MAR NERO
Contavo la sabbia
E l’infinita estate
Squarciata
E un che di nervi
Con le ombre
Dell’orizzonte vespertino
Strappavano il tuo vestito
Il manichino non era
Amore virtuale
Amore rituale
Rumori enigmatici
Carestia da fuggiasco
Libertà all’incanto
Felicità ardente
Le bombe incontenibili
La libertà svenduta
E un che di silenzi.
Costanza, 1986
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