ATTO DI FEDE

 

 

Quattro uomini

lottano col mondo

che non puō essere di soli truffatori

e di infelici deboli spezzati,

 

quattro uomini lottano

contro una selvaggina

troppo mite

e spari troppo precisi,

 

per trovare una pista

piccola nel vento

che dalla vita conduca

a qualche essenza

 

Non soli

ma nel loro cielo,

in un cielo sereno

e assoluto

 

dove non esistono formicai

nč monete di fango,

dove le vele

non sono lacerate

ma in silenzio avanzano le navi

e i marinai non temono

pugnali

 

Quattro uomini lottano

e sopportano grovigli

di vipere puntigliose

la compagnia

di uomini che non sognano

la dentatura aguzza

di quelli che non sperano

e azzannano rabbiosi

qualche cosa

 

E non temono

l'ascia dell'assassino

nč l'angusto spazio

della dimora

Non temono di perdere

nč di sprecare

 


Hanno gettato

se stessi

sulla posta

 

 

E credono

-oltre ogni speranza-

che la vita produrrā ancora

frutti rugiadosi e ricchi

di parole e di persone

vere  

 

tratto da L’unicorno Campanotto 1997

Marina Torossi Tevini  


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