Ho letto con interesse le sue osservazioni. Lei ha perfettamente
ragione. Il sistema sanzionatorio non "pesa" le sanzioni in base alla
capacità contributiva e quindi un povero paga, in proporzione al
reddito, sempre più di un ricco, anche quando si tratta di una multa
per divieto di sosta. Così come accade per tutte le imposte indirette,
IVA, bolli e francobolli, ecc.. Ma non credo sia praticabile quanto
propone, uno sventagliamento delle sanzioni e pene pecuniarie varie,
mettendole in relazione alla capacità di reddito del singolo e non solo
dell'illecito commesso. Ma, a questo punto, perché limitarsi al
reddito? E la Costituzione? E il contenzioso che ne deriverebbe?
Pensi poi a tutti i finti nullatenenti, mafiosi, cammorristi o,
più banalmente. evasori fiscali, che si troverebbero avvantaggiati
anche nele infrazioni del codice stradale? Che ne pensa? La saluto e
ringrazio per l'attenzione,
Luana Zanella