COME SCRIVEVA: EDIPO IL POETA

 

Sono morte in mare,
quattro mamme,
due suore e due a me care!

Sono stato appeso,
per i piedi, ad un albero,
e salvato dalla pietà, di un falegname,
che ha sposato:
una Giocasta sartina,
d-i-c-e-v-a-n-o! dalle mani d'oro.

Poi! Sono morto, in un passato - presente :
in un bosco, consacrato,
alle Furie,
solo! Solo! Finalmente :
solo! Senza l'assillo,
delle mie quattro mamme.

Sono morte in mare,
quattro mamme,
due suore e due a me care!

Sì! Odio, da sempre, chi, mi ha generato,
lo stesso falegname, che, mi ha salvato.

Lui! È l'uomo gonfio con sei dita,
che, si masturba, con la sinistra,
io! Almeno, quando! Lo faccio :
di questi tempi molto,
uso! La destra.

Sì! Odio, da sempre, chi, mi ha generato,
lo stesso falegname, che, mi ha salvato.

Ma vuole negare la vita ?
Con questo suo passato - presente!
Nel sogno Freud, domandava!

Ma le pare maestro!
Questa è la mia risposta.

Ma vuole negare la vita ?
Con questo suo passato - presente!
Nel sogno Freud, domandava!

Ma le pare giusto!
Maestro,
che, un uomo non venga amato,
perché sincero!
Ma solo, perché, baro e potente ?
Chiedevo!

Lei! Continui a scrivere d'istinto,
questa è la poesia contemporanea,
un' autoanalisi, solo, un' autoanalisi.

Ma così! Non sarò mai un baro!?
Ma così! Non sarò mai amato!?

Scelga! O la poesia, o l'amore,
o quel che si è!
Questa è la sua risposta.

Ed ecco! Che sognando,
scriveva : Edipo il poeta!
Sono morte, in mare,
anche le quattro mamme,
due suore e due a me care!
Ed insieme con loro,
un complesso psicanalitico,
affollato, come : una metropoli.

Qui! C'è da chiarire, un particolare,
con tutte, ho strusciato,
il gomito, sul seno,
ma, con una la più piccola delle mamme,
ho tentato, anche, di scopare.

Peccati di giovinezza ?
Mi domandavo, sognando!
Ma! Freud rispondeva :
guardi, che, lei con la più piccola,
sempre, delle sue quattro mamme,
vuole scopare, anche, adesso!

Scrivere, poesie d'istinto,
non è mortale,
ma non corriamo troppo!
Quando! È arrivato il momento,
di rileggere,
consultiamo, prima, un monaco :
ZEN… facciamo zaZEN!

Giancarlo Ferrigno

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