EVITATO DA UN ETEREO AEREO

 

 

 

 

 

In una città col nome in procinto,

dalla notte non nera mai tanto

e buia d’istinto,

con le luci delle auto in un viale,

con le lampadine dell’avvento

e quelle del natale,

io guido.

Coi piedi calzati

su colpetti veloci

quasi affrettati,

passanti fermi

da freno a frizione,

lasciando ogni tanto

l’acceleratore,

io dirigo.

E rombo con la bocca

emetto spifferi

senza dar per scontato

che non guido l’aereo

ma una piccola auto

Francesco Massinelli

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