PALAZZO ZUPPA
Don Zuppa costruì un palazzo
molto alti anzi altissimo
imponente con aria di sfida
verso il cielo
sotto
il piccolo paese in uno stato di dormi-veglia
ancora con i suoi alberi
allineati alle stagioni
le piccole case colorate
come per conciliare un circo
e un carnevale moderato
si sentirono umiliate,rassegnate
si sottomisero e abituarono
i loro occhi volti ormai all'impotenza
digerirono vite...banali
Palazzo Zuppa
un nome più importante delle piazze
dei monumenti
ormai punto di riferimento
stella tra quegli umani
scettro di nobiltà senza radici
firma indelebile del progresso
nome nella storia
scultura nella memoria
vita che sottomette la morte
prestigio assicuraro
pezzo visibile dell'aldilà
Palazzo Zuppa
ma anche all'ingegno
sfugge sempre un particolare
il terreno assoggettato
al provincialismo che si difende
...franò......
e il palazzo come per magìa
di una cattiva fata si sgretolò
Don Zuppa rivisitò la storia
e si accorse che Ugo Foscolo
e Caravaggio, su un semplice foglio
e su una semplice tela
si erano consegnati ....alla storia....
Io non sentìi lo sparo
ma chi mi raccontò
non ricordo se lo fece
con dolore o con pietà
Michael Santers -dal volume: "...e.!..le rose piangono al tramonto...!!"
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