TRASFORMAZIONI

 

   

   

Splende un albero azzurro,

 sotto il sole rosa,

 stende le bianche radici verso il lago,

 stende i rami, dai copiosi frutti,

 verso il cielo.

 Sussurrano i prati rossi intorno,

 giocano delle piccole nuvole ventose

 con i rami di altri alberi. 

 Si muove ad un certo punto l’albero,

 ritira le radici, espande i rami,

 genera un nuvola intorno a sé.

 Si trasforma l’albero

 in una specie di cervo

 dagli occhi penetranti e profondi,

 ha sei gambe, belle e snelle,

 e due belle braccia.

 Si stira le membra il cervo,

 si lancia nella corsa,

 intorno al lago, sui monti gialli.

 Corre, corre,

 i suoi occhi guardano lontano

 vedono attraverso la materia,

 inseguono forme invisibili.

 Gli corre incontro

 uno sciame di fiori ridenti,

 entrano nel suo corpo:

 si trasforma allora il cervo

 in un meraviglioso fiore rosso vivo.

 Si mette a splendere al sole,

 felice del suo essere fiore,

 profuma ed irradia benessere.

 Si avvicina una strana fanciulla,

 dalle quattro braccia, dai tre occhi.

 Accarezza la creatura il fiore,

 lo trasforma in una specie di uomo,

 dalle quattro braccia, dai tre occhi.

 Si guardano, sorridono,

 sperimentano molte forme di abbracci,

 mentre il sole, il piacere e l’amore,

 li esaltano, li entusiasmano, li fondono,

 in un unico, meraviglioso, stupefacente

 angelo.

Antonio Sbisà

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