IL FIGLIO DEL GENERALE
Giocava ad infilzar le rane ad uno spiedo
il figlio del generale,robusto nei suoi anni
giocava ad ammazzar gli indiani
sotto gli occhi fieri del suo allenatore
si ferì e fu contento di dominare il dolore
anzi si guardò allo specchio e disse all'immagine
fatti i fatti tuoi
in un tempo che gli sembrò un imbroglio
degli istinti non calcolabili
lo portarono a una donna con armi bianche
che non lo arruolò in nessuna voglia
ne seguì una battaglia
e nella resa senza onore rinunciò ad ogni gloria
per quel figlio vile il generale si sparò
quel figlio per riprendersi l'onore
non dormì mai per non sognare
per essere stanco e nervoso nei desideri
che aggiravano le strategie
il figlio del generale si è sparato
in una notte d'agosto di luna piena
mentre i grilli cantavano
e le lucciole cercavano di far capire
che le stelle non sono poi così lontane
e un usignolo eccentrico senza più voce
per gareggiare a contare le notti brave
Michael Santers -dal volume: "Amori scaduti di un'essere qualunque"
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