LA DISCESA DELL'AMORE

 

  

         

Appare la fanciulla.

I lunghi capelli al vento,

un pensiero radioso,

un sorriso raccolto.

Il sole sulla fronte,

sulle ginocchia;

il respiro del cuore,

nelle trasparenze delle vesti.

Appare, sorride a sé, sorride al mondo.

Si accorge della mia presenza,

mi guarda,

rimane assorta,

nei suoi pensieri, nelle sue sensazioni.

Esprime poi nei gesti,

la comunicazione della sua anima.

E’ presente il sole nella pelle,

è presente il mondo irradiante

delle sue emozioni.

E’ presente il fuoco che emana dal cuore,

è presente la solennità aperta della sua anima.

Alza le braccia divertita,

accenna ai movimenti del cielo,

allarga le braccia gentili,

disposta ad accogliermi.

Diversi tumulti

nel mio cuore, nel mio corpo.

Entrano profonde le percezioni

della sua presenza,

inondano la mia anima, il mio corpo,

di meraviglia, d’incanto, di devozione,

di desiderio di elevazione,

di desiderio di fusione.

Sollecitano nuovi pensieri,

nuove scoperte,

una dolce corsa s’insinua

dentro il mio cuore.

Il respiro si gonfia,

quasi a voler contenere

un universo.

Si avvicina ridente

la fanciulla,

mi esplora, mi sente,

sente il mio mondo, i miei pesnieri,

le mie emozioni.

Esplora con lo sguardo il mio corpo, i miei occhi,

la mia pelle, le mie braccia.

Scorre la sua attenzione

come un fiume di piacere,

lei stessa sorpresa, incantata.

Ci abbracciamo lentamente,

ridendo calmiamo i tumulti focosi,

facciamo salire le fiamme,

del desiderio, della fusione.

Scopriamo ridendo

il desiderio del dio.

L’amore ci unisce.

L’amore che anima il suo mondo interiore,

incontra l’amore che abita nel mio cuore,

il mio pensiero, il mio entusiasmo per la vita.

Due amori si uniscono nell’amore divino.

Scendono allora i fiumi

del desiderio, del piacere,

della bellezza,

scendono gli angeli dell’estasi.

La fusione delle anime

scende nella fusione dei corpi,

libera i nostri spiriti,

ci fa sperimentare

il divino.

 

Antonio Sbisà

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