AD UN BIMBO NON NATO

 

 

Bimbo,

non dovevi morire,

prima di schiudere,

le tenerissime iridi

alla luce.

Tu non hai mai assaporato

il materno amore.

Tu ignori

il tepore del latte

che la natura

stava preparando

nel seno di mamma

per nutrirti

e per proteggerti

ad ogni battero.

I tuoi occhi

non conoscono

la rosea bellezza

dell’alba

ed il vermiglio splendore

dell’occaso.

Ignori

le limpide acque oceaniche

dove vivono e giocano

gli ilari delfini.

Non intendi

la freschezza della sorgente

che avrebbe

lavato il tuo viso.

Non hai contemplato

l’azzurro infinito

del firmamento

ove brillano

tutte le costellazioni

e governa l’astro incandescente.

Tu, anche,

i balocchi ignori.

 

Certo,

un giorno;

non so

per quale motivo,

la tua giovane mamma,

nel suo ventre,

non più volle reggerti:

t’abortì.

Con il trascorrere

del tempo,

la madre si struggerà

in un pianto amaro

dal rimorso

e dal dolore

per aver ucciso,

prima della vita,

il suo frugoletto:

particella di lei.  

 

Silvana Pagella 


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