Mia dolce nonnina con la treccia bianca
nel mio ricordo ti rivedo
e ancora mi sembra di ascoltare
le mille storie che solo tu mi sapevi raccontare.
Restavo intrappolata nel racconto delle tue memorie
e ti rivedo seduta accanto a me…
Eravamo come due mondi che s’ incontravano;
dicevi sempre che ero brava e buona
e che sarei diventata una donna in gamba
capace di vedermela con la vita e
senza lamentarmi se mai fossi stata stanca.
Incoraggiavi il mio futuro col tuo sorriso quieto,
sembrava che tu intravedessi già
quel che sarebbe stato di me
in un giorno lontano
in cui non ci saresti stata più tu a tenermi per mano.
Ora tanti anni son passati
ed io ti rivedo così come eri:
forte come la roccia di fronte alle tante prove della vita.
Le hai tutte scalate come un rocciatore esperto;
non ti sei lasciata andare, il tuo motto era “lottare”.
Questo mi insegnasti in un dì lontano …
tante volte, scusami … l’ ho dimenticato
e nel mare della disperazione ho annaspato come un annegato.
Eppure io cara nonnina
vorrei apparire come un faro nella notte,
come un porto sicuro dove proteggere le persone che amo;
ma se mi comporto come un annegato non potrò
mai vedere questo mio sogno realizzato.
Una cosa allora ti chiedo: continua a guardarmi da lassù
e non scordare ciò che mi promettesti in quel giorno lontano!
Il nostro era un legame d’Amore
ed io so che tu vuoi che io continui a conoscere
solo ciò che comanda il cuore.
Giorni d’estate pieni di giochi e risate,
voci allegre e spensierate,
corse in bicicletta e passeggiate nei prati.
La cena, solo una distrazione
per quel nostro stare insieme.
Mangiavamo in tutta fretta
per poter stare di nuovo in compagnia.
Le scale di pietra di quella casa antica
si popolavano poco a poco
e come per magia
diventavano un palcoscenico
dove regnava l’allegria.
Chitarre, fisarmonica e canzoni
e la nostra fantasia…
ospite d’onore della nostra compagnia.
In pochi attimi uscivano tutti dalle case
e in quella stradina piena
di ciottoli e di sassi
alcuni cominciavano a ballare.
Lucciole, grilli e un tetto di stelle…
Intorno a noi solo un’allegra semplicità
e una genuina sensazione di libertà.
Mi raccontano di te,
un uomo con la sua musica
e forte nel suo amore.
Ho conosciuto solo il tuo sogno,
soltanto lì ho potuto incontrarti.
Una parte mancante della mia vita…
tu sei questo per me.
Avida dei racconti che ancora parlano di te,
di quando vicino al focolare
prendevi il tuo quartino
e intonavi dolci melodie.
Il fiore ama la terra dove affonda le sue radici…
così io amo te.
Quando varco la soglia
di quella vecchia casa che fu tua
ti penso
e posso ascoltare con la mia anima
l'eco perduto della tua musica.
Quella musica antica
e le mie lacrime di rimpianto
le affido ai miei sogni
che le portano fino a te.
Tu suoni il tuo quartino
tra gli Angeli del Cielo,
ma continuo ad ascoltare quella musica…
perché quel suono è anche per me.
Continuerò ad amare
attraverso quei mille e mille ricordi raccontati
quell'artista e quell'uomo
dal grande cuore pieno di bontà.
Caro Nonno… mi hai lasciato
l'eredità più bella:
una scia d'amore che brilla
molto più di una stella.
Dio prese la Bontà
e la mescolò pazientemente con l’Amore,
le condì con la Pazienza e la Dedizione,
vi sparse gocce di Serenità
e aggiunse tanta tanta Dolcezza.
Ecco la Mamma era pronta.
Non ebbe bisogno di un forno per la cottura
perché nel petto delle Mamme
brucia una grande fornace
che non si spegne mai
neanche con i getti gelati delle delusioni
che tante volte inondano il loro tenero cuore.
Sono gli unici esseri che sanno indossare
sempre lo stesso vestito
e che portano ai piedi scarpe scolorite.
Possono farlo …
Nessuno al mondo le può uguagliare in bellezza
perché il loro vestito è intessuto di luce
e con i loro passi nelle scarpe consumate
sanno tracciare le strade della vita dei loro figli
con regalità e nobiltà.
I loro pensieri non hanno confini e sanno percorrere
le strade del sogno…
Sono sempre pensieri stupendi
che solo loro sanno fare
con la loro grande forza d’amare!
Anche se logora, vecchia e stanca
una mamma non potrà mai dimenticare
che Dio l’ha creata per le sue creature
e che per le sue creature per sempre vivrà
anche
quando sarà nell’eternità!
SEI
QUALCOSA DI BELLO DA AMARE
Mamma tu sei
una storia d’amore che continua
nel cammino della vita.
Non ci siamo scelte,
il buon Dio ti scelse per me
perché voleva anticiparmi il Paradiso.
Ero solo un progetto tra le tue braccia
quando mi presentasti al mondo.
Un progetto d’amore che tu mamma,
hai cresciuto nella culla del tuo cuore.
Il mio di cuore, iniziò a battere dentro di te
e si formò così il nostro nodo d’amore.
Hai amato tutto di me, pregi e difetti
e hai formato la tua creatura speciale,
quella che sono, quella che ami.
Mi accompagni per le strade della vita
schiarendomi il cammino
con la tua luce speciale.
Mamma non cambiare
perché sei stata un perfetto architetto,
hai costruito per me un mondo d’amore
che per tutta la vita mi scalderà il cuore.
Cara Mamma,
se ti siedi accanto a me,
ti farò ascoltare come ho bene imparato
tutto quello che da bimba mi hai insegnato.
Era un giorno lontano,
ma ricordo che tu prendesti fra le tue mani
tutti i colori del mondo,
ed anche la luce dell’alba e del tramonto
ed iniziasti a fantasticare.
Con il verde di quel prato
coloravi di speranza le sorprese del mio futuro.
Con il colore e lo splendore del sole
dipingevi il mio sorriso
sempre pronto ad illuminarmi il viso.
Quel cielo azzurro poi,
serviva per inventare la limpidezza serena dei miei occhi.
La luce dell’aurora la usasti in abbondanza
per insegnarmi a salutare
i nuovi giorni sempre da inventare.
Per terminare ecco un tocco da maestra…
Prendesti tutti i colori del tramonto
e li mettesti nelle mie mani,
potevano servirmi per costruire il mio domani.
Mi dicesti: “Piccina mia,
ora ho disegnato il tuo mondo
e l’ho colorato per te
con l’amore più infinito che potevo”.
Risposi: “Grazie Mammina,
ora sono ancora piccolina,
ma il grande dipinto che mi hai dedicato
diventerà un quadro d’autore
perché
l’hai firmato con tutto il tuo amore”
Mamma, volevo regalarti qualcosa di speciale,
scriverti una dedica sui petali di un fiore.
Avevo scelto una margherita
perché somiglia a un piccolo sole dorato,
ma poco più in là c’era un papavero rosso,
si muoveva nel vento… spensierato.
I suoi petali leggeri come ali di farfalla
si muovevano ad un suono
che non riuscivo ad ascoltare.
L’ho guardato attentamente;
era come un bimbo
tra le braccia della mamma…
La terra lo cullava dolcemente.
No mamma, non posso scriverti soltanto una dedica…
non troverei parole tanto belle
per esprimerti il mio amore.
Domani verremo qui,
in questo bellissimo prato
dove il solo confine è il cielo.
Sono certa che tu riuscirai ad ascoltare quel suono
che fa danzare il fiore…
Sai perché?
Perché è lo stesso suono
di quella dolce ninna nanna
che tu cantavi per me.
Mamma, se fossi una pianista
farei un concerto per te
tra le onde del mare.
Lo scenario più grande e più bello,
il mare ed i suoni delle sue onde
soltanto per te,
per il tuo Amore…
perché quando penso al tuo viso
che inchini con tanto candore
mentre ascolti le mie parole,
sento che assorbi il mio cuore.
Tu non somigli
a nessun altra persona al mondo
ed il mio concerto puoi ascoltarlo
soltanto tu,
seduta sulla sabbia argentea di luna…
Mi aspetteresti per chiudermi
nel tuo abbraccio che sa di Paradiso.
Il mio concerto d’amore fa brillare
la luce che amo…
quella del tuo sorriso.
Quando i miei occhi incontrarono i tuoi,
le nostre essenze si mescolarono
ed io capii che avevo incontrato
l’uomo che volevo amare.
Il tuo sguardo si posò su di me e non so come,
iniziò a scolpire la mia anima,
il mio essere.
I miei occhi ti guardavano
come gli occhi di una bambina
che osserva incantata
una scintillante vetrina.
L’intensità dei tuoi sguardi,
i tuoi silenzi carichi di elettricità,
poi le tue mani calde e morbide
sul mio corpo avido di tenerezza …
Il brivido di un sogno a lungo sognato.
Il fascino della tua personalità,
la tua intelligenza di uomo imprevedibile,
il tuo essere speciale.
Quel lieve sussurro di parole tra i miei capelli,
somiglia a un’ala di vento;
quelle dita agili sulla schiena,
disegnano la mia vita di donna.
Tu,
il mio Incantesimo
perché hai saputo prendermi il Corpo e il Cuore.
Intensi momenti di piena felicità,
per noi una piccola eternità.
Con te lo scorrere del tempo
viene scandito da qualcosa di più …
un qualcosa che
ci rende schiavi e padroni l’una dell’altro,
la complicità di un amore
che non conosce né un inizio, né una fine,
né regole, né consuetudini.
Ci tiene uniti facendoci inventare
la nostra vita speciale
un giorno dopo l’altro
creando così, a nostra insaputa,
la strana storia della nostra unione.
Sei la perfezione per me…
il riscatto meritato di una vita piena di lacrime,
e di rinunce, di cose che aspettavo di ascoltare
da sempre…
un Sogno cullato per tutta una vita.
Io guardo il cielo blu e
ti penso come al più tenero amico,
il più intimo e il più vero.
Tu somigli al volo di un gabbiano
e gabbiano per me vuol dire libertà.
Tu sei la libertà dei miei pensieri,
rappresenti la mia isola libera
dove sono padrona della mia fantasia,
quella inaccessibile al resto del mondo…
Mi hai aiutato a farmi ricordare
la mia essenza più profonda,
si, quella che avevo sepolta chissà dove…
non avevo il coraggio di dirmi la verità…
e annaspavo nel buio senza capire.
Devo dirti grazie anche perché
ho ascoltato e ho creduto alle mie lacrime.
Grazie per tutto ciò che mi dai,
per tutto quello che mi dici
e per tutto il resto che mi taci,
per il sorriso che mi fai affiorare
spontaneo sulle labbra,
per le calde risate cariche di complicità.
Grazie per avermi riacceso l’anima.
E’ come se tu ti fossi nascosto dentro di me
per darmi la forza di sorridere.
Il mio sorriso è tuo, fattelo donare…
In un’altra vita t’avrei riconosciuto tra mille
e mille uomini … perché il tuo sorriso
illumina il mio cuore.
Ancora è notte fonda
e il sole aspetta di sorgere nel cielo.
Mentre aspetto l’alba i miei occhi si accendono
e disegnano il tuo volto.
Le mie labbra si muovono al sorriso
e cerco di contare i battiti del cuore
per scandire il tempo,
per farlo volare verso il nuovo mattino.
Il tuo nome lo sussurro a fior di labbra,
il dolce languore della nostalgia mi prende
e il desiderio mi travolge l’anima.
Mi giro nel letto…
tu non sei tra le mie braccia,
sei nel mio cuore…
Non ho dubbi, questo è amore.
L’amore non ragiona…
i nostri sensi si sono intrecciati
non appena ci siamo incontrati.
Un motivo ci sarà in questo ponte di eternità…
in questo nostro sussurro d’amore
che ci ha incatenato il cuore.
Ci amiamo per amarci,
in una sincronia di pensieri,
tocchiamo la perfezione
anche se siamo lontani…
Io vorrei starti accanto…
vorrei essere lì
mentre apri gli occhi
perché il mio sole
sorge solo in quel momento…
quando li apri al mondo,
quando nella tua testa
prende forma il mio pensiero.
Ora il nuovo giorno è nato,
il sole è spuntato…
sarà un giorno in più per amarti,
per tenerti dentro al cuore,
per assaporare i nostri desideri che si fondono…
attimo dopo attimo… una dolce eternità…
Il giorno cammina verso il suo tramonto
e spuntano le stelle.
Vorrei catturarne una
e raccontarle quel che provo per te…
poi te la manderei per farti raccontare
che io ti voglio semplicemente amare!
Il ricordo di quelle attese di te
alle prime luci del mattino
sono dentro il mio cuore.
Tra un attimo ti vedrò.
Ci scorgiamo da lontano
ed ecco fiorire le nostre emozioni.
Quei dolci momenti
sono come rugiada sul mio cuore
e somigliano alla nebbia sottile
che rende i contorni del mondo
velati di magia.
Nei nostri sguardi che si incontrano
mille sensazioni…
Una musica nuova che componiamo
ogni giorno.
Questa è la semplicità del nostro grande amore.
Ascoltiamo quella musica che non ha alcun
spartito da seguire.
Inventiamo tutto senza neanche pensare
che sappiamo creare una vera magia.
Sei qui ed ogni tua emozione diventa anche la mia.
Come la nebbia scompare quando arriva il sole
nel mio cuore scompare l’attesa di te
e nel tuo l’attesa di me.
Ora c’è il sole dentro di noi.
Batteva forte forte il mio cuore
quando su te posai
il mio primo sguardo pieno d'amore.
Eri lì, piccolina come un tenero fiore
profumata come un bocciolo di rosa.
Le tue piccole mani protese
verso il mio volto,
l'unico universo che potevi vedere…
I miei occhi e i tuoi…
un tenero ponte di tenerezza.
Il tuo sorriso e il mio…
la certezza di tanto amore
nel nostro futuro.
Poi, con il trascorrere degli anni
sono arrivati inevitabili,
anche gli affanni.
Piccolo fiore, mi chiedo
se anche questo fa parte
del gioco dell'amore,
di quell'equilibrio sottile…
Al posto di quel bocciolo
c'è ora un magnifico fiore.
Il mio cuore però
batte forte forte come allora
quando cammino con te
su quel ponte di tenerezza
che insieme avevamo progettato
e poi con tanto amore…
realizzato.
Il vento sospira sul mio viso
dove pochi attimi fa tu hai posato un bacio.
Osservo il sole...
ha appena fatto un tuffo nell'acqua del mare placido
proprio come te...
quando ti tuffi nel mio cuore.
La linea dell'orizzonte splende alla luce del tramonto...
è come il tuo sorriso
che fa splendere il tuo viso...
Un'onda bianca si avvicina spumeggiante
e lambisce le mie mani affondate nella sabbia,
e lentamente... scivola via,
era assurdo pensare di trattenerla tra le dita...
Poco fa, anche noi ci tenevamo per mano,
perché non volevamo interrompere
il nostro incontro.
Noi siamo quella sabbia e quell'onda
e conosciamo la verità:
l'onda sembra andar via,
ma di certo... ritornerà...
Un lieve sussurro di luce,
gli uccelli notturni salutano la notte,
ormai l’alba è qui.
La nebbia sottile come un pizzo prezioso
avvolge le cime delle montagne;
più tardi si diraderà
per scoprire lentamente le case addormentate.
C’è un silenzio con mille voci:
il battito d’ali degli uccelli tra i rami,
i rondinotti che affidano il loro richiamo
al vento amico,
il canto dei galli.
Il sole ora forma una cornice
di luce splendente
mentre i fiori si aprono
in tutta la loro bellezza.
Quest’aria frizzante è velluto sulla pelle,
sento la carezza del sole.
L’ultimo sospiro di luce
annuncerà l’arrivo del tramonto
mentre la natura si preparerà alla notte
aspettando le stelle.
Sarà una notte colma di
luce in frammenti,
frammenti di luce,
luce di luna,
chiarore di ghiaccio,
erba d’argento.
Ti ho detto addio senza parole
in un attimo di silenzio…
Tra noi non son servite mai troppe parole…
Che accadesse così in fretta
proprio non pensavo…
solo il tempo che ha il ghiaccio
di sciogliersi al sole,
solo il tempo che ha una lacrima
per bagnare il viso.
Ho capito e ho aperto
la mia scatola dei ricordi,
così preziosa per me
e lentamente ti ho adagiato
tra i dolci momenti del passato;
li' ti lascerò…
Con un gesto dolce e amaro
ogni tanto la riaprirò…
quando avrò bisogno di ricordare
la tua tenerezza.
Poi la richiuderò per proteggere
il tuo ricordo nel mio cuore…
quello che soltanto per te
provava amore… solo amore…
Sullo specchio del comò
il mio sguardo distratto e malinconico si posa…
chi sei… domando rivolta a quell’immagine riflessa…
vedo occhi che somigliano ad uno specchio d’acqua
mossa dal soffiare del vento:
vedo labbra che non riescono a sorridere
ed hanno una piega amara;
somigliano ad un fiore che non ha forza per sbocciare.
Quel fiore si chiama sorriso,
magico incanto che dona una luce speciale,
dolce attimo in cui il cuore sale alle labbra…
chi sei… domando ancora…
non risponde questo mio specchio…
Ne farò mille frammenti lucenti
e il soffio del vento lo porterà lontano…
accanto a quel fiore che le mie labbra hanno baciato.
Porterò in soffitta questo vecchio comò…
lo specchio non c’è più…
chi sei… non chiederò più…
E’ un mattino dipinto d’arcobaleno
e mille emozioni mi increspano l’anima.
Le strade ancora bagnate di pioggia
riflettono le mille sfumature del cielo;
mille colori,
mille pensieri,
mille emozioni fatte di te.
Mille baci poserò sulle tue labbra
tra poco…
quando ti incontrerò…
Mi immergerò nel tuo sguardo
dove incontrerò la tua anima.
Naufragherò nel mare del tuo amore
senza cercare salvezza.
Le strade ancora bagnate
sono ora una specchio di luce;
alzo gli occhi…
mi stai venendo incontro.
Mi fermo a guardarti…
troppa emozione;
ti sorrido, mi sorridi…
sotto i colori dell’arcobaleno.
Si sente soltanto un lieve sospiro dalla Croce
e il pianto sommesso di una Madre.
Maria,
il cielo è diventato scuro
sulla tua grande disperazione…
Gesù è lì sulla Croce…
Tu speravi,
ma il tuo pensiero soave
non ha trasformato l'oceano di crudeltà
di cui è pieno il cuore degli uomini.
Ora accompagni la tua Creatura
nell'ultimo atto della Sua vita nel mondo
e lo affidi all'amore del Padre
perché Tu sai che non c'è Amore più grande
di quello di Dio.
Maria,
asciuga le Tue lacrime perché Tuo Figlio
è morto nel dolore,
ma rinascerà in ogni cuore.
Alza il tuo sguardo Maria…
vedrai che tanti di noi ti sono vicini…
aspetteremo con Te
che si riaccenda la Luce
che illumina il Mondo.
Tu mamma senz’altro ricorderai
lo scintillio dei miei occhi di bambina
davanti alle vetrine di giocattoli.
Quando credevo ancora a Babbo Natale,
mi raccomandavo a te per i regali,
ma il perché non lo so.
Dopo tanti e tanti anni
mi sembra di rivedere quegli attimi
come attraverso una porta socchiusa.
Ti rivedo giovane e scattante,
sempre disposta ad ascoltarmi.
Io e papà facevamo il Presepe e l’Albero
e tu sfaccendavi per la nostra casa
sempre profumata e ordinata.
Quando entravi nel salotto borbottavi,
perché c’erano muschio, sassolini, casette,
palline, personaggi e festoni da tutte le parti …
ma non eri arrabbiata, neanche contrariata.
Faceva parte tutto del gioco!
Ricordi quando ti prendevo da parte
e ti portavo vicino alla finestra del salotto
indicandoti il negozio di regali di fronte a casa nostra?
Puntualmente mi accontentavi,
scordandoti che magari avresti avuto bisogno
di un cappotto nuovo o di una borsa alla moda!
Il mio desiderio diventava puntualmente realtà,
anche se i tuoi sogni restavano a metà.
Questo Mamma era quello che eri e quello che era.
Ora torno nella realtà e non ti vedo più
attraverso quella porta socchiusa …..
perché la vita l’ha aperta di botto.
Però anche se tanti e tanti anni son passati
continuo a vedere che i tuoi sogni sono ancora a metà
e i miei desideri continuano a diventare realtà.
Questo Mamma è il più grande dono per me,
il Dono che mi hai fatto di Te.
Hai reso tutta la mia vita un continuo Natale,
dove tu come una fata incantata
hai saputo creare una magia d’amore
usando solo il tuo Cuore.
Non importa se abbiamo i capelli bianchi,
amare non rende mai stanchi.
Dai Mamma, corriamo a vedere quella vetrina ….
ci sono io ….. la tua vecchia bambina!
Ricordi papà il nostro modo
di andare incontro al Natale?
Mi preparavi il Presepe e instillavi nella mia mente
il culto della sua preparazione,
la ricerca del particolare,
la creazione di una scintillante e domestica magia.
Dopo tanti e tanti anni hai preparato il Presepe di nuovo…
a casa tua …
nella mia, di casa, non ci sono più bambini
in cerca di magia e di poesia.
Da quanti anni aspettavo questo momento!
Quando mi sono chinata davanti al tuo Presepe
per osservarlo meglio,
l’odore del muschio secco e dei sassolini polverosi
ha inondato le mie narici.
Lo stesso profumo che tante e tante volte ho sentito da bambina.
Lo stesso di allora.
Ho detto ad alta voce che sentivo un “profumo di bambina”,
quel profumo antico e prezioso che sa di nostalgia.
La nostalgia della nostra vita passata,
della nostra famiglia unita e perfetta.
Ne abbiamo viste tante, caro Papà Presepe,
abbiamo condiviso sconfitte, prove dolorose e vittorie strepitose,
abbiamo sofferto e riso a crepapelle,
abbiamo pianto e ci siamo consolati.
La nostra perfetta sincronia d’amore
ci ha fatto sempre reinventare il nostro domani.
Come per il nostro Presepe …
abbiamo sempre ricominciato a pensare
a come avremmo fatto quello dell’anno venturo.
Questo è il Presepe più bello per noi … la nostra vita.
Noi siamo i personaggi, le statuine, quelle di cartapesta
che con il passare degli anni invecchiano,
hanno qualche scalfittura, sono un pò sverniciati!
Caro Papà,
anche a noi la vita ci ha un pò invecchiati, scalfiti e sverniciati.
Abbiamo i capelli bianchi e qualche pensiero in più,
ma questa sera,
quando ti ho visto chino accanto a me accanto al Presepe,
ho rivisto la bambina spensierata e il giovane papà di ieri.
Forse … dell’altro ieri.
sto qui ad aspettarti alla luce flebile
e tremolante di una candela,
nel chiarore soffuso di una luce irreale.
Sono qui, idealmente unita
con tutte le mamme del mondo
in una sola preghiera.
Fa' che la nostra voce arrivi nel cuore
di chi può decidere la pace nel mondo.
Fa' che le mani dei potenti della terra
non si sollevino per brandire le armi,
ma per salutare la pace…
Non permettere che un solo bambino pianga.
Non permettere che un solo bambino
venga privato dei suoi affetti più cari.
Fa' che tutti i bambini sorridano
tra le braccia sicure di chi
li ha voluti nel mondo.
Caro Babbo Natale,
volevamo dirti
che i nostri figli sono nati
per camminare felici
nel prato fiorito della vita;
che non sono stati desiderati
per mettere fine alla vita
dei loro fratelli di un diverso colore,
ma per amarli di un tenero amore.
Caro Babbo Natale,
questa preghiera ci basterà per sperare.
Ricordi come ti aspettavamo con trepidazione
quando eravamo bambine?
Non ci hai deluso mai…
La tua magia è ancora viva in noi
che crediamo in te…
Compi ancora questo miracolo d'amore,
portaci in dono tanta serenità,
metti nel cuore dei potenti saggezza e lealtà,
affinché la pace torni a regnare nel mondo.
Vedrai correre tanti bimbi felici
in quel prato…
La tua favola antica continuerà…
Con il naso all’insù guardo la stella d’oro alla sommità del grande Albero di Natale.
Sto ai suoi piedi e l’intermittenza delle sue trecento luci mi fa pensare al battito del mio cuore.
Mi domando se posso chiedere qualcosa a Babbo Natale … se può funzionare ancora alla mia età…
Cosa ti chiedo Babbo Natale?
Senza neanche accorgermene il mio cuore inizia una preghiera solo per il mio lui, per la gioia di scandire il mio tempo accanto al suo tempo…
Conserva per sempre il mio amore per lui;
conserva lui nel mio amore;
proteggilo e rafforzalo nei suoi impegni quotidiani;
continua a mantenere in lui la nobiltà del cuore
che mi ha reso folle del suo essere.
Sarà per sempre l’amore della mia vita
perché è lui che la tiene accesa,
che dà senso al mio esistere;
perché se tace sa dirmi tante cose
e se io riesco ad ascoltarle
vuol dire che riusciamo a parlarci oltre le parole,
a pensarci oltre i pensieri,
ad accarezzarci oltre il contatto fisico.
Caro Babbo Natale,
cerca di fare qualcosa per me.
In fondo si tratta della mia vita
e tu nella tua bontà,
senz’altro apprezzerai
il mio amore che non finirà mai.
Come vedi,
non ti chiedo poi tanto:
i requisiti ce l’ha…
e quindi merita tanta felicità.
Togli i dubbi dal suo cuore
e digli che c’è una donna
che vive solo per il suo amore.
Grazie Babbo Natale!
Con gli occhi socchiusi osservo i petali di sole
che attraversano le tende chiuse.
S’insinuano piano nell’ombra della stanza ancora addormentata
sfiorando lievemente i contorni delle mie care cose.
La bambola di quando ero piccina
sembra sorridere a quel raggio furtivo di sole;
ha una manina un po’ scalfita, il vestito rosa forse è un po’ sbiadito,
ma ha conservato il suo fascino antico.
Ci penso e sorrido… penso che è cresciuta con me,
la sua e la mia storia… tra favola e realtà.
Apro la finestra e mille petali di sole sono su di me.
Stringo tra le braccia la mia bambola amica
e le faccio fare ciao ciao con la manina.
Le mie bimbe ridono felici a questa mamma un po’ bambina…
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