CIELO INTERIORE
(a Gustavo Rol)
Cosmonauta di spazi
sovramentali
trasfiguravi il tempo
velandolo d’irreale:
quiddità di un cielo
interiore
aperto su mondi paralleli
SENZA TITOLO
al di fuori di me –
io stesso luogo-non-luogo –
mi espando
di cerchi concentrici è il lago
del mio spirito: sasso gettato
dal capriccio della musa
fremito d’acque e stelle
da FUOCO DIPINTO - 2002, edito in proprio
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