PRESENTA
Presentazione
Ho
provato a raccogliere e a raggruppare in grandi temi i pensieri annotati in
questi ultimi anni, quelli più significativi della mia vita, una vita che ha
subito cambiamenti, svolte, dolori, gioie improvvise e inaspettate, com’è la
vita degli uomini, ma nel mio caso tutte queste emozioni sono state vissute
intensamente, perché accadute troppo in fretta e tutte insieme.
Da
un’esistenza tranquilla e tracciata sui binari della consuetudine e
dell’ovvietà, sono stata catapultata dagli avvenimenti in un groviglio di
emozioni e sofferenze che stavano per sommergermi. Il travaglio interiore è
stato lungo e doloroso, poi una piccola luce ha cominciato a illuminare i miei
giorni, una luce che diventa sempre più vivida, troppo calda per credere che
sia reale.
Sono
certa che non è questa la dimensione stabile della mia vita, anzi, credo che i
cambiamenti non siano finiti e forse non finiranno mai. Quella sicurezza che
avevo raggiunto e perduto oggi mi fa paura. Preferisco una precarietà definita
e accettata come tale, per non soffrire ancora, per vivere compiutamente l'oggi,
senza pensare al domani che il destino mi preparerà.
Increspata
di spuma
Luce
abbagliante rifratta
In
mille colori
Calore
sulla pelle
Sabbia
sotto le dita
E
gioia
Di
non pensare
Sospesa
tra mare e sole
Ubriaca
di luce.
Arabeschi
delicati
di
pizzo candido
adagiati
su
tronchi scuri
spruzzati
di neve.
Paesaggio
fiabesco
pulito,
sereno.
Forse
è questo
il
candore
dell’anima.
protese,
il
vento vi reca
il
profumo del sole
lontano,
il
cielo promette
invano
tiepidi
azzurri.
Non
v’inganni
Il
gelido soffio di febbraio
né
la pungente aurora.
I
timidi tepori
del
meriggio
presto
colmeranno
la
vostra ansia di luce.
Non
più sottomessa
La
natura trionfa.
La
fatica è nel cuore
Pesante
di ricordi
E
di voci lontane.
Un
muro sbrecciato
Un
pozzo asciutto
Fantasmi
di una vita
Perduta
per sempre.
Nell’erba
si frantumano
Cristalli
di sole
L’aria
liquida rifrange
I
sogni lievi dell’alba.
Il
più dolce, lontano
Irraggiungibile
Parla
alla mente
Nel
velo del nulla.
Nel
pallido orizzonte
Brilla
per un attimo
E
poi si fonde
Con
la luce del giorno
Ogni emozione che raggiunge la mia coscienza è amplificata nel vuoto degli affetti più cari che vengono meno. Mi aggrappo alla rete dei ricordi come ad un’ancora capace di offrirmi quelle certezze, che svaniscono nel presente e intaccano anche le gioie passate. La memoria, rivissuta e cercata quasi con disperazione, ristabilisce quelle radici che danno ancora un senso alla vita.
le
dolci emozioni
che
hanno scosso
profondamente
il
tuo animo.
Irripetibili
svaniscono
in una nebbia
sottile
come
i sogni all’alba.
Deluso
e smarrito
ti
chiedi
se
veramente le hai vissute
o
piuttosto
non
hai provato
in
sogno
quella
fuggevole sensazione
di
felicità.
dei
doni della vita?
Non
da bambino
quando
incosciente
non
puoi apprezzarli.
Non
da ragazzo
quando
vivi
tra
mille divieti
e
ardi
dal
desiderio di crescere.
Non
da adulto
quando
i doveri
soffocano
i
brevi momenti di gioia.
E
da vecchio?
Guardandoti
indietro
rimpiangi
ogni
anno vissuto
perché
troppo tardi
comprendi
che
eri felice
e
non lo sapevi.
l’ala
oscura della morte
ci
ha sfiorati
in
un brivido di gelo
e
di stupore.
Di
tanti che eravamo
quanti
sono svaniti
in
un soffio
che
dura trent’anni!
Resta
una foto
ingiallita
di
ricordi
scolpiti
nel cuore.
E
quando tutti
saranno
passati
sfumerà
anche
l’ultima memoria
precipitata
nel Nulla.
a
cercare la felicità
accontentati
delle
piccole gioie
della
vita.
Uno
sguardo, in fiore
un
sorriso
fanno
bene al cuore
più
di un lampo accecante
e
subito spento.
Vivi
la
tua realtà
e
godi
dei
momenti sereni.
La
ricerca affannosa
della
felicità
appanna
lo smalto
dei
piccoli tesori
che
danno sapore
alla
vita.
Troppo
tardi comprendi
che
per cercare
quello
che non c’è
hai
sciupato
un
bene prezioso
perduto
per sempre.
E’
dolce piangere
nel
silenzio della notte
quando
tutto tace
e
i ricordi affiorano
alla
mente.
Piangere
su un mondo perduto
che
ricordiamo
dolce
e sereno.
Quegli
anni lontani
parlano
di giochi,
di
baci, di amici.
Nel
velo dei ricordi
i
contorni sfumati
si
confondono
e
portano al cuore
una
dolcezza nuova.
Lo
sguardo annebbiato
di
lacrime
cerca
un futuro.
Ti
scopri ricca
di
ricordi,
ancora
capace d’amore,
l’animo
gonfio
di
sensazioni,
di
gioia raccolta
e
gli occhi cedono molli
al
pianto segreto.
LACRIME
Le
lacrime
allentano
per un attimo
il
nodo del cuore
ma
non offrono
che
un breve sollievo
Il
dolore spia
dietro
le ciglia umide,
tende
agguati
alla
coscienza
vuota
e fredda.
Nulla
può
riportare il sorriso
e
la gioia di un tempo
quando
felice vivevo
nel
mondo d’inganni.
Quel
mondo è crollato
col
suo cielo di carta
ed
è precipitata con lui
nell’abisso
la
mia vita
Dove
siete, teneri anni d’infanzia?
Dove
vi nascondete
dolci
sensazioni di gioia
che
allora riempivate d’amore
La
mia piccola vita?
Capricci,
delusioni,
piccole
contrarierà di quegli anni
scaldano
ugualmente il cuore
di
nostalgia e di rimpianto.
Invano
li cerco
In
fondo alla coscienza
tra
sprazzi di ricordi
sfilacciati
e confusi.
Eppure
a suo tempo li ho vissuti.
Erano
la mia vita
e
ora sono sciolti
nel
nulla dell’anima
Vivere
è come morire,
lasciare
brandelli di sé
in
un pozzo buio
e
non riconoscersi
nelle
pieghe degli anni
perché
la parte migliore,
più
fresca e felice,
è
morta vivendo.
Il
colpo brutale
e
inatteso
ti
mozza il respiro
Nel
buio dell’anima
cerchi
frammenti
di
vita
e
un appiglio
per
non smarrirti
Un
esile filo
d’erba
sostiene
il tuo mondo
infranto
Nel
cielo
una
timida stella
guida
il cammino
alla
ricerca
di
uno spiraglio
di
luce
VELENO
Il
tossico
Delle
parole
Penetra
nella mente
Goccia
a goccia
Impregna
il cuore
e
paralizza la coscienza…
Quel
veleno crudele
corrode
l’anima
e
ti senti svuotato
perché
sei morto dentro
ma
devi vivere
Il
campanile proteso nel cielo
la
piazza antica
la
chiesa barocca.
Dolci
immagini scolpite
nella
mia coscienza di bimba
Il
suono festoso di voci
e
campane
nelle
grandi arcate d’ infanzia
e
la nonna, la nonna amorosa
pronta
al sorriso e al canto
Ferrere.
Primi
ricordi di caldi affetti
teneri
anni d’infanzia felice.
Ferrere.
Profumi
d’estate
di
amici, di giochi, di feste,
di
volti bruciati dal sole
mi
accogli ogni volta
materna,
consoli
il mio pianto
Adesso
ogni cosa è dissolta
nelle
pieghe del tempo
i
sogni di bimba
la
nonna, la casa,
la
vita di allora.
Quel
mondo finito nel nulla
rivive
soltanto tenace
negli
occhi del cuore.
Dove vanno
Le
ansie e le gioie
Le
emozioni e le speranze
Di
tutta una vita?
Quando
la luce si spegne
e
il flusso s’interrompe
il
Passato resta in noi
e
non può dissolversi
nel
nulla.
L’anima
immortale
lo
reca con sé
nel
suo Viaggio
solitario
in
intima unione
con
chi resta.
E’
il Ricordo
un
legame fortissimo
che
aiuta a vivere
e
a morire.
In
un angolo oscuro
vive
la coscienza
di
un passato lontano
che
non ci appartiene
ma
è nostro
nel
sangue
dei
nostri padri.
Affiorano
a tratti
emozioni
e ricordi
che
ci sgomentano
perché
sappiamo
di
non averli vissuti.
Deboli
tracce
trasmesse
con la vita
oscuri
presagi
e
dolci memorie
che
sono in noi
e
saranno
nei
nostri figli.
I
sogni di tutta una vita
Esili
fantasmi
Dissolti
Nell’alba
fredda
Della
coscienza
Si
ammassano nel profondo
Dell’essere
Sospinti
da un rigurgito
Di
ansia vitale
Affiorano
nitidi
E
quasi reali
Agli
occhi del cuore
E
tu li afferri al volo
Per
non perderli ancora.
Implacabili
Le
sabbie del fondo
Li
risucchiano
E
li strappano al ricordo
Nel
buio
I
cerchi si chiudono
Sul
triste rimpianto
di
una realtà mai vissuta
La
vita presenta risvolti inaspettati e il cuore può ancora trovare motivi di
gioia e di canto.
Un
tuffo al cuore se sento te
Un
tuffo al cuore se vedo te
Nella
mia vita compari tu
Ed
il mio cielo si colora di blu.
Un
tuffo al cuore se ci sei tu
Un
tuffo al cuore sorridi tu
Perché
tu sei l’amore mio
E
non potrei sopportare un addio.
Un
tuffo al cuore se non ci sei
Un
tuffo al cuore… ma cosa fai
Ti
voglio qui accanto a me
Perché
la vita non ha senso senza te.
Niente
sarà
più lo stesso
le
strade, i parchi,
i
giardini,
la
città riscoperta
e
svelata ai tuoi occhi,
il
palazzo incantato
baciato
dalla luna,
il
rumore della ghiaia
sotto
i nostri passi,
il
velluto di quella notte.
Tutto
mi
parlerà di te
sentirò
la tua bocca
e
le mani sul mio volto,
fino
allo spasimo
rivivrò
gli sguardi,
i
timidi sorrisi.
Niente
sarà
più lo stesso
il
mio cuore,
la
mia vita,
le
speranze, le illusioni.
Sei
qui ancora
e
già mi manchi,
estrema
illusione
di
una vita.
La
notte
E’ nelle ombre della notte, intesa anche come notte dell’anima, che si annidano i fantasmi e si cede alla paura e allo sconforto. Ogni delusione, ogni sofferenza è amplificata nel buio e dilata quel vuoto dell’anima, che si dibatte senza trovare riposo. Solo l’aurora qualche volta porta sollievo e squarcia per un poco il velo della precarietà. Ma la notte può anche portare illusioni e aiutare la mente a ritrovare i sogni perduti. Quando la realtà assume una dimensione diversa, più calda e coinvolgente, la notte sfuma i contorni delle asperità e invita all’abbandono.
e
l’animo inquieto,
non
trovi riposo,
restio
a scivolare
nell’acqua
cupa
dell’oblio.
Gli
occhi aperti
nel
buio ovattato,
bevi
il tuo respiro
spiando
l’aurora
che
sciolga
il
grumo di fantasmi
che
ti rodono dentro.
Una
piovra nera
afferra
la tua mente
e
stringe sempre più forte.
Più
tenti di liberarti
più
ti avviluppa.
Annaspi,
ti ribelli,
reagisci
invano.
Il
mostro ingoia
la
tua vitalità
e
il tuo entusiasmo.
Ti
arrendi svuotato
e
affondi nel buio
della
tua anima.
NOTTE
Le
ombre ingigantite
dall
‘angoscia
che
ti afferra e ti stritola
non
ti concedono riposo.
Scende
incombente
la
notte
paventata
e nemica.
Con
gli occhi serrati
invochi
ostinatamente
il
sonno ristoratore
che
fughi le ansie
dei
problemi irrisolti
compagni
delle tue notti
Per
te
l’apparenza
è vita.
Non
ciò che è
ma
ciò che sembra
giunge
ai tuoi sensi
e
li inganna.
Non
vedi l’amore
nei
miei occhi
non
senti il calore
delle
mie mani.
Credi
a ciò che vuoi
e
ti allontani da me
verso
il buio
della
solitudine.
E
con te
trascini
la mia vita.
Nel
buio silenzioso
scandito
dal respiro
insegui
i tuoi pensieri,
fantasmi
nella notte.
Ti
opprime, pesante,
l’angoscia
del silenzio,
ti
afferra in una morsa
la
solitudine dell’anima.
Respingi
il tepore
insopportabile
del letto
e
cerchi conforto
nella
tua casa,
chiedi
sicurezza
alle
cose familiari.
La
luce rosata dell’aurora
fugherà
le ansie
e
stabilirà i contorni
della
realtà.
E’
DIFFICILE
E’
difficile
essere
concreti, quando i sogni
nutrono
la mente e il cuore
e
li popolano di fantasia.
E’
difficile,
quando
il mondo efficiente e sicuro
respinge
i tuoi tentativi goffi
di
adeguarti alla realtà.
E’
difficile,
se
hai la convinzione che la vita ha valore
quando
è vissuta interiormente
e
che tutto il resto è caduco
e
privo di senso.
IL
PESO DI VIVERE
Quando
la vita
avanza
inesorabile
e
ti accorgi che per te
la
bella stagione è finita
che
il gelo è pronto
a
ghermirti;
quando
senti le forze
più
deboli
e
i ricordi affollarti la mente
e
ti ritrovi estraneo
in
un mondo diverso
allora
avverti profondo
il
peso di vivere
e
di trascinare gli anni
che
ti restano.
Anima
immortale
prigioniera
di un guscio
sfiduciato
e stanco
rammenti
che
un giorno
vibravi
d’amore
e
vivevi
appagata
e felice?
Senza
gioia,
con
fatica
trascini
la tua vita
e
sogni il riposo.
Allora
libera e felice
anima
immortale
tornerai
a Lui
e
canterai la Sua gloria.
CHIUSURA
Il
silenzio amico
Riempie
l’oscurità
Solitaria
Tra
la gente.
Ovattata
la notte
rotta
Solo
dal respiro
Mi
avvolge
Non
temo l’ombra
Proiettata
Sul
muro bianco
Della
fantasia
Finalmente
vuota
La
casa
mi
svela il segreto
dei miei sogni
Sei
solo
nella
fatica di nascere
nella
morsa della sofferenza
nell’ipocrisia
della gioia
Quando
ti aggredisce
chi
stimi
quando
ti evitano
gli
amici
quando
ti tradisce
chi
ami
sei
solo anche di più.
Nel
suo velo impalpabile
ti
avvolge la solitudine
che
tutto soffoca
anche
l’ultima speranza
E
tu ti aggiri, cieco,
nel
pozzo dei ricordi
alla
vana ricerca
di
un momento, uno solo,
d’amore
vero
che
riscatti il presente.
Ma
il veleno
E
la crosta di dolore
Chiudono
ogni spiraglio
E
sei solo con te stesso
E
la tua disperazione.
DIFESA
Chiudersi
in una corazza
d’
indifferenza
lasciar
scivolare ogni insulto
senza
assorbirne il tossico
fingere
di non capire
il
rancore immotivato
che
occulta la debolezza,
ma
soffrire dentro
lacerandosi
e
non lasciar trasparire nulla.
Perdonare
tutto
per
non sentire acuto
lo
svanire
dei
propri sogni.
La
vita offre
a
ciascuno
una
scelta di bene
e
di male.
Ognuno
sfrutta
come
può
i
suoi doni
rubando
alla noia
sprazzi
di felicità.
INCANTESIMO
L’incanto
lontano
Ti
avvolge suadente
Nel
buio profondo
Velato
di sogno
E
di fantasia.
Son
solo parole
non
chiedono nulla
Ma
bussano dolci
Alla
porta del cuore.
Non
sono reali
Parole
d’amore
Ma
vaghe allusioni
vissute
sul filo
Di
un mondo incantato.
Son
baci non dati
Carezze
leggere
Che
mano lontana
Trattiene
nel cuore.
Mi
sento coinvolta
Nel
gioco sottile
Rispondo
accogliendo
Quel
sogno per me.
Tra
le tue braccia
Dormire
Finalmente
felice.
Respirare
L’odore
dell’amore.
Tra
le tue braccia
Sentire
Il
battito del cuore.
Intrecciare
Le
mie dita alle tue.
Tra
le tue braccia
Capire
Che
nulla conta
Se
non questa gioia
Rubata
alla notte
Tra
le tue braccia
Offrire
Ogni
istante di vita
Per
fermare il tempo
Dell’amore
Tra
le tue braccia
Provare
Un’ansia
nascente
Un
dolce tormento
Un
brivido caldo
Nel
vuoto del cuore.
Ho
dormito sul tuo petto
in
questa notte d’amore
popolata
di sogni
e
di dolci illusioni
Ho
spiato il tuo sonno
bevendo
il tuo respiro
batteva
il tuo cuore
sotto
la mia guancia.
Albeggiava
appena
e,
in punta di piedi
per
non destarti,
è
svanito l’incanto
E
adesso ti penso
mio
etereo amante
mia
fonte di vita
mio
sogno d’amore.
Odio e amore
Coesistono nel
cuore dell’uomo sentimenti contrastanti.
L’odio
contamina ogni cosa e distrugge gli affetti più sacri, ma la capacità di amare
è sorprendente, come la tenerezza del cuore. Quando si tocca il fondo e non ci
si aspetta più nulla dall’umanità, ecco, scoprire in sé una linfa nuova,
una potenzialità sorprendente che rinnova la
vita e le dà un senso. Da un ramo secco e bruciato può rinascere la
speranza e il calore degli affetti. Ma il dubbio è sempre in agguato e turba
quei brevi istanti di felicità.
Dalla ruota all’astronave
dalla pietra al computer
dall’arco al missile
quanta strada hai percorso,
Uomo.
Affinando l’intelletto
con tenacia sorprendente
dagli albori della vita
fino a sfidare la morte
quanta strada hai percorso
Uomo
ma nel cuore sei rimasto
il feroce predatore di sempre.
Inganno distruzione
morte violenza
sono in agguato
dietro ogni angolo
e nelle stesse mura di casa.
Non c’è scampo né salvezza
per i deboli
inghiottiti dal demone oscuro
della violenza e della morte.
Dove vai, Uomo
se nel cuore nero
rimani ancora
l’animale di un tempo?
Un brivido
viscido e freddo
penetra nelle ossa
fino all’anima.
Si squarciano i muri
delle tue certezze
La morte si aggira
sogghignando
tra le strade del cuore
mentre crollano le illusioni
di tutta una vita.
Pace vuol dire
capire gli altri
ascoltare gli altri
aprirsi agli altri
mettere in discussione
le proprie idee
confrontarle
e cambiarle anche,
se sono giuste
quelle degli altri.
Pace vuol dire
non aggredire
ma parlare
non ingannare
ma spiegare
sforzarsi di capire
anche le ragioni
degli altri.
Gli altri che sono come noi
e come noi
vogliono la pace.
Tenera creatura,
mi ami per quello che sono
senza curarti
delle mie debolezze
e dei miei errori
paga solo
di starmi vicino,
e con lo sguardo umido
mi cerchi e mi accarezzi.
Tu mi dai
l’affetto più sincero
l’amicizia più grande
la fedeltà assoluta
oltre la vita,
perché per te
io sono tutto il tuo mondo
e tu, dolce Lemmi,
sei il mio amatissimo
tenero cane.
Mi riempio gli occhi
del cielo terso
o gonfio di nuvole minacciose
mi riempio gli occhi
dei rami ondeggianti nel vento
o imperlati di gocce lucenti
Mi riempio gli occhi
del verde dei prati
del bosco scosceso
e del giardino
che tanto amavi
Mi riempio i sensi
e il cuore
di tutto il creato
perché tu,
che sei dentro di me,
attraverso i miei occhi
possa ancora godere
un riflesso di vita.
Morbide tenerezze
che sciolgono ogni affanno
dolce tepore
grandi occhi attenti
fieri e misteriosi
Zampe di velluto
dai lunghi artigli
nascosti
carezzano il mio volto
con amore.
Scambi di affetto
che mi riempiono
di felicità
RAGAZZI
Cuori infantili
E desideri adulti
Giochi sfrenati
E dolori già grandi
Esplosioni di gioia
E silenzi scontrosi
Non più bambini
Ma nemmeno adulti
Cercano con fatica
La strada della vita
Dov’è quel bambino
tenero e dolce
che mi stringeva forte
e mi offriva il suo amore
e si affidava a me
con fiducia senza limiti?
Ingenuo e gentile
Rispondeva con garbo
e riempiva il mio cuore
di gioia orgogliosa.
Come in una nebbia sottile
è svanito in un ricordo struggente.
Oggi è un
uomo
duro e spietato
avaro di affetti
e di gentilezze
chiuso in una ruvida scorza
di indifferenza.
Eppure quel bimbo
è in lui,
in qualche parte di lui
ed io aspetto sempre
che torni
e mi sorrida.
Si evitano con fastidio
o si fronteggiano torvi
senza una goccia di sangue
che gridi affetto.
Si contendono un amore
che hanno da sempre
totale
e
indivisibile
e per questo
ancor più bramato.
Cercano
i
motivi più futili
o più terribili
per giustificare
un’avversità atavica
e primordiale.
Caino è fra noi
non è mai morto.
Mi
appoggio a te
che sei forte
nel corpo
e vulnerabile nel cuore
quando mi cerchi
travolto
dagli inevitabili colpi
della vita.
Ci sosteniamo complici
nel governare
una fragile imbarcazione
in balia dei venti
e delle onde.
E quando crediamo
di approdare
in porto sicuro
il sollievo assume i contorni
della felicità.
L’ADDIO
…E
adesso, l’ultima parte
quella
che mi spezzerà il cuore
toglierà
sapore alla vita
il
sole al mio cielo.
Lo
so che per te
non
è stato lo stesso…
Quell’amore
nascente
non
è nato, è sfiorito
con
le rose di maggio.
In
me è forte
e
mi prende il respiro
questo
amore bambino
che
fa battere i sensi
e
poi piange da solo.
Ti
perdono il dolore
Che
mi hai sempre causato…
occhi
senza parole
mani
senza ardore.
Ti
perdono, amor mio
le
parole non dette
l’amore
non fatto
le
carezze mancate.
Non
rispondermi,
non
mentire…
Resta
un sogno finito
Inghiottito
dal giorno.
Un
pezzetto di cuore
È
rimasto con te
Tu
conservalo,
non
buttarlo…
…lui
ti parla di me.
AMORE NEGATO
L’angoscia
ti sdoppia
in
opposte fazioni,
confusi
i pensieri
e
il domani,
attratta
da luce fugace
foriera
di incerto futuro
che
brucia di ansia
e
di lacrime
gli
sprazzi d’aurora
nel
buio del cuore.
E
intanto
dalla
prora della vita
si
allontana inesorabile
il
porto sicuro
ai
tempestosi sensi,
placido
lago
nell’alta
spuma del mare
ma
infido d’amore
e
di dolci carezze
perdute
nel vento.
Solitudine,
cupa
certezza,
attende
le pieghe
della
vita
e
sale dall’anima
il
tossico amaro
che
blocca lo slancio
del
sogno d’amore.
SENZA
CUORE
Con
occhi sognanti…
guardo
lontano, oltre l’apparenza
in
una dimensione velata nel buio.
E’
difficile seguirti
se
l’eco del cuore non trova la via
immersa
nella nebbia dell’indifferenza.
A
nulla valgono i tentativi
di
una vita difficile
giocata
sull’onda dell’ambiguità,
insensata
ricerca di piacere
effimera
gioia che ingabbia l’anima.
Voglio
parlarti d’amore
sognarti…
come dono prezioso
come
foglia al vento
come
fuoco rovente.
Le
immagini scorrono
nel
film della vita,
i
giorni svaniscono in polvere
dispersi
nel sogno.
Rimane
il rimpianto,
folgore
lacerante
nel
cielo del mattino...
Trascina
l’anima
nel
mondo irreale
un
velo impalpabile di fantasia.
Ti
cerco, illusione lontana...
…Rifratti
all’infinito
Nello
specchio dell’anima
Leghiamo
con fili sottili
I
sogni di una notte.
Rispondo
al dolce richiamo
Protesa
nel lieve sospiro
Suonando le corde del vento.
Tu
dormi raccolto
Nel
prato scosceso
E
l’erba raccoglie
il
tuo sonno virile.
L’odore
del fieno
Il
fiume che scorre
Il
vento che porta
Rumori
lontani
Ti
veglio
e
il mio cuore
ti
guarda dormire
la
penna veloce
rincorre
i pensieri
e
ferma l’istante
per
dire alla mente:
è
stato con te.
Nel nido delle tue braccia
e sul tuo cuore
è dolce
chiudere gli occhi
e sognare…
Piccoli baci
a sfiorarmi i capelli
teneri pensieri d’amore.
“Giuitta”,
sussurri
nel tuo dialetto gentile
“Gioia mia”,
ti rispondo,
incontrando i tuoi occhi
in un mare di gioia.
RISVEGLIO
Nell’inconsistenza
del tempo e dello spazio
La
mia mente è con te.
Le
tue braccia mi stringono forte
La
bocca mi cerca
Dolce
e calda
Carezze
leggere mi comunicano
Teneri
brividi.
Succedeva
ieri
Ma
il tempo non esiste.
Sei
lontano
Ma
lo spazio non può dividerci.
Ogni
istante
Dal
risveglio a quando mi sorridi
Sulla
porta di casa
Sei
con me, amore mio.
Sei
in me nelle tue poesie
Nei
tuoi racconti
Nei
ricordi più belli
Di
un amore impossibile
…Che
hai reso realtà.
Mi
hai detto: ogni fiocco è un bacio per te
ed
è la tua bocca che sfiora il mio viso
con
baci di neve.
La
mente è lontana nell’aria pungente,
nel
freddo candore che ammanta la strada
con
piume di neve
racchiusa
nel cerchio delle tue braccia
aspira
il tepore di pelle virile
nel
gelo di neve.
Riaccende
la gioia scoppiata nel cuore
e
il dolce abbandono guardando dai vetri
la
danza di neve.
Con
gli occhi socchiusi, le guance arrossate
di
freddo e passione ti sento vicino,
mio
amore di neve.
Questa Raccolta di Poesie, non potrà essere pubblicata, o usata in alcun altro modo, sia parzialmente che integralmente, senza il consenso dell'Autrice
LORENZA GUIDI
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La base musicale che accompagna queste poesie si intitola "Innamorarsi ancora", ed è di esclusiva proprietà del suo Autore: Gianluca W. Cardile