Ti ricordo... Nonnina Giorni d'Estate Mio caro Nonno La ricetta della Mamma Sei qualcosa di bello da amare
Un quadro d'autore La Mamma e il fiore Una pianista sul mare Tu Volevo dirti Grazie
Catturerò una stella L'incontro Un ponte di tenerezza Come un'onda Sussurri e sospiri di luce
Ghiaccio al sole Lo specchio Sotto l'arcobaleno Maria Mamma Natale
Papà Presepe Preghiera a Babbo Natale Preghiera di un'innamorata Un petalo di sole

TI RICORDO... NONNINA

 

Mia dolce nonnina con la treccia bianca

nel mio ricordo ti rivedo

e ancora mi sembra di ascoltare

le mille storie che solo tu mi sapevi raccontare.

Restavo intrappolata nel racconto delle tue memorie

e ti rivedo seduta accanto a me…

Eravamo come due mondi che s’ incontravano;

dicevi sempre che ero brava e buona

e che sarei diventata una donna in gamba

capace di vedermela con la vita e

senza lamentarmi se mai fossi stata stanca.

Incoraggiavi il mio futuro col tuo sorriso quieto,

sembrava che tu intravedessi già

quel che sarebbe stato di me

in un giorno lontano

in cui non ci saresti stata più tu a tenermi per mano.

Ora tanti anni son passati

ed io ti rivedo così come eri:

forte come la roccia di fronte alle tante prove della vita.

Le hai tutte scalate come un rocciatore esperto;

non ti sei lasciata andare, il tuo motto era “lottare”.

Questo mi  insegnasti in un dì lontano …

tante volte, scusami … l’ ho dimenticato

e nel mare della disperazione ho annaspato come un annegato.

Eppure io cara nonnina

vorrei apparire come un faro nella notte,

come un porto sicuro dove proteggere le persone che amo;

ma  se mi comporto come un annegato non potrò

mai vedere questo mio sogno realizzato.

Una cosa allora ti chiedo:  continua a guardarmi da lassù

e non scordare ciò che mi promettesti in quel giorno lontano!

Il nostro era un legame d’Amore

ed io so che tu vuoi che io continui a conoscere

 solo ciò che comanda il cuore.

GIORNI D'ESTATE

Giorni d’estate pieni di giochi e risate,

voci allegre e spensierate,

corse in bicicletta e passeggiate nei prati.

La cena, solo una distrazione

per quel nostro stare insieme.

Mangiavamo in tutta fretta

per poter stare di nuovo in compagnia.

Le scale di pietra di quella casa antica

si popolavano poco a poco

e come per magia

diventavano un palcoscenico

dove regnava l’allegria.

Chitarre, fisarmonica e canzoni

e la nostra fantasia…

ospite d’onore della nostra compagnia.

In pochi attimi uscivano tutti dalle case

e in quella stradina piena

di ciottoli e di sassi

alcuni cominciavano a ballare.

Lucciole, grilli e un tetto di stelle…

Intorno a noi solo un’allegra semplicità

e una genuina sensazione di libertà.

MIO CARO NONNO

Mi raccontano di te,

un uomo con la sua musica

e forte nel suo amore.

Ho conosciuto solo il tuo sogno,

soltanto lì ho potuto incontrarti.

Una parte mancante della mia vita…

tu sei questo per me.

Avida dei racconti che ancora parlano di te,

di quando vicino al focolare

prendevi il tuo quartino

e intonavi dolci melodie.

Il fiore ama la terra dove affonda le sue radici…

così io amo te.

Quando varco la soglia

di quella vecchia casa che fu tua

ti penso

e posso ascoltare con la mia anima

l'eco perduto della tua musica.

Quella musica antica

e le mie lacrime di rimpianto

le affido ai miei sogni

che le portano fino a te.

Tu suoni il tuo quartino

tra gli Angeli del Cielo,

ma continuo ad ascoltare quella musica…

perché quel suono è anche per me.

Continuerò ad amare

attraverso quei mille e mille ricordi raccontati

quell'artista e quell'uomo

dal grande cuore pieno di bontà.

Caro Nonno… mi hai lasciato

l'eredità più bella:

una scia d'amore che brilla

molto più di una stella.

LA RICETTA DELLA MAMMA

Dio prese la Bontà

e la mescolò pazientemente con l’Amore,

le condì con la Pazienza e la Dedizione,

vi sparse gocce di Serenità

e aggiunse tanta tanta Dolcezza.

Ecco la Mamma era pronta.

Non ebbe bisogno di un forno per la cottura

perché nel petto delle Mamme

brucia una grande fornace

che non si spegne mai

neanche con i getti gelati delle delusioni

che tante volte inondano il loro tenero cuore.

Sono gli unici esseri che sanno indossare

sempre lo stesso vestito

e che portano ai piedi scarpe scolorite.

Possono farlo …

Nessuno al mondo le può uguagliare in bellezza

perché il loro vestito è intessuto di luce

e con i loro passi nelle scarpe consumate

sanno tracciare le strade della vita dei loro figli

con regalità e nobiltà.

I loro pensieri non hanno confini e sanno percorrere

le strade del sogno…

Sono sempre pensieri stupendi

che solo loro sanno fare

con la loro grande forza d’amare!

Anche se logora, vecchia e stanca

una mamma non potrà mai dimenticare

che Dio l’ha creata per le sue creature

e  che per le sue creature per sempre vivrà

anche quando sarà nell’eternità!

SEI QUALCOSA DI BELLO DA AMARE

Mamma tu sei

una storia d’amore che continua

nel cammino della vita.

Non ci siamo scelte,

il buon Dio ti scelse per me

perché voleva anticiparmi il Paradiso.

Ero solo un progetto tra le tue braccia

quando mi presentasti al mondo.

Un progetto d’amore che tu mamma,

hai cresciuto nella culla del tuo cuore.

Il mio di cuore, iniziò a battere dentro di te

e si formò così il nostro nodo d’amore.

Hai amato tutto di me, pregi e difetti

e hai formato la tua creatura speciale,

quella che sono, quella che ami.

Mi accompagni per le strade della vita

schiarendomi il cammino

con la tua luce speciale.

Mamma non cambiare

perché sei stata un perfetto architetto,

hai costruito per me un mondo d’amore

che per tutta la vita mi scalderà il cuore.

UN QUADRO D'AUTORE

Cara Mamma,

se ti siedi accanto a me,

ti farò ascoltare come ho bene imparato

tutto quello che da bimba mi hai insegnato.

Era un giorno lontano,

ma ricordo che tu prendesti fra le tue mani

tutti i colori del mondo,

ed anche la luce dell’alba e del tramonto

ed iniziasti a fantasticare.

Con il verde di quel prato

coloravi di speranza le sorprese del mio futuro.

Con il colore e lo splendore del sole

dipingevi il mio sorriso

sempre pronto ad illuminarmi il viso.

Quel cielo azzurro poi,

serviva per inventare la limpidezza serena dei miei occhi.

La luce dell’aurora la usasti in abbondanza

per insegnarmi a salutare

i nuovi giorni sempre da inventare.

Per terminare ecco un tocco da maestra…

Prendesti tutti i colori del tramonto

e li mettesti nelle mie mani,

potevano servirmi per costruire il mio domani.

Mi dicesti: “Piccina mia,

ora ho disegnato il tuo mondo

e l’ho colorato per te

con l’amore più infinito che potevo”.

Risposi: “Grazie Mammina,

ora sono ancora piccolina,

ma il grande dipinto che mi hai dedicato

diventerà un quadro d’autore

perché l’hai firmato con tutto il tuo amore”

LA MAMMA E IL FIORE

Mamma, volevo regalarti qualcosa di speciale,

scriverti una dedica sui petali di un fiore.

Avevo scelto una margherita

perché somiglia a un piccolo sole dorato,

ma poco più in là c’era un papavero rosso,

si muoveva nel vento… spensierato.

I suoi petali leggeri come ali di farfalla

si muovevano ad un suono

che non riuscivo ad ascoltare.

L’ho guardato attentamente;

era come un bimbo

tra le braccia della mamma…

La terra lo cullava dolcemente.

No mamma, non posso scriverti soltanto una dedica…

non troverei parole tanto belle

per esprimerti il mio amore.

Domani verremo qui,

in questo bellissimo prato

dove il solo confine è il cielo.

Sono certa che tu riuscirai ad ascoltare quel suono

che fa danzare il fiore…

Sai perché?

Perché è lo stesso suono

di quella dolce ninna nanna

che tu cantavi per me.

UNA PIANISTA SUL MARE

Mamma, se fossi una pianista

farei un concerto per te

tra le onde del mare.

Lo scenario più grande e più bello,

il mare ed i suoni delle sue onde

soltanto per te,

per il tuo Amore…

perché quando penso al tuo viso

che inchini con tanto candore

mentre ascolti le mie parole,

sento che assorbi il mio cuore.

Tu non somigli

a nessun altra persona al mondo

ed il mio concerto puoi ascoltarlo

soltanto tu,

seduta sulla sabbia argentea di luna…

Mi aspetteresti per chiudermi

nel tuo abbraccio che sa di Paradiso.

Il mio concerto d’amore fa brillare

la luce che amo…

quella del tuo sorriso.

TU

Quando i miei occhi incontrarono i tuoi,

le nostre essenze si mescolarono

ed io capii che avevo incontrato

l’uomo che volevo amare.

Il tuo sguardo si posò su di me e non so come,

iniziò a scolpire la mia anima,

il mio essere.

I miei occhi ti guardavano

come gli occhi di una bambina

che osserva incantata

una scintillante vetrina.

L’intensità dei tuoi sguardi,

i tuoi silenzi carichi di elettricità,

poi le tue mani calde e morbide

sul mio corpo avido di tenerezza …

Il brivido di un sogno a lungo sognato.

Il fascino della tua personalità,

la tua intelligenza di uomo imprevedibile,

il tuo essere speciale.

Quel lieve sussurro di parole tra i miei capelli,

somiglia a un’ala di vento;

quelle dita agili sulla schiena,

disegnano la mia vita di donna.

Tu,

il mio Incantesimo

perché hai saputo prendermi il Corpo e il Cuore.

Intensi momenti di piena felicità,

per noi una piccola eternità.

Con te lo scorrere del tempo

viene scandito da qualcosa di più …

un qualcosa che

ci rende schiavi e padroni l’una dell’altro,

la complicità di un amore

che non conosce né un inizio, né una fine,

né regole, né consuetudini.

Ci tiene uniti facendoci inventare

la nostra vita speciale

un giorno dopo l’altro

creando così, a nostra insaputa,

la strana storia della nostra unione.

Sei la perfezione per me…

il riscatto meritato di una vita piena di lacrime,

e di rinunce, di cose che aspettavo di ascoltare

da sempre…

un Sogno cullato per tutta una vita.

Ti amo…

VOLEVO DIRTI GRAZIE


Io guardo il cielo blu e

ti penso come al più tenero amico,

il più intimo e il più vero.

Tu somigli al volo di un gabbiano

e gabbiano per me vuol dire libertà.

Tu sei la libertà dei miei pensieri,

rappresenti la mia isola libera

dove sono padrona della mia fantasia,

quella inaccessibile al resto del mondo…

Mi hai aiutato a farmi ricordare

la mia essenza più profonda,

si, quella che avevo sepolta chissà dove…

non avevo il coraggio di dirmi la verità…

e annaspavo nel buio senza capire.

Devo dirti grazie anche perché

ho ascoltato e ho creduto alle mie lacrime.

Grazie per tutto ciò che mi dai,

per tutto quello che mi dici

e per tutto il resto che mi taci,

per il sorriso che mi fai affiorare

spontaneo sulle labbra,

per le calde risate cariche di complicità.

Grazie per avermi riacceso l’anima.

E’ come se tu ti fossi nascosto dentro di me

per darmi la forza di sorridere.

Il mio sorriso è tuo, fattelo donare…

In un’altra vita t’avrei riconosciuto tra mille

e mille uomini … perché il tuo sorriso

illumina il mio cuore.

CATTURERO' UNA STELLA


Ancora è notte fonda

e il sole aspetta di sorgere nel cielo.

Mentre aspetto l’alba i miei occhi si accendono

e disegnano il tuo volto.

Le mie labbra si muovono al sorriso

e cerco di contare i battiti del cuore

per scandire il tempo,

per farlo volare verso il nuovo mattino.

Il tuo nome lo sussurro a fior di labbra,

il dolce languore della nostalgia mi prende

e il desiderio mi travolge l’anima.

Mi giro nel letto…

tu non sei tra le mie braccia,

sei nel mio cuore…

Non ho dubbi, questo è amore.

L’amore non ragiona…

i nostri sensi si sono intrecciati

non appena ci siamo incontrati.

Un motivo ci sarà in questo ponte di eternità…

in questo nostro sussurro d’amore

che ci ha incatenato il cuore.

Ci amiamo per amarci,

in una sincronia di pensieri,

tocchiamo la perfezione

anche se siamo lontani…

Io vorrei starti accanto…

vorrei essere lì

mentre apri gli occhi

perché il mio sole

sorge solo in quel momento…

quando li apri al mondo,

quando nella tua testa

prende forma il mio pensiero.

Ora il nuovo giorno è nato,

il sole è spuntato…

sarà un giorno in più per amarti,

per tenerti dentro al cuore,

per assaporare i nostri desideri che si fondono…

attimo dopo attimo… una dolce eternità…

Il giorno cammina verso il suo tramonto

e spuntano le stelle.

Vorrei catturarne una

e raccontarle quel che provo per te…

poi te la manderei per farti raccontare

che io ti voglio semplicemente amare!

L'INCONTRO


Il ricordo di quelle attese di te

alle prime luci del mattino

sono dentro il mio cuore.

Tra un attimo ti vedrò.

Ci scorgiamo da lontano

ed ecco fiorire le nostre emozioni.

Quei dolci momenti

sono come rugiada sul mio cuore

e somigliano alla nebbia sottile

che rende i contorni del mondo

velati di magia.

Nei nostri sguardi che si incontrano

mille sensazioni…

Una musica nuova che componiamo

ogni giorno.

Questa è la semplicità del nostro grande amore.

Ascoltiamo quella musica che non ha alcun

spartito da seguire.

Inventiamo tutto senza neanche pensare

che sappiamo creare una vera magia.

Sei qui ed ogni tua emozione diventa anche la mia.

Come la nebbia scompare quando arriva il sole

nel mio cuore scompare l’attesa di te

e nel tuo l’attesa di me.

Ora c’è il sole dentro di noi.

UN PONTE DI TENEREZZA

Batteva forte forte il mio cuore

quando su te posai

il mio primo sguardo pieno d'amore.

Eri lì, piccolina come un tenero fiore

profumata come un bocciolo di rosa.

Le tue piccole mani protese

verso il mio volto,

l'unico universo che potevi vedere…

I miei occhi e i tuoi…

un tenero ponte di tenerezza.

Il tuo sorriso e il mio…

la certezza di tanto amore

nel nostro futuro.

Poi, con il trascorrere degli anni

sono arrivati inevitabili,

anche gli affanni.

Piccolo fiore, mi chiedo

se anche questo  fa parte

del gioco dell'amore,

di quell'equilibrio sottile…

Al posto di quel bocciolo

c'è ora un magnifico fiore.

Il mio cuore però

batte forte forte come allora

quando cammino con te

su quel ponte di tenerezza

che insieme avevamo progettato

e poi con tanto amore…

realizzato.

COME UN'ONDA

Il vento sospira sul mio viso

dove pochi attimi fa tu hai posato un bacio.

Osservo il sole...

ha appena fatto un tuffo nell'acqua del mare placido

proprio come te...

quando ti tuffi nel mio cuore.

La linea dell'orizzonte  splende alla luce del tramonto...

è come il tuo sorriso

che fa splendere il tuo viso...

Un'onda bianca si avvicina spumeggiante

e lambisce le mie mani affondate nella sabbia,

e lentamente... scivola via,

era assurdo  pensare di trattenerla tra le dita...

Poco fa, anche noi ci tenevamo per mano,

perché non volevamo interrompere

il nostro incontro.

Noi siamo quella sabbia e quell'onda

e conosciamo la verità:

l'onda sembra andar via,

ma di certo... ritornerà...

SUSSURRI E SOSPIRI DI LUCE

Un lieve sussurro di luce,

gli uccelli notturni salutano la notte,

ormai l’alba è qui.

La nebbia sottile come un pizzo prezioso

avvolge le cime delle montagne;

più tardi si diraderà

per scoprire lentamente le case addormentate.

C’è un silenzio con mille voci:

il battito d’ali degli uccelli tra i rami,

i rondinotti che affidano il loro richiamo

al vento amico,

il canto dei galli.

Il sole ora forma una cornice

di luce splendente

mentre i fiori si aprono

in tutta la loro bellezza.

Quest’aria frizzante è velluto sulla pelle,

sento la carezza del sole.

L’ultimo sospiro di luce

annuncerà l’arrivo del tramonto

mentre la natura si preparerà alla notte

aspettando le stelle.

Sarà una notte colma di

luce in frammenti,

frammenti di luce,

luce di luna,

chiarore di ghiaccio,

erba d’argento.

GHIACCIO AL SOLE

Ti ho detto addio senza parole

in un attimo di silenzio…

Tra noi non son servite mai troppe parole…

Che accadesse così in fretta

proprio non pensavo…

solo il tempo che ha il ghiaccio

di sciogliersi al sole,

solo il tempo che ha una lacrima

per bagnare il viso.

Ho capito e ho aperto

la mia scatola dei ricordi,

così preziosa per me

e lentamente ti ho adagiato

tra i dolci momenti del passato;

li' ti lascerò…

Con un gesto dolce e amaro

ogni tanto la riaprirò…

quando avrò bisogno di ricordare

la tua tenerezza.

Poi la richiuderò per proteggere

il tuo ricordo nel mio cuore…

quello che soltanto per te

provava amore… solo amore…

LO SPECCHIO

Sullo specchio del comò

il mio sguardo distratto e malinconico si posa…

chi sei…  domando rivolta a quell’immagine riflessa…

vedo occhi che somigliano ad uno specchio d’acqua

mossa dal soffiare del vento:

vedo labbra che non riescono a sorridere

ed hanno una piega amara;

somigliano ad un fiore che non ha forza per sbocciare.

Quel fiore si chiama sorriso,

magico incanto che dona una luce speciale,

dolce attimo in cui il cuore sale alle labbra…

chi sei… domando ancora…

non risponde questo mio specchio…

Ne farò mille frammenti lucenti

e il soffio del vento lo porterà lontano…

accanto a quel fiore che le mie labbra hanno baciato.

Porterò in soffitta questo vecchio comò…

lo specchio non c’è più…

chi sei… non chiederò più…

SOTTO L'ARCOBALENO

E’ un mattino dipinto d’arcobaleno

e mille emozioni mi increspano l’anima.

Le strade ancora bagnate di pioggia

riflettono le mille sfumature del cielo;

mille colori,

mille pensieri,

mille emozioni fatte di te.

Mille baci poserò sulle tue labbra

tra poco…

quando ti incontrerò…

Mi immergerò nel tuo sguardo

dove incontrerò la tua anima.

Naufragherò nel mare del tuo amore

senza cercare salvezza.

Le strade ancora bagnate

sono ora una specchio di luce;

alzo gli occhi…

mi stai venendo incontro.

Mi fermo a guardarti…

troppa emozione;

ti sorrido, mi sorridi…

sotto i colori dell’arcobaleno.

MARIA

Quanto silenzio su quel monte…

Si sente soltanto un lieve sospiro dalla Croce

e il pianto sommesso di una Madre.

Maria,

il cielo è diventato scuro

sulla tua grande disperazione…

Gesù è lì sulla Croce…

Tu speravi,

ma il tuo pensiero soave

non ha trasformato l'oceano di crudeltà

di cui è pieno il cuore degli uomini.

Ora accompagni la tua Creatura

nell'ultimo atto della Sua vita nel mondo

e lo affidi all'amore del Padre

perché Tu sai che non c'è Amore più grande

di quello di Dio.

Maria,

asciuga le Tue lacrime perché Tuo Figlio

è morto nel dolore,

ma rinascerà in ogni cuore.

Alza il tuo sguardo Maria…

vedrai che tanti di noi ti sono vicini…

aspetteremo con Te

che si riaccenda la Luce

che illumina il Mondo.

MAMMA NATALE

Tu mamma senz’altro ricorderai

lo scintillio dei miei occhi di bambina

davanti alle vetrine di giocattoli.

Quando credevo ancora a Babbo Natale,

mi raccomandavo a te per i regali,

ma il perché non lo so.

Dopo tanti e tanti anni

mi sembra di rivedere quegli attimi

come attraverso una porta socchiusa.

Ti rivedo giovane e scattante,

sempre disposta ad ascoltarmi.

Io e papà  facevamo il Presepe e l’Albero

e tu sfaccendavi per la nostra casa

sempre profumata e ordinata.

Quando entravi nel salotto borbottavi,

perché c’erano muschio, sassolini, casette,

palline, personaggi e festoni da tutte le parti …

ma non eri arrabbiata, neanche contrariata.

Faceva parte tutto del gioco!

Ricordi quando ti prendevo da parte

e ti portavo vicino alla finestra del salotto

indicandoti il negozio di regali di fronte a casa nostra?

Puntualmente mi accontentavi,

scordandoti che magari avresti avuto bisogno

di un cappotto nuovo o di una borsa alla moda!

Il mio desiderio diventava puntualmente realtà,

anche se i tuoi sogni restavano a metà.

Questo Mamma era quello che eri e quello che era.

Ora torno nella realtà e non ti vedo più

attraverso quella porta socchiusa …..

perché la vita l’ha aperta di botto.

Però anche se tanti e tanti anni son passati

continuo a vedere che i tuoi sogni sono ancora a metà

e i miei desideri continuano a diventare realtà.

Questo Mamma è il più grande dono per me,

il Dono che mi hai fatto di Te.

Hai reso tutta la mia vita un continuo Natale,

dove tu come una fata incantata

hai saputo creare una magia d’amore

usando solo il tuo Cuore.

Non importa se abbiamo i capelli bianchi,

amare non rende mai stanchi.

Dai Mamma, corriamo a vedere quella vetrina ….

ci sono io ….. la tua vecchia bambina!

PAPA' PRESEPE

Ricordi papà il nostro modo

di andare incontro al Natale?

Mi preparavi il Presepe e instillavi nella mia mente

il culto della sua preparazione,

la ricerca del particolare,

la creazione di una scintillante e domestica magia.

Dopo tanti e tanti anni hai preparato il Presepe di nuovo…

a casa tua …

nella mia, di casa,  non ci sono più bambini

in cerca di magia e di poesia.

Da quanti anni aspettavo questo momento!

Quando mi sono chinata davanti al tuo Presepe

per osservarlo meglio,

l’odore del muschio secco e dei sassolini polverosi

ha inondato le mie narici.

Lo stesso profumo che tante e tante volte ho sentito da bambina.

Lo stesso di allora.

Ho detto ad alta voce che sentivo un “profumo di bambina”,

quel profumo antico e prezioso che sa di nostalgia.

La nostalgia della nostra vita passata,

della nostra famiglia unita e perfetta.

Ne abbiamo viste tante, caro Papà Presepe,

abbiamo condiviso sconfitte, prove dolorose e vittorie strepitose,

abbiamo sofferto e riso a crepapelle,

abbiamo pianto e ci siamo consolati.

La nostra perfetta sincronia d’amore

ci ha fatto sempre reinventare il nostro domani.

Come per il nostro Presepe …

abbiamo sempre ricominciato a pensare

a come avremmo fatto quello dell’anno venturo.

Questo è il Presepe più bello per noi … la nostra vita.

Noi siamo i personaggi, le statuine, quelle di cartapesta

che con il passare degli anni invecchiano,

hanno qualche scalfittura, sono un pò  sverniciati!

Caro Papà,

anche a noi la vita ci ha un pò invecchiati, scalfiti e sverniciati.

Abbiamo i capelli bianchi e qualche pensiero in più,

ma questa sera,

quando ti ho visto chino accanto a me accanto al Presepe,

ho rivisto la bambina spensierata e il giovane papà di ieri.

Forse … dell’altro ieri.

PREGHIERA A BABBO NATALE

Caro Babbo Natale

sto qui ad aspettarti alla luce flebile

e tremolante di una candela,

nel chiarore soffuso di una luce irreale.

Sono qui, idealmente unita

con tutte le mamme del mondo

in una sola preghiera.

Fa' che la nostra voce arrivi nel cuore

di chi può decidere la pace nel mondo.

Fa' che le mani dei potenti della terra

non si sollevino per brandire le armi,

ma per salutare la pace…

Non permettere che un solo bambino pianga.

Non permettere che un solo bambino

venga privato dei suoi affetti più cari.

Fa' che tutti i bambini sorridano

tra le braccia sicure di chi

li ha voluti nel mondo.

Caro Babbo Natale,

volevamo dirti

che i nostri figli sono nati

per camminare felici

nel prato fiorito della vita;

che non sono stati desiderati

per mettere fine alla vita

dei loro fratelli di un diverso colore,

ma per amarli di un tenero amore.

Caro Babbo Natale,

questa preghiera ci basterà per sperare.

Ricordi come ti aspettavamo con trepidazione

quando eravamo bambine?

Non ci hai deluso mai…

La tua magia è ancora viva in noi

che crediamo in te…

Compi ancora questo miracolo d'amore,

portaci in dono tanta serenità,

metti nel cuore dei potenti saggezza e lealtà,

affinché la pace torni a regnare nel mondo.

Vedrai correre tanti bimbi felici

in quel prato…

La tua favola antica continuerà…

PREGHIERA DI UN'INNAMORATA

Con il naso all’insù guardo la stella d’oro alla sommità del grande Albero di Natale.

Sto ai suoi piedi e l’intermittenza delle sue trecento luci mi fa pensare al battito del mio cuore.

Mi domando se posso chiedere qualcosa a Babbo Natale … se può funzionare ancora alla mia età…

Cosa ti chiedo Babbo Natale?

Senza neanche accorgermene il mio cuore inizia una preghiera solo per il mio lui, per la gioia di scandire il mio tempo accanto al suo tempo…

 

Conserva per sempre il mio amore per lui;

conserva lui nel mio amore;

proteggilo e rafforzalo nei suoi impegni quotidiani;

continua a mantenere in lui la nobiltà del cuore

che mi ha reso folle del suo essere.

Sarà per sempre l’amore della mia vita

perché è lui che la tiene accesa,

che dà senso al mio esistere;

perché se tace sa dirmi tante cose

e se io riesco ad ascoltarle

vuol dire che riusciamo a parlarci oltre le parole,

a pensarci oltre i pensieri,

ad accarezzarci oltre il contatto fisico.

Caro Babbo Natale,

cerca di fare qualcosa per me.

In fondo si tratta della mia vita

e tu nella tua bontà,

senz’altro apprezzerai

il mio amore che non finirà mai.

Come vedi,

non ti chiedo poi tanto:

i requisiti ce l’ha…

e quindi merita tanta felicità.

Togli i dubbi dal suo cuore

e digli che c’è una donna

che vive solo per il suo amore.

Grazie Babbo Natale!

UN PETALO DI SOLE

Con gli occhi socchiusi osservo i petali di sole

che attraversano le tende chiuse.

S’insinuano piano nell’ombra della stanza ancora addormentata

sfiorando lievemente i contorni delle mie care cose.

La bambola di quando ero piccina

sembra sorridere a quel raggio furtivo di sole;

ha una manina un po’ scalfita, il vestito rosa forse è un po’ sbiadito,

ma ha conservato il suo fascino antico.

Ci penso e sorrido… penso che è cresciuta con me,

la sua e la mia storia… tra favola e realtà.

Apro la finestra e mille petali di sole sono su di me.

Stringo  tra le braccia la mia bambola amica

e le faccio fare ciao ciao con la manina.

Le mie bimbe ridono felici a questa mamma un po’ bambina…

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