SOLITUDINE
Or ora rammento il suon de l’annata, pe valle ritorna vision de l’augelli
che il cuore s’innalza a baciar lo tramonto. Vedo pe ciglio de monte il brusio,
odo meriglio lo suon de l’eterno,more di lei visione e beltà. E mi sovvien
la noia, de la stagione buia il canto, di lei l’odor e il suon de la chioma.
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