COSA VOGLIO

 

 

 

 

Non voglio farmi ricordo tra i muri di seppia

non voglio farmi cornice né medaglietta pia

non voglio farmi pensiero che ricorre di rado

o un labbro sporco al ciliegio sfiorito e colto

non voglio farmi in disparte perché di troppo

non voglio rivivere soltanto su tasti d'un piano

e non voglio più scrivere poesie afflitte per te

 

la nenia di mia madre suona ancora di notte

a rincuorare il figlio maturo dalle ostili fatalità

e tempo ne è trascorso dal settembre nativo

 

perché allora un canto d'amore avvincente

musica i mesi giovanili e svilisce ogni futuro

e tempo ne rimarrebbe dal naufragio nativo?

 

non voglio farmi ricordo tra gli scatoloni bigi

non voglio farmi tempo passato né presente

voglio farmi tuo progetto pressoché infinito

Francesco Papacicco  


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