, e fate che menando vita giusta, fedele e cristiana meritiamo un giorno di venire a godere della vostra gloria in Cielo. Così sia.

Il resto come negli altri giorni, meno l'orazione ch'è la seguente: OREMUS "Deus qui nos annua sactorum Martyrum tuorum Marci, Tinothei et Sociorum solennitate laetificas: concede propitius, ut quorum gaudemus meritis accendamus exemplis. Per Christum Dominum Nostrum Amen"