LA ZANZARA

 

 

Lasciò la palude

e venne sul mio collo

bussò con un ronziò

alla porta delle vene

 

si servì senza risposta

del mio sangue

avvelenato

di rimorsi

 

con un giro

fece un'aureola

intorno ai dolori

impigriti

di mestiere

a guardia del grigiore

arbitro sicuro

di luci e ombre

briganti e esche

per la rapina

delle gioie del cuore

 

dissi alla Zanzara

vai da lei

per una trasfusione

e spezzagli

il sorriso

del suo mondo

che mi esclude

 

l'animale disse

c'è troppo peso

nella rabbia

e non riesco più

a volare

verso le gioie

che dovrei inquinare

 

rovesciò le ali

sulla bianca formica

e morì

insieme all'ultimo

sussulto

che pur nel peggio

il mio cuore

avrebbe...avuto..

 

Michael Santers -dal volume: "Silenzi che hanno parlato al vento"

 

Michael Santhers

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