CIPRESSI IN PRIMAVERA

 

 

Mi rivolgo a voi,

severi cipressi,

a voi

che crescete

nel muto

e grigio cimitero;

dove i miei antenati

riposano

in un sonno perenne.

Cipresseti,

la lieta e verde primavera

viene

ad accarezzare,

anche,

i vostri malinconici rami

e placare,

un poco,

le vostre lacrime.

Vi sussurrerà soavemente

che la stagione rinnovatrice

è vicina;

vi supplicherà piamente

d’innalzare

le argentee fronde,

verso l’azzurro infinito,

pronte ad ospitare

nuovi nidi,

vi bisbiglia

d’abbandonare

la vostra triste armonia

alla tiepida brezza.

Le rondini,

appena,

sorvoleranno

sopra di voi

in segno festivo,

le agili e nere ali.

E voi, cipressi,

pur, essendo

il simbolo del lutto

e dello sconforto,

sentirete,

come ogni essere vivente,

la fresca gioia

della vita che rinasce.

 

Silvana Pagella 


La presente poesia non potrà essere pubblicata, o utilizzata in alcun altro modo, sia parzialmente che integralmente, senza il consenso dell'autrice.

Per avere informazioni su questa autrice, o per leggere altre sue eventuali pubblicazioni su Interactive People, fai clic Qui