LE BAGNATE SABBIE
Quell’estate,quando i notturni soffi dell’immutabile venticello facean di
tutti i bui un amabil fasto,sorgevano i marmorei riflessi del fantastico ma-
re,immerso ed infiammato di gemme dal fulveo manto e con ciuffi d’im-
mortal fruscio;le bagnate sabbie parean quasi affaticate per muti,fantasiosi
ed ombreggianti fari che emanavano madidi fiati e piccoli e scintillanti brilli
di luce,tra onde e sguardi dolci come il morituro affievolirsi della notturna
marea.Flebile immagine d’affossata memoria,che t’inventi di fuggitivi amori,
fai del mare il miraggio festoso e poi mira il fosco ed ammaliante fior sorgen-
te d’immensi affanni.
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