http://www.eracle.it/letteratura/flash_libri/ebano.asp
Tratta
dell’Africa svelandone il fascino, la complessità, i problemi e molte
curiosità, ma soprattutto a mio parere, i meccanismi di potere, che ahimè,
sono tutt’altro che perfetti e democratici.
Si
capisce come avventurieri locali riescano spesso, anche se non sempre, ad
arrivare al potere, emergendo abilmente da controversie interne. Ed è facile
intuire come si possano capire al volo con avventurieri esterni, occidente
compreso.
Il secondo è NON C’E’ FUTURO SENZA PERDONO
di DESMOND TUTU
http://www.feltrinelli.it/schede/88-07-17054-X.html
http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=880717054X
Perdonare
centinaia di assassini solamente in cambio della loro confessione? Vi sembra una
cosa possibile e giusta?
E’
ciò che è accaduto in Sudafrica, subito dopo la fine dell’apartheid, con la
Commissione per la verità e la riconciliazione, istituita da Mandela e di cui
Desmond Tutu, vescovo anglicano premio Nobel per la pace nel 1984, ne è stato
il presidente.
il terzo è
ESSERE SENZA DESTINO di IMRE KERTESZ Feltrinelli
Bellissima analisi del viaggio di andata e ritorno in un campo di concetramento realmente vissuto dall'autore. Illuminanti le frasi finali del libro:
"Non esiste assurdità che non possa essere vissuta con naturalezza e sul mio cammino, lo so fin d'ora, la felicità mi aspetta come una trappola inevitabile. Perchè persino là, accanto ai camini, nell'intervallo tra i tormenti c'era qualcosa che assomigliava alla felicità. Tutti mi chiedono sempre dei mali, degli 'orrori': sebbene per me, forse, proprio questa sia l'esperienza più memorabile. Sì, è di questo, della felicità dei campi di concentramento che dovrei parlare loro, la prossima volta che me lo chiederanno. Sempre che me lo chiedano. E se io, a mia volta, non l'avrò dimenticata."
IMRE KERTESZ , nato a Budapest nel 1929, è stato deportato nel 1944 (qindicenne) ad Auschwitz e liberato a Buchenwald nel 1945. Traduttore di Freud, Nietzsche, Canetti, Wittgeinstein e altri, ha scritto pezzi teatrali per finanziare la propria carriera di scrittore.
Impiegò dieci anni a scivere questo "romanzo" e per molto tempo nessuno glielo pubblicò, quando finalmente nel 1975, apparve in Ungheria, venne totalmente ignorato e l'autore messo al bando. Dovette attendere il crollo del Muro per vedere riconosciuta la sua opera, in patria e all'estero.