Aforismi
Di Gemma Forti
Oltre
l’uomo? Non il divino, il femminile, ma una semplice destrutturazione tra io e
il corpo
Giochi
proibiti o abusi sessuali. Sono sempre esistiti. Perché solo oggi se ne parla
con tanta sorpresa e indignazione?
Buona
parte delle donne: “Non è che io ti tradisca intenzionalmente. E’ più
facile che mi si presentino occasioni, che io evito, in ogni caso. Tutto in me
è più visibile, anche quando viene fatto intravedere. Pertanto con
colpevolizzarmi. Tu, invece, dovresti evitare di fare il cacciatore. E’
umiliante per me, ma lo è anche per te. Qualcuno può pensare che non ti
soddisfo pienamente”.
La
stessa donna all’amica del cuore: ” Se non tradisco Gianni non mi sento
capace di sedurre, di trasgredire. E poi per me è una conferma della mia
continua capacità di conquista”.
Dal
tradimento alla confessione.
Il
dolore è la reazione della vittima. Per il colpevole non c’è solo gusto per
la macchinazione, ma anche la doppia soddisfazione di averlo fatto e di aver
raggiunto lo stato di liberazione.
Se
i gesti, le mani, gli occhi, i tic parlano di noi più di tante parole, vuol
dire che ormai ogni nostra frase, grido, invocazione, sussurro non contano più
nulla. Siamo all’inflazione e inutilità del linguaggio, per essere stato
troppo usato e poco utilizzato.
Se
la mente, per funzionare ha bisogno dello specialista, vuol dire che siamo
diventati automi in balia degli altri. Al male della nostra vacillante pratica
di vita, si aggiunge il dover accettare tanti suggerimenti prefabbricati che con
la nostra natura hanno poco a vedere.
Il
mio corpo lo offro a tutti. Ma il mio cuore, l’animo, la mente a chi veramente
mi coinvolge in un meandro di morbosa illegalità e di non senso.
L’anima
duole quando il cuore non palpita.
Gli
amori muoiono. L’amore vive fin quando è alimentato da un pur qualsiasi fuoco
fatuo che, se non prende il lancio dovuto, annaspa, s’increspa, vacilla, pur
proseguendo ad ardere, fin quando, restando senza carica, si spegne.
A
poco servono surrogati e stimoli se non c’è la carica base che va a colpo
sicuro, anche quando è illusorio.
Amo
un’unica parte del corpo femminile. La bocca. Nella bocca c’è tutto. La
vulva, il madore, il calore, la salivazione che inumidendomi mi fa sussultare.
La bocca precede la gola, altro contenitore di inesauribili appetiti. Dicono che
per questo sono “disturbato”.
I
nostri governanti amano privarci del pane per renderci famelici ai loro voleri e
della poesia per renderci meno creativi. Gli unici creativi tollerati sono
quelli che per ragioni pratiche rendono anche allo stato.
Gli
altri, anche se sono validi, ma poco ingranati in tanti meccanismi della
burocrazia, sono condannati ad una perenne morte bianca.
Se facendo l’amore non dico parolacce, mi sento assente e impartecipe.
Desiderio
effetto di lentezza.
Aspetta
è la richiesta assillante di chi vorrebbe un amore svelato e dimostrato. Eppure
la fretta dell’amante ne accelera l’estinzione per bramosia.
Chi
troppo ama, desidera che si verifichi l’estinzione della sua passione.
Siamo
maniaci della felicità e per questo la desideriamo invano.
Da
Adamo ed Eva allo sposo globale e alla femmina copertina alta classe.
Dall’autenticità
all’assente virtualità. In nome di contatti prendi e fuggi regolati da un
mercato la cui regola prima è annullare l’autenticità e il piacere troppo
rischiosi.
Mercato
del piacere, del sesso, della finanza, dei sentimenti, dello spettacolo,
dell’arte, della poesia, delle merendine, del lavoro, della religione, delle
droghe, della politica, della famiglia, dei rapporti di ogni ordine e grado,
dell’imperialismo bellicistico, dello sport, della scuola, delle figliolanze,
della giustizia, dei bimbi, della guêpière, dello smoking, delle movenze,
delle frasi amorose, delle linee erotiche, dei geni, degli amori (non più
personali ma strombazzati), dell’agonismo, dell’educazione, della provetta,
della politica, delle notizie, della salute, delle donne separate e dei padri
amanti, delle banche, dell’editoria, del petrolio, delle idee. Che altro?
Poesia.
Affare anomalo.
Famiglia.
Associazione a delinquere.
Società.
Fonte di ogni deviazione.
Matrimonio.
Tomba dei vivi.
Se
sei sposato, ogni donna può essere una rivale dell’altra; ogni uomo un
incauto pretendente della sposa e del consorte.
Invocazione
della fanciulla ben accasata. “Padre fai sì che il tuo potere mi dia lustro,
mi sostenga, mettendo in mostra tutto il tuo dominio che per amore mio
manifesti, tentando di sottomettere sprigionando baldanza, strapotere
all’occorrenza, in nome della tua cocca che per mezzo tuo diviene accorta, ma
senza di te anche paracula e disposta a tutto, pur di essere tua degna
seguace”.
Mio
Signore, rendimi malsano. La normalità mi opprime.
Vescovi,
andate a letto alle ventidue e trenta, mentre certi padri padroni guardano i
loro pezzi di carni in sporgenza, loro essenziale ragione di vita. Da loro
evacuano sostanze giallastre che generano ogni ben di dio che serve in parte ai
loro appagamenti. Il resto è riservato a perdizioni di tanti affiliati a regni
alterati e scioccati che un tempo erano almeno umani e che oggi sono sempre più
astratti e impartecipi.Tutto in nome di regole digital virtuali che favoriscono
l’impotenza, o la glacialità disumana.
Ascoltiamo la voce dei marciapiedi. E' più umana e sofferta di tanti predicatori social- politici che fanno venire la bava.
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