..le iniquità di
questo tipo esistono dalla notte dei tempi e...
Perchè è dalla notte dei tempi che le
sanzioni non sono proporzionate.
non tiene conto della variegata popolazione
italiana, di quanti vivono con redditi in nero o grigio, e quindi stabilire
quanto guadagna uno risulterebbe sempre piuttosto difficile.
E' sempre questione di iniziare una spirale di legalità che porterà alla
trasparenza, alla correttezza dei dati, alla sincerità oggigiorno
impensabile. Con la Proporzionalità della legge, questa spirale si inizia
dall'alto.
...se la sua idea riguarda
l'applicazione di pene pecuniarie proporzionali, tenga conto che in Italia
vengono incassate solo nella misura del 3% di quelle irrogate.
Il problema non credo stia (o
stia prevalentemente) nelle sanzioni ma nelle regole di procedura. Piercamillo
Davigo magistrato.
Sicuramente le regole di procedura porranno
parecchi ostacoli.
Ma le regole di procedura sono state volute
ad arte. Le sanzioni proporzionate al reddito e al grado
sociale colpirebbero con tali "sberle" da migliorare la "volontà"
dei ceti più potenti, che viceversa se rimane quella attuale troverà sempre,
con la forza del danaro e della connivenza, un modo per fare (spesso) i propri
comodi. Se verranno sistemate le regole di procedura, magari agirà sui
direttori delle carceri (per dirne una), ma se gli verranno tolti miliardi a
migliaia, (in proporzione a quelli posseduti), gli verrà tolta la forza
per corrompere (in qualsiasi punto) il sistema. Si potrebbe
addirittura parlare di comunismo mirato, perchè sarebbero
quasi-nazionalizzazioni. Che ce ne importa di vedere Gardini o i
dirigenti Montedison in galera. Meglio togliergli metà o tutto (a seconda
della gravità dei reati naturalmente) il loro patrimonio.
E si innescherebbe un sano effetto a cascata. O
meglio svanirebbe il disastroso effetto a cascata attuale. Oggi il cattivo
esempio viene dall'alto.
La sua idea non è
affatto nuova, ed il nostro codice penale già conosce, nell'art. 133 bis
c.p., la possibilità che il Giudice, in sede di commisurazione della
pena pecuniaria, tenendo conto delle condizioni economiche del reo, aumenti
la multa o l'ammenda - - fino al triplo, quando assuma che la misura massima
prevista dalla norma sanzionatoria applicabile sia inefficace proprio alla
luce delle condizioni economiche del reo.
Non dimentichi, quando auspica soluzioni con pene "miliardarie",
che il nostro ordinamento penale è informato al principio costituzionale di
legalità del reato e della pena, sì che non si possono prevedere - senza
altrimenti violare la Costituzione - pene "libere" di volta in
volta create dal Giudice, che in tal modo, "inventerebbe" una
sanzione al di fuori della previsione legislativa, con un evidente strappo,
anche, dei princìpi di uguaglianza formale, di cui all'art. 3 I° co, della
Costituzione.
Trovo che l'art. 133 bis c.p. sia già un buon strumento, che forse potrebbe
essere inasprito, ma tenendo conto dei limiti Costituzionali come sopra
sintetizzati.
Ne approfitto per precisare che auspico
appunto un calcolo delle sanzioni proporzionato al reddito e al grado
sociale del reo, stabilito per legge, A livello costituzionale. Non
a discrezione del giudice. Naturalmente
la proporzione pura può portare, nei casi di reddito più elevato, ben
oltre il triplo dell'importo stabilito. Si può arrivare a centinaia
anche migliaia di volte l'importo base. E questa la considero una
grossa e benefica novità. Si
innescherebbe secondo me, una spirale di sempre maggior legalità, che
parte dall'alto. Al contrario di ciò che avviene oggi dove è il cattivo
esempio a venire, troppo spesso, dall'alto,
Si legga, se vuole. della multa record di 150
milioni di lire, comminata in Finlandia, per un eccesso di velocità.
E provi a pensare perchè non se ne sa nulla in Italia.
Coraggio, continua la tua ricerca,
ma non fermarti a specchiarti troppo nella tua originalità. Narciso è in
agguato.Don Pietro Lepre.
>non fermarti a specchiarti troppo ,,,Narciso è
in agguato.
Ne sono tanto convinto anch'io che mi chiedo
continuamente "perchè porto avanti questa idea?"
(proporzionalità della legge) Per desiderio autentico di vedere più
giustizia nel mondo, o per illusione di diventare qualcuno in caso di
successo di questa idea? Continuo a rispondermi come ho scritto sulla mia
autopresentazione. 50 e 50. Credo che siamo tutti una miscela
di egoismo e altruismo. Io senz'altro. Ama il prossimo come te
stesso, non di più. Non posso che sperare di non essere
beccato
, anzi di non essere stato già beccato da Narciso.
...ognuno nel suo piccolo
dovrebbe interessarsi e impegnarsi a cambiare le cose....
A volte "il piccolo" di qualcuno è così piccolo da far più
danno che bene. Ognuno deve fare in proporzione (è una mania) a ciò che
il destino, Dio, ect, lo ha reso in grado di fare. Ognuno deve
"cercare" i suoi limiti, non solo inferiori ma anche superiori.
Temo che pensare che ognuno deve fare un po', equivalga a pensare che
tutti dobbiamo "dare" la stessa "quantità" e ciò apre la strada a sentirsi a posto confrontandoci con chi ha fatto
poco o niente.
...se crediamo di cambiare il mondo in un attimo non riusciremo mai a
farlo....
Non ho mai pensato di poter
cambiare il mondo..... fino a quando (1996) mi è saltata in mente
quest'idea, banale, ma rivoluzionaria, secondo me, del proporzionare le
sanzioni al "potere" degli individui. Da quel giorno sono
convinto che il mondo migliorerà e scoprirà questa idea. Per più di tre
anni ho pensato che qualcun altro più "importante",
intelligente, in gamba, titolato di me, l'avrebbe presto tirata fuori. Poi
ho cominciato a scriverne su un libro, anche per documentare (1998) di
averci pensato anch'io. Poi ho scoperto internet e ne ho discusso con
esperti e ho verificato come nessuno pare averci pensato nei termini che dico io. Poi ho scoperto che in Finlandia viene applicato questo calcolo,
da pochi anni. E la mia convinzione si è molto rafforzata. A proposito,
chi conosce le lingue, non potrebbe fare una piccola ricerca in inglese,
circa i tempi e i modi e ad opera di chi in Finlandia e paesi scandinavi
si è introdotto questo concetto? e farmi sapere? Credo
che in quei paesi sia venuto in qualche modo naturale e non si siano resi
conto della rivoluzionarietà della cosa. E comunque in quei paesi
stanno andando, economicamente, alla grande. Sono sistemi che funzionano.
Comunque... mai pensato di cambiarlo
in
un attimo.
..ci vorrebbe ben
altro...
Cosa?