i problemi di giustizia distributiva e delle
corrispondenze al reddito delle multe, sono aspetti che giudici, avvocati e
amministratori è giusto che si pongano. Io non sono un esperto in questo
campo. Potrei però dirti che, dal punto di vista morale e religioso che Dio
non ha al posto del cuore un computer, non contabilizza le nostre mancanze,
non sta con la bilancia a pesarle: Lui guarda il cuore dell'uomo, le sue
intenzioni...perciò - diceva S.Tersa d'Avila - anche un filo di cotone può
trattenere un uccello nel vibrarsi in volo. Ti saluto +P.Filippo
Sono convinto che Gesù si sia occupato di
giustizia più di quanto comunemente si pensi.
Credo che la frase presente nei tribunali: LA
LEGGE E' UGUALE PER TUTTI sia Sua. Come appunto, il concetto di uguaglianza
che sta alla base dell'intero ordinamento giuridico.
Ha indicato la strada, ma ha lasciato a noi il
compito della "contabilizzazione", della realizzazione, della
applicazione, epoca per epoca, con o senza computer. Credo.
Ammiro molto chi come Lei si dedica al prossimo.
Mi piace sentir parlare di solidarietà. Ma credo che prima dobbiamo essere
giusti e dopo solidali. Essere giusti è obbligatorio. Essere solidali è un
merito in più, che non esime dal primo dovere, che è la giustizia. Ho paura
che ci droghiamo (mi riferisco all'Occidente in genere) di solidarietà,
per non affrontare il problema giustizia.
Se io o la "mia" idea le sembriamo
degni ne parli in giro. Non si sa mai.